Un arrivederci a tutti…
Ci
sono momenti della vita che stai a cercare di dare qualcosa a qualcuno,
nel farlo puoi dare tanto o pensare di dare tanto, ma quel tanto può
essere poco. Da settembre del 2011 mi sono voluto occupare con grinta ma
senza spavalderia (mo qualcuno sorride ) della politica locale,
praticando blog, facendo dei blog, ma soprattutto ho avuto spazio sui media locali con la possibilità di esprimermi. Se ci sono questi momenti, dietro
c’è sempre qualcosa, per quel che mi riguarda quel qualcosa la chiamo
appartenenza alla propria terra, dove hai tutto e in certi casi hai
lasciato tutto per scelta di vita. Forse pochi o tanti, ma questo non ha
importanza, pensavano che dietro di me ci fossero dei manovratori o
chissà che, ma per l’ennesima e ultima volta confermo che è una mia
personale iniziativa, con i miei limiti di lessico e diciamolo pure
grammaticali. Di certo Lipari e i suoi abitanti non hanno bisogno di
predicatori, ma comunque sentire anche il dissentire di terzi aiuta.
Ovviamente come dice un mio amico anche se mi avrà letto spesso come
nemico, sei soggetti non possono condizionare ne l’amministrazione ne la
vita politica, ma è anche vero che forse 6 dicono e tanti non parlano,
ma no perché non sono bravi, perché il sistema non lo permette o
quantomeno lasciano pace alla
loro vita quotidiana non esponendosi. Chi non ha uno scheletro
nell’armadio? Quasi tutti! Non nego che abbia avuto pressioni sul
discutere il mio fare, non nego che magari qualcuno cercava non
riuscendoci dicendola all’eoliana “Infucava
a Posta”, ma è indiscutibile che alla fine sciocchezze non le ho dette e
soprattutto non ho mai offeso o mancato di rispetto a nessuno. Duro si,
ma sempre corretto.
Come
dicevo all’inizio ci sono momenti che devi capire se è giusto
proseguire un cammino o lasciar scorrere le cose, probabilmente adesso
tocca a altri esprimersi, o magari i sei diventeranno mille o ci sarà
assoluto silenzio, io ho deciso che è tempo che Lipari faccia il suo,
che io da Milano osservo, leggo e giudicherò il tutto con me stesso
senza rendere pubblico il mio pensiero. Fin
quando? Chi lo sa! Penso che questa mia decisone sia la stessa fatta a
settembre, appunto cercare di dare qualcosa a qualcuno. Quel qualcuno è
Lipari, che Lipari mi sostituisca e che non abbia bisogno dei consigli
di un esterno anche se è Liparoto pure sangue. Ovviamente i maligni
penseranno, “Firmaru a Corrieri”, errato, non è mai successo ne mai
accadrebbe, ne mai hanno tentato, anche perché non vi era motivo. Di
certo da domani non ci saranno più coloro che andranno a sbirciare e
dicendo “vidimu chi dici Daniele”, come del resto ci saranno coloro che
dicono, finalmente si è tolto di mezzo. Magari il mio fare resterà una
meteora, ma di certo ci saranno due blog “ A nuddu” e “Cacchidunu è
megghiu chi nuddu” che saranno testimoni delle mie piccole lotte
quotidiane, anche perché mai verranno spenti e resteranno a disposizione
di chiunque voglia scrivere o leggergli nel loro storico come un
dettaglio di ricordi pieni di attualità. Adesso molti si domanderanno ma
cosa farai del tuo candidato ARS che avevi lanciato? Nulla,
semplicemente con il mio libero pensiero e la verità dei fatti da me
discussi con tanti imprenditori e vari politici locali, Il candidato
vincente certo farei: Massimo Lo Schiavo l’attuale Sindaco di Salina,
(pensate mai conosciuto personalmente) ovviamente confermando che lo
stesso candidandosi: prima cerca il consenso nelle Eolie (è quello c’è)
poi con un suo comitato decide con chi schierarsi, ma se scende con un
qualsiasi marchio politico, la vedo dura anche se poi può spuntarla.
Credo di avervi detto tutto, ovviamente questo mio scritto passerà
inosservato o magari se ne parlerà tra un caffè è una granita.
Ringrazio
coloro che mi hanno seguito, coloro che mi incitavano ad andare avanti,
coloro che mi telefonavano o scrivevano in chat, devo dire nel mio
piccolo ho avuto la soddisfazione di essere seguito. Adesso è tempo che
seguo gli altri, aspettando un futuro migliore. Alla fin fine Lipari e
le eolie sono di tutti noi eoliani, ma è giusto che adesso io mi fermi.
Non fermandomi farei solo del male a ciò che ho costruito, che lascio
agli amici Eoliani non come insegnamento, ma come amore verso le genti
di quella terra lontana da me oltre 1300 km. Ringrazio Bartolino Leone,
Salvatore Sarpi, Peppe Paino, Fiordalisi Cecilia, che mi hanno dato
spazio rendendo giustizia a chi dice che a Lipari e nelle Eolie non c’è
liberta di stampa. Per chiudere in bellezza dico bravi ai fratelli
Orifici per l’iniziativa ormai nota, ma nello stesso tempo che
considerano alcuni miei suggerimenti.
Per una volta fatemi firmare
Daniele dalle Eolie!
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