“I cittadini sono uguali davanti alla legge ma davanti alla “legge”, intesa come carabinieri, a Lipari bisogna poterci arrivare”. La sottolineatura, non da poco conto e che nulla ha assolutamente a che fare con l'encomiabile attività dell'Arma nell'isola, arriva da un turista diversamente abile che, smarrito il documento d'identità, aveva intenzione di presentare la relativa denuncia e, di conseguenza, aveva raggiunto la locale stazione dei carabinieri. E qui è venuta fuori l'impossibilità di agire come fanno abitualmente i normodotati. Per raggiungere il presidio dei carabinieri, ospitato ormai da circa un trentennio in un immobile privato, bisogna infatti affrontare dapprima gli scalini esterni e una successiva doppia rampa di scale interna. Nessuna traccia vi è infatti di strutture che permettano l'accesso all'immobile ai diversamente abili e un ascensore che parte dallo scantinato (non certo quanto di meglio possa desiderarsi ma potrebbe essere una soluzione alternativa momentanea) è perennemente guasto. In attesa della realizzazione della nuova caserma (a proposito della quale sarebbe interessante sapere a che punto è l'iter progettuale e se è stato recepito l'idoneo finanziamento) è logico chiedersi se pensare ad abbattere le barriere architettoniche presenti, o a trovare una soluzione alternativa, è possibile. Anche perchè nello stesso stabile sono ubicati lo Sportello multifunzionale, il Centro per l'impiego e gli uffici del GAL “Leader II” delle Eolie. Per la cronaca il turista milanese che si muove con una carrozzella, messo a conoscenza della situazione strutturale, ha preferito rinunciare a presentare la denuncia di smarrimento. “Lo farò- ci ha detto, quando ci ha contattato- una volta tornato a casa. Ma è una situazione incredibile e purtroppo, come ho avuto modo di constatare personalmente, non l'unica. A cominciare dal modo in cui sono dovuto sbarcare dall'aliscafo con una passerella posizionata diversi centimetri sopra la base del mezzo”