Riceviamo dalla signora Anna Miracula e pubblichiamo:
Seppur grati al Dirigente del IV settore , per la sua “cortesia” nel voler esplicare le sue ragioni per quanto riguarda la vicenda dei rifiuti in zona Canneto Dentro, noi cittadini dotati di ESASPERATO SENSO CIVICO e principalmente io, che ho voluto segnalare quanto accaduto mi scuso se ho arrecato fastidio alla corte del Palazzo comunale, sollevando questo polverone .
Ci tengo a sottolineare che, quanto affermato da Lei, egregio Dirigente , e cioè che “già prima della pubblicazione sui "Notiziari online" di quanto segnalato dalla Sig.ra Anna Miracula, gli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale, interessati alle indagini, avevano individuato i responsabili e provveduto ad disporre la rimozione dei rifiuti oltre che applicare le sanzioni previste dall’art.255 comma 1 del D.Lgs. n.152/2006.”non è vero, in quanto il fatto accadde il giorno 2 settembre ,intorno alle ore 17 e prima di quell’ora già vi era ammassata la prima catasta , forse dalla notte precedente, forse il giorno prima, non si sa, ma non credo proprio che già vi fossero in corso indagini , perché se così fosse stato, CHI VI HA NUOVAMENTE SCARICATO, non sarebbe stato così imprudente da rifarlo nello stesso sito. Ne conviene con me o no??
E come mai , la sua dichiarazione avviene dopo più di venti giorni dal giorno in cui è accaduto? Perché le pressioni da parte della stampa locale sono divenute insopportabili in modo tale da indurla a fare o dire qualcosa per mettere a tacere questa massa?
Per quanto riguarda poi, il tanto declamato “senso civico” che “alcuni cittadini” hanno,riscoperto, come Lei ingiustamente ci tiene a sottolineare, vorrei precisare che ,in tutti noi EOLIANI il senso civico vi è sempre stato, ed è una grave offesa quello che Lei ha fatto a tutta la comunità eoliana , perché invece di apprezzare chi vuole veramente ancora bene a queste isole, si fa di tutto per scoraggiare qualsiasi iniziativa, o segnalazioni di abusi e altro ancora.
Comunque, la mia campagna di certo non finirà qui, nel segnalare cose che non vanno, e la prossima volta io, o altri cittadini, ci ricorderemo ciò che ha raccomandato, ci rivolgeremo alle autorità ,e io, personalmente verrò direttamente da Lei , certi che il malfattore verrà consegnato e punito, almeno stavolta.
Anna Miracula
Cerca nel blog
venerdì 25 settembre 2009
Canneto Dentro: "Individuati e sanzionati i responsabili". La nota del comandante Russo
Egr. Direttore,
anche se con una certa ritrosia, ritengo necessario fare chiarezza sulla vicenda legata al deposito di materiale ingombrante in località Canneto Dentro, sperando che l’esasperato “senso civico” espresso da alcuni sulla vicenda possa sentirsi appagato.
Per quanto possibile esplicitare, si informa che già prima della pubblicazione sui blog di quanto segnalato dalla Sig.ra Anna Miracula, gli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale, interessati alle indagini, avevano individuato i responsabili e provveduto ad disporre la rimozione dei rifiuti oltre che applicare le sanzioni previste dall’art.255 comma 1 del D.Lgs. n.152/2006.
Detto questo, vorrei invitare tutti quei cittadini, il cui senso civico di recente è stato riscoperto, che i reati a cui si assiste vanno segnalati direttamente alle autorità preposte e ciò al fine di consentire l’espletamento delle indagini che altrimenti potrebbero essere anche inficiate dalla pubblicizzazione delle notizie.
Distinti saluti
IL COMANDANTE DELLA P.M.
(Dott. Domenico Russo)
anche se con una certa ritrosia, ritengo necessario fare chiarezza sulla vicenda legata al deposito di materiale ingombrante in località Canneto Dentro, sperando che l’esasperato “senso civico” espresso da alcuni sulla vicenda possa sentirsi appagato.
Per quanto possibile esplicitare, si informa che già prima della pubblicazione sui blog di quanto segnalato dalla Sig.ra Anna Miracula, gli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale, interessati alle indagini, avevano individuato i responsabili e provveduto ad disporre la rimozione dei rifiuti oltre che applicare le sanzioni previste dall’art.255 comma 1 del D.Lgs. n.152/2006.
Detto questo, vorrei invitare tutti quei cittadini, il cui senso civico di recente è stato riscoperto, che i reati a cui si assiste vanno segnalati direttamente alle autorità preposte e ciò al fine di consentire l’espletamento delle indagini che altrimenti potrebbero essere anche inficiate dalla pubblicizzazione delle notizie.
Distinti saluti
IL COMANDANTE DELLA P.M.
(Dott. Domenico Russo)
giovedì 24 settembre 2009
"Attendo la spiegazione di Nico Russo" (di Michele Giacomantonio)
(Michele Giacomantonio) Scrive Anna Miracula sui blog mercoledì 23 settembre – dopo la pronta denuncia del 2 settembre - che a Canneto dentro “si continuano a scaricare rifiuti di ogni genere, all’impazzata e senza ritegno, causando deturpamenti all’ambiente che ci circonda e che dovremmo cercare di proteggere”. Stamattina sul blog Eolienews di Eolnet è stata pubblicata una lettera (firmata anche se il direttore ha omesso il nome del mittente) in cui si dice:
“Abbiamo avuto modo di leggere sul suo autorevole giornale on line l'interrogazione del consigliere Pietro Lo Cascio sul vergognoso episodio di Canneto Dentro dove si stava perpetrando un grave reato di inquinamento ambientale "sventato" dalla cittadina Anna Miracula e dall'informazione locale.
Apprezziamo l'intervento di Lo Cascio ma, nello stesso tempo, siamo certi non produrrà effetto alcuno, resterà lettera morta, noi cittadini non sapremo mai la verità e il responsabile non verrà punito.
Motivo per cui, stanchi di subire, abbiamo deciso di inviare tutta la documentazione (lettere e foto pubblicate dall'informazione locale sulla vicenda) al NOE dei carabinieri e alla Procura della Repubblica di Barcellona e non solo a questa.
Certo la strada della "denuncia" non è proprio quanto di più conducente esista ma l'unica da perseguire di fronte all'inerzia.
Una linea questa che da questo momento porteremo avanti per qualsiasi situazione di degrado o di abusivismo che interesserà il nostro territorio, di qualsiasi origine e natura essa sia! Non possiamo più permettere questo scempio e questo massacro delle nostre isole!”.
Si tratta di una testimonianza grave non solo e non tanto per i fatti a cui si fa riferimento che pure sono notevoli ed inqualificabili e registrano un abuso continuato e tollerato del territorio, ma in particolare per la completa sfiducia che si esprime verso le forze dell’ordine locale a cominciare dalla polizia municipale. E questo lo giudichiamo un fatto tragico. Ma quando abbiamo letto il corsivo che fa seguito alla lettera la tragedia si è tinta di commedia. Il corsivo dice “Apprendiamo che il dirigente del IV settore, comandante della polizia municipale, dott. Domenico Russo, proprio ieri, ha approntato una mail da inviare agli organi di stampa per fare chiarezza sulla situazione. Mail che, presumibilmente - così come ci ha confermato il dottore Russo - non è giunta a destinazione per problemi alla connessione. Nelle prossime ore dovrebbe esserci recapitata”.
Abbiamo atteso fino al momento di andare in onda ma nulla è giunto alla nostra redazione e nulla è apparso sui blog a questo proposito. Ci siamo detti: “Ad inquinare ci vuole un’ora ad informare invece ce ne vogliono più di 48. Ed a perseguire i reati quante ce ne vorranno?”. Ci verrebbe da dire parafrasando il sommo poeta :
“Ahi serva Lipari, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non regina di isole, ma bordello!”.
“Abbiamo avuto modo di leggere sul suo autorevole giornale on line l'interrogazione del consigliere Pietro Lo Cascio sul vergognoso episodio di Canneto Dentro dove si stava perpetrando un grave reato di inquinamento ambientale "sventato" dalla cittadina Anna Miracula e dall'informazione locale.
Apprezziamo l'intervento di Lo Cascio ma, nello stesso tempo, siamo certi non produrrà effetto alcuno, resterà lettera morta, noi cittadini non sapremo mai la verità e il responsabile non verrà punito.
Motivo per cui, stanchi di subire, abbiamo deciso di inviare tutta la documentazione (lettere e foto pubblicate dall'informazione locale sulla vicenda) al NOE dei carabinieri e alla Procura della Repubblica di Barcellona e non solo a questa.
Certo la strada della "denuncia" non è proprio quanto di più conducente esista ma l'unica da perseguire di fronte all'inerzia.
Una linea questa che da questo momento porteremo avanti per qualsiasi situazione di degrado o di abusivismo che interesserà il nostro territorio, di qualsiasi origine e natura essa sia! Non possiamo più permettere questo scempio e questo massacro delle nostre isole!”.
Si tratta di una testimonianza grave non solo e non tanto per i fatti a cui si fa riferimento che pure sono notevoli ed inqualificabili e registrano un abuso continuato e tollerato del territorio, ma in particolare per la completa sfiducia che si esprime verso le forze dell’ordine locale a cominciare dalla polizia municipale. E questo lo giudichiamo un fatto tragico. Ma quando abbiamo letto il corsivo che fa seguito alla lettera la tragedia si è tinta di commedia. Il corsivo dice “Apprendiamo che il dirigente del IV settore, comandante della polizia municipale, dott. Domenico Russo, proprio ieri, ha approntato una mail da inviare agli organi di stampa per fare chiarezza sulla situazione. Mail che, presumibilmente - così come ci ha confermato il dottore Russo - non è giunta a destinazione per problemi alla connessione. Nelle prossime ore dovrebbe esserci recapitata”.
Abbiamo atteso fino al momento di andare in onda ma nulla è giunto alla nostra redazione e nulla è apparso sui blog a questo proposito. Ci siamo detti: “Ad inquinare ci vuole un’ora ad informare invece ce ne vogliono più di 48. Ed a perseguire i reati quante ce ne vorranno?”. Ci verrebbe da dire parafrasando il sommo poeta :
“Ahi serva Lipari, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non regina di isole, ma bordello!”.
Rotto l'isolamento. Due mezzi collegano Milazzo con l'arcipelago
Rotto l'isolamento delle isole maggiori dell'arcipelago con il porto di Milazzo. Dalla Città del Capo, quasi in contemporanea, hanno mollato gli ormeggi il vaporetto privato "Lipari island" della Merenda Navigazione e il catamarano "Aquarius" della Ustica Lines(nelle foto della nostra webcam).
Il primo aveva collegato già Lipari con Milazzo. I due mezzi, come visibile dal video, sono giunti quasi contemporaneamente(ore 18 e 13 circa) nel porto liparese di Sottomonastero. Dopo una giornata d'isolamento sembra davvero una "grande grazia" la partenza di due mezzi quasi in contamporanea da Milazzo. Per la cronaca- così come riferitoci da un passeggero che si trovava a bordo del "Lipari island"- la decisione del catamarano di mollare gli ormeggi è arrivata solo dopo che la Merenda Navigazione ha cominciato ad imbarcare. "Prima-ha affermato-nessuno è stato in grado di dare certezze sulla partenza del mezzo a contributo regionale".
IL VIDEO DELL'APPRODO DEI DUE MEZZI:
Il primo aveva collegato già Lipari con Milazzo. I due mezzi, come visibile dal video, sono giunti quasi contemporaneamente(ore 18 e 13 circa) nel porto liparese di Sottomonastero. Dopo una giornata d'isolamento sembra davvero una "grande grazia" la partenza di due mezzi quasi in contamporanea da Milazzo. Per la cronaca- così come riferitoci da un passeggero che si trovava a bordo del "Lipari island"- la decisione del catamarano di mollare gli ormeggi è arrivata solo dopo che la Merenda Navigazione ha cominciato ad imbarcare. "Prima-ha affermato-nessuno è stato in grado di dare certezze sulla partenza del mezzo a contributo regionale".
IL VIDEO DELL'APPRODO DEI DUE MEZZI:
Lettere in redazione: "A proposito dell'elogio..."
Riceviamo dalla dottoressa Francesca De Pasquale e pubblichiamo:
A proposito dell'elogio del Dott. Russo all'ausiliare del traffico, Rita Mandarano (elogio che credo sia meritato), per una questione di giustizia, vorrei ricordare che, in occasione dell'incendio del 17 agosto u.s., altro collega, fuori dal servizio, ha dato la propria preziosa collaborazione.
Si tratta peraltro dello stesso collega, nella persona dell'Ispettore Franco Ficarra, che non molto tempo addietro si era prodigato, per ore ed ore, a causa dell'incendio sviluppatosi all'Officina Urso, pur non essendo in servizio ( per la verità stava tornando a casa dopo un turno di sei ore).
In entrambi i casi nessun elogio è stato formulato nei suoi confronti.
Francesca De Pasquale - Ispettore Capo della Polizia Municipale
A proposito dell'elogio del Dott. Russo all'ausiliare del traffico, Rita Mandarano (elogio che credo sia meritato), per una questione di giustizia, vorrei ricordare che, in occasione dell'incendio del 17 agosto u.s., altro collega, fuori dal servizio, ha dato la propria preziosa collaborazione.
Si tratta peraltro dello stesso collega, nella persona dell'Ispettore Franco Ficarra, che non molto tempo addietro si era prodigato, per ore ed ore, a causa dell'incendio sviluppatosi all'Officina Urso, pur non essendo in servizio ( per la verità stava tornando a casa dopo un turno di sei ore).
In entrambi i casi nessun elogio è stato formulato nei suoi confronti.
Francesca De Pasquale - Ispettore Capo della Polizia Municipale
OMAGGIO A ROSSELLINI AL SALINADOCFEST DOMANI A STROMBOLI
Domani il SalinaDocFest sbarca a Stromboli, l'isola del fuoco, per dedicare una giornata di omaggio a Roberto Rosselini in occasione dei sessant'anni del film Stromboli, terra di Dio, ospite d'onore il produttore Renzo Rossellini, figlio del regista e prezioso testimone dell'epoca.
La celebrazione si aprira' con la presentazione del progetto Museo del Cinema di Stromboli a cura di Zalab e La stanza dello scirocco, proseguira' con le proiezioni di Il e'tait une fois... Rome, ville ouverte di Marie Genin e Serge July (2006-Francia) e Siamo donne-Ep. Ingrid Bergman di Roberto Rossellini (1953-Italia) e si chiudera' con la consegna di un riconoscimento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al SalinaDocFest e ai sindaci delle isole per il loro contributo alla diffusione del cinema nelle Eolie e nel mondo.
Sessant'anni dalla guerra dei due vulcani: la Bergman a Stromboli e la Magnani a Vulcano. Molti abitanti delle isole portano ancora negli occhi e nel cuore il ricordo di quei giorni, primo fra tutti Stefano Cincutto, il ragazzino che, a piedi scalzi, portava tutte le mattine il caffe' alla Bergman in cima al vulcano. Lui e tutti gli altri ''invisibili'' di allora, saranno i veri protagonisti di questo evento speciale.
Dare visibilita' agli Invisibili e' proprio il tema che Giovanna Taviani ha posto al centro del concorso della terza edizione del suo festival, richiamandosi anche al motto di protesta degli abitanti delle Eolie (''Isolani si, Isolati no!'') contro la soppressione dei mezzi di trasporto che rischia di isolarli davvero dal continente condannandoli, appunto, all'inivisibilita'. E' una scommessa che il SalinaDocFest lancia a tutto il mondo del cinema e della cultura. In questa direzione si colloca l'omaggio a uno dei padri del Neorealismo che, insieme a De Sica e Visconti, seppe dare voce a chi non ne aveva e torna oggi a essere un vitale punto di partenza per le nuove generazioni di registi e scrittori cresciuti dopo il crollo del muro di Berlino.
Il festival si chiude sabato 26 con la premiazione dei film vincitori e la consegna del premio Dal testo allo schermo allo scrittore pakistano Mohsin Hamid, autore del romanzo Il fondamentalista riluttante, che incontrera' il pubblico a bordo dello storico rimorchiatore Liberty Tug, ormeggiato nel porto di Santa Marina (Salina-Eolie).
La celebrazione si aprira' con la presentazione del progetto Museo del Cinema di Stromboli a cura di Zalab e La stanza dello scirocco, proseguira' con le proiezioni di Il e'tait une fois... Rome, ville ouverte di Marie Genin e Serge July (2006-Francia) e Siamo donne-Ep. Ingrid Bergman di Roberto Rossellini (1953-Italia) e si chiudera' con la consegna di un riconoscimento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al SalinaDocFest e ai sindaci delle isole per il loro contributo alla diffusione del cinema nelle Eolie e nel mondo.
Sessant'anni dalla guerra dei due vulcani: la Bergman a Stromboli e la Magnani a Vulcano. Molti abitanti delle isole portano ancora negli occhi e nel cuore il ricordo di quei giorni, primo fra tutti Stefano Cincutto, il ragazzino che, a piedi scalzi, portava tutte le mattine il caffe' alla Bergman in cima al vulcano. Lui e tutti gli altri ''invisibili'' di allora, saranno i veri protagonisti di questo evento speciale.
Dare visibilita' agli Invisibili e' proprio il tema che Giovanna Taviani ha posto al centro del concorso della terza edizione del suo festival, richiamandosi anche al motto di protesta degli abitanti delle Eolie (''Isolani si, Isolati no!'') contro la soppressione dei mezzi di trasporto che rischia di isolarli davvero dal continente condannandoli, appunto, all'inivisibilita'. E' una scommessa che il SalinaDocFest lancia a tutto il mondo del cinema e della cultura. In questa direzione si colloca l'omaggio a uno dei padri del Neorealismo che, insieme a De Sica e Visconti, seppe dare voce a chi non ne aveva e torna oggi a essere un vitale punto di partenza per le nuove generazioni di registi e scrittori cresciuti dopo il crollo del muro di Berlino.
Il festival si chiude sabato 26 con la premiazione dei film vincitori e la consegna del premio Dal testo allo schermo allo scrittore pakistano Mohsin Hamid, autore del romanzo Il fondamentalista riluttante, che incontrera' il pubblico a bordo dello storico rimorchiatore Liberty Tug, ormeggiato nel porto di Santa Marina (Salina-Eolie).
Lipari: E' nato l'Inter club Isole Eolie "Peppino Prisco"
Adesso è ufficiale. E' stato costituito a Lipari l'Inter Club Isole Eolie "Peppino Prisco".
Il club, regolarmente costituito con atto notarile, è già ufficialmente affiliato al Coordinamento Inter Club.
Presidente del club è il giovane Andrea Tesoriero. Vice-presidente Maurizio Ferrara. Segretario Carmelo Sparacino. Tesoriere Davide Belletti. Consigliere Mimmo Parisi. Addetto stampa Salvatore Sarpi
Sono ovviamente aperte le iscrizioni. La quota è di euro 20,00. Quattordici dei quali, come da regolamento degli Inter club, da versare al Coordinamento nazionale. Chiunque fosse interessato può rivolgersi ad Andrea Tesoriero al 339.78.74.106 o a Salvatore Sarpi 339.57.98.235
Il club, regolarmente costituito con atto notarile, è già ufficialmente affiliato al Coordinamento Inter Club.
Presidente del club è il giovane Andrea Tesoriero. Vice-presidente Maurizio Ferrara. Segretario Carmelo Sparacino. Tesoriere Davide Belletti. Consigliere Mimmo Parisi. Addetto stampa Salvatore Sarpi
Sono ovviamente aperte le iscrizioni. La quota è di euro 20,00. Quattordici dei quali, come da regolamento degli Inter club, da versare al Coordinamento nazionale. Chiunque fosse interessato può rivolgersi ad Andrea Tesoriero al 339.78.74.106 o a Salvatore Sarpi 339.57.98.235
Lipari. "Elogio" all'ausiliare del traffico Rita Mandarano
Un elogio è stata formalizzato oggi, attraverso la consegna di apposita documentazione, dal dirigente comandante della polizia municipale di Lipari dott. Domenico Russo nei confronti dell'ausiliare del traffico Rita Mandarano.
L'elogio è susseguente al ruolo svolto dalla Mandarano in occasione dell'incendio sviluppatosi il 17 agosto scorso in una abitazione del centro storico di Lipari, per la precisione sulla via Franza.
Rita Mandarano- così come si evince dall'attestazione di elogio- "pur non essendo al momento in servizio, a spregio di qualsiasi difficoltà e pericolo ha volontariamente fornito assistenza ad altro personale della Polizia municipale giunto sul posto, controllando il traffico ed evitando qualsiasi intralcio, da parte dei cittadini residenti o curiosi, alle operazioni di spegnimento".
Per l'ausiliare del traffico che, in quell'occasione dimostrò forte senso del dovere, sicuramente un giusto e doveroso riconoscimento.
L'elogio è susseguente al ruolo svolto dalla Mandarano in occasione dell'incendio sviluppatosi il 17 agosto scorso in una abitazione del centro storico di Lipari, per la precisione sulla via Franza.
Rita Mandarano- così come si evince dall'attestazione di elogio- "pur non essendo al momento in servizio, a spregio di qualsiasi difficoltà e pericolo ha volontariamente fornito assistenza ad altro personale della Polizia municipale giunto sul posto, controllando il traffico ed evitando qualsiasi intralcio, da parte dei cittadini residenti o curiosi, alle operazioni di spegnimento".
Per l'ausiliare del traffico che, in quell'occasione dimostrò forte senso del dovere, sicuramente un giusto e doveroso riconoscimento.
Museo di Lipari, il nuovo direttore Benfari: "sarà luogo di ricerca e cultura" (di Agata Polizzi)
(Hercole.it)"Non nascondo l’emozione per l’incarico che mi è stato affidato. Se ne parlava già da qualche mese". A parlare è Michele Benfari, il nuovo direttore del museo di Lipari.
Direttore Benfari, ci racconti di questo esordio, o meglio dell’ennesima avventura per lei in questi luoghi.
"Da gennaio di quest’anno il direttore Gullo è andato in pensione e il museo da quel momento si è trovato senza un dirigente in grado di determinare anche il minimum essenziale per il suo funzionamento. Devo ringraziare l’assessore ai beni culturali Lino Leanza e il direttore generale del dipartimento Russo per la fiducia accordatami. Appare superfluo sperare, in questo momento cosi difficile per la nostra economia e per la nostra terra, in una collaborazione straordinaria di tutti i dipendenti ma soprattutto delle istituzioni presenti sul territorio".
Il territorio che supporta la cultura, dunque, cosa si aspetta?
"Ho contezza delle grandi difficoltà e per superarle bisognerà che tutto il personale faccia la propria parte. Come in molti sanno, ho avuto la possibilità di lavorare per tre anni all’azienda di soggiorno e turismo a Lipari; in questo contesto ho avuto la fortuna di collaborare con persone qualificate e di grande umanità e di conoscere la bellezza e la natura di queste isole che credo non abbiano eguali. Del resto l’Unesco ne ha riconosciuto le peculiarità e non solo ambientali".
E per quanto riguarda nello specifico il Museo Bernabò Brea?
"Il museo archeologico Bernabò Brea non lo devo certamente svelare io. E’ sicuramente il più importante e conosciuto al mondo per i suoi reperti marini e per la storia degli innumerevoli scavi. In pratica ce lo invidiano tutti".
Obiettivi?
"Il mio vero grande obiettivo è fare del Museo attuale non solo un luogo di conservazione di beni culturali ma un luogo privilegiato di scambi culturali, di studi, ricerca scientifica e anche di formazione. Un luogo dove la storia dell’uomo possa mescolarsi con l’arte contemporanea, la musica, il teatro, la danza".
Pensa già a degli strumenti precisi per ottenere tutto questo?
"Ovviamente per attuare un simile programma si richiede un rinnovamento anche delle forme giuridiche e gestionali del Museo, tenendo conto anche delle esperienze maturate in altri Paesi. Insomma penso ad una dimensione imprenditoriale che implica nuove modalità di management, nuove collaborazioni con sedi istituzionali, ad accordi con privati, con fondazioni. Se penso a tutti gli uomini potenti del mondo che si sono fermati almeno una volta con i loro yacht nei mari dell’arcipelago eoliano, mi viene facile fare quattro conti..".
Insomma una sorta di network con cui le Eolie entrano nel sistema dell’arte, no?
"Questo ovviamente può accadere se le istituzioni e la politica si rendono conto che un museo come quello di Lipari, và visto con un occhio moderno che stimola la ricerca di metodi innovativi di promozione, quali per esempio l’esportazione temporanea di opere in altri musei del mondo con la clausola di riceverne altre di pari importanza, magari nei momenti di minor flusso turistico, in modo da creare quella famosa destagionalizzazione di cui si parla tanto. Per fare questo, oltre al mio impegno personale, c’è bisogno di un forte interesse e di una grande passione di tutti gli uomini di buona volontà che hanno a cuore le sorti di questo scrigno nel quale viene custodito uno dei più grandi patrimoni culturali del mondo, senza dimenticare le altre meraviglie paesaggistiche e culturali tra cui Filicudi e Panarea, Salina e Stromboli, anch’esse con i loro piccoli contenitori museali, testimoni della cultura di questi luoghi".
Qualche anticipazione sulla seguente programmazione?
"Ci stiamo lavorando, ho in mente molte cose, penso ad una stagione di appuntamenti ragionata, fresca, attenta a rispettare la sacralità di questo luogo, di questo contenitore museale, che vorrei fosse un incubatore di cultura dinamico, aperto, vivo".
Il primo appuntamento del suo mandato?
"Il 28 settembre si inaugura a Lipari, nello spazio espositivo di Santa Caterina 'L’Eros nell’arte. Dalle veneri classiche all’immagine contemporanea del corpo'. Un appuntamento che vuole coniugare sin da subito archeologia e contemporaneità proponendo una riflessione, anche piuttosto forte, sull’immagine del corpo. In particolare sull’eros, da sempre presente nell’arte con le molteplici implicazioni che la sua interpretazione comporta. Un excursus per immagini di opere arcaiche e contemporanee, ma anche parole, musica e danza, attorno ad un tema così attuale, così complesso".
Direttore Benfari, ci racconti di questo esordio, o meglio dell’ennesima avventura per lei in questi luoghi.
"Da gennaio di quest’anno il direttore Gullo è andato in pensione e il museo da quel momento si è trovato senza un dirigente in grado di determinare anche il minimum essenziale per il suo funzionamento. Devo ringraziare l’assessore ai beni culturali Lino Leanza e il direttore generale del dipartimento Russo per la fiducia accordatami. Appare superfluo sperare, in questo momento cosi difficile per la nostra economia e per la nostra terra, in una collaborazione straordinaria di tutti i dipendenti ma soprattutto delle istituzioni presenti sul territorio".
Il territorio che supporta la cultura, dunque, cosa si aspetta?
"Ho contezza delle grandi difficoltà e per superarle bisognerà che tutto il personale faccia la propria parte. Come in molti sanno, ho avuto la possibilità di lavorare per tre anni all’azienda di soggiorno e turismo a Lipari; in questo contesto ho avuto la fortuna di collaborare con persone qualificate e di grande umanità e di conoscere la bellezza e la natura di queste isole che credo non abbiano eguali. Del resto l’Unesco ne ha riconosciuto le peculiarità e non solo ambientali".
E per quanto riguarda nello specifico il Museo Bernabò Brea?
"Il museo archeologico Bernabò Brea non lo devo certamente svelare io. E’ sicuramente il più importante e conosciuto al mondo per i suoi reperti marini e per la storia degli innumerevoli scavi. In pratica ce lo invidiano tutti".
Obiettivi?
"Il mio vero grande obiettivo è fare del Museo attuale non solo un luogo di conservazione di beni culturali ma un luogo privilegiato di scambi culturali, di studi, ricerca scientifica e anche di formazione. Un luogo dove la storia dell’uomo possa mescolarsi con l’arte contemporanea, la musica, il teatro, la danza".
Pensa già a degli strumenti precisi per ottenere tutto questo?
"Ovviamente per attuare un simile programma si richiede un rinnovamento anche delle forme giuridiche e gestionali del Museo, tenendo conto anche delle esperienze maturate in altri Paesi. Insomma penso ad una dimensione imprenditoriale che implica nuove modalità di management, nuove collaborazioni con sedi istituzionali, ad accordi con privati, con fondazioni. Se penso a tutti gli uomini potenti del mondo che si sono fermati almeno una volta con i loro yacht nei mari dell’arcipelago eoliano, mi viene facile fare quattro conti..".
Insomma una sorta di network con cui le Eolie entrano nel sistema dell’arte, no?
"Questo ovviamente può accadere se le istituzioni e la politica si rendono conto che un museo come quello di Lipari, và visto con un occhio moderno che stimola la ricerca di metodi innovativi di promozione, quali per esempio l’esportazione temporanea di opere in altri musei del mondo con la clausola di riceverne altre di pari importanza, magari nei momenti di minor flusso turistico, in modo da creare quella famosa destagionalizzazione di cui si parla tanto. Per fare questo, oltre al mio impegno personale, c’è bisogno di un forte interesse e di una grande passione di tutti gli uomini di buona volontà che hanno a cuore le sorti di questo scrigno nel quale viene custodito uno dei più grandi patrimoni culturali del mondo, senza dimenticare le altre meraviglie paesaggistiche e culturali tra cui Filicudi e Panarea, Salina e Stromboli, anch’esse con i loro piccoli contenitori museali, testimoni della cultura di questi luoghi".
Qualche anticipazione sulla seguente programmazione?
"Ci stiamo lavorando, ho in mente molte cose, penso ad una stagione di appuntamenti ragionata, fresca, attenta a rispettare la sacralità di questo luogo, di questo contenitore museale, che vorrei fosse un incubatore di cultura dinamico, aperto, vivo".
Il primo appuntamento del suo mandato?
"Il 28 settembre si inaugura a Lipari, nello spazio espositivo di Santa Caterina 'L’Eros nell’arte. Dalle veneri classiche all’immagine contemporanea del corpo'. Un appuntamento che vuole coniugare sin da subito archeologia e contemporaneità proponendo una riflessione, anche piuttosto forte, sull’immagine del corpo. In particolare sull’eros, da sempre presente nell’arte con le molteplici implicazioni che la sua interpretazione comporta. Un excursus per immagini di opere arcaiche e contemporanee, ma anche parole, musica e danza, attorno ad un tema così attuale, così complesso".
Lipari: Assemblea del Circolo comunale del PD
Comunicato Stampa del PD del Circolo di Lipari
Si comunica agli iscritti ed ai simpatizzanti del Partito Democratico che è convocata l´assemblea del Circolo del Comune di Lipari, per l´elezione dei Delegati
alle Convenzioni Provinciali per la costituzione delle Convenzioni Nazionali e Regionali, per giorno 29.09.2009 alle ore 17,00 in Lipari c/o L´Hotel Arciduca di
via Giuseppe Franza
O.d.g. :
1. Elezione dei Delegati alla Convenzione Provinciale per la Costituzione della
Convenzione Nazionale
2. Elezione dei Delegati alla Convenzione Provinciale per la Costituzione della
Convenzione Regionale.
Programma dei Lavori:
1. Apertura lavori e costituzione Presidenza
2. Illustrazione linee politico-programmatiche delle mozioni
3. Presentazione liste dei delegati alle Convenzioni Provinciali per la costituzione delle Convenzioni Nazionali e Regionali
4. Dibattito sulle Mozioni Giorno 29.09.2009 alle ore 17,15.
5. Inizio operazioni di voto Giorno 29.09.2009 alle ore 18,00.
6. Scrutinio Pubblico
7. Compilazione verbale di Circolo e chiusura lavori
Il Coordinatore del Circolo
Dott. Saverio Merlino
Si comunica agli iscritti ed ai simpatizzanti del Partito Democratico che è convocata l´assemblea del Circolo del Comune di Lipari, per l´elezione dei Delegati
alle Convenzioni Provinciali per la costituzione delle Convenzioni Nazionali e Regionali, per giorno 29.09.2009 alle ore 17,00 in Lipari c/o L´Hotel Arciduca di
via Giuseppe Franza
O.d.g. :
1. Elezione dei Delegati alla Convenzione Provinciale per la Costituzione della
Convenzione Nazionale
2. Elezione dei Delegati alla Convenzione Provinciale per la Costituzione della
Convenzione Regionale.
Programma dei Lavori:
1. Apertura lavori e costituzione Presidenza
2. Illustrazione linee politico-programmatiche delle mozioni
3. Presentazione liste dei delegati alle Convenzioni Provinciali per la costituzione delle Convenzioni Nazionali e Regionali
4. Dibattito sulle Mozioni Giorno 29.09.2009 alle ore 17,15.
5. Inizio operazioni di voto Giorno 29.09.2009 alle ore 18,00.
6. Scrutinio Pubblico
7. Compilazione verbale di Circolo e chiusura lavori
Il Coordinatore del Circolo
Dott. Saverio Merlino
Lettere al direttore. Discarica di Canneto. Preannunciato l'invio di documentazione al NOE dei carabinieri e alla Procura
Caro direttore,
abbiamo avuto modo di leggere sul suo autorevole giornale on line l'interrogazione del consigliere Pietro Lo Cascio sul vergognoso episodio di Canneto Dentro dove si stava perpetrando un grave reato di inquinamento ambientale "sventato" dalla cittadina Anna Miracula e dall'informazione locale.
Apprezziamo l'intervento di Lo Cascio ma, nello stesso tempo, siamo certi non produrrà effetto alcuno, resterà lettera morta, noi cittadini non sapremo mai la verità e il responsabile non verrà punito.
Motivo per cui, stanchi di subire, abbiamo deciso di inviare tutta la documentazione (lettere e foto pubblicate dall'informazione locale sulla vicenda) al NOE dei carabinieri e alla Procura della Repubblica di Barcellona e non solo a questa.
Certo la strada della "denuncia" non è proprio quanto di più conducente esista ma l'unica da perseguire di fronte all'inerzia.
Una linea questa che da questo momento porteremo avanti per qualsiasi situazione di degrado o di abusivismo che interesserà il nostro territorio, di qualsiasi origine e natura essa sia! Non possiamo più permettere questo scempio e questo massacro delle nostre isole!
Lettera firmata
NDD- Apprendiamo che il dirigente del IV settore, comandante della polizia municipale, dott. Domenico Russo, proprio ieri, ha approntato una mail da inviare agli organi di stampa per fare chiarezza sulla situazione. Mail che, presumibilmente-così come ci ha confermato il dottore Russo- non è giunta a destinazione per problemi alla connessione. Nelle prossime ore dovrebbe esserci recapitata.
abbiamo avuto modo di leggere sul suo autorevole giornale on line l'interrogazione del consigliere Pietro Lo Cascio sul vergognoso episodio di Canneto Dentro dove si stava perpetrando un grave reato di inquinamento ambientale "sventato" dalla cittadina Anna Miracula e dall'informazione locale.
Apprezziamo l'intervento di Lo Cascio ma, nello stesso tempo, siamo certi non produrrà effetto alcuno, resterà lettera morta, noi cittadini non sapremo mai la verità e il responsabile non verrà punito.
Motivo per cui, stanchi di subire, abbiamo deciso di inviare tutta la documentazione (lettere e foto pubblicate dall'informazione locale sulla vicenda) al NOE dei carabinieri e alla Procura della Repubblica di Barcellona e non solo a questa.
Certo la strada della "denuncia" non è proprio quanto di più conducente esista ma l'unica da perseguire di fronte all'inerzia.
Una linea questa che da questo momento porteremo avanti per qualsiasi situazione di degrado o di abusivismo che interesserà il nostro territorio, di qualsiasi origine e natura essa sia! Non possiamo più permettere questo scempio e questo massacro delle nostre isole!
Lettera firmata
NDD- Apprendiamo che il dirigente del IV settore, comandante della polizia municipale, dott. Domenico Russo, proprio ieri, ha approntato una mail da inviare agli organi di stampa per fare chiarezza sulla situazione. Mail che, presumibilmente-così come ci ha confermato il dottore Russo- non è giunta a destinazione per problemi alla connessione. Nelle prossime ore dovrebbe esserci recapitata.
Brevi
Eolie isolate - Arcipelago isolato nonostante un leggero miglioramento delle condizioni meteomarine. Al momento restano fermi nei porti di riferimento traghetti, aliscafi e catamarani. A Lipari sono bloccati un gruppetto di turisti. Si tratta di quelli che non sono riusciti a prendere posto sull'unico aliscafo che stamani ha lasciato Lipari alle 7 e 40. Bloccati a Milazzo gli eoliani. Difficoltà nelle scuole e negli uffici pubblici.
L'artista Virgilio Lo Schiavo ricordato nella sua Salina- Nel suo nutrito programma culturale, la Biblioteca comunale di Malfa ha dedicato una due giorni speciale per celebrare il centenario della nascita di Virgilio Lo Schiavo (1909-2009), cittadino illustre che si è distinto durante tutto l'arco della propria vita, soprattutto in campo artistico. Autore degli affreschi e dei dipinti murali presenti nella chiesa patronale di S. Lorenzo, Lo Schiavo è emigrato in Australia ed ha continuato la sua attività, realizzando opere di rilievo nella cattedrale di Brisbane, oltre a quelle presenti nell'università e nella chiesa laurenziana di Sidney. Da ricordare le opere artistiche dedicate allo scrittore inglese W. Shakespeare, che gli hanno permesso di conseguire importanti riconoscimenti a livello internazionale. Per l'occasione è giunto sull'isola il coro polifonico australiano "Surplis Singers". Tra i componenti del gruppo Fabian Lo Schiavo, nipote di Virgilio, che ha raccontato la storia della propria famiglia.
Messina:Nuovo caso di influenza, ma il ragazzo sta bene. Frequenta il La Farina, come una figlia di Giovanna Russo, ma i medici assicurano che non c'è correlazione Ancora un caso di influenza A-H1N1 a Messina. Da martedì pomeriggio, un ragazzo di 17 anni, M.M. le iniziali, è ricoverato nel reparto di Malattie infettive del Policlinico con una diagnosi di influenza A. La conferma è arrivata ieri, quando dal Centro di riferimento regionale di Palermo sono stati comunicati al direttore generale del Policlinico, Giuseppe Pecoraro, gli esiti degli esami del tampone faringeo e nasale.
Il giovane ha avuto sino a ieri pomeriggio una temperatura costante (38°), ma in serata – come hanno fatto sapere i sanitari che lo hanno in cura nel Reparto di malattie infettive – le sue condizioni sono nettamente migliorate (quasi sfebbrato). Anche la Tac ha escluso complicazioni e viene tenuto sotto osservazione solo a scopo precauzionale.
Il ragazzo frequenta il Liceo classico La Farina, così come una delle figlie di Giovanna Russo, la donna morta al Papardo sabato scorso. Ma secondo i medici si tratta soltanto di una coincidenza, non ci sarebbe correlazione tra i due fatti.
L'artista Virgilio Lo Schiavo ricordato nella sua Salina- Nel suo nutrito programma culturale, la Biblioteca comunale di Malfa ha dedicato una due giorni speciale per celebrare il centenario della nascita di Virgilio Lo Schiavo (1909-2009), cittadino illustre che si è distinto durante tutto l'arco della propria vita, soprattutto in campo artistico. Autore degli affreschi e dei dipinti murali presenti nella chiesa patronale di S. Lorenzo, Lo Schiavo è emigrato in Australia ed ha continuato la sua attività, realizzando opere di rilievo nella cattedrale di Brisbane, oltre a quelle presenti nell'università e nella chiesa laurenziana di Sidney. Da ricordare le opere artistiche dedicate allo scrittore inglese W. Shakespeare, che gli hanno permesso di conseguire importanti riconoscimenti a livello internazionale. Per l'occasione è giunto sull'isola il coro polifonico australiano "Surplis Singers". Tra i componenti del gruppo Fabian Lo Schiavo, nipote di Virgilio, che ha raccontato la storia della propria famiglia.
Messina:Nuovo caso di influenza, ma il ragazzo sta bene. Frequenta il La Farina, come una figlia di Giovanna Russo, ma i medici assicurano che non c'è correlazione Ancora un caso di influenza A-H1N1 a Messina. Da martedì pomeriggio, un ragazzo di 17 anni, M.M. le iniziali, è ricoverato nel reparto di Malattie infettive del Policlinico con una diagnosi di influenza A. La conferma è arrivata ieri, quando dal Centro di riferimento regionale di Palermo sono stati comunicati al direttore generale del Policlinico, Giuseppe Pecoraro, gli esiti degli esami del tampone faringeo e nasale.
Il giovane ha avuto sino a ieri pomeriggio una temperatura costante (38°), ma in serata – come hanno fatto sapere i sanitari che lo hanno in cura nel Reparto di malattie infettive – le sue condizioni sono nettamente migliorate (quasi sfebbrato). Anche la Tac ha escluso complicazioni e viene tenuto sotto osservazione solo a scopo precauzionale.
Il ragazzo frequenta il Liceo classico La Farina, così come una delle figlie di Giovanna Russo, la donna morta al Papardo sabato scorso. Ma secondo i medici si tratta soltanto di una coincidenza, non ci sarebbe correlazione tra i due fatti.
Pdl-Sicilia, attacco frontale ai coordinatori
I parlamentari siciliani del Popolo delle Libertà, Fabio Granata, Dore Misuraca,Pippo Scalia, Carmelo Briguglio e Nino Lo Presti, hanno ufficialmente avviato il nuovo progetto politico che si sostanzierà nella creazione del Pdl Sicilia.
Il primo passo istituzionale e politico sarà la comunicazione, nei prossimi giorni, alla Presidenza dell'Ars, della formazione del nuovo gruppo parlamentare che conta di raccogliere anche l'adesione dei deputati regionali vicini alle posizioni del sottosegretario Gianfranco Miccichè. Contestualmente - dicono i parlamentari - si valuterà la possibilità di costituire gruppi autonomi anche negli enti locali dell'Isola, partendo dalle realtà metropolitane e dalle province più grandi. « Il Pdl Sicilia – spiegano i parlamentari – intende rappresentare un punto di riferimento certo non solo per i rappresentanti istituzionali e per i militanti che aderiranno, ma anche per il mondo dell'associazionismo e per tutti quei cittadini che desiderano dare un contributo d'innovazione e modernità alla politica siciliana».
Da Roma replica il coordinatore nazionale del Pdl Ignazio La Russa: «Per fortuna si tratta solo di un annuncio e di solito non a tutti gli annunci seguono fatti. Sarebbe una cosa poco responsabile, bisogna lavorare per unire e non per dividere».
E gli fa eco Enrico La Loggia, vicepresidente dei deputati del Pdl: «Concordo con il ministro La Russa che la formazione di un gruppo Pdl Sicilia, oltre che poco responsabile, sarebbe anche del tutto inutile e dannoso. La Sicilia non ha bisogno di questo, ma di una politica alta al servizio dei suoi cittadini. Cosa che può essere realizzata solo da un Pdl che sia in grado di ricomporsi ed agire unitariamente».
Ma Carmelo Briguglio, deputato siciliano tra i promotori del Pdl Sicilia ribatte a ruota: «Mi meraviglio di certe meraviglie. Se il Pdl Sicilia nascerà sarà perchè il Pdl nazionale non ce la farà a superare l'anomalia politica e statutaria, unica in tutta Italia, di due co-coordinatori regionali che peraltro, quando straparlano come in questi giorni dell'aut aut posto al ministro della Giustizia e al presidente del Senato di ordinare ai loro assessori di riferimento del governo Lombardo, non registrano nessuna indignazione, nessun richiamo all'ordine da parte di chi aveva il dovere di farlo. Il Pdl Sicilia non costituirà il gruppo domani e nemmeno dopodomani, ma - prosegue - è inevitabile che nasca come soggetto politico e parlamentare molto presto, se non verrà superata l'attuale gestione del Pdl siciliano, obiettivamente inadeguata sul piano della rappresentatività e incapace di svolgere il proprio ruolo nella maggioranza che sostiene Lombardo, che ha il sostegno di Berlusconi e Fini. C'è ancora tempo e spazio politico per ritrovare una sintesi unitaria - aggiunge - ma occorre farlo molto presto. Auspico che al di là delle schermaglie strumentali, in sede nazionale parta già domani una forte iniziativa politica in grado di ricomporre il partito intorno a una leadership regionale autorevole e condivisa».
E il deputato nazionale Fabio Granata rincara la dose: «intendiamo sostenere il governo Lombardo peraltro secondo le indicazioni a suo tempo sia di Berlusconi che di Fini e non è possibile assistere indifferenti ai continui attacchi che si muovono al suo governo. Le nostre città sono ultime nelle classifiche per qualità della vita e benessere, pur essendo una regione con straordinarie potenzialità che certo non sono quelle del Molise o della Basilicata, eppure sprofondiamo mentre c'è da mettere mano con urgenza all'utilizzo dei fondi europei dell'Agenda 2007- 2013. Questa è la vera irresponsabilità, non rendersi conto che bisogna aiutare i governo a portare avanti i progetti, incalzarlo su questo fronte, piuttosto che parlare di elezioni anticipate o di ritirare dalla giunta gli assessori. Un'ipotesi folle solo a pensarla, perché non tiene conto della drammaticità della realtà che richiede corale sforzo a impegnarsi per lo sviluppo. Il che non significa appiattirsi sulle scelte del governo ma contribuire alla sua azione di motore propulsore per l'economia, accelerare i progetti».
Nino Lo Presti dice che il gruppo potrà contare su 14-15 deputati: Non c'è alcuna divisione col Pdl, di divisione si potrà parlare solo quando qualcuno romperà l'aleanza con Lombardo e quel qualcuno potrà essere, come ha detto il ministro Alfano, solo Berlusconi».
Il primo passo istituzionale e politico sarà la comunicazione, nei prossimi giorni, alla Presidenza dell'Ars, della formazione del nuovo gruppo parlamentare che conta di raccogliere anche l'adesione dei deputati regionali vicini alle posizioni del sottosegretario Gianfranco Miccichè. Contestualmente - dicono i parlamentari - si valuterà la possibilità di costituire gruppi autonomi anche negli enti locali dell'Isola, partendo dalle realtà metropolitane e dalle province più grandi. « Il Pdl Sicilia – spiegano i parlamentari – intende rappresentare un punto di riferimento certo non solo per i rappresentanti istituzionali e per i militanti che aderiranno, ma anche per il mondo dell'associazionismo e per tutti quei cittadini che desiderano dare un contributo d'innovazione e modernità alla politica siciliana».
Da Roma replica il coordinatore nazionale del Pdl Ignazio La Russa: «Per fortuna si tratta solo di un annuncio e di solito non a tutti gli annunci seguono fatti. Sarebbe una cosa poco responsabile, bisogna lavorare per unire e non per dividere».
E gli fa eco Enrico La Loggia, vicepresidente dei deputati del Pdl: «Concordo con il ministro La Russa che la formazione di un gruppo Pdl Sicilia, oltre che poco responsabile, sarebbe anche del tutto inutile e dannoso. La Sicilia non ha bisogno di questo, ma di una politica alta al servizio dei suoi cittadini. Cosa che può essere realizzata solo da un Pdl che sia in grado di ricomporsi ed agire unitariamente».
Ma Carmelo Briguglio, deputato siciliano tra i promotori del Pdl Sicilia ribatte a ruota: «Mi meraviglio di certe meraviglie. Se il Pdl Sicilia nascerà sarà perchè il Pdl nazionale non ce la farà a superare l'anomalia politica e statutaria, unica in tutta Italia, di due co-coordinatori regionali che peraltro, quando straparlano come in questi giorni dell'aut aut posto al ministro della Giustizia e al presidente del Senato di ordinare ai loro assessori di riferimento del governo Lombardo, non registrano nessuna indignazione, nessun richiamo all'ordine da parte di chi aveva il dovere di farlo. Il Pdl Sicilia non costituirà il gruppo domani e nemmeno dopodomani, ma - prosegue - è inevitabile che nasca come soggetto politico e parlamentare molto presto, se non verrà superata l'attuale gestione del Pdl siciliano, obiettivamente inadeguata sul piano della rappresentatività e incapace di svolgere il proprio ruolo nella maggioranza che sostiene Lombardo, che ha il sostegno di Berlusconi e Fini. C'è ancora tempo e spazio politico per ritrovare una sintesi unitaria - aggiunge - ma occorre farlo molto presto. Auspico che al di là delle schermaglie strumentali, in sede nazionale parta già domani una forte iniziativa politica in grado di ricomporre il partito intorno a una leadership regionale autorevole e condivisa».
E il deputato nazionale Fabio Granata rincara la dose: «intendiamo sostenere il governo Lombardo peraltro secondo le indicazioni a suo tempo sia di Berlusconi che di Fini e non è possibile assistere indifferenti ai continui attacchi che si muovono al suo governo. Le nostre città sono ultime nelle classifiche per qualità della vita e benessere, pur essendo una regione con straordinarie potenzialità che certo non sono quelle del Molise o della Basilicata, eppure sprofondiamo mentre c'è da mettere mano con urgenza all'utilizzo dei fondi europei dell'Agenda 2007- 2013. Questa è la vera irresponsabilità, non rendersi conto che bisogna aiutare i governo a portare avanti i progetti, incalzarlo su questo fronte, piuttosto che parlare di elezioni anticipate o di ritirare dalla giunta gli assessori. Un'ipotesi folle solo a pensarla, perché non tiene conto della drammaticità della realtà che richiede corale sforzo a impegnarsi per lo sviluppo. Il che non significa appiattirsi sulle scelte del governo ma contribuire alla sua azione di motore propulsore per l'economia, accelerare i progetti».
Nino Lo Presti dice che il gruppo potrà contare su 14-15 deputati: Non c'è alcuna divisione col Pdl, di divisione si potrà parlare solo quando qualcuno romperà l'aleanza con Lombardo e quel qualcuno potrà essere, come ha detto il ministro Alfano, solo Berlusconi».
mercoledì 23 settembre 2009
Eolie: Imperversa lo scirocco. Approdo vietato per il "Novelli" a Lipari
Imperversa lo scirocco e i passeggeri(quelli provenienti dalle isole minori), qualche turista (in partenza da Lipari) e diversi eoliani (in rientro da Milazzo) pagano già il primo "salato" prezzo ad approdi non altezza.
Intorno alle 18 e 45, dopo ben 4 tentativi, la nave Pietro Novelli della Siremar,proveniente da Alicudi, Filicudi e Salina, ha dovuto rinunciare ad approdare a Lipari con il disappunto di chi doveva sbarcare ed è stato trasportato sino a Milazzo e di chi doveva lasciare l'isola e non ha potuto farlo.
"Abortito" a Capo Milazzo anche un tentativo del mezzo dell'Ustica Lines di raggiungere l'arcipelago. Il mezzo, partito alle 18, è stato costretto al rientro.
Intorno alle 18 e 45, dopo ben 4 tentativi, la nave Pietro Novelli della Siremar,proveniente da Alicudi, Filicudi e Salina, ha dovuto rinunciare ad approdare a Lipari con il disappunto di chi doveva sbarcare ed è stato trasportato sino a Milazzo e di chi doveva lasciare l'isola e non ha potuto farlo.
"Abortito" a Capo Milazzo anche un tentativo del mezzo dell'Ustica Lines di raggiungere l'arcipelago. Il mezzo, partito alle 18, è stato costretto al rientro.
Chi si ricorda di San Calogero? (di Michele Giacomantonio)
(Michele Giacomantonio) Un silenzio tombale è sceso sulle Terme di S. Calogero. Non ne parla più nessuno a cominciare dall’Amministrazione comunale che pure, in passato, aveva assicurato di volerne fare un cavallo di battaglia.
Il 24.04.2002 il consiglio comunale di Lipari ebbe a deliberare la costituzione di una società per la Trasformazione Urbana dell’area di Pianoconte-San Calogero. A seguito della deliberazione venne chiesto al Ministero delle Infrastrutture un finanziamento di 100 mila euro per far effettuare uno studio di fattibilità. In quell’occasione il Sindaco Bruno presentò la Dott. Cristina Rossi quale capofila di un gruppo imprenditore interessato ad investire sulle terme. A distanza di diversi anni niente abbiamo saputo. Tutto avvolto dalle nebbie del non fare.
Dal 7 dicembre 2002 al 3 novembre 2004 a più riprese appaino sui giornali notizie che l’Amministrazione abbia voglia vendere (ammesso che fosse nelle sua disponibilità) le Terme ma erano notizie sempre smentite affermando che invece vi erano altri progetti. Ma di quali fossero non è si è saputo nulla. Poi fu indetta una sorta di gara fra chi volesse utilizzare i locali, ma anche questa iniziativa è finita nel nulla.
L’edificio è lì chiuso, privati ricevono i turisti in visita, fanno visitare il tolos miceneo e intascano le mance.
Eppure è un peccato che il complesso venga lasciato abbandonato con il bisogno di punti di interesse che il nostro turismo ha, per sottolineare percorsi culturali naturalisitici.
Certo ripristinare le Terme come erano un tempo è ormai praticamente impossibile. I posti letto che si possono recuperare nella struttura sono insufficienti per dare vita ad una sorta di realtà paraospedaliera con gli standard di servizio e di assistenza che oggi sono divenuti obbligatori. Né questo può essere ovviato con strutture alberghiere esterne giacchè nella zona non ne esistono, né si può pensare di crearle visto il PTP delle Eolie. Inoltre vi è il problema dell’acqua che negli ultimi 120 anni ha subito una lenta e continua diminuzione della portata e della temperatura della sorgente. Per la temperatura si è passati da valori superiori a 90° C del 1872, a valori prossimi a 60° nel periodo 1906-1972. a 47° nel 1996. Quanto alla portata questa è passata dai 60 l/min agli attuali 20l/min..
Più realistico è pensare – come sostiene Pino La Greca nel suo libro “Le terme di San Calogero” – ad un Museo delle terme, composto da stanze, camere e gallerie che espongono riproduzioni di codici miniati, pitture incisioni, fotografie, documenti e testimonianze sulla storia notevole delle terme liparesi ed italiane in genere, affiancato da una mostra permanente fotografica, documentale e materiale dell’arte e delle tradizioni contadine dell’isola di Lipari. Una struttura che sarebbe unica in Sicilia e nell’intera Italia Meridionale. Fin qui Pino la Greca.
A fianco al Museo delle Terme potrebbe essere forse recuperata, trovando i finanziamenti, un’idea ambiziosa maturata al tempo della mia Amministrazione, e cioè quella di un grande parco che si stagli sul mare e che comprenderebbe oltre l’area San Calogero anche la valle del Fuardo, ove siano inseriti, in modo sinergico, un polo Benessere e Bellezza ed un polo Salute naturalmente un parco aperto che non preveda ospedalizzazione. Nell’ipotesi i due poli venivano collegati fra loro da un percorso coperto e protetto in modo da renderlo fruibile tutto l’anno.
Intorno erano previste una serie di piazze-solarium panoramiche su più livelli differenziati, piazze come luoghi di socialità ed incontro con vista panoramica sul circondario che permettano di spaziare con gli occhi a 360°.
In quest’ambiente si possono pensare inseriti un grande minigolf, zone d’intrattenimento all’aperto e da ballo, sistemazione di percorsi sportivi, parco dei bambini e ragazzi e così via.
Siccome uno dei problemi più seri è quello di ridurre al minimo l’impatto ambientale, nell’ipotesi allora formulata, il polo benessere e bellezza che comporterebbe l’attuazione di piscine al chiuso ed all’aperto si ipotizzerebbe come struttura realizzata totalmente fuori terra e, che, per la parte al chiuso sarebbe successivamente interrata con un’opera di attenta modellazione del riporto del terreno. Queste zone infine venivano ricoperte di verde, di fiori e piante in modo da ottenere un ambiente quanto mai curato e di grande fascino e presa sugli ospiti e sui visitatori.
Certo che un centro di interesse di questo tipo sarebbe un grande richiamo che valorizzerebbe non solo tutta l’area del circondario ma l’intera isola di Lipari.
Solo un sogno? Con un’Amministrazione che si muove solo dietro all’emergenza non può rimanere che un altro sogno come quello del parco di Porticello e delle cave, oppure del Caolino.
Il 24.04.2002 il consiglio comunale di Lipari ebbe a deliberare la costituzione di una società per la Trasformazione Urbana dell’area di Pianoconte-San Calogero. A seguito della deliberazione venne chiesto al Ministero delle Infrastrutture un finanziamento di 100 mila euro per far effettuare uno studio di fattibilità. In quell’occasione il Sindaco Bruno presentò la Dott. Cristina Rossi quale capofila di un gruppo imprenditore interessato ad investire sulle terme. A distanza di diversi anni niente abbiamo saputo. Tutto avvolto dalle nebbie del non fare.
Dal 7 dicembre 2002 al 3 novembre 2004 a più riprese appaino sui giornali notizie che l’Amministrazione abbia voglia vendere (ammesso che fosse nelle sua disponibilità) le Terme ma erano notizie sempre smentite affermando che invece vi erano altri progetti. Ma di quali fossero non è si è saputo nulla. Poi fu indetta una sorta di gara fra chi volesse utilizzare i locali, ma anche questa iniziativa è finita nel nulla.
L’edificio è lì chiuso, privati ricevono i turisti in visita, fanno visitare il tolos miceneo e intascano le mance.
Eppure è un peccato che il complesso venga lasciato abbandonato con il bisogno di punti di interesse che il nostro turismo ha, per sottolineare percorsi culturali naturalisitici.
Certo ripristinare le Terme come erano un tempo è ormai praticamente impossibile. I posti letto che si possono recuperare nella struttura sono insufficienti per dare vita ad una sorta di realtà paraospedaliera con gli standard di servizio e di assistenza che oggi sono divenuti obbligatori. Né questo può essere ovviato con strutture alberghiere esterne giacchè nella zona non ne esistono, né si può pensare di crearle visto il PTP delle Eolie. Inoltre vi è il problema dell’acqua che negli ultimi 120 anni ha subito una lenta e continua diminuzione della portata e della temperatura della sorgente. Per la temperatura si è passati da valori superiori a 90° C del 1872, a valori prossimi a 60° nel periodo 1906-1972. a 47° nel 1996. Quanto alla portata questa è passata dai 60 l/min agli attuali 20l/min..
Più realistico è pensare – come sostiene Pino La Greca nel suo libro “Le terme di San Calogero” – ad un Museo delle terme, composto da stanze, camere e gallerie che espongono riproduzioni di codici miniati, pitture incisioni, fotografie, documenti e testimonianze sulla storia notevole delle terme liparesi ed italiane in genere, affiancato da una mostra permanente fotografica, documentale e materiale dell’arte e delle tradizioni contadine dell’isola di Lipari. Una struttura che sarebbe unica in Sicilia e nell’intera Italia Meridionale. Fin qui Pino la Greca.
A fianco al Museo delle Terme potrebbe essere forse recuperata, trovando i finanziamenti, un’idea ambiziosa maturata al tempo della mia Amministrazione, e cioè quella di un grande parco che si stagli sul mare e che comprenderebbe oltre l’area San Calogero anche la valle del Fuardo, ove siano inseriti, in modo sinergico, un polo Benessere e Bellezza ed un polo Salute naturalmente un parco aperto che non preveda ospedalizzazione. Nell’ipotesi i due poli venivano collegati fra loro da un percorso coperto e protetto in modo da renderlo fruibile tutto l’anno.
Intorno erano previste una serie di piazze-solarium panoramiche su più livelli differenziati, piazze come luoghi di socialità ed incontro con vista panoramica sul circondario che permettano di spaziare con gli occhi a 360°.
In quest’ambiente si possono pensare inseriti un grande minigolf, zone d’intrattenimento all’aperto e da ballo, sistemazione di percorsi sportivi, parco dei bambini e ragazzi e così via.
Siccome uno dei problemi più seri è quello di ridurre al minimo l’impatto ambientale, nell’ipotesi allora formulata, il polo benessere e bellezza che comporterebbe l’attuazione di piscine al chiuso ed all’aperto si ipotizzerebbe come struttura realizzata totalmente fuori terra e, che, per la parte al chiuso sarebbe successivamente interrata con un’opera di attenta modellazione del riporto del terreno. Queste zone infine venivano ricoperte di verde, di fiori e piante in modo da ottenere un ambiente quanto mai curato e di grande fascino e presa sugli ospiti e sui visitatori.
Certo che un centro di interesse di questo tipo sarebbe un grande richiamo che valorizzerebbe non solo tutta l’area del circondario ma l’intera isola di Lipari.
Solo un sogno? Con un’Amministrazione che si muove solo dietro all’emergenza non può rimanere che un altro sogno come quello del parco di Porticello e delle cave, oppure del Caolino.
Campi boe nelle isole minori e nelle aree protette. Via libera dal Senato
Il Senato ha oggi approvato all'unanimita' la legge presentata dai senatori del Pd Raffaele Ranucci, Luigi Zanda, Roberto Della Seta e Riccardo Villari del Gruppo misto che prevede l'istituzione dei cosiddetti 'campi boe'. ''La legge - spiega il primo firmatario Ranucci- consentira' la realizzazione di un progetto di infrastrutturazione leggera delle isole minori italiane, delle aree marine protette e di reperimento e di particolari tratti di costa, che li doti di campi di ormeggio attrezzati, cosiddetti campi boe, laddove piu' alta e' la pressione del diporto''. ''Cosi' - spiega ancora Ranucci - sara' possibile limitare, se non eliminare del tutto, gli ancoraggi sulle praterie di Posidonia o comunque in aree con fondali protetti per evitare una eccessiva pressione turistica ed antropica che invece alcuni tratti di costa, le isole minori, le aree marine protette e le aree marine di reperimento sono costrette a subire durante il periodo estivo con il rischio di comprometterne l'inestimabile valore''. ''Sara' inoltre possibile regolamentare gli ancoraggi e gli accessi nelle aree protette. Cosa che, oltre a rispondere alla predetta esigenza ambientale, si rende necessaria per far fronte alle difficolta' degli approdi particolarmente sentita nel periodo estivo''. ''I campi boe - conclude Ranucci - sono insomma una soluzione semplice studiata per consentire di godere della bellezza dei nostri mari ma nel pieno e assoluto rispetto dell'ambiente e della salvaguardia di fondali ricchi di vegetazione marina''.
Canneto Dentro: E' "cresciuta" un'auto-carcassa. (di Anna Miracula)
Riceviamo da Anna Miracula e pubblichiamo: Vorrei fare una precisazione , tanto per dovere di cronaca e informazione.
Nell’articolo scritto domenica scorsa riguardo sempre alla discarica formatasi nella zona di Canneto Dentro, avevo inviato, insieme alle altre , una foto che ritrae la curva dove giacciono un furgone , altre carcasse d’ auto , il tutto abbellito da altri rifiuti intorno.
Volevo far notare la differenza tra la foto scattata in data 2 settembre,il famoso giorno in cui furono scaricati da quel furgoncino giallo altri materiali e la foto scattata in data 20 settembre.
Non notate tutti che accanto al furgone sia “cresciuta” un'altra auto-carcassa, che ai tempi fu una fiat panda nera?
E’ stata scaricata lì credo da qualche settimana,ma anche se fossero pochi giorni poco importa.
Importa invece, che in quel sito si continuano a scaricare rifiuti di ogni genere, all’impazzata e senza ritegno, causando deturpamenti all’ambiente che ci circonda e che dovremmo cercare di proteggere.
Anna Miracula
Nell’articolo scritto domenica scorsa riguardo sempre alla discarica formatasi nella zona di Canneto Dentro, avevo inviato, insieme alle altre , una foto che ritrae la curva dove giacciono un furgone , altre carcasse d’ auto , il tutto abbellito da altri rifiuti intorno.
Volevo far notare la differenza tra la foto scattata in data 2 settembre,il famoso giorno in cui furono scaricati da quel furgoncino giallo altri materiali e la foto scattata in data 20 settembre.
Non notate tutti che accanto al furgone sia “cresciuta” un'altra auto-carcassa, che ai tempi fu una fiat panda nera?
E’ stata scaricata lì credo da qualche settimana,ma anche se fossero pochi giorni poco importa.
Importa invece, che in quel sito si continuano a scaricare rifiuti di ogni genere, all’impazzata e senza ritegno, causando deturpamenti all’ambiente che ci circonda e che dovremmo cercare di proteggere.
Anna Miracula
Turismo e selezione di figure professionali: Convegno Eures a Lipari sabato 26 settembre
Il Dipartimento Lavoro - Servizio Eures (European Employment Services -Servizi europei per l'impiego), - dell'Assessorato Lavoro della Regione Siciliana, e il Ministero del Lavoro e la Federalberghi Isole Eolie con il supporto del GAL Leader II Eolie, organizzano il convegno "Eures e la mobilità dei lavoratori provenienti dai paesi appartenenti alla U.E. - una risorsa per l'imprenditoria eoliana".
L'incontro che si terrà a Lipari, il 26 settembre, alle ore 11:00, presso la
sala congressi dell'Hotel Gattopardo, al quale parteciperanno anche i sindaci dei comuni eoliani, presenterà le opportunità messe a disposizione dalla rete Eures coordinata dalla Commissione Europea.
L'iniziativa nasce con l'obiettivo di aiutare le imprese eoliane del settore turistico-alberghiero a selezionare, nell'ambito dei paesi membri, le figure professionali necessarie a soddisfare le proprie esigenze occupazionali. Si
tratta di un servizio gratuito e personalizzato teso ad rintracciare, selezionare e proporre i potenziali candidati disponibili a spostarsi, anche per il solo periodo estivo, nello Spazio Economico Europeo (SEE).
Favorire una maggiore mobilità dei lavoratori, sia tra le occupazioni (mobilità professionale) sia tra e nei Paesi (mobilità geografica), può contribuire infatti al progresso economico e sociale, ad un alto livello di occupazione e al raggiungimento di uno sviluppo sostenibile ed equilibrato.
Lo sviluppo della mobilità permette anche all'economia europea, all'occupazione e ai lavoratori di adattarsi in modo più flessibile ed efficace alla situazione mutevole di un'economia mondiale aperta alla concorrenza. Una maggiore mobilità fra gli Stati membri favorirà inoltre anche una più stretta integrazione politica nell'ambito UE.
Infine, tra gli obiettivi correlati all'iniziativa ci sarà anche quello di poter far accedere - attraverso una sinergia tra il Servizio EURES dell'Assessorato Regionale al Lavoro e il Ministero del Lavoro - gli imprenditori del settore turistico alberghiero delle Isole Eolie al Progetto per il turismo "Lavoro e Sviluppo 4".
L'incontro che si terrà a Lipari, il 26 settembre, alle ore 11:00, presso la
sala congressi dell'Hotel Gattopardo, al quale parteciperanno anche i sindaci dei comuni eoliani, presenterà le opportunità messe a disposizione dalla rete Eures coordinata dalla Commissione Europea.
L'iniziativa nasce con l'obiettivo di aiutare le imprese eoliane del settore turistico-alberghiero a selezionare, nell'ambito dei paesi membri, le figure professionali necessarie a soddisfare le proprie esigenze occupazionali. Si
tratta di un servizio gratuito e personalizzato teso ad rintracciare, selezionare e proporre i potenziali candidati disponibili a spostarsi, anche per il solo periodo estivo, nello Spazio Economico Europeo (SEE).
Favorire una maggiore mobilità dei lavoratori, sia tra le occupazioni (mobilità professionale) sia tra e nei Paesi (mobilità geografica), può contribuire infatti al progresso economico e sociale, ad un alto livello di occupazione e al raggiungimento di uno sviluppo sostenibile ed equilibrato.
Lo sviluppo della mobilità permette anche all'economia europea, all'occupazione e ai lavoratori di adattarsi in modo più flessibile ed efficace alla situazione mutevole di un'economia mondiale aperta alla concorrenza. Una maggiore mobilità fra gli Stati membri favorirà inoltre anche una più stretta integrazione politica nell'ambito UE.
Infine, tra gli obiettivi correlati all'iniziativa ci sarà anche quello di poter far accedere - attraverso una sinergia tra il Servizio EURES dell'Assessorato Regionale al Lavoro e il Ministero del Lavoro - gli imprenditori del settore turistico alberghiero delle Isole Eolie al Progetto per il turismo "Lavoro e Sviluppo 4".
PARLARE SEMPRE…LAVORARE ANCOR DI PIU’!!! (di Tiziana De Luca)
Leggendo e rileggendo in questi giorni le notizie online, non posso fare altro adesso che scrivere due righe anch’io su questo, a mio modesto avviso, continuo, fastidioso ed infruttuoso “botta e risposta” fra le persone.
Io sono una donna a cui piace il dialogo, il confronto, stare in mezzo alle gente, parlare ed ascoltare, dunque legittimi le critiche, i disappunti, le voci di chi vuol dire la propria, ma a tutto c’è un limite.
Accetto i consigli di Michele Giacomantonio, persona capace e preparata, che si mette in gioco continuamente, grazie all’intraprendenza che dovrebbe arrivare più da un giovane che da uno meno giovane, e che comunque, è ovvio, non è esente da imputazioni di critiche di qualsivoglia genere.
Accetto le denunce che mettono in evidenza deturpazioni ed inquinamenti del territorio, ingiustizie, abusi e falsità.
Non accetto, al contrario, consigli, opinioni e giudizi da parte di ragazzini o in qualificati opinionisti, a cui né io né nessuno possiamo togliere il diritto di esprimere le proprie idee, ma a cui posso dire, da persona intelligente, sensibile e con un po’ di cultura, che la supponenza è sintomo d’ignoranza, quindi da parte mia l’augurio a chi vuole riceverlo di acquisire, prima di giudicare, gli strumenti giusti per comprendere la realtà, attraverso lo studio e la lettura, di bere una copiosa dose di umiltà e di calarsi nella politica, che non è quella delle poltrone, ma è l’occuparsi attivamente della società, attraverso canali formativi, di cui il più importante, secondo me, è l’associazionismo.
Quindi,prima delle leggi, prima delle poltrone, prima della selezione delle persone che vi siederanno sopra, vi è una fase di assimilazione di concetti e strutture importanti, quali la cultura, la condivisione, il lavoro di gruppo e soprattutto la considerazione ed il rispetto per le persone e per il territorio in cui si vive, che portano a formulare i progetti più giusti ed intraprendere le strade migliori per se stessi e per la comunità che si ha voglia di far crescere e migliorare insieme.
Cosicché, a volte, piuttosto che scrivere e parlare, sarebbe meglio per tutti rimboccarsi le maniche e lavorare.
Dunque, parlare sempre…lavorare di più!!
Buon lavoro a tutti…
Tiziana De Luca
ASSOCIAZIONE GIOVANI EOLIANI
Io sono una donna a cui piace il dialogo, il confronto, stare in mezzo alle gente, parlare ed ascoltare, dunque legittimi le critiche, i disappunti, le voci di chi vuol dire la propria, ma a tutto c’è un limite.
Accetto i consigli di Michele Giacomantonio, persona capace e preparata, che si mette in gioco continuamente, grazie all’intraprendenza che dovrebbe arrivare più da un giovane che da uno meno giovane, e che comunque, è ovvio, non è esente da imputazioni di critiche di qualsivoglia genere.
Accetto le denunce che mettono in evidenza deturpazioni ed inquinamenti del territorio, ingiustizie, abusi e falsità.
Non accetto, al contrario, consigli, opinioni e giudizi da parte di ragazzini o in qualificati opinionisti, a cui né io né nessuno possiamo togliere il diritto di esprimere le proprie idee, ma a cui posso dire, da persona intelligente, sensibile e con un po’ di cultura, che la supponenza è sintomo d’ignoranza, quindi da parte mia l’augurio a chi vuole riceverlo di acquisire, prima di giudicare, gli strumenti giusti per comprendere la realtà, attraverso lo studio e la lettura, di bere una copiosa dose di umiltà e di calarsi nella politica, che non è quella delle poltrone, ma è l’occuparsi attivamente della società, attraverso canali formativi, di cui il più importante, secondo me, è l’associazionismo.
Quindi,prima delle leggi, prima delle poltrone, prima della selezione delle persone che vi siederanno sopra, vi è una fase di assimilazione di concetti e strutture importanti, quali la cultura, la condivisione, il lavoro di gruppo e soprattutto la considerazione ed il rispetto per le persone e per il territorio in cui si vive, che portano a formulare i progetti più giusti ed intraprendere le strade migliori per se stessi e per la comunità che si ha voglia di far crescere e migliorare insieme.
Cosicché, a volte, piuttosto che scrivere e parlare, sarebbe meglio per tutti rimboccarsi le maniche e lavorare.
Dunque, parlare sempre…lavorare di più!!
Buon lavoro a tutti…
Tiziana De Luca
ASSOCIAZIONE GIOVANI EOLIANI
Nessun prospettiva per il futuro: concausa del disagio giovanile alle Eolie.
Il termine “educare” letteralmente significa “tirar fuori”, tirare fuori dal ”soggetto” le sue capacità, i suoi sogni le sue aspettative e renderlo in grado di realizzare il proprio “progetto di vita”. Affinchè questo processo si svolga in maniera regolare è necessario che il “giovane” sia accompagnato, aiutato. Ha bisogno di avere accanto figure che sappiano “stare con lui”, figure di riferimento capaci di comprendere senza giudicare, capaci di fornire un orizzonte di valori che possa consentire il pieno sviluppo individuale e delle proprie potenzialità. Leggendo attentamente quanto scritto dall’ex Assessore, l’avvocato Maggiore, relativamente agli interventi predisposti nel Piano di Zona per i Servizi Sociali, in riferimento alla questione del disagio giovanile, mi sono accorto che talune cose importanti sono state fatte. Vari progetti, tra cui l’istituzione di un Centro Socio Educativo nell’isola di Lipari 8 progettato ma non ancora realizzato ), mi sembra senza alcun dubbio un notevole passo in avanti, una vera svolta. Certo, la sua istituzione di per sé non è risolutiva, ma le iniziative che ad esso potrebbero essere correlate, consentirebbero ai ragazzi, ai giovani di queste isole, di alzare un pò la testa e di poter guardare al futuro con maggiore positività, in quanto aiutati da persone competenti a creare un proprio progetto di vita. E' difficile, stante l'attuale situazione, essere ottimisti relativamente al compimento di questi progetti e soprattutto immaginare un regolare svolgimento dei bandi, selezioni, assegnazioni e gestione delle varie iniziative: ecco perché i giovani sono sfiduciati. E' verò che l'ozio e la noia dovuti alla assoluta assenza di iniziative comunali atte a coinvolgere gli adolescenti e i giovani in attività che possano costituire un’alternativa alla semplice “passeggiata sul corso”, al non fare niente, al non sentirsi presi in considerazione, al non intravedere reali possibilità per il proprio futuro, costituiscono le principali cause di disagio. Accanto a questo però, bisogna collocare la quasi totale assenza di figure di riferimento e d’esempio che dovrebbero essere riscontrate negli adulti. In una comunità dove ciascuno pensa a coltivare il proprio orticello e dove ognuno cerca di non pestare i piedi all’altro, anche quando l’altro di fatto non agisce rispettando le regole e spesso le leggi. Con esempi pessimi all’interno degli organi di amministrazione e di rappresentazione che dovrebbero garantire il futuro dei giovani di queste isole. Vige a mio parere una situazione di totale abbandono e di mancanza di programmazione, non esiste una politica giovanile, un progetto che possa rappresentare una valida speranza per i ragazzi di queste isole. Assenza di progettualità in chi amministra, assenza di progettualità tra gli adulti, non può che tradursi in un futuro negato ai giovani. Ma forse questo conviene ai nostri amministratori?! Perché un giovane senza futuro, con poche speranze, con innegabili limiti dal punto di vista della formazione e dell’istruzione, in difficoltà a realizzare le proprie aspirazioni è più facilmente ricattabile. E’ senza dubbio più semplice per chi punta solo ed esclusivamente a raggiungere il potere e le poltrone, se i giovani possono essere illusi con questo o quel miraggio in cambio di un voto. Giovani ben istruiti, pienamente realizzati, con iniziative ed opportunità, fanno paura a chi ci amministra. Ed allora perché preoccuparsi del disagio che serpeggia tra i nostri ragazzi?! ...Meglio così, porteranno voti in futuro. Il sociale a Lipari è rappresentato solo dalle iniziative di gruppi di cittadini, di ragazzi che si associano e cercano, attraverso l’arte o lo sport, di coinvolgere, di accompagnare e di educare. La scuola fa ciò che può, ma da sola non riesce a seguire prima i bambini e poi i ragazzi, nel corso della loro formazione personale. Il risultato di tale situazione e l’abbandono di queste isole, da parte della maggioranza dei nostri giovani, che una volta trasferiti altrove, molto difficilmente torneranno; perché mai dovrebbero farlo, perché ripiombare in questa situazione?! Non possiamo negare che tutto questo però non sia imputabile solo ed esclusivamente alla politica. Un ruolo determinante svolgono le famiglie, il bisogno di essere compresi, ascoltati, amati all’interno dell’ambiente familiare. Ed allora il problema diventa più generale e si estende oltre l’orizzonte che delimita il nostro splendido mare. Le condizioni esterne sono lo sfondo, ma il rischio reale che il disagio si trasformi in disadattamento, sta dentro ciascuna di queste giovani vite.
Samuele Amendola.
Samuele Amendola.
PESCA: GIUNTA APPROVA STATO CALAMITA’, 35 MILIONI
La giunta regionale di governo ha ratificare lo stato di calamità naturale previsto dalla legge 33 del 1998, per il settore della pesca in Sicilia. La decisione è stata presa su proposta dell’assessore Titti Bufardeci, dopo che il Consiglio regionale della pesca, vero e proprio parlamentino del settore, aveva preso atto ad agosto della documentazione prodotta dalle capitanerie di porto siciliane.
Secondo le stime del dipartimento regionale, le compensazioni per i danni subiti dovrebbero ammontare a 35 milioni di euro. Per Bufardeci, “si tratta di una svolta storica che dimostra il sostegno della Regione a un settore strategico come quello della pesca, che sta attraversando un delicato momento di crisi”.
Secondo le stime del dipartimento regionale, le compensazioni per i danni subiti dovrebbero ammontare a 35 milioni di euro. Per Bufardeci, “si tratta di una svolta storica che dimostra il sostegno della Regione a un settore strategico come quello della pesca, che sta attraversando un delicato momento di crisi”.
Vulcano: Una strada per Mike Bongiorno. Iniziativa del consigliere provinciale Branca
Il consigliere provinciale Massimiliano Branca ha presentato una mozione per la richiesta di intitolazione di una strada provinciale dell'isola di Vulcano al noto presentatore da poco scomparso, Mike Bongiorno.
Il consigliere, ha premesso che il “Re del quiz”, in particolare negli anni '80, ha frequentato l'isola di Vulcano, per intere stagioni estive, acquistando una casa ed intrattenendo rapporti di cordiale conoscenza ed amicizia con buona parte degli isolani; che il triste evento della sua scomparsa ha, profondamente, toccato quanti di loro lo avevano conosciuto ed avevano potuto apprezzare, non solo le grandi qualità di personaggio televisivo ma, soprattutto, l'umanità e la grande signorilità dimostrata nel rapporto con la gente; che il conduttore più famoso d'Italia non ha mai perso una sola occasione per parlare dell'Isola di Vulcano a cui era molto legato e, perdendosi nei racconti di aneddoti e momenti vissuti, ha esaltato pubblicamente le meraviglie naturali dell'isola, stimolando in tal modo i suoi telespettatori a visitarla.
Branca ha pertanto chiesto al Presidente della Provincia, Ricevuto, di attivarsi al fine di dedicare una delle strade provinciali dell'isola di Vulcano alla memoria del grande Mike Bongiorno, in modo da realizzare con un piccolo gesto il giusto ringraziamento che gli isolani vorrebbero dargli.
Il consigliere, ha premesso che il “Re del quiz”, in particolare negli anni '80, ha frequentato l'isola di Vulcano, per intere stagioni estive, acquistando una casa ed intrattenendo rapporti di cordiale conoscenza ed amicizia con buona parte degli isolani; che il triste evento della sua scomparsa ha, profondamente, toccato quanti di loro lo avevano conosciuto ed avevano potuto apprezzare, non solo le grandi qualità di personaggio televisivo ma, soprattutto, l'umanità e la grande signorilità dimostrata nel rapporto con la gente; che il conduttore più famoso d'Italia non ha mai perso una sola occasione per parlare dell'Isola di Vulcano a cui era molto legato e, perdendosi nei racconti di aneddoti e momenti vissuti, ha esaltato pubblicamente le meraviglie naturali dell'isola, stimolando in tal modo i suoi telespettatori a visitarla.
Branca ha pertanto chiesto al Presidente della Provincia, Ricevuto, di attivarsi al fine di dedicare una delle strade provinciali dell'isola di Vulcano alla memoria del grande Mike Bongiorno, in modo da realizzare con un piccolo gesto il giusto ringraziamento che gli isolani vorrebbero dargli.
Stromboli: Studenti isolani finalmente nella loro scuola
Nuovo anno scolastico, scuola nuova per gli alunni dell'isola di Stromboli. I giovani isolani, che all'ombra del vulcano frequentano sino alla scuola media, hanno preso "possesso" lunedì scorso del plesso scolastico realizzato nella località del "Limoneto". Per i giovani strombolani, costretti a "peregrinare" da un locale ad un altro, spesso ospitati nella canonica della chiesa, è sicuramente il realizzarsi di un sogno. L'edificio, messo a disposizione della collettività strombolana dopo una lunga serie di rinvii, è stato reso conforme alle esigenze scolastiche con fondi comunali e con una parte dei proventi del ticket messi a disposizione qualche anno fa dall'allora commissario Mariano Bruno. Lo scorso anno, di fronte al palese rallentamento dei tempi previsti per la consegna alla collettività dell'immobile, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, durante la sua vacanza strombolana, rassicurò il presidente della circoscrizione Carlo Lanza circa un suo intervento sull'allora prefetto-commissario Francesco Alecci per avere contezza sullo stato di fatto dei lavori e circa i motivi del rallentamento. Soddisfazione è stata espressa dal presidente della circoscrizione Carlo Lanza che, durante il suo mandato, a più riprese, ha sollecitato tale importante consegna. L'edificio scolastico dispone anche di una palestra
"Sarebbe bene che vi mettiate da parte e abbandoniate la vita politica". Dimitri Greco risponde al dott. Giacomantonio
Riceviamo da Dimitri Greco e pubblichiamo:
Ciao Michele,
ho letto la tua nota e a modo tuo regali ogni giorno pubblicando anche 2 volte al giorno “pillole di saggezza” a giovani che vogliono intraprendere in modo serio la strada della politica, mi sorprende che una persona come te dotata di una certa cultura politica esprima concetti che non trovono fondamenta da nessuna parte. L’amico Luca Chiofalo non ha parlato ne di “programmi di cose da fare” ne “candidature”, penso proprio che sia stato chiaro e diretto nel suo esprimersi. Purtroppo si fa di tutto per trovare “piccoli frammenti” per strumentalizzare ogni piccola cosa che viene detta, tu Michele sai meglio di me come funzionano queste cose. Penso proprio che queste tue riflessioni/critiche non aiutino molto, sono a mio avviso completamente fuori luogo. La prima svolta che si deve fare e che tu non hai inserito nel tuo programma è che tu e tuoi “coetanei” vi mettiate da parte e abbandoniate per sempre la vita politica cercando solo di INCORAGGIARE, SOSTENERE, CONSIGLIARE e non sempre criticare in modo assillante. Spero di imbattermi meno possibile in queste discussioni che sicuramente i lettori non vedono di buon occhio. Mettetevi in testa che la gente vuole cambiamenti.
Chiedo scusa ai tutti lettori di essere stato leggermente più lungo del solito, cercherò la prossima volta di essere più sintetico possibile.
LAPSUS CALAMI: chiedo scusa a tutti i lettori se qualche volta mi capita di fare errori di battitura.
Dimitri Greco
Ciao Michele,
ho letto la tua nota e a modo tuo regali ogni giorno pubblicando anche 2 volte al giorno “pillole di saggezza” a giovani che vogliono intraprendere in modo serio la strada della politica, mi sorprende che una persona come te dotata di una certa cultura politica esprima concetti che non trovono fondamenta da nessuna parte. L’amico Luca Chiofalo non ha parlato ne di “programmi di cose da fare” ne “candidature”, penso proprio che sia stato chiaro e diretto nel suo esprimersi. Purtroppo si fa di tutto per trovare “piccoli frammenti” per strumentalizzare ogni piccola cosa che viene detta, tu Michele sai meglio di me come funzionano queste cose. Penso proprio che queste tue riflessioni/critiche non aiutino molto, sono a mio avviso completamente fuori luogo. La prima svolta che si deve fare e che tu non hai inserito nel tuo programma è che tu e tuoi “coetanei” vi mettiate da parte e abbandoniate per sempre la vita politica cercando solo di INCORAGGIARE, SOSTENERE, CONSIGLIARE e non sempre criticare in modo assillante. Spero di imbattermi meno possibile in queste discussioni che sicuramente i lettori non vedono di buon occhio. Mettetevi in testa che la gente vuole cambiamenti.
Chiedo scusa ai tutti lettori di essere stato leggermente più lungo del solito, cercherò la prossima volta di essere più sintetico possibile.
LAPSUS CALAMI: chiedo scusa a tutti i lettori se qualche volta mi capita di fare errori di battitura.
Dimitri Greco
Trasporti marittimi: Del Bono "torna alla carica" ..guardando al domani
Questo fax è stato inviato da Christian Del Bono (Federalberghi Eolie) al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, al Sottosegretario di Stato delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Direttore Generale del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Lo stesso fax è stato inviato per conoscenza all'Assessore Regionale ai Trasporti, alla Federalberghi Isole Minori, all' Unione Regionale Albergatori Siciliani e Presidenza del Comitato Nazionale per il Mezzogiorno e a tutti i sindaci delle isole minori siciliane.
IL TESTO:
Siamo lieti di apprendere dal comunicato stampa rilasciato ieri dalla Siremar S.p.A. che le informazioni che continuano ad apparire sul sito ufficiale della Tirrenia e quelle provenienti dal call centre della Siremar, con riferimento ai collegamenti marittimi attivi dal 1 ottobre in poi, sono il mero frutto di un mal funzionamento del sistema informatico e non dipendono da alcun taglio imminente agli attuali collegamenti marittimi.
Non volendo entrare in merito all'opportunità di avere un sistema informativo funzionante, atteso che il 90% degli internauti lo fa per ricercare informazioni e non per prenotare, il comunicato di Siremar ci tranquillizza solo in parte.
I vertici Siremar non sono infatti, loro malgrado, nelle condizioni di poter esprimere alcuna previsione sui collegamenti marittimi a partire dal 01.01.2010.
Come è facile intuire, il problema non è solo di Siremar. Nelle stesse condizioni si trovano Caremar, Saremar, Toremar e la stessa Tirrenia. Per nessuna delle tratte servite da queste società risulta, infatti, ad oggi possibile ottenere alcun tipo di informazione per i collegamenti a partire dal 1 gennaio 2010. Il sistema informativo, in questo caso perfettamente funzionante, non è stato per ovvi motivi aggiornato con i dati relativi al 2010.
Si tratta di rotte importanti sulle quali si muovono decine di migliaia di pendolari e visitatori. Navi ed aliscafi sui e per i quali lavorano centinaia di marittimi.
A poco più di tre mesi dalla fine dell'anno, gli operatori turistici italiani e stranieri non sono nelle condizioni di poter programmare i propri flussi turistici su tali tratte. I lavoratori di Tirrenia e delle sue consociate non sono nelle condizioni di poter programmare il proprio futuro.
Il danno che ne deriva per Tirrenia è enorme al pari di quello sociale che rischia di ripercuotersi sui dipendenti della società.
Il danno che ne risulta per le isole minori italiane, la cui qualità e frequenza dei collegamenti dipendono spesso quasi esclusivamente, dalla consociata di riferimento, stanno per diventare incalcolabili.
Tra poco partiremo per le prime fiere turistiche senza avere la benché minima idea di cosa andare a raccontare ai nostri interlocutori italiani ed stranieri.
Christian Del Bono
Presidente
FEDERALBERGHI ISOLE EOLIE
IL TESTO:
Siamo lieti di apprendere dal comunicato stampa rilasciato ieri dalla Siremar S.p.A. che le informazioni che continuano ad apparire sul sito ufficiale della Tirrenia e quelle provenienti dal call centre della Siremar, con riferimento ai collegamenti marittimi attivi dal 1 ottobre in poi, sono il mero frutto di un mal funzionamento del sistema informatico e non dipendono da alcun taglio imminente agli attuali collegamenti marittimi.
Non volendo entrare in merito all'opportunità di avere un sistema informativo funzionante, atteso che il 90% degli internauti lo fa per ricercare informazioni e non per prenotare, il comunicato di Siremar ci tranquillizza solo in parte.
I vertici Siremar non sono infatti, loro malgrado, nelle condizioni di poter esprimere alcuna previsione sui collegamenti marittimi a partire dal 01.01.2010.
Come è facile intuire, il problema non è solo di Siremar. Nelle stesse condizioni si trovano Caremar, Saremar, Toremar e la stessa Tirrenia. Per nessuna delle tratte servite da queste società risulta, infatti, ad oggi possibile ottenere alcun tipo di informazione per i collegamenti a partire dal 1 gennaio 2010. Il sistema informativo, in questo caso perfettamente funzionante, non è stato per ovvi motivi aggiornato con i dati relativi al 2010.
Si tratta di rotte importanti sulle quali si muovono decine di migliaia di pendolari e visitatori. Navi ed aliscafi sui e per i quali lavorano centinaia di marittimi.
A poco più di tre mesi dalla fine dell'anno, gli operatori turistici italiani e stranieri non sono nelle condizioni di poter programmare i propri flussi turistici su tali tratte. I lavoratori di Tirrenia e delle sue consociate non sono nelle condizioni di poter programmare il proprio futuro.
Il danno che ne deriva per Tirrenia è enorme al pari di quello sociale che rischia di ripercuotersi sui dipendenti della società.
Il danno che ne risulta per le isole minori italiane, la cui qualità e frequenza dei collegamenti dipendono spesso quasi esclusivamente, dalla consociata di riferimento, stanno per diventare incalcolabili.
Tra poco partiremo per le prime fiere turistiche senza avere la benché minima idea di cosa andare a raccontare ai nostri interlocutori italiani ed stranieri.
Christian Del Bono
Presidente
FEDERALBERGHI ISOLE EOLIE
martedì 22 settembre 2009
Lo Cascio: Quali le iniziative intraprese a seguito dell'episodio di inquinamento ambientale a Canneto Dentro?
Si avranno finalmente risposte sull'inquinamento ambientale perpetrato a Canneto Dentro ai primi di Settembre (a cui si riferisce la foto). Chi ha rimosso i rifiuti il giorno dopo la segnalazione? La polizia municipale ha individuato l'autore dell'inquinamento e se si cosa è stato fatto?
Ad ottenere queste risposte ci prova il consigliere comunale Pietro Lo Cascio che ha presentato una interrogazione al sindaco di Lipari, agli assessori competenti e al comandante della polizia municipale.
IL TESTO:
Oggetto: discarica abusiva e illeciti connessi in località Canneto Dentro, interrogazione per conoscere le iniziative intraprese.
Gentili Signori,
intorno ai primi di settembre i blog e i notiziari on-line locali hanno dato ampio risalto alla denuncia pubblica di un grave episodio di inquinamento ambientale, ovvero una discarica abusiva di rifiuti a opera di ignoti; episodi del genere si verificano purtroppo con eccessiva frequenza nel territorio del nostro Comune, ma in questo caso è stato possibile documentare il reato “in corso d’opera” grazie alla casuale presenza di una nostra concittadina, la signora Anna Miracula, che ha poi provveduto a inviare alla stampa locale il suo “reportage” fotografico.
A seguito della denuncia pubblicata dalla nostra concittadina, e di un sopralluogo della Polizia Municipale, i rifiuti sono stati rimossi il giorno successivo, e ciò è senz’altro un fatto positivo. Ritengo tuttavia che la questione necessiti di alcuni approfondimenti, che elenco qui a seguire:
1) chi ha disposto la rimozione dei rifiuti, ovvero chi ha effettuato materialmente l’intervento? Nel dettaglio, desidererei conoscere se è stato impiegato personale del Comune, o della ditta che ha attualmente in appalto il servizio di raccolta degli r.s.u., o se sono “misteriosamente” intervenuti soggetti esterni, e in questo caso sulla base di quale sollecitazione.
2) il Comando di Polizia Municipale ha disposto l’avvio di indagini per accertare l’identità degli “ignoti” scaricatori? Nelle foto scattate dalla signora Miracula si distingue perfettamente un furgoncino di forma piuttosto caratteristica e di colore giallo in azione. Escludendo che qualcuno si prenda la briga di venire dalla terraferma o da altre isole per scaricare rifiuti a Lipari e, dunque, restringendo il campo d’azione ai mezzi presenti nell’isola, suppongo che i furgoncini di questo tipo siano uno o, al massimo, due.
Trascurare la repressione di un reato ambientale solo perché, magicamente, i rifiuti sono stati rimossi (e questo è accaduto solo perché, casualmente, qualcuno ha assistito al fatto), rappresenta una grave omissione, che di fatto avalla la tesi di potere disporre liberamente di un territorio che appartiene a tutti per commettere nefandezze che resteranno impunite. Eppure, mi risulta che ad oggi la signora Miracula, autrice delle foto e della denuncia pubblica, non sia stata interpellata né dal Comando di Polizia Municipale, né da altre forze dell’ordine; mi risulta ancora che l’Amministrazione non abbia dato alcuna disposizione a detto Comando per intraprendere iniziative in questo senso. Il perdurare dell’inazione, di fronte a un reato ambientale per il quale – eccezionalmente – si dispone di elementi che agevolano l’identificazione degli autori, non giova certamente al ruolo che Amministrazione e Polizia Municipale debbono esercitare nel controllo del territorio.
Ringraziando anticipatamente per la cortese risposta scritta che le SS.LL. faranno pervenire entro i termini previsti per legge, porgo distinti saluti.
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale di Sinistra e Libertà
Ad ottenere queste risposte ci prova il consigliere comunale Pietro Lo Cascio che ha presentato una interrogazione al sindaco di Lipari, agli assessori competenti e al comandante della polizia municipale.
IL TESTO:
Oggetto: discarica abusiva e illeciti connessi in località Canneto Dentro, interrogazione per conoscere le iniziative intraprese.
Gentili Signori,
intorno ai primi di settembre i blog e i notiziari on-line locali hanno dato ampio risalto alla denuncia pubblica di un grave episodio di inquinamento ambientale, ovvero una discarica abusiva di rifiuti a opera di ignoti; episodi del genere si verificano purtroppo con eccessiva frequenza nel territorio del nostro Comune, ma in questo caso è stato possibile documentare il reato “in corso d’opera” grazie alla casuale presenza di una nostra concittadina, la signora Anna Miracula, che ha poi provveduto a inviare alla stampa locale il suo “reportage” fotografico.
A seguito della denuncia pubblicata dalla nostra concittadina, e di un sopralluogo della Polizia Municipale, i rifiuti sono stati rimossi il giorno successivo, e ciò è senz’altro un fatto positivo. Ritengo tuttavia che la questione necessiti di alcuni approfondimenti, che elenco qui a seguire:
1) chi ha disposto la rimozione dei rifiuti, ovvero chi ha effettuato materialmente l’intervento? Nel dettaglio, desidererei conoscere se è stato impiegato personale del Comune, o della ditta che ha attualmente in appalto il servizio di raccolta degli r.s.u., o se sono “misteriosamente” intervenuti soggetti esterni, e in questo caso sulla base di quale sollecitazione.
2) il Comando di Polizia Municipale ha disposto l’avvio di indagini per accertare l’identità degli “ignoti” scaricatori? Nelle foto scattate dalla signora Miracula si distingue perfettamente un furgoncino di forma piuttosto caratteristica e di colore giallo in azione. Escludendo che qualcuno si prenda la briga di venire dalla terraferma o da altre isole per scaricare rifiuti a Lipari e, dunque, restringendo il campo d’azione ai mezzi presenti nell’isola, suppongo che i furgoncini di questo tipo siano uno o, al massimo, due.
Trascurare la repressione di un reato ambientale solo perché, magicamente, i rifiuti sono stati rimossi (e questo è accaduto solo perché, casualmente, qualcuno ha assistito al fatto), rappresenta una grave omissione, che di fatto avalla la tesi di potere disporre liberamente di un territorio che appartiene a tutti per commettere nefandezze che resteranno impunite. Eppure, mi risulta che ad oggi la signora Miracula, autrice delle foto e della denuncia pubblica, non sia stata interpellata né dal Comando di Polizia Municipale, né da altre forze dell’ordine; mi risulta ancora che l’Amministrazione non abbia dato alcuna disposizione a detto Comando per intraprendere iniziative in questo senso. Il perdurare dell’inazione, di fronte a un reato ambientale per il quale – eccezionalmente – si dispone di elementi che agevolano l’identificazione degli autori, non giova certamente al ruolo che Amministrazione e Polizia Municipale debbono esercitare nel controllo del territorio.
Ringraziando anticipatamente per la cortese risposta scritta che le SS.LL. faranno pervenire entro i termini previsti per legge, porgo distinti saluti.
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale di Sinistra e Libertà
"La politica non è avventura individuale e personale..." I consigli di Michele Giacomantonio ai giovani che si affacciano alla politica.
(Michele Giacomantonio) Una cosa è indubitabile: i blog hanno favorito il protagonismo dei giovani. Dimitri, Mariangela, Anna, Luca, Samuele fra i più assidui intervengono, se non tutti i giorni, almeno diverse volte la settimana per denunciare problemi ed esprimere opinioni. In particolare sono gli interventi di Luca che espongono non solo problemi e critiche ma anche la volontà di assumere delle responsabilità amministrative. E questo non è male, come non mi scandalizza il fatto che ci si voglia tenere lontano dalle ideologie e si mostri di non amare i partiti. Le ideologie hanno fatto il loro tempo, spesso troppo astratte ed assolutizzanti, ed i partiti oggi non sono più – nella maggioranza dei casi - luogo di crescita in cui si impara a fare politica.
Ma lasciando da parte le ideologie e i partiti, ciò che mi meraviglia in questi giovani e soprattutto in chi, come Luca, si candida ad interessarsi della cosa pubblica, è la scelta tutta individuale e l’assenza di un programma di cose da fare. Perché governare? Per fare che cosa e con chi governare? Con quali compagni di strada affrontare un’avventura difficile come quella di occuparsi dei problemi collettivi, di cercare di dare risposte che investono una comunità? Questi – del che fare e con chi - mi sembrano due problemi che rimangono al di là delle ideologie e dei partiti.
Che cosa vogliamo fare delle Eolie? Vogliamo correr dietro, come è stato in questi anni, alle emergenze? Oppure cerchiamo di indirizzarle verso un certo tipo di sviluppo che sia in grado di offrire alle generazioni future lavoro e benessere facendo leva sulle risorse che queste isole hanno ( bellezza, storia, cultura, beni culturali, beni naturali,ecc.)? Vogliamo che alle Eolie arrivi più gente possibile cavalcando tutte le esigenze oppure pensiamo che sia bene puntare su alcuni flussi turistici e quali? E’ da queste scelte che derivano proposte concrete in ordine a quale tipo di porto, ad aviosuperfice si o aviosuperfice no, a rilanciare le cave di pomice o puntare su parchi tematici, a riempire l’isola di occasioni gioiose e chiassose o farne un luogo di tranquilla e serena convivialità.
Spesso non sono scelte facili e spesso, su alcune cose, bisogna scegliere il giusto mezzo, un certo dosaggio com’è a mio avviso il problema del porto turistico che è indispensabile ma non può divenire assorbente ed esorbitante rispetto all’abitato pena lo stravolgimento di un ambiente ed una cultura che si sono sedimentati negli anni e rappresentano una risorsa da tutelare se non si vuole venire omologati in un’offerta standard senza anima e senza identità.
Affrontare questi problemi vuol dire lavorare ad un progetto, ad un programma per cui la politica non è correre dietro alle cose per mantenere il potere di comandare, ma usare il potere per fare delle cose.
E farle insieme agli altri. Perché un progetto ed un programma non me lo invento da solo altrimenti è un sogno o una fantasia. Un progetto lo si costruisce discutendone con gli altri, verificandone gli obiettivi, valutandone aspetti positivi e negativi. La politica non è avventura individuale e personale, la politica è un cammino comune che percorro con altri che la pensano come me, che provano le mie stesse esigenze. La costruzione di un soggetto politico per governare la città - sia esso lista, gruppo, movimento o partito – è già la realizzazione di un pezzo di cammino. Dalla qualità del soggetto che riesci a mettere in piedi si individua già la qualità della città che vuoi realizzare. Un gruppo che discute è garanzia di un governo aperto al dialogo, un gruppo che programma e progetta garantisce un governo che rifugge dall’improvvisazione e non si lasci guidare dall’emergenza.
Se devo dare dei consigli ai giovani che si affacciano alla politica, i consigli sono soprattutto due. Il primo, cominciate a discute dei problemi concreti e quindi di un programma di problemi e scoprirete di avere disegnato un progetto di città; il secondo, discutetene con i vostri amici ed usate i blog e la televisione per allargare la cerchia di questi amici promuovendo sempre il dialogo ed il confronto quindi formate un gruppo e magari un movimento per affermare quel progetto di città che avete maturato.
Una strada lunga e difficile? Si, ma purtroppo non esistono scorciatoie nel campo della politica buona. A meno che….
Ma lasciando da parte le ideologie e i partiti, ciò che mi meraviglia in questi giovani e soprattutto in chi, come Luca, si candida ad interessarsi della cosa pubblica, è la scelta tutta individuale e l’assenza di un programma di cose da fare. Perché governare? Per fare che cosa e con chi governare? Con quali compagni di strada affrontare un’avventura difficile come quella di occuparsi dei problemi collettivi, di cercare di dare risposte che investono una comunità? Questi – del che fare e con chi - mi sembrano due problemi che rimangono al di là delle ideologie e dei partiti.
Che cosa vogliamo fare delle Eolie? Vogliamo correr dietro, come è stato in questi anni, alle emergenze? Oppure cerchiamo di indirizzarle verso un certo tipo di sviluppo che sia in grado di offrire alle generazioni future lavoro e benessere facendo leva sulle risorse che queste isole hanno ( bellezza, storia, cultura, beni culturali, beni naturali,ecc.)? Vogliamo che alle Eolie arrivi più gente possibile cavalcando tutte le esigenze oppure pensiamo che sia bene puntare su alcuni flussi turistici e quali? E’ da queste scelte che derivano proposte concrete in ordine a quale tipo di porto, ad aviosuperfice si o aviosuperfice no, a rilanciare le cave di pomice o puntare su parchi tematici, a riempire l’isola di occasioni gioiose e chiassose o farne un luogo di tranquilla e serena convivialità.
Spesso non sono scelte facili e spesso, su alcune cose, bisogna scegliere il giusto mezzo, un certo dosaggio com’è a mio avviso il problema del porto turistico che è indispensabile ma non può divenire assorbente ed esorbitante rispetto all’abitato pena lo stravolgimento di un ambiente ed una cultura che si sono sedimentati negli anni e rappresentano una risorsa da tutelare se non si vuole venire omologati in un’offerta standard senza anima e senza identità.
Affrontare questi problemi vuol dire lavorare ad un progetto, ad un programma per cui la politica non è correre dietro alle cose per mantenere il potere di comandare, ma usare il potere per fare delle cose.
E farle insieme agli altri. Perché un progetto ed un programma non me lo invento da solo altrimenti è un sogno o una fantasia. Un progetto lo si costruisce discutendone con gli altri, verificandone gli obiettivi, valutandone aspetti positivi e negativi. La politica non è avventura individuale e personale, la politica è un cammino comune che percorro con altri che la pensano come me, che provano le mie stesse esigenze. La costruzione di un soggetto politico per governare la città - sia esso lista, gruppo, movimento o partito – è già la realizzazione di un pezzo di cammino. Dalla qualità del soggetto che riesci a mettere in piedi si individua già la qualità della città che vuoi realizzare. Un gruppo che discute è garanzia di un governo aperto al dialogo, un gruppo che programma e progetta garantisce un governo che rifugge dall’improvvisazione e non si lasci guidare dall’emergenza.
Se devo dare dei consigli ai giovani che si affacciano alla politica, i consigli sono soprattutto due. Il primo, cominciate a discute dei problemi concreti e quindi di un programma di problemi e scoprirete di avere disegnato un progetto di città; il secondo, discutetene con i vostri amici ed usate i blog e la televisione per allargare la cerchia di questi amici promuovendo sempre il dialogo ed il confronto quindi formate un gruppo e magari un movimento per affermare quel progetto di città che avete maturato.
Una strada lunga e difficile? Si, ma purtroppo non esistono scorciatoie nel campo della politica buona. A meno che….
Pesca. Tonno rosso. Soddisfatte associazioni pesca italiane per decisione Cites
“Soddisfazione del movimento cooperativo e armatoriale della pesca italiana perché è emersa finalmente una maggiore ragionevolezza e attenzione ai dati scientifici, piuttosto che alle posizioni ideologiche, evitando così pesanti ripercussioni socioeconomiche”.
Così Giampaolo Buonfiglio (AGCI Agrital), Massimo Coccia (Federcoopesca-Confcooperative), Luigi Giannini (Federpesca), Ettore Ianì (Lega pesca) commentano l’esito della riunione del Comitato dei 27 membri dell'Ue alla Convenzione dell'Onu sul commercio internazionale delle specie in estinzione (Cites), che ha ritenuto prematuro accogliere l'indicazione della Commissione europea, di sostenere provvisoriamente la proposta del Principato di Monaco e, quindi, l’inserimento del tonno tra le specie in pericolo.
“Condividiamo – proseguono Buonfiglio, Coccia, Giannini, Ianì, - la scelta del Comitato di rimandare ogni eventuale decisione, dopo l’esame di nuovi dati scientifici sulla sullo stato delle risorse che saranno presentati nella riunione della Commissione internazionale per la conservazione dei tonni dell'Atlantico(Iccat), prevista a novembre”.
Un risultato ottenuto grazie al “blocco” sostenuto dalla delegazione italiana, insieme a Francia, Spagna, Grecia e Malta. “Una posizione -concludono le associazioni-, scampato questo primo pericolo, che dovrà essere sostenuta nella riunione Iccat, prevista in Brasile ed è lì, a questo punto, che si decideranno le sorti di questa pesca, della sua tradizione, dell'economia e occupazione nell'industria collegata
Così Giampaolo Buonfiglio (AGCI Agrital), Massimo Coccia (Federcoopesca-Confcooperative), Luigi Giannini (Federpesca), Ettore Ianì (Lega pesca) commentano l’esito della riunione del Comitato dei 27 membri dell'Ue alla Convenzione dell'Onu sul commercio internazionale delle specie in estinzione (Cites), che ha ritenuto prematuro accogliere l'indicazione della Commissione europea, di sostenere provvisoriamente la proposta del Principato di Monaco e, quindi, l’inserimento del tonno tra le specie in pericolo.
“Condividiamo – proseguono Buonfiglio, Coccia, Giannini, Ianì, - la scelta del Comitato di rimandare ogni eventuale decisione, dopo l’esame di nuovi dati scientifici sulla sullo stato delle risorse che saranno presentati nella riunione della Commissione internazionale per la conservazione dei tonni dell'Atlantico(Iccat), prevista a novembre”.
Un risultato ottenuto grazie al “blocco” sostenuto dalla delegazione italiana, insieme a Francia, Spagna, Grecia e Malta. “Una posizione -concludono le associazioni-, scampato questo primo pericolo, che dovrà essere sostenuta nella riunione Iccat, prevista in Brasile ed è lì, a questo punto, che si decideranno le sorti di questa pesca, della sua tradizione, dell'economia e occupazione nell'industria collegata
Lipari: Per i macchinari della tipografia di Spartaco "nuova sistemazione"
Nuova momentanea sistemazione per i macchinari della tipografia del compianto Spartaco Persiani. L'amministrazione comunale oggi pomeriggio ha fatto trasferire con l'ausilio di un mezzo meccanico della ditta di Raimondo Paino i macchinari in una parte coperta del Palazzo dei congressi, in atto adibito a palazzo comunale. Gli stessi macchinari(che ovviamente saranno anche coperti)-come ci ha dichiarato l'assessore Corrado Giannò, che ha seguito in prima persona le operazioni- non è stato possibile trasferirli all'interno viste le loro dimensioni. L'area dove sono ubicati, comunque, è sottoposta a video-sorveglianza.
In ogni caso-è stato ribadito- la loro destinazione finale è il museo civico per la cui realizzazione si attende si sblocchi l'iter per la concessione dei locali ex carcere. Una vicenda sulla quale- noi di Eolienews- terremo l'obiettivo puntato.
IL VIDEO CHE ABBIAMO REALIZZATO:
In ogni caso-è stato ribadito- la loro destinazione finale è il museo civico per la cui realizzazione si attende si sblocchi l'iter per la concessione dei locali ex carcere. Una vicenda sulla quale- noi di Eolienews- terremo l'obiettivo puntato.
IL VIDEO CHE ABBIAMO REALIZZATO:
Ue/Tonno, paesi mediterranei bloccano divieto commercializzazione
I rappresentanti di Italia, Spagna, Francia, Grecia, Malta e Cipro hanno bloccato, durante una riunione tenutasi a Bruxelles, la proposta della Commissione europea di appoggiare, come Ue, la richiesta del Principato di Monaco di inserire il tonno rosso nella lista degli animali per cui è vietata la commercializzazione (allegato I), nell'ambito della convenzione internazionale Cites sulle specie a rischio di estinzione. I paesi mediterranei dell'Ue hanno giudicato prematura una decisione favorevole all'inclusione nell'allegato I, e sono riusciti a rinviarla a dopo che l'Iccat (Commissione internazionale per la conservazione dei tonni atlantici) avrà pubblicato i suoi dati scientifici sullo stato degli stock di tonno rosso, nel prossimo mese di novembre La decisione è stata accolta con "disappunto" dal commissario Ue all'Ambiente, Stavros Dimas, che aveva spinto molto per appoggiare la richiesta di Monaco, mentre il collega responsabile della Pesca, il maltese Joe Borg, più vicino alle posizioni dei paesi mediterranei, ha detto di aspettarsi che ora l'Iccat "si assuma in pieno la propria responsabilità, garantendo la salvezza del tonno rosso". Molto duro il giudizio delle Ong ambientaliste: "é deplorevole che gli stessi Stati membri che sono per lo più responsabili dell'impoverimento degli stock di tonno rosso rifiutino di dare il loro accordo a misure che avrebbero aiutato a invertire la tendenza", ha commentato Xavier Pastor, il direttore esecutivo di Oceana Europe, l'organizzazione internazionale per la difesa degli ecosistemi marini. Questi Stati membri, ha continuato Pastor, "continuano a difendere gli interessi dell'industria della epsca del tonno e sembrano non interessarsi del fatto che stanno spingendo il tonno verso un punto di non ritorno". Per Saskia Richarts, dell'Ufficio europeo di Greenpeace, "la cecità dei governi dei paesi mediterranei spingerà il tonno all'estinzione e lascerà i pescatori senza più niente da pescare nel giro di pochi anni. Ma paesi come Malta e la Grecia sono sempre più isolati, mentre fra i ministri dell'Ambiente dell'Ue sta crescendo la volontà di salvare questo splendido animale", conclude, con una nota di speranza, l'esponente di Greenpeace. La decisione, da parte dell'Ue, se dare o meno il sostegno alla proposta di Monaco era stata in primo appoggiata dalla Francia, che però ieri si è schierata con gli altri mediterranei. Oltre che dai dati dell'Iccat, l'esito di quest'iniziativa dipende ora anche dalla determinazione del Principato a portarla avanti dopo questa prima sconfitta. La decisione finale, comunque, dovrà essere presa prima della riunione delle parti della Convenzione Cites, che si svolgerà nel marzo 2010. Un dato consolante, per gli ambientalisti, è il sostegno unanime che i rappresentanti degli Stati membri hanno dato, nella stessa riunione di ieri, alla proposta di limitare e regolamentare il commercio di due specie di squali 'nostrani', lo smeriglio e lo spinarolo, inserendoli nell'allegato II della Convenzione Cites. Si tratta di pesci che finiscono spesso sui banchi di vendita europei, spacciati come pesce spada, e la cui popolazione, già scarsa, è ormai vicina al collasso.
Siremar. Dopo l'allarme di Del Bono la società conferma i servizi del 2008
Con riferimento al contenuto della lettera con la quale il Presidente della Federalberghi delle Isole Eolie, Dr. Christian Del Bono, ha inteso segnalare presunte difficoltà ad effettuare prenotazioni su alcune linee sociali per il periodo da ottobre a dicembre, si fa presente che la cosa - limitata per lo più ad alcune linee di collegamento, soprattutto “locali”, per le quali la domanda di prenotazione anticipata nel periodo di bassa stagione è praticamente assente - è comunque da ascrivere a mere ragioni operative connesse al funzionamento del sistema informatico, superate peraltro già prima della pubblicazione della notizia. Si precisa ad ogni buon conto che tutte le linee di collegamento a lunga percorrenza, tra le quali la C/1 Milazzo-Eolie-Napoli e viceversa (in pratica l’unica per la quale la clientela richiede il rilascio di biglietti in anticipo), sono sempre state regolarmente aperte alla prenotazione e vendita anche online. Si conferma che la Siremar garantirà per tutto il corrente anno i medesimi servizi dell’anno 2008, a meno di temporanee rimodulazioni da ascriversi esclusivamente ad eventuali, sempre possibili, ragioni tecniche.
Direzione Siremar
Direzione Siremar
Santi Cosma e Damiano: "Medici straordinari e miracolosi, tra le loro imprese trapianti e guarigioni di gambe non di bracci portuali" (di Lino Natoli)
(Lino Natoli) Tutti quelli di Marina Corta che tanto si stanno prodigando per organizzare al meglio la festa dei Santi Cosma e Damiano dovrebbero sapere, per evitare inutili equivoci, che i due Santi ai quali con tanto fervore si rivolgono, furono certamente medici straordinari, persino miracolosi, ma tra le loro imprese risultano trapianti e guarigioni di gambe non di bracci portuali.
Protettori di medici, chirurghi, farmacisti (anche di quelli esperti in altri campi), parrucchieri e dentisti, ai nostri non si possono chiedere interventi che esulino le loro competenze.
Una cosa è trapiantare una gamba ulcerosa con quella di un etiope morto, un'altra trapiantare di nuovo gli aliscafi da Sottomonastero a Marina Corta. Altro salvare Palladia da morte certa per emorragia, altro ancora completare i lavori del porto, liberare la piazza dalle auto, sistemare l'impianto fognario e.... chiudiamola qui che è meglio.
I due fratelli, poi, operavano gratuitamente. Non volevano niente in cambio, tanto che quando la povera Palladia diede riconoscente tre uova a Damiano, Cosma si risentì profondamente col fratello. Lo perdonò solo da morto, quando capì che egli aveva accettato soltanto per non offendere la donna.
Dunque non mortificate la vostra devozione, e non chiedete nulla per i vostri pii voti. Tutto sia gratuito. Al massimo potete aspettarvi in cambio qualche uovo. Ma questo lo sapete già.
Cosma e Damiano, che la tradizione vuole provenienti - manco farlo apposta - dall'Arabia, furono martirizzati, ma i loro aguzzini dovettero penare per averla vinta. Non vi riuscirono con le pietre, non coi dardi, non col fuoco e nemmeno buttandoli in mare. Alla fine gli tagliarono la testa.
Meditate, meditate, perchè la devozione è nulla senza l'imitazione e l'imitazione è nulla senza il sacrificio.
Tuttavia, siccome i miracoli accadono anche ai tiepidi e agli increduli, nessuno disperi che prima o poi possa accadere qualcosa. Magari che si riesca a sistemare un po' la piazza, a renderla più decorosa, più ordinata, più pulita, più accogliente. Sarebbe un'impresa anche per i nostri amati Santi che così verrebbero ricordati in futuro dai posteri per questo grande, impossibile miracolo.
Nell'attesa del portentoso evento c'è la consolante offerta di una promettente frittura di pesce, tre euro vino incluso.
Protettori di medici, chirurghi, farmacisti (anche di quelli esperti in altri campi), parrucchieri e dentisti, ai nostri non si possono chiedere interventi che esulino le loro competenze.
Una cosa è trapiantare una gamba ulcerosa con quella di un etiope morto, un'altra trapiantare di nuovo gli aliscafi da Sottomonastero a Marina Corta. Altro salvare Palladia da morte certa per emorragia, altro ancora completare i lavori del porto, liberare la piazza dalle auto, sistemare l'impianto fognario e.... chiudiamola qui che è meglio.
I due fratelli, poi, operavano gratuitamente. Non volevano niente in cambio, tanto che quando la povera Palladia diede riconoscente tre uova a Damiano, Cosma si risentì profondamente col fratello. Lo perdonò solo da morto, quando capì che egli aveva accettato soltanto per non offendere la donna.
Dunque non mortificate la vostra devozione, e non chiedete nulla per i vostri pii voti. Tutto sia gratuito. Al massimo potete aspettarvi in cambio qualche uovo. Ma questo lo sapete già.
Cosma e Damiano, che la tradizione vuole provenienti - manco farlo apposta - dall'Arabia, furono martirizzati, ma i loro aguzzini dovettero penare per averla vinta. Non vi riuscirono con le pietre, non coi dardi, non col fuoco e nemmeno buttandoli in mare. Alla fine gli tagliarono la testa.
Meditate, meditate, perchè la devozione è nulla senza l'imitazione e l'imitazione è nulla senza il sacrificio.
Tuttavia, siccome i miracoli accadono anche ai tiepidi e agli increduli, nessuno disperi che prima o poi possa accadere qualcosa. Magari che si riesca a sistemare un po' la piazza, a renderla più decorosa, più ordinata, più pulita, più accogliente. Sarebbe un'impresa anche per i nostri amati Santi che così verrebbero ricordati in futuro dai posteri per questo grande, impossibile miracolo.
Nell'attesa del portentoso evento c'è la consolante offerta di una promettente frittura di pesce, tre euro vino incluso.
Stop alle pesca del pesce spada. L'intervento di Anapi Pesca Sicilia
Riceviamo, per tramite della dottoressa Francesca Basile, la lettera che ieri il Presidente dell'Anapi Sicilia ha consegnato al Protocollo dell'Assessorato Regionale Pesca per il divieto di cattura del pesce spada dal 1° Ottobre al 30.11.2009. Questo il testo integrale della lettera destinata all'Assessore alla Cooperazione, Commercio, Artigianato e Pesca della Regione Siciliana, On. Giambattista Bufardeci, e al Direttore Generale Pesca, Dipartimento Pesca Regionale Dr. Gianmaria Sparma
Oggetto: Regolamento CE n° 43/2009 art. 89.
Egregi in indirizzo,
Dal 1° ottobre al 30 novembre 2009 entrerà in vigore il divieto di pesca del pesce spada nel Mediterraneo previsto dal regolamento comunitario in oggetto. Si ha notizia che numerose marinerie della Liguria, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sardegna e ovviamente anche le nostre sono in fermento in quanto ritengono ingiusto il provvedimento adottato da Bruxelles perché non tiene conto del fatto che, nei mesi autunnali, la pesca del pesce spada col Palangaro è altamente selettiva poiché l’armamento tipico dell’attrezzo è tale da garantire la cattura di esemplari di taglia regolare.
La ratio dei regolamenti comunitari citati : “Ai fini della protezione del pesce spada, in particolare dei pesci piccoli “ se condivisibile pur con delle riserve, per la misura applicativa in quanto causa di grave disagio socio-economico alle nostre imprese di pesca al Palangaro ai pelagici.
In considerazione che nel periodo dal 01/10/09 al 30/11/09, le unità da pesca con licenze polivalenti potranno esercitare attività di pesca diverse da quella del Palangaro ai pelagici, molte unità da pesca armate anche a strascico e oggetto dell’attuale calendario di fermo (D.A. 24/pesca del 31/07/09), sono autorizzate anche al Palangaro e una volta ripresa l’attività (successiva al fermo di cui sopra) di solito si armano al Palangaro per pelagici nei mesi autunnali-invernali. Queste imprese di pesca, in osservanza del Regolamento CE 43/09, sicuramente andranno incontro ad un altro periodo di interruzione forzata dell’attività di pesca. Riteniamo sia giusto per loro e i relativi equipaggi che si attivino le eventuali provvidenze-indennità.
Pertanto sarebbe necessario intervenire al più presto con un provvedimento Regionale atto a chiarire alle imprese interessate come dovranno comportarsi e su quali provvidenze potranno contare al momento in cui dovessero obbligatoriamente fermarsi per rispettare l’ordinanza Comunitaria sopracitata.
La scrivente Associazione ritiene opportuno la convocazione urgente del C.R.P. con all’O.d.G. la problematica in questione al fine, anche, di sentire nel merito le eventuali proposte da parte delle Associazioni di Categoria e Sindacali che rappresentano il settore.
Si ringrazia per la Vostra Cortese attenzione e si porgono distinti saluti
Capo d’Orlando,16.09.09
Anapi Pesca Sicilia
Il Presidente Regionale
(Dr. Piero Forte)
Oggetto: Regolamento CE n° 43/2009 art. 89.
Egregi in indirizzo,
Dal 1° ottobre al 30 novembre 2009 entrerà in vigore il divieto di pesca del pesce spada nel Mediterraneo previsto dal regolamento comunitario in oggetto. Si ha notizia che numerose marinerie della Liguria, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sardegna e ovviamente anche le nostre sono in fermento in quanto ritengono ingiusto il provvedimento adottato da Bruxelles perché non tiene conto del fatto che, nei mesi autunnali, la pesca del pesce spada col Palangaro è altamente selettiva poiché l’armamento tipico dell’attrezzo è tale da garantire la cattura di esemplari di taglia regolare.
La ratio dei regolamenti comunitari citati : “Ai fini della protezione del pesce spada, in particolare dei pesci piccoli “ se condivisibile pur con delle riserve, per la misura applicativa in quanto causa di grave disagio socio-economico alle nostre imprese di pesca al Palangaro ai pelagici.
In considerazione che nel periodo dal 01/10/09 al 30/11/09, le unità da pesca con licenze polivalenti potranno esercitare attività di pesca diverse da quella del Palangaro ai pelagici, molte unità da pesca armate anche a strascico e oggetto dell’attuale calendario di fermo (D.A. 24/pesca del 31/07/09), sono autorizzate anche al Palangaro e una volta ripresa l’attività (successiva al fermo di cui sopra) di solito si armano al Palangaro per pelagici nei mesi autunnali-invernali. Queste imprese di pesca, in osservanza del Regolamento CE 43/09, sicuramente andranno incontro ad un altro periodo di interruzione forzata dell’attività di pesca. Riteniamo sia giusto per loro e i relativi equipaggi che si attivino le eventuali provvidenze-indennità.
Pertanto sarebbe necessario intervenire al più presto con un provvedimento Regionale atto a chiarire alle imprese interessate come dovranno comportarsi e su quali provvidenze potranno contare al momento in cui dovessero obbligatoriamente fermarsi per rispettare l’ordinanza Comunitaria sopracitata.
La scrivente Associazione ritiene opportuno la convocazione urgente del C.R.P. con all’O.d.G. la problematica in questione al fine, anche, di sentire nel merito le eventuali proposte da parte delle Associazioni di Categoria e Sindacali che rappresentano il settore.
Si ringrazia per la Vostra Cortese attenzione e si porgono distinti saluti
Capo d’Orlando,16.09.09
Anapi Pesca Sicilia
Il Presidente Regionale
(Dr. Piero Forte)
Flash
Lipari. Ex Pumex di nuovo "agitati"- Sono di nuovo in stato di agitazione gli ex dipendenti della Pumex in atto impiegati dal comune di Lipari nell'ambito dei lavori socialmente utili. Dopo aver presidiato l'ingresso del palazzo comunale hanno chiesto ed ottenuto un colloquio con il sindaco
Dal primo ottobre e fino al 30 novembre vietata la pesca del pesce spada- La Capitaneria di Porto di Messina ha reso noto che a seguito dell'art. 89 del Regolamento del Consiglio dell'Unione europea del 16 gennaio 2009, per la tutela della specie a rischio estinzione, è vietata la pesca del pesce spada nel Mediterraneo a decorrere dal primo ottobre sino al 30 novembre 2009. Un divieto contestato dai pescatori i quali ritengono che l'uso dell'attrezzo, il palangaro, è altamente selettivo e garantisce la cattura solo di esemplari di taglia regolare.
INFLUENZA A: DONNA MORTA MESSINA, 20 AVVISI GARANZIA A MEDICI- Venti avvisi di garanzia sono stati firmati dal sostituto procuratore di Messina, Adriana Sciglio. Si tratta di un atto dovuto per via della disposizione degli acccertamentti tecnici non ripetibili relativi alla morte di, Giovanna Russo, deceduta sabato scorso all'ospedale 'Papardo', dov'era ricoverata dal 30 agosto per il virus dell'influenza di tipo A H1N1. La sezione di Pg della Polizia Municipale ha notificato i provvedimenti a tutti i medici che hanno avuto in cura la donna dal momento del ricovero, prima nel reparto di Malattie dell'apparato respiratorio e successivamente in quello di Rianimazione del 'Papardo'.
INFLUENZA A: ISPETTORI MINISTERO E REGIONE IN OSPEDALE A MESSINA- Hanno cominciato il loro lavoro questa mattina nell'ospedale 'Papardo' di Messina gli ispettori inviati dal ministero della Salute e dalla Regione dopo la morte, sabato sera, della donna di 46 anni ricoverata per il virus dell'influenza di tipo A H1N1. Si tratta di due funzionari ministeriali e due regionali che acquisiranno i documenti clinici relativi alla degenza di Giovanna Russo, ricoverata il 30 agosto agosto scorso. La missione, disposta dal viceministro della Salute Ferruccio Fazio e dall'assessore regionale alla Sanita', Massimo Russo, e' volta a verificare se nel trattamento del caso siano stati seguiti correttamente i protocolli sanitari definiti dal ministero.
Dal primo ottobre e fino al 30 novembre vietata la pesca del pesce spada- La Capitaneria di Porto di Messina ha reso noto che a seguito dell'art. 89 del Regolamento del Consiglio dell'Unione europea del 16 gennaio 2009, per la tutela della specie a rischio estinzione, è vietata la pesca del pesce spada nel Mediterraneo a decorrere dal primo ottobre sino al 30 novembre 2009. Un divieto contestato dai pescatori i quali ritengono che l'uso dell'attrezzo, il palangaro, è altamente selettivo e garantisce la cattura solo di esemplari di taglia regolare.
INFLUENZA A: DONNA MORTA MESSINA, 20 AVVISI GARANZIA A MEDICI- Venti avvisi di garanzia sono stati firmati dal sostituto procuratore di Messina, Adriana Sciglio. Si tratta di un atto dovuto per via della disposizione degli acccertamentti tecnici non ripetibili relativi alla morte di, Giovanna Russo, deceduta sabato scorso all'ospedale 'Papardo', dov'era ricoverata dal 30 agosto per il virus dell'influenza di tipo A H1N1. La sezione di Pg della Polizia Municipale ha notificato i provvedimenti a tutti i medici che hanno avuto in cura la donna dal momento del ricovero, prima nel reparto di Malattie dell'apparato respiratorio e successivamente in quello di Rianimazione del 'Papardo'.
INFLUENZA A: ISPETTORI MINISTERO E REGIONE IN OSPEDALE A MESSINA- Hanno cominciato il loro lavoro questa mattina nell'ospedale 'Papardo' di Messina gli ispettori inviati dal ministero della Salute e dalla Regione dopo la morte, sabato sera, della donna di 46 anni ricoverata per il virus dell'influenza di tipo A H1N1. Si tratta di due funzionari ministeriali e due regionali che acquisiranno i documenti clinici relativi alla degenza di Giovanna Russo, ricoverata il 30 agosto agosto scorso. La missione, disposta dal viceministro della Salute Ferruccio Fazio e dall'assessore regionale alla Sanita', Massimo Russo, e' volta a verificare se nel trattamento del caso siano stati seguiti correttamente i protocolli sanitari definiti dal ministero.
Tutti contro tutti e il PDL si fa in quattro
L'agitarsi sempre più inquieto dei vari gruppi in cui ormai si divide il Pdl sta provocando una tale confusione che sarà in comprensibile per gli elettori ma diventa intanto lacerante all'interno.
La giornata di ieri segna così l'inizio della fine. Un tutti contro tutti che azzera qualsiasi ipotesi di ricreare un clima di convivenza dentro lo stesso partito. Il giocattolo si è rotto, questa volta con tanto di presa d'atto degli stessi leader locali.
Né sembra funzionare più il continuo appellarsi al dominus nazionale perchè ridimensioni i ribelli e ripristini d'imperio l'unità.
La lettera del co-coordinatore Domenico Nania ai leader di partito in Sicilia Renato Schifani e Angelino Alfano ha ufficializzato quel che è da tempo chiaro: il Pdl è diviso in tre, forse in quattro fazioni che perseguono strategie, alleanze e obiettivi diversi. E tranne che nel gruppo Micciché, all'interno delle altre vi sono distinguo che fanno pensare a ulteriori suddivisioni.
Così, a Nania che chiede le dimissioni dei due assessori espressione dell'area Schifani-Castiglione-Firrarello, risponde Alfano per dire: non se ne parla. Chi decide è Berlusconi: «Rispondo al senatore Nania perchè sono tra quelli che, in Sicilia, lo considerano il coordinatore regionale. Come ho già avuto modo di rappresentare al senatore Nania - scrive Alfano - io ho il piede in una staffa sola che è quella di Silvio Berlusconi, anche quando ciò comporta qualche rinuncia alle mie opinioni. A Silvio Berlusconi - continua il Guardasigilli - compete la stipula e la rottura delle alleanze, a maggior ragione quando esse hanno riflessi nella politica nazionale (poichè di questo intende parlare Nania al di là di talune edulcorate espressioni utilizzate obbligatoriamente in un comunicato stampa). Come preannunciato a Nania in altra sede, parlerò con il presidente Berlusconi per rappresentare la mia posizione sulle vicende siciliane. Certamente lo faranno anche altri e altrettanto certamente non tutte le opinioni saranno uguali. Il presidente Berlusconi - conclude Alfano – prenderà le decisioni con la consueta saggezza, con buon senso e concretezza. Preannuncio fin d'ora che io starò comunque dalla parte della decisione che il presidente Berlusconi assumerà».
Ma Nania insiste: «Ad Alfano dico che dimettersi dalla giunta regionale siciliana non significa uscire dalla maggioranza, ma rappresentare con coerenza le ragioni del Pdl che lui rappresenta e stanare il Pd dall'ambiguità che lo caratterizza».
Da Nania si differenzia pure il collega coordinatore Giuseppe Castiglione: «Gli assessori li sceglie il presidente della Regione, chiederne le dimissioni, per due di loro, ci trascinerebbe in discussioni che esulano l'aspetto più importante, quello strettamente politico, fatto di scelte e di condivisione di programmi. Quella che va cercata – aggiunge – è l'unità del Pdl in Sicilia, che ci rende più credibili rispetto al governo di Raffaele Lombardo, il quale ha scelto scientificamente di non parlare coi partiti, ma in questo momento si ritrova ad averne bisogno, proprio lui che ha lavorato per dividerli. L'unità di cui parlo comprende, ovviamente, Gianfranco Miccichè, che è una risorsa. Abbiamo più volte detto sì al governo Lombardo - osserva -, lo abbiamo fatto sulla riforma sanitaria: quando ci disse che si era rivolto all'Università Bocconi per scremare la lista dei manager, portandola da 700 a 59, lo abbiamo sostenuto, salvo accorgerci poi che le nomine da lui fatte rispondevano a criteri solo politici, e in alcuni casi erano persino illegittime. Lombardo - conclude - lo abbiamo sostenuto e votato. Oggi al suo governo darei un 6 politico».
Ma il vicepresidente dei deputati del Pdl Carmelo Briguglio, stronca entrambi i co-coordinatori: «La Sicilia e il Pdl dell'Isola non meritano l'unica anomalia politica e statutaria del territorio nazionale costituita da due co-coordinatori regionali che non esprimono una rappresentatività politica unitaria e che si pongono ormai palesemente contro il governo Lombardo. Credo che Berlusconi e Fini - aggiunge Briguglio - abbiano chiara questa situazione, che ha ricadute non solo politiche ma anche istituzionali, e potranno assumere le iniziative opportune per superare l'anomalia».
E si inserisce nel dibattito il il senatore dell'Udc Gianpiero D'Alia: «La vera anomalia in Sicilia, come nel resto d'Italia, è lo scontro interno al Pdl che ha reso ingovernabile la regione e ora rischia di paralizzare gli enti locali. Uno scontro di potere in cui l'unico vincitore sarà Lombardo, vero specialista della materia. Di fronte a questo scempio occorre fare chiarezza - aggiunge - restituendo dignità alla politica e alle istituzioni. L'unica strada è la mozione di sfiducia al governo Lombardo in cui ciascuno, in aula, si assuma la responsabilità delle proprie scelte. Non è più tempo di congiure di palazzo e di giochi di corridoio. I siciliani meritano qualcosa di più e di meglio».
In questo quadro infuocato di batti e ribatti, prova a smorzare i toni Francesco Musotto, capogruppo del Movimento per l'Autonomia all'Assemblea regionale siciliana, che invita tutti a tenere un "profilo istituzionale": «Abbiamo la sensazione che in molti abbiano perso il senso della misura e non colgano la delicatezza del momento sociale e politico che la nostra regione sta attraversando. Nel momento in cui maggiore dovrebbe essere lo sforzo per garantire efficienza ed operatività alle amministrazioni - rileva Musotto - assistiamo invece ad un continuo (ab)uso delle cariche istituzionali come pedine nello scacchiere dei rapporti fra le correnti di un singolo partito. L'unico dato certo è che, come peraltro dimostrano i sondaggi che indicano in Lombardo il presidente di Regione maggiormente apprezzato dai cittadini, l'azione del governo sta incidendo in profondità nella società e nelle prospettive di sviluppo futuro della Sicilia. E non saranno certo le diatribe di queste ore ad influenzare il suo operato e quello del suo governo». Che infatti, secondo il sottosegretario Gianfranco Micciché principale alleato, può tranquillamente operare con progetti per l'intera legislatura
La giornata di ieri segna così l'inizio della fine. Un tutti contro tutti che azzera qualsiasi ipotesi di ricreare un clima di convivenza dentro lo stesso partito. Il giocattolo si è rotto, questa volta con tanto di presa d'atto degli stessi leader locali.
Né sembra funzionare più il continuo appellarsi al dominus nazionale perchè ridimensioni i ribelli e ripristini d'imperio l'unità.
La lettera del co-coordinatore Domenico Nania ai leader di partito in Sicilia Renato Schifani e Angelino Alfano ha ufficializzato quel che è da tempo chiaro: il Pdl è diviso in tre, forse in quattro fazioni che perseguono strategie, alleanze e obiettivi diversi. E tranne che nel gruppo Micciché, all'interno delle altre vi sono distinguo che fanno pensare a ulteriori suddivisioni.
Così, a Nania che chiede le dimissioni dei due assessori espressione dell'area Schifani-Castiglione-Firrarello, risponde Alfano per dire: non se ne parla. Chi decide è Berlusconi: «Rispondo al senatore Nania perchè sono tra quelli che, in Sicilia, lo considerano il coordinatore regionale. Come ho già avuto modo di rappresentare al senatore Nania - scrive Alfano - io ho il piede in una staffa sola che è quella di Silvio Berlusconi, anche quando ciò comporta qualche rinuncia alle mie opinioni. A Silvio Berlusconi - continua il Guardasigilli - compete la stipula e la rottura delle alleanze, a maggior ragione quando esse hanno riflessi nella politica nazionale (poichè di questo intende parlare Nania al di là di talune edulcorate espressioni utilizzate obbligatoriamente in un comunicato stampa). Come preannunciato a Nania in altra sede, parlerò con il presidente Berlusconi per rappresentare la mia posizione sulle vicende siciliane. Certamente lo faranno anche altri e altrettanto certamente non tutte le opinioni saranno uguali. Il presidente Berlusconi - conclude Alfano – prenderà le decisioni con la consueta saggezza, con buon senso e concretezza. Preannuncio fin d'ora che io starò comunque dalla parte della decisione che il presidente Berlusconi assumerà».
Ma Nania insiste: «Ad Alfano dico che dimettersi dalla giunta regionale siciliana non significa uscire dalla maggioranza, ma rappresentare con coerenza le ragioni del Pdl che lui rappresenta e stanare il Pd dall'ambiguità che lo caratterizza».
Da Nania si differenzia pure il collega coordinatore Giuseppe Castiglione: «Gli assessori li sceglie il presidente della Regione, chiederne le dimissioni, per due di loro, ci trascinerebbe in discussioni che esulano l'aspetto più importante, quello strettamente politico, fatto di scelte e di condivisione di programmi. Quella che va cercata – aggiunge – è l'unità del Pdl in Sicilia, che ci rende più credibili rispetto al governo di Raffaele Lombardo, il quale ha scelto scientificamente di non parlare coi partiti, ma in questo momento si ritrova ad averne bisogno, proprio lui che ha lavorato per dividerli. L'unità di cui parlo comprende, ovviamente, Gianfranco Miccichè, che è una risorsa. Abbiamo più volte detto sì al governo Lombardo - osserva -, lo abbiamo fatto sulla riforma sanitaria: quando ci disse che si era rivolto all'Università Bocconi per scremare la lista dei manager, portandola da 700 a 59, lo abbiamo sostenuto, salvo accorgerci poi che le nomine da lui fatte rispondevano a criteri solo politici, e in alcuni casi erano persino illegittime. Lombardo - conclude - lo abbiamo sostenuto e votato. Oggi al suo governo darei un 6 politico».
Ma il vicepresidente dei deputati del Pdl Carmelo Briguglio, stronca entrambi i co-coordinatori: «La Sicilia e il Pdl dell'Isola non meritano l'unica anomalia politica e statutaria del territorio nazionale costituita da due co-coordinatori regionali che non esprimono una rappresentatività politica unitaria e che si pongono ormai palesemente contro il governo Lombardo. Credo che Berlusconi e Fini - aggiunge Briguglio - abbiano chiara questa situazione, che ha ricadute non solo politiche ma anche istituzionali, e potranno assumere le iniziative opportune per superare l'anomalia».
E si inserisce nel dibattito il il senatore dell'Udc Gianpiero D'Alia: «La vera anomalia in Sicilia, come nel resto d'Italia, è lo scontro interno al Pdl che ha reso ingovernabile la regione e ora rischia di paralizzare gli enti locali. Uno scontro di potere in cui l'unico vincitore sarà Lombardo, vero specialista della materia. Di fronte a questo scempio occorre fare chiarezza - aggiunge - restituendo dignità alla politica e alle istituzioni. L'unica strada è la mozione di sfiducia al governo Lombardo in cui ciascuno, in aula, si assuma la responsabilità delle proprie scelte. Non è più tempo di congiure di palazzo e di giochi di corridoio. I siciliani meritano qualcosa di più e di meglio».
In questo quadro infuocato di batti e ribatti, prova a smorzare i toni Francesco Musotto, capogruppo del Movimento per l'Autonomia all'Assemblea regionale siciliana, che invita tutti a tenere un "profilo istituzionale": «Abbiamo la sensazione che in molti abbiano perso il senso della misura e non colgano la delicatezza del momento sociale e politico che la nostra regione sta attraversando. Nel momento in cui maggiore dovrebbe essere lo sforzo per garantire efficienza ed operatività alle amministrazioni - rileva Musotto - assistiamo invece ad un continuo (ab)uso delle cariche istituzionali come pedine nello scacchiere dei rapporti fra le correnti di un singolo partito. L'unico dato certo è che, come peraltro dimostrano i sondaggi che indicano in Lombardo il presidente di Regione maggiormente apprezzato dai cittadini, l'azione del governo sta incidendo in profondità nella società e nelle prospettive di sviluppo futuro della Sicilia. E non saranno certo le diatribe di queste ore ad influenzare il suo operato e quello del suo governo». Che infatti, secondo il sottosegretario Gianfranco Micciché principale alleato, può tranquillamente operare con progetti per l'intera legislatura
Siremar "taglia tutto"? Il presidente della Federalberghi lancia l'allarme
Un fax(anticipato per mail) è stato spedito da Christian Del Bono, presidente della Federalberghi delle Eolie, al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, al Sottosegretario di Stato delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Direttore Generale del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Lo stesso fax è stato inviato per conoscenza all'Assessore Regionale ai Trasporti, alla Federalberghi Isole Minori, all' Unione Regionale Albergatori Siciliani e Presidenza del Comitato Nazionale per il Mezzogiorno e a tutti i sindaci delle isole minori siciliane. Nel fax si evidenzia una situazione delicatissima nel campo dei trasporti Siremar che, se confermata, ha davvero dell'incredibile oltre ad essere "letale" per le piccole comunità isolane.
IL TESTO:
Segnaliamo che, stando alle informazioni acquisite attraverso una serie di chiamate al call-centre della Siremar (numero 892 123 a pagamento), la consociata Tirrenia in questione, in alcuni giorni dei mesi da ottobre a dicembre non avrebbe in programma l'effettuazione di alcuna corsa ne di traghetti ne di aliscafi sulla tratta Milazzo-Eolie e viceversa.
Ad oggi, infatti, nonostante il vostro pronto intervento del 18 agosto, non risulterebbero del tutto aperte le prenotazioni sui mezzi Siremar. Tanto che alcune strutture alberghiere hanno lamentato l'impossibilità di effettuare delle prenotazioni di posti nave per i propri clienti.
La situazione assumerebbe dei contorni ancora più allarmanti qualora fossero veritiere le informazioni che appaiono sul sito ufficiale della Tirrenia dove infatti, da ottobre in poi, non risultano più attivi i servizi aliscafi, mentre quelli a mezzo motonave risulterebbero abbondantemente ridotti fino alla fine dell'anno.
Stando a tale sito, sia i collegamenti tra Palermo ed Ustica sia quelli tra Trapani e Favignana, Levanzo e Marettimo smetterebbero di funzionare dal 1 ottobre 2009. Mentre quelli da Trapani a Pantelleria e quelli da Porto Empedocle a Linosa e Lampedusa - unitamente a tutti quelli per tutte le altre isole minori della Sicilia -smetterebbero totalmente di funzionare dal 1 gennaio 2010.
Prima di formulare qualsiasi tipo di considerazione o di giungere a conclusioni affrettate, si richiede una Vostra sollecita azione volta a verificare l'effettivo stato delle cose.
In attesa di una gradita e urgente risposta, vogliate gradire i nostri più cordiali saluti
Christian Del Bono
Presidente
FEDERALBERGHI ISOLE EOLIE
IL TESTO:
Segnaliamo che, stando alle informazioni acquisite attraverso una serie di chiamate al call-centre della Siremar (numero 892 123 a pagamento), la consociata Tirrenia in questione, in alcuni giorni dei mesi da ottobre a dicembre non avrebbe in programma l'effettuazione di alcuna corsa ne di traghetti ne di aliscafi sulla tratta Milazzo-Eolie e viceversa.
Ad oggi, infatti, nonostante il vostro pronto intervento del 18 agosto, non risulterebbero del tutto aperte le prenotazioni sui mezzi Siremar. Tanto che alcune strutture alberghiere hanno lamentato l'impossibilità di effettuare delle prenotazioni di posti nave per i propri clienti.
La situazione assumerebbe dei contorni ancora più allarmanti qualora fossero veritiere le informazioni che appaiono sul sito ufficiale della Tirrenia dove infatti, da ottobre in poi, non risultano più attivi i servizi aliscafi, mentre quelli a mezzo motonave risulterebbero abbondantemente ridotti fino alla fine dell'anno.
Stando a tale sito, sia i collegamenti tra Palermo ed Ustica sia quelli tra Trapani e Favignana, Levanzo e Marettimo smetterebbero di funzionare dal 1 ottobre 2009. Mentre quelli da Trapani a Pantelleria e quelli da Porto Empedocle a Linosa e Lampedusa - unitamente a tutti quelli per tutte le altre isole minori della Sicilia -smetterebbero totalmente di funzionare dal 1 gennaio 2010.
Prima di formulare qualsiasi tipo di considerazione o di giungere a conclusioni affrettate, si richiede una Vostra sollecita azione volta a verificare l'effettivo stato delle cose.
In attesa di una gradita e urgente risposta, vogliate gradire i nostri più cordiali saluti
Christian Del Bono
Presidente
FEDERALBERGHI ISOLE EOLIE
lunedì 21 settembre 2009
"Ballare col diavolo.. senza imbarazzo..ma ciò non vuol dire perdere se stessi" di Luca Chiofalo
Riceviamo da Luca Chiofalo e pubblichiamo:
Caro Piero, concludiamo una "querelle" che rischia di diventare stucchevole per chi ci legge...
Senz'altro sei uomo d'altri tempi, forgiato da ideologia e militanza partitica, ma i tempi che viviamo sono questi e chi vive di ricordi non ha futuro.
Non sono gli esempi nefasti ad aver plasmato la mia idea di politica, ma avendo dovuto piantare bene i piedi per terra già da adolescente, ho affinato la capacità di capire rapidamente il contesto in cui opero, obbligato a centrare i problemi e a cercarne le soluzioni senza immolarmi sull'altare della spesso inconcludente perfezione idealista. Oggi chi ambisce al "potere", piccolo o grande che sia , deve essere in grado di "ballare col diavolo" senza imbarazzo. Ciò non vuol dire perdere se stessi e piombare nel baratro nichilista, vuol dire sapersi adattare alle situazioni e mantenendo fermo l'obiettivo e la necessaria spinta ideale, un giorno sperare di essere deputati a tracciare la rotta (diversa dall'attuale volendo). Una rivoluzione culturale (questo servirebbe) non si compie in un giorno e una distanza altezzosa da una realtà che non ci piace non migliora certo lo stato delle cose. Ognuno ha facoltà di perseguire la strada che ritiene più consona per realizzare il proprio progetto politico; a stabilire chi ha avuto ragione ci penserà, come sempre, il giudizio inappellabile degli elettori e della storia...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Caro Piero, concludiamo una "querelle" che rischia di diventare stucchevole per chi ci legge...
Senz'altro sei uomo d'altri tempi, forgiato da ideologia e militanza partitica, ma i tempi che viviamo sono questi e chi vive di ricordi non ha futuro.
Non sono gli esempi nefasti ad aver plasmato la mia idea di politica, ma avendo dovuto piantare bene i piedi per terra già da adolescente, ho affinato la capacità di capire rapidamente il contesto in cui opero, obbligato a centrare i problemi e a cercarne le soluzioni senza immolarmi sull'altare della spesso inconcludente perfezione idealista. Oggi chi ambisce al "potere", piccolo o grande che sia , deve essere in grado di "ballare col diavolo" senza imbarazzo. Ciò non vuol dire perdere se stessi e piombare nel baratro nichilista, vuol dire sapersi adattare alle situazioni e mantenendo fermo l'obiettivo e la necessaria spinta ideale, un giorno sperare di essere deputati a tracciare la rotta (diversa dall'attuale volendo). Una rivoluzione culturale (questo servirebbe) non si compie in un giorno e una distanza altezzosa da una realtà che non ci piace non migliora certo lo stato delle cose. Ognuno ha facoltà di perseguire la strada che ritiene più consona per realizzare il proprio progetto politico; a stabilire chi ha avuto ragione ci penserà, come sempre, il giudizio inappellabile degli elettori e della storia...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Tre proposte di buonsenso sui trasporti marittimi (di Michele Giacomantonio)
(Michele Giacomantonio) Peppe Paino ha scritto sabato, su Lipari.biz, un editoriale che descrive la triste situazione dei trasporti marittimi e pone tre problemi, distinti ma connessi,:
1.piuttosto che parlare di aviosuperfice sarebbe meglio puntare sulla messa in sicurezza del porto di Lipari e sulla ottimizzazione dei servizi marittimi che lasciano molto a desiderare.
2.le compagnie di trasporto sono insensibili alla destagionalizzazione ed al prolungamento della stagione estiva ed a metà settembre ( Ustica Lines) o all’1 ottobre ( la Siremar) dichiarano chiusa la stagione. Quest’anno inoltre la stagione per la Siremar si è chiusa anticipatamente perché la compagnia è rimasta con tre soli aliscafi.
3.i servizi in genere penalizzano le isole minori ed in particolare Filicudi ed Alicudi. Il primo mezzo utile per Lipari, per cinque giorni della settimana, arriva nell’isola principale alle 12,20 ed a Milazzo alle 15; mentre il mercoledì e il venerdì va un po’ meglio: a Lipari alle 9,10 e a Milazzo alle 12,45. Questa situazione rende impossibile fruire di molti servizi pubblici in giornata (visite ospedaliere, uffici pubblici, operazioni bancarie) ma soprattutto danneggia gli studenti e le loro famiglie che si trovano di fronte al dilemma: non frequentare o trasferirsi a Lipari o Milazzo col pagamento di costi esorbitanti.
Ricordo che una delle battaglie che la mia amministrazione portò avanti ed alla fine la spuntò, fu quella di avere un aliscafo al mattino da Alicudi e Filicudi che arrivasse a Lipari prima delle 8,30 proprio per permettere agli studenti di frequentare le scuole. Comprendiamo che quando si riducono i mezzi si devono tagliare delle corse ma bisognerebbe garantire a tutti gli abitanti delle isole di poter essere a Lipari prima delle 8.30 e poter rientrare alle loro case a lezioni ultimate. Questo dovrebbe essere un imperativo. Qualche corsa in meno fra Lipari e Milazzo non sarebbe la fine del mondo se questo fosse utile ed indispensabile a servire meglio le isole minori. E questo ci sembra una prima esigenza.
Una seconda esigenza è quella di cominciare a programmare per tempo una revisione delle linee per la prossima stagione turistica cominciando con introdurre fra la fascia estiva e la fascia invernale, una terza fascia di mezza stagione che dovrebbe arrivare fino a metà novembre ed iniziare al primo di marzo proprio con l’obiettivo di dare un incentivo al prolungamento della stagione o, forse meglio, di non decapitarla a metà settembre, come sta avvenendo quest’anno. I trasporti marittimi sono il volano più importante dello sviluppo turistico ed una loro programmazione sbagliata si riflette drasticamente e drammaticamente su tutto il comparto.
Infine una terza esigenza. Da tempo sosteniamo che il meglio ( ammesso che tale sia) è il nemico peggiore del bene. Intendiamo parlare del porto di Lipari. La vera urgenza è la messa in sicurezza di Sottomonastero e rendere operativo lo scalo alternativo di Marina Corta. Oggi non abbiamo né l’uno, né l’altro. Della messa in sicurezza di Sottomonastero - che vuol dire la creazione di una diga foranea che, supergiù dal pontile degli aliscafi, si proietti per 200 metri verso Monte Rosa permettendo di creare un riparo ai venti di scirocco e di libeccio e di permettere a navi ed aliscafi di attraccare dalla parte nord( che guarda a Marina Lunga) di questa diga – non si sa più niente. Certamente avrà influito la scoperta del porto romano nei fondali dove si doveva operare. Ma ci colpisce il fatto che in questi giorni si torni a parlare del megaporto che dovrebbe andare da Pignataro a Marina Corta. Ma se è possibile realizzare il megaporto che ostacoli ci sono per la diga foranea? E non sarebbe meglio la diga foranea subito che potremmo ottenere al massimo in un anno. Piuttosto che un megaporto ( che a parte i gravi problemi di impatto ambientale e di stravolgimento delle coste) impiegherebbe almeno ¾ anni bloccando in maniera esiziale l’economia eoliana? Per questo sosteniamo che il meglio – ammesso che tale sia il megaporto – è nemico del bene e cioè la diga foranea Sottomonastero per la messa in sicurezza di questo scalo.
Queste tre ci sembrano proposte di buon senso. Ma si può ancora parlare di buonsenso a Lipari?
1.piuttosto che parlare di aviosuperfice sarebbe meglio puntare sulla messa in sicurezza del porto di Lipari e sulla ottimizzazione dei servizi marittimi che lasciano molto a desiderare.
2.le compagnie di trasporto sono insensibili alla destagionalizzazione ed al prolungamento della stagione estiva ed a metà settembre ( Ustica Lines) o all’1 ottobre ( la Siremar) dichiarano chiusa la stagione. Quest’anno inoltre la stagione per la Siremar si è chiusa anticipatamente perché la compagnia è rimasta con tre soli aliscafi.
3.i servizi in genere penalizzano le isole minori ed in particolare Filicudi ed Alicudi. Il primo mezzo utile per Lipari, per cinque giorni della settimana, arriva nell’isola principale alle 12,20 ed a Milazzo alle 15; mentre il mercoledì e il venerdì va un po’ meglio: a Lipari alle 9,10 e a Milazzo alle 12,45. Questa situazione rende impossibile fruire di molti servizi pubblici in giornata (visite ospedaliere, uffici pubblici, operazioni bancarie) ma soprattutto danneggia gli studenti e le loro famiglie che si trovano di fronte al dilemma: non frequentare o trasferirsi a Lipari o Milazzo col pagamento di costi esorbitanti.
Ricordo che una delle battaglie che la mia amministrazione portò avanti ed alla fine la spuntò, fu quella di avere un aliscafo al mattino da Alicudi e Filicudi che arrivasse a Lipari prima delle 8,30 proprio per permettere agli studenti di frequentare le scuole. Comprendiamo che quando si riducono i mezzi si devono tagliare delle corse ma bisognerebbe garantire a tutti gli abitanti delle isole di poter essere a Lipari prima delle 8.30 e poter rientrare alle loro case a lezioni ultimate. Questo dovrebbe essere un imperativo. Qualche corsa in meno fra Lipari e Milazzo non sarebbe la fine del mondo se questo fosse utile ed indispensabile a servire meglio le isole minori. E questo ci sembra una prima esigenza.
Una seconda esigenza è quella di cominciare a programmare per tempo una revisione delle linee per la prossima stagione turistica cominciando con introdurre fra la fascia estiva e la fascia invernale, una terza fascia di mezza stagione che dovrebbe arrivare fino a metà novembre ed iniziare al primo di marzo proprio con l’obiettivo di dare un incentivo al prolungamento della stagione o, forse meglio, di non decapitarla a metà settembre, come sta avvenendo quest’anno. I trasporti marittimi sono il volano più importante dello sviluppo turistico ed una loro programmazione sbagliata si riflette drasticamente e drammaticamente su tutto il comparto.
Infine una terza esigenza. Da tempo sosteniamo che il meglio ( ammesso che tale sia) è il nemico peggiore del bene. Intendiamo parlare del porto di Lipari. La vera urgenza è la messa in sicurezza di Sottomonastero e rendere operativo lo scalo alternativo di Marina Corta. Oggi non abbiamo né l’uno, né l’altro. Della messa in sicurezza di Sottomonastero - che vuol dire la creazione di una diga foranea che, supergiù dal pontile degli aliscafi, si proietti per 200 metri verso Monte Rosa permettendo di creare un riparo ai venti di scirocco e di libeccio e di permettere a navi ed aliscafi di attraccare dalla parte nord( che guarda a Marina Lunga) di questa diga – non si sa più niente. Certamente avrà influito la scoperta del porto romano nei fondali dove si doveva operare. Ma ci colpisce il fatto che in questi giorni si torni a parlare del megaporto che dovrebbe andare da Pignataro a Marina Corta. Ma se è possibile realizzare il megaporto che ostacoli ci sono per la diga foranea? E non sarebbe meglio la diga foranea subito che potremmo ottenere al massimo in un anno. Piuttosto che un megaporto ( che a parte i gravi problemi di impatto ambientale e di stravolgimento delle coste) impiegherebbe almeno ¾ anni bloccando in maniera esiziale l’economia eoliana? Per questo sosteniamo che il meglio – ammesso che tale sia il megaporto – è nemico del bene e cioè la diga foranea Sottomonastero per la messa in sicurezza di questo scalo.
Queste tre ci sembrano proposte di buon senso. Ma si può ancora parlare di buonsenso a Lipari?
Iscriviti a:
Post (Atom)