Riceviamo da Piero Roux e pubblichiamo:
Il fatto che l’amico Luca torni di frequente ad essere tra i “papabili” ad eventuali cariche amministrative è la riprova delle sua personale dote, fatta di mix di simpatia, capacità relazionale e culturale. Ho,da sempre,sostenuto– e sperato-che i giovani cambieranno questo paese e di giovani intelligenze è pieno il nostro territorio.
Ribadisco comunque l’assunto in cui credo: che sia la fede politica il motore di ogni seria e duratura azione sociale. Ogni azione dipende dalla scelta di posizionamento e nella carica morale che, da tale scelta ne deriva. Senza per questo essere generali o soldati ma semplicemente “uomini”, moralmente integri, onesti e forti nelle idee che dovranno trasformarsi in azione.
Stimo Luca, anche se ha un approccio alla politica- a mio avviso- “spregiudicato” (passatemi il termine che non vuol essere né offensivo né denigrante) ma, violentando il mio essere, posso capire (non giustificare) le ragioni della sua condotta, dovuta alla totale mancanza di esempi positivi da parte di seniores della politica locale e nazionale, che avrebbero dovuto forgiarlo (per simulazione) nella sua crescita politica.
In mancanza di linee guida e sovvertendo i termini, Luca fa bene a posporre i termini della questione….”il mio fine è il miglioramento della qualità di vita della comunità in cui vivo, del suo benessere e della sua armonia, lo "strumento" lo sceglierò quando vedrò tali prospettive e reale possibilità di incidere”… come dire: l’importante è esserci; poi si vedrà…
Lo stesso mi ricorda che l’epoca delle ideologie e del partito sacro è morta e aggiungo che è agonizzante la speranza di trovare- tra i tanti giovani- figure morali che possano lontanamente avvicinarsi alla statura di De Gasperi, Almirante, Berlinguer o dei nostrani Saltalamacchia, Bongiorno e Megna (solo per citarne alcuni);uomini d’altri tempi;uomini veri, veri politici, con grande senso della cosa pubblica ed onestà intellettuale nonché personale.
A cosa sia ridotta oggi la politica, dopo il crollo delle grandi ideologie, è noto a tutti.
Figure di scarto, comparse e veline, riciclati della politica, zotici e arruffoni sottratti all’agricoltura si sono impossessate – grazie al qualunquismo diffuso anche a mezzo tv- della politica partitica intesa non come servizio ma come punto di arrivo per meglio gestire gli interessi del proprio casato.
Questi personaggi sono oggi i referenti di molti giovani; queste sono le persone che ci governano e che hanno ridotto l’Italia e le Eolie a un cumulo di macerie dove anche la dignità è morta.
Che cosa manca a tutte queste persone? Manca un “credo”, un “progetto” e la propulsione ideale per attuarlo. Si antepone – sia a livello nazionale sia locale - il bene del paese alla soddisfazione d’interessi personali utili a creare consenso.
In questo contesto, dovrà andare ad operare chi sarà chiamato a coprire l’incarico di nuovo assessore e la ricerca esclude le persone dabbene.
La ricerca verte su individui pronti a piegarsi alle volontà del marionettista di turno (si chiami Bruno o Berlusconi) e le idee, la voglia di cambiamento, l’energia e la propensione ideale - se non confortate da una forte idea morale e politica- saranno presto soppresse e annichilite.
Piero Roux