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venerdì 12 settembre 2025

Oggi, 12 settembre: Santissimo Nome di Maria

 Dopo il nome di Gesù non v'è nome più dolce, più potente, più consolante che quello di Maria; nome dinanzi a cui s'inchinano riverenti gli Angeli, la terra si allieta, l'inferno trema.

Tre sono i principali significati di questo nome:

Mare: dall'ebraico Maryam, nome adatto ad esprimere la sovrabbondanza delle grazie sparse sopra di lei. Come invero tutti i fiumi sboccano nell'oceano, così tutti i tesori delle grazie celesti, tutte le eccelse prerogative e carismi furono versati sopra l'anima della Vergine, la quale è chiamata: « Madre di grazie ».

Amarezza: anche questo conviene moltissimo alla Vergine il cui cuore nuotò in un mare di angoscia, precisamente come aveva predetto il Profeta: « Immenso come il mare è il tuo cordoglio ». Come la Vergine era stata colmata più di tutti i Santi di grazia, così più di tutti loro doveva bere il calice amaro della passione del suo Figliuolo Gesù.

Stella: con questo appellativo la Chiesa invoca la Vergine nel bellissimo inno « Ave, Maris Stella ». S. Bernardo intreccia sapientemente a questo significato le più belle pagine di eloquenza e le più consolanti considerazioni: « Ella è la pura e gloriosa stella che sorge da Giacobbe ed illumina tutto il mondo; la sua luce brilla nei cieli e penetra negli abissi, percorre la terra, infiamma d'amor divino ogni cuore, suscita le virtù e distrugge il vizio. Ella è la candida e dolce stella dalla Provvidenza innalzata sopra il profondo mare dell'universo, per illuminarlo con lo splendore del suo esempio ». Maria è ancora giubilo al cuore, melodia soave all'orecchio, balsamo salutare ad ogni sorta di miserie; come l'arcobaleno indica la fine della tempesta ed annunzia il ritorno della calma, così il nome di Maria entrato in un'anima ne allontana il peccato e la dispone alla pace col Signore.

Il culto del Santissimo Nome della beata Vergine Maria che il Martirologio Romano ricorda in questo giorno, rievoca l' amore della Madre di Dio verso il suo Figlio santissimo ed è proposta ai fedeli la figura della Madre del Redentore, perché sia invocata con profonda devozione. E' un culto che si diffuse nel corso dei secoli in tutta la Chiesa, ed i Pontefici arricchirono d'indulgenze l'invocazione dei nomi di Gesù e di Maria.

Nel 1513 il Papa Giulio II da Roma concesse alla Spagna una festa in onore del nome di Maria. San Pio V la sopprese, Sisto V la ripristinò e si estese poi nel 1671 al Regno di Napoli fino a raggiungere Milano. Dopo la vittoria riportata nel nome di Maria contro i Turchi da Giovanni Sobieski, re di Polonia, il Beato Pontefice Innocenzo XI il 12 settembre 1683, in memoria e grato del prodigio, estese questa festa a tutta la Chiesa, fissandola alla domenica fra l'Ottava della Natività. Fu infine san Pio X a riportarla al 12 settembre.

PRATICA. S. Bernardo ci raccomanda: «Nei pericoli, nelle angustie, nelle perplessità, invoca Maria. Un sì bel nome non si parta dalla tua bocca, non si parta dal tuo cuore ».

PREGHIERA. Deh! concedi, Dio onnipotente, che tuoi fedeli, i quali si rallegrano del nome e della protezione della SS. Vergine Maria, siano liberati, per la sua amorevole intercessione, da tutti i mali in terra, e meritino di giungere ai gaudii eterni nel cielo.
MARTIROLOGIO ROMANO. In questo giorno si rievoca l'ineffabile amore della Madre di Dio verso il suo santissimo Figlio ed è proposta ai fedeli la figura della Madre del Redentore perché sia devotamente invocata.

Santissimo Nome di Maria
autore Ilian Rachov titolo Madonna col Bambino


Scrive il Manzoni:

IL NOME DI MARIA


Tacita un giorno a non so qual pendice Salia d'un fabbro nazaren la sposa; Salia non vista alla magion felice D'una pregnante annosa;

E detto: "Salve" a lei, che in reverenti Accoglienze onorò l'inaspettata, Dio lodando, sclamò: Tutte le genti Mi chiameran beata.

Deh! con che scherno udito avria i lontani Presagi allor l'età superba! Oh tardo Nostro consiglio! oh degl'intenti umani Antiveder bugiardo!

Noi testimoni che alla tua parola Ubbidiente l'avvenir rispose, Noi serbati all'amor, nati alla scola Delle celesti cose,

Noi sappiamo, o Maria, ch'Ei solo attenne L'alta promessa che da Te s'udia, Ei che in cor la ti pose: a noi solenne È il nome tuo, Maria.

A noi Madre di Dio quel nome sona: Salve beata! che s'agguagli ad esso Qual fu mai nome di mortal persona, O che gli venga appresso?

Salve beata! in quale età scortese Quel sì caro a ridir nome si tacque? In qual dal padre il figlio non l'apprese? Quai monti mai, quali acque

Non l'udiro invocar? La terra antica Non porta sola i templi tuoi, ma quella Che il Genovese divinò, nutrica I tuoi cultori anch'ella.

In che lande selvagge, oltre quei mari Di sì barbaro nome fior si coglie, Che non conosca de' tuoi miti altari Le benedette soglie?

O Vergine, o Signora, o Tuttasanta, Che bei nomi ti serba ogni loquela! Più d'un popol superbo esser si vanta In tua gentil tutela.

Te, quando sorge, e quando cade il die, E quando il sole a mezzo corso il parte, Saluta il bronzo, che le turbe pie Invita ad onorarte.

Nelle paure della veglia bruna, Te noma il fanciulletto; a Te, tremante, Quando ingrossa ruggendo la fortuna, Ricorre il navigante.

La femminetta nel tuo sen regale La sua spregiata lacrima depone, E a Te beata, della sua immortale Alma gli affanni espone;

A Te che i preghi ascolti e le querele, Non come suole il mondo, né degl'imiE de' grandi il dolor col suo crudele Discernimento estimi.

Tu pur, beata, un dì provasti il pianto, Né il dì verrà che d'oblianza il copra: Anco ogni giorno se ne parla; e tanto Secol vi corse sopra.

Anco ogni giorno se ne parla e plora In mille parti; d'ogni tuo contento Teco la terra si rallegra ancora, Come di fresco evento.

Tanto d'ogni laudato esser la prima Di Dio la Madre ancor quaggiù dovea; Tanto piacque al Signor di porre in cima Questa fanciulla ebrea.

O prole d'Israello, o nell'estremo Caduta, o da sì lunga ira contrita, Non è Costei, che in onor tanto avemo, Di vostra fede uscita?

Non è Davidde il ceppo suo? Con Lei Era il pensier de' vostri antiqui vati, Quando annunziaro i verginal trofei Sopra l'inferno alzati.

Deh! a Lei volgete finalmente i preghi, Ch'Ella vi salvi, Ella che salva i suoi; E non sia gente né tribù che neghi Lieta cantar con noi:

Salve, o degnata del secondo nome, O Rosa, o Stella ai periglianti scampo, Inclita come il sol, terribil come oste schierata in campo.


Nome di Maria

PREGHIERA AL NOME DI MARIA



O potente Madre di Dio e Madre mia Maria, è vero che non sono degno neppure di nominarti, ma Tu mi ami e desideri la mia salvezza.

Concedimi, benché la mia lingua sia immonda, di poter sempre chiamare in mia difesa il tuo santissimo e potentissimo nome, perché il tuo nome è l'aiuto di chi vive e la salvezza di chi muore.

Maria purissima, Maria dolcissima, concedimi la grazia che il tuo nome sia da oggi in poi il respiro della mia vita. Signora, non tardare a soccorrermi ogni volta che Ti chiamo, poiché in tutte le tentazioni e in tutte le mie necessità non voglio smettere di invocarti ripetendo sempre: Maria, Maria.


Così voglio fare durante la mia vita e spero particolarmente nell'ora della morte, per venire a lodare eternamente in Cielo il tuo amato nome: "O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria".

Maria, amabilissima Maria, che conforto, che dolcezza, che fiducia, che tenerezza sente l'anima mia anche solo nel pronunciare il tuo nome, o soltanto pensando a Te! Ringrazio il mio Dio e Signore che Ti ha dato per mio bene questo nome così amabile e potente.

O Signora, non mi basta nominarti qualche volta, voglio invocarti più spesso per amore; voglio che l'amore mi ricordi di chiamarti ad ogni ora, in modo tale da poter esclamare anch'io insieme a Sant'Anselmo: "O nome della Madre di Dio, tu sei l'amore mio!".

Mia cara Maria, mio amato Gesù, i vostri dolcissimi Nomi vivano sempre nel mio ed in tutti i cuori. La mia mente si dimentichi di tutti gli altri, per ricordarsi solo e per sempre di invocare i vostri Nomi adorati.

Mio Redentore Gesù e Madre mia Maria, quando sarà giunto il momento della mia morte, in cui l'anima dovrà lasciare il corpo, concedetemi allora, per i vostri meriti, la grazia di pronunciare le ultime parole dicendo e ripetendo: "Gesù e Maria vi amo, Gesù e Maria vi dono il cuore e l'anima mia".

(Sant'Alfonso Maria de' Liguori)


INNO AL NOME DI MARIA



Inno al Nome di Maria


O dolce Nome, Maria, Maria,
speme e conforto dell’alma mia,
col cuor sul labbro, finché vivrò:
o dolce Nome, t’invocherò.

Allor che l’alba rimena il giorno,
allor che il sole fa in mar ritorno,
ovunque stia, ovunque andrò:
o dolce Nome, t’invocherò.

Nel mar crudele di questa vita,
se la mia nave andrà smarrita,
a te mia stella mi volgerò;
o dolce nome t’invocherò.

Tu sei la stella che fuga i venti,
che doma e placa l’onde frementi,
che mille e mille navi salvò:
o dolce Nome, t’ invocherò.

La sospirata placida calma
per te sicura godrà quest’alma:
per te beato ognor sarò:
o dolce Nome, t’ invocherò.

Perché sia lungi timore e doglia,
perché sia lungi ogni rea voglia,
a te, Maria. sol penserò:
o dolce Nome, t’ invocherò.

Quando al confine del viver mio,
a quel confine pur giunto anch’io,
l’estreme voci proferirò:
o dolce Nome, t’ invocherò.

In quei tremendi mortali affanni,
del fier nemico le insidie, i danni,
per sì bel nome non temerò:
o dolce Nome, t’ invocherò.



Buongiorno...così!


 

giovedì 11 settembre 2025

Via da Alicudi 500 capre. Saranno trasportate in un'azienda siciliana. L'articolo di Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud dell'11 settembre 2025


 

Lavori urgenti di ripristino e messa in sicurezza del lungomare di Acquacalda: Avviso pubblico Assessorato regionale Territorio ed ambiente


 

Ginostra: Le capre "equilibriste" (due foto)


 

Massimo Riganò torna alla guida del Lipari calcio

COMUNICATO UFFICIALE 03– LIPARI CALCIO**

Scelta di cuore: Massimo Rigano’ torna alla guida della Prima Squadra

La società comunica di affidare la guida tecnica della Prima Squadra a Massimo Riganò, già allenatore del Lipari, inserito da inizio stagione nel nostro organigramma come allenatore dei pulcini/esordienti oltre che come “responsabile tecnico del settore giovanile”.

La sua nomina è dettata non solo dalla sua conoscenza profonda dell’ambiente, ma anche dall’urgenza di presentarsi al meglio ai nastri di partenza di un campionato ormai alle porte.

Con il suo impegno, la sua esperienza e il forte legame con il nostro progetto, siamo certi che riuscirà a trasmettere ai ragazzi la giusta mentalità e a prepararli nel migliore dei modi per affrontare la nuova stagione.

*Forza Lipari!*

Tratte marittime alla Regione. Appello di Confesercenti


 

Buon compleanno a...

...Lorena Coluccio, Enzo Borelli, Bartolo Sarpi, Paola Quadara, Sabrina Quadara, Valentina Famularo, Carmelo Marzo, Adriana Patierno



Accadde...oggi...lo scorso anno


 

Oggi, 11 settembre: Santi Proto e Giacinto

Martiri, santi (epoca incerta). L'esistenza di questi due martiri romani è storicamente provata dal fatto che già nel IV secolo papa Damaso aveva composto una iscrizione per il loro sepolcro.

Leggendario è invece il racconto della loro vita: sarebbero stati due fratelli eunuchi, schiavi della nobile Eugenia, figlia di Filippo il nobile prefetto di Alessandria di Egitto, che convertirono al cristianesimo.



Eugenia avrebbe ceduto i due giovani alla nobile Bassilla, convertitasi a sua volta grazie ai loro insegnamenti. Operarono altre conversioni, finché vennero arrestati e imprigionati costretti all'adorazione degli Dei. Furono infine bastonati a sangue e poi condannati alla decapitazione.

Le ossa di Proto sono venerate nel Collegio di Propaganda Fide, quelle di Giacinto nella chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Roma nel cimitero di Basilla sulla via Salaria antica, deposizione dei santi martiri Proto e Giacinto, che il papa san Damaso celebrò nei suoi versi, recuperando i loro tumuli nascosti sotto terra. In questo luogo, circa quindici secoli dopo sono stati nuovamente ritrovati il sepolcro intatto di san Giacinto e il suo corpo consumato dal fuoco.

Buongiorno...così...con questa foto di Silvia Sarpi




 

mercoledì 10 settembre 2025

Messa di suffragio per Sandra Manfrè nel giorno del suo 42° compleanno

In occasione di quello che sarebbe stato il 42° compleanno di 

Sandra Manfrè 

per volere della famiglia, giorno 11 settembre, alle ore 19:00, sarà celebrata una messa di suffragio nella chiesa di Santa Croce a Pianoconte 

"Serve un confronto sulla gestione delle rotte assegnate alla Sicilia". L'articolo di Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 10 settembre 2025


 

"Eoliani nel mondo", i 4 Comuni gemellati con Mar del Plata. L'articolo di Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 10 settembre 2025


 

Avviso alla popolazione. Virus West Nile - Misure di prevenzione


 

Al via domani, giovedì, i festeggiamenti a Pianoconte per l'Esaltazione della Santa Croce


 

Alicudi: Si riprova ad eradicare le capre inselvatichite

 E’ in corso, da stamattina, ad Alicudi una operazione di eradicazione delle circa 500 capre inselvatichite (a fronte di un centinaio di residenti) che stanno devastando il territorio, mettendo a rischio anche la pubblica incolumità: ad attuarla è la Forestale sbarcata sull’isola con una propria squadra con l’obiettivo, per primo, della realizzazione di recinti, dove catturare questi animali.  I forestali si fermeranno ad Alicudi fino a giovedì per, poi, farvi ritorno domenica sera. 

Se tutto procederà come da cronoprogramma già da lunedì un buon numero di capre saranno trasferite nell’apposito spazio, realizzato, lo scorso anno, vicino all’acquedotto. 

Martedì su un mezzo gommato, adibito al trasporto animali, le capre saranno trasferite in una azienda siciliana. 

Sin in qui quello che si intende attuare, ma anche gli addetti ai lavori non nascondono che si tratta di un programma che presenta molte incognite.

Un precedente tentativo di eradicazione era fallito per la rinuncia della ditta incaricata. 

Per Ginostra, dove le capre inselvatichite, sono oltre 2000, per il momento, tutto tace o, perlomeno, si dovrebbe procedere come ad Alicudi ma, concretamente, si  risolverà il problema? Sperare non costa nulla ma la realtà e tutt'altra cosa...speriamo di essere smentiti

Divorzio a sorpresa tra Ferrara e il Lipari (Dalla Gazzetta del sud del 9 settembre 2025)


 

Buon compleanno a...

...Jessica Zanca, Franco Muscara', Monica Casamento, Luigi Zagami, Francesco Fonti, Elisa Giaquinta, Gabriele Riganò, Graziellaa Falanga, Christian Corrieri, Daniele Quadara


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Capre a Ginostra. Mario Lo Schiavo si appella al Prefetto, al ministro Piantedosi e alla Procura della Repubblica

A  S.E. il Prefetto di Messina
e p.c.

Al Sig. Ministro dell’Interno, On. Matteo Piantedosi – Roma

Al Sig. Procuratore della Repubblica – Barcellona Pozzo di Gotto (ME)

Eccellenza, 

Mi rivolgo a Lei in quanto, all’età di 83 anni e in condizioni di salute già precarie, mi trovo costretto quotidianamente a fronteggiare la presenza di caproni del peso di circa 80 kg, dotati di corna lunghe oltre mezzo metro, che si introducono nelle mie terrazze. 

Questa situazione, oltre a rappresentare un serio pericolo per la mia incolumità fisica, è ormai insostenibile e nota da tempo.

Le chiedo, con rispetto ma con fermezza, di voler intervenire con la massima urgenza e in via definitiva per risolvere il problema, onde evitare che un simile disagio possa avere conseguenze tragiche per la mia salute, già fortemente compromessa.

Non aspettate che ci scappi il morto. 

Ringrazio anticipatamente per l’attenzione e resto in attesa di un riscontro.

Con osservanza,

Mario Lo Schiavo

Tratte marittime statali alla Regione: L'intervento dell’onorevole Tommaso Calderone, presidente della commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità

 Si apprende la notizia della cessione da parte dello Stato in favore della Regione Siciliana della gestione diretta delle tratte marittime verso le Isole minori.

Auspichiamo che tale iniziativa possa costituire un primo passo verso la risoluzione di una problematica grave e complessa, quale il trasporto verso le isole minori.

Infatti, da quanto è dato sapere, i collegamenti di continuità fra la Sicilia e le Isole minori sono regolati da una convenzione fra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la società SNS SCpA. Detta richiamata convenzione prevede che, ogni tre anni, si proceda alla verifica delle condizioni di equilibrio finanziario, il cui mancato rispetto potrebbe condurre alla riduzione delle attività sovvenzionate, alla rivisitazione degli assetti nautici ed alla modifica delle tariffe.

Posto che in esito al primo periodo di regolazione, valevole per il triennio 2016-2019, era seguito un procedimento di riequilibrio dal quale era emerso un deficit economicofinanziario pari a 18 milioni di Euro, per questo motivo venivano individuate delle misure di ripiano. 

Purtuttavia, ancorché operative dette misure, si registrava un’ulteriore fase di disequilibrio tale da condurre ad un successivo deficit pari a 38,6 milioni di Euro. 

È sulla scorta di dette ragioni che il MIT e la Regione Siciliana hanno deciso di trasferire la titolarità della convenzione alla Regione Siciliana con l'obiettivo di rendere più efficienti i servizi esistenti.

Si è venuto a conoscenza che vi sarebbe, per ovviare al problema deficitario, un probabile aumento delle tariffe con riduzione di alcuni servizi nonché di riduzioni sui CCNL del personale.

Risulta, peraltro, che entro il corrente mese di settembre, dovranno essere completate tutte le fasi per condurre alla modifica della convenzione, fra cui rileva la predisposizione dei report di vigilanza sui servizi in convenzione (effettuati nel 2024- 2025) a cura della regione Siciliana, oltre ad un dettagliato report con l’evidenza dei relativi effetti economici sul deficit registrato.

In attesa degli opportuni approfondimenti, monitoreremo con attenzione l’evolversi dell’iter amministrativo della cessione anche - e soprattutto - al fine di evitare che l’iniziativa assunta non comporti riduzione del servizio in termini di numero di corse e aumenti dei prezzi.

A tal fine prenderemo in considerazione di convocare in audizione l’Assessore Regionale alle Infrastrutture, nonché il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti – sen. Salvini – al fine di ottenere chiarimenti sulla vicenda de qua. 


Tra emozioni e applausi è sceso il sipario sulla IV edizione di Stromboli aerial week

Con un cielo carico di emozioni e applausi, cala il sipario sulla quarta edizione del Ritiro Internazionale di Discipline Aeree e Pole Dance, interamente ideato e organizzato a Stromboli da Ludovica Capodanno Curatolo con l’indispensabile aiuto di Salvo Guagliardo. 
Un appuntamento ormai imperdibile nel panorama artistico internazionale che, anche quest’anno, ha visto convergere sull’isola un cast totalmente estero e d’eccezione per l’insegnamento di tessuti aerei, cerchio, cinghie sospensione capillare e pole dance. 
Sono stati 80 i partecipanti da tutto il mondo che, tra natura selvaggia e scenari vulcanici, hanno preso parte a un’esperienza formativa e artistica intensa e coinvolgente, sotto la guida di insegnanti di fama internazionale. 
Un evento unico nel suo genere, che non solo valorizza le arti del movimento e della sospensione, ma che ha anche il merito di elevare Stromboli a meta privilegiata per le discipline aeree. L’isola, con la sua bellezza primordiale e il suo paesaggio mozzafiato, si conferma luogo ideale dove l’arte si fonde con la natura, in un connubio che incanta e ispira. 
La manifestazione è realizzata con il patrocinio della Pro Loco Amo Stromboli, di diversi enti istituzionali e di brand leader nel settore delle arti aeree e della pole dance, che ne sostengono lo sviluppo e ne riconoscono l’altissimo valore culturale e professionale. 
Alla guida di questa visione c’è Ludovica Capodanno Curatolo, anima creativa e mente visionaria dell’intero progetto. La sua capacità di unire professionalità, immaginazione e passione ha dato vita a un format che va ben oltre il semplice stage: un’esperienza immersiva dove arte, natura e comunità si incontrano in una dimensione poetica e potente. 
A suggellare la conclusione del ritiro, come da tradizione, la cerimonia di chiusura , quest’anno ispirata all’elemento del vento: “Lo Scrigno del Vento – Il Risveglio di Eolo”, un evento-spettacolo ormai divenuto leggenda sull’isola e ben oltre. Con oltre 400 spettatori accorsi ad assistere alla performance finale, il pubblico ha potuto ammirare un intreccio di acrobazie, musica e narrazione che ha celebrato il mito del vento e la forza della creatività umana. Un successo travolgente che conferma ancora una volta l’eccezionalità di questo appuntamento annuale. 
Con le sue corde tese verso il cielo e i suoi artisti sospesi tra sogno e realtà, Stromboli chiude questa edizione del ritiro lasciando nell’aria un’eco di bellezza e stupore. E già si guarda al futuro: la quinta edizione del ritiro è già confermata e si terrà dal 2 al 6 settembre 2026.

Viabilità, governo Schifani approva avviso da 55 milioni per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali

Sono 55 i milioni di euro che il governo Schifani destina alla manutenzione straordinaria delle strade provinciali in tutta la Sicilia. Nella riunione di Giunta di oggi pomeriggio è stato approvato l’avviso, predisposto dall’assessorato regionale delle Infrastrutture e della mobilità, con cui saranno finanziati i progetti esecutivi e immediatamente cantierabili presentati da Città metropolitane e Liberi consorzi. Viene così data attuazione a quanto previsto dall’art. 7 della legge regionale di variazioni di bilancio (n. 29/2025) approvata dall’Ars lo scorso agosto.


«Su input del mio governo - sottolinea il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani - gli uffici del dipartimento Infrastrutture, mobilità e trasporti hanno celermente lavorato per predisporre un avviso di fondamentale importanza per la viabilità isolana. Il nostro obiettivo è ripristinare l’efficienza delle arterie viarie, spesso interrotte o accidentate a causa di frane e smottamenti, restituendo condizioni di sicurezza e percorribilità ai collegamenti, dando priorità alle strade che collegano Comuni appartenenti alle aree interne».

«Abbiamo accelerato - afferma l’assessore alle Infrastrutture e mobilità Alessandro Aricò - per finalizzare una disposizione normativa che va incontro alle necessità dei territori. Vogliamo finanziare più progetti possibile, ripartendo le risorse tra i nove ambiti provinciali dell’Isola, in considerazione di due criteri: per il 50% la popolazione residente e per l’altro 50% l’estensione chilometrica della rete viaria provinciale di ogni ambito».

In base a tali parametri questa la distribuzione dei plafond per ciascuna realtà territoriale: Agrigento (4,7 milioni), Caltanissetta (4,5), Catania (9,7), Enna (3,2), Messina (7,2), Palermo (11,4), Ragusa (3,8), Siracusa (5,5), Trapani (4,6).

Le richieste potranno essere presentate dal 15 settembre e non oltre il 15 ottobre, via pec indirizzata a dipartimento.infrastrutture@certmail.regione.sicilia.it.

Oggi, 10 settembre: San Nicola da Tolentino

I suoi genitori, pii cristiani e senza figli, fecero un pellegrinaggio a S. Nicola di Bari per ottenere di avere un figliuolo. E l'anno 1245 a S. Angelo, presso. Fermo, nasceva loro il piccolo Nicola, così chiamato in ossequio al Santo pugliese.

Fin dai primi anni ebbero cura di infondergli sentimenti cristiani, e Nicola crebbe buono, ubbidiente, mortificato: lo Spirito Santo lavorava in quell'anima innocente; più volte occorse ritrarlo dalla preghiera e frenarlo nella mortificazione e nella liberalità verso i poveri.


Assisteva e serviva volentieri la S. Messa; ascoltava la parola di Dio e studiava le cose sacre.

Quando incominciò a studiare fece rapidi progressi nella scienza, onde i genitori gli provvidero un canonicato nella chiesa del SS. Salvatore a Tolentino. Un giorno nella chiesa, udì un religioso di S. Agostino che predicava sulla vanità del mondo e ripeteva quel passo del Vangelo: « Cosa giova all'uomo guadagnare tutto il mondo se poi perde l'anima sua? » e l'altro: « Chi vuol essere mio discepolo, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua ». Nicola non attese altro: subito fece domanda di essere ammesso tra i figli di S. Agostino in quella città. Fu accettato, prese l'abito religioso, e dopo un anno di noviziato si consacrò al Signore mediante i santi voti religiosi: aveva 18 anni. Nel convento riconfermò il proposito che fin da piccolo si era prefisso: rinnegare se stesso. Perciò si stimava l'ultimo dei fratelli e cercava sempre gli uffici più umili, contento quando poteva eseguire la volontà altrui, e rinunziare alla sua, Durante gli studi fu mandato in vari conventi del suo Ordine e a Cingoli fu ordinato sacerdote.


Di qui comincia una nuova era per il nostro Santo. Quando si trovava all'altare, la sua faccia si infiammava d'amore e abbondanti lacrime sgorgavano dai suoi occhi. Le segrete comunicazioni della sua anima con Dio all'altare ed al confessionale gli facevano gustare anticipatamente le delizie della beatitudine celeste. Più tardi si recò a Tolentino ove passò i suoi ultimi anni. Predicava quasi tutti i giorni e le sue prediche producevano frutti meravigliosi. Nessuno poteva resistere alla forza e alla dolcezza dei suoi discorsi sia pubblici che privati. L'amore che portava a Dio infiammava talmente il suo cuore che sovente fu visto piangere sul pulpito.

Fu favorito di doni celesti ed operò molti miracoli. Nel 1305, il 10 settembre, dopo essere stato tribolato da una lunga malattia, morì all'età di 60 anni, pieno di virtù e di meriti.


PRATICA. Facciamo bene oggi i nostri doveri religiosi.

PREGHIERA. O Signore, che vi degnaste chiamare alla santità il vostro servo Nicola, fate che anche noi, obbedendo alla vostra volontà, possiamo entrare nella gloria del Paradiso.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Tolentino nelle Marche, san Nicola, sacerdote dell’Ordine degli Eremiti di Sant’Agostino, che, dedito a una severa astinenza e assiduo nella preghiera, fu severo con se stesso, ma clemente con gli altri, e spesso imponeva a sé le penitenze altrui.

I PANI BENEDETTI DI SAN NICOLA

Fin dal principio delle lotte col demonio San Nicola fu. soggetto a numerose malattie; era, a poco a poco, consumato da infermità ch'esso attribuiva alle malignità e agli inganni di Satana. In una di questa malattie, la Vergine gli apparve e gli ordinò di prendere del pane fresco e di intingerlo nell'acqua, se voleva riacquistare la salute. Tale è l'istituzione dei pani di San Nicola. I miracoli che furono compiuti per mezzo del pane benedetto si moltiplicarono talmente, dopo la morte del Santo, che Papa Eugenio IV prescrisse, per la benedizione, una formula speciale. Più tardi, nel 1622 la Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari dichiarò che soltanto gli Eremiti di Sant'Agostino godessero il privilegio di benedire e distribuire ai fedeli il pane miracoloso.

Per mostrare quante grazie sono da ciò derivate è opportuno conoscere uno dei fatti più importanti, che riempì di ammirazione tutta la cristianità. Negli anni 1601 e 1602 una peste violenta devastava la città di Cordova. Dopo tredici mesi il flagello era divenuto sterminatore. Fu allora che Giacomo di Vargas y Caravajal, governatore di Cordova, decretò di portare solennemente la statua di San Nicola all'Ospedale di San Lazzaro, dove giacevano, infermi di peste, migliaia di persone. La cerimonia ebbe luogo il 7 giugno: il governatore, il Senato, ventiquattro deputati, si recarono ad ascoltare la Santa Messa all'altare del Taumaturgo nella chiesa degli Agostiniani, e, quando ebbe termine il Santo Sacrifizio, con la torcia in mano, seguirono processionalmente la statua di San Nicola. Ai due fianchi di essa erano portate ceste di pane benedetto, destinato agli ammalati. Il Priore del convento e tutti i religiosi presero parte all'imponente corteo che si fermò dinanzi al Monastero di Nostra Signora del Carmelo. Il Padre Giovanni di Navas, dell'Ordine di San Francesco, confessore dell'ospizio, rivestito dei paramenti sacri, e sorreggendo un Crocefisso, stava sulla porta per riceverlo. Tutti gli ammalati che avevano potuto alzarsi, facevano corona, ad una certa distanza dal popolo per causa del contagio. Il corteo si fermò: un padre agostiniano presa la statua del Santo, andò ad inginocchiarsi davanti al francescano che reggeva il Crocefisso, mentre tutti i fedeli, in ginocchio, imploravano soccorso. Allora il religioso Agostiniano innalzò l'immagine di San Nicola. Nel momento che il volto del Santo arrivò all'altezza dei piedi del Crocefisso, alla presenza di tutto il popolo, fu operato il prodigio: la statua sì animò e baciò i piedi del Salvatore, mentre la grande folla commossa fino alle lagrime, invocava ad alta voce l'aiuto del 'auto. La statua fu di nuovo avvicinata al Crocefisso, ed allora apparve una meraviglia ancor più sublime; si vide il Salvatore staccare le braccia dalla Croce ed abbracciare, con infinita tenerezza, il volto del suo Servo glorioso. L'entusiasmo fu al colmo; si distribuì a tutti il pane benedetto, ed il protettore di Cordova fece tornare nell'animo di ognuno la più viva speranza. La moria cominciò a decrescere e, in meno di un mese, scomparve del tutto; le guarigioni si succedevano numerose, mangiando od applicando i piccoli pani benedetti. Tutti questi miracoli, e mille e mille altri, diffusero prodigiosamente la devozione al pane benedetto dì San Nicola; ed ancor oggi continua la potenza data da Dio al grande Taumaturgo, quella potenza per la quale: Tutte le genti Te cantan Nicola, l'innalzan le città carmi devoti, — scioglie il fanciullo in sua dolce parola — E lodi e voti.

Buongiorno...così!


 

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martedì 9 settembre 2025

I ringraziamenti delle famiglie Mandarano e Biviano


 

"SUNSET LIVE MUSIC", A TENUTA DI CASTELLARO (LIPARI) CONCERTI AL TRAMONTO TRA LA VIGNA E IL MARE: IL PROGRAMMA

 

Nel cuore della vigna “Anfiteatro”, un palcoscenico naturale sulle isole di Alicudi, Filicudi e Salina, la musica dal vivo si fonde con i colori del tramonto: in programma, dal cantautorato siciliano contemporaneo di Brando Madonia, alle evocazioni cinematografiche di Lina Gervasi, passando per l’eleganza di Domenico Quaceci, il fascino acustico di Luca Madonia e le melodie neoclassiche di Galactica


Quando il sole comincia a calare e l’aria profuma di vigna e salsedine, la luce si adagia lenta sui filari della Tenuta di Castellaro, tingendo di oro le isole di Alicudi, Filicudi e Salina. È qui, nella vigna “Anfiteatro”, adagiata sulla scogliera come un palcoscenico naturale sospeso tra cielo e mare, che prende vita la magia di Sunset Live Music.

Dal 17 luglio all’11 settembre, ogni giovedì sera, la musica dal vivo sopra ogni rumore del mondo e il vento tra i filari accompagneranno gli spettatori in un’esperienza intima e irripetibile.

A raccontarne il senso più profondo è Massimo Lentsch, che ha dato origine alla cantina nel 2005: “Abbiamo immaginato questo luogo come un punto d’incontro tra paesaggio e musica. La nostra vigna Anfiteatro non è solo un terreno coltivato, ma un’arena naturale che accoglie emozioni. Qui, dove la vista si perde nel mare e l’energia della terra si respira tra i filari, la musica trova uno spazio puro, autentico. Sunset Live Music è il nostro modo per celebrare l’armonia tra l’uomo e la natura”.

In uno scenario mozzafiato – sottolinea Sergio Zinna, direttore artistico della rassegna - dove lo sguardo abbraccia le isole di Alicudi, Filicudi e Salina e il tramonto colora ogni cosa di meraviglia, prende vita una rassegna di concerti pensati per fondersi con il paesaggio: nove compositori e musicisti tra neo-cantautorato, musica neoclassica e jazz contaminato”.

Il programma, che si è aperto giovedì 17 luglio con Brando - Madonia e che ha visto di scena il 24 luglio Lina Gervasi e il 31 luglio Domenico Quaceci  prosegue con questi appuntamenti: 

Il 7 agosto, alle 19 e 56, il concerto di Mario Incudine “Canzoni scordate”

L’autore propone uno spettacolo intimo, lieve e poetico che attinge alla musica tradizionale per proiettarsi in uno spettacolo moderno in cui la radice della tradizione siciliana si fa viva e ricca di spunti creativi.
È “Canzoni scordate”, un viaggio musicale emotivo che parte dalle canzoni tradizionali, le serenate, i riti della Settimana Santa, i canti dei migranti, quelli di lavoro e le novene che Incudine fa risuonare in chiave contemporanea con arrangiamenti minimalisti che esaltano la vocalità e la profonda musicalità e comunicabilità della lingua siciliana.
Il repertorio è composto da canzoni “scordate”, nei campi di grano della Sicilia, nelle chiese di campagna. Sono canzoni “scordate” anche nel senso musicale del termine, poco accordate, di quelle suonate dai barbieri, dai contadini, da musicanti improvvisati, da cantori poco intonati, ma che conservano tutta l’anima della Sicilia.
Ne viene fuori un concerto di teatro-canzone, dove Incudine canta e racconta, narra e improvvisa aneddoti, dialoga con il pubblico su una scena a luci basse, lontano dal suo abituale sound dirompente che ha conquistato le piazze, e che adesso cala la voce sussurrando all’orecchio dello spettatore per portarlo dentro i vicoli della Sicilia di ieri e di oggi.

Il 14 agosto alle 19.56, il concerto di Galactica - ovvero Isabella Libra, pianista e compositrice e Giovanni Caruso, percussionista, entrambi docenti al Conservatorio V.Bellini  di Catania - propone un viaggio sensoriale attraverso i suoni dell’universo, intrecciando melodie neoclassiche con improvvisazioni sperimentali.

Il 21 agosto alle 19.46, il Rosario Di Leo Trio offrirà con “Homotempus” un intreccio di jazz e suggestioni neoclassiche, tra piano, contrabbasso e violoncello.

Il 28 agosto alle 19.36, Luca Di Stefano, giovane rivelazione di America’s Got Talent, emozionerà con “19”, performance voce e chitarra dal cuore soul. Il 4 settembre alle 19.26, Damiano Davide e Cecilia Costanzo proporranno “Musica dal Silenzio”, un dialogo rarefatto tra pianoforte e violoncello, che inizia e si dissolve nel silenzio.

La rassegna si chiude l’11 settembre alle 19.15 con il Bloom Trio, che intreccia jazz americano, soul ed elettronica in una formula ricercata ed elegante.


Gli spettacoli iniziano un’ora prima del tramonto
. I biglietti sono acquistabili su visit.tenutadicastellaro.it. Il pubblico potrà vivere un’esperienza completa prenotando anche la cena al Castellaro Bistrot, per scoprire il menù dello chef Giacomo Caravello, un tributo alla biodiversità dell’arcipelago eoliano. In caso di maltempo, i concerti si terranno al coperto, nella suggestiva barricaia della Tenuta.

Tenuta di Castellaro

Lì dove il sole cala a picco sul mare e si trasmette la millenaria tradizione della coltivazione ad alberello, sorge su terreno vulcanico Tenuta di Castellaro, un monumento dedicato alla natura, alla cultura, all’architettura. Il progetto enologico, strettamente legato all’ambito storico e paesaggistico, racconta un territorio unico come quello di Lipari, la principale delle isole Eolie.  Sono 24 ettari vitati per circa 70mila bottiglie l’anno e una moderna cantina all’avanguardia, oltre a un wine resort e al parco geominerario delle Cave di Caolino, ripulito e bonificato per metterlo a disposizione della collettività: Tenuta di Castellaro è una realtà unica e articolata, che vive da sempre un approccio naturale alla viticoltura, utilizzando protocolli biologici e vegan. Il fascino selvaggio di questo angolo di mondo, incontaminato, remoto e magnetico ha stregato la famiglia bergamasca Lentsch, che nel 2005 ha deciso di intraprendere un grande progetto vitivinicolo e paesaggistico: preservare, valorizzare e far conoscere la bellezza di questo luogo, custodendone le tradizioni e le peculiarità, dando vita a vini realizzati da uve autoctone isolane, a partire dalla Malvasia delle Lipari e il Corinto Nero, che siano puro estratto di un territorio.

Stromboli, gli eventi dedicati alle danze aeree incantano il pubblico. L'articolo di Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 9 settembre 2025


 

Isole minori, le tratte marittime alla Regione. L'articolo di Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 9 settembre 2025


 

Processione Madonna della Catena dell'otto settembre 2025 (video di Elio Benenati)

Infrastrutture, bando da15 milioni per la videosorveglianza nei Comuni. Schifani: «Al fianco dei sindaci per la sicurezza urbana»

Quindici milioni di euro per finanziare sistemi di videosorveglianza urbana nei Comuni siciliani. Il governo Schifani ha dato il via libera all’avviso, predisposto dall’assessorato regionale delle Infrastrutture e della mobilità, attraverso il quale le amministrazioni comunali dell’Isola potranno richiedere il contributo per un massimo di 150 mila euro a progetto. Si dà così attuazione a quanto previsto dall’articolo 6 della legge di variazioni di bilancio, la n. 25/2025, approvata dall’Assemblea regionale siciliana lo scorso agosto.

«La sicurezza urbana – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – è una condizione essenziale per garantire qualità della vita e sviluppo economico. Con questo avviso sosteniamo i sindaci che ogni giorno si trovano in prima linea nella tutela dei cittadini, rafforzando il presidio di legalità nei territori e contribuendo a rendere le comunità più vivibili e attrattive».

«Diamo rapida esecuzione alla norma - sottolinea l’assessore alle Infrastrutture e mobilità, Alessandro Aricò - e sosteniamo con pragmatismo i Comuni siciliani nella realizzazione di sistemi che consentano di controllare con più efficacia il territorio. Il governo Schifani è al fianco delle amministrazioni comunali e le supporta con risorse destinate alle loro specifiche esigenze, privilegiando le realtà ancora sguarnite o che ancora non hanno fruito di appositi finanziamenti per la videosorveglianza».

Le istanze potranno riguardare solo progetti già cantierabili e saranno ammesse in base all’ordine cronologico di presentazione. Verrà data priorità a quelle, fornite di tutta la documentazione richiesta, per interventi destinati ad aree attualmente prive, in tutto o in parte, di sistemi di presidio e controllo e, in subordine, ai Comuni che nel 2024 e 2025 non sono stati destinatari di altri finanziamenti per le medesime finalità.

Le richieste potranno essere presentate dal 15 settembre e non oltre il 15 ottobre, via pec indirizzata a: dipartimento.infrastrutture@certmail.regione.sicilia.it.
I progetti finanziati dovranno essere rendicontati, con il collaudo finale, entro 12 mesi dal decreto di finanziamento.

Il cordoglio del Centro studi eoliano per la scomparsa Maria Vittoria Backhaus


 

Domani a Lipari proiezione del giallo "Il terzo ragno" girato sull'isola, con attori locali

 

Si tratta di un giallo ambientato a Lipari, realizzato da una troupe locale e tratto da un libro, tra i tanti, scritti da Beppe Cardile: con "attori" rigorosamente locali.

Collegamenti marittimi e tratte statali alla Regione. Federalberghi: "Si avvii confronto con sindaci e operatori"

(Comunicato) Apprendiamo dalla stampa che starebbe prendendo corpo l’ipotesi di un trasferimento delle tratte marittime statali alla Regione Siciliana, una notizia già circolata lo scorso aprile e sulla quale Federalberghi Isole di Sicilia si era così espressa:

“Si tratta di un passaggio delicato, che richiederà garanzie chiare e vincolanti sulla quantità, la qualità e la sostenibilità dei servizi offerti.

Per questo chiediamo con forza che il tavolo tecnico previsto coinvolga attivamente le rappresentanze istituzionali locali (in primis i sindaci) e le associazioni di categoria, al fine di assicurare soluzioni condivise e aderenti ai reali bisogni delle comunità insulari.

Le nostre isole minori non possono più permettersi decisioni calate dall’alto: servono programmazione, ascolto e visione strategica, per garantire finalmente servizi certi, tariffe eque e sviluppo sostenibile.”

“Oggi – ribadisce Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole di Sicilia e Isole Eolie – alla luce del dibattito in corso e constatata la mancata istituzione di un tavolo di confronto, confermiamo con fermezza le nostre preoccupazioni: ogni trasferimento di competenze deve essere preceduto da un confronto serio e strutturato con i sindaci e con le associazioni di categoria, affinché la qualità e la quantità dei servizi rimangano adeguate alle reali esigenze delle comunità.”

Federalberghi ritiene inoltre imprescindibile la definizione di modalità di interlocuzione più efficaci e strutturate con i territori, troppo spesso bypassati da decisioni e allocazioni di risorse che non hanno risposto ai bisogni concreti. Ne sono esempio la disparità creata tra dipendenti pubblici e privati o l’introduzione di biglietti gratuiti per alcuni utenti, anziché prevedere abbonamenti equi e sostenibili per i pendolari.

Va infine ricordato che la convenzione statale disciplina le cosiddette tratte “essenziali”, che negli ultimi anni sono state oggetto di tagli ingiustificati e in contrasto con la finalità delle norme così come di aumenti tariffari insostenibili, scaricati su cittadini e imprese per compensare i maggiori costi del servizio. Ci aspettiamo che, in questa prospettata riunificazione dei servizi, le tariffe vengano riportate ai livelli regionali e che le corse soppresse vengano prontamente reintegrate.

Le isole minori hanno bisogno di certezze, programmazione e di un modello di mobilità realmente inclusivo, capace di garantire pari diritti ai residenti e nuove opportunità di sviluppo al tessuto economico e turistico.

Buon compleanno ...

 ...Carmelina Catalfamo, Gaetano Marocchini, Maria Arabia, Alessandro Favaloro, El Makki Sammoudi, Catena Iacono, Natalia Taranto, Mariateresa Mastroeni, Mario Milano 

Per "Un mare di cinema" del Centro Studi sabato 13 settembre proiezione in anteprima del film "Sofì"à


 

Oggi, 9 settembre: San Pietro Claver

Nato da Pietro ed Anna Claver l'anno 1585 a Verdù in Spagna, il nostro Santo fin dai primi anni fu educato cristianamente. Inviato a Barcellona per gli studi fu ammesso dal Vescovo fra i suoi chierici. Ma un più vivo desiderio nutriva Pietro: essere sacerdote religioso della Compagnia di Gesù. I suoi genitori non sapevano come staccarsi da un sì caro figliuolo, perciò gli negarono il consenso. Pietro, non potendo convincere i genitori con le parole, si rivolse con tutto l'animo alla SS. Vergine. Ottenuta la sospirata grazia, entrò in religione. A Maiorca conobbe il B. Alfonso Rodriguez che lo incitò ad andare in America. Approdato a Cartagena si recò a Santa Fè per compiervi la sua formazione, e l'anno 1616 a Cartagena ricevette l'ordinazione sacerdotale.

Di qui comincia la sua nuova vita feconda d'apostolato e di abnegazione per le anime.

Nel 1622 Pietro emise la professione religiosa solenne aggiungendo la promessa di spendere tutta la sua vita a servizio degli schiavi: lavorò tanto per' essi che se non ebbe la corona del martirio cruento ebbe quella di un martirio diurno, martirio di preghiera, di lotta, di sacrifici, d'un intenso apostolato. Un giorno, dopo aver radunati tanti "negri" da riempire la chiesa, e mentre questi ascoltavano la parola divina, il demonio destò un sì improvviso e spaventevole turbine che tutti cercarono la salvezza nella fuga e Pietro che stava alla porta, fu travolto. Tutti rimasero illesi: solo Pietro fu trovato più tardi, pesto e ferito, in orazione nella cappella della SS. Vergine.

Nella contagiosa pestilenza che poco dopo infierì in quelle regioni, Pietro mostrò la sua eroica carità. Ai piedi dei malati prestava loro i più umili servizi e assieme al pane materiale dava loro il pane spirituale, il pane della fede cristiana. Ma presto la fibra di questo coraggioso apostolo di Cristo venne a consumarsi.
Il suo corpo più non resse alle fatiche e cadde sfinito contraendo il terribile morbo che sopportò eroicamente per ben quattro anni.

Finalmente la sua corona era pronta: dopo un'agonia di un giorno, circondato dai suoi neri, il Santo Apostolo rendeva la bell'anima a Dio l'8 settembre 1654.

PRATICA. Preghiamo oggi e facciamo un'offerta per i missionari.

Buongiorno...così!


 

lunedì 8 settembre 2025

Nozze d'oro per i coniugi Manfrè - Lauricella e Ziino - Barretta. Rinnovato oggi il doppio si di quel 6 settembre 1975


Auguri ai coniugi Antonio Manfrè e Caterina Lauricella e ai coniugi Severino Ziino e Marinella Barretta che, oggi, 6 Settembre 2025 hanno festeggiato 50 anni di matrimonio ritrovandosi nel Santuario di Maria Santissima della Catena: luogo che 50 anni prima, nello stesso giorno, li ha visti protagonisti delle promesse matrimoniali.
A queste splendide coppie rivolgiamo i più sinceri auguri e la più profonda ammirazione, ringraziandoli per il loro splendido esempio di amore, forza e unione

Salina,76enne turista tedesco soccorso all'interno della Riserva. L'articolo di Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud dell'8 settembre