Riceviamo da Luca Chiofalo e pubblichiamo:
Caro Piero, concludiamo una "querelle" che rischia di diventare stucchevole per chi ci legge...
Senz'altro sei uomo d'altri tempi, forgiato da ideologia e militanza partitica, ma i tempi che viviamo sono questi e chi vive di ricordi non ha futuro.
Non sono gli esempi nefasti ad aver plasmato la mia idea di politica, ma avendo dovuto piantare bene i piedi per terra già da adolescente, ho affinato la capacità di capire rapidamente il contesto in cui opero, obbligato a centrare i problemi e a cercarne le soluzioni senza immolarmi sull'altare della spesso inconcludente perfezione idealista. Oggi chi ambisce al "potere", piccolo o grande che sia , deve essere in grado di "ballare col diavolo" senza imbarazzo. Ciò non vuol dire perdere se stessi e piombare nel baratro nichilista, vuol dire sapersi adattare alle situazioni e mantenendo fermo l'obiettivo e la necessaria spinta ideale, un giorno sperare di essere deputati a tracciare la rotta (diversa dall'attuale volendo). Una rivoluzione culturale (questo servirebbe) non si compie in un giorno e una distanza altezzosa da una realtà che non ci piace non migliora certo lo stato delle cose. Ognuno ha facoltà di perseguire la strada che ritiene più consona per realizzare il proprio progetto politico; a stabilire chi ha avuto ragione ci penserà, come sempre, il giudizio inappellabile degli elettori e della storia...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO