(di Angelo Sidoti) Cambiano gli Amministratori con delega al Bilancio di mandato in mandato,
ma nonostante ciò i risultati non migliorano.
I problemi evidenziati e “attestati” dal Ragioniere Generale del Comune di
Lipari nella sua relazione periodica, denominata “controllo degli equilibri
finanziari”, restano sempre gli stessi.
In ultimo, in data 04/06/2018, con delibera di Giunta n. 51 si procede con
l’ennesima presa d’atto del contenuto della Relazione Periodica riferita al I
Trimestre 2018.
Il contenuto della Relazione è sempre uguale sia nella forma che nei
contenuti trattati, che per modello potremmo definire “ciclostilato”.
Nella Relazione vi sono pochi, ma interessanti spunti di novità: uno dei
pochi è il dettaglio di alcune principali entrate del comune.
Riporto integralmente la definizione utilizzata dallo stesso Dott. Subba “a
titolo di esempio riportiamo di seguito alcune tabelle rappresentative delle
somme previste in bilancio e delle somme incassate connesse ad alcune entrate
particolarmente significative”:
Facciamo una breve sintesi:
- IDRICO: le somme incassate
rispetto a quelle previste in bilancio per le annualità 2013-2015 si
attestano mediamente intorno a una media percentuale del 55%, mentre per
l’ultimo biennio 2016-2017 solo il 5%, per effetto che per queste
annualità non è stata effettuata fatturazione (solo servizio autobotte). A
giudizio del Dirigente del II Settore “il servizio idrico continua ad avere
difficoltà per le proprie riscossioni”.
-
SMALTIMENTO RIFIUTI: le
somme incassate rispetto a quelle previste in bilancio per le annualità
2013-2015 si attestano mediamente intorno a una media percentuale del 66%,
mentre per il 2016 una media del 51% e per il 2017 pari a ZERO%, in
quanto per questa ultima annualità il ruolo non risulta ancora emesso. Allo
stato abbiamo in corso una gara d’appalto che per durata (7anni) risulta essere
non in linea con il documento di programmazione PEF di tre anni (2017-2019) di
cui uno già trascorso. Per altre considerazioni rimando a successiva
riflessione.
- SUOLO
PUBBLICO: le somme incassate rispetto a quelle previste in bilancio per le
annualità 2013-2015 si attestano mediamente intorno a una media percentuale del
98%, mentre per il 2016 una media dell’82% e per il 2017 pari a una media
del 65%. Possiamo definire l’andamento storico soddisfacente sotto l’aspetto
della riscossione anche se per l’annualità 2013 la somma riscossa risulta
essere più alta di quella prevista in bilancio. Sarà un problema di competenza?
Oppure di sottostime in questo caso positive?
Bisognerebbe comprendere pertanto i motivi della
percentuale di entrate riscosse nel 2017 (65%); come peraltro sottolineato
dalle associazioni di categoria, bisognerebbe inoltre realizzare un’equa
distribuzione della imposizione di codesto tributo ovvero una verifica
dell’effettiva superficie pubblica occupata da avviare su tutto il territorio
eoliano dalle attività commerciali e affini.
Nessuna informazione viene resa dal Ragioniere
Generale sulle attività di contenzioso in essere, sia sulle annualità oggetto di
esame che su quelle relative alle annualità precedenti, né sull’onere economico
a carico dell’Ente in qualità di parte soccombente, che sicuramente andrebbe a
nettare il valore dell'incassato.
Altri piccoli rilievi di novità riscontrati nella Relazione:
- nel paragrafo “parametri di
strutturale deficitarietà”: tra le cause dello squilibrio viene riportato per
la prima volta oltre l’idrico e la TARI (sempre presente nelle sue relazioni)
anche i tributi relativi alle “concessioni/autorizzazioni per l’utilizzo del
suolo pubblico. Con molta probabilità il richiamo del Ragioniere Generale
in questa relazione (I TRIM.2018) è naturale conseguenza della minore percentuale
di incasso registrata nel 2017 rispetto alle precedenti annualità.
- Nel paragrafo “lo squilibrio di
cassa tra entrate e destinazione vincolata e relative spese”: tra le cause
viene ripetuta per due volte quella del contributo di sbarco (forse un refuso?)
e non risulta essere presente quella relativa al punto e) ovvero squilibro “per
il contributo regionale destinato a investimenti” (vedi delibera di Giunta
n.25/2018).
Tralasciamo, al momento, l’argomento relativo al capitolo “ Le società
partecipate” poichè continua ad essere accantonato.
L’unico elemento al momento pubblico nelle banche dati è il verbale della
riunione del consiglio di gestione della Condotte d’Acqua Spa (socio della
partecipata Lipari Porto Spa) del 12/02/2018 nel quale, all’ordine del giorno,
si richiama “aggiornamento ed informativa circa l’avanzamento dell’iter
individuato ex art.161 6° comma L.Fall”.
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