Comunicato
Una dichiarazione piena di veleni nei confronti delle
Organizzazioni Sindacali che hanno difeso gli interessi degli utenti e
dei lavoratori. Così Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl definiscono la replica
che il dott. Francesco Poli ha reso alla Gazzetta del Sud sulla denuncia
operata dai sindacati sulle 200 delibere approvate negli ultimi due
giorni di mandato dell’ex commissario straordinario dell’Asp 5.
“Ha
rappresentato – replicano a muso duro Clara Crocè, Calogero Emanuele e
Giuseppe Calapai - l’ultimo canto del cigno di un personaggio arrivato a
Messina quasi nelle vesti di Commissario liquidatore, non certo per
rispondere agli interessi di una comunità di 650mila abitanti. Nell’anno
vissuto sotto il suo commissariamento non lo abbiamo visto minimamente
interessarsi delle vere problematiche per operare un riordino
complessivo del sistema sanitario territoriale messinese. Per noi –
aggiungono i segretari di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – la gestione Poli è
stata una gestione fallimentare, caratterizzata esclusivamente da
inaugurazioni esclusivamente mediatiche e roboanti, mobilità selvagge,
incarichi legali e per assunzioni di dirigenti ad personam, incarichi a
tempo determinato di collaboratori amministrativi, per aver bandito
concorsi di Dirigenti e per aver, nel suo ultimo giorno adottato
inspiegabilmente numerosi provvedimenti di nomina di nuovi dirigenti in
strutture di primaria importanza che sarebbe stato opportuno demandare
al nuovo Direttore Generale”.
I sindacati ricordano come,
nonostante i proclami, non è stato avviato alcun confronto sul nuovo
atto aziendale e sulla conseguente dotazione organica. “Di Poli –
aggiungono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – avranno un pessimo ricordo anche
i lavoratori di Teseos e della Casa di Cura Santa Rita visto che è
stato, nelle loro vertenze, un interlocutore sordo. L’atteggiamento
dell’ex commissario straordinario – concludono Crocè, Emanuele e Calapai
– è stato anche oggetto di una denuncia inviata dalle Organizzazioni
sindacali alla Procura della Corte dei Conti e confidiamo che, almeno in
quella sede, il dott. Poli risponda del suo operato”.
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