Riceviamo da Saverio Merlino e pubblichiamo:
Ritengo che lo
schema di Decreto Legislativo recante nuove disposizioni in materia di
«Nuova organizzazione dei Tribunali ordinari e degli uffici del Pubblico
Ministero, in attuazione dell’art. 1, comma 2, della L. 14 settembre
2011 n. 148», che prevede la soppressione di tutte le Sezioni distaccate
di Tribunale dislocate sul territorio nazionale, tra le quali anche
quella di Lipari, non può essere subito da noi cittadini eoliani con
acquiescenza perché si tratta, sicuramente, di un altro sopruso grave e
odioso giacché aumenta l’emarginazione di una realtà come la nostra.
C’è
bisogno, quindi, ancora una volta della necessità di tutelare un altro
fondamentale diritto di cittadinanza e di essere risoluti nelle forme di
protesta civile che richiamino sulle Eolie l’attenzione dell’opinione
pubblica nazionale e internazionale.
Per questo immagino che, dopo
l’assemblea di oggi, presso l’Aula d’udienza penale del Tribunale di
Lipari, convocata su richiesta congiunta degli Avvocati eoliani e
operanti sul territorio, già domani mattina i Consigli Comunali e le
Amministrazioni Comunali di Lipari, Santa Marina Salina, Malfa e Leni si
autoconvochino, con assoluta urgenza, per valutare tutte le iniziative
più idonee per una linea d’azione coerente e forte e per esprimere, con
un proprio deliberato unico, nelle sedi istituzionali, le motivazioni
della contestazione di una disposizione che non può ulteriormente
mortificare le nostre isole.
Ritengo che la decisone di sopprimere il
Tribunale eoliano e anche un’azione che ci offende dal punto di vista
culturale perché Lipari è sede giudiziaria da tempo immemorabile e, nel
tempo, tutti hanno rispettato la particolare peculiarità di
quest’Arcipelago consentendo di mantenere una istituzione giudiziaria.
Lipari, 18 Luglio 2012
Saverio Merlino
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