“Soddisfazione del movimento cooperativo e armatoriale della pesca italiana perché è emersa finalmente una maggiore ragionevolezza e attenzione ai dati scientifici, piuttosto che alle posizioni ideologiche, evitando così pesanti ripercussioni socioeconomiche”.
Così Giampaolo Buonfiglio (AGCI Agrital), Massimo Coccia (Federcoopesca-Confcooperative), Luigi Giannini (Federpesca), Ettore Ianì (Lega pesca) commentano l’esito della riunione del Comitato dei 27 membri dell'Ue alla Convenzione dell'Onu sul commercio internazionale delle specie in estinzione (Cites), che ha ritenuto prematuro accogliere l'indicazione della Commissione europea, di sostenere provvisoriamente la proposta del Principato di Monaco e, quindi, l’inserimento del tonno tra le specie in pericolo.
“Condividiamo – proseguono Buonfiglio, Coccia, Giannini, Ianì, - la scelta del Comitato di rimandare ogni eventuale decisione, dopo l’esame di nuovi dati scientifici sulla sullo stato delle risorse che saranno presentati nella riunione della Commissione internazionale per la conservazione dei tonni dell'Atlantico(Iccat), prevista a novembre”.
Un risultato ottenuto grazie al “blocco” sostenuto dalla delegazione italiana, insieme a Francia, Spagna, Grecia e Malta. “Una posizione -concludono le associazioni-, scampato questo primo pericolo, che dovrà essere sostenuta nella riunione Iccat, prevista in Brasile ed è lì, a questo punto, che si decideranno le sorti di questa pesca, della sua tradizione, dell'economia e occupazione nell'industria collegata