Pietro invocando la forza del Signore Dio pregò per la donna che guarì in breve tempo, ella, grazie al prodigiosa guarigione decise di presentare a San Pietro Aspreno un suo amico malato per poter ricevere la medesima grazia. Così Pietro riuscì a guarire anche Asperno decidendo poi di battezzarlo.
A guarigione avvenuta Aspreno si convertì e quando Pietro dovette lasciare Napoli per Roma consacrò l'uomo vescovo poiché nel frattempo la comunità cristiana era divenuta ampia e necessitava di un pastore. Aspreno fece costruire un edificio di culto Santa Maria del Principio, dove poi sarebbe sorta la Basilica di Santa Restituta e quindi il Duomo di Napoli.
Aspreno fu il primo vescovo di Napoli e secondo il Calendario Marmoreo di Napoli, un'antica stele in cui ci sono i nomi dei vescovi di Napoli sino al IX secolo, la sua guida pastorale durò circa 23 anni. La sua vita si svolse sotto gli imperatori Traiano e Adriano. Fu particolarmente ricolmo d'amore verso i poveri e si dimostrò sempre disponibile verso qualsiasi persona al di là del ceto e della condizione sociale, il suo speciale carisma fece accrescere la comunità cristiana napoletana.
Secondo la tradizione Sant’Aspreno guariva in modo miracoloso le persone dal mal di testa e per questo è invocato contro l’emicrania.
Fu il primo patrono di Napoli, dal 1673 è venerato come secondo patrono della città.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Napoli, sant’Asprenato, primo vescovo della città.
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