"Il museo nazionale delle migrazioni si farà: lo ha a annunciato a Salina il sottosegretario agli esteri con delega agli italiani nel mondo, Alfredo Mantica, inaugurando la mostra sulla storia dell'emigrazione siciliana.
"Sarà un museo virtuale che servirà a mettere in relazione le tante strutture nate in Italia negli ultimi anni, ma servirà soprattutto a potenziare la rappresentazione e lo studio del fenomeno migratorio italiano, sottovalutato o addirittura misconosciuto dai libri di storia". L'apprezzato intervento di Mantica ha avuto luogo nella gremitissima sala dell'auditorium di Malfa, alla presenza del vicepresidente dell'Assemblea regionale siciliana, on. Santi Formica, dell'ambasciatore Francesco Paolo Fulci, del console generale d'Italia a New York, Francesco Maria Talò e del curatore scientifico della mostra, prof. Marcello Saija.
L'evento, introdotto dai tre sindaci dell'isola di Salina, ha rappresentato la grande epopea dell'emigrazione siciliana, mettendo in luce i diversi aspetti. Il console Talò ha sottolineato il grande successo avuto dalla mostra negli Stati Uniti, affermando come la Regione siciliana abbia fatto un investimento emotivo di notevole portata coinvolgendo appieno le comunità di origine siciliana che vivono negli Usa.
L'ambasciatore Fulci ha ricordato i grandi meriti di queste comunità, ripercorrendo le tappe del suo impegno in qualità di rappresentante permanente d'Italia all'Onu e il ruolo avuto dagli italiani in America nel difendere gli interessi del nostro paese nel mondo. Il vicepresidente Formica ha posto l'accento sulle caratteristiche scientifiche della mostra che illustra le tante emigrazioni siciliane e porge l'opportunità di capire un fenomeno molto spesso trascurato dagli studiosi e dai rappresentanti delle istituzioni in Italia: "Il desiderio di porre rimedio a questo stato di cose mi ha spinto ad abbracciare il progetto del prof. Saija, consapevole che l'opportunità di presentare la Sicilia ad Ellis Island era una chance da non perdere". Il clima che si respirava nel grande salone tappezzato dai pannelli della mostra era di emozione.
Il regista Vittorio Taviani ha voluto ripercorrere, seguito da una schiera di attenti ascoltatori, tutto l'iter espositivo e alla fine ha commentato: "Lo sforzo didascalico che traspare dai testi e dalla grafica dei pannelli fa di questa mostra uno strumento prezioso di conoscenza che merita di essere utilizzato su vasta scala".
Ha concluso Marcello Saija, fornendo le linee guida per una visita approfondita della mostra che ha avuto anche attraverso il notiziario regionale on line "Quisicilia" ampia eco negli altri paesi.