Immerso nella bellissima scenografia delle Isole Eolie, Salina Festival,
ideato, diretto da Massimo Cavallaro con il contributo dei Comuni di
Santa Marina Salina e Leni, della Provincia
Regionale di Messina e della Regione Sicilia assessorato turismo sport e
spettacolo dal 24 al 29 luglio 2012 chiama a raccolta sul tema
dell’incontro e della condivisione, arte, musica, cinema, poesia ed
ecologia.
Cinque giorni “ecosostenibili” - certificazione
ambientale RECS realizzata da Multyutility* - che a partire da martedì
24 luglio 2012 trasformano le piazze e le strade di Salina, in sale
espositive a cielo aperto della mostra di arte pubblica “sguardi” ideata
e prodotta per Salina Festival.
Segno di un ideale incontro e
scambio di sguardi e sentimenti tra uomini di tutto il mondo, la mostra
espone per la prima volta due gigantografie (4x4 m) di Ritratti d’arte
realizzati da Peppe D’Urso (Salsedine) e Bruna Rotunno (Faraway close
faces).
Dalla Street Art alla Musica con l’apertura del Salina
Festival affidata al Sicilia Art Company gruppo musicale che presenterà
“Serenate” [24 luglio, Faro, Lingua ore 19.30], una miscela di sonorità
che accendono il dialogo tra la tradizione popolare/colta siciliana e
una tra le pagine più struggenti della tradizione sudamericana. Uno
spettacolo intimo e delicato così come delicate sono le serenate, d’ogni
latitudine, con le quali si canta la parola “amore”.
Ancora musica
d’incontro con due progetti musicali originali realizzati in esclusiva
per Salina Festival e presentati in anteprima nelle serate del 25 e 28
luglio 2012: Bacabà Trio [25 luglio, Lingua ore 22.00] trio jazz con un
repertorio cha spazia dai classici sudamericani alle composizioni
originali in una equilibrata rielaborazione moderna e Cous Cous Cous [28
luglio S.Marina Salina, Piazza ore 22.00], band etno-pop con tre “voci”
di nazionalità Italiana, Africana e Palestinese che affronta per la
prima volta un suggestivo viaggio musicale attraverso l’Italia, il
Senegal per arrivare fino nella profonda Palestina nel segno della
multiculturalità e del dialogo e degli incontri tra i Popoli.
Il
rispetto e la cura dell’Ambiente permea tutto il Salina Festival che
anche quest’anno riceve la certificazione “100% energia pulita” di
Multiutility. I consumi elettrici di Salina Festival 2012 sono stati
infatti certificati immettendo nella rete elettrica nazionale 50.000 kWh
(fabbisogno energetico stimato per i giorni della manifestazione) di
energia proveniente da fonti rinnovabili. Una scelta green che farà
risparmiare 12.500 Kg di petrolio ed eviterà l’immissione in atmosfera
di quasi 35 tonnellate di CO2.
Arte, musica e cinema con la
proiezione di due documentari che ben rappresentano e raccontano storie
di incontri, incroci, contaminazioni musicali nel mondo. Mondo vicino e
mondo lontano. Proiezione di apertura con un titolo tutto italiano
L’uomo che sconfisse il boogie, firmato da Davide Cocchi [24 luglio,
S.Marina Salina, Piazza ore 22.00]. Vincitore del Primo Premio come
Miglior Documentario Folk Pop Jazz al Roma Music Doc Fest, il film
ripercorre la “rivoluzione culturale” innescata dal liscio di Secondo
Casadei nell’Italia del dopoguerra, arrivando a competere e poi superare
la dilagante passione per il sound americano, in primis quella del
boogie.
La passione che genera inedite opere d’arte e agevola il
dialogo tra culture e storie musicali distanti e differenti come quella
di Manfred Eicher, fondatore dell’etichetta ECM, è la protagonista del
secondo appuntamento con il grande schermo. Sound and silence, il
bellissimo docu-film di Peter Guyer and Norbert Wiedmer, già presentato
al Film Festival di Locarno, è proiettato in anteprima italiana al
Salina Festival il 27 luglio [Terrazza dell’Ariana ore 22.00]. Un
affascinante viaggio nel mondo di uno dei più importanti produttori
musicali capace di far comunicare artisticamente, senza retorica,
l’Occidente e l’Oriente.
Trova un suo spazio al Salina Festival
anche l’incontro magico tra Poesia e Musica con l’originale performance
“Antao” di Maria Attanasio, poetessa, Nino De Vita, poeta e Massimo
Cavallaro, qui nella veste di musicista. Una serata tra note e parole
giocate su di una partitura scritta nel segno del contrappunto e
dell’interplay, il 27 luglio alle ore 19.30 nel suggestivo anfiteatro di
Rinella a Punta Megna, al tramonto.
Arte anche nel cibo grazie alla
collaborazione con Slow food che a chiusura della serata, ore 20.30,
offre una degustazione di prodotti tipici di alta qualità.
Forti
del prestigioso riconoscimento di Legambiente a Salina, che si è
aggiudicata ancora una volta le 5 ambite Vele nella Guida Blu 2012, e a
conferma di un’altra grande passione che il Salina Festival dichiara da
sempre nei confronti della terra che l’accoglie, vengono proposte
all’interno delle attività del Parco Acustico (originale applicazione di
ecologia acustica, disciplina che studia la relazione tra i suoni
prodotti dalla natura e l’uomo) due bellissime passeggiate sonore [25
luglio Lingua, Nero ore 19.30; 26 luglio Malfa, Eliporto ore 19.30]
guidate da Emanuele Bottari (escursionista e naturalista) e Vincenzo
Antonucci (CNR Messina). Itinerari scelti, incontri indimenticabili, che
raccontano paesaggi meglio di ogni fotografia, in un anfiteatro unico,
dove a suonare è un intero territorio incontaminato, bello quanto
fragile, tutto da scoprire, chiudendo gli occhi e rimanendo
“semplicemente” in ascolto.
Incontri anche tra festival per
condividere il piacere dell’intrattenimento e il dialogo con lo
spettatore. Nella serata del 26 luglio, ore 22.00, in Piazza a Salina,
Salina Festival incontra il Teatro del Fuoco - International Firedancing
Festival, progetto dedicato all’arte del fuoco e alla valorizzazione
della terra di Sicilia, ideato da Amelia Bucalo Triglia.
Come
consuetudine il Salina Festival si conclude con il Premio CineMareMusica
quest’anno consegnato a Rita Borsellino e Maria Falcone "per aver
raccolto e dato continuità alla diffusione della cultura della legalità,
attivata dai rispettivi indimenticabili fratelli Paolo Borsellino e
Giovanni Falcone" [29 luglio S.Marina Salina, Piazza ore 20.30].
Il
Premio, fortemente voluto dal direttore Massimo Cavallaro per indicare
con un riconoscimento concreto i personaggi della cultura, dello
spettacolo, della società civile che abbiano saputo portare nel mondo
un’idea diversa di Sicilia, nei precedenti anni ha visto a Salina Franco
Scaldati (2011), Marcello Sorgi (2010) Antonio Presti (2009), Paolo e
Vittorio Taviani (2007) e Francesco Alliata (2006).
Gemellato con
Signs of Change Film Festival 2012 di New York, Salina Festival da
quest’anno rientra tra le iniziative promosse dall’ONU per il
conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, in particolare
per la promozione di nuovi processi culturali nell'area mediterranea.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.