(Gazzetta del sud- Peppe Paino) Siamo solo al 20 settembre ma alle Eolie da lunedì scorso è praticamente come "inverno pieno". L'arcipelago come ogni anno sta precipitando, con largo anticipo, nel letargo. Il concetto di destagionalizzazione nel 2009 non è stato ancora recepito e non si intravedono segnali sull'avvio di un percorso a ciò finalizzato.
Si parla di aeroporto a Lipari quando probabilmente sarebbe più opportuno affrontare questioni più abbordabili come i collegamenti stabili e funzionali da, per e tra tutte le isole. Il perché è presto detto.
L'intermodalità tra aeroporti, treni e bus verso i porti di partenza resta ancora un'incompiuta nonostante qualche esperimento. La situazione dei collegamenti marittimi, dopo l'abbandono delle compagnie che curavano le tratte con mezzi veloci da Napoli e Palermo è letteralmente incomprensibile. La Ustica Lines da mercoledì 16 attua gli itinerari-orari invernali mentre la Siremar (i cui orari invernali entreranno in vigore dal 1° ottobre) dal 14 settembre, per problemi tecnici, opera costantemente con il cosiddetto "Piano a Tre": cioè tre soli aliscafi per i collegamenti tra Milazzo e le sette isole e viceversa. Il che tradotto significa emergenza. Soprattutto per le isole minori più lontane da Lipari. E si tratta di una condizione ancora indefinita, dal momento che non si azzardano ipotesi sul rientro dell'aliscafo mancante. Le isole più penalizzate sono Filicudi e Alicudi: Il primo mezzo utile arriva a Lipari alle 12,20 e a Milazzo alle 15,00 ( su coincidenza alle 14,05 a Lipari). Di mercoledì e venerdì arriva a Lipari alle 9,10 e a Milazzo alle 12,45 ( su coincidenza a Lipari alle 11,50). Ovviamente grossi disagi per gli utenti: gli studenti, in particolare, sarebbero di fatto obbligati a non frequentare la scuole.
Di conseguenza avviene che i genitori, non avendo alternative, hanno trasferito completamente il loro nuclei familiari a Lipari sopportando in tempi di crisi non indifferenti esborsi economici. Affitto di appartamenti su tutti. Disagi, ovviamente, anche per gli isolani che devono recarsi presso gli uffici che svolgono servizi pubblici o presso privati dal momento che arrivando alla fine della mattinata lavorativa rischiano di viaggiare a vuoto e di perdere inutilmente una giornata. A meno che non pernottino a Lipari, sopportando, quindi, ulteriori spese e perdendo dunque, un altro giorno di lavoro. In considerazione dei problemi esistenti sarebbe, pertanto, necessario che le quattro amministrazioni eoliane si riunissero per ridiscutere e ripianificare gli itinerari-orari invernali ottimizzando i collegamenti in relazione agli aliscafi effettivamente a disposizione. Un invito va anche rivolto agli albergatori e agli operatori turistici in genere, attualmente fin troppo distratti dalla privatizzazione della Tirrenia e dalle sorti della Siremar. Problema certo di fondo, ma che passa per adeguate intese politiche e per una battaglia da combattere a livello nazionale con le altre isole, anche se le Eolie non hanno la guida del coordinamento, Sarebbe, piuttosto, necessario che spostassero le loro attenzioni soprattutto sull'organizzazione dei collegamenti per la prossima stagione estiva operando in sinergia, sin da ora, con le amministrazioni locali e con la Regione. Ciò, senza sottovalutare le necessità delle singole isole nella bassa, media e alta stagione.