Il segretario generale della Cisl
di Messina ha affrontato anche la situazione della Pubblica Amministrazione
definendola grave “a causa dell’incertezza amministrativa, delle poche risorse
nella gestione della macchina amministrativa che si è ripiegata su se stessa. Come
quella del comune – ha detto Genovese - che non da prospettive per Atm e
Messinambiente e, di conseguenza, nessuna prospettiva per 1500 lavoratori. Vi è
una difficoltà di governo del sistema, nessun investimento per il futuro, si
continuano a proporre progetti come quello di Messina2020 che sono scoordinati
e scollegati, messi lì per dare risposte più alle domande di interessi che alle
esigenze della comunità che ha bisogno di una prospettiva e di creare
condizioni di lavoro che siano sempre più dirette verso attività produttive e
non verso l’assistenzialismo. Sembra – ha continuato Genovese - si voglia
favorire solo la progettazione e la consulenza, con sprechi enormi. Come quelli
registrati all’Asp dove l’ex commissario straordinario ha piazzato 200 delibere
nel suo ultimo giorno, molte delle quali oscure di cui vogliamo capire il
motivo e quindi chiediamo al nuovo direttore generale e agli organi competenti
di far luce. In un contesto di razionalizzazione di sprechi, inoltre, da un
lato c’è un patrimonio immobiliare che è stato ceduto o è dato in affitto a
prezzi irrisori a danno dei conti della pubblica amministrazione, mentre dall’altra
parte si operano tagli indiscriminati a piante organiche e presidi ospedalieri”.
Sprechi e crisi della Sicilia
sono stati al centro dell’intervento anche del segretario regionale della Cisl,
Maurizio Bernava, che è tornato sulla lettera aperta inviata nella giornata di
ieri. “In Sicilia - ha detto Bernava - abbiamo
bisogno di una classe dirigente totalmente nuova che, oltre a gestire e
spendere in maniera oculata, sappia amministrare bene la macchina pubblica ad
ogni livello e sappia attivare la crescita locale. Il Governo nazionale fa
bene, se nell’interesse dei siciliani, a pretendere chiarimenti non solo
politici. A noi preoccupa una Sicilia tanto indebitata e che non sa utilizzare
le risorse di cui dispone”. Il riferimento di Bernava è a Fondi europei non
utilizzati, ma il segretario lancia una proposta al Presidente del Consiglio.
“Monti, a questo punto, deve compiere un passo in più per fare chiarezza:
incarichi il Ragioniere Generale dello Stato a verificare i conti veri della
Sicilia, verificare a quanto ammontano il debito reale e crediti ipotizzati. Da
li bisogna partire per avviare un piano di risanamento pluriennale che dia
certezze a tutti i cittadini, alle imprese, ai lavoratori. I presidenti di
Camera e Senato, allo stesso modo, pretendano chiarezza affrontando il problema
strutturalmente, lasciando il dibattito politico perché la Sicilia ha
dimostrato che non ce la fa da sola a uscire dalla crisi”.
Al termine dei lavori, il
Consiglio Generale ha provveduto a integrare la segreteria provinciale della
Cisl di Messina con l’elezione di Paola Zito, 49 anni, già direttore provinciale
del Patronato Inas Cisl. La segreteria della Cisl di Messina è dunque composta
da: Tonino Genovese (segretario generale), Mariella Crisafulli e Paola Zito
(segretarie provinciali confederali).
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