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mercoledì 30 aprile 2025

Oggi, 30 aprile: San Pio V

 
S. Pio V nacque in un paese del Piemonte chiamato Bosco, ma discendeva dalla nobile famiglia dei Ghisieri, di Bologna. Frequentando da piccino un convento di Domenicani finì per abbracciarne l'ordine.
Si distinse per profondità di sapere e sodezza di virtù, e perciò fu promosso al sacerdozio.

Con grande zelo disimpegnò sotto i Papi Paolo IV e Pio IV i gravi uffici di inquisitore di Lombardia e quindi di vescovo di Alessandria: uffici nei quali non solo divenne celebre per il suo ardente zelo, ma anche per la prudenza e perspicacia con cui seppe disimpegnarli. Rimasta, più tardi, vacante la sede romana, il Chisleri venne eletto Sommo Pontefice, assumendo il nome di Pio V.

I tempi erano tristi; l'eresia luterana che spargeva faville di ribellione ovunque, minacciava la fede cattolica in tanti paesi, mentre la Chiesa nel Concilio di Trento ricorreva a tutti i mezzi per arrestarla. Fu in questa lotta immane che si svolse l'immenso apostolato del santo Pontefice Pio V.

Egli incominciò col condannare la dissolutezza ed il vizio, quindi con l'aiuto del Borromeo pubblicò il catechismo del Concilio di Trento e si adoperò perchè ne venissero osservati i Canoni; promosse pure la correzione del Breviario e del Messale.

Ma se tristi erano i tempi quanto al lato morale, non meno tristi erano dal lato politico, poichè i Turchi minacciavano continuamente di saccheggiare Roma.

E S. Pio V seppe trionfare anche di questi, assistito dalla SS. Vergine, ch'egli tanto amava.

L'esercito riunito di tutti i principi cristiani, benedetto dal Papa, parti, accompagnato dalle preghiere di tutta la cristianità; e nelle acque di Lepanto si incontrò col nemico. Terribile fu la lotta, ma la vittoria fu dei Cristiani; i Turchi furono messi in disordinata fuga e da quel giorno la loro potenza sul mare non fece che declinare. A perenne ricordo di così strepitoso favore, Maria fu onorata col titolo di « Auxilium Christianorum », non solo, ma fu anche istituita la festa del S. Rosario, che ancor oggi si celebra il 7 ottobre.

S. Pio V, per purgare poi l'aiuola della Chiesa, non lavorò solo a parole ma soprattutto con l'esempio, mostrandosi esemplare in ogni virtù. Visse sobrio ed umile, passando gran parte della sua giornata nella preghiera per la dilatazione del Regno di Cristo e per la pace della Chiesa. Attaccato da crudele infermità, morì nel maggio del 1572.

PRATICA. Il S. Rosario è una preghiera universale: recitiamolo.

PREGHIERA. Dio, che a sconfiggere i nemici della tua Chiesa e restaurare il culto divino, ti degnasti eleggere il Sommo Pontefice Pio V, fa' che noi, difesi da lui, siamo così attaccati al tuo servizio che superate le insidie di tutti i nemici possiamo godere di una perpetua pace.

MARTIROLOGIO ROMANO. San Pio V, papa, che, elevato dall'Ordine dei Predicatori alla cattedra di Pietro, rinnovò, secondo i decreti del Concilio di Trento, con grande pietà e apostolico vigore il culto divino, la dottrina cristiana e la disciplina ecclesiastica e promosse la propagazione della fede. Il primo di maggio a Roma si addormentò nel Signore.

Foto - tessera e foto per tutti documenti da "I colori dell'isola" sulla XXIV Maggio a Lipari

Buongiorno...così! (Foto: Silvia Sarpi)


 

martedì 29 aprile 2025

Dalla Pro Loco Stromboli lettera aperta al presidente Schifani su interventi e messa in sicurezza dell'isola


 On. le Presidente Regione Sicilia Dott. Schifani                                      

Gentile Presidente, 

con l'approssimarsi della stagione estiva le nostre preoccupazioni aumentano, circa la necessità di interventi e messa in sicurezza dell'isola di Stromboli. All'indomani del disastroso incendio del 25 maggio 2022, che ha distrutto 248 ettari di vegetazione sull'isola di Stromboli la nostra Associazione indirizzo' una lettera a varie autorità ponendo la questione della necessità di interventi immediati onde evitare possibili danni al territorio ed alla sua gente. Fummo giudicati in quella occasione come delle Cassandre La disastrosa alluvione del 12 Agosto 2022 purtroppo ha dato ragione ai nostri timori. Orbene, dicevamo che anche quest'anno si affronta la prossima stagione turistica a mani nude poiché quasi nulla è stato fatto in questi, quasi, tre anni. Le condizioni del territorio sono a nostro giudizio disastrose anche in dipendenza del fatto che altre alluvioni ci sono state, non ultima quella del novembre 2024 che ha coinvolto pesantemente anche la frazione di Ginostra, emergenza nazionale per la quale lei è stato nominato, di recente, commissario delegato. Sicuramente, a Lei è noto che il flusso turistico giornaliero di Stromboli nei mesi estivi raggiunge le 4000 unità. Richiediamo il suo autorevole intervento affinché le vie di fuga vengano rese fruibili in caso di eventi metereologici o vulcanici avversi. È urgente e necessario una ricognizione sullo stato dei torrenti e la loro manutenzione. La nostra piccola ed incantevole isola è abitata e frequentata da cittadini italiani che si sono già fatti abbastanza carico delle problematiche con il loro impegno personale ed anche con le loro tasche. Rimanere, vivere sulla isola di Stromboli, investire e sostenere l'economia locale non può essere costituito da un atto di fede, anche a questi cittadini vanno riconosciuti dei diritti, almeno quelli fondamentali in primis la sicurezza e la tutela della loro salute. Vivere in una isola Patrimonio della Umanità, volano economico per le altre isole, e perché no anche per altre località della Sicilia, dovrebbe essere un vanto, orgoglio e non motivo di imbarazzo e mortificazione. 

Gentile Presidente a lei ci rivolgiamo certi che sarà sensibile alla nostra sollecitazione, siamo un pò stanchi di scrivere lettere che non legge nessuno e di fare manifestazioni che pur suscitando eco nazionale gia l'indomani vengono dimenticate e risucchiate dai problemi che riguardano una utenza di cittadini più consistente. C'è la possibilità in questo nostro paese che alla gente di una piccola realtà, che ha poco peso elettorale e pochi santi in Paradiso sia prestata più attenzione e qualche fatto concreto? È vero sia la sua Presidenza che il governo nazionale avete stanziato importi consistenti per venire incontro alle esigenze della nostra isola, ma questi si sono arenati nella palude delle Antille. Siamo certi Signor Presidente che il suo intervento autorevole è necessario, saprà, sicuramente, Lei con il rigore necessario intervenire affinché questa burocrazia lenta e farraginosa non sia più di ostacolo alla soluzione dei problemi. La Riserva Naturale Orientata dell'isola di Stromboli deve avere un responsabile, un gestore e custode persona fisica. È stata individuata sulla carta nel 1997 nata e mai diventata un soggetto che possa anche essere motivo di ricchezza economica per gli abitanti della meravigliosa isola di Stromboli. E del nostro faro del Mediterraneo cosa ne vogliamo fare? Lasciamo ancora  dal 2019 ad oggi solo divieti quando in altre parti del mondo i Vulcani costituiscono una forte attrazione turistica, persino nel lontano terzo mondo, nel Guatemala si va in vacanza per ammirare le " prodezze" dei Vulcani, senza tenere conto che la nostra vicina Etna ed il suo sviluppo turistico dà lezioni. 

Siamo, davvero, certi che lei saprà ascoltare la nostra esortazione. 

Nell'attesa la salutiamo fiduciosi. 

La Presidente della Pro Loco Amo Stromboli APS    

Rosa Oliva                  

Stromboli, 29 Aprile 2025

 


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Lipari, vie ridotte a groviera da buche pericolose. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 29 aprile 2025

Il 1° maggio a Lipari "Green Events": Il programma generale e quello serale (Per info e prenotazioni 3791957651)



Eoliani che non ci sono più: Deceduti Luglio - Agosto 2021(Riproposizione 56° Video) durata 4 minuti e 10 secondi

 Nel video realizzato con le foto in nostro possesso: 1) Antonino Fonti; 2) Caterina Mandarano in Manfrè; 3) Concetta Saltalamacchia detta Caterina; 4) Concettina Vasquez; 5) Domenico (Mimmo) Marturano; 6) Domenico D'Ambra; 7) Domenico D'Onofrio; 8)Federica Maria Alessandra Trimboli; 9) Genio Saltalamacchia; 10) Giovanni Lucchese; 11) Giovannina Falanga ved. Ziino; 12) Giuseppe (Mosè) Cappadona; 13) Giuseppe La Macchia; 14) Giuseppe Villari; 15) Ida Lo Schiavo ved. Coluccio; 16) Loredana Zaia in Mandile; 17) Margherita D'Ambra ved. Cassarà; 18) Moreno Rui; 19) Nunziata Saltalamacchia; 20) Rosina Mirabito ved. Mandarano; 21) Rosina Scaffidi; 22) Vincenzo Musicò

Work in progress a Lipari per il laboratorio multisensoriale del museo "Luigi Bernabò Brea" con reperti tattili e segnaletica in Braille e LIS per non vedenti e non udenti.

 

Nel museo nuove sale per l’accoglienza e supporti multimediali. App, video, storytelling a tema e golf car per consentire ai visitatori a ridotta mobilità di raggiungere l’acropoli del Castello. Con le Università di Milano (Cattolica) e Reggio Calabria e Naos Lab.

 

LIPARI (ME), 29 aprile 2025 – Ultimi dettagli a Lipari per l’allestimento del Laboratorio Multisensoriale del Museo archeologico Luigi Bernabò Brea che sarà inaugurato sabato 3 maggio ed è dedicato a non vedenti e non udenti: in arrivo 35 reperti tattili realizzati dalla digitalizzazione di pezzi della collezione museale corredati da segnaletica in Braille, app e video in LIS (Lingua Italiana dei Segni). Un progetto del Parco Archeologico delle Isole Eolie della Regione Siciliana, ente diretto da Rosario Vilardo, e finanziato dal PNRR che sarà introdotto venerdì 2 maggio da un convegno di studi dal titolo “Dal Museo al Teatro: un progetto di cultura diffusa e inclusiva” con il contributo di studiosi e ricercatori di numerose università italiane e straniere.

 

In apertura dei lavori gli interventi di Francesco Paolo Scarpinato (Assessore dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana); di Mario La Rocca (Dirigente Generale del Dipartimento dei Beni Culturali e dell’identità siciliana); del sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, e del Direttore del Parco.

 

Sabato sera, infine, a chiusura della manifestazione, il suggestivo teatro di pietra della rocca di Lipari - realizzato nel 1978 su modello di quelli greci con il mare eoliano sullo sfondo - ospiterà la tragedia di Eschilo “Prometeo Incatenato”, con la regia di Christian Poggioni. Uno spettacolo nel solco del teatro di ricerca e di sperimentazione perché, come nell’antichità, gli attori sulla scena indosseranno maschere teatrali riprodotte e ingrandite a misura umana sulla scorta dei rilievi digitali realizzati per i reperti tattili destinati ai non vedenti. Un progetto, quest’ultimo, realizzato con i fondi PNRR del Parco delle Eolie e i fondi PRIN (Progetti di Ricerca di Rilevante interesse nazionale) assegnati all’Università Cattolica di Milano, e prodotto dalla compagnia teatrale dell’associazione “Kerkís. Teatro Antico In Scena”. Fra le novità del museo, anche due golf car che presto saranno a disposizione dei visitatori a ridotta mobilità diretti al Museo, il book shop e la caffetteria.

 

Il progetto “Dal Museo al Teatro” è stato redatto dal Parco archeologico delle Isole Eolie della Regione Siciliana, ente diretto dall’architetto Rosario Vilardo, finanziato dal PNRR con circa 500mila euro e messo a punto in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano; l’Università Mediterranea di Reggio Calabria e la società Naos Lab (azienda che opera tra Salerno, Catanzaro e Roma) che ha curato tutta l’elaborazione digitale. Il coordinamento scientifico è di Maria Clara Martinelli archeologa del Parco Eolie, Francesca Fatta, Docente di Disegno dell’architettura (UniRC) e Elisabetta Matelli, Docente di Storia del Teatro Greco (UniCatt).





IL PROGRAMMA

 

Venerdì 2 maggio

CONVEGNO DI STUDI

Ospitato nell’ex Chiesa Santa Caterina, il convegno inizia alle ore 9. Dopo i saluti istituzionali si prosegue con gli interventi di studiosi provenienti dalle università di Milano, Torino, Bari, Urbino, Pella (Grecia).  A introdurre i contributi di Maria Clara Martinelli, archeologa del Parco delle Eolie e autrice del progetto; quindi Elisabetta Matelli (Unicatt Milano) e Luigi Todisco (Università di Bari). Si prosegue con Naoum Elpiniki (archeologa); Natale Spineto (Università di Torino); Roberto Danese (Università di Urbino); Francesca Fatta, Domenico Mediati e Francesco Stilo (Università di Reggio Calabria); Andrea Marraffa (Naoslab, l’azienda privata che ha lavorato ai supporti digitali); Auretta Sterrantino (Unicatt Milano). Nel pomeriggio si potrà visitare l’esposizione dei costumi di scena per il Prometeo che debutta la sera di sabato 3 maggio e delle maschere che saranno indossate dagli attori: fedeli riproduzioni, ingrandite a misura umana con la lettura digitale delle miniature esposte al museo. Interventi di Matelli e Stefania Parisini O’Brien, costumista dello tragedia “Prometeo” che debutta sabato 3 maggio.

 

Sabato 3 maggio

INAUGURAZIONE LABORATORIO MULTISENSORIALE

L’indomani al mattino inaugurazione del Laboratorio Multisensoriale del Museo Luigi Bernabò Brea: uno spazio dedicato all’accoglienza e al racconto del museo, della sua storia, della sua collezione e delle “storie” che custodisce. Una introduzione che, grazie agli interventi di digitalizzazione dei reperti e alla realizzazione di supporti multimediali, sarà fruibile anche da chi ha disabilità della vista e dell’udito. A fare da guida saranno Lidia La Rocca e Roberta Nisticò (Naos Lab) insieme con un team dell’Università di Reggio Calabria: Paola Raffa, Sonia Mollica e Lorella Pizzonia.

 

SPETTACOLO TEATRALE

Sabato sera, alle ore 21, l’atteso debutto del “Prometeo Incatenato” di Eschilo, con la regia di Christian Poggioni e l’inedito utilizzo sulla scena delle maschere realizzate dalle miniature dei reperti esposti nel museo. Nel cast, con Poggioni nel ruolo eponimo, sono Lorenzo Volpi Lutteri (Poter, Oceano, Ermes); Margherita Rigamondi (Violenza, Io); Ermelina Cakalli (Efesto, Capocoro) e nel ruolo delle Oceanine: Arianna Sangiuliano, Francesca Ferrari, Francesca Redaelli, Benedetta Drago e Annachiara Formica. Costumi: Stefania Parisini; maschere: Andrea Cavarra per la ricostruzione, Francesco Stilo per rilevamenti digitali e modellazione; scenografia: Dino Serra.

 

 

ARCHEOLOGIA: LE NOVITA’ DEL MUSEO DI LIPARI PER NON VEDENTI E NON UDENTI

Cuore del progetto PNRR del Parco archeologico delle Eolie è il Laboratorio Multisensoriale allestito al piano terra del primo edificio del complesso museale del Castello di Lipari. Qui i visitatori sono accolti in uno spazio espositivo con 35 riproduzioni tattili realizzate in PLA (acido polilattico, materiale usato nella stampa 3D). Fra cui: 26 maschere della commedia e della tragedia ricavate dalle miniature esposte al museo e provenienti dai corredi funerari rinvenuti nella necropoli di Contrada Diana dalla metà del secolo scorso e oggetto di numerose campagne di scavo coordinate dai grandi archeologi Luigi Bernabò Brea e da Madeleine Cavaliersei statuettedue vasi delle culture preistoriche e un cratere attico nero a figure rosse. Tutti questi prototipi, realizzati fedelmente grazie ai rilievi con laser scanner, sono completati da didascalie trilingue: italiano, inglese e braille. Completano il percorso 3 totem con la mappa degli edifici del Castello, dell’accessibilità dei singoli piani e la mappa cronologica degli scavi iniziati il 20 ottobre del 1950. Anche qui in italiano, ingleseLIS e con testo speakerato per i non vedenti; tre video con storytelling tematici; infine un QR CODE per scaricare l’app che accompagna i visitatori anche con un video con la descrizione audiovisiva dei reperti e contenuti in LIS. Un’area è stata destinata al bookshop e alla caffetteria che sarà data in gestione a terzi mentre tra le novità per i “visitatori speciali” con ridotta mobilità sono stati rinnovati ascensori e montascale secondo le normative più recenti, pedane per facilitare l’accesso ai piani; segnaletica e mappe in Braille nell’area esterna e due golf car elettriche per raggiungere il Museo.

 

LA COLLEZIONE: STORIA DELLE MASCHERE DEL MUSEO ARCHEOLOGICO DI LIPARI

Le terrecotte di soggetto teatrale sono state oggetto di un importante studio di Luigi Bernabò Brea (tra il 1981 e il 2001), tutt'oggi ritenuto di fondamentale rilevanza scientifica. Lo studioso ha curato personalmente la scelta dei reperti e la loro collocazione nelle vetrine del Museo di Lipari a lui intitolato creando un percorso scenografico arricchito anche da miniature di palcoscenici teatrali.

La collezione è composta da numerosi esemplari di statuette e maschere riconducibili ai generi teatrali in uso all’epoca: tragedia, dramma satiresco, commedia. Le terrecotte provengono, in massima parte, dai corredi funerari delle tombe di Contrada Diana e da fosse votive situate nell’area della necropoli. Si tratta di riproduzioni in miniatura delle maschere che gli attori portavano sul volto durante la recitazione sia per amplificare il tono della voce, sia per interpretare i diversi ruoli loro assegnati, compresi quelli femminili. Accanto alle maschere figurano statuette di danzatori e danzatrici, di attori comici, di giocolieri nonché di satiri e sileni, fedeli e allegri compagni di Dioniso (testi Maria Clara Martinelli, archeologa).

INFO https://parchiarcheologici.regione.sicilia.it/isole-eolie/biglietti/museo-luigi-bernabo-brea-lipari/


SCHEDA SPETTACOLO

 

PROMETEO INCATENATO DI ESCHILO

Con le maschere del Museo archeologico Luigi Bernabò Brea di Lipari

 

LIPARI, 3 maggio 2025, ore 21

Teatro del Castello di Lipari 

La rappresentazione coniuga una ricerca artistica su come interpretare sulla scena di oggi un potente dramma del V sec. a.C., i cui protagonisti appartengono a leggende ancestrali, alla ricerca storico-teatrale e a una ricerca scientifica interdisciplinare, oggetto di un finanziamento PRIN, che ha ricreato maschere teatrali per la scena di oggi a partire dalle letture 3D di maschere rinvenute nella necropoli Diana di Lipari ed esposte nel Museo Archeologico Eoliano Bernabò Brea di Lipari (Parco Archeologico delle Isole Eolie).

La tragedia narra vicende che collegano le prime divinità titaniche alla stirpe umana. Gli antefatti del dramma sono questi: il titano Zeus, che si è appena insediato, osserva l’imperfezione degli esseri umani e decide di lasciarli estinguere. Prometeo prova pietà per loro e sceglie di aiutarli, donando loro la speranza e il fuoco, da cui deriveranno tutte le arti capaci di aiutare gli uomini a uscire dalla originaria condizione di ferinità. Zeus lo condanna crocifiggendolo su una rupe del Monte Caucaso.

Il Prometeo incatenato (giunto integro) è forse il primo dramma di una trilogia attorno al mito di Prometeo, figlio del Titano Giapeto e di una Oceanina, punito da Zeus, che continuava con un Prometeo liberato e un Prometeo portatore del fuoco, entrambi conservati solo a frammenti.

La trama, pur così antica, può provocare il pubblico di oggi su vari temi come l’inflessibilità di un tiranno appena salito al potere, l’eroicità della ribellione contro di lui, la persecuzione dei potenti verso i più deboli, il collegamento tra speranza e progresso, la generosità che non chiede contraccambio, la fatalità del destino.

La produzione dello spettacolo coinvolge l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, il Parco archeologico delle Isole Eolie - Museo Luigi Bernabò Brea di Lipari e l’associazione Kerkís. Teatro Antico In Scena (www.kerkis.net). 

REGIA Christian Poggioni

DIREZIONE DRAMMATURGICA Elisabetta Matelli

TRADUZIONE Manara Valgimigli

MUSICHE Adriano Sangineto

COSTUMI Stefania Parisini O’Brien

SCENE Dino Serra

MASCHERE

Francesco Stilo per i rilevamenti digitali delle miniature e la modellazione a grandezza naturale delle maschere

Andrea Cavarra e Chiara Barlassina per la ricostruzione artigianale delle maschere per la scena

 

CON

PROMETEO Christian Poggioni

POTERE, OCEANO, ERMES Lorenzo Volpi Lutteri

EFESTO, CAPOCORO Eri Cakalli

VIOLENZA, IO Margherita Rigamondi

CORO DI OCEANINE Benedetta Drago, Francesca Ferrari, Annachiara Formica, Francesca Redaelli, Arianna Sangiuliano.

Tanti auguri!

Buon Compleanno a Antonino Trapani, Luigi Torretta, Melisa Echevarria, Federica Guarino, Abderrahim Sammoudi, Oriana De Teresa, Isa azzurra, Rosi Lo Cascio, Bartolo Palmisano, Italo Palermo, Valentina Mascaro, Nuccio Spinella, Gianluca Veneroso, Nunziata Natoli 



Come eravamo, luoghi e personaggi: I Pooh girano a Lipari il video di Maria Marea (1993)

Accadde oggi...lo scorso anno

Russo ""Le Eolie tornano protagoniste alla Città Metropolitana di Messina"

COMUNICATO STAMPA 

Con grande emozione e profondo senso di responsabilità, comunico alla cittadinanza la mia elezione al Consiglio Provinciale della Città Metropolitana di Messina nella lista presentata dalla Lega. 

Dopo oltre trent'anni, un eoliano torna a rappresentare le nostre isole all'interno di questo importante organismo sovracomunale.

Questo straordinario risultato è stato possibile grazie al sostegno determinante di tanti consiglieri comunali: una maggioranza significativa dei voti è arrivata, con ogni probabilità, dal Comune di Lipari, ma anche da Salina, da Brolo e da altri comuni della provincia. Un ringraziamento particolare va, inoltre, all’unico voto proveniente dal Consiglio Comunale di Messina che, grazie al meccanismo ponderale delle elezioni di secondo livello, si è rivelato decisivo nel risultato finale. 

I consiglieri comunali della Lega di Messina, infatti, hanno rinunciato ad una propria candidatura e hanno preferito dare spazio   ad alcuni candidati provenienti dalla provincia, di cui uno al sottoscritto, valorizzando il loro impegno e contribuendo così, dato il peso ponderale del loro voto, alla elezione.

In questo ragionamento il partito della Lega ha ritenuto che le Isole Eolie dovevano essere competitive ai fini di una possibile rappresentanza in seno al consiglio della città metropolitana, così come è successo. 

Per questo non posso che ringraziare il Sen. Nino Germanà, l’on. Giuseppe Laccoto e l’instancabile  Commissario Provinciale Davide Paratore e gli addetti tutti alla segreteria provinciale.

Ma un grazie particolare a tutti partecipanti alla competizione elettorale che con l’impegno profuso hanno reso possibile il traguardo raggiunto.

Questa elezione non rappresenta solo un successo personale, ma soprattutto un’affermazione per l’intero arcipelago eoliano e per quella parte politica del Comune di Lipari , alternativa all'attuale amministrazione, che grazie anche alla stima di cui gode il capogruppo Gaetano Orto fuori dai confini eoliani, con serietà e radicamento, riesce a far ascoltare la propria voce oltre il nostro arcipelago.   

In questo ragionamento i consiglieri di minoranza, insieme al mio gruppo consiliare e non solo, preciso e non solo, sono stati determinanti e hanno mostrato una compattezza esemplare finalizzata alla mia elezione. 

Con l'impegno e la passione di sempre, lavorerò affinché questa fiducia si traduca in risultati concreti per tutti.

Nuccio Russo

Presidente del Consiglio Comunale di Lipari

Oggi, 28 aprile: Santa Caterina da Siena

Il Signore è solito servirsi di umili e deboli creature per operare cose grandi: si servì di Ester per liberare il suo popolo dalla morte, di Giuditta per abbattere l'invitto Oloferne, si servì di Maria SS. per compiere la Redenzione, si servì di S. Caterina da Siena per dare la pace alla Chiesa e ai popoli del suo tempo.

Nacque Caterina nell'illustre città di Siena, focolaio di grandi santi, nell'anno 1347.

Già a sette anni la santa fanciulla manifestò una pietà non comune e una virtù tale per cui a otto anni fece voto di verginità.

Per mantenersi fedele a questa promessa restò sempre ritirata, parca nel parlare, in continua unione col Divino Sposo mediante l'orazione e particolarmente colla mortificazione del suo corpo che macerò con digiuni e flagelli ed ancor più con la mortificazione interna.

La fanciulla, fatta segno a ingiurie e villanie, rimase ferma tutto soffrendo per Gesù e infine fu vittoriosa. I suoi genitori, scorgendo la mano di Dio che difendeva e guidava la loro figliuola, le lasciarono piena libertà.

D'allora in poi moltiplicò le sue penitenze esterne; quando però il confessore le impose un po' di moderazione, ella sapendo essere maggiore il valore dell'ubbidienza, subito le moderò. Fu ammessa nella Congregazione delle Terziarie Domenicane, ove trovò modo di esercitarsi in tantissime pratiche di mortificazione; tra le altre ammirabile fu il rigoroso silenzio che mantenne per tre anni.

Il Divin Maestro inoltre la rese degna d'imitarlo nella sua passione, facendola oggetto di disprezzo e di accuse anche da parte di chi le doveva riconoscenza e amore.

La Santa, con eroica carità, tutto soffrì e perdonò, ricambiando gl'ingrati con le cure più amorose.

Un cuore apostolico quale quello di Caterina non si limitava alla carità materiale; essa infatti ci lasciò i suoi scritti ascetici e le sue 300 e più lettere, piene di santo ardore, indirizzate a Pontefici, a principi, a popoli in discordia tra di loro.

Ottenne dopo suppliche, preghiere, digiuni e colloqui, che il Papa da Avignone ritornasse a Roma; ottenne la pace tra città nemiche, ottenne frutti consolantissimi in tutta l'Europa.

Zelo e attività ammirabili in una donna! Nella Bolla di canonizzazione si legge: « Nessuno mai trattò con essa senza partirsene migliore di prima ».

Amava di straordinario amore e devozione il Papa, e lo chiamava il « dolce Cristo in terra ».

Il Maestro Divino, dopo averla favorita del dono celeste delle sante stimmate, di rivelazioni e miracoli, le diede quella immarcescibile corona per cui tanto si era affaticata, chiamandola in cielo il 29 aprile dell'anno 1380. Pio XII la proclamò Patrona Principale d'Italia.

PRATICA. « Ogni fedele cristiano è tenuto ad essere fedele e di servire la Chiesa, ciascuno secondo lo stato suo» (S. Caterina). Proponiamo di conoscere più ampiamente la vita e le gesta della Patrona della Patria, di imitarne gli esempi, di invocarla fiduciosamente.

PREGHIERA. Fa', te ne preghiamo, Dio onnipotente, che mentre festeggiamo la tua beata vergine Caterina, possiamo trarre profitto dalle sue molteplici virtù.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Roma il natale di santa Caterina da Siena, Vergine, del Terz'Ordine di san Domenico, illustre per la vita e pei miracoli, la quale dal Papa Pio secondo fu ascritta nel numero delle sante Vergini. La sua festa però si celebra nel giorno seguente.

Buongiorno...così!


 

lunedì 28 aprile 2025

Matt Demon a sorpresa cena in un pub. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 28 aprile 2025


 

I ringraziamenti della famiglia Reitano - Ficarra


 

I ringraziamenti della famiglia Greco

Tre seggi per la Lega alle elezioni per il Consiglio metropolitano di Messina: Eletto Nuccio Russo

La Lega ha conquistato tre seggi nelle elezioni per il Consiglio metropolitano di Messina. Antonino (Nuccio) Russo, presidente del consiglio comunale di Lipari, è risultato essere il terzo (2.557 voti) tra i candidati del partito di Salvini ed è stato eletto.

Russo, in una nota, ringrazia quanti lo hanno sostenuto.

L'elenco degli eletti:



Crisafulli, Santoro, Bambara e Zirilli (lista De Luca).

Ferrau, Calabro e Russo (Lega)

Perdichizzi e Gioveni (Fratelli d'Italia)

Pietrafitta e Milio (Forza Italia)

Calabrò e Santisi (PD)

Torre (Grande Sicilia)


Nessun seggio alla DC.


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Il 30 aprile a Lipari "Aperitivo eoliano con musica popolare dal vivo"

 

1° maggio a Lami


 

Al Freeland torneo dei piccoli al giro di boa: Classifica e le foto di 4 formazioni...in ordine casuale






Pescando nel nostro archivio. La Via Crucis dei Cantori Popolari (17° parte -3 foto - anni diversi)

Tanti auguri!

Buon compleanno ad Alessia Pace, Marilena Cusumano, Paolo Zumbo, Santino Amoroso, Emilio Falconieri, Alessia Natoli, Rosa Furnari, Ilaria Tripi, Gisella Cullotta  




C.S. Lipari, una storia a tinte rosso - blu: Rosolini - Lipari 2 a 0 (stagione 75 - 76)


 

Inaugurato a Lipari il Turtle Pont

Scrive Monica Blasi: 
"Una serata speciale che ha visto la partecipazione di tante persone, tra amici, turisti e passanti!
Ma quello che più mi ha commossa è stata la partecipazione degli isolani che hanno abbracciato questo mio nuovo progetto con entusiasmo e partecipazione riempiendomi di regali in questa serata di condivisione e augurandomi in bocca al lupo per il nuovo progetto".

Oggi, 28 aprile: Santa Valeria


Santa Valeria è più conosciuta per essere stata la moglie di San Vitale, ucciso e martirizzato nella città di Ravenna, e madre dei Santi martiri gemelli Gervasio e Protasio, visse nel III secolo. Avrebbe desiderato portare con se il marito morto alle porte di Ravenna, ma i cristiani del luogo glielo impedirono. Quindi si mise in viaggio per Milano ma incontrati dei contadini pagani e rifiutatasi di rimanere con loro facendo sacrifici agli dei, venne così violentemente percossa che morì dopo qualche giorno. Pur essendo rappresentata già in epoca antica nei mosaici di Sant'Apollinare nuovo a Ravenna, Valeria non ha un'iconografia specifica.

Buongiorno...così!


 

domenica 27 aprile 2025

Scooter elettrici e monopattini, a Lipari una pioggia di istanze. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 27 aprile 2025


 

Salina, campo scout e formazione per la vita. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 27 aprile 2025

Di voragine...in voragine. E a Canneto vi entra abbondantemente un piede

 

Un nostro lettore ci invia queste foto di una voragine che si è aperta a Canneto, in prossimità dello Juventus club. Una buca - voragine, che va ad aggravare una situazione che davvero sta diventando insostenibile, oltrechè pericolosa per la pubblica incolumità.

Nell'invitare i nostri concittadini (utenti dei mezzi a due ruote in primis) alla massima attenzione, auspichiamo, intanto, un tempestivo intervento, seguito da altri definitivi: su questa e su altre strade

"Ulisse" sta per lasciare Lipari, cena eoliana per Matt Demon. L'Ansa del direttore Sarpi


 

Arsa: il nuovo film dei MASBEDO esplora il lutto e la rinascita sull’isola di Stromboli

 Arsa, l’ultima opera dei registi Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni, si presenta come un viaggio visivo e interiore che affronta temi complessi come il lutto, la perdita e ciò che viene scartato. Girato sull’isola di Stromboli dopo l’incendio del 2022, questo film invita a riflettere su una realtà in cui natura e inconscio si intrecciano. Con una narrazione che sfida le convenzioni cinematografiche attuali, Arsa si propone di interrogare i meccanismi della visione e del desiderio.

Il tema centrale: lutto e assenza

Al centro della narrazione c’è Arsa, un personaggio femminile che incarna la capacità di raccogliere i pezzi rotti del mondo per immaginarne uno nuovo. La figura di Arsa è simbolica; rappresenta non solo la resilienza ma anche il dolore profondo legato all’assenza materna. I registi spiegano durante un’intervista che “il tema psicanalitico è fondamentale”Arsa lavora con simboli complessi; gli scarti materiali diventano metafore per esprimere emozioni profonde legate alla perdita.

Il personaggio principale non si limita a raccogliere plastica o rifiuti; crea connessioni empatiche con ciò che viene considerato scarto dalla società. Questo processo diventa un atto creativo attraverso cui costruisce un’immaginazione nuova in risposta al lutto vissuto. La domanda ricorrente nel film riguarda l’assenza della madre: “La madre dov’è?”, chiedono i registi. L’assenza materna diventa quindi una presenza palpabile nel racconto.

L’ambientazione naturale dell’isola gioca un ruolo cruciale nella storia; elementi come il vulcano, il mare e la vegetazione diventano protagonisti insieme ad Arsa stessa. Questi elementi naturali non sono solo sfondo ma parte integrante dell’esperienza emotiva del film.

Personaggi chiave e interpretazioni

Gala Zohar Martinucci interpreta Arsa con una presenza magnetica ed evocativa, capace di trasmettere le tensioni interne del personaggio attraverso gestualità sottili ed espressioni intense. I registi affermano: “L’interprete doveva essere Gala”, sottolineando come abbiano modellato il personaggio attorno alla sua personalità unica.

Nel film non ci sono ruoli rigidamente definiti da copioni tradizionali; piuttosto gli attori vengono scelti in base alle loro caratteristiche personali per dar vita a figure ibride tra carne e natura. Questa scelta consente agli interpreti di portare sullo schermo esperienze autentiche legate al dolore condiviso.

Un esempio significativo è rappresentato dalla relazione tra Arsa ed Andrea . In una scena intensa emerge una connessione profonda tra i due personaggi, entrambi segnati dalla perdita dei propri padri. Questo incontro genera tensione emotiva poiché riflette le pulsioni umane più profonde legate al lutto.

Massazza e Bedogni evidenziano come queste dinamiche siano influenzate dalla psicanalisi: “Quando due persone vivono situazioni simili possono creare pulsioni fortissime”. Tuttavia, nel corso della storia emerge anche la volontà di rifiutare tali pulsioni distruttive in favore della scelta personale.

Un’opera visiva oltre le parole

Arsa non cerca risposte facili né soluzioni consolatorie; piuttosto offre uno sguardo crudo sulla resistenza umana nei momenti difficili senza cadere nella trappola delle spiegazioni banali o didascaliche. È descritto dai suoi creatori come “un gesto”, qualcosa che va oltre le parole scritte o pronunciate sullo schermo.

La forza visiva del film risiede nell’abilità dei MASBEDO nel combinare immagini potenti con suoni evocativi creando così un’esperienza sensoriale unica per lo spettatore. Ogni scena invita a riflettere sulla bellezza intrinseca anche nei momenti più bui della vita umana mentre lascia spazio all’immaginazione personale dello spettatore stesso.

In sintesi, Arsa rappresenta molto più di semplicemente raccontare una storia: è un invito ad immergersi in emozioni complesse attraverso l’arte cinematografica contemporanea.

E' rientrata a Lipari la "nave di Ulisse". L'articolo del direttore Sarpi sulla gazzetta del sud del 27 aprile 2025


 

Ulisse è sbarcato...all'Osteria San Bartolo. Conti: "Grande sorpresa ed emozione"

 


Scrive Danilo Conti, titolare dell'Osteria San Bartolo: "Ulisse è tornato a Lipari ma questa volta porterà con sé i profumi della buona cucina nostrana!!! 

In Osteria San Bartolo abbiamo avuto questo privilegio di conoscere Matt Damon (grande attore ma soprattutto bellissima persona).

Protagonista nel nuovo film di Christopher Nolan, intitolato "The Odyssey". 

Una incredibile sorpresa e una splendita serata ricca di emozioni. Innamorato delle Isole Eolie ci ha confidato che tornerà presto con tutta la famiglia. 

Questo film è stata e sarà una incredibile opportunità per tutto il nostro arcipelago."

Pescando nel nostro archivio. La Via Crucis dei Cantori popolari delle Eolie (16° parte) - Video dell'edizione 2014

L'arcivescovo in visita pastorale oggi a Salina


 

Tanti auguri!

Buon compleanno a Vanessa Lombardo, Valentina Aliberti, Immacolata Barbuto, Sara Paratore, Giuseppe La Cava, Fabio Bonfante 



Lanciato oggi "E' così", il quarto video clip degli Alcool Etilico

Oggi, 27 aprile, è uscito il quarto video clip degli ALCOOL ETILICO dal titolo È COSÌ.

La regia è di Sara Basile, mentre le riprese e il montaggio sono di Gianfranco Taranto.

LA PAROLA - COMMENTO AL VANGELO DI DOMENICA 27 APRILE 2025

Oggi: Domenica della Divina Misericordia



La Festa della Divina Misericordia è la più importante forma di devozione alla Divina Misericordia tra tutte quelle rivelate da Gesù a Santa Faustina.

Gesù parlò per la prima volta di questa solennità a Plock nel 1931 proprio a Santa Faustina, quando le trasmise la sua volontà riguardo all'immagine: « La sera, stando nella mia cella, vidi il Signore Gesù vestito di una veste bianca: una mano alzata per benedire, mentre l'altra toccava sul petto la veste, che ivi leggermente scostata lasciava uscire due grandi raggi, rosso l'uno e l'altro pallido. Muta tenevo gli occhi fissi sul Signore; l'anima mia era presa da timore, ma anche da gioia grande. Dopo un istante, Gesù mi disse: Dipingi un'immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto: Gesù, confido in Te. Desidero che questa immagine venga venerata prima nella vostra cappella, e poi nel mondo intero. Prometto che l’anima, che venererà quest'immagine, non perirà. Prometto pure già su questa terra, ma in particolare nell’ora della morte, la vittoria sui nemici...»(Diario, p. 75).
La richiesta del dipinto che Gesù fece a Faustina fu cosa irrealizzabile date le sue scarse abilità artistiche ma provò ugualmente a dipingere il quadro senza riuscirci e ciò le provocò una sofferenza enorme. Ma il Signore non demorde e incoraggia ulteriormente la Santa nel portare a termine la sua opera: « Ad un tratto vidi il Signore che mi disse: Sappi che, se trascuri di dipingere quell'immagine e tutta l'opera della Misericordia, nel giorno del giudizio risponderai di un gran numero di anime »

Successivamente Faustina si trasferì a Vilnius dove incontrò il suo confessore e direttore spirituale, don Sopocko che incaricò l'artista pittore Eugeniusz Kazimirowski di dipingere questa immagine sacra mantenendo il segreto. Con i dettagli e le correzioni necessarie di Faustina Eugeniusz cercava di ottenere un'immagine fedele di Gesù Misericordioso esattamente come quella della visione, ma il risultato non era soddisfacente come fu chiaramente riportato sul diario della Santa: « Andai subito in cappella e mi sfogai piangendo a dirotto. Dissi al Signore: Chi può dipingerTi bello come sei? - All'improvviso udii queste parole: Non nella bellezza dei colori nè del pennello sta la grandezza di questa immagine, ma nella Mia grazia » L'immagine fu esposta nella finestra della cappella di Porta dell'Aurora a Vilnius, nei giorni 26-28 aprile 1935 e per la prima volta fu venerata pubblicamente durante le solennità di chiusura del Giubileo di 1900-ennio della Redenzione del Mondo.

Gesù Misericordioso


I due raggi rappresentano il Sangue e l'Acqua. Il raggio pallido rappresenta l'Acqua che giustifica le anime; il raggio rosso rappresenta il Sangue che è la vita delle anime. Entrambi i raggi uscirono dall'intimo della Mia Misericordia, quando sulla croce il Mio Cuore, già in agonia, venne squarciato con la lancia (...). Beato colui che vivrà alla loro ombra, poiché non lo colpirà la giusta mano di Dio

Ma l'immagine attuale fu realizzata successivamente da Adolf Hyla che si propose spontaneamente di dipingere una nuova opera e donarla alla Congregazione delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia. Giunto a Cracovia Lagiewniki seguendo le indicazioni delle suore nel 1944 realizzò il dipinto e fu collocato nella cappella della Congregazione a Cracovia, dove è venerata fino ad oggi.

Oltre alla commissione dell'opera Gesù ordinò a Faustina come venerare la sua immagine impressa nel dipinto: « Io desidero che vi sia una festa della Misericordia: voglio che l'immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia »

Fu scelta proprio la domenica dopo Pasqua per il forte legame tra il mistero pasquale della Redenzione e il mistero della Divina Misericordia ed è il concetto principale della Novena alla Divina Misericordia che precede la festa e inizia il Venerdì Santo e durante la quale si recita la Coroncina. La festa non è soltanto un giorno di particolare adorazione di Dio nel mistero della misericordia, ma è un tempo di grazia per tutti gli uomini: «Desidero che la Festa della Misericordia sia un rifugio per tutte le anime e specialmente per i poveri peccatori. In quel giorno sono aperte le viscere della mia Misericordia, riverserò tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicineranno alla sorgente della mia Misericordia. L'anima che si accosta alla confessione ed alla Santa Comunione, riceve il perdono totale delle colpe e delle pene. In quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine. Nessuna anima abbia paura di accostarsi a Me, anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto (Diario 699). Figlia mia, dì che la Festa della mia Misericordia è uscita dalle mie viscere a conforto del mondo intero » (Diario, p. 440).

Dal diario di Faustina si evince concretamente perché Gesù ha voluto fortemente l'istituzione della festa: « Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione. Concedo loro l'ultima tavola di salvezza, cioè la festa della Mia Misericordia. Se non adoreranno la Mia Misericordia, periranno per sempre » (Diario, p. 561)

L'importanza di questa festa si misura con le straordinarie promesse che Gesù ha legato ad essa: « In quel giorno, chi si accosterà alla sorgente della vita questi conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene » (Diario, p. 235)

Per ottenere questi grandi doni bisogna adempiere alle condizioni del Culto alla Divina Misericordia (fiducia nella bontà di Dio e carità attiva verso il prossimo), essere in stato di grazia (dopo la confessione) e ricevere degnamente la santa Comunione: « Nessun'anima troverà giustificazione finché non si rivolgerà con fiducia alla Mia Misericordia e perciò la prima domenica dopo Pasqua deve essere la festa della Misericordia ed i sacerdoti in quel giorno debbono parlare alle anime della Mia grande ed insondabile Misericordia »(Diario, p.378).

PREGHIERA. Dio, Padre Misericordioso, che hai rivelato il Tuo amore nel Figlio Tuo Gesù Cristo, e l'hai riversato su di noi nello Spirito Santo Consolatore, Ti affidiamo oggi i destini del mondo e di ogni uomo. Chinati su di noi peccatori, risana la nostra debolezza, sconfiggi ogni male, fa' che tutti gli abitanti della terra sperimentino la Tua Misericordia, affinché in Te, Dio Uno e Trino, trovino sempre la fonte della speranza. Eterno Padre, per la dolorosa Passione e la Resurrezione del Tuo Figlio, abbi misericordia di noi e del mondo intero. Amen.