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giovedì 8 maggio 2025

Oggi, 8 maggio: Madonna del Rosario di Pompei



Il culto della Beata Vergine del Rosario di Pompei, o, più semplicemente, della Madonna di Pompei, nasce alla fine del 1800 ad opera di Bartolo Longo, oggi Beato Bartolo Longo, il quale, si narra che, mentre si trovava nei campi, udì la Madonna dirgli: "Se propagherai il Rosario sarai salvo" . Il giovane Bartolo Longo, rimase scosso da questo messaggio che la Madonna gli affidava, tanto da abbandonare gli ambienti satanici che frequentava, e iniziare la propria opera di diffusione della preghiera del Rosario.

Tuttavia i primi tentativi di diffusione del Rosario non ottennero grandi risultati, e per questo si recò a Napoli, per acquistare un dipinto affinché il popolo di Pompei potesse più facilmente convertirsi a questa preghiera. La sorte volle che, una volta giunto a Napoli, Bartolo Longo incontri il proprio confessore, che gli suggerisce di rivolgersi a Suor Maria Concetta del convento di Porta Medina, la quale custodiva un dipinto della Madonna del Rosario, che lo stesso confessore gli aveva affidato anni prima.
La tela era in pessime condizioni, danneggiata dalle tarme e con intere parti di colore mancante, tanto che Bartolo Longo non voleva accettarlo. Ma, di fronte alle insistenze della suora, non potè rifiutare il dono e con questo si diresse verso Pompei, su di un carretto utilizzato solitamente per il trasporto del letame.

Il quadro, così come era, non poteva essere esposto alla cittadinanza, sia per lo stato di degrado, che per un errore nel dipinto, che ritraeva Santa Rosa, al posto di Santa Caterina da Siena, come colei che riceveva il rosario, e dunque ponendo l'immagine a rischio di interdetto. Fu così che Bartolo Longo decise di affidare alle mani di un restauratore il quadro e, contemporaneamente, diede inizio alla costruzione di una nuova chiesa nella quale esporre il dipinto: la edificazione di questa chiesa sarà resa possibile dalla contessa Marianna De Fusco, futura sposa dello stesso Bartolo Longo, che fece cospicue donazioni, e, le successive elargizioni dei fedeli fecero in modo che ben preso la chiesa si trasformasse nella attuale Basilica Pontificia della Beata Vergine del Rosario di Pompei.

Il dipinto della Madonna di Pompei, o della Beata Vergine del Rosario di Pompei, che dir si voglia, infatti, venne venerato fin dalla prima esposizione pubblica: infatti, già il 13 Febbraio 1876, quando appunto venne mostrato per la prima volta il dipinto, si verificò il primo miracolo, ovvero la guarigione a Napoli di una ragazzina che malata di epilessia inguaribile. In ben poco tempo iniziarono a giungere a Pompei migliaia di fedeli, ciascuno chiedendo una grazia alla Madonna, tanto che ai giorni nostri si stima che più di 4 milioni di persone ogni anno si rechino in pellegrinaggio, facendo così, di quello di Pompei, uno dei santuari mariani più visitato al mondo.

La importanza della Basilica di Pompei, per il mondo cattolico, è testimoniata anche dal fatto che per ben 4 volte è stata visitata da un papa: in particolare sia papa Giovanni Paolo II, sia papa Benedetto XVI che papa Francesco si sono recati in visita al Santuario e, in occasione della visita di San Giovanni Paolo II venne recitata la Supplica.


SUPPLICA ALLA MADONNA DI POMPEI


si recita l'8 maggio / prima domenica di ottobre

Nel mentre i fedeli giungevano al Santuario, Bartolo Longo cominciò a diffondere preghiere e pie devozioni, componendo, poi, nel 1883, anche la Supplica. Questa è una preghiera, inizialmente intitolata "Atto d'amore alla Vergine" ma poi ribatezzata "Supplica alla potente Regina del SS.mo Rosario di Pompei". Il testo ha avuto nel tempo vari ritocchi, prima della formula attuale, che facciamo seguire.

La Supplica viene recitata solennemente due volte l'anno, l'8 maggio e la prima domenica di ottobre. L'otto maggio del 1915, la preghiera fa il suo ingresso in Vaticano: alle 12.00 di quel giorno, Benedetto XV e i dignitari vaticani la recitarono nella cappella Paolina. Da allora la tradizione è continuata con i Pontefici successivi.

Beata Vergine Maria del Rosario di Pompei



O Augusta Regina delle vittorie, o Vergine sovrana del Paradiso, al cui nome potente si rallegrano i cieli e tremano per terrore gli abissi, o Regina gloriosa del Santissimo Rosario, noi tutti, avventurati figli vostri, che la bontà vostra ha prescelti in questo secolo ad innalzarvi un Tempio in Pompei, qui prostrati ai vostri piedi, in questo giorno solennissimo della festa dei novelli vostri trionfi sulla terra degl'idoli e dei demoni, effondiamo con lacrime gli affetti del nostro cuore, e con la confidenza di figli vi esponiamo le nostre miserie.

Deh! da quel trono di clemenza ove sedete Regina, volgete, o Maria, lo sguardo vostro pietoso verso di noi, su tutte le nostre famiglie, sull'Italia, sull'Europa, su tutta la Chiesa; e vi prenda compassione degli affanni in cui volgiamo e dei travagli che ne amareggiano la vita. Vedete, o Madre, quanti pericoli nell'anima e nel corpo ne circondano: quante calamità e afflizioni ne costringono! O Madre, trattenete il braccio della giustizia del vostro Figliuolo sdegnato e vincete colla clemenza il cuore dei peccatori: sono pur nostri fratelli e figli vostri, che costarono sangue al dolce Gesù, e trafitture di coltello al vostro sensibilissimo Cuore. Oggi mostratevi a tutti, qual siete, Regina di pace e di perdono.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

È vero, è vero che noi per primi, benché vostri figliuoli, coi peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù, e trafiggiamo novellamente il vostro Cuore. Sì, lo confessiamo, siamo meritevoli dei più aspri flagelli. Ma Voi ricordatevi che sulla vetta del Golgota raccoglieste le ultime stille di quel sangue divino e l'ultimo testamento del Redentore moribondo. E quel testamento di un Dio, suggellato col sangue di un Uomo-Dio, vi dichiarava Madre nostra, Madre dei peccatori. Voi, dunque, come nostra Madre, siete la nostra Avvocata, la nostra Speranza. E noi gementi stendiamo a Voi le mani supplichevoli, gridando: Misericordia!

Pietà vi prenda, o Madre buona, pietà di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie, dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri fratelli estinti, e soprattutto dei nostri nemici, e di tanti che si dicono cristiani, e pur dilacerano il Cuore amabile del vostro Figliuolo. Pietà, deh! pietà oggi imploriamo per le nazioni traviate, per tutta l'Europa, per tutto il mondo, che torni pentito al cuor vostro. Misericordia per tutti, o Madre di Misericordia.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Che vi costa, o Maria, l'esaudirci? Che vi costa il salvarci? Non ha Gesù riposto nelle vostre mani tutti i tesori delle sue grazie e delle sue misericordie? Voi sedete coronata Regina alla destra del vostro Figliuolo, circondata di gloria immortale su tutti i cori degli Angeli. Voi distendete il vostro dominio per quanto son distesi i cieli, e a Voi la terra e le creature tutte che in essa abitano sono soggette. Il vostro dominio si estende fino all'inferno, e Voi sola ci strappate dalle mani di Satana, o Maria.

Voi siete l'Onnipotente per grazia. Voi dunque potete salvarci. Che se dite di non volerci aiutare, perché figli ingrati ed immeritevoli della vostra protezione, diteci almeno a chi altri mai dobbiamo ricorrere per essere liberati da tanti flagelli.

Ah, no! Il vostro Cuore di Madre non patirà di veder noi, vostri figli, perduti. Il Bambino che noi vediamo sulle vostre ginocchia, e la mistica corona che miriamo nella vostra mano, c'ispirano fiducia che noi saremo esauditi. E noi confidiamo pienamente in Voi, ci gettiamo ai vostri piedi, ci abbandoniamo come deboli figli tra le braccia della più tenera fra le madri, ed oggi stesso, sì, oggi da Voi aspettiamo le sospirate grazie.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Chiediamo la benedizione a Maria.
Un'ultima grazia noi ora vi chiediamo, o Regina, che non potete negarci in questo giorno solennissimo. Concedete a tutti noi l'amore vostro costante, e in modo speciale la vostra materna Madonna di Pompeibenedizione. No, non ci leveremo dai vostri piedi, non ci staccheremo dalle vostre ginocchia, finché non ci avrete benedetti.

Benedite, o Maria, in questo momento, il Sommo Pontefice. Ai prischi allori della vostra Corona, agli antichi trionfi del vostro Rosario, onde siete chiamata Regina delle vittorie, deh! aggiungete ancor questo, o Madre: concedete il trionfo alla Religione e la pace alla umana società. Benedite il nostro Vescovo, i Sacerdoti e particolarmente tutti coloro che zelano l'onore del vostro Santuario.
Benedite infine tutti gli Associati al vostro novello Tempio di Pompei, e quanti coltivano e promuovono la divozione al vostro Santo Rosario.

O Rosario benedetto di Maria; Catena dolce che ci rannodi a Dio; Vincolo di amore che ci unisci agli Angeli; Torre di salvezza negli assalti d'inferno; Porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai conforto nell'ora di agonia; a te l'ultimo bacio della vita che si spegne. E l'ultimo accento delle smorte labbra sarà il nome vostro soave, Regina del Rosario della Valle di Pompei, o Madre nostra cara, o unico Rifugio dei peccatori, o sovrana Consolatrice dei mesti. Siate ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo. Così sia.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.


Novena alla Madonna di Pompei

PER IMPETRARE GRAZIE NEI CASI PIU' DISPERATI

(si inizia il 29 aprile, 26 settembre o quando si vuole e va recitata per intero tutti i giorni)
Si ponga la prodigiosa immagine in luogo distinto e, potendo si accendano due candele, simbolo della fede che arde nel cuore del credente. Prima di cominciare la Novena, pregare Santa Caterina da Siena che si degni di recitarla insieme con noi.
(da ripetere per nove giorni consecutivi)


O Santa Caterina da Siena, mia Protettrice e Maestra, tu che assisti dal cielo i tuoi devoti allorché recitano il Rosario di Maria, assistimi in questo momento e degnati di recitare insieme con me la Novena alla Regina del Rosario che ha posto il trono delle sue grazie nella Valle di Pompei, affinché per tua intercessione io ottenga la desiderata grazia. Amen.

O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

O Vergine Immacolata e Regina del Santo Rosario, Tu, in questi tempi di morta fede e di empietà trionfante hai voluto piantare il tuo seggio di Regina e di Madre sull'antica terra di Pompei soggiorno di morti pagani. Da quel luogo dove erano adorati gli idoli e i demoni, Tu oggi, come Madre della divina grazia, spargi dappertutto i tesori delle celesti misericordie. Deh! Da quel trono ove regni pietosa, rivolgi, o Maria, anche sopra di me gli occhi tuoi benigni, ed abbi pietà di me che ho tanto bisogno del tuo soccorso. Mòstrati anche a me, come a tanti altri ti sei dimostrata, vera Madre di misericordia : mentre io con tutto il cuore Ti saluto e Ti invoco mia Regina del Santo Rosario.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Prostrata ai piedi del tuo trono, o grande e gloriosa Signora, l'anima mia Ti venera tra gemiti ed affanni ond'è oppressa oltre misura. In queste angustie ed agitazioni in cui mi Madonna di Pompei2trovo, io alzo confidente gli occhi a Te, che Ti sei degnata di eleggere per tua dimora le campagne di poveri e abbandonati contadini. E là, di fronte alla città ed all'anfiteatro ove regna silenzio e rovina, Tu come Regina delle Vittorie, levasti la tua voce potente per chiamare d'ogni parte d'Italia e del mondo cattolico i devoti tuoi figli ad erigerti un Tempio. Deh! Ti muovi alfine a pietà di quest'anima mia che giace avvilita nel fango. Pietà di me, o Signora, pietà di me che sono oltremodo ripieno di miseria e di umiliazioni. Tu che sei lo sterminio dei demoni difendimi da questi nemici che mi assediano. Tu che sei l'Aiuto dei cristiani , traimi da queste tribolazioni in cui verso miserevolmente.Tu che sei la Vita nostra, trionfa della morte che minaccia l'anima mia in questi pericoli in cui trovasi esposta; ridonami la pace, la tranquillità, l'amore, la salute. Amen.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Ah! Il sentire che tanti sono stati da Te beneficati solo perché ricorsi a Te con fede, m'infonde novella lena e coraggio d'invocarti in mio soccorso. Tu già promettesti a S. Domenico che chi vuole le grazie con il tuo Rosario le ottiene; ed io col tuo Rosario in mano oso ricordarti , o Madre, le tue sante promesse. Anzi Tu stessa ai dì nostri operi continui prodigi per chiamare i tuoi figli a onorarti nel Tempio di Pompei. Tu dunque vuoi tergere le nostre lacrime, vuoi lenire i nostri affanni! Ed io col cuore sulle labbra, con viva fede Ti chiamo e T'invoco: Madre mia!…Madre cara!…Madre bella!…Madre dolcissima, aiutami! Madre e Regina del Santo Rosario di Pompei, non più tardare a stendermi la mano tua potente per salvarmi: chè il ritardo, come vedi, mi porterebbe alla rovina.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

E a chi altri mai io dovrò ricorrere, se non a Te che sei il Sollievo dei miserabili, Conforto degli abbandonati, la Consolazione degli afflitti? Oh, io te lo confesso, l'anima mia è miserabile, gravata da enormi colpe, meritevole di ardere nell'inferno, indegna di ricevere grazie! Ma non sei Tu la Speranza di chi dispera, la Madre di Gesù, unicomediatore tra l'uomo e Dio, la potente nostra Avvocata presso il trono dell'Altissimo, il Rifugio dei peccatori ? Deh! Solo che tu dì una parola in mio favore al tuo Figlio, ed Egli mi esaudirà. Chiedigli, dunque, o Madre, questa grazia di cui tanto io ho bisogno. (Si domandi la grazia che si vuole). Tu sola puoi ottenermela: Tu che sei l'unica speranza mia, la mia consolazione, la mia dolcezza, la vita mia. Così spero. Amen.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

O Vergine e Regina del santo Rosario, Tu che sei la Figlia del Padre Celeste, la Madre dei Figliuol divino, la Sposa dello Spirito Santo; Tu che tutto puoi presso la Santissima Trinità, devi impetrarmi questa grazia tanto a me necessaria, purché non sia di ostacolo alla mia salvezza eterna. (Si ripeta la grazia che si desidera). Te la domando per la tua Immacolata Concezione, per la tua divina Maternità, per i tuoi gaudi, per i tuoi dolori, per i tuoi trionfi. Te la domando per il Cuore del tuo amoroso Gesù, per quei nove mesi che lo portasti nel seno, per gli stenti della sua vita, per l'acerba sua Passione, per la sua morte in Croce, per il Nome suo santissimo, per il suo Preziosissimo Sangue. Te la domando per il Cuore tuo dolcissimo, nel Nome tuo glorioso, o Maria, che sei Stella del mare, Signora potente, Madre di dolore, Porta del Paradiso e Madre di ogni grazia. In Te confido, da Te tutto spero. Tu mi hai da salvare. Amen.

Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra , salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Regina del Santo Rosario, prega per noi. Affinché siamo resi degni delle promesse di Cristo


PREGHIAMO O Dio, il tuo unico Figlio ci ha acquistato con la sua vita, morte e risurrezione i beni della salvezza eterna: concedi anche a noi che, venerando questi misteri del Santo Rosario della Vergine Maria, imitiamo ciò che contengono e otteniamo ciò che promettono. Per Cristo Nostro Signore. Amen.

ORAZIONE
O Santo sacerdote di Dio e glorioso Patriarca San Domenico, che fosti l'amico, il figliuolo prediletto e il confidente della celeste Regina, e tanti prodigi operasti per virtù del S. Rosario; e tu, Santa Caterina da Siena, figliuola primaria di quest'ordine del Rosario e potente mediatrice presso il trono di Maria e presso il Cuore di Gesù, da cui avesti cambiato il cuore: voi, Santi miei cari, guardate le mie necessità e abbiate pietà dello stato in cui mi trovo. Voi aveste in terra il cuore aperto ad ogni altrui miseria e la mano potente a sovvenirla, ora in Cielo non è venuta meno né la vostra carità, né la vostra potenza. Pregate per me la madre del Rosario ed il Figliuolo Divino, giacchè ho gran fiducia che per mezzo vostro ho da conseguire la grazia che tanto desidero. Amen.


Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

Buongiorno...così!


 

mercoledì 7 maggio 2025

Il nostro video esclusivo del passaggio della Vespucci tra i Faraglioni: "incontro tra giganti del mare"



Stromboli, escursioni senza guida sul vulcano ma solo fino a 290 metri. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 7 aprile 2025

Eoliani deceduti nel 2021 - Riproposizione 61° video (durata 16 minuti e 42 secondi)

 In questo video, relativo ai deceduti nell'anno 2021, realizzato con le foto in nostro possesso, non solo eoliani ma anche alcuni amici delle Eolie che ci hanno lasciato: Immacolata Lo Presti, Frank Mollica, Mons. Gennaro Divola, Bartolo Raffaele, Bartolomeo Di Losa, Caterina Martello ved. Giardina, Concetta Favaloro ved. Speziale, Concetta Tartaro ved. Biviano, Fabio Di Stefano, Francesca Russo ved. Natoli, Francesco Favaloro, Giuseppa Puglisi ved. Costanzo, Giuseppina Maiurana in Grillo, Luigi d'Auria, Maria Foti in Foti, Matilde Salmeri, Natalizia Giunta, Orlando Groppo, Pietro Merlino, Rita Scoglio, Rosalia Lo Presti in D'Ambra, Velia Raffaele, Angela Pastore (Lina), Albertina Portelli ved. Giampino, Angelo Ruggiero, Antonino Alessandro Indricchio, Antonino Reitano, Benito Zaia, Giovanna Saja, Maria Catena Cortese, Maria Gallerani in Famularo, Nunziata Russo ved. Favaloro, Pia Rosa Ziino, Pino Giuffrè, Bartola Giunta ved. D'Ambra, Bartolo Giardina, Maria Concetta Bonannella ved. Scolaro, Carlo Di Paola, Caterina Maio in Merlino, Concetta Marocchini in Ciuffreda, Gennaro Catillo, Giancarlo Baldanza, Giuseppe Favata, Iolanda Iacono ved. Lauricella, Marcello Virgona, Michelina Merlino ved. Cassarà, Nunzia Divola ved. D'Amico, Nunziata Giardina in Casamento, Pina Cincotta in Mandarano, Roberto Materia, Rosa Romanazzi ved. Subba, Santa Casamento in Merlino, Tindaro Natoli, Angela Gallo, Enrico Giacoponello, Ernesto Saltalamacchia, Filadelfio (Fila) Mirto, Giovanni Russo, Immacolata Biviano in Mezzapica, Maria Merlino ved. Quadara, Maria Villanti in Natoli, Agostino Bongiorno, Antonina Ziino ved. Costa, Desirée Villani, Elena Garito ved. Casella, Felicia D'Ambra ved. Imbruglia, Giovanni D'Ambra, Giovanni Natoli, Grazia Spanò ved. Maiuri, Mario Casamento, Emilio La Greca, Angela (Lina) Pellegrino in Costanzo, Angela (Lina) Saltalamacchia ved. Palino, Annuccio Di Mech, Antonio Giardina, Bartolo Giardina, Bartolo Peluso, Caterina Conti, Claudio Saltalamacchia, Concettina Rijtano ved. Casella, Danilo Cravera, Edmondo Restuccia, Edoardo Sidoti, Enzo Barresi, Enzo Virgona; Filippo (Pippo) Saglimbeni, Filippo Greco, Giampiero Di Marco, Giovanna Saltalamacchia ved. De Pasquale, Giuliana Beninati in Finocchiaro, Giuseppe Ceraolo; Giuseppe Orto (U zu Pinu), Lia Marletta ved. Pajno, Mario Grimaldi, Nicoletta Favaloro, Nuccio Biviano, Pasquale Giovenco, Rosina Favaloro, Salvatore Giunta, Salvatore Natoli, Santina Virgona ved. Aloi, Santo Nicchia, Serafino Fanni, Tindaro Saltalamacchia, Vito Calise.


Sospensione temporanea della distribuzione idrica a Canneto


 

Domenica 11 maggio l'Azalea della Ricerca di Airc sboccia in Piazza Duomo. Olga Mondello Franza, presidente del Gruppo C&T e consigliere regionale AIRC: “Sostenere la ricerca è il modo più concreto per garantire un futuro dove il cancro faccia sempre meno paura”.

 COMUNICATO STAMPA

 

Domenica 11 maggio l'Azalea della Ricerca di Airc sboccia in Piazza Duomo. Olga Mondello Franza, Presidente del Gruppo C&T e Consigliere Regionale AIRC: “Sostenere la ricerca è il modo più concreto per garantire un futuro dove il cancro faccia sempre meno paura”.

 

Messina, 7 maggio 2025 - Anche quest'anno torna a Messina l'appuntamento con l'Azalea della Ricerca, iniziativa che si terrà domenica 11 maggio, in occasione della Festa della Mamma.

I volontari AIRC saranno presenti sin dalla mattina in Piazza Duomo a Messina per distribuire le piantine di azalea - simbolo ormai riconosciuto della lotta contro i tumori femminili - a fronte di una donazione minima di 18 euro, con l’obiettivo di raccogliere nuove risorse da destinare ai progetti di ricerca sui tumori che colpiscono le donne. 

 

Insieme a Piazza Duomo oltre 3.500 piazze italiane si coloreranno grazie alla distribuzione di 600 mila piantine di azalea, in un anno particolarmente significativo che celebra il 60° anniversario della Fondazione AIRC. Una giornata importante per sostenere la ricerca oncologica in un momento in cui i dati continuano a preoccupare: solo nel 2024 sono state stimate 175.600 nuove diagnosi di tumore tra le donne italiane.

Grazie ai progressi della ricerca però, riportano i dati, due donne su tre che ricevono una diagnosi di tumore sono vive a cinque anni dalla diagnosi. Un risultato incoraggiante che testimonia l'efficacia delle diagnosi precoci, degli approcci chirurgici sempre meno invasivi e delle terapie sempre più precise e personalizzate.

 

"Ognuno di noi ha almeno una volta conosciuto una storia legata a casi di tumore femminile. Ognuno di noi almeno una volta ha avuto paura e si è sentito impotente di fronte alla diagnosi di un tumore a sé stesso o a una persona vicina. Sostenendo la ricerca abbiamo l'occasione per fare qualcosa di importante." ha dichiarato Olga Mondello Franza, Presidente del Gruppo C&T e Consigliere Regionale della Fondazione AIRC. "Come imprenditrice e come volontaria di AIRC sono profondamente convinta che sostenere la ricerca scientifica sia il modo più concreto per garantire un futuro in cui il cancro faccia sempre meno paura.

 

"L'appuntamento dell'11 maggio in Piazza Duomo è l'occasione per fare un regalo significativo per celebrare le mamme ma, soprattutto, rappresenta un atto di responsabilità collettiva verso le generazioni future. Invito tutti a partecipare numerosi, dimostrando ancora una volta la grande sensibilità e generosità che caratterizza la nostra città."

 

Si "rimette in moto" la “Navetta del Sorriso” per i malati oncologici che devono raggiungere l’ospedale di Taormina

Significativa cerimonia di inaugurazione della “Navetta del Sorriso”, progetto realizzato dall’associazione Salus D’Agostino “Graziella Paino” che si occupa del trasporto dei malati oncologici dalla zona tirrenica della provincia di Messina presso il presidio ospedaliero di Taormina. 
Alla presenza del direttore generale Giuseppe Cucci, del sindaco di Taormina onorevole. Cateno De Luca, di sindaci e amministratori del comprensorio, e padre Fabio che ha benedetto la nuova navetta acquistata grazie ad un contributo dell’assessorato regionale della Salute proposto dal gruppo parlamentare di Sud Chiama Nord. 
“Si tratta – ha dichiarato la presidente Roberta Briguglio medico oncologo del presidio ospedaliero di Taormina – di un progetto fondamentale per i nostri pazienti che grazie alla nuova navetta oggi possiamo proseguire in condizioni migliori e sicuramente più sicure per loro. In quel viaggio ogni giovedì i nostri pazienti affrontano sofferenze, dolori, che grazie alla condivisione del percorso riescono ad alleviare sentendosi meno soli. Siamo grati a tutti coloro che da 15 anni ormai sostengono la nostra associazione e i progetti portati avanti dalla compianta presidente Graziella Paino e noi faremo di tutto per essere all’altezza della grande eredità da lei ricevuta. La giornata di oggi rappresenta un’iniezione di fiducia importante anche per noi, per avere la giusta carica nel concretizzare i tanti progetti che vogliamo portare avanti. Sicuramente – ha concluso Roberta Briguglio – la vicinanza delle istituzioni e il supporto del nostro primario dell’oncologia medica di Taormina dott. Ferraù sono una testimonianza importante che unita all’affetto dei nostri pazienti e alla collaborazione dei tanti volontari ci fa guardare al futuro con serenità e fiducia.

Settima edizione "Libri salvati" sabato al Bernabò Brea performance dell'attrice Mascia Musy

L’Associazione Italiana Biblioteche promuove dal 5 all'11 maggio 2025 la settima edizione di “Libri salvati”, rassegna annuale di letture pubbliche per ricordare i roghi di libri avvenuti a Berlino e nelle principali città della Germania la notte del 10 maggio 1933 ad opera dei nazisti. Il Parco Archeologico delle Isole Eolie, con la collaborazione dell'associazione I.Dee, partecipa all'iniziativa con una performance dell'attrice Mascia Musy ispirata all'opera “Madre Coraggio e i suoi figli” di Bertolt Brecht, a cura di Emanuela Giordano.
Parco Archeologico delle Isole Eolie - Museo Luigi Bernabò Brea

Castello di Lipari, ex chiesa S. Caterina, sabato 10 maggio alle ore 19,00. Ingresso libero

Tanti auguri!

Buon compleanno a Daniele Natoli, Rosario Finocchiaro, Brenda Salmieri, Carmelo Amato, Raffaele Stagno, Gaetano Barca, Silvia Venuti, Antonio Favaloro 


Festeggiamenti per la Madonna di Pompei a Vulcano

Scrivevamo così...oggi...lo scorso anno


 

Oggi, 7 maggio: Santa Flavia Domitilla


Flavia Domitilla Martire, santa (sec. I). Cadde vittima della persecuzione di Domiziano. Eusebio di Cesarea dice che era la nipote del console Flavio Clemente e che era stata relegata nell'isola di Ponza. Verso la fine del IV secolo, Girolamo, raccontando il pellegrinaggio di Paola in Oriente, precisa che la viaggiatrice visitò nell'isola le celle "in cui Domitilla aveva subito un lungo martirio". Nel V secolo appaiono degli Atti leggendari che le assegnano come compagni Nereo e Achilleo, sepolti ancliessi nel cimitero di D., ma privi di altri elementi in comune con la santa (personaggi storici, i soldati Nereo e Achilleo furono vittime delle persecuzioni che investirono l'esercito alla fine del III secolo). D. è stata spesso confusa con la sua omonima zia, moglie del console Flavio Clemente, anch'essa vittima della persecuzione di Domiziano.

Buongiorno...così!


 

martedì 6 maggio 2025

Dal 15 giugno collegamento Capo d'Orlando - Eolie(di Gianluca Giuffre')

Una nuova tratta stagionale che dovrebbe partire il 15 giugno, fino al 15 settembre e che collegherà con mezzi veloci Capo d 'Orlando a Lipari,  Vulcano e Salina. La tratta sarà finanziata dalla Regione.  A breve la gara. La decisione a contrarre è stata firmata  il 30 aprile.

Associazioni combattenti e reduci. A Lingua eletto il nuovo direttivo. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 6 maggio 2025



Lipari, la lite politica si scatena sul possibile aumento dei tributi. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 6 maggio 2025



 

Elicotteri 118 senza medici a bordo da luglio. Dalla Gazzetta del sud del 6 maggio


 

Pomeriggi culturali eoliani del Centro Studi: Giovedì 8 maggio La Greca presenta "Io, Eolo, il Dio dei venti"

Ezio Greggio per la prima volta a Messina: guest star della Festa del Medico

MESSINA (6 mag) - Ezio Greggio per la prima volta sarà ospite nella città di Messina in occasione della V edizione della Festa del medico, lunedì 26 maggio al Palacultura: l’amatissimo attore e conduttore è la guest star della manifestazione promossa dall’Ordine provinciale dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri di Messina con l’obiettivo di premiare i professionisti più apprezzati dai pazienti. Sono loro stessi infatti che possono scegliere il proprio “medico preferito” od “dentista preferito” con qualche semplice clic sul sito omceo.me.it/festadelmedico entro sabato 10 maggio, mettendo in luce nella motivazione le capacità di ascolto, la competenza, la disponibilità e l’umanità che contraddistinguono il nominativo indicato. Una volta raccolti i nomi (sono già oltre 1000 le segnalazioni ricevute dal portale), una giuria, presieduta dal consigliere segretario dell’Ordine Salvatore Rotondo, coordinatore del concorso, vaglierà le proposte e indicherà chi entra in nomination che poi passerà al voto, sempre del pubblico, durante lo spettacolo. Al vincitore finale andrà un assegno di 5000 euro, da destinare a progetti formativi e di aggiornamento e/o acquisto di strumentazioni per la propria attività o interventi di interesse socio-culturale. 

“Abbiamo voluto fortemente Ezio Greggio - spiega il presidente dell’Ordine Giacomo Caudo - perché è sempre stato un mattatore gentleman nel panorama dello spettacolo e del cinema italiano, rappresenta una comicità italiana, leggera, sana, spontanea, da tutti conosciuto e stimato per la sua lunga e brillante carriera. Siamo onorati di averlo nel cuore di Messina, dove per la prima volta si esibirà con la sua irresistibile verve e arricchirà una giornata così importante per la comunità medica e odontoiatrica messinese, che abbiamo chiamato appunto Festa, perché deve essere un momento di incontro e condivisione di valori insieme coi nostri pazienti”. 

L’evento, con inizio alle ore 16.30, ha ingresso libero e gratuito e sarà presentato dal giornalista Massimiliano Cavaleri. Nella prima parte dell’appuntamento si svolgerà la consueta Cerimonia di Giuramento, momento particolarmente solenne che segna l’ingresso dei nuovi iscritti all’Ordine con la consegna dei tesserini, la medaglia d’oro a chi ha compiuto 50 anni di laurea, la pergamena agli specializzandi dei corsi di laurea, iscritti a Messina, che si sono posizionati ai primi posti nelle graduatorie nazionali e alcuni premi speciali. 

 

Nella foto: Ezio Greggio (credits: Alessandra Trucillo). 

Malvasia delle Lipari: un legame strategico tra le Eolie e la Sicilia. Giornalisti, istituzioni ed esperti del vino a confronto

 


COMUNICATO STAMPA

Palermo, 5 maggio 2025 - Il 2 e il 3 maggio le isole di Panarea e Salina hanno fatto da sfondo a “Malvasia Senza Confini”, evento promosso dalla Camera di Commercio di Messina con il sostegno e la collaborazione dell’Associazione Mirabilia Network - ISNART, e con la partecipazione del Consorzio Malvasia delle Lipari D.O.C, AIS Sicilia e il gruppo di servizio dei sommelier della Delegazione Ais Taormina. Una due giorni dedicata alla Malvasia delle Lipari, DOC istituita nel 1973, un simbolo di tradizione, memoria collettiva e legame con la terra, da promuovere dentro e fuori i suoi confini.

Visite guidate, tavole rotonde e masterclass hanno consentito un approfondimento mirato su un vitigno fortemente identitario, coltivato sin dall’epoca greca, impiegato nella produzione di pregiati vini dolci e inedite interpretazioni secche come la Malvasia IGT Isola di Salina. Alla luce di una filosofia di viaggio sempre più sostenibile e in connessione con la natura e la cultura locale, anche il vino del vigneto eoliano diventa volano di sviluppo di un turismo esperienziale e destagionalizzato, ben integrato nella progettualità di Sicilia Regione Europea della gastronomia 2025 e a favore di una fattiva relazione strategica tra la Sicilia continentale e le isole minori.

Autorità, stampa, istituzioni e operatori del settore vitivinicolo hanno animato un racconto enogastronomico fra tradizione e futuro, sfide e traguardi, e che ha preso il via con “Promozione, Turismo, Cultura e Tradizioni: Progetto Malvasia Senza Confini”, la tavola rotonda moderata da Vito Signati, direttore del Network Mirabilia, e svoltasi negli spazi del Raya dell’isola di Panarea. Dopo i saluti introduttivi di Ivo Blandina, Presidente della Camera di Commercio di Messina, diverse le personalità intervenute all’incontro: Cosima Di Stani, prefetto di Messina e Annino Gargano, questore della città, Riccardo Gullo per il Comune di Lipari, e Angelo Tortorelli, in rappresentanza del Network Mirabilia. Presente anche Lino Morgante, Presidente e Direttore editoriale del gruppo SES- Gazzetta del Sud, e alcuni presidenti delle Camere di commercio coinvolte nel progetto “Malvasia”.

Azioni e obiettivi comuni quelli condivisi all’interno di un dialogo partecipato e volto a delineare nuove opportunità di mantenimento e valorizzazione delle produzioni locali, sostenute da voci rappresentative come quella di Giusi Mistretta, Commissario straordinario Istituto Regionale del Vino e dell’Olio, Giovanna Spatari, Rettrice dell’Università degli Studi di Messina e Roberta Garibaldi, Presidente Associazione Italiana Turismo Enogastronomico. Il confronto è proseguito con i contributi di Gaspare Vitrano, presidente della Commissione Attività Produttive dell’Assemblea Regionale Siciliana. Inoltre, sono state coinvolte voci autorevoli del mondo scientifico ed enologico, come Helmuth Köcher, patron del Merano WineFestival. Non sono mancati i rappresentanti del mondo associativo, con Gioele Micali, responsabile eventi di AIS Sicilia e delegato AIS Taormina, e Carlo Hauner, vicepresidente del Consorzio Malvasia delle Lipari D.O.C., mentre per Unioncamere ha concluso il panel Giuseppe Tripoli, segretario generale.

Le conclusioni della tavola rotonda sono state fatte dell’Assessore regionale alle Attività Produttive Edy Tamajo che, con il suo intervento finale, ha richiamato l’attenzione sul ruolo dell’enogastronomia, chiave di volta nella costruzione di nuove reti di promozione territoriale e, al contempo, nel recupero della centralità economica e culturale delle Eolie.

I sommelier AIS Sicilia e della Delegazione Ais Taormina hanno poi guidato la masterclass “Non solo dolce...La Malvasia delle Lipari nella sua espressione secca”: in degustazione cinque vini IGT Salina, un’innovativa espressione del terroir vulcanico e del microclima unico del vigneto eoliano.

La civiltà della vite e del vino nel Mediterraneo è stata al centro anche di sabato 3 maggio, a Salina, dove diverse cantine hanno aperto le porte per un’autentica immersione tra i profumi e i sapori di grappoli appassiti al sole e calici dorati. Nel pomeriggio spazio inoltre per “Malvasia delle Lipari D.O.C dolce naturale e passito”, la seconda masterclass a cura di AIS Sicilia e dedicata alla versione tradizionale di un vitigno riconosciuto in tutto il mondo e che oggi vive una seconda primavera.

“Eventi come questo danno lustro al territorio e all'agricoltura. – ha dichiarato Ivo Blandina, Presidente della Camera di Commercio di Messina – Un'agricoltura fatta bene si porta dietro tutta una serie di altri indotti, non solo in termini di sviluppo economico ma anche culturale. C'è un altro aspetto da tenere in considerazione: una viticoltura praticata nel rispetto dell'ambiente va a tutelare il bellissimo paesaggio di questi gioielli del mare Tirreno. Già dalla seconda metà del 1800 le Eolie erano rinomate per i propri prodotti e questi incontri interistituzionali contribuiscono a riportarle sotto i riflettori restituendole il prestigio che meritano.”

La Malvasia delle Lipari è un valore culturale molto profondo e radicato nella storia e nell’identità delle Isole Eolie. Iniziative come “Malvasia senza confini” sono molto più di un viaggio sensoriale, sono un inno a un Patrimonio Unesco che non perde di carisma, un invito a (ri)scoprire l’arcipelago più bello d’Italia 365 giorni l'anno.

Tanti auguri!

Buon compleanno a Daria Zanca, Gaspare Spataro, Monica Abbate, Alessia Rubino, Graziella Acquario, Carlo Moro, Mari Biviano, Mirko Mandarano, Diana Saltalamacchia, Frank Speziale, Rosalba Bongiorno, Giovanni Favaloro, Luisa Di Pietro, Elena Casamento, Samantha Mandarano  



Come eravamo, luoghi, e personaggi delle Eolie di un tempo : Carnevale 1957 al Cinema Eolo a Lipari


Scrivevamo così oggi... lo scorso anno: Al Real Mendolita il torneo di calcetto invernale del Freeland


 

Oggi, 6 maggio: San Pietro Nolasco

 S. Pietro Nolasco nacque da nobile famiglia a Recaud presso Carcassone in Francia l'anno 1189 e, fin da fanciullo si distinse per la singolare carità che aveva verso il prossimo. Si ebbe un presagio di queste virtù allorchè, piangendo ancor bambino nella culla, uno sciame d'api volò sopra di lui e costruì un favo di miele nella sua destra. Fu allevato nella casa paterna con molte cure, avendo perduto il padre in età di quindici anni, continuò a vivere sotto la direzione di sua madre, che non potè mai risolversi a rimaritarsi, decisa come era di consacrarsi alla cura del figliuolo ed al servizio di Dio.

Pietro rimase per qualche tempo al servizio di Simone Conte di Montefort della Crociata contro gli Albigesi. Dopo la celebre battaglia di Muret, nella quale Pietro Re d'Aragona perdette la vita, il Conte, impietosito della sventura e della debolezza del giovane Jacopo rimasto suo prigioniero in età di sette anni, credette di non potergli prestare servizio migliore che dargli Pietro Nolasco per suo precettore. Santo soddisfece all'impegno nella maniera più perfetta. Il giovane re gli diede tutta la sua stima e confidenza, e Pietro se ne servì per riformare la Corte con la santità dei suoi costumi. La devozione alla Vergine e la carità verso i Cristiani fatti prigionieri sotto i Mori furono le due virtù caratteristiche del nostro Santo.

Buongiorno...così!

 


Interdetto accesso sullo Stromboli dal sentiero "Natura". Escursioni libere sino ai 290 metri

Leggi l'ordinanza cliccando su questo link https://servizi.comune.lipari.me.it/mc/mc_p_dettaglio.php?id_pubbl=46876

lunedì 5 maggio 2025

Laboratorio archeologici con reperti tattici. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 5 maggio 2025

Eoliani che non ci sono più: Riproposizione 60° video - Deceduti a novembre - dicembre 2021 (video di 4:05)

In questo video, realizzato con le foto in nostro possesso, non solo eoliani ma anche alcuni amici delle Eolie che ci hanno lasciato: 1) Angela (Lina) Pellegrino in Costanzo; 2) Angela (Lina) Saltalamacchia ved. Palino; 3) Annuccio Di Mech; 4) Antonio Giardina; 5) Bartolo Giardina; 6) Bartolo Peluso; 7) Caterina Conti; 8)Claudio Saltalamacchia; 9) Concettina Rijtano ved. Casella; 10) Danilo Cravera; 11) Edmondo Restuccia; 12) Edoardo Sidoti; 13) Enzo Barresi; 14) Enzo Virgona; 15) Filippo (Pippo) Saglimbeni; 16) Filippo Greco; 17) Giampiero Di Marco; 18) Giovanna Saltalamacchia ved. De Pasquale; 19) Giuliana Beninati in Finocchiaro; 20) Giuseppe Ceraolo; 21) Giuseppe Orto (U zu Pinu); 22) Lia Marletta ved. Pajno; 23) Mario Grimaldi; 24) Nicoletta Favaloro; 25) Nuccio Biviano; 26) Pasquale Giovenco; 27) Rosina Favaloro; 28) Salvatore Giunta; 29) Salvatore Natoli; 30) Santina Virgona ved. Aloi; 31) Santo Nicchia; 32) Serafino Fanni; 33) Tindaro Saltalamacchia; 34) Vito Calise.

Sidoti (Italia nostra) su cave di pomice: "Ben vengano investimenti privati ma con chiaro progetto imprenditoriale"

di Angelo Sidoti ( Presidente sez. Eolie di Italia Nostra Isole)

Gentile direttore,
con il presente trafiletto voglio esprimere la mia analisi sul tema delle cave di pomice, che per affetto seguo con molto interesse. Da tempo non scrivo sul suo giornale on line e, vorrei ritornare sull’argomento delle Cave, al fine di chiarire la mia posizione, poiché c’è sempre qualcuno che travisa ciò che scrivo.

Prima di tutto vorrei precisare che: le mie osservazioni sono dei quesiti, delle domande che pongo alla pubblica amministrazione ed alla politica in generale; non è mio compito entrare nel merito di questione tecniche, neppure interpretare operazioni straordinarie dal punto di vista giuridico; non voglio neppure esprimere giudizi nei confronti degli organi della procedura, che hanno tutte le competenze per poterla gestire, come d’altronde, ha fatto in questi anni il curatore fallimentare.

La mia opinione è libera da condizionamenti, germoglia per affetto nei confronti del territorio, per conoscenza professionale ma, soprattutto, perché ho condotto con le università di tutta Italia degli studi su quelle aree. Difatti ricordo che in passato l’amministrazione Giorgianni, ha sostenuto un programma di riqualificazione e recupero sostenibile delle aree di cava: negli anni ha proposto iniziative per creare una sede Universitaria distaccata di Geologia e Vulcanologia, oltre a due musei, il Museo Vulcanologico delle Isole Eolie (di cui esiste un padiglione sull’Acropoli, sede del Museo Archeologico) e il Museo Archeologico Industriale della Pomice e un Parco Geominerario.

Sempre nell’ottica della tutela del territorio, vorrei ricordare, altresì, che negli anni la Regione Sicilia:

a) ha apposto il vincolo storico-etnoantropologico di tutta l’area delle cave di pomice dell’isola di Lipari con il D.D.G. n. 3815 del 13.10.2021;

b) ha stanziato somme di denaro con deliberazione n. 202 del 14.04.2022 per l’acquisto dell’aerea di cave.

Ho più volte ribadito la mia opinione: “dovremmo tutti proteggere il territorio e tutelare, davvero, il patrimonio storico culturale e paesaggistico dell’isola valorizzando il Sito delle Cave di pomice un luogo denso di storia, imponente, dirompente e affascinante; evitando di spazzare secoli di storia dell’estrazione della pomice e della sua lavorazione millenaria rappresentando un pezzo fondamentale della storia del mediterraneo, dalla protostoria fino al dopoguerra del secolo scorso”.

Ben vengano investimenti privati ma, collocati nel rispetto della totale trasparenza. Deve essere chiaro il progetto imprenditoriale che si intende perseguire, con il consenso preventivo del soggetto pubblico nelle diverse forme.
Oggi ci troviamo di fronte alle offerte presentate per rilevare il sito di Porticello e, per le motivazioni di cui sopra, in questo scenario sarebbe ottimale comprenderne il progetto, presentandosi al territorio, alla comunità Eoliana.

Purtuttavia, noto il disinteresse del Comune di Lipari dell’amministrazione Gullo, come se questa materia non fosse di suo interesse, dimenticando il proprio ruolo: quello di difendere il bene della sua comunità.
La fattispecie è senz’altro delicata, complessa, sensibile dal punto di vista giuridico e spero che alla fine sia tutelata la storia, il territorio e la comunità Eoliana.

Spero di aver chiarito, una volta per tutte la mia opinione e un caro saluto a tutti e alla prossima alle Eolie.

Sandro Biviano oggi a L'indignato speciale del TG5 (video)


 

Minoranza replica a Gullo e torna a parlare "di scellerato aumento della TARI, di oltre il 40%"

 COMUNICATO STAMPA

IL FALLIMENTO STORICO DELL’AMMINISTRAZIONE GULLO, L'ENNESIMO SCARICABARILE E IL POSSIBILE E SCELLERATO AUMENTO DELLA TASSA SUI RIFIUTI (TARI) DI OLTRE IL 40%

Ancora una volta il sindaco Gullo, invece di assumersi le proprie responsabilità, si rifugia in un comunicato delirante e aggressivo, nel tentativo di scaricare sul Consiglio Comunale e sulla minoranza il fallimento totale della sua amministrazione. Ma i fatti sono più ostinati della propaganda.

Contrariamente a quanto affermato dal sindaco, il bilancio di previsione 2024/2026 non è mai arrivato in Consiglio Comunale, figuriamoci quello 2025/2027. E questo non per colpa della minoranza – a cui il paese, anche solo per 11 voti, ha comunque affidato un ruolo di vigilanza – ma per la manifesta incapacità amministrativa dell'attuale Giunta, che non è stata in grado di rispettare i termini previsti dalla legge né di produrre gli atti necessari in tempo utile.

Il sindaco, infatti, finge di dimenticare che nel 2024 è stato presentato un solo documento programmatico, il PEF rifiuti 2024–2026, e per giunta solo a fine novembre, ben oltre i termini minimi utili per permettere la successiva approvazione del bilancio di previsione 2024/2026, che andava approvato entro il 31 dicembre 2024.

Tra l’altro, il predetto PEF sui rifiuti è stato redatto senza alcuna condivisione con i consiglieri comunali. Prevedeva l’impiego di somme derivanti dalla tassa di sbarco in maniera inedita, sproporzionata per la quantità prevista, e assolutamente discutibile. È stato presentato, per giunta, fuori tempo massimo, vista l’annualità 2024 ormai quasi totalmente trascorsa, con l’assurda pretesa che fosse approvato come atto di fede.

In ogni caso, anche con l’approvazione del solo PEF rifiuti, non sarebbe stato comunque possibile approvare il bilancio 2024/2026, vista l’assenza degli altri documenti programmatici – mai portati nel 2024 in Consiglio Comunale – come il PEF idrico, il piano triennale delle opere pubbliche e altri atti essenziali.

Di cosa stiamo parlando, dunque? Il sindaco, nei suoi comunicati, sembra ormai preso sempre più da deliri di onnipotenza e infallibilità, anche quando la sua inadeguatezza è ormai conclamata in tutti i settori.

Come se non bastasse, l’ultimo atto di confusione amministrativa è stato l’invio in Consiglio Comunale, nel 2025, di documenti programmatici riferiti all’esercizio 2024, ignorando completamente la normativa vigente. Ricordiamo al sindaco e alla sua giunta quanto stabilito dall’art. 151, comma 8-bis del TUEL (D.Lgs. 267/2000) e ribadito dalla Circolare regionale n. 33 del 13 ottobre 2022: non è ammessa, nel 2025, l’approvazione di atti previsionali per esercizi già trascorsi. Un errore gravissimo che dimostra, nella migliore delle ipotesi, ignoranza delle norme; nella peggiore, un tentativo maldestro di prendere in giro il Consiglio e la cittadinanza.

Ora, per coprire i disastri creati e le relative incompetenze si tenta l’ennesimo scaricabarile e si prepara l'aumento della tassa sui rifiuti (TARI) di oltre il 40%. Una batosta senza precedenti per famiglie e imprese.

La verità è sotto gli occhi di tutti: non siete in grado di amministrare. E adesso, nel disperato tentativo di salvarvi la faccia, attaccate chi ha avuto il coraggio di dire NO a proposte illegittime e intempestive, arrivate in Consiglio fuori tempo massimo.

La minoranza non si farà intimidire né zittire da comunicati aggressivi. Continueremo a difendere gli interessi dei cittadini, anche a costo di scontrarci con una gestione arrogante e fallimentare, guidata da un sindaco che ha saputo solo portare nella comunità odio e divisioni, come non si erano mai viste negli anni precedenti.

Ma, per fortuna, questo calvario tra poco più di due anni giungerà a termine, e il sindaco Gullo sarà solo un brutto ricordo e una delle pagine più tristi della storia del nostro Comune.

I Consiglieri Comunali di minoranza

Gaetano Orto, Adolfo Sabatini, Cristina Dante, Raffaele Rifici, Giorgia Santamaria

Tanti auguri!

Buon compleanno a Ana Francu Patarau, Raffaella Bertolo, Bruno Abbondanza, Rachele La Fortuna, Elia Torre, Rosario Finocchiaro, Natalia Budans, Aziz Sammoudi, Giacomo Torcoccia, Federica Cippini Merlino, Roberta Zurzolo, Monica Mirabito   



C.S. Lipari, una storia a tinte rosso - blu: Una gara al vecchio comunale "S. Lucia"


 

Come eravamo, luoghi e personaggi delle Eolie di un tempo. Ventotto maggio 59: Prima comunione a Canneto nella solennità del Corpus Domini.


Scrivevamo così...oggi...lo scorso anno


 

Oggi, 5 maggio: Sant'Angelo di Gerusalemme

Nato a Gerusalemme, da un parto gemellare, Angelo fu ebreo non soltanto di razza, ma anche di religione, finché la madre, convertendosi al Cristianesimo, non portò alla fede anche i due figli gemelli, che si battezzarono insieme. E ancora insieme, alla morte dei genitori, i due fratelli decisero di comune accordo di farsi monaci sul Monte Carmelo, in Palestina.

L'Ordine del Carmelo, che la tradizione diceva fondato dal Profeta Elia ' e nel quale, dai secoli remoti, fioriva la devozione per la Madonna, si poteva considerare come un felice punto d'incontro tra la tradizione ebraica e la rivelazione cristiana. 1 due gemelli di Gerusalemme, scegliendo il Carmelo come palestra di perfezione spirituale, si mostrarono fedeli alla loro razza, pur nella primavera della loro nuova fede cristiana.

Proprio in quegli anni, San Broccardo dava ai solitari del Carmelo una Regola di vita precisa e definitiva, permettendone la fortunata espansione in tutti i paesi. Angelo, ordinato sacerdote, percorse diverse regioni della Pale-stina lasciando traccia del suo passaggio nell'eco di molti miracoli. Ritornato sul Carmelo, non restò a lungo nella devota solitudine del promontorio palestinese.

I superiori lo inviarono a Roma, proprio per sottoporre al Papa Onorio III la Regola adottata da San Broccardo. Il Papa, che pochi anni dopo avrebbe approvato la Regola di San Francesco, confermò infatti la Regola carmelitana, e il monaco Angelo, compiuta la sua missione, venne inviato in Sicilia con il compito della predicazione.
L'isola del sole era infestata dagli eretici Patarini, contro la cui diffidenza e sufficienza spirituale ben poca presa ebbero le parole e l'esempio del predicatore carmelitano, che soffri. perciò vivissimi contrasti.
Contro i Patarini, San Domenico di Guzman aveva sguinzagliato i suoi « segugi del Signore », armati di sapienza e di povertà. E dai Patarini venne ucciso, presso Milano, San Pietro da Verona, primo Martire domenicano.
In Sicilia, invece, a Licata, cadde Martire il carmelitano Sant'Angelo, vittima di un signorotto prepotente e scandaloso che gli aveva giurato odio acerrimo perché il predicatore aveva osato farsi medico della sua superbia e della sua dissolutezza.

Colpito dai sicari mentre usciva dal dir Messa nella chiesa di San Giacomo, il 5 maggio del 1255, Angelo cadde trafitto da cinque colpi di spada. Le ferite cinque come quelle che piagarono il corpo di Gesù lo fecero apparire veramente un alter Christus, un secondo Cristo, vittima innocente per il ravvedimento dei peccatori.

MRTIROLOGIO ROMANO. A Licata in Sicilia, sant’Angelo, sacerdote dell’Ordine dei Carmelitani e martire.

Buongiorno...così!

 

domenica 4 maggio 2025

𝐀𝐓𝐓𝐎 𝐃𝐈 𝐈𝐍𝐃𝐈𝐑𝐈𝐙𝐙𝐎 𝐏𝐄𝐑 𝐎𝐒𝐓𝐀𝐂𝐎𝐋𝐀𝐑𝐄 𝐋'𝐀𝐓𝐓𝐈𝐕𝐈𝐓𝐀' 𝐀𝐌𝐌𝐈𝐍𝐈𝐒𝐓𝐑𝐀𝐓𝐈𝐕𝐀. L'AMMINISTRAZIONE GULLO SULL'INIZIATIVA DEI / CONSIGLIERI D'OPPOSIZIONE

Da Rinascita eoliana, Riccardo Gullo sindaco, riprendiamo il documento che replica all'atto d'indirizzo dei sette consiglieri d'opposizione sulla predisposizione del bilancio:
"Assistiamo ancora una volta ad una sorta di esaltazione di gruppo, ripetitiva del solito rituale e posta sotto il patrocinio dell’ingovernabilità.
Eccoli, ci mancavano! Mentre gli uffici, coordinati dal Segretario Generale del Comune e conformemente alle direttive dell’Amministrazione, stanno operando per approntare gli strumenti finanziari del Comune, ecco l’entrata a gamba tesa dei soliti sette che propongono un atto d’indirizzo in merito.
Chi sono costoro? Sono quelli che hanno bocciato gli strumenti di programmazione dell’anno scorso non consentendo la presentazione del bilancio di previsione, pregiudicando la qualità dei servizi a favore della comunità.
Veramente tra questi sette firmatari manca finalmente, è il caso di dirlo, il migliore cioè quello che ha prevaricato il proprio ruolo sia all’interno del Consiglio Comunale (Basta rivederne le registrazioni!), sia all’esterno attribuendosi ruoli che non gli competono interpellando SRR, ATI, ecc. solo al fine di creare ostacoli al buon andamento della vita amministrativa del Comune e causare danni ai cittadini.
Ricorderanno i cittadini che la prima vittima dei “Boccianti” è stato il PEF riguardante i Rifiuti Solidi Urbani perché l’Amministrazione ne aveva coperto parte del costo con il contributo di sbarco. Ebbene, sappiamo tutti che il servizio di cui stiamo parlando deve essere a pareggio tra costi e ricavi e che, togliendo il contributo di sbarco, tutto il costo lo devono ricoprire gli utenti.
Così come sanno che, mentre il costo aumenta, le tariffe sono rimaste invariate da oltre 10 anni, che la quantità di spazzatura aumenta e che sono aumentati i costi di conferimento.
Ed ecco, tirato fuori il coniglio dal cilindro, i boccianti cambiano strategia: impedire preventivamente l’approvazione del bilancio. E come? Facendosi paladini dei contribuenti, dicendo che non si devono aumentare le tariffe.
Quindi, niente contributo di sbarco per i rifiuti per loro imposizione, e niente aumento delle tariffe per non fare chiudere il bilancio. Fantastico, diremmo, hanno trovato il modo come coprire le loro responsabilità per la mancata approvazione del bilancio di previsione 2024 e, ora, di fare i paladini del popolo.
Ma anche questa loro insensata richiesta di convocazione, che approderà in un Consiglio Comunale che il Presidente convocherà sicuramente con estrema sollecitudine, trattandosi di loro iniziativa, finalizzata probabilmente anche a qualche dichiarazione di appartenenza partitica, utilizzando diversamente i consensi che sono serviti alla loro elezione in Consiglio Comunale come ulteriore testimonianza di trasformismo.
Restiamo convinti che queste strategia di praticanti senza scrupoli, farà la fine delle altre ed in particolare della Casa della Salute che, per le loro aberranti bocciature, sarà l’emblema del riscatto di queste isole da un sistema ingiusto e clientelare e dalle rappresaglie amministrative".

I pulcini della Ludica Lipari a Santa Lucia del Mela si aggiudicano il "Pulcino blu arcobaleno"


I pulcini della Ludica Lipari, impegnati a Santa Lucia del Mela nella tre giorni del "Pulcino d'oro", manifestazione alla quale hanno preso parte 34 squadre siciliane, si sono aggiudicati il "Pulcino blu arcobaleno"

Bravi!

Lipari. Inaugurati gli orti didattici dell'Istituto Comprensivo. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 4 maggio 2025


 

Come eravamo, luoghi e personaggi delle Eolie di un tempo : Il laghetto di Lingua con le saline (1905 circa)

“Dal Museo al teatro “: ieri sera rappresentazione "Il Prometeo incatenato" nel teatro del castello di Lipari .

Considerevole la presenza di pubblico al teatro del Castello di Lipari per la rappresentazione teatrale dal titolo "Il Prometeo incatenato", opera di Eschilo: rappresentazione decisamente gradita.
A tal proposito riprendiamo un post pubblicato dal dottor Giacomo Biviano: "Credo sia doveroso rivolgere un ringraziamento speciale al direttore del Museo Archeologico di Lipari, Rosario Attilio Vilardo, ai suoi collaboratori e a tutti gli enti coinvolti per la straordinaria realizzazione della rappresentazione di "Prometeo incatenato" di Eschilo, andata in scena ieri sera nel nostro teatro al Castello.
Un evento unico, reso ancora più prezioso dall’utilizzo di maschere artigianali fedelmente riprodotte a partire da modelli digitalizzati delle originali conservate ed esposte nel nostro grande Museo. Una vera fusione tra archeologia, tecnologia e arte scenica.
La scommessa di riportare il teatro greco classico all interno della nostra Acropoli, nei luoghi della nostra memoria storica, è stata ampiamente vinta: un pubblico numeroso ed entusiasta ha applaudito a lungo attori e organizzatori, decretando il successo pieno della serata".


Nella pagina fb del Bernabò Brea è scritto: "Il luogo, gli attori, le maschere, il pubblico hanno resa unica la serata".

No ad aumento tariffario programmato dall’amministrazione Gullo. Atto d'indirizzo di sette consiglieri


COMUNE DI LIPARI

(CITTÀ METROPOLITANA DI MESSINA)

“Eolie, patrimonio dell’Umanità”

OGGETTO: Approvazione atto di indirizzo per manifestare la contrarietà del Consiglio Comunale ad ogni ipotesi di aumento tariffario programmato dall’Amministrazione Gullo a carico di cittadini ed operatori economici delle Isole Eolie.

Premesso

- Che nonostante i reiterati solleciti per la predisposizione del bilancio comunale nessuna attività risulta a tutt’oggi posta in essere dall’Amministrazione Gullo per garantire il regolare funzionamento del Comune secondo i dettami di legge;

- Che la mancata approvazione dl bilancio impedisce ogni possibilità di programmazione di interventi a sostegno dei cittadini e dello sviluppo alle attività imprenditoriali locali;

- Che manca ogni Programmazione di interventi sul territorio e che, secondo quanto risulta, anzi, il Comune di Lipari non avanza nemmeno le istanze necessarie a ricevere i contributi finanziari per investimenti locali come nel caso segnalato dall’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia con propria nota prot. 10383 del 03/04/2025;

- che in mancanza della redazione del Piano Triennale delle OO.PP. il Comune di Lipari, a mezzo dei propri uffici, non ha ancora provveduto ad inglobare nella programmazione dell’Ente né la possibilità di realizzazione di opere a protezione della costa e per la produzione di energia nella Frazione Acquacalda, né la realizzazione di impiantistica a servizio della raccolta rifiuti a Panarea e non ha ancora approvato alcun progetto per il rifacimento delle strade comunali la cui realizzazione è stata dichiarata di primaria importanza dal Consiglio Comunale che a tal fine ha appositamente approvato ben tre distinte mozioni consiliari;

- che l’incertezza della situazione economico-finanziaria del Comune di Lipari discende inevitabilmente dalla circostanza che da oltre un anno e mezzo l’amministrazione Gullo ha lasciato l’Ente senza bilancio;

- che in base a quanto è stato possibile apprendere direttamente nel corso dei vari accessi istituzionali presso funzionari ed uffici comunali per ovviare alle difficoltà dalla stessa finora procurate avrebbe intenzione di aumentare tasse, tariffe, canoni e censi e in generale, di tutte le entrate tributarie del Comune, andando direttamente ad incidere, in maniera ulteriore, sulle tasche dei cittadini e degli operatori economici eoliani che da tre anni a questa parte sono soggetti ad vere e proprie vessazioni da parte dei pubblici poteri locali;

- che nessuna notizia si ha in relazione alla possibilità di ausili statali o regionali per l’abbattimento dei costi del PEF Idrico che in passato, invece, erano sempre stati ottenuti dal Comune di Lipari e che avevano sempre consentito di salvare il bilancio contenendo comunque il livello della pressione tariffaria per l’utenza e la cittadinanza;

- che, a quanto pare, l’inasprimento della pressione tariffaria a carico dei cittadini e degli operatori economici eoliani rappresenterebbe l’ultima spiaggia per evitare la condizione di dissesto finanziario dell’Ente;

- che a fronte della totale mancanza di ascolto da parte dell’amministrazione comunale di ogni proposta operativa proveniente dal Consiglio Comunale, appare necessario mantenere ferma l’attenzione ai bisogni concreti della cittadinanza ed alla difesa dei valori di equità nell’amministrazione della cosa pubblica per evitare derive incontrollate ai danni della cittadinanza;

- che per questi motivi, quale manifestazione preliminare di atto di indirizzo, da inviare oltre che all’Amministrazione comunale, anche al Commissario ad Acta per il Bilancio, al Collegio dei

Revisori dei Conti, al Segretario Generale ed ai Dirigenti comunali, si ritiene necessario approvare specifica direttiva per meglio incardinare le iniziative di competenza dell’amministrazione comunale nello svolgimento dei vari procedimenti programmatori che dovrebbero finalmente condurre all’approvazione del bilancio con modalità rispettose dei diritti e delle legittime aspettative dei cittadini ed operatori economici eoliani;

- ribadito, in ogni caso, che in mancanza dell’ottenimento dei necessari ausili finanziari che il Comune di Lipari aveva sempre ottenuto nelle passate gestioni, nessuna ipotesi di aggravio tariffario dovrà comunque essere posta a carico dei cittadini ed operatori economici eoliani;

tutto ciò premesso,

si propone

- di approvare il presente atto di indirizzo per manifestare la netta contrarietà del Consiglio Comunale di Lipari ad ogni ipotesi di aumento tariffario programmato dall’Amministrazione Gullo a carico di cittadini ed operatori economici delle Isole Eolie come conseguenza del mancato ottenimento, da parte del Comune di Lipari, dei necessari ausili finanziari che questo Ente aveva sempre ottenuto nelle passate gestioni;

- di ribadire che comunque all’interno della prossima proposta di Piano Triennale delle OO.PP. l’amministrazione comunale, per tenere conto di quanto già deliberato dal Consiglio Comunale, è tenuta ad inglobare provveduto ad inglobare nella programmazione dell’Ente la possibilità di realizzazione di opere a protezione della costa e per la produzione di energia nella Frazione Acquacalda (delib. CC n° 20/2024), oltre alla realizzazione di impiantistica a servizio della raccolta rifiuti a Panarea (delib. CC n° 21/2024) che costituirebbero interventi che comunque consentirebbero di incidere, in senso positivo, sull’organizzazione dei servizi di rete e sulla loro complessiva economicità di gestione;

- che alla stessa stregua, deve essere inserito da parte dell’Amministrazione comunale, nella Programmazione Triennale delle OO.PP., il progetto per il rifacimento delle strade comunali secondo le specifiche già indicate nell’apposita mozione consiliare già approvata dal civico consesso liparese (delib. CC n° 26/2024) e ciò anche al fine di evitare l’aggravio delle casse comunali per esorbitanti richieste risarcitorie conseguenti all’incuria dei beni pubblici;

- di dare atto che l’approvazione del presente atto di indirizzo risulta necessario per mantenere ferma l’attenzione ai bisogni concreti della cittadinanza ed alla difesa dei valori di equità nell’amministrazione della cosa pubblica per evitare derive incontrollate ai danni della cittadinanza;

- di notificare la deliberazione di approvazione del presente o.d.g., quale manifestazione preliminare di atto di indirizzo, oltre che all’Amministrazione comunale, anche al Commissario ad Acta per il Bilancio, al Collegio dei Revisori dei Conti, al Segretario Generale ed ai Dirigenti comunali, dando atto che la stessa costituisce specifica direttiva per meglio incardinare le iniziative di competenza dell’amministrazione comunale nello svolgimento dei vari procedimenti programmatori che dovrebbero finalmente condurre all’approvazione del bilancio con modalità rispettose dei diritti e delle legittime aspettative dei cittadini ed operatori economici eoliani;

di dichiarare il presente atto immediatamente esecutivo.

Lipari, lì 03 maggio 2025

I Consiglieri Comunali

Gaetano Orto, Raffaele Rifici, Cristina Dante, Adolfo Sabatini, Giorgia Santamaria, Lucy Iacono, Angelo Portelli

Tanti auguri!

Buon Compleanno a Paola Mazza, Gabriele Maiorana, Carlotta Saporita, Massimiliano Errico 



A Santa Lucia del Mela ultima giornata del "Pulcino d'oro", manifestazione che vede impegnata la Ludica Lipari (2 foto e video)



Accadde oggi...lo scorso anno


 

LA PAROLA COMMENTO AL VANGELO DI DOMENICA 4 MAGGIO 2025

Oggi, 4 maggio: San Ciriaco

 Il nome di San Ciriaco è noto anche a chi ignora tutto sul conto di questo personaggio, grazie alla bellissima chiesa romanica che domina la città adriatica di Ancona dall'alto del colle roccioso del Guasco.
Si può anzi dire che la chiesa di San Ciriaco, larga di fianchi e acuta di facciata, con il portale denso d'ombra nello sfascio della luce marina, non soltanto è il monumento più insigne di Ancona, ma anche l'inconfondibile punto di riferimento della città a forma di ancora.

Di quell'ancora, San Ciriaco costituisce il simbolico anello, che unisce mare, terra e cielo. La chiesa alta sul colle, è sempre stata, infatti, il visibile fulcro della vita spirituale e anche civile della città. L'immagine di San Ciriaco, poi è stata impressa sulle monete anconetane e ripetuta nelle opere degli artisti, così come il nome di San Ciriaco è stato incluso nei pubblici decreti cittadini e ripetuto nelle preghiere dei fedeli.

Ciriaco fu Vescovo di Ancona sulla metà del IV secolo: il suo episcopato coincise con il più fortunato affermarsi dei Cristianesimo in quella regione, dopo la stretta della persecuzione e nel clima della pace costantiniana.

Le notizie sul conto dei Vescovo di Ancona sono quasi tutte leggendarie, ma secondo la tradizione la gloria di San Ciriaco sarebbe cominciata ancor prima della sua esaltazione alla cattedra anconetana. Egli infatti avrebbe fornito a Sant'Elena le indicazioni necessarie per rintracciare, sul Calvario, nel fon-do di una cisterna, i resti delle tre croci innalzate il Venerdì della Passione. Anzi, secondo un antico storico, il nome stesso di Ciriaco che invece è di origine greca e significa « signorile » deriverebbe dalle parole latine quaerenda crux, cioè « ricerca della Croce ».

Con il ritrovamento della Croce, il giovane palestinese si sarebbe convertito al Cristianesimo, e spinto dal fuoco della vocazione apostolica si sarebbe messo a predicare tra i connazionali. Il suo zelo e i molti successi lo costrinsero ad abbandonare la Palestina. Così il convertito di Gerusalemme sarebbe approdato, dal mare, nella città guardata dal Cònero.

Ad Ancona, Ciriaco fu Vescovo carico di meriti, e nel suo lungo episcopato la fede cristiana mutò profondamente il volto della città adriatica e la vita di quella popolazione pacifica, attiva e devota.
Sempre secondo la tradizione, egli sarebbe ritornato, da vecchio, a Gerusalemme, pellegrino nei luoghi della sua gioventù e della vita dei Signore. Qui, la spada dei giustizieri di Giuliano l'Apostata avrebbe interrotto il suo viaggio, facendolo rinascere alla Grazia dove era nato al mondo.
Le sue reliquie tornarono però ad Ancona, e furono poste al sicuro, sul Guasco, nell'aereo anello dell'ancora formata dalla città adagiata tra mare e monte. E qui ancora riposano, in un'urna d'argento, sotto le volte della bellissima cattedrale che dal Patrono della città ha preso il nome, rendendolo illustre anche nell'arte e nella storia.

Buongiorno e buona domenica...così!