Giovanni Salanitri
Via Vitusa
Quattropani di Lipari
Lipari, 18 luglio 2012
Al signor sindaco
Marco Giorgianni
Palazzo Municipale
Oggetto: Lipari comune antimafia
Signor sindaco,
ho seguito da Roma, dove vivo alcuni mesi dell’anno,
la campagna elettorale ed ho gioito alla Sua elezione. Ritornando alla mia abitazione
di Quattropani il mio pensiero è andato ad una discussione di diversi anni fa,
quando Le parlai della mia idea di dichiarare Lipari, comune antimafia.
Negli ultimi anni si è particolarmente accentuato
nella società eoliana, soprattutto a seguito dell’incremento di episodi di
criminalità ed al diffondersi di fenomeni di illegalità e di insicurezza
sociale, il bisogno di una più energica politica della legalità e della
protezione legata anche ad un più efficiente sviluppo del territorio ed un
essenziale benessere dei cittadini della nostra Comunità, bisogno a cui si deve
cercare di dare delle concrete ed efficaci risposte culturali, politiche ed
amministrative.
La promozione
dei valori della legalità, della solidarietà e della giustizia sociale
richiedono un forte impegno da parte delle Istituzioni e dei cittadini, siano
essi singoli o associati liberamente. La prevenzione e la repressione dei
fenomeni criminali devono puntare all’affermazione della legge e
dell’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte ad essa. Le esperienze di
educazione alla legalità, alla solidarietà e alla partecipazione democratica
vissute nelle scuole di ogni ordine e grado dimostrano di essere antidoto all’acquisizione
di comportamenti illeciti e veicolo per l’affermazione di valori morali e
civili di indubbia valenza. L’elaborazione di piani di intervento da parte
delle amministrazioni comunali nonché la predisposizione di campagne di
sensibilizzazione possono produrre risultati concreti. Tali iniziative
si possono attivare mediante percorsi
di sensibilizzazione nelle scuole attraverso: incontri, campagne informative,
percorsi culturali al fine di far maturare una nuova coscienza civica nei
giovani; promuovere forme di partecipazione alla vita democratica locale,
incoraggiando il protagonismo dei giovani alle istituzioni.
La lotta alla
mafia non deve essere soltanto una distaccata opera di repressione, delegata
alla procura e agli organi di polizia, ma come ha sostenuto Paolo Borsellino,
poco dopo l’uccisione di Falcone, nel suo intervento all’Università di Palermo,
“un movimento culturale morale ed anche
religioso che coinvolga tutti, istituzioni e cittadini che si abituasse a
sentire il fresco profumo di libertà che si oppone al puzzo del compromesso
morale, dell’indifferenza, della contiguità, e quindi della complicità”.
Alla luce di
tali premesse, La invito a istituire un osservatorio permanente che fra i suoi
compiti preveda di promuovere la cultura della legalità democratica e
dell’antimafia come elemento fondamentale per la crescita sociale, civile,
economica; attivare interventi qualificanti per il contrasto allo spaccio
droga, sfruttamento prostituzione, gioco d'azzardo, abusivismo commerciale
ed edilizio, promuovere percorsi di
formazione per amministratori pubblici e favorire iniziative di educazione alla
legalità.
Domani 19
luglio ricorre l’anniversario
dell’uccisione di Paolo Borsellino, e mi auguro de tale da in poi, sia
possibile che Lipari possa diventare oltre che Patrimonio dell’Umanità anche
comune antimafia, è un sogno bellissimo, non solo per me, ma anche per la
società civile eoliana e siciliana, e per tutta la società civile italiana.
Facciamo di
tutto per realizzarlo.
La ringrazio.
Giovanni Salanitri
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