I luoghi della musica: dove è ammesso e dove non è ammesso
l’uso dell’amplificazione sonora.
La testimonianza di M. Manni
Ho cominciato ad interessarmi alla musica dal vivo da ragazzo a metà degli anni Novanta al tempo in cui alcuni artisti locali lo facevano col solo ausilio di chitarre e voci non amplificate. Molti di noi ricordano il Bar Eolo (american bar), il Cafè du Port ed il Chitarra bar dove veniva adoperata tuttalpiù una piccola amplificazione per esaltare bellissimi arpeggi e sfumature vocali. Come ogni cosa che si evolve spesso degenera se non vi è rispetto delle regole; così via via si la movida si è spostata nelle strette vie del corso centrale di Lipari, dove negli ultimi 15 anni formazioni semplici hanno lasciato spazio a vere e proprie band dotate di attrezzature e di amplificatori di tutto rispetto, spesso in competizione acustica tra loro. In quegli stessi anni ho smesso di esibirmi in strada, anche per incompatibilità di genere musicale. Il centro di Lipari fu solo l’emblema di una situazione insostenibile e fuori controllo che non risparmiava altre isole, a causa degli alti volumi e del sovraffollamento delle strette vie dove si tenevano veri e propri spettacoli e discoteche improvvisate.
Questa breve testimonianza serve a far comprendere come le
limitazioni sulle emissioni sonore, di cui si parla con leggerezza e spesso senza
cognizione in questi giorni, sono sopraggiunte a seguito di situazioni ingestibili
e fuori controllo. Che oggi, alla luce delle nuove disposizioni prefettizie e
delle regole generali in materia di immissioni, non sono più tollerabili come
in passato senza i dovuti accorgimenti e controlli, affidandosi solo al buon
senso dei gestori e degli artisti.
Anche quest’anno è consentita la musica d’ascolto all’aperto
ma senza installazioni di impianti elettroacustici di amplificazione sul suolo
pubblico dato in gestione ai privati. Per gli intrattenimenti musicali
all’interno dei locali, l’utilizzo di strumenti elettrici/elettronici e amplificatori
è permesso, a condizione che le emissioni sonore non siano avvertibili
dall’esterno. Contrariamente a quanto asserito dai soliti detrattori
dell’attuale amministrazione, e da quanti non conoscono i trascorsi e la realtà
locale, l’attuale ordinanza (la N. 28 del 01-07-2025) non vieta la musica dal
vivo ed è anzi migliorativa rispetto a quella dello scorso anno. Nel mese di
luglio i giorni ammessi per gli intrattenimenti musicali son passati da 3 a 4
(da giovedì a domenica) e passeranno da 5 a 6 in agosto (da martedì a
domenica), dalle ore 20.00 all’1.00. Si legge nella stessa ordinanza che le
discoteche possono rimanere aperte di fatto sino alle ore 3.30. Orari di tutto
rispetto per i giovani vacanzieri che hanno voglia di vivere la notte.
Domani, 1 Agosto, Lipari ospiterà un famoso cantautore in
uno dei luoghi più idonei ed incantevoli dell’isola: il Teatro al Castello di
Lipari. Altre iniziative private con
musica dal vivo sono ammesse negli hotel e sale ristoranti. Spettacoli autorizzati
avranno luogo come sempre nelle piazze estive dell’arcipelago.
Parlando senza alcun diretto interesse, ma avallando e
comprendendo le istanze di alcuni gestori interessati, si spera in un prossimo
futuro che l’intrattenimento musicale con l’ausilio di piccola amplificazione possa
riconquistare la collocazione originaria, ma soprattutto la sua giusta
dimensione, in modo dare espressione ed espressività ai nostri artisti locali. Ristabilite
le regole rimane intento di questa amministrazione recuperare il giusto equilibrio,
consentendo un altr’anno un modello basato sulla musica d’ascolto, fermo
restando il divieto di organizzare spettacoli e discoteche improvvisati in
ambienti non idonei. Sono fiducioso che
con l’ausilio di soluzioni tecnologiche e con reciproco buon senso e
collaborazione, questo tornerà possibile.
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