Vivevano in Roma, ai tempi di Papa Liberio, due nobili coniugi devotissimi della Madonna, ed essendo privi di successori, andavano pensando come potessero impiegare le cospicue loro ricchezze per onorare la Regina dei Cieli. Maria SS. volle appagare i loro desideri. La notte precedente il 5 agosto, tempo in cui i calori in Roma sono al colmo, Maria apparve in visione al devoto patrizio e gli disse che facesse erigere un Santuario là dove al mattino troverebbe coperto di neve. Quale fu perciò la sua meraviglia e insieme la gioia, quando al mattino vide biancheggiare di neve l'Esquilino! Corse tosto da Papa Liberio a narrare la visione e la realtà. « Io pure, disse il Papa, ebbi la stessa visione, ed è segno che Maria scelse quel colle a stia gloria ». Il santo Pontefice ordinò tosto che clero e popolo andassero processionalmente sul luogo; giunti colà, sciolsero preci e voti alla Regina dei Cieli; indi Liberio di sua mano tracciò le linee di quella celebre basilica conosciuta sotto il nome più comune di Santa Maria Maggiore. Ivi la Vergine Santissima si compiace di spandere a larga mano i suoi doni e le sue grazie a coloro che la invocano e affidano a lei le sorti eterne dell'anima loro.
MASSIMA Maria Santissima è la porta del cielo, per la quale i beni celesti scendono a noi, e noi entriamo nella beata Patria.
PRATICA Collochiamo in Maria Santissima tutte le nostre speranze, didichiamoci per suoi servi perpetui, offriamo a Lei la nostra anima e il nostro corpo, onoriamola con le nostre sostanze e proveremo anche noi che mai nessuno è ricorso a Lei senza essere stato aiutato e salvato
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