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domenica 10 agosto 2025

Oggi, 10 agosto: San Lorenzo

Nacque ad Osca in Spagna nel 226 da nobilissimi e santi genitori. Tanti furono i doni che ricevette nei Sacramenti del Battesimo, Cresima ed Eucaristia, che sembrò prevenuto dalla grazia; mentre era ancora bambino s'astenne sempre da ogni divertimento puerile e fu a tutti modello di docilità e santa innocenza. Ricevuta la prima istruzione in patria, passò a Saragozza per apprendere lettere, ed in questa celebre Università i suoi progressi furono sì rapidi e meravigliosi, che era ritenuto il migliore di tutti gli allievi. In questo tempo il Vescovo di quella città, vedendo in lui un tal candore di vita, gli conferì gli ordini dell'Ostiariato, del Lettorato ed Esorcistato.
Trovandosi nella penisola Iberica il futuro Papa Sisto II, allora arcidiacono della Chiesa Romana, avendo udito parlare delle virtù di Lorenzo, lo condusse seco a Roma, ove personalmente ebbe cura della sua formazione. All'età di 17 anni, per il suo progresso nella scienza e nella virtù, fu dal Pontefice Fabiano ordinato accolito, sei anni dopo suddiacono e quindi diacono: aveva 27 anni. Nel 258, essendo stato eletto alla Cattedra di Pietro Sisto II, Lorenzo divenne arcidiacono della Chiesa Romana, carica che corrisponde alla attuale dignità cardinalizia
Ma mentre la Chiesa lavorava e si espandeva ognora più fra i pagani, specie per l'infuocata predicazione di Lorenzo, si scatenò la persecuzione di Valeriano che al dire di San Dionisio fu delle più terribili.

Lorenzo fu imprigionato e torturato. Poco tempo dopo anche S. Sisto venne preso e condannato al carcere. Mentre il Pontefice veniva barbaramente trascinato dalla soldatesca, gli si fece incontro Lorenzo che col volto bagnato di lacrime incominciò ad esclamare: « Dove vai, o Padre, senza il tuo figlio? Per dove ti incammini, o santo sacerdote, senza il tuo diacono? ». Sisto gli rispose: « Io non ti lascio né ti abbandono, o figlio, ma a te spettano altri combattimenti... Dopo tre giorni mi seguirai... Prendi le ricchezze ed i tesori della Chiesa e distribuiscili a chi tu meglio credi ».


Lorenzo fece diligente ricerca di quanti poveri e chierici poté trovare nei quartieri di Roma e distribuì loro tutte le ricchezze. Poscia, salutati per l'ultima volta i Cristiani, si portò da Valeriano che già l'aveva fatto chiamare, ed all'intimazione di recargli i beni della Chiesa, promise che entro tre giorni glieli avrebbe mostrati. Percorse le vie della città, raccolse un gran numero di poveri e glieli condusse dicendo: « Ecco qui i beni della Chiesa! ». Ma quell'uomo irritato gridò: « Come hai tu ardito beffarti di me?... Io so che tu brami la morte... Ma non credere di morire in un istante poiché io prolungherò i tuoi tormenti ». Ordinò infatti che Lorenzo fosse posto su una graticola di ferro rovente ed arrostito lentamente. Ma nel cuore del Martire ardeva un incendio ben maggiore! Quando fu bruciato da una parte, il carnefice ordinò che lo rivoltassero, ed avendo gli aguzzini ubbidito, il Martire con volto sereno disse: « Ora potete mangiare, perché la mia carne è già cotta abbastanza ».

Nuovi insulti uscirono dalla bocca del prefetto, ma il Martire, cogli occhi rivolti al cielo si offriva al Signore invocando su Roma la divina misericordia, per incoraggiare ancora una volta i Cristiani presenti. Tra questi spasimi spirò la sua grande anima. Era il 10 agosto 258.

PRATICA. Sopportate con pazienza e rassegnazione le sofferenze della vita ed offritele a Dio per la propagazione della fede.

PREGHIERA. Dacci, te ne preghiamo, Dio onnipotente, la grazia di estinguere le fiamme dei nostri vizi, tu che desti al beato Lorenzo la forza di superare il fuoco dei suoi tormenti.

MARTIROLOGIO ROMANO. Festa di san Lorenzo, diacono e martire, che, desideroso, come riferisce san Leone Magno, di condividere la sorte di papa Sisto anche nel martirio, avuto l’ordine di consegnare i tesori della Chiesa, mostrò al tiranno, prendendosene gioco, i poveri, che aveva nutrito e sfamato con dei beni elemosinati. Tre giorni dopo vinse le fiamme per la fede in Cristo e in onore del suo trionfo migrarono in cielo anche gli strumenti del martirio. Il suo corpo fu deposto a Roma nel cimitero del Verano, poi insignito del suo nome.

LE STELLE CADENTI

Stelle cadenti

Da sempre nella notte di San Lorenzo si punta lo sguardo in alto alla ricerca delle stelle cadenti. Secondo alcune credenze, sarebbero le sue lacrime che scendono dal cielo. Inoltre la leggenda vuole che, esprimendo un desiderio nel momento in cui si vede una stella cadente, questo si potrà avverare. San Lorenzo, infatti, è infatti definito protettore dei sogni.

ICONOGRAFIA


Nell'iconografia San Lorenzo è, sin dal primo Cristianesimo, raffigurato come un giovane diacono rivestito della dalmatica, il classico paramento dei diacono, con l’attributo della graticola, indicante la metodo del supplizio; la palma del martirio e la borsa del tesoro della Chiesa romana da lui ridistribuito ai poveri, secondo i testi agiografici.


San Lorenzo
titolo San Lorenzo
autore Girolamo Da Santacroce anno 1520/30


Il diacono viene riprodotto non raramente nell'atto dell'elemosina come nell'affresco realizzato da Beato Angelico e Benozzo Gozzoli pittore toscano o mentre elargisce ricchezze della chiesa.

San Lorenzo distribuisce le elemosine
titolo San Lorenzo distribuisce le elemosine
autore Beato Angelico e Benozzo Gozzoli anno 1447-1448


San Lorenzo distribuisce le ricchezze della Chiesa
titolo San Lorenzo distribuisce le ricchezze della Chiesa
autore Bernardo Strozzi anno 1625

Oltre alle classiche raffigurazioni San Lorenzo è infine spesso rappresentato nel momento del suo martirio come nella splendida tela del Guercino.

Martirio di San Lorenzo
titolo Martirio di San Lorenzo
autore Guercino anno 1628

Buongiorno e buona domenica...così!


 

sabato 9 agosto 2025

Proclamazione lutto cittadino per Sandra Manfrè

 PROCLAMAZIONE LUTTO CITTADINO PER IL GIORNO 11 AGOSTO 2025 IN OCCASIONE DELLA MESSA IN SUFFRAGIO DEL VICE QUESTORE DELLA POLIZIA DI STATO SANDRA MANFRE'

CONSIDERATO che il giorno 4 agosto è giunta la notizia del tragico evento riguardante il Vice Questore della Polizia di Stato Sandra Manfrè, eccellente donna e di grande capacità, dai profondi valori e ideali, che ha rappresentato per Lipari e le Eolie un vero orgoglio per la sua preparazione e per i traguardi raggiunti;  

EVIDENZIATO che l’intera comunità è rimasta profondamente scossa e addolorata dalla sua drammatica scomparsa e che lo stesso giorno l’Amministrazione Comunale di Lipari ha

provveduto a pubblicare un apposito avviso per testimoniare tutta la sua stima e, nel contempo, tutta la sofferenza che la sua tragica fine ha destato e lo sgomento nell’intera comunità;

RITENUTO doveroso rappresentare alla famiglia la vicinanza e la solidarietà dell’intera comunità anche in forma pubblica e istituzionale;

ATTESO che dopo le esequie funebri che si sono tenute a Mesagne il giorno dopo, si svolgerà a Lipari – frazione di Pianoconte – una Messa in Suffragio lunedì 11 agosto del c.a., alle ore 19,30,

nella Chiesa di S. Croce;

RITENUTO di interpretare l’unanime sentimento della popolazione, proclamando il lutto cittadino, in segno di rispetto e partecipazione al profondo dolore dei familiari tutti;

ORDINA LA PROCLAMAZIONE del LUTTO CITTADINO per il giorno 11 agosto 2025, in occasione della Messa Solenne in memoria della compianta Sandra Manfrè, tragicamente scomparsa, che avrà svolgimento lo stesso giorno, alle ore 19:30, che si celebrerà nella Chiesa di S. Croce della Frazione di Pianoconte, in segno di cordoglio e intende testimoniare tutta la sua stima e,

nel contempo, tutta la sofferenza che la sua tragica fine che ha destato sgomento nell’intera comunità commossa partecipazione dell’Amministrazione Comunale, della Comunità Liparese ed

Eoliana tutta al dolore della famiglia colpita dal tragico evento.

DISPONE

1. L’esposizione delle bandiere a mezz’asta dal Palazzo Municipale e dai pubblici uffici del territorio comunale.

INVITA

I titolari di attività commerciali e dei pubblici esercizi, le organizzazioni sociali, produttive e sportive ad esprimere la loro partecipazione al lutto cittadino, mediante temporanea sospensione delle attività dalle 19:30 e fino a conclusione della Messa Solenne, e, comunque, nelle forme e nei tempi autonomamente decisi, in segno di rispettoso raccoglimento e di solidarietà

IL SINDACO Dott. Gullo Riccardo

Federalberghi Eolie: "Nessuna dimenticanza per i Cantori Popolari delle Isole Eolie: nel comunicato sono stati citati esclusivamente alcuni appuntamenti annuali"

 Riceviamo e pubblichiamo: In riferimento alla nota personale di Corrado Giannò sul comunicato diffuso da Federalberghi Isole Eolie, desideriamo precisare che l’articolo in questione aveva l’unico obiettivo di evidenziare la straordinaria vitalità culturale delle nostre isole, citando solo alcuni appuntamenti ormai consolidati che integrano quelli in occasione delle manifestazioni religiose, senza entrare nel merito delle singole associazioni organizzatrici.

L’intento era quello di mettere in luce, anche attraverso eventi ricorrenti, la capacità attrattiva delle Eolie, che dall’inizio dell’anno hanno visto caricati sulla piattaforma loveolie.com ben 158 eventi per 203 giorni di programmazione, numero già in crescita.

Si trattava quindi di un invito sia agli organizzatori – che possono inserire autonomamente le proprie iniziative sulla piattaforma (www.loveolie.com/affiliazione) – sia ai turisti, a utilizzare un’agenda eventi che garantisce visibilità gratuita a tutti, con ulteriore rilancio sui canali social e aggiornamenti via WhatsApp (https://bit.ly/3UliDQE). 

Nessuna mancanza di attenzione, dunque, verso i Cantori Popolari delle Isole Eolie, ai quali riconosciamo pienamente valore, impegno e meriti nel promuovere il nostro arcipelago, anche in contesti internazionali prestigiosi. Federalberghi Isole Eolie – associazione che si autofinanzia al 100% con le quote dei propri associati – sostiene da sempre, nei limiti delle proprie possibilità, eventi e iniziative culturali, offrendo ospitalità e collaborazione a numerosi organizzatori locali, tra cui anche i Cantori, dei quali siamo da sempre convinti sostenitori.

Un fondo strutturale per la crisi idrica a Lipari. L'articolo di Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 9 agosto 2025


 

Ventitreesimo Giro Podistico delle Eolie: svelate le tappe. Il via l'1 settembre

Cresce l’attesa per il “23° Giro Podistico a Tappe delle Isole Eolie” che si correrà, dall'1 al 6 settembre, sulle strade di Vulcano, Lipari, Stromboli e Salina. 
La manifestazione FIDAL è organizzata dalla Polisportiva Europa Messina con il supporto dei “main sponsor” S2 Sport e Orange Moon. 
I percorsi delle cinque gare in programma: si comincerà l'1 settembre a Vulcano con una tappa di 7,2 km; il giorno successivo protagoniste saranno le viuzze di Stromboli in una prova di 7500 metri; il secondo trasferimento sarà (mercoledì 3) a Lipari, dove verrà riproposta, dopo alcuni anni, l’Acquacalda-Canneto in linea di 6,5 km; dopo 24 ore di riposo, venerdì 5 la Malfa-Rinella di 9 km; l’ultimo appuntamento di 6500 metri è fissato per sabato 6 a Vulcano, dove calerà il sipario sulla 23^ edizione.



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🌋 𝟏𝟎𝟎 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐂𝐚𝐦𝐢𝐥𝐥𝐞𝐫𝐢 – A Stromboli la Pro Loco organizza: 𝐂𝐨𝐧𝐯𝐞𝐫𝐬𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 “𝐋𝐚 𝐭𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐜𝐢 𝐟𝐚 𝐝𝐢𝐫𝐞”

Nella cornice suggestiva di Stromboli, tra il mare e il vulcano, si celebra il Centenario di Andrea Camilleri con un incontro che unisce memoria, parole e riflessione.

📅 Il 12 agosto alle ore 19:00 presso l’𝐇𝐨𝐭𝐞𝐥 𝐕𝐢𝐥𝐥𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐒𝐭𝐫𝐨𝐦𝐛𝐨𝐥𝐢, il giornalista Marcello Sorgi e Gianluca Verzelli dialogheranno su 𝐋𝐚 𝐭𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐜𝐢 𝐟𝐚 𝐝𝐢𝐫𝐞, titolo che evoca il legame profondo tra il pensiero e la parola, tra l’immaginazione e la scrittura.

Sarà un’occasione per riscoprire, attraverso racconti, aneddoti e testimonianze, la figura di Camilleri: l’autore capace di dare vita a Vigata, di reinventare la lingua e di raccontare la Sicilia in modo universale.

L’incontro, organizzato dalla Proloco Amo Stromboli APS, rientra nel ricco programma di iniziative dedicate ai 100 anni di Andrea Camilleri

🎟 Ingresso libero fino a esaurimento posti

❤️‍🔥 L'evento è stato inserito nel calendario nazionale dei festeggiamenti per i 100 anni di Camilleri dal Fondo Nazionale Andrea Camilleri 

#Camilleri100 #AndreaCamilleri

Da Rinascita eoliana: "𝐂𝐀𝐏𝐑𝐄 𝐈𝐍𝐒𝐄𝐋𝐕𝐀𝐓𝐈𝐂𝐇𝐈𝐓𝐄 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐄 𝐈𝐒𝐎𝐋𝐄 𝐄𝐎𝐋𝐈𝐄. 𝐀 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐚𝐟𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐨𝐥𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐩𝐫𝐨𝐛𝐥𝐞𝐦𝐚 𝐯𝐞𝐧𝐭𝐞𝐧𝐧𝐚𝐥𝐞, 𝐝𝐞𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐧𝐞𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨"

Una riunione tecnica si è svolta ieri mattina in video conferenza, richiesta dal Sindaco Gullo e convocata dall’Assessore regionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e alla pesca mediterranea Salvatore Barbagallo, con tutti gli enti competenti nella gestione della riserva naturale del comune di Lipari: Il Dipartimento dello Sviluppo Rurale (ente gestore della riserva), il Dipartimento ambiente, l’Assessorato regionale territorio e ambiente, il Corpo forestale della regione siciliana.
Richiamate le iniziative messe in campo negli ultimi anni dal Dipartimento sviluppo rurale, volte all’attuazione di un piano di eradicazione purtroppo fallito per l’isola di Alicudi, e altri due bandi per la cattura delle capre, andati deserti, e’ stato esposto un nuovo piano di intervento che potrà essere avviato solo a conclusione della stagione turistica in corso.
Il sindaco Gullo ha rappresentato con chiarezza i disagi della popolazione e i danni ambientali causati dal proliferare delle capre inselvatichite in particolare ad Alicudi e a Ginostra/Stromboli, chiedendo con forza una maggiore presenza su quei territori di personale qualificato, inviato dalle istituzioni competenti, che possa vigilare e monitorare il fenomeno, sostenendo i cittadini, soprattutto durante il periodo turistico in corso.
In questo tempo, e’ necessario programmare l’intervento di eradicazione da avviare a ottobre, quando la minore presenza di turisti consentirà migliori e più sicuri margini operativi.

Buon compleanno a...

... Davide Starvaggi, Domenico Genovese, Giuseppe La Macchia, Gaetana Biviano, Fulvio Biviano, Mimmo Lisa






Scrivevamo così...oggi...lo scorso anno


 

I Cantori popolari promuovono le Eolie nel mondo...ma Federalberghi se ne "dimentica" ( L'amarezza di Corrado Giannò)

Gent.mo direttore, 
con la presente chiedo gentilmente, a titolo STRETTAMENTE PERSONALE, di poter essere ospitato tra le pagine del suo quotidiano on line, relativamente ad un articolo di recente apparso ed a firma del Presidente Federalberghi Isole Minori della Sicilia, Christian Del Bono. Premetto che quanto dallo stesso asserito può essere, più o meno condivisibile, la mia attenzione si è soffermata, ed è stata pertanto catturata, dalla frase: ”…. il ricco palinsesto spazia da manifestazioni culturali a festival di richiamo Internazionale, da concerti a sagre…etc”.

Nello stesso articolo il Presidente cita giustamente anche i nomi delle varie Associazioni, ed è qui che comincio a condividere meno quanto scritto. La motivazione, è semplicissima e non vuole essere una critica, bensì la richiesta di prestare maggiore attenzione a quanto si esclama se questo, come spero e credo nella circostanza, viene fatto non per partito preso, ma per pura e causale dimenticanza di non includere qualcuno, a favore di un altro.

In ogni caso, rimane un pò di amaro in bocca tra chi, ritengo personalmente, ha dato e continua a dare lustro al Nostro Arcipelago ormai da quasi mezzo secolo e nella circostanza, il riferimento va all’Associazione dei “Cantori Popolari delle Isole Eolie” che, in forza dei motivi validissimi da lei addotti è proprio tra le poche se non l’unica, che nel mondo intero (Australia, America, Russia, Spagna, Polonia, Austria, Ungheria, Portogallo etc etc etc) solo per citarne alcuni, ha visitato e portato alto e con grande fierezza il nome dell’Italia, della Sicilia e delle Eolie. Ha avuto l’onore di essere presente con un proprio elemento all’interno del Consiglio Direttivo della Federazione Nazionale F.I.T.P., di annoverare tra le proprie fila un “Padre del Folklore” successivamente insignito del Diploma di riconoscimento di “Eccellenza Mondiale” come Regista – Coreografo.

Solo alcuni esempi che non possono essere dimenticati soprattutto da lei il quale, anche nel contesto delle annuali proposte di iniziative che il gruppo porta avanti, in più circostanze è stato da noi spronato a collaborare, attraverso la Federalberghi Isole Eolie, ma con risposte, mi consenta, che non sono mai state all’altezza, nonostante la valenza mondiale dei vari progetti. Ed allora, da qui la mia personale amarezza, sarebbe stato più onesto intellettualmente non citare nessuno oppure, ma capisco non era semplice, elencare tutti. Quindi proprio per non sminuire il lavoro e gli innumerevoli sacrifici di chi, promuove le Eolie a tutto tondo e non lo fa in una nicchia ristretta di paese ma, bensì, nel mondo intero, sento doveroso ringraziare e spronare questi giovani, ambasciatori della nostra cultura, che portano nel mondo i colori e le tradizioni del nostro paese con passione ed orgoglio.

Grazie per il vostro impegno nel diffondere la bellezza e la ricchezza della nostra terra, creando ponti tra culture diverse. La vostra associazione è un faro di cultura, del sapere che illumina il mondo con l’arte del nostro paese. Siete un esempio di come la passione e la dedizione possano superare i confini, unendo le persone attraverso la cultura, la musica, il canto ed il ballo. Siete ammirati per il vostro continuo ed incessante lavoro nel preservare e condividere le nostre tradizioni, rendendole vive e accessibili a tutti.

Credo che ci sia veramente poco da aggiungere, ora spetta a lei, Carissimo Presidente, valorizzare con un tangibile atto, una visibile iniziativa, chi alla promozione delle Eolie nel mondo, senza secondi fini, ci ha creduto, ci crede e ci crederà ancora. 

Con dovuta stima, Le auguro buon lavoro.
Corrado Giannò

Oggi, 9 agosto: Santa Teresa Benedetta della Croce


Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein) nacque il 9 agosto, è una delle figure più straordinarie, affascinanti e complesse dello scorso secolo. Fu tra le pochissime donne del suo tempo che poté studiare e insegnare filosofia, inoltrandosi nei sentieri di una ricerca esistenziale, da sempre riservata quasi esclusivamente ai maschi. E lo ha fatto con esiti felicissimi, riuscendo a imporsi, accanto a uno dei grandi maestri della filosofia del Novecento, Edmund Husserl. 

Come lei stessa ha confessato, «dall'età di tredici anni fui atea perché non riuscivo a credere nell'esistenza di Dio». Ma, protesa in una ricerca incessante e radicale della verità, impegnata nella soluzione dei grandi problemi della vita, non poteva non imbattersi nella verità di Dio, un Dio che in Gesù mette in gioco tutto per gli uomini, che non si arresta neppure di fronte al dolore e alla morte. 
La verità di Dio sta proprio nel suo affermarsi attraverso la debolezza della croce e della morte. La scoperta che, in Gesù, Dio ha condiviso con noi tutto, fa nascere quell'abbandono in lui che caratterizza la vita di quanti sanno che, dalla venuta di Gesù in poi, Dio non ha mai abbandonato l'uomo. 
Queste certezze hanno illuminato la vita di Edith Stein, nata a Breslavia nel 1891. Ultima di sette fratelli di un'agiata famiglia ebrea, ha percorso con successo il ciclo di studi, occupandosi soprattutto di psicologia e di ricerca filosofica nell'università della sua città natale e poi in quelle di Gottinga e di Friburgo, come allieva prima e assistente poi del celebre filosofo Edmund Husserl. Quando nel 1917 si laureò, aveva già al suo attivo una serie di studi importanti che le avrebbero aperto le porte della carriera accademica. Ma successero alcuni fatti che diedero alla sua vita una svolta radicale. 
Il pensiero di Dio, che un tempo neppure la sfiorava, cominciò a insinuarsi prepotentemente nella sua vita, sulla spinta anche di alcuni avvenimenti. Nella prima guerra mondiale moriva un professore che lei stimava molto. Fu un grande dolore per tutti, soprattutto per la moglie, la quale, anziché crollare sotto il peso di quel dramma, trovò nel rapporto con Dio la forza di iniziare una nuova vita. Edith ne fu profondamente colpita. «Fu il mio primo incontro con la croce — scriverà ricordando il fatto — e con la forza che essa comunica in chi la porta». 
La ricerca della verità la condusse verso la verità di Dio. Nel 1921 il cammino di avvicinamento giungeva alla conclusione. Ospite di un'amica, fu da questa invitata a scegliersi un libro tra i molti di cui era fornita la sua biblioteca. Edith allungò la mano a caso e ne estrasse uno alquanto voluminoso: era l'autobiografia di santa Teresa d'Avila. Lo lesse d'un fiato. «Chiudendolo —ha poi scritto — mi sono detta: questa è la verità». 
Santa Teresa aveva sintetizzato in un motto la sua fede: «Dio basta». Edith lo fece suo. L'approdo al cattolicesimo avvenne il giorno di capodanno del 1922, quando ricevette il battesimo. La sua scelta di farsi cattolica la mise in vivace contrasto con la madre, che era molto legata alla religione ebraica. Dopo la conversione, Edith insegnò nel collegio delle domenicane di Speyer e viaggiò molto in Germania e all'estero. Nel 1932 insegnò pedagogia a Miinster. Ma il regime nazista aveva già cominciato a discriminare gli ebrei, costringendoli a lasciare insegnamento. Gli eventi infausti accelerarono un proposito che la Stein aveva già maturato, quello di dedicarsi alla vita contemplativa. E così, lasciandosi alle spalle una prestigiosa carriera, si annullava nell'anonimato nel Carmelo di Colonia, con il nome di Teresa Benedicta a Cruce. 

Il Carmelo è una grande scuola di umiltà. Edith dovette mettere da parte i suoi libri per dedicarsi come le altre sorelle alle faccende domestiche: si adeguò alle esigenze della vita comune con gioia, per seguire Gesù anche nelle quotidiane umili cose. Nel 1938 con la professione perpetua decideva di essere per sempre carmelitana. 
L'odio contro gli ebrei intanto divampava in Germania. La presenza di Edith, pur sempre ebrea nonostante la conversione al cristianesimo, nel Carmelo di Colonia costituiva un pericolo per le sue consorelle. Si trasferì allora in Olanda, nel Carmelo di Echt, dove si dedicò allo studio della figura e dell'opera di san Giovanni della Croce, grande riformatore, assieme a santa Teresa d'Avila, della vita carmelitana. 
Nel 1940 i tedeschi invasero l'Olanda, l'odio contro gli ebrei cominciò a mietere vittime anche lì. Edith dovette appuntare sull'abito monastico la stella gialla che la segnalava come ebrea. E non fu la sola delle umiliazioni. I tempi s'erano fatti duri. «Sono contenta di tutto — scriveva —; solo se si è costretti a portare la croce in tutto il suo peso, si può conquistare la saggezza della croce». 
Il 2 agosto 1942 i tedeschi irruppero nel Carmelo, prelevarono Edith, assieme alla sorella Rosa, fattasi anche lei carmelitana, e le avviarono al campo di raccolta di Westerbork, da dove il 7 agosto venne deportata ad Auschwitz: lì, in uno dei lager più tristemente noti per l'insana crudeltà dell'uomo, forse un paio di giorni dopo, finiva assieme alle altre compagne di sventura nelle camere a gas e poi nel forno crematorio. 
Un ebreo scampato allo sterminio, che fu testimone delle ultime ore di Edith, ha descritto la sua serenità, la calma, l'incessante prodigarsi per gli altri, preda della disperazione e dello sconforto. Si occupava soprattutto delle donne: le consolava, cercava di calmarle, le aiutava; si prendeva cura dei figli di quelle mamme che, impazzite dal dolore, li abbandonavano. «Vivendo nel lager in un continuo atteggiamento di disponibilità e di servizio — scrive il testimone — rivelò il suo grande amore per il prossimo». 
Ebrea per nascita, cristiana per scelta, dopo un lungo cammino di ricerca e di approfondimento dei vari aspetti della conoscenza, portando ai più alti livelli le istanze spirituali delle due religioni, ha poi volato alto nei cieli della mistica, ed è diventata esempio affascinante e trascinante per quanti, laici e credenti di varie religioni, cercano la verità con amore tenace e coraggioso. 
Papa Giovanni Paolo II l'ha proclamata beata nel duomo di Colonia 1'1 maggio 1987 e Santa 1'11 ottobre 1998, nella basilica di San Pietro a Roma, e poi l'ha anche dichiarata patrona d'Europa.

Buongiorno...così!


 

venerdì 8 agosto 2025

Isole Eolie, eventi culturali nel paradiso delle vacanze. L'articolo di Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud dell'8 agosto


 

Vulcano, passo avanti per la riapertura della "pozza". L'articolo di Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud dell'8 agosto 2025



 

Buon compleanno a...

...Graziella Tesoriero Merrina, Carmelita Merlino, Emanuele Paino, Giuseppe Strozzi, Bartolo Giunta, Laura Cannistrà, Mimmo Mollica, Enrico Alessandro, Salvatore Portelli, Simone Cincotta, Giovanni Panarea, Gianluca Reitano, Silvana Cincotta



In 7 foto del nostro collaboratore Bartolo Ruggiero la Processione di San Gaetano ad Acquacalda (07.08.2025)






 

Emergenza Idrica e onere del rifornimento idrico delle isole minori. Associazioni e comitati scrivono alle Istituzioni

 

OGGETTO: Emergenza Idrica e onere del rifornimento idrico delle isole minori.

Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri; Ministero dell’Interno; Ministero dell’Economia e delle Finanze; Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; Regione Siciliana – Presidenza e Dipartimento Acque e Rifiuti; Prefetto di Messina

OGGETTO: Emergenza Idrica e onere del rifornimento idrico delle isole minori.
I sottoscritti, in rappresentanza delle principali associazioni imprenditoriali, ricettive e sociali del Comune di Lipari, richiamano con forza l’attenzione delle Istituzioni competenti sul dovere costituzionale e legislativo dello Stato nel garantire un approvvigionamento idrico adeguato, continuo e sostenibile alle isole minori.
Non si tratta di una rivendicazione nuova, ma del rispetto di un principio giuridico consolidato, sancito da ben precise norme di legge, che lo Stato ha l’obbligo di onorare.
Ricordiamo, a tal fine, il quadro normativo vigente:
* Legge 9 maggio 1950, n. 307 – Prima normativa specifica che attribuisce allo Stato l’onere del rifornimento idrico delle isole minori.
* Legge 19 maggio 1967, n. 378 – Ribadisce la responsabilità statale, prevedendo l’approvvigionamento tramite reti comunali e convenzioni per il trasporto.
* Legge 21 dicembre 1978, n. 861 – Aumenta le autorizzazioni di spesa e avvia il trasferimento gestionale alle Regioni, mantenendo comunque il ruolo operativo della Marina Militare nelle Regioni a Statuto Speciale.
* Legge 30 dicembre 2020, n. 178 (Legge di Bilancio 2021) – Istituisce presso il Ministero dell’Interno uno specifico fondo per il rifornimento idrico dei comuni delle isole minori, riconoscendo la natura strategica e nazionale della questione.
Alla luce di quanto sopra, chiediamo con determinazione che tale principio venga riconosciuto pienamente e definitivamente, e che si agisca con urgenza in sede legislativa e amministrativa per garantire:
* L’assegnazione stabile di risorse economiche adeguate ai Comuni insulari dotati di dissalatori;
* Il sostegno diretto ai costi strutturali di produzione e acquisto dell’acqua dissalata, oggi insostenibili per i bilanci locali;
* La fine immediata di una condizione di iniquità che penalizza gravemente i cittadini, le imprese e gli enti locali delle isole minori.
Non è più accettabile che territori italiani connotati da una peculiarità geografica riconosciuta anche dalla Costituzione siano costretti a vivere in condizioni di emergenza idrica perenne, senza certezze, senza copertura finanziaria stabile, e senza la garanzia di un diritto essenziale come l’accesso all’acqua.
Chiediamo con forza l’istituzione immediata di un fondo strutturale e permanente, finalizzato a sostenere in modo equo, continuativo e responsabile l’approvvigionamento idrico delle isole minori italiane, a partire dai Comuni che già utilizzano impianti di dissalazione.
È tempo che lo Stato si riappropri delle proprie responsabilità e restituisca alle comunità insulari la dignità, la sicurezza e la continuità dei servizi che meritano, nel pieno rispetto delle leggi e della Costituzione.
Rimaniamo a disposizione per fornire ogni utile elemento tecnico e normativo, e ci rendiamo disponibili per un incontro urgente con le autorità competenti, volto a definire i termini concreti di attuazione di quanto richiesto.
In attesa di riscontro, porgiamo distinti saluti. Lipari 07/08/2025
I FIRMATARI
A.D.E. Associazione Diportisti Eoliani (Felicino Mirabito); ARIE Associazione Ristoratori Isole Eolie (Angelino Paino); Associazione Albergatori Panarea (Salvatore Tesoriero); Associazione Ama le Eolie (Emanuele Carnevale); Associazione dei Tecnici Eoliani (Gaetano Barca); Assoimprese Isole Eolie (Maurizio Cipicchia); Assobalneari (Luigi Sabatini); Associazione I.Dee di Lipari (Emanuela Mondiello); BiodistreFo Isole Eolie (Danilo Conti); Comitato Eolie 20-30 (Danilo Conti); Comitato TrasporC Isole Eolie (Sara Tomasello); CondoFa Isole Slow Siciliane (Venanzio Iacolino); Confesercenti Messina (delegata per Confesercenti Isole Eolie Monte Domenica); Hiera associazione culturale (Gilberto Iacono); Italia Nostra Isole Eolie (Angelo Sidoti); La Fucina di Efesto (Gaia Toni); Proloco Amo Stromboli APS (Rosa Oliva); Proloco Vivi Vulcano (Serena Torre); Soroptimist International Club Lipari-Isole Eolie (Tiziana De Luca)

Al Bioparco di Roma, nate 52 rarissime lucertole delle Eolie

Nel Rettilario del Bioparco di Roma sono nate 52 rarissime lucertole delle Eolie (Podarcis raffonei), e altre uova sono prossime alla schiusa, grazie al progetto europeo LIFE EOLIZARD. Gli esemplari nati verranno introdotti nell’arcipelago delle Eolie la prossima primavera.

 

Si tratta di un evento straordinario per la conservazione di questo rettile endemico dell’arcipelago delle Eolie, classificato tra le specie a più alto rischio di estinzione nel bacino del Mediterraneo, minacciato dalla perdita di habitat e dalla competizione con la lucertola campestre Podarcis siculus, una specie aliena invasiva.

 

Il progetto LIFE EOLIZARD si prefigge di mitigare il rischio di estinzione attraverso un programma integrato di conservazione ex situ (in ambiente controllato) e in situ (in natura).

 

Le piccole lucertole, che alla nascita misurano pochi centimetri, si trovano in una nursery appositamente allestita in un’area tecnica del Rettilario, non sono dunque visibili al pubblico per garantire loro la massima tranquillità. L

 

La fase di riproduzione in ambiente controllato è iniziata lo scorso aprile, con la formazione di coppie guidata da un approfondito screening genetico mirato a garantire la massima diversità genetica degli esemplari appena nati. Ogni coppia è stata collocata in speciali terrari, dotati di cassette contenenti terra umida, che si sono rivelate ambienti ideali per la deposizione delle uova. Queste sono state trasferite in incubatrici termoregolate a una temperatura costante di 29–30°, con condizioni di umidità ottimali. Durante l'incubazione, della durata media di 40 giorni, il team del rettilario del Bioparco ha effettuato regolari controlli per verificare la fertilità delle uova e assicurare il corretto sviluppo embrionale, eliminando quelle sterili o non sviluppate.

 

Le 52 nascite rappresentano un successo che testimonia la validità delle tecniche adottate e l’importanza della ricerca scientifica applicata alla conservazione. Una tappa fondamentale per il futuro della specie.

 

Il progetto LIFE EOLIZARD (101114121), finanziato dalla Commissione Europea e avviato a giugno 2023, continuerà nei prossimi mesi con il monitoraggio delle nuove nascite, la raccolta dei dati genetici e comportamentali e il rafforzamento delle popolazioni esistenti in natura.


La lucertola delle Eolie è oggi confinata in pochi isolotti a causa della frammentazione dell’habitat e della competizione con la lucertola campestre. Ogni popolazione di P. raffonei presenta caratteristiche cromatiche e morfologiche uniche, rendendola un vero e proprio simbolo di biodiversità micro-insulare. La creazione di un santuario sicuro per la specie e la costruzione di un programma di allevamento in cattività basato su criteri scientifici rigorosi sono passi fondamentali per garantirne la sopravvivenza nel lungo termine. Il progetto ha un partenariato variegato e competente su diversi fronti, formato da: Università degli Studi di Roma Tre, Associazione Triton ETS, Università degli Studi dell’Aquila, Consiglio Nazionale delle Ricerche - CNR, Fondazione Bioparco di Roma, e una serie di partner associati italiani e internazionali.

Scrivevamo così...oggi...lo scorso anno


 

Oggi, 8 agosto: San Domenico di Guzman

Nato a Calaruega in Spagna nel 1170, da Felice Guzman e Giovanna di Asa, fu subito consacrato al Signore dalla madre sua, la quale aveva già visto in sogno che il figlio era destinato dal Signore a compiere cose grandi nella Chiesa. Appena ne fu capace, la pia Giovanna si prese cura di istruirlo nelle verità cristiane, e Domenico mostrava quanto grande fosse già fin d'allora la sua intelligenza e la sua pietà.

A quattordici anni fu inviato all'Università di Valenza di dove uscì con la laurea in retorica, filosofia e teologia. Divenuto sacerdote e sentendosi inclinato ad una vita piuttosto ritirata dal secolo, entrò fra i Canonici Regolari di S. Agostino, dedicandosi alla conversione degli eretici Albigesi, ma dopo tante fatiche, visto che quello scoglio era troppo duro per essere spezzato da un uomo solo, meditò d'istituire un ordine di uomini religiosi i quali accoppiassero agli esercizi di pietà lo studio delle scienze ecclesiastiche per dedicarsi specialmente alla predicazione: pregò molto il Signore affinchè gli manifestasse la sua divina volontà: e finalmente comunicò il suo disegno ai vescovi della Linguadoca, e tutti unanimemente approvarono; sedici missionari che già con lui faticavano lo seguirono e così l'ordine fu iniziato a Tolosa nel 1215. Fondato a Prouille un monastero di religiose ed un Terz'Ordine, si recava a Roma per ottenere l'approvazione per i nuovi religiosi. La sua istituzione venne così sanzionata nel 1216 assieme alle sue sagge costituzioni, ed il granello di senapa seminato nel fecondo campo della Chiesa, non tardò a dare i suoi copiosi frutti, poiché, ancor vivente, egli ebbe la consolazione di vedere fiorire in molte regioni d'Europa numerosi conventi da lui medesimo fondati. Gli Albigesi si convertirono, gran parte del clero si uni alla santa crociata, e fra i Cristiani si notò presto un forte risveglio.

La principale gloria di S. Domenico é però quella di aver divulgato la bella devozione del S. Rosario. Mentre egli predicava nella Linguadoca per la conversione degli eretici, vedendo che gran parte delle sue fatiche riuscivano vane, ricorse all'intercessione della SS. Vergine: e Maria SS. gli ispirò la recita di 150 Avemaria intercalate da 15 Pater e dalla considerazione di 15 misteri di nostra santa religione. Domenico ed i suoi figli con il Rosario riuscirono a convertire gli ostinati Albigesi; S. Pio V ottenne la celebre vittoria di Lepanto sui Turchi, e tutti i Santi che seguirono ebbero dal Rosario le più belle vittorie sul demonio.

Il santo patriarca, dopo aver compiuto in Roma l'ufficio di maestro del Sacro Palazzo, percorse ancora una volta la Spagna e la Francia, lasciando in esse il profumo delle sue virtù e fondando diversi monasteri: ritornò quindi in Italia per terminare i suoi ultimi giorni nel bacio del Signore. Spirò a Bologna circondato dai suoi religiosi il 6 agosto 1221.


PRATICA. Col Rosario anche noi vinceremo tutte le nostre difficoltà.

PREGHIERA. O Signore, che ti sei degnato illuminare la tua Chiesa mediante le dottrine ed i meriti del Beato Domenico confessore, concedici, per sua intercessione, ch'essa non venga privata degli aiuti temporali, e sempre più progredisca nelle vie dello spirito.

MARTIROLOGIO ROMANO. Memoria di San Domenico, sacerdote, che, canonico di Osma, umile ministro della predicazione nelle regioni sconvolte dall’eresia albigese, visse per sua scelta nella più misera povertà, parlando continuamente con Dio o di Dio. Desideroso di trovare un nuovo modo di propagare la fede, fondò l’Ordine dei Predicatori, al fine di ripristinare nella Chiesa la forma di vita degli Apostoli, e raccomandò ai suoi confratelli di servire il prossimo con la preghiera, lo studio e il ministero della parola. La sua morte avvenne a Bologna il 6 agosto.

Buongiorno...così!


 

giovedì 7 agosto 2025

Dalla Gazzetta del sud del 7 luglio 2025


 

Lipari, cittadinanza onoraria a tre antifascisti. L'articolo di Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 7 agosto 2025


 

Lunedì messa in suffragio a Pianoconte per Sandra Manfre'


 

Come eravamo, luoghi, cose e personaggi delle Eolie di un tempo : Volto liparese - da un filmato del 1964)

Disinfestazione a Lipari e frazioni a partire dal 7 agosto


 

Dissequestrate strutture in uso alla pozza dei fanghi a Vulcano. L'articolo di Eolienews e l'Ansa di Salvatore Sarpi

A quasi due mesi dal sequestro penale, disposto dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, si apre uno “spiraglio” verso la riapertura della pozza dei fanghi di Vulcano, sito che riveste una fondamentale nell’economia turistica dell’isola eoliana.

La Procura della Repubblica di Barcellona, accogliendo l’istanza presentata dall’avvocato Saro Venuto, in rappresentanza della Geoterme Vulcano srl, società che gestisce il sito, ha disposto il dissequestro del chiosco per la vendita dei prodotti termali, di alcuni gazebi, di attrezzature varie e di tre servizi igienici: tutti ubicati all’interno dell’area della pozza dei fanghi.

L’atto è stato notificato, dai carabinieri in servizio nell’isola di Vulcano, al signor Gustavo Conti, nelle vesti di legale rappresentante della società vulcanara e custode giudiziale del sito.

Come si ricorderà il sequestro del sito era scattato dopo che l’otto giugno, un turista lombardo, affetto da diabete, aveva riportato gravi ustioni agli arti inferiori, pochi minuti dopo essersi immerso nel laghetto termale, nonostante la cartellonistica ben evidenziasse il divieto a chi è affetto da tale patologia.

L' ANSA di Salvatore Sarpi


Dissequestrate parti strutture pozza dei fanghi a Vulcano

LIPARI, Agosto 7 ANSA - La Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, accogliendo l’istanza presentata dall’avvocato Saro Venuto, in rappresentanza della Geoterme Vulcano srl, società che gestisce il sito della pozza dei fanghi di Vulcano, ha disposto il dissequestro del chiosco per la vendita dei prodotti termali, di alcuni gazebi, di attrezzature varie e di tre servizi igienici (Ansa)

Buon compleanno a...

 ...Giovanni Aricò, Elena Poltero, Bartolo Sciacchitano, Valeria Puglisi, Ani Shermadhi, Barbara Gallo 




Scrivevamo così...oggi...lo scorso anno

 Comunicazione: Eureka informa la gentile clientela che vi sono problemi sulla rete Wind. Interessata anche Iliad.

Il guato dipende da un taglio sulla fibra Telecom

Oggi, 7 agosto: San Gaetano Thiene

Gaetano nacque a Vicenza nell'anno 1480 da pii genitori. La madre sua, Maria Porta, fin dai primi istanti di sua vita lo consacrò alla B. Vergine, e fatto più grandicello gli impartì una sana istruzione religiosa.

Ad esempio di Gesù adolescente, Gaetano, mentre cresceva nello spirito, faceva pure gran profitto nello studio. Mandato a studiare a Padova, si distinse specie nella teologia ed ottenne la laurea dottorale. Il suo desiderio però era di vivere nell'umiltà e nel nascondimento, e desiderando entrare in religione si recò a Roma ove si diede ad una vita ritirata e devota. Anche nella sua elezione a protonotario apostolico, accettata unicamente per ubbidienza al Papa, risplendette la sua umiltà, dimodoché appena ne fu libero, volle tornare nuovamente nella sua patria e quivi darsi al servizio dei poveri e degli ammalati.


In seguito, ispirato dal Signore a riformare i costumi sia del popolo che del clero, si recò nuovamente a Roma e lì iniziò la sua opera. Unitosi ad alcuni suoi ferventi compagni, compose alcune regole per presentarle al Papa.

Nel 1524 ne ottenne l'approvazione, e Pietro Caraffa, che salì poscia al trono pontificio col nome di Paolo III, fu il primo superiore della Congregazione teste fondata. Le basi della riforma erano poste: molti sacerdoti entrarono a far parte dei Chierici Regolari Teatini ed operarono un gran bene in tutta la città. Poco tempo dopo, costretto a fuggire da Roma a cagione di una guerra, passò a Venezia dove fondò un suo convento. Napoli fu il campo delle sue ultime fatiche apostoliche: questa città ha pure la gloria di possedere il suo corpo ed il principale convento da lui fondato.


Già vicino a ricevere il premio, ai medici che lo consigliavano di lasciar le penitenze, almeno nell'ultima ora, egli rispondeva: « Il mio Signore e Salvatore è morto sulla croce: lasciatemi almeno morire sulla cenere », e dalla cenere passò alla gloria dei Beati il 7 agosto 1547.

PRATICA. L'esempio di questo Santo ci ricorda l'insegnamento di Gesù Cristo: «Beati i poveri di spirito, perchè di essi è il regno dei cieli ».

PREGHIERA. O glorioso S. Gaetano, che hai amato il Signore con cuore puro ed ammirabile distacco dal mondo, intercedi presso Dio, affinchè noi pure, imitando le tue virtù, possiamo raggiungere la gloria.

MARTIROLOGIO ROMANO. San Gaetano da Thiene, sacerdote, che a Napoli si dedicò a pie opere di carità, in particolare adoperandosi per i malati incurabili, promosse associazioni per la formazione religiosa dei laici e istituì i Chierici regolari per il rinnovamento della Chiesa, rimettendo ai suoi discepoli il dovere di osservare l’antico stile di vita degli Apostoli.