Questo fax è stato inviato da Christian Del Bono (Federalberghi Eolie) al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, al Sottosegretario di Stato delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Direttore Generale del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Lo stesso fax è stato inviato per conoscenza all'Assessore Regionale ai Trasporti, alla Federalberghi Isole Minori, all' Unione Regionale Albergatori Siciliani e Presidenza del Comitato Nazionale per il Mezzogiorno e a tutti i sindaci delle isole minori siciliane.
IL TESTO:
Siamo lieti di apprendere dal comunicato stampa rilasciato ieri dalla Siremar S.p.A. che le informazioni che continuano ad apparire sul sito ufficiale della Tirrenia e quelle provenienti dal call centre della Siremar, con riferimento ai collegamenti marittimi attivi dal 1 ottobre in poi, sono il mero frutto di un mal funzionamento del sistema informatico e non dipendono da alcun taglio imminente agli attuali collegamenti marittimi.
Non volendo entrare in merito all'opportunità di avere un sistema informativo funzionante, atteso che il 90% degli internauti lo fa per ricercare informazioni e non per prenotare, il comunicato di Siremar ci tranquillizza solo in parte.
I vertici Siremar non sono infatti, loro malgrado, nelle condizioni di poter esprimere alcuna previsione sui collegamenti marittimi a partire dal 01.01.2010.
Come è facile intuire, il problema non è solo di Siremar. Nelle stesse condizioni si trovano Caremar, Saremar, Toremar e la stessa Tirrenia. Per nessuna delle tratte servite da queste società risulta, infatti, ad oggi possibile ottenere alcun tipo di informazione per i collegamenti a partire dal 1 gennaio 2010. Il sistema informativo, in questo caso perfettamente funzionante, non è stato per ovvi motivi aggiornato con i dati relativi al 2010.
Si tratta di rotte importanti sulle quali si muovono decine di migliaia di pendolari e visitatori. Navi ed aliscafi sui e per i quali lavorano centinaia di marittimi.
A poco più di tre mesi dalla fine dell'anno, gli operatori turistici italiani e stranieri non sono nelle condizioni di poter programmare i propri flussi turistici su tali tratte. I lavoratori di Tirrenia e delle sue consociate non sono nelle condizioni di poter programmare il proprio futuro.
Il danno che ne deriva per Tirrenia è enorme al pari di quello sociale che rischia di ripercuotersi sui dipendenti della società.
Il danno che ne risulta per le isole minori italiane, la cui qualità e frequenza dei collegamenti dipendono spesso quasi esclusivamente, dalla consociata di riferimento, stanno per diventare incalcolabili.
Tra poco partiremo per le prime fiere turistiche senza avere la benché minima idea di cosa andare a raccontare ai nostri interlocutori italiani ed stranieri.
Christian Del Bono
Presidente
FEDERALBERGHI ISOLE EOLIE