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sabato 2 agosto 2025
Cavo a salvaguardia della Grotta del bue marino a Filicudi. L'Ansa di Salvatore Sarpi
Marocchino finisce in scarpata a Salina. Soccorso è stato trasferito in elicottero
Disavventura oggi, intorno alle tredici e trenta, per un cittadino marocchino, residente sull’isola di Salina, finito con la sua auto, a causa di un guasto all’impianto frenante, in una scarpata, nei pressi del cimitero di Santa Marina Salina. Sul posto, una volta partita la richiesta di soccorso, sono giunti i carabinieri, gli operatori del 118, la squadra antincendio della forestale e il sovrintendente della Riserva naturale di Salina, Elio Benenati. Quest’ultimo, unitamente all’operatore del 118, Sebastiano Aronica, dopo aver agganciato una fune ad un palo dell’Enel, si è calato nella scarpata per raggiungere, tra non poche difficoltà, l’uomo che, nell’impatto, aveva riportato delle ferite. Prestati sul posto i primi soccorsi, il cittadino marocchino è stato riportato, utilizzando sempre la fune e con il supporto dei carabinieri e della squadra antincendio, sulla strada. Attraverso l’ambulanza del 118 e stato, poi, trasferito all’elipista del Comune di Malfa e da qui, con l’elicottero, in ospedale a Messina. Successivamente da Lipari sono giunti i vigili del fuoco che hanno constatato, come, nelle more della rimozione, l’autovettura non potesse costituire “focolaio” di sviluppo incendio.
Buon compleanno a...
Il ritorno...vittorioso di Andrea Saltalamacchia
Per lui adesso ricomincia la salita e il prossimo anno agonistico tante sorprese e impegni importanti lo aspettano
Biviano : ”Grazie all'encomiabile dottor Compagno ma..."
(di Giacomo Biviano) Ancora una volta il dottor Enzo Compagno ha dimostrato cosa significa amare profondamente il proprio lavoro, la propria terra e, soprattutto, il valore della vita umana. Richiamato dalle ferie per un intervento d’urgenza su un ragazzo di 17 anni, non si è tirato indietro. Ha risposto, con la prontezza di chi considera il proprio mestiere una vera missione.
La sua disponibilità, il suo senso del dovere e l’amore per la medicina meritano rispetto e gratitudine. Ma non possiamo limitarci agli applausi.
Domandiamoci: se il dottor Compagno, in ferie e non in reperibilità, fosse stato fuori isola o impossibilitato a rientrare?
Cosa ne sarebbe stato di quel ragazzo? Chi avrebbe risposto all’emergenza?
Questa vicenda mette ancora una volta a nudo la precarietà strutturale del nostro ospedale, una condizione ormai cronica, frutto di scelte (o non-scelte) politiche che continuano a ignorare le esigenze reali di una comunità insulare.
E mentre il personale sanitario dà tutto, spesso oltre il dovuto, i nostri rappresentanti tacciono. Dormono. Il fermento degli anni passati si è spento. Ha lasciato il posto a una rassegnazione colpevole e pericolosa.
Ma noi non possiamo permetterci il silenzio. Non quando si tratta della salute e della vita dei nostri figli.
Oggi, 2 agosto: Santa Maria degli Angeli
Il 2 agosto si ricorda Santa Maria degli angeli e del perdono, Madonna alla quale è dedicata una Basilica in Assisi, e dove Ella apparve a San Francesco, il quale svolse parte della sua opera nella cosiddetta Porziuncola, una chiesetta ottenuta in dono dai monaci Benedettini del monte Subasio nella quale fondò l'Ordine dei Frati Minori, da lui stesso rimodernata e sistemata e presso cui si ritirava in preghiera e meditazione.
Proprio qui si narra che un giorno di luglio del 1216 San Francesco si trovasse a pregare quando gli apparve in tutto il suo fulgore la Madonna seduta alla destra di Gesù Cristo e circondata da angeli la quale gli chiese in che modo poter esaudire il suo desiderio di mandare tutti in paradiso.
San Francesco rispose prontamente: "Signore, benché io sia misero e peccatore, ti prego che a tutti quanti, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, conceda ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe”. Quale altruistica richiesta! Che tutti quelli che nel corso degli anni si fossero recati a pregare nella Porziuncola, avessero ottenuto la completa remissione delle loro colpe, quello che viene conosciuto come il Perdono di Assisi.
Gli fu infatti risposto di recarsi dal Papa in carica, ovvero il Pontefice Onorio III il quale dopo averlo ascoltato e concessa l'indulgenza gli chiese se volesse un documento, ma il frate rispose sicuro: “Santo Padre, a me basta la vostra parola! Se questa indulgenza è opera di Dio, Egli penserà a manifestare l'opera sua; io non ho bisogno di alcun documento, questa carta deve essere la Santissima Vergine Maria, Cristo il notaio e gli Angeli i testimoni”.
Così il 2 agosto di quell'anno San Francesco promulgò il Grande Perdono per ogni anno in quella data a coloro che fossero andati nella chiesetta della Porziuncola, oggi all'interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli.
IL PERDONO DI ASSISI
COME OTTENERE L’INDULGENZA PLENARIA DEL PERDONO DI ASSISI
(Si può applicare per sé o per i defunti)
Dal mezzogiorno del 1° agosto alla mezzanotte del giorno seguente (2 agosto) si può lucrare una volta sola l’indulgenza plenaria.
CONDIZIONI RICHIESTE:
- Visita, entro il tempo prescritto, a una chiesa francescana, cattedrale o Parrocchiale o ad altra che ne abbia l’indulto e recita del “Padre Nostro” (per riaffermare la propria dignità di figli di Dio, ricevuta nel Battesimo) e del “Credo” (con cui si rinnova la propria professione di fede).
- Confessione Sacramentale per essere in Grazia di Dio (negli otto giorni precedenti o seguenti).
- Partecipazione alla Santa Messa e Comunione Eucaristica (negli otto giorni precedenti o seguenti).
- Una preghiera secondo le intenzioni del Papa (almeno un “Padre Nostro” e un’Ave Maria” o altre preghiere a scelta), per riaffermare la propria appartenenza alla Chiesa, il cui fondamento e centro visibile di unità è il Romano Pontefice.
- Disposizione d’animo che escluda ogni affetto al peccato, anche veniale.
venerdì 1 agosto 2025
L'EOLIE PRIDE ARRIVA DOMANI A VULCANO
COMUNICATO
DOPO IL SUCCESSO A STROMBOLI, SALINA E LIPARI, L’EOLIE PRIDE ARRIVA A VULCANO: UNA FESTA DI LIBERTÀ, CULTURA E SPETTACOLO!
Sabato 2 agosto, dalle 18:00 alle 01:00, Nautica Esti, ubicata nella suggestiva Spiaggia delle Acque Calde di Vulcano ospiterà un’altra tappa dell’Eolie Pride, evento itinerante che ha già acceso Stromboli, Salina e Lipari con grande partecipazione ed entusiasmo.
Quella di Vulcano sarà una serata speciale, gratuita e aperta a tutte e tutti, che unirà momenti di riflessione e confronto a performance artistiche e convivialità, in una cornice unica tra mare, musica e orgoglio. È il momento di cavalcare l’ONDA EOLIE PRIDE a Vulcano!
Il programma prevede:
Talk con ospiti d’eccezione, che spazieranno oltre i temi LGBTQIA+, affrontando salute pubblica, divario Nord-Sud, violenza di genere, ecologia queer e imprenditoria inclusiva:
● Angela Balzano, ricercatrice femminista e autrice di Eva Virale, libro su ecosistemi e corpi non normativi.
● Giusy La Fauci, medica e attivista per la parità di genere in sanità.
● Cirus Rinaldi, sociologo dell’Università di Palermo, esperto di omolesbobitransfobia e violenza.
● Antonie Sindoni, imprenditrice e drag queer, lavora con FELGBTI+ per educare le aziende all’inclusione.
Cena sociale offerta da ristoratori locali, con musica classica dal vivo a cura della flautista Simona Bonatti.
Spettacoli mozzafiato: i coloratissimi LED di El Fuego de Jerà, la travolgente performance circense di BlackTiger, e la potenza scenica della drag performer Mafia Marie.
A chiudere, il DJ set della scatenata DJ Grace, per ballare insieme sotto le stelle.
Durante la serata sarà possibile sostenere l’associazione promotrice con una donazione per cibo e drink, oltre che tramite il tesseramento 2025–2026. I gadget del Pride saranno disponibili a offerta libera.
L’Eolie Pride a Vulcano è un atto d’amore per l’isola, un’occasione per riaccendere la vita sociale e culturale, dopo mesi di calma piatta, grazie all’impegno di chi ha lavorato sodo anche per le tappe sulle altre isole.
Un invito a tutte e tutti a partecipare, condividere e supportare: perché l’amore non conosce confini.
Per info e aggiornamenti: seguite le pagine ufficiali dell’Eolie Pride: - https://www.facebook.com/eolie.pride
- https://www.instagram.com/eoliepride/
Con il
Lipari: I 5 consiglieri eletti nelle fila dell'opposizione avanzano " Richiesta formale di verifica delle obbligazioni assunte in regime di gestione provvisoria"
Richiesta formale di verifica delle obbligazioni assunte in regime di gestione provvisoria – art. 163, comma 2, del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL)
Lipari: pubblicate graduatorie PROVVISORIE incentivo scooter elettrico e bici a pedalata assistita
Per visualizzare le graduatorie provvisorie cliccare su questo link https://www.comune.lipari.me.it/novita/avvisi/novita_78.html o connettersi al sito istituzionale www.comunelipari.it
Sindaco Lipari, emergenza capre, chiediamo incontro a Regione. L'Ansa di Salvatore Sarpi e la richiesta del sindaco Gullo
LIPARI, Agosto1 ANSA - Una riunione operativa urgente, per attuare un intervento di contenimento – eradicazione delle capre inselvatichite, presenti all’interno delle riserve naturali orientate di Stromboli (Ginostra compresa), Alicudi e Vulcano, è stata richiesta dal sindaco di Lipari, Riccardo Gullo agli assessori regionali Salvatore Barbagallo (Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca Mediterranea) e Giusi Savarino (Territorio ed ambiente) e ai rispettivi Dipartimenti. Il sindaco ne ha evidenziato la necessità “visto l’aggravarsi del fenomeno”.
Sull’invasione di capre inselvatichite, in particolare nel borgo di Ginostra e nell’isola di Alicudi, diverse sono le richieste d’intervento sollecitate da residenti e turisti: sino ad oggi senza alcun riscontro concreto. (ANSA)
Buon compleanno a...
Ecco la Claudia Morace: La settima unità ibrida veloce di Liberty Lines arriva a Trapani, pronta per l’impiego in linea sulle rotte siciliane
COMUNICATO STAMPA
Ecco la Claudia Morace
La settima unità ibrida
veloce di Liberty Lines arriva a Trapani, pronta per l’impiego in linea sulle
rotte siciliane.
Trapani, 1 agosto 2025 – La
Liberty Lines è lieta di annunciare che nel tardo pomeriggio di ieri, la HSC Claudia
Morace, ha fatto il suo ingresso nel porto di Trapani. Il viaggio per
raggiungere la città siciliana è durato sei giorni, ed ha preso il via dalla
costa spagnola dell’oceano Atlantico, toccando Vigo, Setubal in Portogallo, e
poi Algeciras, Cartagena, Mahon, Minorca e Trapani. Quest’ultima tratta ha
visto la nave impegnata in una navigazione continua di 12 ore. Il tutto, sotto
la conduzione del Comandante Elenio Genovese, il primo ufficiale Massimiliano
Torrente e l’equipaggio composto da Michele Virgilio, Antonino Bosco, Gaspare Venza, Giuseppe
Bevilacqua, Mario Corso, Giuseppe Marino e Leo Niscemi.
L’imbarcazione è la settima unità della serie di 9 navi ibride veloci in consegna entro la prima metà del 2026, capaci di navigare in modalità totalmente elettrica ad una velocità di 10 nodi per circa 30 minuti in prossimità della costa e successivamente ricaricare le batterie durante la navigazione in mare aperto quando grazie alla alimentazione proveniente dai motori termici, raggiunge velocità superiori ai 30 nodi.
Rispetto ad unità analoghe, la
Claudia Morace è capace di ottenere significative riduzioni delle emissioni
ambientali, nell’ordine al -30% di anidride carbonica, - 81% di fumi (visible
smoke), - 62% di polveri (soot), - 83% di gas inquinanti nel ciclo combinato.
Dopo una sosta di pochi giorni,
necessaria alle prove delle dotazioni di sicurezza ed all’ottenimento delle
ultime certificazioni, la nave inizierà il suo impegno operativo tra le isole
siciliane.
Oggi è il 1° agosto: Sant'Alfonso Maria de' Liguori
Nacque il 27 settembre del 1696 a Napoli dalla nobile famiglia De' Liguori. Ricevette dai suoi buoni genitori un'educazione santa ed energica, a cui il piccolo Alfonso non mancò di corrispondere, conservando per tutta la vita una predilezione speciale ed un vivo sentimento di riconoscenza verso sua madre.Con uno studio accurato ed indefesso ottenne la laurea di avvocato a soli sedici anni. Dopo avere esercitato con brillante successo la sua professione per parecchi anni, per un errore commesso involontariamente nel trattare mia causa in tribunale rimase talmente scosso, che decise di abbandonare il mondo per seguire la voce di Dio che lo chiamava al sacerdozio. Tale cambiamento non era facile; numerose difficoltà gli si paravano innanzi: era nobile, di ottime qualità, abile nella professione, amava con grande affetto la sua famiglia ed era da loro riamato; ma egli rimase immobile nel suo proposito.
Fu autore di molteplici opere letterarie, teologiche e di celebri melodie natalizie, tra cui la famosissima "Tu scendi dalle stelle", derivato come versione in italiano dall'originale "Quanno nascette Ninno"
Nel 1762, a 66 anni, fu eletto vescovo di S. Agata dei Goti. Esercitò l'episcopato con grande zelo, facendo di tutto per estirpare il male e salvare le anime. Dopo tredici anni, colpito da gravi malattie, domandò ed ottenne di essere esonerato dall'episcopato e ritornare nel suo istituto. Ebbe a sopportare terribili prove anche nella vecchiaia. Morì il 1 agosto del 1787 alla veneranda età di 91 anni.
Illustre per virtù e miracoli, il Sommo Pontefice Gregorio XVI lo annoverò nel catalogo dei Santi; e Pio IX lo dichiarò Dottore della Chiesa universale.
Fra le continue occupazioni della sua vita sacerdotale ed episcopale, trovò modo di scrivere numerosissime ed importanti opere, fra le quali è celebre la Teologia Morale in diversi volumi. Altre opere meno importanti sono: Verità della fede, Vittoria dei Martiri, Trionfi della Chiesa. In quasi tutti gli scritti si prefisse lo scopo di difendere l'infallibilità pontificia e la Verginità di Maria, onde ebbe il merito d'aver preparato la definizione e la propagazione di questi due dogmi, che avvenne circa un secolo dopo per opera di Pio IX. Molto popolari e utili alle anime sono: Il gran mezzo della preghiera, Le visite al SS. Sacramento, Le glorie di Maria, L'apparecchio alla morte, La via della salute.
PRATICA. Crediamo all'onnipotente intercessione di Maria; chi è devoto di Maria, si salva; chi è molto devoto di Maria, si fa santo
MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di sant’Alfonso Maria de’ Liguori, vescovo e dottore della Chiesa, che rifulse per la sua premura per le anime, i suoi scritti, la sua parola e il suo esempio. Al fine di promuovere la vita cristiana nel popolo, si impegnò nella predicazione e scrisse libri, specialmente di morale, disciplina in cui è ritenuto un maestro, e, sia pure tra molti ostacoli, istituì la Congregazione del Santissimo Redentore per l’evangelizzazione dei semplici. Eletto vescovo di Sant’Agata dei Goti, si impegnò oltremodo in questo ministero, che dovette lasciare quindici anni più tardi per il sopraggiungere di gravi malattie. Passò, quindi, il resto della sua vita a Nocera dei Pagani in Campania, tra grandi sacrifici e difficoltà.
giovedì 31 luglio 2025
Usi commerciali unità da diporto: l’attenzione della Guardia Costiera di Lipari rimane alta. Sanzioni per 30mila euro
Lipari - La Guardia Costiera di Lipari prosegue con le attività di controllo nell’ambito dell’operazione estiva Mari e Laghi Sicuri 2025 con particolare attenzione posta, durante il mese di Luglio, al fenomeno degli utilizzi commerciali delle unità da diporto come il noleggio e la locazione.
Tale attività di controllo è volta a garantire il corretto esercizio dell’attività in parola al fine di prevenire situazioni di rischio per i villeggianti, ed evitare distorsioni nella leale concorrenza tra gli altri operatori del settore.
A fronte dell’elevato numero di controlli agli operatori di settore, sono state elevate oltre 30 sanzioni amministrative in materia di sicurezza della navigazione, accertando in due casi l’esercizio abusivo dell’attività, per un totale di circa 15.000 euro. Tra le violazioni più frequenti, il trasporto di un numero di
passeggeri superiore ai dodici consentiti dalla normativa di settore.
Nell’ambito di un’ampia serie di attività per la salvaguardia della vita umana in mare, la sicurezza della navigazione e la tutela dell’ambiente marino e costiero, proseguiranno per tutta la stagione estiva i controlli della Guardia Costiera di Lipari.
I luoghi della musica: dove è ammesso e dove non è ammesso l’uso dell’amplificazione sonora. La testimonianza di M. Manni
I luoghi della musica: dove è ammesso e dove non è ammesso
l’uso dell’amplificazione sonora.
La testimonianza di M. Manni
Ho cominciato ad interessarmi alla musica dal vivo da ragazzo a metà degli anni Novanta al tempo in cui alcuni artisti locali lo facevano col solo ausilio di chitarre e voci non amplificate. Molti di noi ricordano il Bar Eolo (american bar), il Cafè du Port ed il Chitarra bar dove veniva adoperata tuttalpiù una piccola amplificazione per esaltare bellissimi arpeggi e sfumature vocali. Come ogni cosa che si evolve spesso degenera se non vi è rispetto delle regole; così via via si la movida si è spostata nelle strette vie del corso centrale di Lipari, dove negli ultimi 15 anni formazioni semplici hanno lasciato spazio a vere e proprie band dotate di attrezzature e di amplificatori di tutto rispetto, spesso in competizione acustica tra loro. In quegli stessi anni ho smesso di esibirmi in strada, anche per incompatibilità di genere musicale. Il centro di Lipari fu solo l’emblema di una situazione insostenibile e fuori controllo che non risparmiava altre isole, a causa degli alti volumi e del sovraffollamento delle strette vie dove si tenevano veri e propri spettacoli e discoteche improvvisate.
Questa breve testimonianza serve a far comprendere come le
limitazioni sulle emissioni sonore, di cui si parla con leggerezza e spesso senza
cognizione in questi giorni, sono sopraggiunte a seguito di situazioni ingestibili
e fuori controllo. Che oggi, alla luce delle nuove disposizioni prefettizie e
delle regole generali in materia di immissioni, non sono più tollerabili come
in passato senza i dovuti accorgimenti e controlli, affidandosi solo al buon
senso dei gestori e degli artisti.
Anche quest’anno è consentita la musica d’ascolto all’aperto
ma senza installazioni di impianti elettroacustici di amplificazione sul suolo
pubblico dato in gestione ai privati. Per gli intrattenimenti musicali
all’interno dei locali, l’utilizzo di strumenti elettrici/elettronici e amplificatori
è permesso, a condizione che le emissioni sonore non siano avvertibili
dall’esterno. Contrariamente a quanto asserito dai soliti detrattori
dell’attuale amministrazione, e da quanti non conoscono i trascorsi e la realtà
locale, l’attuale ordinanza (la N. 28 del 01-07-2025) non vieta la musica dal
vivo ed è anzi migliorativa rispetto a quella dello scorso anno. Nel mese di
luglio i giorni ammessi per gli intrattenimenti musicali son passati da 3 a 4
(da giovedì a domenica) e passeranno da 5 a 6 in agosto (da martedì a
domenica), dalle ore 20.00 all’1.00. Si legge nella stessa ordinanza che le
discoteche possono rimanere aperte di fatto sino alle ore 3.30. Orari di tutto
rispetto per i giovani vacanzieri che hanno voglia di vivere la notte.
Domani, 1 Agosto, Lipari ospiterà un famoso cantautore in
uno dei luoghi più idonei ed incantevoli dell’isola: il Teatro al Castello di
Lipari. Altre iniziative private con
musica dal vivo sono ammesse negli hotel e sale ristoranti. Spettacoli autorizzati
avranno luogo come sempre nelle piazze estive dell’arcipelago.
Parlando senza alcun diretto interesse, ma avallando e
comprendendo le istanze di alcuni gestori interessati, si spera in un prossimo
futuro che l’intrattenimento musicale con l’ausilio di piccola amplificazione possa
riconquistare la collocazione originaria, ma soprattutto la sua giusta
dimensione, in modo dare espressione ed espressività ai nostri artisti locali. Ristabilite
le regole rimane intento di questa amministrazione recuperare il giusto equilibrio,
consentendo un altr’anno un modello basato sulla musica d’ascolto, fermo
restando il divieto di organizzare spettacoli e discoteche improvvisati in
ambienti non idonei. Sono fiducioso che
con l’ausilio di soluzioni tecnologiche e con reciproco buon senso e
collaborazione, questo tornerà possibile.
Da Ginostra s.o.s. del decano Mario Lo Schiavo alla Presidente Meloni. L'appello e l'Ansa di Salvatore Sarpi
Se fin’oggi abbiamo dovuto tollerare, e non si sa ancora per quanto, la presenza di centinaia di capre nelle nostre proprietà coltivate, oggi, purtroppo totalmente da loro distrutte, già da giorni con immensa tristezza e dolore dobbiamo sopportare la loro presenza nelle terrazze delle case dei nostri genitori, dove prima di entrarvi dobbiamo loro chiedere permesso. La loro discesa in paese ovviamente è dovuta alla mancanza di cibo in montagna da loro consumato, si parla di centinaia e centinaia di bestie, che fra l’altro mettono paura a poter transitare le stradelle comunali invase di pietre da loro diroccate dai muretti esistenti e lo Stato pur essendone a conoscenza già da molto tempo glielo consente, non provvede ancora. Ma i nostri amministratori tutti hanno per caso vissuto qualche volta questo problema? Hanno mai ospitato nelle loro abitazioni in quelle dei loro genitori questi animali che fra l’altro vengono anche a sporcare col loro sterco? Si aspetta forse che apriamo le porte per ospitarli nei nostri letti? Non manca molto, siamo anche ospitali. Non è vergognoso quante sta per accadere in questo piccolo angolo d’Italia abitato da trenta anime, abbandonato, dimenticato da tutte le istituzioni Sig. PRESIDENTE? Si avvicina l’inverno e dopo 1’esperienza vissuta dello scorso ottobre, quando una violente alluvione ha sconvolto il paesino,ci sentiamo preoccupati per quello che potrà succedere, anche se per fortuna la protezione civile è sempre pronta ad intervenire pur se i Problemi rimangono irrisolti, come ad esempio la nicchia con S. Antonio dentro trascinata a mare e mai Ricostruita.
Sig. PRESIDENTE se fin’oggi Tutte le istituzioni
interessate non hanno preso a cuore la soluzione del nostro problema, non
rimane che rivolgere a Lei viva preghiera affinché con buon senso umano e coscienzioso
possa liberarci da questa incresciosa situazione che trasciniamo da anni.
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Nel richiedere un autorevole intervento alla premier, presso le istituzioni locali e regionali, evidenzia come “le centinaia di capre hanno distrutto le nostre coltivazioni e ora, spinte dalla mancanza di cibo sulla montagna, ce le ritroviamo nella pista eliportuale, nei nostri giardini, sui tetti e le terrazze delle nostre abitazioni, lungo le stradelle dove abbattono anche i caratteristici muri a secco, frutto dell’ingegno della comunità locale”.
Buon compleanno a...
Il testo di "In Bilico" il brano che gli Alcool Etilico presentano domani a Sanremo Rock, finale regionale
IN BILICO
Guarda la mia pelle,
guarda le mie mani come tremano.
(Tremano).
Tutto si scompone e tutto prende un nome, mentre guardo giù.
(Guardo giù).
Sento intorno una forma astuta che mi spia o che mi scruta.
Una guida sempre organizzata che vorrà la mia vita.
E nella mente parlano
e per noi decidono.
Ed io mi sento in bilico, in bilico.
Guarda queste ossa,
rinchiuse in una fossa come esplodono.
(Esplodono).
La terra è già seccata e il mare prosciugato, nel suo oceano. (Oceano).
Un vulcano sta sputando lava come schiuma o come bava.
Scende lenta forse un po’ impazzita e dirottano la sua discesa.
E nella mente parlano
e per noi decidono.
Ed io mi sento in bilico, in bilico.
Oggi, 31 luglio: Sant'Ignazio di Loyola
Mentre era costretto a letto, chiese qualcuno di quei romanzi cavallereschi che allora erano in voga, ma non avendone a portata di mano gli furono dati la vita di Gesù Cristo e un libro di vita di santi. Portato più dalla necessità che dalla devozione, Ignazio incominciò a leggerli. Quei digiuni, quelle veglie, quelle mortificazioni di quegli uomini grandi davanti a Dio e davanti agli uomini, lo colpirono fino nell'intimo dell'anima. Era la grazia divina éhe entrata nel suo cuore cominciava ad operare. Tremenda fu la battaglia della natura colla grazia, ma finalmente questa prevalse e la sua vita mutò.
Non appena ebbe forze bastevoli per reggersi in piedi cominciò ad attuare i disegni che, illuminato dalla luce divina, aveva progettato nella malattia.
Si recò al santuario di Monserrat: quivi, ai piedi di Maria, depose spada e corazza, e, donato il ricco vestito cavalleresco ad un povero, si ritirò nella grotta di Manresa.
Il rigore e l'austerità della vita quivi trascorsa furono grandi. Duramente provato resistette; fedele a Dio nella mortificazione, nella preghiera e nel raccoglimento, Dio lo premiò, riversando su di lui un torrente di benedizioni, di dolcezze, di grazie e di gioie, di rivelazioni, di illustrazioni straordinarie e meravigliose. Qui compose l'aureo libro degli Esercizi Spirituali, che fu ed è una perenne scuola di perfezione cristiana.
Ignazio, fermo nel proposito di voler unicamente servire Dio, visitò la Terra Santa. Di ritorno si stabilì a Barcellona ed intraprese lo studio del latino. Passò quindi a Parigi ove trovò Saverio, Rodriguez ed altri coi quali stabilì di fondare una milizia di Cristo che chiamò « Compagnia di Gesù »; nella cappella di Montmartre emetteva i voti religiosi coi compagni. A Roma, esposta ogni cosa al S. Padre, tutto veniva approvato. Così nasceva la Compagnia di Gesù che, nel corso dei secoli, contrassegnata dalla caratteristica della persecuzione e del martirio, fiorì ovunque apportando bene immenso a tutta l'umanità.
Fondò anche il Collegio Germanico, e tante altre pie istituzioni che ci attestano il suo grande zelo. Più volte lo si sentì esclamare che se gli fosse stato dato di scegliere avrebbe preferito vivere incerto della beatitudine e intanto lavorare per il Signore e la salvezza del prossimo, piuttosto che morire subito colla sicurezza della gloria eterna. Esausto di forze, consumato dalla carità e pieno di meriti, il 31 luglio del 1556 passava nella patria beata a ricevere il premio dei giusti.
PRATICA. La lettura della vita di Gesù fu per Ignazio il principio della sua conversione: leggiamola anche noi.
PREGHIERA. Dio, che a propagare maggiormente la gloria del tuo nome, per mezzo del beato Ignazio provvedesti la Chiesa militante di nuovo sussidio, concedi che col suo aiuto e a sua imitazione noi combattendo in terra meritiamo di essere coronati con lui in cielo.
MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di sant’Ignazio di Loyola, sacerdote, che, nato nella Guascogna in Spagna, visse alla corte del re e nell’esercito, finché, gravemente ferito, si convertì a Dio; compiuti gli studi teologici a Parigi, unì a sé i primi compagni, che poi costituì nella Compagnia di Gesù a Roma, dove svolse un fruttuoso ministero, dedicandosi alla stesura di opere e alla formazione dei discepoli, a maggior gloria di Dio.