(Michele Giacomantonio) Un silenzio tombale è sceso sulle Terme di S. Calogero. Non ne parla più nessuno a cominciare dall’Amministrazione comunale che pure, in passato, aveva assicurato di volerne fare un cavallo di battaglia.
Il 24.04.2002 il consiglio comunale di Lipari ebbe a deliberare la costituzione di una società per la Trasformazione Urbana dell’area di Pianoconte-San Calogero. A seguito della deliberazione venne chiesto al Ministero delle Infrastrutture un finanziamento di 100 mila euro per far effettuare uno studio di fattibilità. In quell’occasione il Sindaco Bruno presentò la Dott. Cristina Rossi quale capofila di un gruppo imprenditore interessato ad investire sulle terme. A distanza di diversi anni niente abbiamo saputo. Tutto avvolto dalle nebbie del non fare.
Dal 7 dicembre 2002 al 3 novembre 2004 a più riprese appaino sui giornali notizie che l’Amministrazione abbia voglia vendere (ammesso che fosse nelle sua disponibilità) le Terme ma erano notizie sempre smentite affermando che invece vi erano altri progetti. Ma di quali fossero non è si è saputo nulla. Poi fu indetta una sorta di gara fra chi volesse utilizzare i locali, ma anche questa iniziativa è finita nel nulla.
L’edificio è lì chiuso, privati ricevono i turisti in visita, fanno visitare il tolos miceneo e intascano le mance.
Eppure è un peccato che il complesso venga lasciato abbandonato con il bisogno di punti di interesse che il nostro turismo ha, per sottolineare percorsi culturali naturalisitici.
Certo ripristinare le Terme come erano un tempo è ormai praticamente impossibile. I posti letto che si possono recuperare nella struttura sono insufficienti per dare vita ad una sorta di realtà paraospedaliera con gli standard di servizio e di assistenza che oggi sono divenuti obbligatori. Né questo può essere ovviato con strutture alberghiere esterne giacchè nella zona non ne esistono, né si può pensare di crearle visto il PTP delle Eolie. Inoltre vi è il problema dell’acqua che negli ultimi 120 anni ha subito una lenta e continua diminuzione della portata e della temperatura della sorgente. Per la temperatura si è passati da valori superiori a 90° C del 1872, a valori prossimi a 60° nel periodo 1906-1972. a 47° nel 1996. Quanto alla portata questa è passata dai 60 l/min agli attuali 20l/min..
Più realistico è pensare – come sostiene Pino La Greca nel suo libro “Le terme di San Calogero” – ad un Museo delle terme, composto da stanze, camere e gallerie che espongono riproduzioni di codici miniati, pitture incisioni, fotografie, documenti e testimonianze sulla storia notevole delle terme liparesi ed italiane in genere, affiancato da una mostra permanente fotografica, documentale e materiale dell’arte e delle tradizioni contadine dell’isola di Lipari. Una struttura che sarebbe unica in Sicilia e nell’intera Italia Meridionale. Fin qui Pino la Greca.
A fianco al Museo delle Terme potrebbe essere forse recuperata, trovando i finanziamenti, un’idea ambiziosa maturata al tempo della mia Amministrazione, e cioè quella di un grande parco che si stagli sul mare e che comprenderebbe oltre l’area San Calogero anche la valle del Fuardo, ove siano inseriti, in modo sinergico, un polo Benessere e Bellezza ed un polo Salute naturalmente un parco aperto che non preveda ospedalizzazione. Nell’ipotesi i due poli venivano collegati fra loro da un percorso coperto e protetto in modo da renderlo fruibile tutto l’anno.
Intorno erano previste una serie di piazze-solarium panoramiche su più livelli differenziati, piazze come luoghi di socialità ed incontro con vista panoramica sul circondario che permettano di spaziare con gli occhi a 360°.
In quest’ambiente si possono pensare inseriti un grande minigolf, zone d’intrattenimento all’aperto e da ballo, sistemazione di percorsi sportivi, parco dei bambini e ragazzi e così via.
Siccome uno dei problemi più seri è quello di ridurre al minimo l’impatto ambientale, nell’ipotesi allora formulata, il polo benessere e bellezza che comporterebbe l’attuazione di piscine al chiuso ed all’aperto si ipotizzerebbe come struttura realizzata totalmente fuori terra e, che, per la parte al chiuso sarebbe successivamente interrata con un’opera di attenta modellazione del riporto del terreno. Queste zone infine venivano ricoperte di verde, di fiori e piante in modo da ottenere un ambiente quanto mai curato e di grande fascino e presa sugli ospiti e sui visitatori.
Certo che un centro di interesse di questo tipo sarebbe un grande richiamo che valorizzerebbe non solo tutta l’area del circondario ma l’intera isola di Lipari.
Solo un sogno? Con un’Amministrazione che si muove solo dietro all’emergenza non può rimanere che un altro sogno come quello del parco di Porticello e delle cave, oppure del Caolino.
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mercoledì 23 settembre 2009
Campi boe nelle isole minori e nelle aree protette. Via libera dal Senato
Il Senato ha oggi approvato all'unanimita' la legge presentata dai senatori del Pd Raffaele Ranucci, Luigi Zanda, Roberto Della Seta e Riccardo Villari del Gruppo misto che prevede l'istituzione dei cosiddetti 'campi boe'. ''La legge - spiega il primo firmatario Ranucci- consentira' la realizzazione di un progetto di infrastrutturazione leggera delle isole minori italiane, delle aree marine protette e di reperimento e di particolari tratti di costa, che li doti di campi di ormeggio attrezzati, cosiddetti campi boe, laddove piu' alta e' la pressione del diporto''. ''Cosi' - spiega ancora Ranucci - sara' possibile limitare, se non eliminare del tutto, gli ancoraggi sulle praterie di Posidonia o comunque in aree con fondali protetti per evitare una eccessiva pressione turistica ed antropica che invece alcuni tratti di costa, le isole minori, le aree marine protette e le aree marine di reperimento sono costrette a subire durante il periodo estivo con il rischio di comprometterne l'inestimabile valore''. ''Sara' inoltre possibile regolamentare gli ancoraggi e gli accessi nelle aree protette. Cosa che, oltre a rispondere alla predetta esigenza ambientale, si rende necessaria per far fronte alle difficolta' degli approdi particolarmente sentita nel periodo estivo''. ''I campi boe - conclude Ranucci - sono insomma una soluzione semplice studiata per consentire di godere della bellezza dei nostri mari ma nel pieno e assoluto rispetto dell'ambiente e della salvaguardia di fondali ricchi di vegetazione marina''.
Canneto Dentro: E' "cresciuta" un'auto-carcassa. (di Anna Miracula)
Riceviamo da Anna Miracula e pubblichiamo: Vorrei fare una precisazione , tanto per dovere di cronaca e informazione.
Nell’articolo scritto domenica scorsa riguardo sempre alla discarica formatasi nella zona di Canneto Dentro, avevo inviato, insieme alle altre , una foto che ritrae la curva dove giacciono un furgone , altre carcasse d’ auto , il tutto abbellito da altri rifiuti intorno.
Volevo far notare la differenza tra la foto scattata in data 2 settembre,il famoso giorno in cui furono scaricati da quel furgoncino giallo altri materiali e la foto scattata in data 20 settembre.
Non notate tutti che accanto al furgone sia “cresciuta” un'altra auto-carcassa, che ai tempi fu una fiat panda nera?
E’ stata scaricata lì credo da qualche settimana,ma anche se fossero pochi giorni poco importa.
Importa invece, che in quel sito si continuano a scaricare rifiuti di ogni genere, all’impazzata e senza ritegno, causando deturpamenti all’ambiente che ci circonda e che dovremmo cercare di proteggere.
Anna Miracula
Nell’articolo scritto domenica scorsa riguardo sempre alla discarica formatasi nella zona di Canneto Dentro, avevo inviato, insieme alle altre , una foto che ritrae la curva dove giacciono un furgone , altre carcasse d’ auto , il tutto abbellito da altri rifiuti intorno.
Volevo far notare la differenza tra la foto scattata in data 2 settembre,il famoso giorno in cui furono scaricati da quel furgoncino giallo altri materiali e la foto scattata in data 20 settembre.
Non notate tutti che accanto al furgone sia “cresciuta” un'altra auto-carcassa, che ai tempi fu una fiat panda nera?
E’ stata scaricata lì credo da qualche settimana,ma anche se fossero pochi giorni poco importa.
Importa invece, che in quel sito si continuano a scaricare rifiuti di ogni genere, all’impazzata e senza ritegno, causando deturpamenti all’ambiente che ci circonda e che dovremmo cercare di proteggere.
Anna Miracula
Turismo e selezione di figure professionali: Convegno Eures a Lipari sabato 26 settembre
Il Dipartimento Lavoro - Servizio Eures (European Employment Services -Servizi europei per l'impiego), - dell'Assessorato Lavoro della Regione Siciliana, e il Ministero del Lavoro e la Federalberghi Isole Eolie con il supporto del GAL Leader II Eolie, organizzano il convegno "Eures e la mobilità dei lavoratori provenienti dai paesi appartenenti alla U.E. - una risorsa per l'imprenditoria eoliana".
L'incontro che si terrà a Lipari, il 26 settembre, alle ore 11:00, presso la
sala congressi dell'Hotel Gattopardo, al quale parteciperanno anche i sindaci dei comuni eoliani, presenterà le opportunità messe a disposizione dalla rete Eures coordinata dalla Commissione Europea.
L'iniziativa nasce con l'obiettivo di aiutare le imprese eoliane del settore turistico-alberghiero a selezionare, nell'ambito dei paesi membri, le figure professionali necessarie a soddisfare le proprie esigenze occupazionali. Si
tratta di un servizio gratuito e personalizzato teso ad rintracciare, selezionare e proporre i potenziali candidati disponibili a spostarsi, anche per il solo periodo estivo, nello Spazio Economico Europeo (SEE).
Favorire una maggiore mobilità dei lavoratori, sia tra le occupazioni (mobilità professionale) sia tra e nei Paesi (mobilità geografica), può contribuire infatti al progresso economico e sociale, ad un alto livello di occupazione e al raggiungimento di uno sviluppo sostenibile ed equilibrato.
Lo sviluppo della mobilità permette anche all'economia europea, all'occupazione e ai lavoratori di adattarsi in modo più flessibile ed efficace alla situazione mutevole di un'economia mondiale aperta alla concorrenza. Una maggiore mobilità fra gli Stati membri favorirà inoltre anche una più stretta integrazione politica nell'ambito UE.
Infine, tra gli obiettivi correlati all'iniziativa ci sarà anche quello di poter far accedere - attraverso una sinergia tra il Servizio EURES dell'Assessorato Regionale al Lavoro e il Ministero del Lavoro - gli imprenditori del settore turistico alberghiero delle Isole Eolie al Progetto per il turismo "Lavoro e Sviluppo 4".
L'incontro che si terrà a Lipari, il 26 settembre, alle ore 11:00, presso la
sala congressi dell'Hotel Gattopardo, al quale parteciperanno anche i sindaci dei comuni eoliani, presenterà le opportunità messe a disposizione dalla rete Eures coordinata dalla Commissione Europea.
L'iniziativa nasce con l'obiettivo di aiutare le imprese eoliane del settore turistico-alberghiero a selezionare, nell'ambito dei paesi membri, le figure professionali necessarie a soddisfare le proprie esigenze occupazionali. Si
tratta di un servizio gratuito e personalizzato teso ad rintracciare, selezionare e proporre i potenziali candidati disponibili a spostarsi, anche per il solo periodo estivo, nello Spazio Economico Europeo (SEE).
Favorire una maggiore mobilità dei lavoratori, sia tra le occupazioni (mobilità professionale) sia tra e nei Paesi (mobilità geografica), può contribuire infatti al progresso economico e sociale, ad un alto livello di occupazione e al raggiungimento di uno sviluppo sostenibile ed equilibrato.
Lo sviluppo della mobilità permette anche all'economia europea, all'occupazione e ai lavoratori di adattarsi in modo più flessibile ed efficace alla situazione mutevole di un'economia mondiale aperta alla concorrenza. Una maggiore mobilità fra gli Stati membri favorirà inoltre anche una più stretta integrazione politica nell'ambito UE.
Infine, tra gli obiettivi correlati all'iniziativa ci sarà anche quello di poter far accedere - attraverso una sinergia tra il Servizio EURES dell'Assessorato Regionale al Lavoro e il Ministero del Lavoro - gli imprenditori del settore turistico alberghiero delle Isole Eolie al Progetto per il turismo "Lavoro e Sviluppo 4".
PARLARE SEMPRE…LAVORARE ANCOR DI PIU’!!! (di Tiziana De Luca)
Leggendo e rileggendo in questi giorni le notizie online, non posso fare altro adesso che scrivere due righe anch’io su questo, a mio modesto avviso, continuo, fastidioso ed infruttuoso “botta e risposta” fra le persone.
Io sono una donna a cui piace il dialogo, il confronto, stare in mezzo alle gente, parlare ed ascoltare, dunque legittimi le critiche, i disappunti, le voci di chi vuol dire la propria, ma a tutto c’è un limite.
Accetto i consigli di Michele Giacomantonio, persona capace e preparata, che si mette in gioco continuamente, grazie all’intraprendenza che dovrebbe arrivare più da un giovane che da uno meno giovane, e che comunque, è ovvio, non è esente da imputazioni di critiche di qualsivoglia genere.
Accetto le denunce che mettono in evidenza deturpazioni ed inquinamenti del territorio, ingiustizie, abusi e falsità.
Non accetto, al contrario, consigli, opinioni e giudizi da parte di ragazzini o in qualificati opinionisti, a cui né io né nessuno possiamo togliere il diritto di esprimere le proprie idee, ma a cui posso dire, da persona intelligente, sensibile e con un po’ di cultura, che la supponenza è sintomo d’ignoranza, quindi da parte mia l’augurio a chi vuole riceverlo di acquisire, prima di giudicare, gli strumenti giusti per comprendere la realtà, attraverso lo studio e la lettura, di bere una copiosa dose di umiltà e di calarsi nella politica, che non è quella delle poltrone, ma è l’occuparsi attivamente della società, attraverso canali formativi, di cui il più importante, secondo me, è l’associazionismo.
Quindi,prima delle leggi, prima delle poltrone, prima della selezione delle persone che vi siederanno sopra, vi è una fase di assimilazione di concetti e strutture importanti, quali la cultura, la condivisione, il lavoro di gruppo e soprattutto la considerazione ed il rispetto per le persone e per il territorio in cui si vive, che portano a formulare i progetti più giusti ed intraprendere le strade migliori per se stessi e per la comunità che si ha voglia di far crescere e migliorare insieme.
Cosicché, a volte, piuttosto che scrivere e parlare, sarebbe meglio per tutti rimboccarsi le maniche e lavorare.
Dunque, parlare sempre…lavorare di più!!
Buon lavoro a tutti…
Tiziana De Luca
ASSOCIAZIONE GIOVANI EOLIANI
Io sono una donna a cui piace il dialogo, il confronto, stare in mezzo alle gente, parlare ed ascoltare, dunque legittimi le critiche, i disappunti, le voci di chi vuol dire la propria, ma a tutto c’è un limite.
Accetto i consigli di Michele Giacomantonio, persona capace e preparata, che si mette in gioco continuamente, grazie all’intraprendenza che dovrebbe arrivare più da un giovane che da uno meno giovane, e che comunque, è ovvio, non è esente da imputazioni di critiche di qualsivoglia genere.
Accetto le denunce che mettono in evidenza deturpazioni ed inquinamenti del territorio, ingiustizie, abusi e falsità.
Non accetto, al contrario, consigli, opinioni e giudizi da parte di ragazzini o in qualificati opinionisti, a cui né io né nessuno possiamo togliere il diritto di esprimere le proprie idee, ma a cui posso dire, da persona intelligente, sensibile e con un po’ di cultura, che la supponenza è sintomo d’ignoranza, quindi da parte mia l’augurio a chi vuole riceverlo di acquisire, prima di giudicare, gli strumenti giusti per comprendere la realtà, attraverso lo studio e la lettura, di bere una copiosa dose di umiltà e di calarsi nella politica, che non è quella delle poltrone, ma è l’occuparsi attivamente della società, attraverso canali formativi, di cui il più importante, secondo me, è l’associazionismo.
Quindi,prima delle leggi, prima delle poltrone, prima della selezione delle persone che vi siederanno sopra, vi è una fase di assimilazione di concetti e strutture importanti, quali la cultura, la condivisione, il lavoro di gruppo e soprattutto la considerazione ed il rispetto per le persone e per il territorio in cui si vive, che portano a formulare i progetti più giusti ed intraprendere le strade migliori per se stessi e per la comunità che si ha voglia di far crescere e migliorare insieme.
Cosicché, a volte, piuttosto che scrivere e parlare, sarebbe meglio per tutti rimboccarsi le maniche e lavorare.
Dunque, parlare sempre…lavorare di più!!
Buon lavoro a tutti…
Tiziana De Luca
ASSOCIAZIONE GIOVANI EOLIANI
Nessun prospettiva per il futuro: concausa del disagio giovanile alle Eolie.
Il termine “educare” letteralmente significa “tirar fuori”, tirare fuori dal ”soggetto” le sue capacità, i suoi sogni le sue aspettative e renderlo in grado di realizzare il proprio “progetto di vita”. Affinchè questo processo si svolga in maniera regolare è necessario che il “giovane” sia accompagnato, aiutato. Ha bisogno di avere accanto figure che sappiano “stare con lui”, figure di riferimento capaci di comprendere senza giudicare, capaci di fornire un orizzonte di valori che possa consentire il pieno sviluppo individuale e delle proprie potenzialità. Leggendo attentamente quanto scritto dall’ex Assessore, l’avvocato Maggiore, relativamente agli interventi predisposti nel Piano di Zona per i Servizi Sociali, in riferimento alla questione del disagio giovanile, mi sono accorto che talune cose importanti sono state fatte. Vari progetti, tra cui l’istituzione di un Centro Socio Educativo nell’isola di Lipari 8 progettato ma non ancora realizzato ), mi sembra senza alcun dubbio un notevole passo in avanti, una vera svolta. Certo, la sua istituzione di per sé non è risolutiva, ma le iniziative che ad esso potrebbero essere correlate, consentirebbero ai ragazzi, ai giovani di queste isole, di alzare un pò la testa e di poter guardare al futuro con maggiore positività, in quanto aiutati da persone competenti a creare un proprio progetto di vita. E' difficile, stante l'attuale situazione, essere ottimisti relativamente al compimento di questi progetti e soprattutto immaginare un regolare svolgimento dei bandi, selezioni, assegnazioni e gestione delle varie iniziative: ecco perché i giovani sono sfiduciati. E' verò che l'ozio e la noia dovuti alla assoluta assenza di iniziative comunali atte a coinvolgere gli adolescenti e i giovani in attività che possano costituire un’alternativa alla semplice “passeggiata sul corso”, al non fare niente, al non sentirsi presi in considerazione, al non intravedere reali possibilità per il proprio futuro, costituiscono le principali cause di disagio. Accanto a questo però, bisogna collocare la quasi totale assenza di figure di riferimento e d’esempio che dovrebbero essere riscontrate negli adulti. In una comunità dove ciascuno pensa a coltivare il proprio orticello e dove ognuno cerca di non pestare i piedi all’altro, anche quando l’altro di fatto non agisce rispettando le regole e spesso le leggi. Con esempi pessimi all’interno degli organi di amministrazione e di rappresentazione che dovrebbero garantire il futuro dei giovani di queste isole. Vige a mio parere una situazione di totale abbandono e di mancanza di programmazione, non esiste una politica giovanile, un progetto che possa rappresentare una valida speranza per i ragazzi di queste isole. Assenza di progettualità in chi amministra, assenza di progettualità tra gli adulti, non può che tradursi in un futuro negato ai giovani. Ma forse questo conviene ai nostri amministratori?! Perché un giovane senza futuro, con poche speranze, con innegabili limiti dal punto di vista della formazione e dell’istruzione, in difficoltà a realizzare le proprie aspirazioni è più facilmente ricattabile. E’ senza dubbio più semplice per chi punta solo ed esclusivamente a raggiungere il potere e le poltrone, se i giovani possono essere illusi con questo o quel miraggio in cambio di un voto. Giovani ben istruiti, pienamente realizzati, con iniziative ed opportunità, fanno paura a chi ci amministra. Ed allora perché preoccuparsi del disagio che serpeggia tra i nostri ragazzi?! ...Meglio così, porteranno voti in futuro. Il sociale a Lipari è rappresentato solo dalle iniziative di gruppi di cittadini, di ragazzi che si associano e cercano, attraverso l’arte o lo sport, di coinvolgere, di accompagnare e di educare. La scuola fa ciò che può, ma da sola non riesce a seguire prima i bambini e poi i ragazzi, nel corso della loro formazione personale. Il risultato di tale situazione e l’abbandono di queste isole, da parte della maggioranza dei nostri giovani, che una volta trasferiti altrove, molto difficilmente torneranno; perché mai dovrebbero farlo, perché ripiombare in questa situazione?! Non possiamo negare che tutto questo però non sia imputabile solo ed esclusivamente alla politica. Un ruolo determinante svolgono le famiglie, il bisogno di essere compresi, ascoltati, amati all’interno dell’ambiente familiare. Ed allora il problema diventa più generale e si estende oltre l’orizzonte che delimita il nostro splendido mare. Le condizioni esterne sono lo sfondo, ma il rischio reale che il disagio si trasformi in disadattamento, sta dentro ciascuna di queste giovani vite.
Samuele Amendola.
Samuele Amendola.
PESCA: GIUNTA APPROVA STATO CALAMITA’, 35 MILIONI
La giunta regionale di governo ha ratificare lo stato di calamità naturale previsto dalla legge 33 del 1998, per il settore della pesca in Sicilia. La decisione è stata presa su proposta dell’assessore Titti Bufardeci, dopo che il Consiglio regionale della pesca, vero e proprio parlamentino del settore, aveva preso atto ad agosto della documentazione prodotta dalle capitanerie di porto siciliane.
Secondo le stime del dipartimento regionale, le compensazioni per i danni subiti dovrebbero ammontare a 35 milioni di euro. Per Bufardeci, “si tratta di una svolta storica che dimostra il sostegno della Regione a un settore strategico come quello della pesca, che sta attraversando un delicato momento di crisi”.
Secondo le stime del dipartimento regionale, le compensazioni per i danni subiti dovrebbero ammontare a 35 milioni di euro. Per Bufardeci, “si tratta di una svolta storica che dimostra il sostegno della Regione a un settore strategico come quello della pesca, che sta attraversando un delicato momento di crisi”.
Vulcano: Una strada per Mike Bongiorno. Iniziativa del consigliere provinciale Branca
Il consigliere provinciale Massimiliano Branca ha presentato una mozione per la richiesta di intitolazione di una strada provinciale dell'isola di Vulcano al noto presentatore da poco scomparso, Mike Bongiorno.
Il consigliere, ha premesso che il “Re del quiz”, in particolare negli anni '80, ha frequentato l'isola di Vulcano, per intere stagioni estive, acquistando una casa ed intrattenendo rapporti di cordiale conoscenza ed amicizia con buona parte degli isolani; che il triste evento della sua scomparsa ha, profondamente, toccato quanti di loro lo avevano conosciuto ed avevano potuto apprezzare, non solo le grandi qualità di personaggio televisivo ma, soprattutto, l'umanità e la grande signorilità dimostrata nel rapporto con la gente; che il conduttore più famoso d'Italia non ha mai perso una sola occasione per parlare dell'Isola di Vulcano a cui era molto legato e, perdendosi nei racconti di aneddoti e momenti vissuti, ha esaltato pubblicamente le meraviglie naturali dell'isola, stimolando in tal modo i suoi telespettatori a visitarla.
Branca ha pertanto chiesto al Presidente della Provincia, Ricevuto, di attivarsi al fine di dedicare una delle strade provinciali dell'isola di Vulcano alla memoria del grande Mike Bongiorno, in modo da realizzare con un piccolo gesto il giusto ringraziamento che gli isolani vorrebbero dargli.
Il consigliere, ha premesso che il “Re del quiz”, in particolare negli anni '80, ha frequentato l'isola di Vulcano, per intere stagioni estive, acquistando una casa ed intrattenendo rapporti di cordiale conoscenza ed amicizia con buona parte degli isolani; che il triste evento della sua scomparsa ha, profondamente, toccato quanti di loro lo avevano conosciuto ed avevano potuto apprezzare, non solo le grandi qualità di personaggio televisivo ma, soprattutto, l'umanità e la grande signorilità dimostrata nel rapporto con la gente; che il conduttore più famoso d'Italia non ha mai perso una sola occasione per parlare dell'Isola di Vulcano a cui era molto legato e, perdendosi nei racconti di aneddoti e momenti vissuti, ha esaltato pubblicamente le meraviglie naturali dell'isola, stimolando in tal modo i suoi telespettatori a visitarla.
Branca ha pertanto chiesto al Presidente della Provincia, Ricevuto, di attivarsi al fine di dedicare una delle strade provinciali dell'isola di Vulcano alla memoria del grande Mike Bongiorno, in modo da realizzare con un piccolo gesto il giusto ringraziamento che gli isolani vorrebbero dargli.
Stromboli: Studenti isolani finalmente nella loro scuola
Nuovo anno scolastico, scuola nuova per gli alunni dell'isola di Stromboli. I giovani isolani, che all'ombra del vulcano frequentano sino alla scuola media, hanno preso "possesso" lunedì scorso del plesso scolastico realizzato nella località del "Limoneto". Per i giovani strombolani, costretti a "peregrinare" da un locale ad un altro, spesso ospitati nella canonica della chiesa, è sicuramente il realizzarsi di un sogno. L'edificio, messo a disposizione della collettività strombolana dopo una lunga serie di rinvii, è stato reso conforme alle esigenze scolastiche con fondi comunali e con una parte dei proventi del ticket messi a disposizione qualche anno fa dall'allora commissario Mariano Bruno. Lo scorso anno, di fronte al palese rallentamento dei tempi previsti per la consegna alla collettività dell'immobile, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, durante la sua vacanza strombolana, rassicurò il presidente della circoscrizione Carlo Lanza circa un suo intervento sull'allora prefetto-commissario Francesco Alecci per avere contezza sullo stato di fatto dei lavori e circa i motivi del rallentamento. Soddisfazione è stata espressa dal presidente della circoscrizione Carlo Lanza che, durante il suo mandato, a più riprese, ha sollecitato tale importante consegna. L'edificio scolastico dispone anche di una palestra
"Sarebbe bene che vi mettiate da parte e abbandoniate la vita politica". Dimitri Greco risponde al dott. Giacomantonio
Riceviamo da Dimitri Greco e pubblichiamo:
Ciao Michele,
ho letto la tua nota e a modo tuo regali ogni giorno pubblicando anche 2 volte al giorno “pillole di saggezza” a giovani che vogliono intraprendere in modo serio la strada della politica, mi sorprende che una persona come te dotata di una certa cultura politica esprima concetti che non trovono fondamenta da nessuna parte. L’amico Luca Chiofalo non ha parlato ne di “programmi di cose da fare” ne “candidature”, penso proprio che sia stato chiaro e diretto nel suo esprimersi. Purtroppo si fa di tutto per trovare “piccoli frammenti” per strumentalizzare ogni piccola cosa che viene detta, tu Michele sai meglio di me come funzionano queste cose. Penso proprio che queste tue riflessioni/critiche non aiutino molto, sono a mio avviso completamente fuori luogo. La prima svolta che si deve fare e che tu non hai inserito nel tuo programma è che tu e tuoi “coetanei” vi mettiate da parte e abbandoniate per sempre la vita politica cercando solo di INCORAGGIARE, SOSTENERE, CONSIGLIARE e non sempre criticare in modo assillante. Spero di imbattermi meno possibile in queste discussioni che sicuramente i lettori non vedono di buon occhio. Mettetevi in testa che la gente vuole cambiamenti.
Chiedo scusa ai tutti lettori di essere stato leggermente più lungo del solito, cercherò la prossima volta di essere più sintetico possibile.
LAPSUS CALAMI: chiedo scusa a tutti i lettori se qualche volta mi capita di fare errori di battitura.
Dimitri Greco
Ciao Michele,
ho letto la tua nota e a modo tuo regali ogni giorno pubblicando anche 2 volte al giorno “pillole di saggezza” a giovani che vogliono intraprendere in modo serio la strada della politica, mi sorprende che una persona come te dotata di una certa cultura politica esprima concetti che non trovono fondamenta da nessuna parte. L’amico Luca Chiofalo non ha parlato ne di “programmi di cose da fare” ne “candidature”, penso proprio che sia stato chiaro e diretto nel suo esprimersi. Purtroppo si fa di tutto per trovare “piccoli frammenti” per strumentalizzare ogni piccola cosa che viene detta, tu Michele sai meglio di me come funzionano queste cose. Penso proprio che queste tue riflessioni/critiche non aiutino molto, sono a mio avviso completamente fuori luogo. La prima svolta che si deve fare e che tu non hai inserito nel tuo programma è che tu e tuoi “coetanei” vi mettiate da parte e abbandoniate per sempre la vita politica cercando solo di INCORAGGIARE, SOSTENERE, CONSIGLIARE e non sempre criticare in modo assillante. Spero di imbattermi meno possibile in queste discussioni che sicuramente i lettori non vedono di buon occhio. Mettetevi in testa che la gente vuole cambiamenti.
Chiedo scusa ai tutti lettori di essere stato leggermente più lungo del solito, cercherò la prossima volta di essere più sintetico possibile.
LAPSUS CALAMI: chiedo scusa a tutti i lettori se qualche volta mi capita di fare errori di battitura.
Dimitri Greco
Trasporti marittimi: Del Bono "torna alla carica" ..guardando al domani
Questo fax è stato inviato da Christian Del Bono (Federalberghi Eolie) al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, al Sottosegretario di Stato delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Direttore Generale del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Lo stesso fax è stato inviato per conoscenza all'Assessore Regionale ai Trasporti, alla Federalberghi Isole Minori, all' Unione Regionale Albergatori Siciliani e Presidenza del Comitato Nazionale per il Mezzogiorno e a tutti i sindaci delle isole minori siciliane.
IL TESTO:
Siamo lieti di apprendere dal comunicato stampa rilasciato ieri dalla Siremar S.p.A. che le informazioni che continuano ad apparire sul sito ufficiale della Tirrenia e quelle provenienti dal call centre della Siremar, con riferimento ai collegamenti marittimi attivi dal 1 ottobre in poi, sono il mero frutto di un mal funzionamento del sistema informatico e non dipendono da alcun taglio imminente agli attuali collegamenti marittimi.
Non volendo entrare in merito all'opportunità di avere un sistema informativo funzionante, atteso che il 90% degli internauti lo fa per ricercare informazioni e non per prenotare, il comunicato di Siremar ci tranquillizza solo in parte.
I vertici Siremar non sono infatti, loro malgrado, nelle condizioni di poter esprimere alcuna previsione sui collegamenti marittimi a partire dal 01.01.2010.
Come è facile intuire, il problema non è solo di Siremar. Nelle stesse condizioni si trovano Caremar, Saremar, Toremar e la stessa Tirrenia. Per nessuna delle tratte servite da queste società risulta, infatti, ad oggi possibile ottenere alcun tipo di informazione per i collegamenti a partire dal 1 gennaio 2010. Il sistema informativo, in questo caso perfettamente funzionante, non è stato per ovvi motivi aggiornato con i dati relativi al 2010.
Si tratta di rotte importanti sulle quali si muovono decine di migliaia di pendolari e visitatori. Navi ed aliscafi sui e per i quali lavorano centinaia di marittimi.
A poco più di tre mesi dalla fine dell'anno, gli operatori turistici italiani e stranieri non sono nelle condizioni di poter programmare i propri flussi turistici su tali tratte. I lavoratori di Tirrenia e delle sue consociate non sono nelle condizioni di poter programmare il proprio futuro.
Il danno che ne deriva per Tirrenia è enorme al pari di quello sociale che rischia di ripercuotersi sui dipendenti della società.
Il danno che ne risulta per le isole minori italiane, la cui qualità e frequenza dei collegamenti dipendono spesso quasi esclusivamente, dalla consociata di riferimento, stanno per diventare incalcolabili.
Tra poco partiremo per le prime fiere turistiche senza avere la benché minima idea di cosa andare a raccontare ai nostri interlocutori italiani ed stranieri.
Christian Del Bono
Presidente
FEDERALBERGHI ISOLE EOLIE
IL TESTO:
Siamo lieti di apprendere dal comunicato stampa rilasciato ieri dalla Siremar S.p.A. che le informazioni che continuano ad apparire sul sito ufficiale della Tirrenia e quelle provenienti dal call centre della Siremar, con riferimento ai collegamenti marittimi attivi dal 1 ottobre in poi, sono il mero frutto di un mal funzionamento del sistema informatico e non dipendono da alcun taglio imminente agli attuali collegamenti marittimi.
Non volendo entrare in merito all'opportunità di avere un sistema informativo funzionante, atteso che il 90% degli internauti lo fa per ricercare informazioni e non per prenotare, il comunicato di Siremar ci tranquillizza solo in parte.
I vertici Siremar non sono infatti, loro malgrado, nelle condizioni di poter esprimere alcuna previsione sui collegamenti marittimi a partire dal 01.01.2010.
Come è facile intuire, il problema non è solo di Siremar. Nelle stesse condizioni si trovano Caremar, Saremar, Toremar e la stessa Tirrenia. Per nessuna delle tratte servite da queste società risulta, infatti, ad oggi possibile ottenere alcun tipo di informazione per i collegamenti a partire dal 1 gennaio 2010. Il sistema informativo, in questo caso perfettamente funzionante, non è stato per ovvi motivi aggiornato con i dati relativi al 2010.
Si tratta di rotte importanti sulle quali si muovono decine di migliaia di pendolari e visitatori. Navi ed aliscafi sui e per i quali lavorano centinaia di marittimi.
A poco più di tre mesi dalla fine dell'anno, gli operatori turistici italiani e stranieri non sono nelle condizioni di poter programmare i propri flussi turistici su tali tratte. I lavoratori di Tirrenia e delle sue consociate non sono nelle condizioni di poter programmare il proprio futuro.
Il danno che ne deriva per Tirrenia è enorme al pari di quello sociale che rischia di ripercuotersi sui dipendenti della società.
Il danno che ne risulta per le isole minori italiane, la cui qualità e frequenza dei collegamenti dipendono spesso quasi esclusivamente, dalla consociata di riferimento, stanno per diventare incalcolabili.
Tra poco partiremo per le prime fiere turistiche senza avere la benché minima idea di cosa andare a raccontare ai nostri interlocutori italiani ed stranieri.
Christian Del Bono
Presidente
FEDERALBERGHI ISOLE EOLIE
martedì 22 settembre 2009
Lo Cascio: Quali le iniziative intraprese a seguito dell'episodio di inquinamento ambientale a Canneto Dentro?
Si avranno finalmente risposte sull'inquinamento ambientale perpetrato a Canneto Dentro ai primi di Settembre (a cui si riferisce la foto). Chi ha rimosso i rifiuti il giorno dopo la segnalazione? La polizia municipale ha individuato l'autore dell'inquinamento e se si cosa è stato fatto?
Ad ottenere queste risposte ci prova il consigliere comunale Pietro Lo Cascio che ha presentato una interrogazione al sindaco di Lipari, agli assessori competenti e al comandante della polizia municipale.
IL TESTO:
Oggetto: discarica abusiva e illeciti connessi in località Canneto Dentro, interrogazione per conoscere le iniziative intraprese.
Gentili Signori,
intorno ai primi di settembre i blog e i notiziari on-line locali hanno dato ampio risalto alla denuncia pubblica di un grave episodio di inquinamento ambientale, ovvero una discarica abusiva di rifiuti a opera di ignoti; episodi del genere si verificano purtroppo con eccessiva frequenza nel territorio del nostro Comune, ma in questo caso è stato possibile documentare il reato “in corso d’opera” grazie alla casuale presenza di una nostra concittadina, la signora Anna Miracula, che ha poi provveduto a inviare alla stampa locale il suo “reportage” fotografico.
A seguito della denuncia pubblicata dalla nostra concittadina, e di un sopralluogo della Polizia Municipale, i rifiuti sono stati rimossi il giorno successivo, e ciò è senz’altro un fatto positivo. Ritengo tuttavia che la questione necessiti di alcuni approfondimenti, che elenco qui a seguire:
1) chi ha disposto la rimozione dei rifiuti, ovvero chi ha effettuato materialmente l’intervento? Nel dettaglio, desidererei conoscere se è stato impiegato personale del Comune, o della ditta che ha attualmente in appalto il servizio di raccolta degli r.s.u., o se sono “misteriosamente” intervenuti soggetti esterni, e in questo caso sulla base di quale sollecitazione.
2) il Comando di Polizia Municipale ha disposto l’avvio di indagini per accertare l’identità degli “ignoti” scaricatori? Nelle foto scattate dalla signora Miracula si distingue perfettamente un furgoncino di forma piuttosto caratteristica e di colore giallo in azione. Escludendo che qualcuno si prenda la briga di venire dalla terraferma o da altre isole per scaricare rifiuti a Lipari e, dunque, restringendo il campo d’azione ai mezzi presenti nell’isola, suppongo che i furgoncini di questo tipo siano uno o, al massimo, due.
Trascurare la repressione di un reato ambientale solo perché, magicamente, i rifiuti sono stati rimossi (e questo è accaduto solo perché, casualmente, qualcuno ha assistito al fatto), rappresenta una grave omissione, che di fatto avalla la tesi di potere disporre liberamente di un territorio che appartiene a tutti per commettere nefandezze che resteranno impunite. Eppure, mi risulta che ad oggi la signora Miracula, autrice delle foto e della denuncia pubblica, non sia stata interpellata né dal Comando di Polizia Municipale, né da altre forze dell’ordine; mi risulta ancora che l’Amministrazione non abbia dato alcuna disposizione a detto Comando per intraprendere iniziative in questo senso. Il perdurare dell’inazione, di fronte a un reato ambientale per il quale – eccezionalmente – si dispone di elementi che agevolano l’identificazione degli autori, non giova certamente al ruolo che Amministrazione e Polizia Municipale debbono esercitare nel controllo del territorio.
Ringraziando anticipatamente per la cortese risposta scritta che le SS.LL. faranno pervenire entro i termini previsti per legge, porgo distinti saluti.
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale di Sinistra e Libertà
Ad ottenere queste risposte ci prova il consigliere comunale Pietro Lo Cascio che ha presentato una interrogazione al sindaco di Lipari, agli assessori competenti e al comandante della polizia municipale.
IL TESTO:
Oggetto: discarica abusiva e illeciti connessi in località Canneto Dentro, interrogazione per conoscere le iniziative intraprese.
Gentili Signori,
intorno ai primi di settembre i blog e i notiziari on-line locali hanno dato ampio risalto alla denuncia pubblica di un grave episodio di inquinamento ambientale, ovvero una discarica abusiva di rifiuti a opera di ignoti; episodi del genere si verificano purtroppo con eccessiva frequenza nel territorio del nostro Comune, ma in questo caso è stato possibile documentare il reato “in corso d’opera” grazie alla casuale presenza di una nostra concittadina, la signora Anna Miracula, che ha poi provveduto a inviare alla stampa locale il suo “reportage” fotografico.
A seguito della denuncia pubblicata dalla nostra concittadina, e di un sopralluogo della Polizia Municipale, i rifiuti sono stati rimossi il giorno successivo, e ciò è senz’altro un fatto positivo. Ritengo tuttavia che la questione necessiti di alcuni approfondimenti, che elenco qui a seguire:
1) chi ha disposto la rimozione dei rifiuti, ovvero chi ha effettuato materialmente l’intervento? Nel dettaglio, desidererei conoscere se è stato impiegato personale del Comune, o della ditta che ha attualmente in appalto il servizio di raccolta degli r.s.u., o se sono “misteriosamente” intervenuti soggetti esterni, e in questo caso sulla base di quale sollecitazione.
2) il Comando di Polizia Municipale ha disposto l’avvio di indagini per accertare l’identità degli “ignoti” scaricatori? Nelle foto scattate dalla signora Miracula si distingue perfettamente un furgoncino di forma piuttosto caratteristica e di colore giallo in azione. Escludendo che qualcuno si prenda la briga di venire dalla terraferma o da altre isole per scaricare rifiuti a Lipari e, dunque, restringendo il campo d’azione ai mezzi presenti nell’isola, suppongo che i furgoncini di questo tipo siano uno o, al massimo, due.
Trascurare la repressione di un reato ambientale solo perché, magicamente, i rifiuti sono stati rimossi (e questo è accaduto solo perché, casualmente, qualcuno ha assistito al fatto), rappresenta una grave omissione, che di fatto avalla la tesi di potere disporre liberamente di un territorio che appartiene a tutti per commettere nefandezze che resteranno impunite. Eppure, mi risulta che ad oggi la signora Miracula, autrice delle foto e della denuncia pubblica, non sia stata interpellata né dal Comando di Polizia Municipale, né da altre forze dell’ordine; mi risulta ancora che l’Amministrazione non abbia dato alcuna disposizione a detto Comando per intraprendere iniziative in questo senso. Il perdurare dell’inazione, di fronte a un reato ambientale per il quale – eccezionalmente – si dispone di elementi che agevolano l’identificazione degli autori, non giova certamente al ruolo che Amministrazione e Polizia Municipale debbono esercitare nel controllo del territorio.
Ringraziando anticipatamente per la cortese risposta scritta che le SS.LL. faranno pervenire entro i termini previsti per legge, porgo distinti saluti.
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale di Sinistra e Libertà
"La politica non è avventura individuale e personale..." I consigli di Michele Giacomantonio ai giovani che si affacciano alla politica.
(Michele Giacomantonio) Una cosa è indubitabile: i blog hanno favorito il protagonismo dei giovani. Dimitri, Mariangela, Anna, Luca, Samuele fra i più assidui intervengono, se non tutti i giorni, almeno diverse volte la settimana per denunciare problemi ed esprimere opinioni. In particolare sono gli interventi di Luca che espongono non solo problemi e critiche ma anche la volontà di assumere delle responsabilità amministrative. E questo non è male, come non mi scandalizza il fatto che ci si voglia tenere lontano dalle ideologie e si mostri di non amare i partiti. Le ideologie hanno fatto il loro tempo, spesso troppo astratte ed assolutizzanti, ed i partiti oggi non sono più – nella maggioranza dei casi - luogo di crescita in cui si impara a fare politica.
Ma lasciando da parte le ideologie e i partiti, ciò che mi meraviglia in questi giovani e soprattutto in chi, come Luca, si candida ad interessarsi della cosa pubblica, è la scelta tutta individuale e l’assenza di un programma di cose da fare. Perché governare? Per fare che cosa e con chi governare? Con quali compagni di strada affrontare un’avventura difficile come quella di occuparsi dei problemi collettivi, di cercare di dare risposte che investono una comunità? Questi – del che fare e con chi - mi sembrano due problemi che rimangono al di là delle ideologie e dei partiti.
Che cosa vogliamo fare delle Eolie? Vogliamo correr dietro, come è stato in questi anni, alle emergenze? Oppure cerchiamo di indirizzarle verso un certo tipo di sviluppo che sia in grado di offrire alle generazioni future lavoro e benessere facendo leva sulle risorse che queste isole hanno ( bellezza, storia, cultura, beni culturali, beni naturali,ecc.)? Vogliamo che alle Eolie arrivi più gente possibile cavalcando tutte le esigenze oppure pensiamo che sia bene puntare su alcuni flussi turistici e quali? E’ da queste scelte che derivano proposte concrete in ordine a quale tipo di porto, ad aviosuperfice si o aviosuperfice no, a rilanciare le cave di pomice o puntare su parchi tematici, a riempire l’isola di occasioni gioiose e chiassose o farne un luogo di tranquilla e serena convivialità.
Spesso non sono scelte facili e spesso, su alcune cose, bisogna scegliere il giusto mezzo, un certo dosaggio com’è a mio avviso il problema del porto turistico che è indispensabile ma non può divenire assorbente ed esorbitante rispetto all’abitato pena lo stravolgimento di un ambiente ed una cultura che si sono sedimentati negli anni e rappresentano una risorsa da tutelare se non si vuole venire omologati in un’offerta standard senza anima e senza identità.
Affrontare questi problemi vuol dire lavorare ad un progetto, ad un programma per cui la politica non è correre dietro alle cose per mantenere il potere di comandare, ma usare il potere per fare delle cose.
E farle insieme agli altri. Perché un progetto ed un programma non me lo invento da solo altrimenti è un sogno o una fantasia. Un progetto lo si costruisce discutendone con gli altri, verificandone gli obiettivi, valutandone aspetti positivi e negativi. La politica non è avventura individuale e personale, la politica è un cammino comune che percorro con altri che la pensano come me, che provano le mie stesse esigenze. La costruzione di un soggetto politico per governare la città - sia esso lista, gruppo, movimento o partito – è già la realizzazione di un pezzo di cammino. Dalla qualità del soggetto che riesci a mettere in piedi si individua già la qualità della città che vuoi realizzare. Un gruppo che discute è garanzia di un governo aperto al dialogo, un gruppo che programma e progetta garantisce un governo che rifugge dall’improvvisazione e non si lasci guidare dall’emergenza.
Se devo dare dei consigli ai giovani che si affacciano alla politica, i consigli sono soprattutto due. Il primo, cominciate a discute dei problemi concreti e quindi di un programma di problemi e scoprirete di avere disegnato un progetto di città; il secondo, discutetene con i vostri amici ed usate i blog e la televisione per allargare la cerchia di questi amici promuovendo sempre il dialogo ed il confronto quindi formate un gruppo e magari un movimento per affermare quel progetto di città che avete maturato.
Una strada lunga e difficile? Si, ma purtroppo non esistono scorciatoie nel campo della politica buona. A meno che….
Ma lasciando da parte le ideologie e i partiti, ciò che mi meraviglia in questi giovani e soprattutto in chi, come Luca, si candida ad interessarsi della cosa pubblica, è la scelta tutta individuale e l’assenza di un programma di cose da fare. Perché governare? Per fare che cosa e con chi governare? Con quali compagni di strada affrontare un’avventura difficile come quella di occuparsi dei problemi collettivi, di cercare di dare risposte che investono una comunità? Questi – del che fare e con chi - mi sembrano due problemi che rimangono al di là delle ideologie e dei partiti.
Che cosa vogliamo fare delle Eolie? Vogliamo correr dietro, come è stato in questi anni, alle emergenze? Oppure cerchiamo di indirizzarle verso un certo tipo di sviluppo che sia in grado di offrire alle generazioni future lavoro e benessere facendo leva sulle risorse che queste isole hanno ( bellezza, storia, cultura, beni culturali, beni naturali,ecc.)? Vogliamo che alle Eolie arrivi più gente possibile cavalcando tutte le esigenze oppure pensiamo che sia bene puntare su alcuni flussi turistici e quali? E’ da queste scelte che derivano proposte concrete in ordine a quale tipo di porto, ad aviosuperfice si o aviosuperfice no, a rilanciare le cave di pomice o puntare su parchi tematici, a riempire l’isola di occasioni gioiose e chiassose o farne un luogo di tranquilla e serena convivialità.
Spesso non sono scelte facili e spesso, su alcune cose, bisogna scegliere il giusto mezzo, un certo dosaggio com’è a mio avviso il problema del porto turistico che è indispensabile ma non può divenire assorbente ed esorbitante rispetto all’abitato pena lo stravolgimento di un ambiente ed una cultura che si sono sedimentati negli anni e rappresentano una risorsa da tutelare se non si vuole venire omologati in un’offerta standard senza anima e senza identità.
Affrontare questi problemi vuol dire lavorare ad un progetto, ad un programma per cui la politica non è correre dietro alle cose per mantenere il potere di comandare, ma usare il potere per fare delle cose.
E farle insieme agli altri. Perché un progetto ed un programma non me lo invento da solo altrimenti è un sogno o una fantasia. Un progetto lo si costruisce discutendone con gli altri, verificandone gli obiettivi, valutandone aspetti positivi e negativi. La politica non è avventura individuale e personale, la politica è un cammino comune che percorro con altri che la pensano come me, che provano le mie stesse esigenze. La costruzione di un soggetto politico per governare la città - sia esso lista, gruppo, movimento o partito – è già la realizzazione di un pezzo di cammino. Dalla qualità del soggetto che riesci a mettere in piedi si individua già la qualità della città che vuoi realizzare. Un gruppo che discute è garanzia di un governo aperto al dialogo, un gruppo che programma e progetta garantisce un governo che rifugge dall’improvvisazione e non si lasci guidare dall’emergenza.
Se devo dare dei consigli ai giovani che si affacciano alla politica, i consigli sono soprattutto due. Il primo, cominciate a discute dei problemi concreti e quindi di un programma di problemi e scoprirete di avere disegnato un progetto di città; il secondo, discutetene con i vostri amici ed usate i blog e la televisione per allargare la cerchia di questi amici promuovendo sempre il dialogo ed il confronto quindi formate un gruppo e magari un movimento per affermare quel progetto di città che avete maturato.
Una strada lunga e difficile? Si, ma purtroppo non esistono scorciatoie nel campo della politica buona. A meno che….
Pesca. Tonno rosso. Soddisfatte associazioni pesca italiane per decisione Cites
“Soddisfazione del movimento cooperativo e armatoriale della pesca italiana perché è emersa finalmente una maggiore ragionevolezza e attenzione ai dati scientifici, piuttosto che alle posizioni ideologiche, evitando così pesanti ripercussioni socioeconomiche”.
Così Giampaolo Buonfiglio (AGCI Agrital), Massimo Coccia (Federcoopesca-Confcooperative), Luigi Giannini (Federpesca), Ettore Ianì (Lega pesca) commentano l’esito della riunione del Comitato dei 27 membri dell'Ue alla Convenzione dell'Onu sul commercio internazionale delle specie in estinzione (Cites), che ha ritenuto prematuro accogliere l'indicazione della Commissione europea, di sostenere provvisoriamente la proposta del Principato di Monaco e, quindi, l’inserimento del tonno tra le specie in pericolo.
“Condividiamo – proseguono Buonfiglio, Coccia, Giannini, Ianì, - la scelta del Comitato di rimandare ogni eventuale decisione, dopo l’esame di nuovi dati scientifici sulla sullo stato delle risorse che saranno presentati nella riunione della Commissione internazionale per la conservazione dei tonni dell'Atlantico(Iccat), prevista a novembre”.
Un risultato ottenuto grazie al “blocco” sostenuto dalla delegazione italiana, insieme a Francia, Spagna, Grecia e Malta. “Una posizione -concludono le associazioni-, scampato questo primo pericolo, che dovrà essere sostenuta nella riunione Iccat, prevista in Brasile ed è lì, a questo punto, che si decideranno le sorti di questa pesca, della sua tradizione, dell'economia e occupazione nell'industria collegata
Così Giampaolo Buonfiglio (AGCI Agrital), Massimo Coccia (Federcoopesca-Confcooperative), Luigi Giannini (Federpesca), Ettore Ianì (Lega pesca) commentano l’esito della riunione del Comitato dei 27 membri dell'Ue alla Convenzione dell'Onu sul commercio internazionale delle specie in estinzione (Cites), che ha ritenuto prematuro accogliere l'indicazione della Commissione europea, di sostenere provvisoriamente la proposta del Principato di Monaco e, quindi, l’inserimento del tonno tra le specie in pericolo.
“Condividiamo – proseguono Buonfiglio, Coccia, Giannini, Ianì, - la scelta del Comitato di rimandare ogni eventuale decisione, dopo l’esame di nuovi dati scientifici sulla sullo stato delle risorse che saranno presentati nella riunione della Commissione internazionale per la conservazione dei tonni dell'Atlantico(Iccat), prevista a novembre”.
Un risultato ottenuto grazie al “blocco” sostenuto dalla delegazione italiana, insieme a Francia, Spagna, Grecia e Malta. “Una posizione -concludono le associazioni-, scampato questo primo pericolo, che dovrà essere sostenuta nella riunione Iccat, prevista in Brasile ed è lì, a questo punto, che si decideranno le sorti di questa pesca, della sua tradizione, dell'economia e occupazione nell'industria collegata
Lipari: Per i macchinari della tipografia di Spartaco "nuova sistemazione"
Nuova momentanea sistemazione per i macchinari della tipografia del compianto Spartaco Persiani. L'amministrazione comunale oggi pomeriggio ha fatto trasferire con l'ausilio di un mezzo meccanico della ditta di Raimondo Paino i macchinari in una parte coperta del Palazzo dei congressi, in atto adibito a palazzo comunale. Gli stessi macchinari(che ovviamente saranno anche coperti)-come ci ha dichiarato l'assessore Corrado Giannò, che ha seguito in prima persona le operazioni- non è stato possibile trasferirli all'interno viste le loro dimensioni. L'area dove sono ubicati, comunque, è sottoposta a video-sorveglianza.
In ogni caso-è stato ribadito- la loro destinazione finale è il museo civico per la cui realizzazione si attende si sblocchi l'iter per la concessione dei locali ex carcere. Una vicenda sulla quale- noi di Eolienews- terremo l'obiettivo puntato.
IL VIDEO CHE ABBIAMO REALIZZATO:
In ogni caso-è stato ribadito- la loro destinazione finale è il museo civico per la cui realizzazione si attende si sblocchi l'iter per la concessione dei locali ex carcere. Una vicenda sulla quale- noi di Eolienews- terremo l'obiettivo puntato.
IL VIDEO CHE ABBIAMO REALIZZATO:
Ue/Tonno, paesi mediterranei bloccano divieto commercializzazione
I rappresentanti di Italia, Spagna, Francia, Grecia, Malta e Cipro hanno bloccato, durante una riunione tenutasi a Bruxelles, la proposta della Commissione europea di appoggiare, come Ue, la richiesta del Principato di Monaco di inserire il tonno rosso nella lista degli animali per cui è vietata la commercializzazione (allegato I), nell'ambito della convenzione internazionale Cites sulle specie a rischio di estinzione. I paesi mediterranei dell'Ue hanno giudicato prematura una decisione favorevole all'inclusione nell'allegato I, e sono riusciti a rinviarla a dopo che l'Iccat (Commissione internazionale per la conservazione dei tonni atlantici) avrà pubblicato i suoi dati scientifici sullo stato degli stock di tonno rosso, nel prossimo mese di novembre La decisione è stata accolta con "disappunto" dal commissario Ue all'Ambiente, Stavros Dimas, che aveva spinto molto per appoggiare la richiesta di Monaco, mentre il collega responsabile della Pesca, il maltese Joe Borg, più vicino alle posizioni dei paesi mediterranei, ha detto di aspettarsi che ora l'Iccat "si assuma in pieno la propria responsabilità, garantendo la salvezza del tonno rosso". Molto duro il giudizio delle Ong ambientaliste: "é deplorevole che gli stessi Stati membri che sono per lo più responsabili dell'impoverimento degli stock di tonno rosso rifiutino di dare il loro accordo a misure che avrebbero aiutato a invertire la tendenza", ha commentato Xavier Pastor, il direttore esecutivo di Oceana Europe, l'organizzazione internazionale per la difesa degli ecosistemi marini. Questi Stati membri, ha continuato Pastor, "continuano a difendere gli interessi dell'industria della epsca del tonno e sembrano non interessarsi del fatto che stanno spingendo il tonno verso un punto di non ritorno". Per Saskia Richarts, dell'Ufficio europeo di Greenpeace, "la cecità dei governi dei paesi mediterranei spingerà il tonno all'estinzione e lascerà i pescatori senza più niente da pescare nel giro di pochi anni. Ma paesi come Malta e la Grecia sono sempre più isolati, mentre fra i ministri dell'Ambiente dell'Ue sta crescendo la volontà di salvare questo splendido animale", conclude, con una nota di speranza, l'esponente di Greenpeace. La decisione, da parte dell'Ue, se dare o meno il sostegno alla proposta di Monaco era stata in primo appoggiata dalla Francia, che però ieri si è schierata con gli altri mediterranei. Oltre che dai dati dell'Iccat, l'esito di quest'iniziativa dipende ora anche dalla determinazione del Principato a portarla avanti dopo questa prima sconfitta. La decisione finale, comunque, dovrà essere presa prima della riunione delle parti della Convenzione Cites, che si svolgerà nel marzo 2010. Un dato consolante, per gli ambientalisti, è il sostegno unanime che i rappresentanti degli Stati membri hanno dato, nella stessa riunione di ieri, alla proposta di limitare e regolamentare il commercio di due specie di squali 'nostrani', lo smeriglio e lo spinarolo, inserendoli nell'allegato II della Convenzione Cites. Si tratta di pesci che finiscono spesso sui banchi di vendita europei, spacciati come pesce spada, e la cui popolazione, già scarsa, è ormai vicina al collasso.
Siremar. Dopo l'allarme di Del Bono la società conferma i servizi del 2008
Con riferimento al contenuto della lettera con la quale il Presidente della Federalberghi delle Isole Eolie, Dr. Christian Del Bono, ha inteso segnalare presunte difficoltà ad effettuare prenotazioni su alcune linee sociali per il periodo da ottobre a dicembre, si fa presente che la cosa - limitata per lo più ad alcune linee di collegamento, soprattutto “locali”, per le quali la domanda di prenotazione anticipata nel periodo di bassa stagione è praticamente assente - è comunque da ascrivere a mere ragioni operative connesse al funzionamento del sistema informatico, superate peraltro già prima della pubblicazione della notizia. Si precisa ad ogni buon conto che tutte le linee di collegamento a lunga percorrenza, tra le quali la C/1 Milazzo-Eolie-Napoli e viceversa (in pratica l’unica per la quale la clientela richiede il rilascio di biglietti in anticipo), sono sempre state regolarmente aperte alla prenotazione e vendita anche online. Si conferma che la Siremar garantirà per tutto il corrente anno i medesimi servizi dell’anno 2008, a meno di temporanee rimodulazioni da ascriversi esclusivamente ad eventuali, sempre possibili, ragioni tecniche.
Direzione Siremar
Direzione Siremar
Santi Cosma e Damiano: "Medici straordinari e miracolosi, tra le loro imprese trapianti e guarigioni di gambe non di bracci portuali" (di Lino Natoli)
(Lino Natoli) Tutti quelli di Marina Corta che tanto si stanno prodigando per organizzare al meglio la festa dei Santi Cosma e Damiano dovrebbero sapere, per evitare inutili equivoci, che i due Santi ai quali con tanto fervore si rivolgono, furono certamente medici straordinari, persino miracolosi, ma tra le loro imprese risultano trapianti e guarigioni di gambe non di bracci portuali.
Protettori di medici, chirurghi, farmacisti (anche di quelli esperti in altri campi), parrucchieri e dentisti, ai nostri non si possono chiedere interventi che esulino le loro competenze.
Una cosa è trapiantare una gamba ulcerosa con quella di un etiope morto, un'altra trapiantare di nuovo gli aliscafi da Sottomonastero a Marina Corta. Altro salvare Palladia da morte certa per emorragia, altro ancora completare i lavori del porto, liberare la piazza dalle auto, sistemare l'impianto fognario e.... chiudiamola qui che è meglio.
I due fratelli, poi, operavano gratuitamente. Non volevano niente in cambio, tanto che quando la povera Palladia diede riconoscente tre uova a Damiano, Cosma si risentì profondamente col fratello. Lo perdonò solo da morto, quando capì che egli aveva accettato soltanto per non offendere la donna.
Dunque non mortificate la vostra devozione, e non chiedete nulla per i vostri pii voti. Tutto sia gratuito. Al massimo potete aspettarvi in cambio qualche uovo. Ma questo lo sapete già.
Cosma e Damiano, che la tradizione vuole provenienti - manco farlo apposta - dall'Arabia, furono martirizzati, ma i loro aguzzini dovettero penare per averla vinta. Non vi riuscirono con le pietre, non coi dardi, non col fuoco e nemmeno buttandoli in mare. Alla fine gli tagliarono la testa.
Meditate, meditate, perchè la devozione è nulla senza l'imitazione e l'imitazione è nulla senza il sacrificio.
Tuttavia, siccome i miracoli accadono anche ai tiepidi e agli increduli, nessuno disperi che prima o poi possa accadere qualcosa. Magari che si riesca a sistemare un po' la piazza, a renderla più decorosa, più ordinata, più pulita, più accogliente. Sarebbe un'impresa anche per i nostri amati Santi che così verrebbero ricordati in futuro dai posteri per questo grande, impossibile miracolo.
Nell'attesa del portentoso evento c'è la consolante offerta di una promettente frittura di pesce, tre euro vino incluso.
Protettori di medici, chirurghi, farmacisti (anche di quelli esperti in altri campi), parrucchieri e dentisti, ai nostri non si possono chiedere interventi che esulino le loro competenze.
Una cosa è trapiantare una gamba ulcerosa con quella di un etiope morto, un'altra trapiantare di nuovo gli aliscafi da Sottomonastero a Marina Corta. Altro salvare Palladia da morte certa per emorragia, altro ancora completare i lavori del porto, liberare la piazza dalle auto, sistemare l'impianto fognario e.... chiudiamola qui che è meglio.
I due fratelli, poi, operavano gratuitamente. Non volevano niente in cambio, tanto che quando la povera Palladia diede riconoscente tre uova a Damiano, Cosma si risentì profondamente col fratello. Lo perdonò solo da morto, quando capì che egli aveva accettato soltanto per non offendere la donna.
Dunque non mortificate la vostra devozione, e non chiedete nulla per i vostri pii voti. Tutto sia gratuito. Al massimo potete aspettarvi in cambio qualche uovo. Ma questo lo sapete già.
Cosma e Damiano, che la tradizione vuole provenienti - manco farlo apposta - dall'Arabia, furono martirizzati, ma i loro aguzzini dovettero penare per averla vinta. Non vi riuscirono con le pietre, non coi dardi, non col fuoco e nemmeno buttandoli in mare. Alla fine gli tagliarono la testa.
Meditate, meditate, perchè la devozione è nulla senza l'imitazione e l'imitazione è nulla senza il sacrificio.
Tuttavia, siccome i miracoli accadono anche ai tiepidi e agli increduli, nessuno disperi che prima o poi possa accadere qualcosa. Magari che si riesca a sistemare un po' la piazza, a renderla più decorosa, più ordinata, più pulita, più accogliente. Sarebbe un'impresa anche per i nostri amati Santi che così verrebbero ricordati in futuro dai posteri per questo grande, impossibile miracolo.
Nell'attesa del portentoso evento c'è la consolante offerta di una promettente frittura di pesce, tre euro vino incluso.
Stop alle pesca del pesce spada. L'intervento di Anapi Pesca Sicilia
Riceviamo, per tramite della dottoressa Francesca Basile, la lettera che ieri il Presidente dell'Anapi Sicilia ha consegnato al Protocollo dell'Assessorato Regionale Pesca per il divieto di cattura del pesce spada dal 1° Ottobre al 30.11.2009. Questo il testo integrale della lettera destinata all'Assessore alla Cooperazione, Commercio, Artigianato e Pesca della Regione Siciliana, On. Giambattista Bufardeci, e al Direttore Generale Pesca, Dipartimento Pesca Regionale Dr. Gianmaria Sparma
Oggetto: Regolamento CE n° 43/2009 art. 89.
Egregi in indirizzo,
Dal 1° ottobre al 30 novembre 2009 entrerà in vigore il divieto di pesca del pesce spada nel Mediterraneo previsto dal regolamento comunitario in oggetto. Si ha notizia che numerose marinerie della Liguria, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sardegna e ovviamente anche le nostre sono in fermento in quanto ritengono ingiusto il provvedimento adottato da Bruxelles perché non tiene conto del fatto che, nei mesi autunnali, la pesca del pesce spada col Palangaro è altamente selettiva poiché l’armamento tipico dell’attrezzo è tale da garantire la cattura di esemplari di taglia regolare.
La ratio dei regolamenti comunitari citati : “Ai fini della protezione del pesce spada, in particolare dei pesci piccoli “ se condivisibile pur con delle riserve, per la misura applicativa in quanto causa di grave disagio socio-economico alle nostre imprese di pesca al Palangaro ai pelagici.
In considerazione che nel periodo dal 01/10/09 al 30/11/09, le unità da pesca con licenze polivalenti potranno esercitare attività di pesca diverse da quella del Palangaro ai pelagici, molte unità da pesca armate anche a strascico e oggetto dell’attuale calendario di fermo (D.A. 24/pesca del 31/07/09), sono autorizzate anche al Palangaro e una volta ripresa l’attività (successiva al fermo di cui sopra) di solito si armano al Palangaro per pelagici nei mesi autunnali-invernali. Queste imprese di pesca, in osservanza del Regolamento CE 43/09, sicuramente andranno incontro ad un altro periodo di interruzione forzata dell’attività di pesca. Riteniamo sia giusto per loro e i relativi equipaggi che si attivino le eventuali provvidenze-indennità.
Pertanto sarebbe necessario intervenire al più presto con un provvedimento Regionale atto a chiarire alle imprese interessate come dovranno comportarsi e su quali provvidenze potranno contare al momento in cui dovessero obbligatoriamente fermarsi per rispettare l’ordinanza Comunitaria sopracitata.
La scrivente Associazione ritiene opportuno la convocazione urgente del C.R.P. con all’O.d.G. la problematica in questione al fine, anche, di sentire nel merito le eventuali proposte da parte delle Associazioni di Categoria e Sindacali che rappresentano il settore.
Si ringrazia per la Vostra Cortese attenzione e si porgono distinti saluti
Capo d’Orlando,16.09.09
Anapi Pesca Sicilia
Il Presidente Regionale
(Dr. Piero Forte)
Oggetto: Regolamento CE n° 43/2009 art. 89.
Egregi in indirizzo,
Dal 1° ottobre al 30 novembre 2009 entrerà in vigore il divieto di pesca del pesce spada nel Mediterraneo previsto dal regolamento comunitario in oggetto. Si ha notizia che numerose marinerie della Liguria, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sardegna e ovviamente anche le nostre sono in fermento in quanto ritengono ingiusto il provvedimento adottato da Bruxelles perché non tiene conto del fatto che, nei mesi autunnali, la pesca del pesce spada col Palangaro è altamente selettiva poiché l’armamento tipico dell’attrezzo è tale da garantire la cattura di esemplari di taglia regolare.
La ratio dei regolamenti comunitari citati : “Ai fini della protezione del pesce spada, in particolare dei pesci piccoli “ se condivisibile pur con delle riserve, per la misura applicativa in quanto causa di grave disagio socio-economico alle nostre imprese di pesca al Palangaro ai pelagici.
In considerazione che nel periodo dal 01/10/09 al 30/11/09, le unità da pesca con licenze polivalenti potranno esercitare attività di pesca diverse da quella del Palangaro ai pelagici, molte unità da pesca armate anche a strascico e oggetto dell’attuale calendario di fermo (D.A. 24/pesca del 31/07/09), sono autorizzate anche al Palangaro e una volta ripresa l’attività (successiva al fermo di cui sopra) di solito si armano al Palangaro per pelagici nei mesi autunnali-invernali. Queste imprese di pesca, in osservanza del Regolamento CE 43/09, sicuramente andranno incontro ad un altro periodo di interruzione forzata dell’attività di pesca. Riteniamo sia giusto per loro e i relativi equipaggi che si attivino le eventuali provvidenze-indennità.
Pertanto sarebbe necessario intervenire al più presto con un provvedimento Regionale atto a chiarire alle imprese interessate come dovranno comportarsi e su quali provvidenze potranno contare al momento in cui dovessero obbligatoriamente fermarsi per rispettare l’ordinanza Comunitaria sopracitata.
La scrivente Associazione ritiene opportuno la convocazione urgente del C.R.P. con all’O.d.G. la problematica in questione al fine, anche, di sentire nel merito le eventuali proposte da parte delle Associazioni di Categoria e Sindacali che rappresentano il settore.
Si ringrazia per la Vostra Cortese attenzione e si porgono distinti saluti
Capo d’Orlando,16.09.09
Anapi Pesca Sicilia
Il Presidente Regionale
(Dr. Piero Forte)
Flash
Lipari. Ex Pumex di nuovo "agitati"- Sono di nuovo in stato di agitazione gli ex dipendenti della Pumex in atto impiegati dal comune di Lipari nell'ambito dei lavori socialmente utili. Dopo aver presidiato l'ingresso del palazzo comunale hanno chiesto ed ottenuto un colloquio con il sindaco
Dal primo ottobre e fino al 30 novembre vietata la pesca del pesce spada- La Capitaneria di Porto di Messina ha reso noto che a seguito dell'art. 89 del Regolamento del Consiglio dell'Unione europea del 16 gennaio 2009, per la tutela della specie a rischio estinzione, è vietata la pesca del pesce spada nel Mediterraneo a decorrere dal primo ottobre sino al 30 novembre 2009. Un divieto contestato dai pescatori i quali ritengono che l'uso dell'attrezzo, il palangaro, è altamente selettivo e garantisce la cattura solo di esemplari di taglia regolare.
INFLUENZA A: DONNA MORTA MESSINA, 20 AVVISI GARANZIA A MEDICI- Venti avvisi di garanzia sono stati firmati dal sostituto procuratore di Messina, Adriana Sciglio. Si tratta di un atto dovuto per via della disposizione degli acccertamentti tecnici non ripetibili relativi alla morte di, Giovanna Russo, deceduta sabato scorso all'ospedale 'Papardo', dov'era ricoverata dal 30 agosto per il virus dell'influenza di tipo A H1N1. La sezione di Pg della Polizia Municipale ha notificato i provvedimenti a tutti i medici che hanno avuto in cura la donna dal momento del ricovero, prima nel reparto di Malattie dell'apparato respiratorio e successivamente in quello di Rianimazione del 'Papardo'.
INFLUENZA A: ISPETTORI MINISTERO E REGIONE IN OSPEDALE A MESSINA- Hanno cominciato il loro lavoro questa mattina nell'ospedale 'Papardo' di Messina gli ispettori inviati dal ministero della Salute e dalla Regione dopo la morte, sabato sera, della donna di 46 anni ricoverata per il virus dell'influenza di tipo A H1N1. Si tratta di due funzionari ministeriali e due regionali che acquisiranno i documenti clinici relativi alla degenza di Giovanna Russo, ricoverata il 30 agosto agosto scorso. La missione, disposta dal viceministro della Salute Ferruccio Fazio e dall'assessore regionale alla Sanita', Massimo Russo, e' volta a verificare se nel trattamento del caso siano stati seguiti correttamente i protocolli sanitari definiti dal ministero.
Dal primo ottobre e fino al 30 novembre vietata la pesca del pesce spada- La Capitaneria di Porto di Messina ha reso noto che a seguito dell'art. 89 del Regolamento del Consiglio dell'Unione europea del 16 gennaio 2009, per la tutela della specie a rischio estinzione, è vietata la pesca del pesce spada nel Mediterraneo a decorrere dal primo ottobre sino al 30 novembre 2009. Un divieto contestato dai pescatori i quali ritengono che l'uso dell'attrezzo, il palangaro, è altamente selettivo e garantisce la cattura solo di esemplari di taglia regolare.
INFLUENZA A: DONNA MORTA MESSINA, 20 AVVISI GARANZIA A MEDICI- Venti avvisi di garanzia sono stati firmati dal sostituto procuratore di Messina, Adriana Sciglio. Si tratta di un atto dovuto per via della disposizione degli acccertamentti tecnici non ripetibili relativi alla morte di, Giovanna Russo, deceduta sabato scorso all'ospedale 'Papardo', dov'era ricoverata dal 30 agosto per il virus dell'influenza di tipo A H1N1. La sezione di Pg della Polizia Municipale ha notificato i provvedimenti a tutti i medici che hanno avuto in cura la donna dal momento del ricovero, prima nel reparto di Malattie dell'apparato respiratorio e successivamente in quello di Rianimazione del 'Papardo'.
INFLUENZA A: ISPETTORI MINISTERO E REGIONE IN OSPEDALE A MESSINA- Hanno cominciato il loro lavoro questa mattina nell'ospedale 'Papardo' di Messina gli ispettori inviati dal ministero della Salute e dalla Regione dopo la morte, sabato sera, della donna di 46 anni ricoverata per il virus dell'influenza di tipo A H1N1. Si tratta di due funzionari ministeriali e due regionali che acquisiranno i documenti clinici relativi alla degenza di Giovanna Russo, ricoverata il 30 agosto agosto scorso. La missione, disposta dal viceministro della Salute Ferruccio Fazio e dall'assessore regionale alla Sanita', Massimo Russo, e' volta a verificare se nel trattamento del caso siano stati seguiti correttamente i protocolli sanitari definiti dal ministero.
Tutti contro tutti e il PDL si fa in quattro
L'agitarsi sempre più inquieto dei vari gruppi in cui ormai si divide il Pdl sta provocando una tale confusione che sarà in comprensibile per gli elettori ma diventa intanto lacerante all'interno.
La giornata di ieri segna così l'inizio della fine. Un tutti contro tutti che azzera qualsiasi ipotesi di ricreare un clima di convivenza dentro lo stesso partito. Il giocattolo si è rotto, questa volta con tanto di presa d'atto degli stessi leader locali.
Né sembra funzionare più il continuo appellarsi al dominus nazionale perchè ridimensioni i ribelli e ripristini d'imperio l'unità.
La lettera del co-coordinatore Domenico Nania ai leader di partito in Sicilia Renato Schifani e Angelino Alfano ha ufficializzato quel che è da tempo chiaro: il Pdl è diviso in tre, forse in quattro fazioni che perseguono strategie, alleanze e obiettivi diversi. E tranne che nel gruppo Micciché, all'interno delle altre vi sono distinguo che fanno pensare a ulteriori suddivisioni.
Così, a Nania che chiede le dimissioni dei due assessori espressione dell'area Schifani-Castiglione-Firrarello, risponde Alfano per dire: non se ne parla. Chi decide è Berlusconi: «Rispondo al senatore Nania perchè sono tra quelli che, in Sicilia, lo considerano il coordinatore regionale. Come ho già avuto modo di rappresentare al senatore Nania - scrive Alfano - io ho il piede in una staffa sola che è quella di Silvio Berlusconi, anche quando ciò comporta qualche rinuncia alle mie opinioni. A Silvio Berlusconi - continua il Guardasigilli - compete la stipula e la rottura delle alleanze, a maggior ragione quando esse hanno riflessi nella politica nazionale (poichè di questo intende parlare Nania al di là di talune edulcorate espressioni utilizzate obbligatoriamente in un comunicato stampa). Come preannunciato a Nania in altra sede, parlerò con il presidente Berlusconi per rappresentare la mia posizione sulle vicende siciliane. Certamente lo faranno anche altri e altrettanto certamente non tutte le opinioni saranno uguali. Il presidente Berlusconi - conclude Alfano – prenderà le decisioni con la consueta saggezza, con buon senso e concretezza. Preannuncio fin d'ora che io starò comunque dalla parte della decisione che il presidente Berlusconi assumerà».
Ma Nania insiste: «Ad Alfano dico che dimettersi dalla giunta regionale siciliana non significa uscire dalla maggioranza, ma rappresentare con coerenza le ragioni del Pdl che lui rappresenta e stanare il Pd dall'ambiguità che lo caratterizza».
Da Nania si differenzia pure il collega coordinatore Giuseppe Castiglione: «Gli assessori li sceglie il presidente della Regione, chiederne le dimissioni, per due di loro, ci trascinerebbe in discussioni che esulano l'aspetto più importante, quello strettamente politico, fatto di scelte e di condivisione di programmi. Quella che va cercata – aggiunge – è l'unità del Pdl in Sicilia, che ci rende più credibili rispetto al governo di Raffaele Lombardo, il quale ha scelto scientificamente di non parlare coi partiti, ma in questo momento si ritrova ad averne bisogno, proprio lui che ha lavorato per dividerli. L'unità di cui parlo comprende, ovviamente, Gianfranco Miccichè, che è una risorsa. Abbiamo più volte detto sì al governo Lombardo - osserva -, lo abbiamo fatto sulla riforma sanitaria: quando ci disse che si era rivolto all'Università Bocconi per scremare la lista dei manager, portandola da 700 a 59, lo abbiamo sostenuto, salvo accorgerci poi che le nomine da lui fatte rispondevano a criteri solo politici, e in alcuni casi erano persino illegittime. Lombardo - conclude - lo abbiamo sostenuto e votato. Oggi al suo governo darei un 6 politico».
Ma il vicepresidente dei deputati del Pdl Carmelo Briguglio, stronca entrambi i co-coordinatori: «La Sicilia e il Pdl dell'Isola non meritano l'unica anomalia politica e statutaria del territorio nazionale costituita da due co-coordinatori regionali che non esprimono una rappresentatività politica unitaria e che si pongono ormai palesemente contro il governo Lombardo. Credo che Berlusconi e Fini - aggiunge Briguglio - abbiano chiara questa situazione, che ha ricadute non solo politiche ma anche istituzionali, e potranno assumere le iniziative opportune per superare l'anomalia».
E si inserisce nel dibattito il il senatore dell'Udc Gianpiero D'Alia: «La vera anomalia in Sicilia, come nel resto d'Italia, è lo scontro interno al Pdl che ha reso ingovernabile la regione e ora rischia di paralizzare gli enti locali. Uno scontro di potere in cui l'unico vincitore sarà Lombardo, vero specialista della materia. Di fronte a questo scempio occorre fare chiarezza - aggiunge - restituendo dignità alla politica e alle istituzioni. L'unica strada è la mozione di sfiducia al governo Lombardo in cui ciascuno, in aula, si assuma la responsabilità delle proprie scelte. Non è più tempo di congiure di palazzo e di giochi di corridoio. I siciliani meritano qualcosa di più e di meglio».
In questo quadro infuocato di batti e ribatti, prova a smorzare i toni Francesco Musotto, capogruppo del Movimento per l'Autonomia all'Assemblea regionale siciliana, che invita tutti a tenere un "profilo istituzionale": «Abbiamo la sensazione che in molti abbiano perso il senso della misura e non colgano la delicatezza del momento sociale e politico che la nostra regione sta attraversando. Nel momento in cui maggiore dovrebbe essere lo sforzo per garantire efficienza ed operatività alle amministrazioni - rileva Musotto - assistiamo invece ad un continuo (ab)uso delle cariche istituzionali come pedine nello scacchiere dei rapporti fra le correnti di un singolo partito. L'unico dato certo è che, come peraltro dimostrano i sondaggi che indicano in Lombardo il presidente di Regione maggiormente apprezzato dai cittadini, l'azione del governo sta incidendo in profondità nella società e nelle prospettive di sviluppo futuro della Sicilia. E non saranno certo le diatribe di queste ore ad influenzare il suo operato e quello del suo governo». Che infatti, secondo il sottosegretario Gianfranco Micciché principale alleato, può tranquillamente operare con progetti per l'intera legislatura
La giornata di ieri segna così l'inizio della fine. Un tutti contro tutti che azzera qualsiasi ipotesi di ricreare un clima di convivenza dentro lo stesso partito. Il giocattolo si è rotto, questa volta con tanto di presa d'atto degli stessi leader locali.
Né sembra funzionare più il continuo appellarsi al dominus nazionale perchè ridimensioni i ribelli e ripristini d'imperio l'unità.
La lettera del co-coordinatore Domenico Nania ai leader di partito in Sicilia Renato Schifani e Angelino Alfano ha ufficializzato quel che è da tempo chiaro: il Pdl è diviso in tre, forse in quattro fazioni che perseguono strategie, alleanze e obiettivi diversi. E tranne che nel gruppo Micciché, all'interno delle altre vi sono distinguo che fanno pensare a ulteriori suddivisioni.
Così, a Nania che chiede le dimissioni dei due assessori espressione dell'area Schifani-Castiglione-Firrarello, risponde Alfano per dire: non se ne parla. Chi decide è Berlusconi: «Rispondo al senatore Nania perchè sono tra quelli che, in Sicilia, lo considerano il coordinatore regionale. Come ho già avuto modo di rappresentare al senatore Nania - scrive Alfano - io ho il piede in una staffa sola che è quella di Silvio Berlusconi, anche quando ciò comporta qualche rinuncia alle mie opinioni. A Silvio Berlusconi - continua il Guardasigilli - compete la stipula e la rottura delle alleanze, a maggior ragione quando esse hanno riflessi nella politica nazionale (poichè di questo intende parlare Nania al di là di talune edulcorate espressioni utilizzate obbligatoriamente in un comunicato stampa). Come preannunciato a Nania in altra sede, parlerò con il presidente Berlusconi per rappresentare la mia posizione sulle vicende siciliane. Certamente lo faranno anche altri e altrettanto certamente non tutte le opinioni saranno uguali. Il presidente Berlusconi - conclude Alfano – prenderà le decisioni con la consueta saggezza, con buon senso e concretezza. Preannuncio fin d'ora che io starò comunque dalla parte della decisione che il presidente Berlusconi assumerà».
Ma Nania insiste: «Ad Alfano dico che dimettersi dalla giunta regionale siciliana non significa uscire dalla maggioranza, ma rappresentare con coerenza le ragioni del Pdl che lui rappresenta e stanare il Pd dall'ambiguità che lo caratterizza».
Da Nania si differenzia pure il collega coordinatore Giuseppe Castiglione: «Gli assessori li sceglie il presidente della Regione, chiederne le dimissioni, per due di loro, ci trascinerebbe in discussioni che esulano l'aspetto più importante, quello strettamente politico, fatto di scelte e di condivisione di programmi. Quella che va cercata – aggiunge – è l'unità del Pdl in Sicilia, che ci rende più credibili rispetto al governo di Raffaele Lombardo, il quale ha scelto scientificamente di non parlare coi partiti, ma in questo momento si ritrova ad averne bisogno, proprio lui che ha lavorato per dividerli. L'unità di cui parlo comprende, ovviamente, Gianfranco Miccichè, che è una risorsa. Abbiamo più volte detto sì al governo Lombardo - osserva -, lo abbiamo fatto sulla riforma sanitaria: quando ci disse che si era rivolto all'Università Bocconi per scremare la lista dei manager, portandola da 700 a 59, lo abbiamo sostenuto, salvo accorgerci poi che le nomine da lui fatte rispondevano a criteri solo politici, e in alcuni casi erano persino illegittime. Lombardo - conclude - lo abbiamo sostenuto e votato. Oggi al suo governo darei un 6 politico».
Ma il vicepresidente dei deputati del Pdl Carmelo Briguglio, stronca entrambi i co-coordinatori: «La Sicilia e il Pdl dell'Isola non meritano l'unica anomalia politica e statutaria del territorio nazionale costituita da due co-coordinatori regionali che non esprimono una rappresentatività politica unitaria e che si pongono ormai palesemente contro il governo Lombardo. Credo che Berlusconi e Fini - aggiunge Briguglio - abbiano chiara questa situazione, che ha ricadute non solo politiche ma anche istituzionali, e potranno assumere le iniziative opportune per superare l'anomalia».
E si inserisce nel dibattito il il senatore dell'Udc Gianpiero D'Alia: «La vera anomalia in Sicilia, come nel resto d'Italia, è lo scontro interno al Pdl che ha reso ingovernabile la regione e ora rischia di paralizzare gli enti locali. Uno scontro di potere in cui l'unico vincitore sarà Lombardo, vero specialista della materia. Di fronte a questo scempio occorre fare chiarezza - aggiunge - restituendo dignità alla politica e alle istituzioni. L'unica strada è la mozione di sfiducia al governo Lombardo in cui ciascuno, in aula, si assuma la responsabilità delle proprie scelte. Non è più tempo di congiure di palazzo e di giochi di corridoio. I siciliani meritano qualcosa di più e di meglio».
In questo quadro infuocato di batti e ribatti, prova a smorzare i toni Francesco Musotto, capogruppo del Movimento per l'Autonomia all'Assemblea regionale siciliana, che invita tutti a tenere un "profilo istituzionale": «Abbiamo la sensazione che in molti abbiano perso il senso della misura e non colgano la delicatezza del momento sociale e politico che la nostra regione sta attraversando. Nel momento in cui maggiore dovrebbe essere lo sforzo per garantire efficienza ed operatività alle amministrazioni - rileva Musotto - assistiamo invece ad un continuo (ab)uso delle cariche istituzionali come pedine nello scacchiere dei rapporti fra le correnti di un singolo partito. L'unico dato certo è che, come peraltro dimostrano i sondaggi che indicano in Lombardo il presidente di Regione maggiormente apprezzato dai cittadini, l'azione del governo sta incidendo in profondità nella società e nelle prospettive di sviluppo futuro della Sicilia. E non saranno certo le diatribe di queste ore ad influenzare il suo operato e quello del suo governo». Che infatti, secondo il sottosegretario Gianfranco Micciché principale alleato, può tranquillamente operare con progetti per l'intera legislatura
Siremar "taglia tutto"? Il presidente della Federalberghi lancia l'allarme
Un fax(anticipato per mail) è stato spedito da Christian Del Bono, presidente della Federalberghi delle Eolie, al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, al Sottosegretario di Stato delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Direttore Generale del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Lo stesso fax è stato inviato per conoscenza all'Assessore Regionale ai Trasporti, alla Federalberghi Isole Minori, all' Unione Regionale Albergatori Siciliani e Presidenza del Comitato Nazionale per il Mezzogiorno e a tutti i sindaci delle isole minori siciliane. Nel fax si evidenzia una situazione delicatissima nel campo dei trasporti Siremar che, se confermata, ha davvero dell'incredibile oltre ad essere "letale" per le piccole comunità isolane.
IL TESTO:
Segnaliamo che, stando alle informazioni acquisite attraverso una serie di chiamate al call-centre della Siremar (numero 892 123 a pagamento), la consociata Tirrenia in questione, in alcuni giorni dei mesi da ottobre a dicembre non avrebbe in programma l'effettuazione di alcuna corsa ne di traghetti ne di aliscafi sulla tratta Milazzo-Eolie e viceversa.
Ad oggi, infatti, nonostante il vostro pronto intervento del 18 agosto, non risulterebbero del tutto aperte le prenotazioni sui mezzi Siremar. Tanto che alcune strutture alberghiere hanno lamentato l'impossibilità di effettuare delle prenotazioni di posti nave per i propri clienti.
La situazione assumerebbe dei contorni ancora più allarmanti qualora fossero veritiere le informazioni che appaiono sul sito ufficiale della Tirrenia dove infatti, da ottobre in poi, non risultano più attivi i servizi aliscafi, mentre quelli a mezzo motonave risulterebbero abbondantemente ridotti fino alla fine dell'anno.
Stando a tale sito, sia i collegamenti tra Palermo ed Ustica sia quelli tra Trapani e Favignana, Levanzo e Marettimo smetterebbero di funzionare dal 1 ottobre 2009. Mentre quelli da Trapani a Pantelleria e quelli da Porto Empedocle a Linosa e Lampedusa - unitamente a tutti quelli per tutte le altre isole minori della Sicilia -smetterebbero totalmente di funzionare dal 1 gennaio 2010.
Prima di formulare qualsiasi tipo di considerazione o di giungere a conclusioni affrettate, si richiede una Vostra sollecita azione volta a verificare l'effettivo stato delle cose.
In attesa di una gradita e urgente risposta, vogliate gradire i nostri più cordiali saluti
Christian Del Bono
Presidente
FEDERALBERGHI ISOLE EOLIE
IL TESTO:
Segnaliamo che, stando alle informazioni acquisite attraverso una serie di chiamate al call-centre della Siremar (numero 892 123 a pagamento), la consociata Tirrenia in questione, in alcuni giorni dei mesi da ottobre a dicembre non avrebbe in programma l'effettuazione di alcuna corsa ne di traghetti ne di aliscafi sulla tratta Milazzo-Eolie e viceversa.
Ad oggi, infatti, nonostante il vostro pronto intervento del 18 agosto, non risulterebbero del tutto aperte le prenotazioni sui mezzi Siremar. Tanto che alcune strutture alberghiere hanno lamentato l'impossibilità di effettuare delle prenotazioni di posti nave per i propri clienti.
La situazione assumerebbe dei contorni ancora più allarmanti qualora fossero veritiere le informazioni che appaiono sul sito ufficiale della Tirrenia dove infatti, da ottobre in poi, non risultano più attivi i servizi aliscafi, mentre quelli a mezzo motonave risulterebbero abbondantemente ridotti fino alla fine dell'anno.
Stando a tale sito, sia i collegamenti tra Palermo ed Ustica sia quelli tra Trapani e Favignana, Levanzo e Marettimo smetterebbero di funzionare dal 1 ottobre 2009. Mentre quelli da Trapani a Pantelleria e quelli da Porto Empedocle a Linosa e Lampedusa - unitamente a tutti quelli per tutte le altre isole minori della Sicilia -smetterebbero totalmente di funzionare dal 1 gennaio 2010.
Prima di formulare qualsiasi tipo di considerazione o di giungere a conclusioni affrettate, si richiede una Vostra sollecita azione volta a verificare l'effettivo stato delle cose.
In attesa di una gradita e urgente risposta, vogliate gradire i nostri più cordiali saluti
Christian Del Bono
Presidente
FEDERALBERGHI ISOLE EOLIE
lunedì 21 settembre 2009
"Ballare col diavolo.. senza imbarazzo..ma ciò non vuol dire perdere se stessi" di Luca Chiofalo
Riceviamo da Luca Chiofalo e pubblichiamo:
Caro Piero, concludiamo una "querelle" che rischia di diventare stucchevole per chi ci legge...
Senz'altro sei uomo d'altri tempi, forgiato da ideologia e militanza partitica, ma i tempi che viviamo sono questi e chi vive di ricordi non ha futuro.
Non sono gli esempi nefasti ad aver plasmato la mia idea di politica, ma avendo dovuto piantare bene i piedi per terra già da adolescente, ho affinato la capacità di capire rapidamente il contesto in cui opero, obbligato a centrare i problemi e a cercarne le soluzioni senza immolarmi sull'altare della spesso inconcludente perfezione idealista. Oggi chi ambisce al "potere", piccolo o grande che sia , deve essere in grado di "ballare col diavolo" senza imbarazzo. Ciò non vuol dire perdere se stessi e piombare nel baratro nichilista, vuol dire sapersi adattare alle situazioni e mantenendo fermo l'obiettivo e la necessaria spinta ideale, un giorno sperare di essere deputati a tracciare la rotta (diversa dall'attuale volendo). Una rivoluzione culturale (questo servirebbe) non si compie in un giorno e una distanza altezzosa da una realtà che non ci piace non migliora certo lo stato delle cose. Ognuno ha facoltà di perseguire la strada che ritiene più consona per realizzare il proprio progetto politico; a stabilire chi ha avuto ragione ci penserà, come sempre, il giudizio inappellabile degli elettori e della storia...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Caro Piero, concludiamo una "querelle" che rischia di diventare stucchevole per chi ci legge...
Senz'altro sei uomo d'altri tempi, forgiato da ideologia e militanza partitica, ma i tempi che viviamo sono questi e chi vive di ricordi non ha futuro.
Non sono gli esempi nefasti ad aver plasmato la mia idea di politica, ma avendo dovuto piantare bene i piedi per terra già da adolescente, ho affinato la capacità di capire rapidamente il contesto in cui opero, obbligato a centrare i problemi e a cercarne le soluzioni senza immolarmi sull'altare della spesso inconcludente perfezione idealista. Oggi chi ambisce al "potere", piccolo o grande che sia , deve essere in grado di "ballare col diavolo" senza imbarazzo. Ciò non vuol dire perdere se stessi e piombare nel baratro nichilista, vuol dire sapersi adattare alle situazioni e mantenendo fermo l'obiettivo e la necessaria spinta ideale, un giorno sperare di essere deputati a tracciare la rotta (diversa dall'attuale volendo). Una rivoluzione culturale (questo servirebbe) non si compie in un giorno e una distanza altezzosa da una realtà che non ci piace non migliora certo lo stato delle cose. Ognuno ha facoltà di perseguire la strada che ritiene più consona per realizzare il proprio progetto politico; a stabilire chi ha avuto ragione ci penserà, come sempre, il giudizio inappellabile degli elettori e della storia...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Tre proposte di buonsenso sui trasporti marittimi (di Michele Giacomantonio)
(Michele Giacomantonio) Peppe Paino ha scritto sabato, su Lipari.biz, un editoriale che descrive la triste situazione dei trasporti marittimi e pone tre problemi, distinti ma connessi,:
1.piuttosto che parlare di aviosuperfice sarebbe meglio puntare sulla messa in sicurezza del porto di Lipari e sulla ottimizzazione dei servizi marittimi che lasciano molto a desiderare.
2.le compagnie di trasporto sono insensibili alla destagionalizzazione ed al prolungamento della stagione estiva ed a metà settembre ( Ustica Lines) o all’1 ottobre ( la Siremar) dichiarano chiusa la stagione. Quest’anno inoltre la stagione per la Siremar si è chiusa anticipatamente perché la compagnia è rimasta con tre soli aliscafi.
3.i servizi in genere penalizzano le isole minori ed in particolare Filicudi ed Alicudi. Il primo mezzo utile per Lipari, per cinque giorni della settimana, arriva nell’isola principale alle 12,20 ed a Milazzo alle 15; mentre il mercoledì e il venerdì va un po’ meglio: a Lipari alle 9,10 e a Milazzo alle 12,45. Questa situazione rende impossibile fruire di molti servizi pubblici in giornata (visite ospedaliere, uffici pubblici, operazioni bancarie) ma soprattutto danneggia gli studenti e le loro famiglie che si trovano di fronte al dilemma: non frequentare o trasferirsi a Lipari o Milazzo col pagamento di costi esorbitanti.
Ricordo che una delle battaglie che la mia amministrazione portò avanti ed alla fine la spuntò, fu quella di avere un aliscafo al mattino da Alicudi e Filicudi che arrivasse a Lipari prima delle 8,30 proprio per permettere agli studenti di frequentare le scuole. Comprendiamo che quando si riducono i mezzi si devono tagliare delle corse ma bisognerebbe garantire a tutti gli abitanti delle isole di poter essere a Lipari prima delle 8.30 e poter rientrare alle loro case a lezioni ultimate. Questo dovrebbe essere un imperativo. Qualche corsa in meno fra Lipari e Milazzo non sarebbe la fine del mondo se questo fosse utile ed indispensabile a servire meglio le isole minori. E questo ci sembra una prima esigenza.
Una seconda esigenza è quella di cominciare a programmare per tempo una revisione delle linee per la prossima stagione turistica cominciando con introdurre fra la fascia estiva e la fascia invernale, una terza fascia di mezza stagione che dovrebbe arrivare fino a metà novembre ed iniziare al primo di marzo proprio con l’obiettivo di dare un incentivo al prolungamento della stagione o, forse meglio, di non decapitarla a metà settembre, come sta avvenendo quest’anno. I trasporti marittimi sono il volano più importante dello sviluppo turistico ed una loro programmazione sbagliata si riflette drasticamente e drammaticamente su tutto il comparto.
Infine una terza esigenza. Da tempo sosteniamo che il meglio ( ammesso che tale sia) è il nemico peggiore del bene. Intendiamo parlare del porto di Lipari. La vera urgenza è la messa in sicurezza di Sottomonastero e rendere operativo lo scalo alternativo di Marina Corta. Oggi non abbiamo né l’uno, né l’altro. Della messa in sicurezza di Sottomonastero - che vuol dire la creazione di una diga foranea che, supergiù dal pontile degli aliscafi, si proietti per 200 metri verso Monte Rosa permettendo di creare un riparo ai venti di scirocco e di libeccio e di permettere a navi ed aliscafi di attraccare dalla parte nord( che guarda a Marina Lunga) di questa diga – non si sa più niente. Certamente avrà influito la scoperta del porto romano nei fondali dove si doveva operare. Ma ci colpisce il fatto che in questi giorni si torni a parlare del megaporto che dovrebbe andare da Pignataro a Marina Corta. Ma se è possibile realizzare il megaporto che ostacoli ci sono per la diga foranea? E non sarebbe meglio la diga foranea subito che potremmo ottenere al massimo in un anno. Piuttosto che un megaporto ( che a parte i gravi problemi di impatto ambientale e di stravolgimento delle coste) impiegherebbe almeno ¾ anni bloccando in maniera esiziale l’economia eoliana? Per questo sosteniamo che il meglio – ammesso che tale sia il megaporto – è nemico del bene e cioè la diga foranea Sottomonastero per la messa in sicurezza di questo scalo.
Queste tre ci sembrano proposte di buon senso. Ma si può ancora parlare di buonsenso a Lipari?
1.piuttosto che parlare di aviosuperfice sarebbe meglio puntare sulla messa in sicurezza del porto di Lipari e sulla ottimizzazione dei servizi marittimi che lasciano molto a desiderare.
2.le compagnie di trasporto sono insensibili alla destagionalizzazione ed al prolungamento della stagione estiva ed a metà settembre ( Ustica Lines) o all’1 ottobre ( la Siremar) dichiarano chiusa la stagione. Quest’anno inoltre la stagione per la Siremar si è chiusa anticipatamente perché la compagnia è rimasta con tre soli aliscafi.
3.i servizi in genere penalizzano le isole minori ed in particolare Filicudi ed Alicudi. Il primo mezzo utile per Lipari, per cinque giorni della settimana, arriva nell’isola principale alle 12,20 ed a Milazzo alle 15; mentre il mercoledì e il venerdì va un po’ meglio: a Lipari alle 9,10 e a Milazzo alle 12,45. Questa situazione rende impossibile fruire di molti servizi pubblici in giornata (visite ospedaliere, uffici pubblici, operazioni bancarie) ma soprattutto danneggia gli studenti e le loro famiglie che si trovano di fronte al dilemma: non frequentare o trasferirsi a Lipari o Milazzo col pagamento di costi esorbitanti.
Ricordo che una delle battaglie che la mia amministrazione portò avanti ed alla fine la spuntò, fu quella di avere un aliscafo al mattino da Alicudi e Filicudi che arrivasse a Lipari prima delle 8,30 proprio per permettere agli studenti di frequentare le scuole. Comprendiamo che quando si riducono i mezzi si devono tagliare delle corse ma bisognerebbe garantire a tutti gli abitanti delle isole di poter essere a Lipari prima delle 8.30 e poter rientrare alle loro case a lezioni ultimate. Questo dovrebbe essere un imperativo. Qualche corsa in meno fra Lipari e Milazzo non sarebbe la fine del mondo se questo fosse utile ed indispensabile a servire meglio le isole minori. E questo ci sembra una prima esigenza.
Una seconda esigenza è quella di cominciare a programmare per tempo una revisione delle linee per la prossima stagione turistica cominciando con introdurre fra la fascia estiva e la fascia invernale, una terza fascia di mezza stagione che dovrebbe arrivare fino a metà novembre ed iniziare al primo di marzo proprio con l’obiettivo di dare un incentivo al prolungamento della stagione o, forse meglio, di non decapitarla a metà settembre, come sta avvenendo quest’anno. I trasporti marittimi sono il volano più importante dello sviluppo turistico ed una loro programmazione sbagliata si riflette drasticamente e drammaticamente su tutto il comparto.
Infine una terza esigenza. Da tempo sosteniamo che il meglio ( ammesso che tale sia) è il nemico peggiore del bene. Intendiamo parlare del porto di Lipari. La vera urgenza è la messa in sicurezza di Sottomonastero e rendere operativo lo scalo alternativo di Marina Corta. Oggi non abbiamo né l’uno, né l’altro. Della messa in sicurezza di Sottomonastero - che vuol dire la creazione di una diga foranea che, supergiù dal pontile degli aliscafi, si proietti per 200 metri verso Monte Rosa permettendo di creare un riparo ai venti di scirocco e di libeccio e di permettere a navi ed aliscafi di attraccare dalla parte nord( che guarda a Marina Lunga) di questa diga – non si sa più niente. Certamente avrà influito la scoperta del porto romano nei fondali dove si doveva operare. Ma ci colpisce il fatto che in questi giorni si torni a parlare del megaporto che dovrebbe andare da Pignataro a Marina Corta. Ma se è possibile realizzare il megaporto che ostacoli ci sono per la diga foranea? E non sarebbe meglio la diga foranea subito che potremmo ottenere al massimo in un anno. Piuttosto che un megaporto ( che a parte i gravi problemi di impatto ambientale e di stravolgimento delle coste) impiegherebbe almeno ¾ anni bloccando in maniera esiziale l’economia eoliana? Per questo sosteniamo che il meglio – ammesso che tale sia il megaporto – è nemico del bene e cioè la diga foranea Sottomonastero per la messa in sicurezza di questo scalo.
Queste tre ci sembrano proposte di buon senso. Ma si può ancora parlare di buonsenso a Lipari?
"L'ideologia non è mai limitante" di Piero Roux
Riceviamo da Piero Roux e pubblichiamo:
Il fatto che l’amico Luca torni di frequente ad essere tra i “papabili” ad eventuali cariche amministrative è la riprova delle sua personale dote, fatta di mix di simpatia, capacità relazionale e culturale. Ho,da sempre,sostenuto– e sperato-che i giovani cambieranno questo paese e di giovani intelligenze è pieno il nostro territorio.
Ribadisco comunque l’assunto in cui credo: che sia la fede politica il motore di ogni seria e duratura azione sociale. Ogni azione dipende dalla scelta di posizionamento e nella carica morale che, da tale scelta ne deriva. Senza per questo essere generali o soldati ma semplicemente “uomini”, moralmente integri, onesti e forti nelle idee che dovranno trasformarsi in azione.
Stimo Luca, anche se ha un approccio alla politica- a mio avviso- “spregiudicato” (passatemi il termine che non vuol essere né offensivo né denigrante) ma, violentando il mio essere, posso capire (non giustificare) le ragioni della sua condotta, dovuta alla totale mancanza di esempi positivi da parte di seniores della politica locale e nazionale, che avrebbero dovuto forgiarlo (per simulazione) nella sua crescita politica.
In mancanza di linee guida e sovvertendo i termini, Luca fa bene a posporre i termini della questione….”il mio fine è il miglioramento della qualità di vita della comunità in cui vivo, del suo benessere e della sua armonia, lo "strumento" lo sceglierò quando vedrò tali prospettive e reale possibilità di incidere”… come dire: l’importante è esserci; poi si vedrà…
Lo stesso mi ricorda che l’epoca delle ideologie e del partito sacro è morta e aggiungo che è agonizzante la speranza di trovare- tra i tanti giovani- figure morali che possano lontanamente avvicinarsi alla statura di De Gasperi, Almirante, Berlinguer o dei nostrani Saltalamacchia, Bongiorno e Megna (solo per citarne alcuni);uomini d’altri tempi;uomini veri, veri politici, con grande senso della cosa pubblica ed onestà intellettuale nonché personale.
A cosa sia ridotta oggi la politica, dopo il crollo delle grandi ideologie, è noto a tutti.
Figure di scarto, comparse e veline, riciclati della politica, zotici e arruffoni sottratti all’agricoltura si sono impossessate – grazie al qualunquismo diffuso anche a mezzo tv- della politica partitica intesa non come servizio ma come punto di arrivo per meglio gestire gli interessi del proprio casato.
Questi personaggi sono oggi i referenti di molti giovani; queste sono le persone che ci governano e che hanno ridotto l’Italia e le Eolie a un cumulo di macerie dove anche la dignità è morta.
Che cosa manca a tutte queste persone? Manca un “credo”, un “progetto” e la propulsione ideale per attuarlo. Si antepone – sia a livello nazionale sia locale - il bene del paese alla soddisfazione d’interessi personali utili a creare consenso.
In questo contesto, dovrà andare ad operare chi sarà chiamato a coprire l’incarico di nuovo assessore e la ricerca esclude le persone dabbene.
La ricerca verte su individui pronti a piegarsi alle volontà del marionettista di turno (si chiami Bruno o Berlusconi) e le idee, la voglia di cambiamento, l’energia e la propensione ideale - se non confortate da una forte idea morale e politica- saranno presto soppresse e annichilite.
Piero Roux
Il fatto che l’amico Luca torni di frequente ad essere tra i “papabili” ad eventuali cariche amministrative è la riprova delle sua personale dote, fatta di mix di simpatia, capacità relazionale e culturale. Ho,da sempre,sostenuto– e sperato-che i giovani cambieranno questo paese e di giovani intelligenze è pieno il nostro territorio.
Ribadisco comunque l’assunto in cui credo: che sia la fede politica il motore di ogni seria e duratura azione sociale. Ogni azione dipende dalla scelta di posizionamento e nella carica morale che, da tale scelta ne deriva. Senza per questo essere generali o soldati ma semplicemente “uomini”, moralmente integri, onesti e forti nelle idee che dovranno trasformarsi in azione.
Stimo Luca, anche se ha un approccio alla politica- a mio avviso- “spregiudicato” (passatemi il termine che non vuol essere né offensivo né denigrante) ma, violentando il mio essere, posso capire (non giustificare) le ragioni della sua condotta, dovuta alla totale mancanza di esempi positivi da parte di seniores della politica locale e nazionale, che avrebbero dovuto forgiarlo (per simulazione) nella sua crescita politica.
In mancanza di linee guida e sovvertendo i termini, Luca fa bene a posporre i termini della questione….”il mio fine è il miglioramento della qualità di vita della comunità in cui vivo, del suo benessere e della sua armonia, lo "strumento" lo sceglierò quando vedrò tali prospettive e reale possibilità di incidere”… come dire: l’importante è esserci; poi si vedrà…
Lo stesso mi ricorda che l’epoca delle ideologie e del partito sacro è morta e aggiungo che è agonizzante la speranza di trovare- tra i tanti giovani- figure morali che possano lontanamente avvicinarsi alla statura di De Gasperi, Almirante, Berlinguer o dei nostrani Saltalamacchia, Bongiorno e Megna (solo per citarne alcuni);uomini d’altri tempi;uomini veri, veri politici, con grande senso della cosa pubblica ed onestà intellettuale nonché personale.
A cosa sia ridotta oggi la politica, dopo il crollo delle grandi ideologie, è noto a tutti.
Figure di scarto, comparse e veline, riciclati della politica, zotici e arruffoni sottratti all’agricoltura si sono impossessate – grazie al qualunquismo diffuso anche a mezzo tv- della politica partitica intesa non come servizio ma come punto di arrivo per meglio gestire gli interessi del proprio casato.
Questi personaggi sono oggi i referenti di molti giovani; queste sono le persone che ci governano e che hanno ridotto l’Italia e le Eolie a un cumulo di macerie dove anche la dignità è morta.
Che cosa manca a tutte queste persone? Manca un “credo”, un “progetto” e la propulsione ideale per attuarlo. Si antepone – sia a livello nazionale sia locale - il bene del paese alla soddisfazione d’interessi personali utili a creare consenso.
In questo contesto, dovrà andare ad operare chi sarà chiamato a coprire l’incarico di nuovo assessore e la ricerca esclude le persone dabbene.
La ricerca verte su individui pronti a piegarsi alle volontà del marionettista di turno (si chiami Bruno o Berlusconi) e le idee, la voglia di cambiamento, l’energia e la propensione ideale - se non confortate da una forte idea morale e politica- saranno presto soppresse e annichilite.
Piero Roux
"Le macchine tipografiche di Spartaco". L'architetto Morrione scrive al sindaco di Lipari
Una lettera avente per oggetto "Le macchine tipografiche di Spartaco Persiani" è stata inviata al sindaco di Lipari dall'arch. Gabriele Morrione, autore del libro "Gente di Lipari". IL TESTO:
Gent.mo Sindaco,
mi presento subito: sono l’autore del libro Gente di Lipari, che è stato presentato questa estate presso il Centro Studi Eoliani e del quale Lei, forse, avrà sentito parlare. Tra i personaggi del libro è presente Spartaco Persiani, che ha lasciato su questo libro la Sua ultima testimonianza in vita, una testimonianza colma di dignità, saggezza acquisita con la Sua lunga esperienza e ricchezza umana. Tra le altre cose, Spartaco ha parlato della propria speranza di trovare una sede alle amate macchine tipografiche. Una speranza suffragata dalle promesse ripetutamente ricevute dagli Enti Locali.
E qui veniamo al dunque.
Ho saputo che queste macchine sono state prelevate dalla tipografia storica di via Vittorio Emanuele e depositate all’aperto in prossimità della sede comunale.
Le posso assicurare, in base alla mia esperienza (ho diretto per dodici anni una rivista, ho pubblicato circa dodici libri e ne ho curati altrettanti), che una macchina tipografica ha bisogno di poche cure, ma soprattutto non sopporta l’umidità e tantomeno eventuali eventi atmosferici come la pioggia.
Posso capire che magari non è possibile allestire in breve tempo un luogo museale, ma almeno uno spazio coperto sarà pur possibile trovarlo nel Comune di Lipari. Le macchine della tipografia di Spartaco erano – dovrei dire sono – bellissime e ormai antiche. Sono macchine di cui si trovano in Italia soltanto pochi esemplari, considerata la crisi che negli ultimi decenni ha colpito le tipografie. E tenendo conto del fatto che sono tutte macchine a piombo, che pochissimi tipografi – in genere fuori d’Italia – usano ancora.
In qualsiasi paese civile e progredito queste macchine sarebbero conservate con amore e con la cura che meritano. Con macchine come queste sono stati stampati libri e riviste dalla fine dell’Ottocento alla Seconda Guerra Mondiale.
Queste macchine sono la testimonianza dell’evoluzione della civiltà e della cultura. Ogni loro ingranaggio è stato lubrificato con attenzione e con mani delicate. Tenendole all’aperto verranno condannate alla ruggine e alla rovina.
Se lo meritano? E, soprattutto, se lo merita Spartaco Persiani?
Un lavoro fatto bene costa quanto un lavoro fatto male. Non vorrei ricordarLe il pietoso episodio della potatura degli alberi di via Vittorio Emanuele, tagliati soltanto sul lato della sede stradale e, pertanto, completamente sbilanciati e destinati a rapida decadenza. Le magnolie desolatamente ringraziano...
La memoria di un uomo onesto come Spartaco Persiani merita qualcosa di più e spero che la Sua autorità possa risolvere in qualche modo il problema.
Cordialmente
Gabriele Morrione
NDD- Sulla questione, qualche tempo fa, non appena è "scoppiata" la polemica, abbiamo sentito l'assessore Corrado Giannò il quale ha ribadito che si tratta di un "parcheggio momentaneaneo" concordato con i figli di Spartaco nell'immediatezza dello sfratto dai locali dove era ubicata la tipografia. Lo stesso assessore- ha sostenuto- che è intenzione dell'amministrazione trasferire al più presto i macchinari in quella che sarà la sede del museo civico e che, comunque, le apparecchiature sono ben coperte e, a detta, del tecnico che ha proceduto a seguire il "trasloco" non correrebbero alcun pericolo.
Sin qui l'assessore. E' chiaro che non bisogna sottovalutare l'allarme lanciato dall'arch. Morrione e dare una sistemazione dignitosa a quelle apparecchiature storiche. Anche per il rispetto della memoria e volontà di Spartaco, è un qualcosa che bisogna fare al più presto!
Gent.mo Sindaco,
mi presento subito: sono l’autore del libro Gente di Lipari, che è stato presentato questa estate presso il Centro Studi Eoliani e del quale Lei, forse, avrà sentito parlare. Tra i personaggi del libro è presente Spartaco Persiani, che ha lasciato su questo libro la Sua ultima testimonianza in vita, una testimonianza colma di dignità, saggezza acquisita con la Sua lunga esperienza e ricchezza umana. Tra le altre cose, Spartaco ha parlato della propria speranza di trovare una sede alle amate macchine tipografiche. Una speranza suffragata dalle promesse ripetutamente ricevute dagli Enti Locali.
E qui veniamo al dunque.
Ho saputo che queste macchine sono state prelevate dalla tipografia storica di via Vittorio Emanuele e depositate all’aperto in prossimità della sede comunale.
Le posso assicurare, in base alla mia esperienza (ho diretto per dodici anni una rivista, ho pubblicato circa dodici libri e ne ho curati altrettanti), che una macchina tipografica ha bisogno di poche cure, ma soprattutto non sopporta l’umidità e tantomeno eventuali eventi atmosferici come la pioggia.
Posso capire che magari non è possibile allestire in breve tempo un luogo museale, ma almeno uno spazio coperto sarà pur possibile trovarlo nel Comune di Lipari. Le macchine della tipografia di Spartaco erano – dovrei dire sono – bellissime e ormai antiche. Sono macchine di cui si trovano in Italia soltanto pochi esemplari, considerata la crisi che negli ultimi decenni ha colpito le tipografie. E tenendo conto del fatto che sono tutte macchine a piombo, che pochissimi tipografi – in genere fuori d’Italia – usano ancora.
In qualsiasi paese civile e progredito queste macchine sarebbero conservate con amore e con la cura che meritano. Con macchine come queste sono stati stampati libri e riviste dalla fine dell’Ottocento alla Seconda Guerra Mondiale.
Queste macchine sono la testimonianza dell’evoluzione della civiltà e della cultura. Ogni loro ingranaggio è stato lubrificato con attenzione e con mani delicate. Tenendole all’aperto verranno condannate alla ruggine e alla rovina.
Se lo meritano? E, soprattutto, se lo merita Spartaco Persiani?
Un lavoro fatto bene costa quanto un lavoro fatto male. Non vorrei ricordarLe il pietoso episodio della potatura degli alberi di via Vittorio Emanuele, tagliati soltanto sul lato della sede stradale e, pertanto, completamente sbilanciati e destinati a rapida decadenza. Le magnolie desolatamente ringraziano...
La memoria di un uomo onesto come Spartaco Persiani merita qualcosa di più e spero che la Sua autorità possa risolvere in qualche modo il problema.
Cordialmente
Gabriele Morrione
NDD- Sulla questione, qualche tempo fa, non appena è "scoppiata" la polemica, abbiamo sentito l'assessore Corrado Giannò il quale ha ribadito che si tratta di un "parcheggio momentaneaneo" concordato con i figli di Spartaco nell'immediatezza dello sfratto dai locali dove era ubicata la tipografia. Lo stesso assessore- ha sostenuto- che è intenzione dell'amministrazione trasferire al più presto i macchinari in quella che sarà la sede del museo civico e che, comunque, le apparecchiature sono ben coperte e, a detta, del tecnico che ha proceduto a seguire il "trasloco" non correrebbero alcun pericolo.
Sin qui l'assessore. E' chiaro che non bisogna sottovalutare l'allarme lanciato dall'arch. Morrione e dare una sistemazione dignitosa a quelle apparecchiature storiche. Anche per il rispetto della memoria e volontà di Spartaco, è un qualcosa che bisogna fare al più presto!
Flash
Lipari: Inaugurazione mostra a Casajanca- Casajanca e spazio.arte.contemporanea in collaborazione con l’associazione I-Dee vi invitano all’inaugurazione della mostra di disegni di Marcello D’Amico lunedì 21/09 alle ore 18.30 presso l’Hotel Casajanca di Canneto in presenza dell’artista. Paola Centurrino leggera dei testi, Eugenio Favano accompagnerà alla chitarra.
Sport: Meligunis al via gli allenamenti- Hanno preso il via da qualche giorno gli allenamenti delle due formazioni di pallavolo del club Meligunis di Lipari. I primi a ritrovarsi sono stati i ragazzi, che quest'anno disputeranno il campionato di serie, a ruota li hanno seguiti le ragazze che, dopo la retrocessione dello scorso anno, ripartiranno dal campionato di prima divisione.
PESCA: A PALERMO SI RIUNISCE OSSERVATORIO REGIONALE- L'assessore regionale alla Pesca, Titti Bufardeci, parteciperà alla riunione dell'Osssevatorio della Pesca, prevista per domani, a partire dalle 10,30, nella sede dell'Ircac di Palermo (Sala Biblioteca). I lavori dell'Osservatorio regionale per la Pesca saranno dedicati all'avvio della redazione del Rapporto annuale per il settore e all'analisi dei progetti di cooperazione internazionale tra la marineria siciliana e i Paesi della sponda sud del Mediterraneo.
Sport: Meligunis al via gli allenamenti- Hanno preso il via da qualche giorno gli allenamenti delle due formazioni di pallavolo del club Meligunis di Lipari. I primi a ritrovarsi sono stati i ragazzi, che quest'anno disputeranno il campionato di serie, a ruota li hanno seguiti le ragazze che, dopo la retrocessione dello scorso anno, ripartiranno dal campionato di prima divisione.
PESCA: A PALERMO SI RIUNISCE OSSERVATORIO REGIONALE- L'assessore regionale alla Pesca, Titti Bufardeci, parteciperà alla riunione dell'Osssevatorio della Pesca, prevista per domani, a partire dalle 10,30, nella sede dell'Ircac di Palermo (Sala Biblioteca). I lavori dell'Osservatorio regionale per la Pesca saranno dedicati all'avvio della redazione del Rapporto annuale per il settore e all'analisi dei progetti di cooperazione internazionale tra la marineria siciliana e i Paesi della sponda sud del Mediterraneo.
Lombardo alla Summer School: “Circolo Tematico dei Nebrodi, modello da replicare in tutta la Sicilia”
L’intervento del Presidente della Regione Raffaele Lombardo ha chiuso la Summer School, vera e propria scuola di formazione per i giovani del comprensorio nebroideo, organizzata a Villa Piccolo di Capo d’Orlando dal circolo giovani Mpa dei Nebrodi. Durante il suo applaudito discorso, il governatore, che si è complimentato per l’iniziativa della Summer School, ha sottolineato l’intuizione dell’on. Ferdinando Latteri che sta proponendo la novità del circolo tematico, organismo che riproduce al suo interno i vari settori della vita pubblica, dal turismo all’ambiente, dagli enti locali alla comunicazione. “Si tratta di un modello da seguire, vere e proprie risorse da esportare e proporre in tutta la Sicilia – ha detto il presidente Lombardo. L’on. Latteri, che ha avuto questa idea, la deve trapiantare in tutta la regione”.
Nella giornata della Summer School dedicata al tema “I giovani e la politica” il governatore ha compiuto un bilancio dell’azione di governo sottolineando i risultati più importanti conseguiti finora e ha anticipato le prossime battaglie politiche sul
federalismo fiscale con i benefici della fiscalità di vantaggio e la costituzione del
Partito del Sud. “I processi di attuazione delle riforme e di liberazione dalla
mentalità dell’assistenzialismo sono piuttosto lunghi – ha detto Lombardo. I giovani,
liberi da qualunque condizionamento, dovranno essere protagonisti del rinnovamento. La politica – ha proseguito il Presidente – deve essere intesa come un grande strumento al servizio del rilancio sociale ed economico delle comunità. I giovani devono sfruttare questo strumento fino in fondo facendo leva sull’amore per la propria terra e sulla libertà di pensiero. La Sicilia – ha concluso Lombardo – ha grandi risorse che non devono essere depredate così come è successo finora, ma devono essere messe a profitto per la realizzazione di opportunità di sviluppo ed occupazionali, non solo per i giovani siciliani ma anche per chi vuol venire a vivere e lavorare in Sicilia”.
Sul concetto di meritocrazia si è invece soffermato il Rettore dell’Università degli studi di Messina Francesco Tomasello altro relatore della giornata. “La valorizzazione del merito è da intendersi come una rassicurazione per i giovani, ma non nel senso della costruzione di una elite intellettuale, bensì – ha dichiarato Tomasello – come la locomotiva di un treno sul quale salgono i giovani che costituiranno la classe dirigente del domani. Il sacrificio e l’impegno–ha concluso il Magnifico Rettore – sono i criteri su cui basarsi per giungere ad acquisire la formazione necessaria per diventare i professionisti del futuro”.
La Summer School è stata ideata dall’on Ferdinando Latteri che si è detto soddisfatto della riuscita dell’iniziativa. “Questo non è un punto d’arrivo– ha detto
Latteri – ma da qui si parte per il rilancio del territorio dei Nebrodi, finora ingiustamente relegato ai margini di un organico processo di sviluppo. Di questo rilancio saranno protagonisti i giovani, vera spina dorsale di un movimento sociale e politico che si fonda sull’entusiasmo, la partecipazione e la formazione. Quello che stiamo vivendo è un momento di grandi cambiamenti e ognuno di noi è chiamato a fornire il proprio contributo. L’Mpa vuole scendere in campo con ideali, progetti e
uomini”.
Settore Comunicazione
MPA Nebrodi
Nella giornata della Summer School dedicata al tema “I giovani e la politica” il governatore ha compiuto un bilancio dell’azione di governo sottolineando i risultati più importanti conseguiti finora e ha anticipato le prossime battaglie politiche sul
federalismo fiscale con i benefici della fiscalità di vantaggio e la costituzione del
Partito del Sud. “I processi di attuazione delle riforme e di liberazione dalla
mentalità dell’assistenzialismo sono piuttosto lunghi – ha detto Lombardo. I giovani,
liberi da qualunque condizionamento, dovranno essere protagonisti del rinnovamento. La politica – ha proseguito il Presidente – deve essere intesa come un grande strumento al servizio del rilancio sociale ed economico delle comunità. I giovani devono sfruttare questo strumento fino in fondo facendo leva sull’amore per la propria terra e sulla libertà di pensiero. La Sicilia – ha concluso Lombardo – ha grandi risorse che non devono essere depredate così come è successo finora, ma devono essere messe a profitto per la realizzazione di opportunità di sviluppo ed occupazionali, non solo per i giovani siciliani ma anche per chi vuol venire a vivere e lavorare in Sicilia”.
Sul concetto di meritocrazia si è invece soffermato il Rettore dell’Università degli studi di Messina Francesco Tomasello altro relatore della giornata. “La valorizzazione del merito è da intendersi come una rassicurazione per i giovani, ma non nel senso della costruzione di una elite intellettuale, bensì – ha dichiarato Tomasello – come la locomotiva di un treno sul quale salgono i giovani che costituiranno la classe dirigente del domani. Il sacrificio e l’impegno–ha concluso il Magnifico Rettore – sono i criteri su cui basarsi per giungere ad acquisire la formazione necessaria per diventare i professionisti del futuro”.
La Summer School è stata ideata dall’on Ferdinando Latteri che si è detto soddisfatto della riuscita dell’iniziativa. “Questo non è un punto d’arrivo– ha detto
Latteri – ma da qui si parte per il rilancio del territorio dei Nebrodi, finora ingiustamente relegato ai margini di un organico processo di sviluppo. Di questo rilancio saranno protagonisti i giovani, vera spina dorsale di un movimento sociale e politico che si fonda sull’entusiasmo, la partecipazione e la formazione. Quello che stiamo vivendo è un momento di grandi cambiamenti e ognuno di noi è chiamato a fornire il proprio contributo. L’Mpa vuole scendere in campo con ideali, progetti e
uomini”.
Settore Comunicazione
MPA Nebrodi
Salina: Inaugurata sezione archeologica del circuito museale. Assente l'assessore Leanza
Inaugurata la sezione archeologica del Circuito Museale Comunale di Santa Marina Salina. E' stata realizzata nella frazione di Lingua. Hanno partecipato, tra gli altri, all' inaugurazione il direttore del museo "Bernabò Brea" di Lipari, Michele Benfari, la dott.ssa Maria Clara Martinelli della Soprintendenza di Messina. Assente, invece, l'attesissimo assessore regionale ai Beni culturali Lino Leanza.
L'assenza dell'assessore ha amareggiato in particolare la delegazione di ex dipendenti Pumex che aveva raggiunto l'isola nella speranza di poterlo incontrare e sollecitare una soluzione alla loro problematica.
L'assenza dell'assessore ha amareggiato in particolare la delegazione di ex dipendenti Pumex che aveva raggiunto l'isola nella speranza di poterlo incontrare e sollecitare una soluzione alla loro problematica.
domenica 20 settembre 2009
"Devo all'amico Piero Roux un chiarimento" di Luca Chiofalo
Riceviamo da Luca Chiofalo e pubblichiamo:
Devo all'amico Piero Roux un chiarimento...
Premetto che ho apprezzato, sinceramente, i toni del suo intervento e le argomentazioni addotte, che definiscono il "tratto" di una persona perbene. Confesso che le critiche non hanno su di me lo stesso effetto di qualche anno fa, quando ero molto più preoccupato di piacere a tutti di quanto lo sono oggi. In un passaggio della mia riflessione ho scritto che la scelta della parte o del partito è importante ma marginale rispetto al fine, volendo rimarcare la mia ferma convinzione che i partiti debbano essere uno strumento per il raggiungimento di un fine e non il fine stesso. Per onore della verità, non sono mai stato iscritto a nessun partito politico pur avendo "brucato" in diversi campi, la cui erba però, non ha mai saziato la mia fame. Non ho vocazione da "soldato"e, forse presuntuosamente, ritengo che tenendo ferma l'idea di fondo, con coerenza, si possa fare politica senza indossare casacche che legano e ideologie che limitano. Il secolo delle ideologie e del partito sacro come la fede calcistica è stato il 900'; oggi l'esigenza è un approccio pragmatico alle questioni e una rapida soluzione delle stesse. Per chiarezza, il mio fine è il miglioramento della qualità di vita della comunità in cui vivo, del suo benessere e della sua armonia, lo "strumento" lo sceglierò quando vedrò tali prospettive e reale possibilità di incidere. Per ultimo, faccio notare a Piero che la "mia" voleva principalmente fungere da "sprone", perchè, lontano come sono dal proporre autocandidature e dalla possibilità di fare l'assessore, spero che la classe politica ricominci a parlare di progetti e contenuti e trovi tra le proprie fila gli uomini "giusti" per la soluzione dei problemi. Mi accontento di poco...
Devo all'amico Piero Roux un chiarimento...
Premetto che ho apprezzato, sinceramente, i toni del suo intervento e le argomentazioni addotte, che definiscono il "tratto" di una persona perbene. Confesso che le critiche non hanno su di me lo stesso effetto di qualche anno fa, quando ero molto più preoccupato di piacere a tutti di quanto lo sono oggi. In un passaggio della mia riflessione ho scritto che la scelta della parte o del partito è importante ma marginale rispetto al fine, volendo rimarcare la mia ferma convinzione che i partiti debbano essere uno strumento per il raggiungimento di un fine e non il fine stesso. Per onore della verità, non sono mai stato iscritto a nessun partito politico pur avendo "brucato" in diversi campi, la cui erba però, non ha mai saziato la mia fame. Non ho vocazione da "soldato"e, forse presuntuosamente, ritengo che tenendo ferma l'idea di fondo, con coerenza, si possa fare politica senza indossare casacche che legano e ideologie che limitano. Il secolo delle ideologie e del partito sacro come la fede calcistica è stato il 900'; oggi l'esigenza è un approccio pragmatico alle questioni e una rapida soluzione delle stesse. Per chiarezza, il mio fine è il miglioramento della qualità di vita della comunità in cui vivo, del suo benessere e della sua armonia, lo "strumento" lo sceglierò quando vedrò tali prospettive e reale possibilità di incidere. Per ultimo, faccio notare a Piero che la "mia" voleva principalmente fungere da "sprone", perchè, lontano come sono dal proporre autocandidature e dalla possibilità di fare l'assessore, spero che la classe politica ricominci a parlare di progetti e contenuti e trovi tra le proprie fila gli uomini "giusti" per la soluzione dei problemi. Mi accontento di poco...
Voglia di sabotare il treno dell’incoerenza (di Piero Roux)
Riceviamo da Piero Roux e pubblichiamo:
Lungi la me la volontà di mettermi in cattedra e bacchettare lo studente distratto.
Leggo le motivazioni che il giovane Luca adduce a giustificare la sua eventuale “scesa in campo”.
L’amico Luca è persona di fervida fantasia e chiare doti personali e culturali che, certamente, potrebbe proporre una -non sperimentata - terapia al moribondo governo locale.
Encomiabile la sua voglia di spendersi per il paese ma… mi lascia perplesso un passaggio della sua nota quando richiama ed invita i cittadini “a posizioni meno qualunquiste” (qualunquismo: atteggiamento caratterizzato da una generica sfiducia nelle istituzioni, nei partiti, nei vari soggetti della politica, veduti come distanti, perniciosi o comunque di disturbo, di intralcio, nell'autonomo perseguimento delle soggettive scelte individuali) ma evita di citare la coerenza (coerenza:di chi alle parole fa seguire una corrispondente azione).
La capacità di essere coerenti con ciò in cui si crede o ci si propone diventa il fondamentale presupposto su cui si basa la fiducia in noi stessi e negli altri.
Attitudine che suscita rispetto anche da chi altrimenti la pensa.
La coerenza, per essere "vera" deve includere tutto il percorso, dalla motivazione iniziale (scelta di campo), all'uso dei mezzi e dei modi di procedere (progetto) e deve essere supportata da una chiara coscienza di sé.
Inoltre diventa evidente come non siano sufficienti le buone intenzioni, e come i modi e mezzi usati in una qualunque realizzazione siano determinanti nel qualificarne il risultato finale.
Nell’amico Luca, che seguo da tempo nel suo percorso politico, non riesco a trovare, (forse perché – dato la giovane età- ne ricerca ancora l’erba migliore) alcuna traccia di coerenza politica.
L’ho visto –piuttosto- brucare, a momenti alterni, in diversi campi e nell’incertezza, evitare ogni possibile decisione su “da che parte stare …e perchè”.
E’ anche vero che, i programmi espressi dai candidati a Sindaco, potevano – a suo tempo-essere condivisi o no e personalmente, non condividendo il programma Bruno, basato in larga misura sulla questione megaporto e su una diversa(dalla mia) idea di sviluppo del nostro territorio, non potrei oggi (per coerenza) far parte di un progetto avversato.
Nel nome dello “spirito di servizio” non si possono accettare principi non condivisibili ne, tantomeno, rendersi partecipi e coadiuvatori di un progetto che anche i giovani (che oggi manifestano disponibilità) hanno trovato - allora – aberrante, schierandosi con la parte che questi progetti avversava.
Forse, anzi sicuramente, la mia non più giovane età, mi lega a dei concetti ormai desueti fatti di onestà morale ed intellettuale, attaccamento ai concetti quali socialismo in contrapposizione a liberalismo, solidarietà tra persone e popoli, democrazia quale vero governo diretto, libertà quale condizione di progresso civile.
La politica italiana e, di pari passo, quella eoliana, vanno troppo in fretta; corrono veloce ed inesorabilmente verso quel baratro in cui governi (nazionale e locale) affidati ad uomini che diventano ogni giorno sempre più autoritari e fascisti, lo sta portando.
Chiedo venia se cerco di sabotare(con le parole) il treno dell’incoerenza e passo oltre, facendo largo ai giovani che non riesco più a capire ma, certamente – loro si-hanno capito tutto…..Beati loro….
Auguri a chiunque sarà chiamato al nuovo incarico di assessore.
Piero Roux
Lungi la me la volontà di mettermi in cattedra e bacchettare lo studente distratto.
Leggo le motivazioni che il giovane Luca adduce a giustificare la sua eventuale “scesa in campo”.
L’amico Luca è persona di fervida fantasia e chiare doti personali e culturali che, certamente, potrebbe proporre una -non sperimentata - terapia al moribondo governo locale.
Encomiabile la sua voglia di spendersi per il paese ma… mi lascia perplesso un passaggio della sua nota quando richiama ed invita i cittadini “a posizioni meno qualunquiste” (qualunquismo: atteggiamento caratterizzato da una generica sfiducia nelle istituzioni, nei partiti, nei vari soggetti della politica, veduti come distanti, perniciosi o comunque di disturbo, di intralcio, nell'autonomo perseguimento delle soggettive scelte individuali) ma evita di citare la coerenza (coerenza:di chi alle parole fa seguire una corrispondente azione).
La capacità di essere coerenti con ciò in cui si crede o ci si propone diventa il fondamentale presupposto su cui si basa la fiducia in noi stessi e negli altri.
Attitudine che suscita rispetto anche da chi altrimenti la pensa.
La coerenza, per essere "vera" deve includere tutto il percorso, dalla motivazione iniziale (scelta di campo), all'uso dei mezzi e dei modi di procedere (progetto) e deve essere supportata da una chiara coscienza di sé.
Inoltre diventa evidente come non siano sufficienti le buone intenzioni, e come i modi e mezzi usati in una qualunque realizzazione siano determinanti nel qualificarne il risultato finale.
Nell’amico Luca, che seguo da tempo nel suo percorso politico, non riesco a trovare, (forse perché – dato la giovane età- ne ricerca ancora l’erba migliore) alcuna traccia di coerenza politica.
L’ho visto –piuttosto- brucare, a momenti alterni, in diversi campi e nell’incertezza, evitare ogni possibile decisione su “da che parte stare …e perchè”.
E’ anche vero che, i programmi espressi dai candidati a Sindaco, potevano – a suo tempo-essere condivisi o no e personalmente, non condividendo il programma Bruno, basato in larga misura sulla questione megaporto e su una diversa(dalla mia) idea di sviluppo del nostro territorio, non potrei oggi (per coerenza) far parte di un progetto avversato.
Nel nome dello “spirito di servizio” non si possono accettare principi non condivisibili ne, tantomeno, rendersi partecipi e coadiuvatori di un progetto che anche i giovani (che oggi manifestano disponibilità) hanno trovato - allora – aberrante, schierandosi con la parte che questi progetti avversava.
Forse, anzi sicuramente, la mia non più giovane età, mi lega a dei concetti ormai desueti fatti di onestà morale ed intellettuale, attaccamento ai concetti quali socialismo in contrapposizione a liberalismo, solidarietà tra persone e popoli, democrazia quale vero governo diretto, libertà quale condizione di progresso civile.
La politica italiana e, di pari passo, quella eoliana, vanno troppo in fretta; corrono veloce ed inesorabilmente verso quel baratro in cui governi (nazionale e locale) affidati ad uomini che diventano ogni giorno sempre più autoritari e fascisti, lo sta portando.
Chiedo venia se cerco di sabotare(con le parole) il treno dell’incoerenza e passo oltre, facendo largo ai giovani che non riesco più a capire ma, certamente – loro si-hanno capito tutto…..Beati loro….
Auguri a chiunque sarà chiamato al nuovo incarico di assessore.
Piero Roux
Caratteristiche e qualità di un assessore al turismo. Federalberghi "traccia" l'identikit di colui che dovrebbe essere il nuovo "addetto ai lavori"
Leggendo la girandola di nomi emersi come possibili o probabili papabili a ricoprire la carica lasciata vacante dal dimissionario, Avv. Giovanni Maggiore, in qualità di rappresentante di Federalberghi Isole Eolie, non posso e non voglio sottrarmi alla responsabilità di segnalare quelle che potrebbero essere le caratteristiche e le qualità di colui il quale potrebbe ricoprire un ruolo così delicato e rilevante nell'amministrazione delle nostre isole.
In questa breve analisi, partirei proprio da una sintetica e non esaustiva evidenziazione dei principali fabbisogni delle isole stesse in materia di sviluppo turistico:
1. redigere ed adottare, in forma partecipata dai vari stakeholders, un piano strategico di sviluppo turistico che consenta di individuare interventi a breve, medio e lungo termine per il miglioramento e lo sviluppo integrato e sostenibile dell'offerta turistica locale;
2. finalizzare la presentazione di progetti nell'area turismo, finanziabili attraverso il PO 2007-2013 (sfruttando al meglio il ruolo di Svilupoeolie e del GAL) e mediante altri strumenti di programmazione negoziata per la realizzazione di interventi mirati che trovano però una precisa collocazione nel piano strategico di cui sopra;
3.avviare un'azione di raccordo tra tutti gli assessorati e tra il settore pubblico e quello privato, proprio in considerazione della forte trasversalità del settore turistico;
4.lavorare assiduamente alla definizione di un cartellone eventi che, almeno nella sua ossatura di base, possa essere già pronto e pubblicizzabile in giugno per l'anno successivo;
6.avviare un'azione di comunicazione interna con l'obbiettivo di concordare/diffondere una visione comune di sviluppo;
5. attuare una campagna di marketing strategico, in collaborazione con le Amministrazioni di Salina, il Servizio Turistico (ex AAST), il Museo di Lipari, il GAL, le altre associazioni turistiche e culturali e la Federalberghi, con l'obiettivo di verificare/modificare il posizionamento, adeguando/consolidando l'immagine del Sistema Turistico Isole Eolie quale "prodotto" unico, eterogeneo ma con un'immagine unitaria e distintiva;
6.stimolare e creare i presupposti per un'azione di graduale recupero di quel sommerso che tanto falsa i reali numeri del turismo alle Eolie e che tanto negativamente incide nelle tasche della gente onesta che invece le tasse le paga;
7. avviare un'azione di supporto tecnico-amministrativo ai sindaci
delle isole minori e alle altre parti sociali nella difficile e rischiosa battaglia sui collegamenti marittimi.
Partendo da questa breve analisi, il nostro candidato dovrebbe essere persona, quantomeno, esperta in materia, libera da potenziali conflitti di interesse e, soprattutto, disposta a svolgere questo compito come primo e, possibilmente, unico(o quasi, visto che alle Eolie siamo tutti abituati a svolgerne un minimo di 2) lavoro.
Pertanto, pur volendo rimanere flessibili su alcuni dei requisiti elencati, sarebbe auspicabile che - data la delicatezza della fase di sviluppo turistico che ci troviamo ad attraversare - nell'individuazione del potenziale candidato, l'approccio tecnico potesse prevalere su quello politico. Nell'adottare tale metodologia di selezione, l'amministrazione potrebbe infatti affidare l'ambita ma scomoda poltrona a qualcuno davvero in grado di dare una mano al resto dell'amministrazione stessa che, forse mai come in questo momento, ha bisogno di un vero e proprio cambio di marcia all'interno di quello che dovrebbe essere l'assessorato più importante di un
Comune che, purtroppo, è ormai a vocazione quasi esclusivamente turistica.
Christian Del Bono
Presidente Federalberghi
In questa breve analisi, partirei proprio da una sintetica e non esaustiva evidenziazione dei principali fabbisogni delle isole stesse in materia di sviluppo turistico:
1. redigere ed adottare, in forma partecipata dai vari stakeholders, un piano strategico di sviluppo turistico che consenta di individuare interventi a breve, medio e lungo termine per il miglioramento e lo sviluppo integrato e sostenibile dell'offerta turistica locale;
2. finalizzare la presentazione di progetti nell'area turismo, finanziabili attraverso il PO 2007-2013 (sfruttando al meglio il ruolo di Svilupoeolie e del GAL) e mediante altri strumenti di programmazione negoziata per la realizzazione di interventi mirati che trovano però una precisa collocazione nel piano strategico di cui sopra;
3.avviare un'azione di raccordo tra tutti gli assessorati e tra il settore pubblico e quello privato, proprio in considerazione della forte trasversalità del settore turistico;
4.lavorare assiduamente alla definizione di un cartellone eventi che, almeno nella sua ossatura di base, possa essere già pronto e pubblicizzabile in giugno per l'anno successivo;
6.avviare un'azione di comunicazione interna con l'obbiettivo di concordare/diffondere una visione comune di sviluppo;
5. attuare una campagna di marketing strategico, in collaborazione con le Amministrazioni di Salina, il Servizio Turistico (ex AAST), il Museo di Lipari, il GAL, le altre associazioni turistiche e culturali e la Federalberghi, con l'obiettivo di verificare/modificare il posizionamento, adeguando/consolidando l'immagine del Sistema Turistico Isole Eolie quale "prodotto" unico, eterogeneo ma con un'immagine unitaria e distintiva;
6.stimolare e creare i presupposti per un'azione di graduale recupero di quel sommerso che tanto falsa i reali numeri del turismo alle Eolie e che tanto negativamente incide nelle tasche della gente onesta che invece le tasse le paga;
7. avviare un'azione di supporto tecnico-amministrativo ai sindaci
delle isole minori e alle altre parti sociali nella difficile e rischiosa battaglia sui collegamenti marittimi.
Partendo da questa breve analisi, il nostro candidato dovrebbe essere persona, quantomeno, esperta in materia, libera da potenziali conflitti di interesse e, soprattutto, disposta a svolgere questo compito come primo e, possibilmente, unico(o quasi, visto che alle Eolie siamo tutti abituati a svolgerne un minimo di 2) lavoro.
Pertanto, pur volendo rimanere flessibili su alcuni dei requisiti elencati, sarebbe auspicabile che - data la delicatezza della fase di sviluppo turistico che ci troviamo ad attraversare - nell'individuazione del potenziale candidato, l'approccio tecnico potesse prevalere su quello politico. Nell'adottare tale metodologia di selezione, l'amministrazione potrebbe infatti affidare l'ambita ma scomoda poltrona a qualcuno davvero in grado di dare una mano al resto dell'amministrazione stessa che, forse mai come in questo momento, ha bisogno di un vero e proprio cambio di marcia all'interno di quello che dovrebbe essere l'assessorato più importante di un
Comune che, purtroppo, è ormai a vocazione quasi esclusivamente turistica.
Christian Del Bono
Presidente Federalberghi
Eolie e Trasporti. Sollecitazione del consigliere provinciale Branca
Il consigliere provinciale, Massimiliano Branca, ha chiesto con lettera al Presidente della I Commissione -che si occupa di trasporti- di fissare al più presto una convocazione, invitando a presenziare anche l'Assessore provinciale ai trasporti ed il Presidente, Nanni Ricevuto, per discutere dell'argomento: “Collegamenti Siremar per le Isole Eolie” dopo lo stop alle corse di Napoli e Palermo.
L'esigenza nasce dalla confusione ancora persistente in seno alla società di gestione il tutto a danno degli isolani, dei turisti e dei lavoratori pendolari.
Il consigliere Branca aggiunge che intende formulare un documento su quanto definito e trattato nel corso della seduta per inviarne copia all'Assessore regionale ai Trasporti, Nino Strano ed al Ministro competente, Matteoli.
L'esigenza nasce dalla confusione ancora persistente in seno alla società di gestione il tutto a danno degli isolani, dei turisti e dei lavoratori pendolari.
Il consigliere Branca aggiunge che intende formulare un documento su quanto definito e trattato nel corso della seduta per inviarne copia all'Assessore regionale ai Trasporti, Nino Strano ed al Ministro competente, Matteoli.
Salina: Si inaugura la sezione archeologica a Lingua. Un gruppo di ex pomice in partenza per l'isola
Stamattina alle 10.30 sarà inaugurata la sezione archeologica del circuito museale comunale, ubicata nella frazione di Lingua. Si aggiunge così un altro tassello a quello che diventerà il fiore all’occhiello, per quanto riguarda i beni culturali ed ambientali, del Comune di Santa Marina Salina: un circuito che comprenderà tre musei, e numerosi percorsi archeologici presenti su tutto il territorio comunale, alcuni già perfettamente fruibili, altri invece da valorizzare.
All'inaugurazione dovrebbe presenziare anche l’Assessore Regionale ai BB. CC.AA., On Lino Leanza.
Alla volta di Salina è partita anche una delegazione (una decina di persone) degli ex lavoratori della pomice che tenteranno di avere un colloquio con l'assessore per esplicitare quella che è la loro situazione anche alla luce delle promesse (non mantenute) di un loro reinserimento lavorativo nel settore dei beni archeologici e culturali.
All'inaugurazione dovrebbe presenziare anche l’Assessore Regionale ai BB. CC.AA., On Lino Leanza.
Alla volta di Salina è partita anche una delegazione (una decina di persone) degli ex lavoratori della pomice che tenteranno di avere un colloquio con l'assessore per esplicitare quella che è la loro situazione anche alla luce delle promesse (non mantenute) di un loro reinserimento lavorativo nel settore dei beni archeologici e culturali.
L'impegno pubblico e le "due possibilità" di Luca Chiofalo
Lo stillicidio di illazioni sui nomi e sui motivi delle scelte, cominciato dopo l'annuncio da parte del Sindaco di alcuni cambi in giunta, si esaurirà, con tutta probabilità, soltanto al momento delle nuove nomine.
Dato che sarei, secondo i rumors, tra i "papabili", ma premesso che nessuna proposta mi è stata inoltrata, voglio pubblicamente riflettere sulle motivazioni che inciderebbero sulla mia eventuale risposta.
Non è necessario essere degli strateghi per capire che in questo particolare momento storico sia più facile e conveniente attaccare piuttosto che sostenere la maggioranza in carica e, risulterebbe di conseguenza logico aspettare tempi migliori per un impegno diretto. Ma a guardare bene il "campo", gli interpreti che dovrebbero risollevare le sorti del paese sono ancora "virtuali", obiettivamente vacui tanto da non riuscire a guidare un'efficace azione politica di contrasto all'attuale maggioranza, condannando anche le giustificate e spontanee rimostranze della popolazione all'oblio. L'alternativa tarda, dunque, a materializzarsi e le "voci che si oppongono" sembrano venire da un gruppo eterogeneo di simpatici "pettegoli" (esistono eccezioni), lontani da proposte alternative e dal progetto di costruzione di una nuova classe dirigente. Fatte queste considerazioni, ho maturato l'idea che la causa dei nostri problemi non sia esclusivamente politica, ma, in misura consistente, culturale. Distrutto il senso di comunità (con responsabilità diffuse), manca il "progetto" nel quale riconoscersi e per il quale impegnarsi, e si assiste ad uno spreco dissennato di energie in deleterie guerre personali alimentate da invidia e avidità.
In uno quadro così fosco, le possibilità sono due: ritirarsi alla cura del proprio orticello accantonando velleità di cambiamento, oppure mettersi in gioco, lavorare e rischiare in prima persona invece di continuare a lamentare il disastro aspettandosi che altri vi pongano rimedio. La "parte" o il partito che si sceglie per il proprio impegno è questione importante ma secondaria rispetto al fine, perchè se si possiedono idee, correttezza e capacità di confronto, il contributo alla causa comune è comunque positivo. Ribadito che un assessore prima della sua parte politica serve il paese, se una proposta che mi consenta di lavorare arrivasse, sarei dunque tentato di accettare; i dubbi riguarderebbero, soltanto, la rinuncia obbligata ai privilegi della mia "beata" esistenza che l'impegno da assumere comporterebbe. Mi permetto, come monito e come invito a posizioni meno qualunquiste, di citare Kennedy: non chiedetevi cosa può fare il vostro paese per voi, ma cosa potete fare voi per il vostro paese...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Dato che sarei, secondo i rumors, tra i "papabili", ma premesso che nessuna proposta mi è stata inoltrata, voglio pubblicamente riflettere sulle motivazioni che inciderebbero sulla mia eventuale risposta.
Non è necessario essere degli strateghi per capire che in questo particolare momento storico sia più facile e conveniente attaccare piuttosto che sostenere la maggioranza in carica e, risulterebbe di conseguenza logico aspettare tempi migliori per un impegno diretto. Ma a guardare bene il "campo", gli interpreti che dovrebbero risollevare le sorti del paese sono ancora "virtuali", obiettivamente vacui tanto da non riuscire a guidare un'efficace azione politica di contrasto all'attuale maggioranza, condannando anche le giustificate e spontanee rimostranze della popolazione all'oblio. L'alternativa tarda, dunque, a materializzarsi e le "voci che si oppongono" sembrano venire da un gruppo eterogeneo di simpatici "pettegoli" (esistono eccezioni), lontani da proposte alternative e dal progetto di costruzione di una nuova classe dirigente. Fatte queste considerazioni, ho maturato l'idea che la causa dei nostri problemi non sia esclusivamente politica, ma, in misura consistente, culturale. Distrutto il senso di comunità (con responsabilità diffuse), manca il "progetto" nel quale riconoscersi e per il quale impegnarsi, e si assiste ad uno spreco dissennato di energie in deleterie guerre personali alimentate da invidia e avidità.
In uno quadro così fosco, le possibilità sono due: ritirarsi alla cura del proprio orticello accantonando velleità di cambiamento, oppure mettersi in gioco, lavorare e rischiare in prima persona invece di continuare a lamentare il disastro aspettandosi che altri vi pongano rimedio. La "parte" o il partito che si sceglie per il proprio impegno è questione importante ma secondaria rispetto al fine, perchè se si possiedono idee, correttezza e capacità di confronto, il contributo alla causa comune è comunque positivo. Ribadito che un assessore prima della sua parte politica serve il paese, se una proposta che mi consenta di lavorare arrivasse, sarei dunque tentato di accettare; i dubbi riguarderebbero, soltanto, la rinuncia obbligata ai privilegi della mia "beata" esistenza che l'impegno da assumere comporterebbe. Mi permetto, come monito e come invito a posizioni meno qualunquiste, di citare Kennedy: non chiedetevi cosa può fare il vostro paese per voi, ma cosa potete fare voi per il vostro paese...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Collegamenti sempre più difficoltosi tra Lipari e le altre isole dell'arcipelago. E per la Siremar "piano a tre"
(Gazzetta del sud- Peppe Paino) Siamo solo al 20 settembre ma alle Eolie da lunedì scorso è praticamente come "inverno pieno". L'arcipelago come ogni anno sta precipitando, con largo anticipo, nel letargo. Il concetto di destagionalizzazione nel 2009 non è stato ancora recepito e non si intravedono segnali sull'avvio di un percorso a ciò finalizzato.
Si parla di aeroporto a Lipari quando probabilmente sarebbe più opportuno affrontare questioni più abbordabili come i collegamenti stabili e funzionali da, per e tra tutte le isole. Il perché è presto detto.
L'intermodalità tra aeroporti, treni e bus verso i porti di partenza resta ancora un'incompiuta nonostante qualche esperimento. La situazione dei collegamenti marittimi, dopo l'abbandono delle compagnie che curavano le tratte con mezzi veloci da Napoli e Palermo è letteralmente incomprensibile. La Ustica Lines da mercoledì 16 attua gli itinerari-orari invernali mentre la Siremar (i cui orari invernali entreranno in vigore dal 1° ottobre) dal 14 settembre, per problemi tecnici, opera costantemente con il cosiddetto "Piano a Tre": cioè tre soli aliscafi per i collegamenti tra Milazzo e le sette isole e viceversa. Il che tradotto significa emergenza. Soprattutto per le isole minori più lontane da Lipari. E si tratta di una condizione ancora indefinita, dal momento che non si azzardano ipotesi sul rientro dell'aliscafo mancante. Le isole più penalizzate sono Filicudi e Alicudi: Il primo mezzo utile arriva a Lipari alle 12,20 e a Milazzo alle 15,00 ( su coincidenza alle 14,05 a Lipari). Di mercoledì e venerdì arriva a Lipari alle 9,10 e a Milazzo alle 12,45 ( su coincidenza a Lipari alle 11,50). Ovviamente grossi disagi per gli utenti: gli studenti, in particolare, sarebbero di fatto obbligati a non frequentare la scuole.
Di conseguenza avviene che i genitori, non avendo alternative, hanno trasferito completamente il loro nuclei familiari a Lipari sopportando in tempi di crisi non indifferenti esborsi economici. Affitto di appartamenti su tutti. Disagi, ovviamente, anche per gli isolani che devono recarsi presso gli uffici che svolgono servizi pubblici o presso privati dal momento che arrivando alla fine della mattinata lavorativa rischiano di viaggiare a vuoto e di perdere inutilmente una giornata. A meno che non pernottino a Lipari, sopportando, quindi, ulteriori spese e perdendo dunque, un altro giorno di lavoro. In considerazione dei problemi esistenti sarebbe, pertanto, necessario che le quattro amministrazioni eoliane si riunissero per ridiscutere e ripianificare gli itinerari-orari invernali ottimizzando i collegamenti in relazione agli aliscafi effettivamente a disposizione. Un invito va anche rivolto agli albergatori e agli operatori turistici in genere, attualmente fin troppo distratti dalla privatizzazione della Tirrenia e dalle sorti della Siremar. Problema certo di fondo, ma che passa per adeguate intese politiche e per una battaglia da combattere a livello nazionale con le altre isole, anche se le Eolie non hanno la guida del coordinamento, Sarebbe, piuttosto, necessario che spostassero le loro attenzioni soprattutto sull'organizzazione dei collegamenti per la prossima stagione estiva operando in sinergia, sin da ora, con le amministrazioni locali e con la Regione. Ciò, senza sottovalutare le necessità delle singole isole nella bassa, media e alta stagione.
Si parla di aeroporto a Lipari quando probabilmente sarebbe più opportuno affrontare questioni più abbordabili come i collegamenti stabili e funzionali da, per e tra tutte le isole. Il perché è presto detto.
L'intermodalità tra aeroporti, treni e bus verso i porti di partenza resta ancora un'incompiuta nonostante qualche esperimento. La situazione dei collegamenti marittimi, dopo l'abbandono delle compagnie che curavano le tratte con mezzi veloci da Napoli e Palermo è letteralmente incomprensibile. La Ustica Lines da mercoledì 16 attua gli itinerari-orari invernali mentre la Siremar (i cui orari invernali entreranno in vigore dal 1° ottobre) dal 14 settembre, per problemi tecnici, opera costantemente con il cosiddetto "Piano a Tre": cioè tre soli aliscafi per i collegamenti tra Milazzo e le sette isole e viceversa. Il che tradotto significa emergenza. Soprattutto per le isole minori più lontane da Lipari. E si tratta di una condizione ancora indefinita, dal momento che non si azzardano ipotesi sul rientro dell'aliscafo mancante. Le isole più penalizzate sono Filicudi e Alicudi: Il primo mezzo utile arriva a Lipari alle 12,20 e a Milazzo alle 15,00 ( su coincidenza alle 14,05 a Lipari). Di mercoledì e venerdì arriva a Lipari alle 9,10 e a Milazzo alle 12,45 ( su coincidenza a Lipari alle 11,50). Ovviamente grossi disagi per gli utenti: gli studenti, in particolare, sarebbero di fatto obbligati a non frequentare la scuole.
Di conseguenza avviene che i genitori, non avendo alternative, hanno trasferito completamente il loro nuclei familiari a Lipari sopportando in tempi di crisi non indifferenti esborsi economici. Affitto di appartamenti su tutti. Disagi, ovviamente, anche per gli isolani che devono recarsi presso gli uffici che svolgono servizi pubblici o presso privati dal momento che arrivando alla fine della mattinata lavorativa rischiano di viaggiare a vuoto e di perdere inutilmente una giornata. A meno che non pernottino a Lipari, sopportando, quindi, ulteriori spese e perdendo dunque, un altro giorno di lavoro. In considerazione dei problemi esistenti sarebbe, pertanto, necessario che le quattro amministrazioni eoliane si riunissero per ridiscutere e ripianificare gli itinerari-orari invernali ottimizzando i collegamenti in relazione agli aliscafi effettivamente a disposizione. Un invito va anche rivolto agli albergatori e agli operatori turistici in genere, attualmente fin troppo distratti dalla privatizzazione della Tirrenia e dalle sorti della Siremar. Problema certo di fondo, ma che passa per adeguate intese politiche e per una battaglia da combattere a livello nazionale con le altre isole, anche se le Eolie non hanno la guida del coordinamento, Sarebbe, piuttosto, necessario che spostassero le loro attenzioni soprattutto sull'organizzazione dei collegamenti per la prossima stagione estiva operando in sinergia, sin da ora, con le amministrazioni locali e con la Regione. Ciò, senza sottovalutare le necessità delle singole isole nella bassa, media e alta stagione.
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