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mercoledì 9 aprile 2025

Ospedale manca l'acqua e salta intervento. La verità alla base del problema la spiega Iacolino. (post e notizia Ansa)

All'ospedale di Lipari un piccolo intervento chirurgico programmato da tempo è saltato per mancanza di acqua potabile. Lo denuncia la signora che doveva sottoporsi all'intervento. 

L'incredibile situazione, così come accertato dagli uffici comunali, su disposizione dell'assessore Gianni Iacolino, sarebbe dovuta al fatto (ma non solo a questo) che la ditta che sta eseguendo lavori edili nella struttura, piuttosto che richiedere una propria utenza, come da prassi, si approvvigiona alla cisterna dell'ospedale che, quindi, si svuota facilmente. 

“Dal sopralluogo effettuato dai tecnici del Comune – scrive Iacolino - risulta che il livello dell'acqua presente nella cisterna molto capiente dell'ospedale (200 metri cubi) è passata da 40 centimetri, misurata di sera, a zero, la mattina successiva . Ad indagine fatta, si è appurato che le imprese edili che stanno eseguendo lavori presso la struttura utilizzano le scorte idriche dell'ospedale piuttosto che richiedere un allaccio di cantiere, corrispondendo i costi corretti per questo utilizzo. Risulta, inoltre, una grossa perdita all'impianto di condizionamento che dura da mesi. Nessun disservizio è stato mai segnalato agli uffici comunali.  La carenza di acqua segnalata al Comune in queste ultime settimane è stata sempre prontamente affrontata con l'invio di autobotti. Col contagocce, in ospedale – conclude Iacolino, vanno somministrati colliri e la paracodina”.

In ospedale manca l'acqua, salta intervento chirurgico a Lipari (L'ANSA DEL DIRETTORE SARPI

LIPARI, Aprile 9 ANSA - All'ospedale di Lipari, nelle isole Eolie, un piccolo intervento chirurgico programmato da tempo è saltato per mancanza di acqua potabile. Lo denuncia la paziente che doveva sottoporsi all'intervento e la conferma arriva dal chirurgo ospedaliero Enzo Compagno: "Da giorni l'acqua arriva col contagocce ed abbiamo la cisterna vuota e le autobotti non riescono a garantire al 100% la quantità necessaria, per cui abbiamo rinviato gli interventi ambulatoriali". 

   L'incredibile situazione, così come accertato dagli uffici comunali, su disposizione dell'assessore Gianni Iacolino, sarebbe dovuta al fatto che la ditta che sta eseguendo lavori edili nella struttura, piuttosto che richiedere una propria utenza, come da prassi, si approvvigiona alla cisterna dell'ospedale. (ANSA)

Accadde oggi...lo scorso anno

Oggi, 9 aprile: San Demetrio di Tessalonica

 Chiamato dai Greci "Megalomartire" è il più famoso dei soldati martirizzati d'Oriente dopo San Giorgio, la sua carriera militare sembra essere una leggenda. Si dice che avesse respinto i barbari che stavano assediando Tessalonica. Probabilmente era un diacono morto a Sirmio di Dalmazia, durante la persecuzione di Diocleziano e Massimiano, dopo aver predicato in città, l'imperatore Diocleziano ordinò di imprigionarlo, ma prima del combattimento di alcuni gladiatori, uno di loro, San Nestore, chiese a Demetrio la sua benedizione, che gliela diede e vinse il combattimento, quando Nestore fu interrogato sulla sua vittoria, affermò che la doveva al Dio di Demetrio, questo sconvolse notevolmente l'imperatore, che desiderava l'altro gladiatore vincitore e ordinò di giustiziare Demetrio in prigione.


Secondo una leggenda di Tessalonica, San Demetrio, originario di quella città, fu arrestato per aver predicato il Vangelo. Senza alcun processo, è stato assassinato nei bagni pubblici, dove era stato imprigionato.

Demetrio, che probabilmente era un diacono, subì il martirio a Sirmio (l'attuale Mitrovic, in Serbia) in una data sconosciuta. Dopo la sua morte, molti miracoli furono compiuti per intercessione di Demetrio. Leonzio, prefetto dell'Illiria, costruì due chiese in onore di San Demetrio nel V secolo: una a Sirmio e l'altra a Salonicco (l'attuale Salonicco, in Grecia). Intorno all'anno 418, le reliquie di San Demetrio furono depositate nella chiesa di Tessalonica, che da allora diventò il grande centro di culto del santo. I pellegrini accorrevano al santuario, perché dalle reliquie sgorgava un olio dalle proprietà meravigliose; per questo motivo al santo furono dati i nomi di taumaturgo, megalomartire ed è considerato un santo miroblita.

La festa di San Demetrio viene celebrata con grande solennità in tutto l'Oriente il 26 ottobre, e il suo nome figura nella preparazione della liturgia eucaristica bizantina.

MARTIROLOGIO ROMANO. Presso Srijem in Pannonia, nell’odierna Croazia, san Demetrio, martire, che ovunque in Oriente, e in particolar modo a Salonicco, gode di pia venerazione.


ICONOGRAFIA



San Demetrio Martire
titolo San Demetrio Martire nelle prime raffigurazioni prima della caduta di Costantinopoli



L'iconografia di San Demetrio lo raffigura con un armatura da soldato romano, nonostante le sue prime rappresentazioni precedenti al 600 lo vedevano vestito di una semplice tunica. Dopo la caduta di Costantinopoli il martire di Tessalonica venne sempre più spesso associato a san Giorgio raffigurato a dorso di un cavallo, spesso di colore rosso per san Demeterio e bianco per san Giorgio. Un elemento che permette di distinguerli è il loro obbiettivo: san Giorgio uccide un drago, mentre Demetrio un moro.


San Demetrio Martire
titolo San Demetrio Martire
autore Ignoto



Un'ulteriore iconografia lo vede dipinto con lo sfondo della Torre bianca di Tessalonica che è raffigurata così come era nota durante il XVI secolo, poiché l'architettura e la conformazione della torre dell'epoca di san Demetrio è rimasta ignota. Una delle più antiche ed importati iconografie di questo santo è oggi custodita nel museo civico di Sassoferrato.


San Demetrio
titolo San Demetrio
autore ignoto

Buongiorno...così!


 

martedì 8 aprile 2025

Gli eoliani bloccati dal maltempo, chieste misure. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud dell'otto aprile 2025


 

I ringraziamenti delle famiglie Tiralongo - Messina - Mollica


 

Convegno a Salina su “Turismo Blu: esperienze e buone pratiche dalle Aree Marine Protette italiane”

COMUNICATO STAMPA

Sabato 12 Aprile alle ore 9.00 presso la sala polifunzionale del Comune di S. Marina Salina si terrà il convegno “Turismo Blu: esperienze e buone pratiche dalle Aree Marine Protette italiane”, organizzato da Associazione Nesos, Blue Marine Foundation e Sicily Environment Fund nell’ambito del progetto “Salina Isola Blu”, con il patrocinio dei comuni di S. Marina, Malfa e Leni, di Federalberghi Isole Eolie e del Comitato Promotore AMP di Salina.
Interverranno Giovanni Mangano (presidente AMP Capo Milazzo), Salvatore Livrieri Console (direttore AMP Isole Egadi), Alessandro Ciccolella (direttore AMP Torre Guaceto), Stefano Donati (direttore Parco Nazionale del Circeo), Sebastiano Venneri (responsabile Turismo Legambiente), Marco Platania (Università di Catania), Luigi Scrofani (Università di Catania), Christian Del Bono (presidente Federalberghi Isole Eolie) e Renato Grimaldi (esperto di tutela del mare); le conclusioni sono affidate a Giulia Bernardi (Italian project manager di Blue Marine Foundation); modera l’incontro Pietro Lo Cascio (Associazione Nesos). L’incontro è aperto al pubblico e la partecipazione è gradita.

È salva la casa del Postino di Troisi a Salina, non sarà demolita I giudici: 'La villa non è abusiva'

(ANSA) La casa del Postino di Neruda nell'isola di Salina, diventata famosa per il film con Massimo Troisi, è salva e non dovrà essere demolita.

Il giudice relatore del consiglio di giustizia amministrativa Nino Caleca e il presidente Ermanno de Francisco hanno infatti accolto il ricorso straordinario presentato al presidente della Regione dal proprietario Giuseppe Cafarella per chiedere la sospensione del provvedimento del Comune di Malfa che aveva dichiarato in parte abusivo l'immobile.

A chiedere l'intervento del Comune e dei carabinieri era stata una vicina di casa che aveva segnalato un ampliamento non autorizzato della villa durante la fase di ristrutturazione. Il proprietario ha sempre contestato il presunto abuso e ha chiesto che la "Casa del Postino" diventasse bene culturale e paesaggistico di notevole interesse pubblico. La villetta rifugio nel film sul poeta cileno Pablo Neruda, perseguitato dal suo paese, si trova in località Pollara, contrada Punta.

Per il proprietario "la casa del Postino rappresenta un patrimonio prezioso da proteggere e conservare, affinché non si perda la sua profonda testimonianza artistica, storica e culturale e questi elementi, uniti alla conservazione originaria della tipica struttura eoliana, la rendono un vero e proprio unicum, simbolo dell'architettura locale, dal momento che la casa, immersa tra ulivi, ibiscus e oleandri, fu costruita secondo i principi dell'architettura eoliana".

Il giudice Nino Caleca sottolinea "l'interesse artistico, paesaggistico e il notevole interesse pubblico visto che è stata scelta per l'ultimo film interpretato da Massimo Troisi che aveva ottenuto 5 candidature agli Oscar nel 1996, di cui una vincente, della casa che è stata già iscritta al Lim - carta dei luoghi dell'identità e della memoria della Regione Siciliana a seguito dell'inserimento nell'anno 2000 delle Isole Eolie nella World Heritage List". Nel ricorso è stato stabilito che l'immobile non è abusivo.

Il Centro pastorale di Canneto intitolato a monsignor Divola. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud dell'otto aprile 2025

 

TWIRLING: Belle soddisfazioni a Caltagirone per le atlete Currò e Favaloro e per l'ASD TWIRLING LIPARI


Grande soddisfazione per l'ASD TWIRLING LIPARI durante le competizioni di COPPA ITALIA tenutesi a Caltagirone lo scorso 5 Aprile . 

Le atlete Melissa Favaloro e Sabrina Curro' hanno dimostrato di essere all' altezza di tale competizione aggiudicandosi : 

L'atleta Currò il secondo posto nella categoria  Junior Beginners; l'atleta Favaloro il sesto posto nella categoria di livello superiore ovvero la Junior livello B. 

Un traguardo importante per entrambe sia dal punto di vista personale che sportivo ma anche di grande soddisfazione per l'Associazione che si è confrontata con Associazioni di alti livelli . 

Le atlete si preparano, adesso, alla terza fase che si terrà a maggio .

Ridotti a tanti Polifemo non più monocoli ma ciechi, sordi e muti

La bellezza del panorama di Panarea e Stromboli è unico ma non è di questo, purtroppo, che desidero scrivere. Vado a spanne. Un comune ha necessità di fare un lavoro, si fa un progetto, si chiede un finanziamento, si fa una gara d'appalto. La ditta che se lo aggiudica nomina un tecnico che diventa direttore dei lavori e un altro che è sul cantiere che controlla che tutto si svolga a regola d'arte. Per grandissime linee questo dovrebbe essere l'iter. Se l'opera pubblica è un muraglione di contenimento per le eventuali mareggiate, deve essere progettato e realizzato per questo scopo. Poi un giorno arriva il mare, colpisce il muro e se ne porta un bel po' di pezzi. Vi chiedo di astenervi nel dire che è stata una "cosa eccezionale". Queste opere servono a questo! Uno "babbu cum'a mi" che lo vede a pezzi capisce che c'è qualcosa che non va. A che livello non devo essere io a dirlo, altrimenti non sarei "babbu". Stamattina ho pensato che quel pezzo di muro che vedete in primo piano potrebbe, economicamente, appartenermi in quanto pagato da me con i miei soldi, che arrivino dalle casse comunali, dalla regione, da Roma, dall'Europa o dall' universo.

Ma c'è qualcosa che mi brucia più dell'aspetto economico. Nessuno è responsabile di niente! Nessuno muove un dito! Nessuno che abbia il coraggio di dire che, a qualunque livello sia, hanno buttato, nel vero senso della parola, a mare i nostri soldi. In questa nazione nessuno è responsabile di niente. Speriamo che, quando verranno gli attori a Lipari, ce lo possa spiegare Polifemo "chi ci ha accecato". Il furbo Ulisse glielo aveva detto ma, quando lo disse agli dei, non credettero alle sue parole. Noi invece ci crediamo ogni giorno: di chi è la colpa? Di Nessuno. E allora state zitti! Lo stesso accade per la riparazione delle buche stradali. Dopo una settimana ci sono avvallamenti pericolosissimi ma non ho mai visto una ditta che torni sul luogo del delitto e sistemi le cose. Polifemo chi ti ha accecato? Nessuno. E allora taci e non ci disturbare. A questo siamo ridotti, a tanti Polifemo che, da monocoli, siamo diventati ciechi, sordi e muti. Alla faccia delle tre scimmiette. A proposito, non vi sognate di prendere la pietra dal muraglione pensando che vi appartenga perchè l'avete pagata, sarebbe appropriazione indebita. Io ve l'ho detto.
Francesco Coscione

Gustavo Deidda e Eleonora Digiglio portano il tango dalle Eolie a Messina

Sabato 12 Aprile Media Luna Tango Club ospiterà, a Messina, Gustavo Deidda ed Eleonora Digiglio che porteranno il loro Tango dall’arcipelago eoliano. Alle 20,30, i due maestri offriranno un’ora di lezione gratuita premilonga per un’opportunità di scambio e studio condiviso.

Gustavo ed Eleonora si esibiranno anche in un loro piccolo show personale durante la Milonga, arricchita dalla sapiente musicalizzazione del grande Massimo Menichini.

Tanti auguri!

Buon compleanno a Gaetana Costanzo, Rosalia D'Ambra, Graziella Manfrè, Giuseppe Zavone, Bartolo Viola, Davide La Greca, Rosy Alizzo, Giuseppe Guadagna, Santino Zaia, Ilenia Costantino, Guy D'Ambra, Tindaro Cafarella  



Eolie...tartarughe si riposano e si riscaldano al sole (video)

Scrive la biologa Monica Blasi, presidente di Filicudi Wildlife Conservation: "Avvistamenti primaverili! Le tartarughe si riposano e si riscaldano al sole nelle giornate di mare calmo!"

Scrive la biologa Monica Blasi, presidente di Filicudi Wildlife Conservation: "Avvistamenti primaverili! Le tartarughe si riposano e si riscaldano al sole nelle giornate di mare calmo!"

Pescando nel nostro archivio. La Via Crucis dei Cantori Popolari (3° parte -3 foto - anni diversi)

Accadde oggi...lo scorso anno


 

Santo del giorno: San Dionigi di Corinto.

Fu nominato vescovo di Corinto, la sua città. Le poche notizie sulla sua vita sono tramandate da Girolamo e soprattutto da Eusebio di Cesarea, il quale ha conservato frammenti interessanti di otto sue lettere, inviate alle Chiese di Atene, di Lacedemone, di Amastri nel Ponto, di Cnosso in Creta. Tali frammenti non contengono notizie su Dionigi, ma forniscono informazioni sulla religiosità di alcune città e regioni, durante il pontificato di Sotere.

Dal Martiriologo Romano:
«Commemorazione di san Dionigi, vescovo di Corinto, che, dotato di una mirabile conoscenza della parola di Dio, istruì con la predicazione i fedeli della sua città e con lettere anche i vescovi di altre città e province.»

Buongiorno...così!


 

Trasporti marittimi per isole minori, Mit convoca tavolo tecnico per aumenti tariffari

È stata convocata per martedì 15 aprile la riunione del tavolo tecnico al ministero dei Trasporti a Roma per la vicenda relativa all'aumento tariffario dei trasporti marittimi nelle isole minori. La richiesta al Mit era stata avanzata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, che nel contempo aveva chiesto e ottenuto dalla Sns, la Società navigazione siciliana che gestisce le tratte. la sospensione del rincaro per 30 giorni.

lunedì 7 aprile 2025

Programma delle Celebrazioni Pasquali a Lipari


 

Lipari, ambulanza nel mirino dei vandali. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 7 aprile 2025

 

Progetto di facilitazione digitale del GAL Tirreno Eolie: Iniziati incontri al Conti


 

Strade provinciali a Lipari e Vulcano : in corso progettazione lavori. La risposta al consigliere Lampo dalla Città metropolitana

"Si comunica che questa Direzione ha in corso la progettazione dei “Lavori di manutenzione straordinaria delle S.P. 178 di Vulcano, 179 Piano Conte e 181/B Quattropani – Acquacalda. Nessuna competenza attiene a questo Ente, in quanto non vi sono strade di proprietà, sulle isole di Panarea, Stromboli e Alicudi.

Questa la risposta del geometra Castorina, responsabile del servizio della Città Metropolitana di Messina ,al consigliere comunale Christian Lampo che, nei giorni scorsi, aveva, in una nota inviata all'Ente, evidenziato che "le strade necessitano di interventi ormai non più procrastinabili, atti a lenire gravi criticità presenti in alcuni tratti delle importanti arterie quali: buche, avvallamenti del manto stradale, presenza di vegetazione, sterpaglie ed erbacce a bordo strada, che invadono e limitano la sede stradale, tutti fattori che potrebbero mettere in serio pericolo, l’incolumità dei fruitori delle stesse rotabili”.


L'11 aprile "Open Day" alla Guardia Costiera di Lipari per "La giornata del mare e della cultura marinara"


 

Tanti auguri!

Buon compleanno a Marcella Pergolizzi, Luca Merlino, Paolina Salamin, Angela Capone, Anna Maria Spanò, Nadia Mancuso, Umberto Saltalamacchia, Angela Favata, Danilo Rifici, Marco Spartà, Donatella Famularo, Ivan Piemonte, Rita Ziino 


E' deceduto Pietro Battaglini

Le onoranze funebri sono a cura della ditta
ALFA&OMEGA di Lipari
Alla famiglia le nostre condoglianze

C.S. Lipari, una storia a tinte rosso - blu: Il calendario della stagione 80 - 81


 

Pescando nel nostro archivio. La Via Crucis dei Cantori Popolari (2° parte -3 foto - anni diversi)

Accadde oggi...lo scorso anno


 

Santo del giorno: San Giovanni Battista de La Salle.

S. Giovanni Battista, primo di dieci fratelli, nacque a Reims il 30 aprile del 1651 e secondo il bell'uso cristiano fu battezzato nello stesso giorno. Il padre, signor Luigi de la Salile, era consigliere del re.

Giambattista non dimostrò nei primi anni nulla di straordinario : godeva dell'affettuosità della madre e cresceva nella bontà e nella pietà. Le sacre funzioni parlavano alla sua fantasia e gli suggerivano l'altarino in casa e l'imitazione infantile delle cerimonie sacre. A sette anni serviva in parrocchia, e a nove frequentava le scuole pubbliche: il tutto in modo diligente, ma ordinario.


Dopo retorica, studiò filosofia e nel 1669, (contava allora diciotto anni) ottenne il diploma per cui si vedeva aperta davanti ogni via. Ma il giovane aveva già scelto la sua strada fin dagli undici anni quando fece la sua prima Comunione: voleva essere religioso. L'll marzo 1662 ricevette la tonsura e gli fu offerto un canonicato dal parente Doret, che egli accettò. Nel 1668 ricevette gli ordini minori ed intanto frequentava il corso di teologia nel Seminario di S. Sulpizio a Parigi ove venne consacrato suddiacono.

Mortagli la madre nel 1671 e l'anno dopo il padre, si trovò ad essere il capo famiglia e quindi dovette lasciare Parigi per tornare a Reims, ov'erano ancora quattro fratelli e due sorelle. Si scelse per confessore e direttore spirituale il canonico Nicola RolIand, e a quel giovane sacerdote, pio, ardente e caritatevole, affidò l'animo suo. Fortificato dai suoi consigli, ricevette il diaconato nel 1676 e il 9 aprile 1678 veniva consacrato sacerdote.

Fu subito assegnato al ministero, ma Iddio lo voleva unicamente dedicato all'educazione della gioventù; e perfezionando l'uso che i chierici del Seminario francese avevano di raccogliere ogni festa i giovani in apposite scuole per insegnare loro le orazioni e la dottrina cristiana, fondò la benemerita Congregazione delle Scuole Cristiane.

Da tanti in Francia si sentiva tale bisogno e tanti aprivano or qua or là scuole, ma il più efficace e benemerito fu questo Santo. Aiutato da una pia signora, aprì le sue prime scuole e trasformò alcuni giovani volenterosi in abili maestri.

Ebbe dure prove: abbandono di fratelli, mancanza di mezzi, ma con aspre penitenze e una illimitata confidenza nella SS. Vergine sotto il cui patrocinio aveva posta la sua Congregazione, superò ogni difficoltà. Nelle avversità passava notte intere chiuso in chiesa da solo, e si flagellava piangendo ai piedi del santo tabernacolo. Però non si esaltava nè si abbatteva mai : sia nelle prosperità come nelle avversità soleva dire: « Dio sia benedetto ». E consapevole che i più grandi disegni di Dio su di un'anima non si compiono che per mezzo della croce, perseverò nel bene e con gran tenacia difese l'opera sua, resistendo alle prove del maligno che lo tormentò in mille modi poiché vedeva che le Scuole operavano un gran bene.

Il Signore premiò largamente il suo fedele servo, poiché il 9 aprile del 1719 quando lo chiamò a sé, la sua istituzione contava già 40 case, 274 fratelli e 9885 allievi.

PRATICA. — Facciamo nostra la bella giaculatoria del Santo « Dio sia benedetto », dicendola specialmente quando siamo provati dal Signore.

PREGHIERA. — O Dio, che ad istruire cristianamente i poveri e a confermare la gioventù nella via della verità hai suscitato S. Giovanni Battista confessore e hai radunato per suo mezzo nella Chiesa una nuova famiglia, concedi propizio, che accesi per intercessione ed esempio di lui nello zelo di tua gloria per la salvezza delle anime, possiamo essere messi a parte della sua corona in cielo.

Buongiorno...così!

Intitolato a Monnsignor Divola il Centro Pastorale di Canneto

 


Visita pastorale nello scorso fine settimana di Monsignor Giovanni Accolla nelle parrocchie dell'isola di Lipari, accolto, oltre che dai sacerdoti, dalle varie comunità parrocchiali e da tanti altri fedeli che hanno presenziato ai vari eventi. 
La presenza dell'arcivescovo è coincisa con l’intitolazione del Centro Pastorale, attiguo alla Basilica minore di San Cristoforo a Canneto, a Monsignor Gennaro Divola il sacerdote che, con grande zelo e impegno ha guidato la comunità cannetara per oltre 54 anni, a partire dal 1959 quando si è insediato.  
All'impegno di Monsignor Divola, nativo del piccolo Comune di Leni (Salina) e deceduto il ventiquattro dicembre 2020, si deve, tra l'altro, l'innalzamento della chiesa di San Cristoforo al livello di Basilica romana minore, così come decretato il 12 settembre del 2004 dal Santo Padre Giovanni Paolo II.




domenica 6 aprile 2025

Trasporti: Adesso si trovino soluzioni definitive. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 6 aprile 2025

La transazione siglata sui danni a Stromboli. Minoranza durissima. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 6 aprile 2025


 

Lipari IC centra la permanenza in Prima categoria

 Superando per 2 a 0 la Nuova Azzurra Fenice nell'incontro di playout, disputato oggi tra le mura amiche, il Lipari IC conquista il diritto alla permanenza nel campionato di Prima categoria, a conclusione di un campionato alquanto travagliato

Pescando nel nostro archivio. La Via Crucis dei Cantori Popolari (1° parte -3 foto - anni diversi)

Parla cumu ti fici mammata - Tasse e tributi di Rosa Oliva ex funzionario Montespaschi Serit

Riceviamo e pubblichiamo:

Non sono un’esperta di detti dialettali, ma mi viene in mente questo modo di dire a proposito di riscossione di tasse e tributi: la riscossione delle imposte riguarda altro.

E quindi "parla cumu ti fici mammata" potrebbe essere applicato a tutti quelli, me compresa, che si avventurano su terreni ostici e non a portata di mano. I tuttologi non sono specialisti.

Pensate, sulla riscossione di imposte, tasse e tributi è stato scritto persino un testo unico riformulato e riadattato da Quintino Sella a oggi.

I bilanci dei comuni sono in affanno perché i contribuenti non pagano le tasse. Semplicisticamente abbiamo liquidato il problema e allontanato ogni responsabilità. Partiamo dall'educazione civica per arrivare a quella fiscale, per favore. I bilanci dei comuni sono entrati in affanno da quando lo Stato ha deciso di sottrarre, in parte, alle casse comunali una serie di entrate derivanti dalla riscossione delle imposte erariali, tanto per fare un esempio la vecchia ricchezza mobile, poi Ilor su terreni e fabbricati e via via sino all’IMU dei giorni nostri. Altro problema, sempre per le entrate delle casse comunali: l'eliminazione del "non riscosso come riscosso", cioè l'anticipazione da parte dei privati esattori comunali, poi diventati Montespaschi Serit, sino ai giorni nostri Ufficio Riscossione delle Agenzie delle Entrate. I privati esattori in pratica alla consegna dei cosiddetti ruoli, a scadenze stabilite, per legge anticipavano allo Stato e quindi anche ai Comuni somme per conto dei contribuenti anche se questi non avevano pagato, salvo poi un recupero, che spesso alla fine non aveva luogo. Corsa quindi da parte degli Enti ai cosiddetti "ruoli gonfiati",  che altro non erano che un elenco di contribuenti che avrebbero dovuto pagare. Perché "gonfiati"? Perché comprendevano quote di difficile riscossione spesso a carico di contribuenti di cui era nota l’insolvenza . Perché ciò?  Per assicurare all'ente, in questo caso il Comune, la redazione di un bilancio di previsione di grande consistenza, e anticipazioni altrettanto consistenti. I ruoli per esempio non venivano mai epurati dai deceduti o dalle ditte cessate.

Tutto funzionale, appunto, ad assicurarsi le anticipazioni senza disturbare molto i contribuenti "facoltosi" e senza impegnarsi  nella caccia agli evasori. Se poi si poteva iscrivere a ruolo un prestanome per qualche ditta fantasma, sbagliando  a inserire gli zeri volutamente, ogni problema di bilancio era risolto. Fu l'abolizione del "non riscosso come riscosso”- così si chiamava - nel 1999, con l'abrogazione dell'articolo 32, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica del 28 gennaio 1988, n. 43,  che mise il collaudato sistema in affanno. Successivamente la situazione peggiorò con l'introduzione della possibilità di riscossione di tasse e tributi anche a soggetti diversi da quelli canonici. Sino a precipitare nel  2012 quando buona parte dell’imposta pagata sugli immobili e terreni, diventata IMU, fu sottratta in parte, alle casse dei comuni e dirottata alle casse dello Stato. Ecco che nacque la "favola" che i contribuenti sono evasori! Che gioco di parole su un concetto così importante come gli evasori, che non sono i poveri contribuenti tartassati a più non posso, ma quelli che gli enti e lo Stato non hanno mai perseguito i cosiddetti " evasori fiscali". Ritornando alle entrate comunali. Non vi è dubbio che sarebbe stato necessario "affilare le armi"  per ottenere e assicurarsi una buona entrata nelle casse dei Comuni.  Come? Mettendo mano ai ruoli (elenco dei contribuenti),  epurandoli dai deceduti e attivando gli accertamenti al fine di incrementare le entrate. Tutto ciò è avvenuto? In alcuni comuni no! Quindi come si presenta al contribuente un ente che deve riscuotere se non è credibile? Come si presenta un ente che non ha cognizione di chi ha pagato e chi no? Come si presenta un ente che nel  tentare di riscuotere dà inizio a contenziosi che costeranno un mare di soldi all'ente e al contribuente? Non è colpa del destino cinico e baro, né semplicisticamente dei contribuenti. È il motore che non funziona se la macchina non cammina. È responsabilità di chi non adotta l'educazione civica nel riscuotere le tasse, di chi non offre garanzie di esattezza, di chi non offre certezza dell’esazione, di chi non adotta le misure del buon padre di famiglia rispettoso dei diritti e dei doveri.

Ci sarebbe da ridere, però la situazione è tragica.

Il gioco di "è colpa vostra" non ha risparmiato i cittadini.

Rosa Oliva ex funzionario Montespaschi Serit

Giuffrè (FdI Eolie): “Sospensione tariffe marittime primo passo, ora serve soluzione definitiva "

 CIRCOLO FRANCO SERVELLO

                   ISOLE EOLIE

 

COMUNICATO:

 La sospensione degli aumenti tariffari dei collegamenti marittimi con le isole della Sicilia è solo un primo passo molto significativo che arriva in tempo con l’apertura della stagione turistica 2025. Auspichiamo adesso che si trovi una soluzione definitiva che consenta di evitare, più avanti, i rincari previsti che, se attuati, avrebbero pesanti ripercussioni economiche su tutte le isole siciliane. Apprezziamo e ringraziamo per l’intervento, il Presidente Schifani e l’Assessore regionale ai trasporti, Alessandro Aricò, con il quale abbiamo più volte interloquito come partito, che sono riusciti ad ottenere la sospensione degli aumenti dalla Società di navigazione S.N.S. con l’impegno di un’apertura di un tavolo negoziale con il Ministero dei Trasporti. Ci auguriamo che ciò possa portare ad una soluzione a lungo termine.

 Gianluca Giuffrè

Responsabile Comunale

Fratelli d’Italia

Tanti auguri!

Buon compleanno a Katia Berzi, Claudio Bartolo Mandarano, Tarik Mrh, Santino De Pasquale, Eloisa D'Ambra, Domenico Mandina, Rosy Merlino, Giusy Liotta, Bartolo Merlino, Gisella Natoli, Jatu Begawan Spirit, Eleonora Lo Schiavo, Giuseppe Rosario Villa 


La Parola. Video commento al Vangelo di domenica 6 aprile 2025

Accadde oggi...lo scorso anno


 

Oggi, 6 Aprile: San Pietro da Verona


Nacque a Verona, l'anno 1200. Benché i suoi genitori e tutti i suoi parenti fossero manichei, il nostro Pierino, protetto dalla divina grazia, rimase illeso da questa particolare religione, poiché a sette armi fu mandato dal padre ad una scuola cattolica, ove assieme ai primi elementi apprese la dottrina apostolica. 
Un suo zio vedendo il grande amore del fanciullo per la religione cattolica, tanto fece che lo tolse da quella scuola. 

Di comune accordo con il padre fu mandato all'Università di Bologna, ambiente allora di sfrenata scostumatezza.
Quanti fiori in mezzo a tanto marciume erano appassiti! Ma il giglio olezzante di Pietro, la candida sua anima, fu dal Divino Giardiniere serbata immacolata. 

Stomacato per tanto male, decise di abbandonare tutto e tutti e si chiuse nella pace del chiostro domenicano, sotto la guida del suo santo Fondatore. 
Suo principale studio era imitare i più fervorosi e cercare d'emularli. 

Ancora novizio, cadde in una gravissima malattia, che mise in pericolo la sua preziosa esistenza; per grazia di Dio superò questa crisi e, nonostante rimanesse assai indebolito, s'applicò agli studi così che meritò, ancora chierico, la cattedra di Sacra Scrittura e di teologia del suo convento. Fin d'allora con grande sapienza e zelo difese la dottrina cattolica e confutò gli eretici. 

Consacrato sacerdote, fu un instancabile ministro della parola di Dio nell'Italia Settentrionale e Centrale; migliaia erano le conversioni ch'egli operava colla sua parola e innumerevoli le anime che indirizzò alla santità. 

A suggello del suo apostolato, egli chiese al Signore il martirio, ma Gesù volle prima sottoporlo a un'altra prova, per meglio prepararlo a questo atto eroico.

Fu accusato da alcuni confratelli d'aver introdotto nella sua cella persone d'altro sesso ed essersi intrattenuto a lungo con esse. 

Pietro senza punto affermare o negare, umilmente confessò d'essere un grande peccatore. 
ll Superiore credendolo colpevole, gli proibì di predicare e lo mandò come penitente al convento di Jesi. Ma l'innocenza trionfa sempre e Pietro riconosciuto innocente fu d'allora in poi ammirato e venerato dagli stessi accusatori. Fu pure premiato dal Signore, il quale infuse nuova grazia alle sue prediche. Ma gli eretici vedendo l'immenso bene che compiva, pensarono di togliergli la vita. 
Conosciuta la via che avrebbe percorso per portarsi a Como, si posero in agguato, e al suo passaggio, assalitolo a colpi di sciabola l'uccisero il 6 aprile 1252. Prima di spirare balbettò una volta ancora il Credo, mentre il dito della sua destra, intinta nel proprio sangue scriveva nella sabbia: « Credo ». 

Buongiorno e buona domenica...così!