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domenica 21 settembre 2025

Il mondo di Clara Rametta a Salina, l’isola delle femmine

(da https://www.iodonna.it/attualita/costume-e-societa/2025/09/20/il-mondo-di-clara-a-salina-lisola-delle-femmine/

Clara Rametta ha lasciato un’impronta non cancellabile: una delle donne battagliere e rigorose che fanno più che mai della Sicilia l’isola delle femmine

di Aldo Cazzullo - Arrivai la prima volta a Salina ventidue anni fa. Me ne aveva parlato Lucio Dalla, che andava spesso sull’isola a trovare i fratelli Taviani, di cui era molto amico, aveva anche recitato in un loro film.


Però Lucio a casa dei fratelli Taviani voleva stare da solo; così mi dovetti cercare un albergo.

Le Eolie sono speciali da ogni punto di vista: c’è un solo sindaco per sei isole – Lipari, Vulcano, Panarea, Stromboli, Alicudi, Filicudi -, mentre Salina ne ha tre: quello di Santa Marina, quello di Leni, e quello di Malfa.



Nel cuore di Malfa c’erano alcune vecchie case, di quelle che nessuno voleva più. Clara Rametta le aveva comprate, restaurate e unite in un piccolo albergo molto accogliente, il Signum. Era un matriarcato: comandava lei, affiancata dalla figlia Martina, oltre che dal marito Michele e dal figlio Luca, due uomini dal sorriso dolcissimo e di grande spessore umano.


Negli anni, il Signum si è trasformato, abbellito, allargato. Martina è diventata una chef importante, ha pure preso la stella Michelin. Clara è diventata sindaca di Malfa, e si è battuta come una leonessa per dare al paese un nuovo porto e una vita culturale, attraverso la musica e il cinema. Poteva essere dolce e poteva essere dura, esigente, severa.



Aveva creato, pezzo per pezzo, un piccolo mondo, sia come imprenditrice sia come politica. Aveva giustamente trasformato il centro di Malfa un’isola pedonale, e aveva portato sull’isola artisti che non la conoscevano.


Ora un male crudele l’ha portata via, ma non potrà cancellare l’amore per il suo paese e la sua terra. Clara Rametta ha lasciato un’impronta non cancellabile. Resterà nei miei ricordi come una delle donne battagliere e rigorose che fanno più che mai della Sicilia l’isola delle femmine.

LA PAROLA - COMMENTO AL VANGELO DI DOMENICA 21 SETTEMBRE 2025

Oggi, 21 settembre: San Matteo

S. Matteo, che prima si chiamava Levi, è l'autore del primo Vangelo, che scrisse in aramaico, ed è uno dei primi Apostoli che Gesù chiamò alla sua sequela.
Giudeo di nascita, figlio di Alfeo, secondo S. Marco egli esercitava il mestiere di gabelliere in Cafarnao. Quando il Maestro Divino gli disse di seguirlo, stava appunto seduto al banco delle gabelle sulle rive del lago. Ecco il tratto evangelico : « E Gesù tornò verso il mare; e tutto il popolo andava a lui e li ammaestrava. E nel passare vide Levi d'Alfeo, seduto al banco della gabella, e gli disse : Seguimi. Ed egli, alzatosi, lo segui ».
Mirabile generosità! Matteo aveva un ufficio che gli assicurava una certa agiatezza. Ma questa pronta rinuncia ai beni per seguire Gesù gli meritò una tale abbondanza di grazia da raggiungere le più alte cime della perfezione cristiana. S. Matteo ebbe in seguito la fortuna di ospitare in casa sua il Salvatore, onde i Farisei si scandalizzarono moltissimo, perché Gesù mangiava coi pubblicani e coi peccatori. Ma conosciamo la solenne risposta di Gesù: « Non son venuto per i sani, ma per i malati ».
Ricevuto lo Spirito Santo nella Pentecóste, predicò il Vangelo nella Giudea e nelle contrade vicine e poco dopo la dispersione degli Apostoli per il 'mondo, scrisse il Vangelo destinato ai Giudei.
S. Matteo, siccome scriveva per i suoi connazionali, volle dimostrare che Gesù Crocifisso era il Messia aspettato, il Redentore d'Israele profetato dalle Scritture. Ad ogni passo infatti si trova l'espressione: « Come è stato scritto da Isaia profeta, dai profeti », ecc. ecc.; e minuziosamente prova come le profezie e le promesse dell'Antico Testamento si siano compiute in Gesù Cristo.
Predicò poi il Vangelo nell'Africa, in Etiopia, e si sa per testimonianza di Clemente Alessandrino, che praticava l'esercizio della contemplazione e conduceva vita austerissima, non mangiando altro che erbe, radici e frutta selvatica.
Fu trucidato da una squadra di feroci pagani, mentre celebrava il santo sacrificio. Le sue reliquie furono trasportate dopo trecento anni in Bretagna, e di qui nella sontuosissima cattedrale a lui dedicata nella città di Salerno.
Come gli altri Evangelisti, anche S. Matteo è figurato dai quattro misteriosi animali descritti dal profeta Ezechiele, e nell'Apocalisse da S. Giovanni. È comune sentenza dei Ss. Padri della Chiesa che l'animale che aveva la figura quasi d'uomo raffigura S. Matteo, il quale appunto comincia il Vangelo colla generazione temporale di Gesù.

PRATICA. Ad onore di S. Matteo leggiamo oggi un tratto di Vangelo. 

PREGHIERA. Ci vengano in aiuto, o Signore, le preghiere del tuo beato apostolo ed evangelista Matteo, affinché ciò che non ottengono le nostre forze, ci sia donato per sua intercessione
.

Buongiorno e buona domenica...così!


 

sabato 20 settembre 2025

Accadde..oggi...nel 1958


 

Lipari, Vulcano e Stromboli. Controlli sulla toponomastica. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 20 settembre 2025


 

Martedì a Canneto i funerali del dottor D'Ambra

Si terranno martedì 23 c.m., alle ore 16 e 30, nella Basilica di San Cristoforo a Canneto, i funerali del dottor 

Vincenzo "Enzo" D'Ambra.

Le onoranze funebri sono a cura della ditta ALFA&OMEGA di Lipari 

Bilancio in aula a Lipari la commissaria Leonelli si sostituisce a Russo. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 20 settembre 2025


 

Formica di fuoco, campagna di informazione e un’app per le segnalazioni. Savarino: «Dalla Regione attenzione continua al fenomeno»

Un’app per raccogliere le segnalazioni geolocalizzate sulla presenza di focolai della “formica di fuoco” nelle varie zone della Sicilia e uno specifico momento di formazione e comunicazione a Siracusa sull'emergenza. Oggi, nel corso di una riunione periodica nella sede dell’assessorato al Territorio e all’ambiente, a Palermo, è stato fatto il punto sulle prossime iniziative portate avanti dalla Regione Siciliana per contrastare il fenomeno dell’insetto "Solenopsis invicta”.

«Fin dall’inizio abbiamo compreso il rischio che la formica di fuoco rappresenta per il nostro territorio – ha commentato l’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Giusi Savarino – e continuiamo costantemente a seguire la situazione intervenendo su tutti i fronti per contrastare questa emergenza. Come abbiamo evidenziato anche nel corso della riunione operativa di oggi siamo perfettamente al passo con il cronoprogramma che è stato concordato e finanziato dal ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica. Da mesi stiamo portando avanti le azioni di contrasto pianificate e possiamo dire che l'eradicazione nel Siracusano sta funzionando».

L'Istituto zooprofilattico della Sicilia che cura la parte informativa sanitaria del piano, diffonderà una nota informativa alle aziende sanitarie provinciali di tutta l'Isola sui possibili casi di punture da formica di fuoco sulle persone, allertando anche i servizi veterinari. Il piano in fase di attuazione è stato predisposto dall’assessorato regionale del Territorio e dell’ambiente, in collaborazione con ministero dell'Ambiente, Università di Catania, Istituto zooprofilattico, Corpo forestale, dipartimento regionale Agricoltura, con il coordinamento del commissario straordinario per l'emergenza, Luca Ferlito.

Scrivevamo così...oggi...lo scorso anno


 

Tragedia nel mare di Canneto: E' morto il dottor Enzo D'Ambra

 Ha perso la vita nel mare di Canneto, mentre stava facendo il bagno, in un tratto prospicente la propria abitazione, il dottor Vincenzo (Enzo) D'Ambra, 83 anni, ex imprenditore del settore pomicifero, presidente della fallita società Pumex e, per diversi anni, editore dell'emittente televisiva locale Teleisole e del giornale Nuovo Notiziario delle isole Eolie. 
E' stato anche presidente di Confindustria Sicilia.
Sarebbe stato colto da malore e inutili si sono rivelati i soccorsi portati da alcuni bagnanti e, poi, dal personale del 118 che nulla ha potuto fare per strapparlo alla morte.
Enzo D'Ambra è stato una figura di spicco nell'ambito imprenditoriale dell'isola di Lipari, in particolare nel settore della pomice, che per anni ha rappresentato una risorsa economica fondamentale per l'isola e gli isolani. 
La salma, su disposizione del magistrato di turno alla Procura della Repubblica di Barcellona, a seguito di relazione dei carabinieri, è stata già consegnata alla famiglia per i funerali.
Alla signora Sonia e ai familiari le nostre condoglianze

Buon compleanno a...

... Nadia Bernardi, Salvatore Gitto, Elda Ranno Corrieri, Linda Mirabito, Maria Leonetti, Santino De Pasquale 


Rifiuti, proroga al 31 ottobre per i bandi Ccr e compostaggio.

«Il governo regionale intende dialogare con gli enti locali perché la politica ha il dovere di trovare soluzioni laddove si presenta un problema. Pertanto mercoledì mi recherò personalmente all'Anci per incontrare il presidente e concordare con lui una soluzione strategica che ci consenta di fare un'azione di diffusione e condivisione capillare, oltre che una strategia di sensibilizzazione verso i Comuni in forma singola o associata, affinché colgano le opportunità offerte dai bandi del dipartimento Rifiuti per creare un metodo di collaborazione per oggi e per il futuro».

Così l'assessore regionale all'Energia e ai servizi di pubblica utilità, Francesco Colianni, in merito all'esiguo numero di domande pervenute al dipartimento per i bandi di realizzazione dei Centri comunali di raccolta (Ccr) e degli impianti di compostaggio di prossimità, per i quali il dirigente generale Arturo Vallone ha firmato i decreti di proroga al 31 ottobre in modo da dare più tempo ai Comuni per partecipare con le loro proposte progettuali e ottenere i contributi economici.


«L'assessorato all'Energia e ai servizi di pubblica utilità non si è risparmiato nel mettere in campo in questi mesi un'ampia e variegata progettualità di bandi pubblicati, in linea con le misure europee, per sfruttare al meglio le risorse finanziarie di svariati milioni di euro a disposizione dei Comuni - aggiunge l'assessore -. Il nostro obiettivo è fare in modo che gli enti locali vengano a conoscenza dei bandi e raccolgano queste opportunità per migliorare la funzionalità dei servizi territoriali attraverso l'azione europea "Strategie integrate della produzione di rifiuti e incentivazione del riuso e del compostaggio"».


«Il lavoro svolto dall'assessorato è altresì orientato a mettere in atto misure e avvisi concreti per l'impiantistica di riciclo dei rifiuti, in linea con la visione e l'azione coraggiosa di governo del presidente Schifani che riguarda la realizzazione dei termovalorizzatori», conclude Colianni.

Giuntabus da lunedì modifica orari da Messina e da Milazzo


 

Lillo Alessandro una vita dedicata al folklore. Con "L'Emigrante" ha scritto un capitolo del recente spettacolo dei Cantori Popolari (di Corrado Giannò)

 E’ ancora forte l’eco della “Festa degli Eoliani nel mondo” tenutasi a Santa Marina Salina lo scorso 6 settembre, in occasione della quale è stato ulteriormente sancito il gemellaggio tra le isole Eolie e la città di Mar del Plata, che cominciano ad aversi primi riscontri e contatti di una certa importanza e rilevanza.

E’ stata questa una circostanza che per la prima volta ha visto i “Cantori Popolari delle Isole Eolie” presentare al pubblico, uno spettacolo interamente dedicato al problema dell’emigrazione. 

Un’occasione che ha voluto mettere insieme una comunità globale che non dimentica le proprie radici. Un evento visto come un vero e proprio rito collettivo, capace di riunire generazioni e continenti sotto il segno della memoria condivisa.

E’ particolare commozione ha suscitato la canzone, scritta da Lillo Alessandro dal titolo “L'emigrante”.  Un canto amaro e struggente che racchiude in poche parole l’universo di dolorose emozioni, che compongono la vita quotidiana dell’emigrante. Il desiderio del ritorno è un pensiero fallace che illude e inganna e nel canto si traduce in desiderio di morte come ultimo approdo. L’emigrante è un eroe del suo tempo che lotta per la sopravvivenza, per il riconoscimento della sua umanità, per il diritto di migliorare la sua vita e quella della sua famiglia. E’ un eroe che infligge a se stesso la lacerazione del distacco.

Questo il profondo significato che Lillo Alessandro, già Presidente Mondiale della Federazione Internazionale del Folklore, ha voluto trasmettere attraverso questa sua ennesima creazione.

Uno scritto, quello di Lillo, che ha messo ancora una volta in risalto le grandi doti artistiche di un uomo che al folklore, alle tradizioni popolari, alla sua gente ha dedicato la sua vita. Raccogliendo unanimi consensi e riconoscimenti, tra i quali, quello di “Paladino del folklore” a livello mondiale.

Da qui, proprio da questa canzone, da questa serata, si è aperto uno spiraglio che, in un futuro non molto lontano, potrebbe portare i “Cantori Popolari delle Isole Eolie” in Sud America, per raccontare con profonda emozione, professionalità e forza la vita dell’emigrante, le sue speranze, le sue delusioni.

E’ sempre stato così, e sempre così sarà.

 Corrado Giannò

Oggi, 20 settembre: Santi Martiri Coreani (Andrea Kim Taegon, Paolo Chong Hasang e 101 compagni)

Ha il sapore degli Atti degli apostoli il racconto della fondazione della comunità cristiana in Corea e del martirio dei suoi primi membri tra la fine del Settecento e l'Ottocento.
La vicenda ebbe inizio nel 1782, quando alcuni letterati incaricarono il giovane Ni-Tek-tso, che si doveva recare in Cina, di assumere maggiori informazioni sulla religione cattolica, della cui esistenza avevano letto in alcuni libri. Due anni dopo Ni ritornò battezzato con il nome di Pietro e a sua volta amministrò il sacramento ai letterati.
Con il fervore degli inizi essi svilupparono un forte movimento di proselitismo. Al suo arrivo nel 1794 il sacerdote cinese Giacomo Zhu trovò nel Paese circa 4000 cristiani. Questo numero andò crescendo nel corso dell'Ottocento, nonostante tre gravi persecuzioni durante le quali furono messi a morte più di diecimila cristiani.
Tra di loro Andrea Kim, il primo sacerdote coreano. Di nobile famiglia, era stato inviato a studiare a Macao. Ritornò nove ann. dopo, subito dopo l'ordinazione, e aiutò il vicario apostolico monsignor Ferréol e il missionario Nicola Daveluy a entrare clandestinamente nel Paese. Arrestato, venne trasferito a Seul e giustiziato dopo che risultarono vani tutti i tentativi per farlo abiurare. Insieme con lui venne ucciso anche il padre, Giuseppe.
Quando il figlio venne arrestato, si presentò alle autorità dichiarandosi cristiano. Venne battezzato dal figlio in carcere prima di ricevere insieme con lui la corona del martirio. Andrea Kim e suo padre Giuseppe con altri 101 martiri vennero proclamati santi da Giovanni Paolo Il nel 1984 in occasione del secondo centenario della fondazione della Chiesa Cattolica in Corea.

PRATICA: Meditiamo sulla sofferenza dei Santi martiri del Congo, per riscoprire la profondità dell’amore senza limiti di chi dona tutto se stesso, uniformandosi alla passione di Cristo.

PREGHIERA: Signore, mandaci i Tuoi doni, affinché anche la nostra vita sia pura e senza compromessi, per poter testimoniare il nostro amore per Te e lottare, insieme con i nostri fratelli di tutte le religioni e di tutte le razze, per l’ unità, la libertà, la pace su questa nostra Terra, imbevuta del sangue di tanti Tuoi santi martiri e godere in cielo la luce della Tua gloria

Buongiorno...così!


 

venerdì 19 settembre 2025

Scrivevamo così...oggi...lo scorso anno


 

Regione, si dimette Barbagallo assessore all'Agricoltura

L’assessore regionale dell’Agricoltura, Salvatore Barbagallo, ha presentato le dimissioni dall’incarico, efficaci da lunedì 22 settembre, per motivi personali.

Il presidente della Regione, Renato Schifani, nel corso di un incontro a Palazzo d’Orléans, ha espresso gratitudine «per l’impegno e la dedizione dimostrati durante il suo mandato», sottolineando «l’ottimo lavoro svolto e la grande professionalità con cui l’assessore Barbagallo ha portato avanti le proprie funzioni».

Accadde oggi...nel 1985


 

Laurea in Scienze primarie per Paola Cincotta con il punteggio di 100/110. Per la giovane liparese è la terza laurea

A Milano, all'Università Cattolica, con il punteggio di 100/110 , si è laureata in Scienze primarie

PAOLA CINCOTTA.

Paola, alla sua terza Laurea, è l'orgoglio della sua famiglia in quanto, anche lavorando, si sta distinguendo negli studi.

A Paola e ai suoi cari le nostre felicitazioni



Il borgo di Ginostra "liberato" da 132 capre. Viaggi anche da Alicudi. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del su del 19 settembre 2025


 

Monsignor Lo Nardo e i suoi giovani in visita al Senato...poi all'udienza generale con il Papa


Il 16 settembre, una rappresentanza dell'Oratorio dei Santi Giuseppe e Martino della Parrocchia di Spadafora (ME), è stata invitata a Roma per visitare il Senato su invito della senatrice Barbara Floridia.
Al termine della visita, il parroco Mons. Alessandro Lo Nardo ha ringraziato la senatrice per l'apprezzamento verso l'attività sociale dell'Oratorio e per i suoi giovani, che erano solo 25: il numero massimo consentito.
La senatrice ha elogiato le attività dell'Oratorio, che ha contribuito alla nascita dell' ASD SGM Spadafora Sport, conferendo un encomio straordinario per l'impegno nelle attività sociali, sottolineando l'importanza della dedizione dei giovani e il loro spirito di solidarietà.
Durante l'incontro, il presidente, i vice presidenti e i tutti ragazzi hanno ricevuto encomi personali per il loro lavoro che promuove inclusione e coesione.
Nel pomeriggio, il gruppo ha assistito a una seduta del Senato, dove il presidente sen. Ignazio La Russa ha salutato i ragazzi con affetto.

Il giorno successivo, i giovani hanno partecipato all'udienza generale con il Papa in piazza S. Pietro, dove sono stati notati e salutati.
"Questa esperienza - sottolinea Mons. Lo Nardo - è stata molto gratificante e significativa, soprattutto per i ragazzi che visitavano Roma per la prima volta. Si ringrazia la senatrice Barbara Floridia per il suo continuo supporto all'Oratorio e per l'invito di altri 25 ragazzi per l'anno prossimo".


Lipari: CONSEGNATO UN NUOVO DOBLO’ ATTREZZATO PER IL TRASPORTO SOCIALE


PROMOSSO DA PMG, DAL COMUNE E DA ANICI
GRAZIE AL SOSTEGNO DI 28 IMPRENDITRICI E IMPRENDITORI DI LIPARI

Questa mattina, alla presenza del Sindaco e dellAssessore ai Servizi Sociali, è stato consegnato allAssociazione ANICI un nuovo Doblò dotato di sollevatore per sedie a rotelle. Lassociazione, da anni, garantisce a Lipari il trasporto sociale a persone con disabilità e con mobilità ridotta.

Grazie al contributo di ventotto imprenditrici e imprenditori di Lipari, i cui loghi sono visibili sul mezzo, la PMG – società benefit per limpatto positivo – ha potuto fornire il veicolo e garantirne per due anni assicurazione casco, manutenzione ordinaria e straordinaria.


Il nuovo Doblò consentirà:

            di raggiungere persone con mobilità ridotta anche in zone non accessibili al pulmino comunale;

            di raddoppiare il servizio quando necessario, grazie allutilizzo di due mezzi;

            di assicurare continuità anche durante i periodi di manutenzione dellaltro veicolo.

Il Sindaco e lAmministrazione comunale rivolgono un sentito ringraziamento agli imprenditori che hanno reso possibile questa collaborazione virtuosa tra pubblico e privato, a beneficio della comunità; allAssociazione ANICI, che da sempre dimostra impegno e dedizione nellassistenza ai propri utenti; ai servizi comunali che hanno garantito la prosecuzione del servizio anche nei momenti di maggiore difficoltà finanziaria.

I bisogni e i diritti delle persone in difficoltà restano una priorità per la nostra comunità.



Elipiste di Alicudi e Ginostra insicure. Interrogazione di Dante (FdI)

Al Sindaco del Comune di Lipari

Dott. Riccardo Gullo 

E.p.c. Al Presidente del Consiglio Comunale

Antonino Russo 

Oggetto: Interrogazione sul malfunzionamento delle elipiste di Alicudi e di Ginostra e sul mancato rinnovo all’autorizzazione all’uso notturno dell’elipista di Alicudi.

Premesso che:

 Con nota del 17/06/2025, il coordinatore comunale di fratelli d’Italia, Gianluca Giuffrè, segnalava al Sindaco di Lipari ed ai vari Enti le criticità di funzionamento delle elipiste di Alicudi e Ginostra nelle ore notturne.

 Considerato che:

 A tale nota non è giunto nessun riscontro da parte del Comune di Lipari e che in data 26/08/2025 l’ENAC , con nota prot. 0121937-P rappresentava di non aver rinnovato l’autorizzazione all’uso notturno dell’elipista di Alicudi senza il ripristino delle luci e di un dispositivo che garantisca la continuità del funzionamento delle luci della elisuperfice in caso di interruzione dell’alimentazione primaria. Inoltre veniva rappresentato che la risoluzione di tali criticità è indispensabile per la riattivazione dell’autorizzazione all’uso notturno.

Preso atto che: 

il perdurare di tale situazione rischia di creare seri problemi per i concittadini di Alicudi che in caso di emergenze notturne non possono essere soccorsi dagli elicotteri del 118  e considerato che in capo al Comune di Lipari lei rappresenta la massima autorità Sanitaria e di Protezione Civile.

La interroghiamo per sapere: 

Se ha provveduto immediatamente a ripristinare le normali condizioni di operatività notturna dell’elipista di Alicudi?

Se l’ENAC  ha successivamente riattivato l’autorizzazione  all’uso notturno dell’elipista e se le due piste di Ginostra ed Alicudi hanno criticità da sistemare?

Ricordandole che la vita degli abitanti di Alicudi e di Ginostra in caso di soccorsi notturni dipende dalla piena operatività delle elipiste, i cui lavori di manutenzione sono a carico del Comune di Lipari, e preoccupati per le notizie che ci giungono le chiediamo di rispondere alla presente Interrogazione per iscritto e con tempestività.

Distinti Saluti

Cristina Dante (Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia)

Buon compleanno ...

 ...Giuseppe Guarino, Fabio Cacace, Carmelo Maria Maieli, Gaetano La Versa, Hamdi Dlima, Simone Lo Schiavo, Mirko Greco, Maria Grazia Giardina, Sabrina Beninati.  





Come eravamo: Luoghi, cose e personaggi delle Eolie di un tempo (Puntata 6°)

Un grazie a Piero Roux e Antonio Iacullo

Lipari: I "Consiglieri comunali fieri, liberi ed indipendenti" decisamente dalla parte del presidente del consiglio Russo. Invitati i revisori ad eseguire accesso ispettivo anche con la GdF.

 DA: CONSIGLIERI COMUNALI fieri, liberi ed indipendenti del Comune di Lipari: ORTO Gaetano, SABATINI Adolfo, DANTE Cristina, SANTAMARIA Giorgia, RIFICI Raffaele, IACONO Lucy e PORTELLI Angelo

al  COMMISSARIO AD ACTA 

d.ssa Daniela Leonelli

All’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali   e della Funzione Pubblica Regione Siciliana

- Dipartimento delle Autonomie Locali  -

Servizio 1 Indirizzi generali e contenzioso

Servizio 3 - Coordinamento dell'attività di vigilanza e controllo sugli enti locali - Ufficio ispettivo

controlloeell@regione.sicilia.it

alla Prefettura di Messina 

Al COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI

e per competenza

Al Segretario Generale del Comune di Lipari; Al Sindaco; Al Dirigente del Servizio Economico-Finanziario 

Manifestazione di piena condivisione ed apprezzamento per la correttezza e puntualità di intervento del Presidente del Consiglio Comunale a supporto della funzione di garanzia e controllo del Collegio dei Revisori dei Conti 

Abbiamo appreso dell’iniziativa strumentale e proditoria dei Consiglieri Comunali del gruppo di minoranza che sostengono l’amministrazione comunale con la quale, in maniera del tutto contraddittoria e fuorviante, gli sessi vorrebbero far apparire, senza alcun senso di rispetto nemmeno per le Istituzioni alle quali si rivolgono, che sussista un generico quanto indimostrato atteggiamento di ostruzionismo del Presidente del Consiglio Comunale Rag. Antonino Russo, rispetto a precedenti e non meglio descritti lavori consiliari ed, oggi, anche in relazione alle procedure di approvazione del Bilancio di esercizio che arriva in Consiglio Comunale dopo parecchi mesi dalla data di scadenza prevista dalla legge per la sua approvazione.

E’ quasi comica, e comunque del tutto surreale la circostanza secondo cui, piuttosto che interrogarsi sul perché del ritardo di 21 mesi accumulati fino ad oggi dall’amministrazione comunale che, dobbiamo precisarlo, non è riuscita a predisporre e presentare al Consiglio Comunale la proposta di Bilancio previsionale nemmeno nel corso della precedente annualità 2024, e piuttosto che dare la colpa di ciò a chi non è in materialmente grado di predisporre gli atti necessari a far funzionare il Comune di Lipari, si preoccupino di segnalare la presunta mancata osservanza di due o tre giorni, asseritamente commessa dal Presidente del Consiglio Comunale rispetto ad una scadenza del tutto inesistente della quale lo stesso Segretario Generale da loro evocato afferma che “non vi è scadenza per l’approvazione del Bilancio” sottolineando comunque che il termine ultimo per provvedervi è quello della chiusura dell’esercizio corrente (31 dicembre).

La cosa davvero inaccettabile, però, è che i Consiglieri rimasti fedeli all’Amministrazione vedano l’impedimento della funzione nell’intervento del Presidente del Consiglio Comunale senza nemmeno dar conto, nella “loro” missiva che lo stesso è invece, puntualmente e correttamente intervenuto a sostegno del Collegio dei Revisori dei Conti ai quali, nonostante abbiano richiesto all’amministrazione ed ai funzionari comunali, oltre che allo stesso Segretario Generale, di provvedere alla consegna di atti e documenti per lo svolgimento della propria funzione di controllo contabile a tutt’oggi nulla hanno ricevuto.

Il Presidente del Consiglio Comunale sta quindi svolgendo, con fermezza e coerenza istituzionale il proprio ruolo di garante politico-amministrativo anche a beneficio di coloro che, solo per bieca volontà di insensata contrapposizione, pensano soltanto a criticarlo sol perché ha assunto una posizione autonoma ed indipendente nell’ambito del civico consesso liparese.

Colleghi Consiglieri … se davvero siete liberi ed indipendenti, come siamo noi, e tenete veramente al bene del Paese .. perché non chiedete anche voi all’amministrazione comunale:

PER QUALE MOTIVO IL COMUNE NON STA CONSEGNANDO GLI ATTI RICHIESTI DAI REVISORI DEI CONTI PER LE LORO VERIFICHE CONTABILI E STA IMPEDENDO CHE SI POSSA ANDARE AVANTI CON L’APPROVAZIONE DEL BILANCIO…!?  


COSA SPAVENTA COSI’ TANTO IL SINDACO E L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE E COS’E’ CHE NON SI VUOLE CHE VENGA SCOPERTO DA PARTE DEI REVISORI O DAL CONSIGLIO COMUNALE…!?

.. e vi chiediamo pure, anche alla luce delle puntuali e documentate ricostruzioni delle contraddittorietà e delle palesi distorsioni esistenti negli atti approvati dalla Giunta Comunale e dettagliatamente evidenziate nel suo ultimo e condiviso intervento da parte del Presidente del Consiglio Comunale … MA VI SIETE MAI CHIESTI COSA SUCCEDEREBBE AI CONSIGLIERI COMUNALI NEL CASO APPROVASSERO ATTI CHE CON TUTTE LE FORZATURE E NONOSTANTE LE ATTESTAZIONI PALESEMENTE IRREGOLARI, CONTEGANO INVECE DATI FALSI O NON VERITIERI…!? 

Il Presidente Russo ha pienamente ragione nell’insistere affinchè l’amministrazione si adegui a regole di correttezza e trasparenza e fa bene a pretendere che vengano consegnati gli atti ai Revisori dei Conti, o che vengano osservate tutte le procedure necessarie a regolarizzare, ove ciò sia possibile, l’attuale contenuto degli schemi di bilancio che l’amministrazione vorrebbe approvare, non senza una certa superficialità.       

Ed anzi, proprio sulla base di ciò, in adesione all’iniziativa meritoriamente portata avanti dal Presidente del Consiglio Comunale, INVITIAMO il COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI a procedere in via autonoma e diretta, ai sensi dell’art. 239, comma 5° del T.U.EE.LL., entro e non oltre giorni dieci dal ricevimento della presente, ad eseguire accesso ispettivo presso gli Uffici comunali, ove occorra, anche richiedendo l’ausilio e l’intervento della Guardia di Finanza, in modo da accertare i fatti e risolvere definitivamente ogni questione ancora sospesa o non completamente disvelata in relazione agli atti non consegnati afferenti il Bilancio 2025, a beneficio e garanzia e per la tranquillità di esercizio della funzione consiliare che ci apprestiamo ad esercitare in aula anche in occasione della sessione di bilancio.  

LEGALITA’, TRASPARENZA, CORRETTEZZA e LEALTA’ ISTITUZIONALE questo chiediamo anche in questa occasione all’Amministrazione comunale ed ai nostri stessi colleghi del Consiglio Comunale che invitiamo, sempre più convintamente, ad essere fieri, liberi ed indipendenti e a non lasciarsi soggiogare o uniformare alla logica del pensiero unico dettato dagli altri, senza possibilità di autonoma e libera considerazione dei fatti.

I CONSIGLIERI COMUNALI

Gaetano Orto, Cristina Dante, Raffaele Rifici, Adolfo Sabatini, Giorgia Santamaria, Lucy Iacono, Angelo Portelli

Oggi, 19 settembre: San Gennaro


S. Gennaro nacque a Napoli nella seconda metà del secolo III. Di famiglia nobile e molto cristiano, predilesse fin dalla sua giovinezza la vita ecclesiastica. A trent'anni era sacerdote e vescovo di Benevento, quando scoppiò la persecuzione di Diocleziano. Grande era la sua amicizia col diacono Sosio, che consultava sovente circa gli affari della diocesi, trovando in lui molto sapere e conforto spirituale. 
Un giorno, mentre Sosio leggeva il Vangelo nella chiesa, il Vescovo vide scintillare sopra il suo capo una fiamma che conobbe essere preannunzio del martirio. Pieno di giubilo per tanta grazia, baciò il capo di colui che doveva patire per amore di Gesù Cristo e ne rese grazie al Signore, rimanendo in attesa che si compisse la volontà di Dio. Difatti. poco dopo, per ordine del giudice Draconzio, il santo diacono fu chiuso in prigione. Ciò saputo Gennaro andò a visitarlo, ed entrato nel carcere: « Perché, esclamò, quest'uomo di Dio è tenuto prigioniero senza alcun motivo? ». Riferite queste parole a Timoteo, prefetto della Campania, questi fece arrestare anche Gennaro. 
Il nostro Santo, gettato in una fornace ardente, ne uscì illeso. Pertanto il prefetto preso da sdegno, ordinò di stirare il corpo del Martire, fino a rompergli le articolazioni. Frattanto un altro diacono, Sisto, ed il lettore Desiderio, presi e incantenati furono trascinati, insieme col Vescovo, davanti al carro del prefetto, fino a Pozzuoli e gettati nella medesima prigione ove erano detenuti Sosio e Proculo ed i cristiani Eutiche e Ponzio già condannati alle belve. 
Il giorno dopo furono tutti esposti alle fiere nell'anfiteatro; ma queste, dimentiche della loro naturale ferocia, si accovacciarono ai piedi di Gennaro. Intanto il prefetto, attribuendo ciò a incantesimi, pronunciò contro i martiri di Cristo la sentenza capitale, e divenuto cieco sull'istante, non ricuperò la vista che per le preghiere del Santo. A questo miracolo quasi cinquemila uomini abbracciarono la fede di Cristo. Tuttavia l'ingrato giudice non convertito dal beneficio, anzi sdegnato per la moltitudine delle conversioni e fanatico osservatore dei decreti imperiali, ordinò che il santo Vescovo coi compagni fossero uccisi di spada il 19 settembre. 
I Napoletani, dietro avviso celeste, accorsero a raccogliere in ampolle parte del sangue del martire San Gennaro e trasportarono il corpo prima a Benevento, poi a Montevergine e infine nella cattedrale di Napoli, ove fu eletto a patrono principale della città. Napoli attribuì alla sua protezione la grazia di essere stata liberata da molteplici e violenti eruzioni del Nella cappella del Tesoro della cattedrale si conserva il capo e due ampolle di sangue del santo Vescovo: quivi da sedici secoli si ripete il miracolo detto di S. Gennaro. Tale portento venne studiato da dotti di ogni secolo e d'ogni fede e tutti furono d'accordo nell'attribuirlo ad un intervento soprannaturale. Infatti, allorché nella ricorrenza del suo martirio e della sua consacrazione episcopale si pone il capo del Santo martire, racchiuso in una preziosa custodia, alla presenza del suo sangue raggrumato e contenuto in due ampolle di cristallo, senza l'intervento di alcun agente esterno, la massa del sangue del martire passa dallo stato solido allo stato liquido e lo si vede bollire. 

PRATICA: Facciamo oggi un piccolo sacrificio per la nostra fede. 

PREGHIERA. O Dio, che ci rallegri coll'annua solennità dei tuoi santi martiri Gennaro e compagni, concedi che come siamo rallegrati dai loro meriti, così siamo infiammati dai loro esempi. Vesuvio, e dalle armi di molti nemici che avevano giurato la sua rovina. 

Buongiorno...così!


 

giovedì 18 settembre 2025

Lipari: Il commissario ad acta unifica le sedute di consiglio comunale sul Bilancio. Il presidente Russo ne aveva convocate due



 

Malfa, consorzio dedicato alla "Malvasia delle Lipari". L'articolo di Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 18 settembre 2025


 

Accadde...oggi...nel 1864 (da accaddeoggi.it)


 

Lipari: La giunta delibera condanna per violazione diritti umani in Palestina e Appello per il cessate il fuoco a Gaza e la promozione della pace

La giunta municipale del Comune di Lipari, con delibera n°101, su proposta del sindaco Riccardo Gullo, ha deliberato la "Condanna per la violazione dei diritti umani in Palestina e l'Appello per il cessate il fuoco a Gaza e la promozione della pace".

Bilancio del Comune di Lipari: Convocate due sedute di consiglio comunale

Due sedute del Consiglio comunale di Lipari sono state convocate dal presidente Nuccio Russo, per i giorni 23 ( in sessione straordinaria) e 25 settembre (ordinaria), entrambe alle 10,00. 
Nella prima, all'ordine del giorno, vi è la presa d'atto ed approvazione dei documenti propedeutici al bilancio; nella seconda il bilancio 2025/2027



Frana a Salina sulla strada provinciale

Ieri sera,  intorno alle 20,30 una considerevole frana sulla provinciale di Salina, ha bloccato per diverse ore il transito agli autoveicoli, precisamente in zona Portella, nel Comune di Santa Marina. 

Per scongiurare il peggio il sindaco di Santa Marina Salina, Domenico Arabia ha fatto intervenire tre ditte locali che, con mezzi meccanici, hanno sgomberato la strada per metterla in sicurezza. 

Si è lavorato, comunque, fino a tarda notte con la collaborazione del comandante dei carabinieri di Santa Marina Salina Giuseppe Carlà, il sovrintendente capo delle guardie della riserva Elio Benenati, il sindaco di Santa Marina, Domenico Arabia con gli assessori e i vigili dello stesso Comune.

Sono stati allertati la Città metropolitana di  Messina e la protezione civile di Messina che provvederanno al più presto al ripristino della strada.

Buon compleanno a...

...Alessandro La Torre, Catia Toni, Eliana Gitto, Francesco Principale

Prosegue l'eradicazione capre nelle Eolie. A Ginostra catturati 132 esemplari, L'Ansa di Salvatore Sarpi

LIPARI, 18 Settembre ANSA - Prosegue nelle Eolie l'operazione di eradicazione delle capre inselvatichite dall'isola di Alicudi e dal borgo di Ginostra, posta in essere dal Servizio per il Territorio di Messina (ex Azienda Foreste Demaniali) -Dipartimento dello sviluppo rurale e territoriale, con l'ausilio degli operai forestali in carico: attività autorizzata dall'ISPRA e dal Dipartimento Ambiente della Regione Sicilia

Oggi, con la nave di linea, a bordo di un camion per il trasporto di animali vivi, hanno lasciato Ginostra, per essere destinate ad una azienda zootecnica, 132 capre catturate nelle ultime 24 ore. Così come i 57 esemplari, catturati ad Alicudi, verranno sottoposti ad accertamenti sanitari dall'Asp di Messina. Le operazioni, alle quali prendono parte, complessivamente, 30 operai forestali, proseguiranno nei prossimi giorni in entrambe le località (ANSA)

Scrivevamo così...oggi...lo scorso anno


 

Come eravamo: Luoghi, cose e personaggi delle Eolie di un tempo (Puntata 5°)

Pubblichiamo la foto (ricavata da un dipinto) di come era tantissimi anni fa l'ingresso nell'area del palazzo vescovile di Lipari.
In evidenza il Seminario e le due "gibbie" (cisterne) per l'acqua
La foto si riferisce alla zona ribattezzata oggi "La Palma", prospicente il C.so Vittorio Emanuele

Oggi, 17 settembre: San Giuseppe da Copertino

S. Giuseppe da Copertino nacque nell'anno 1603 da pii genitori e prevenuto dall'amore di Dio, passò la sua infanzia in santa semplicità e purezza di costumi. Liberato dalla Vergine Madre di Dio da una lunga e molesta malattia, sopportata con mirabile pazienza, si diede con fervore alle pratiche di pietà, e per unirsi più strettamente a Dio che lo chiamava a grandi cose, risolvette d'abbracciare l'ordine serafico.
Dopo varie peripezie, fu ricevuto tra i Minori Conventuali del convento della Grottella, dapprima come laico e poi come chierico. Dopo la professione solenne, ordinato sacerdote, si propose di condurre una vita ancor più perfetta. Cosicché avendo rinunziato a tutti gli affetti mondani e alle cose non assolutamente necessarie alla vita, martoriò il corpo con cilici, discipline, catenelle: in una parola con ogni sorta di austerità e sofferenze, mentre nutriva continuamente lo spirito col soave alimento della orazione e della contemplazione più sublime. Onde l'amor di Dio, già diffuso nel suo cuore fin dalla prima età, andò sempre più crescendo.
La sua ardentissima carità rifulse singolarmente nelle estasi e nei rapimenti. Era obbedientissimo ai suoi superiori. Imitò talmente la povertà del serafico suo Padre S. Francesco che, sul punto di morire, potè confessare con tutta verità al suo superiore di non aver nulla da lasciare. Pertanto morto a se ed al mondo, manifestava la vita di Gesù nella sua carne.
Eroica fu la sua carità verso i poveri, gl'infermi, gli affiati da qualsiasi tribolazione. La sua carità non escludeva neppure quelli che lo assalivano con oltraggi ed ingiurie, accettando tutto con la stessa pazienza, dolcezza e serenità che mostrò nel sopportare le tante e penose vicissitudini della sua vita.
Ammirato poi non solo dal popolo ma anche dai prìncipi per la sua eminente santità e doni celesti, egli si mantenne talmente umile, che stimandosi gran peccatore, pregava Dio con insistenza perchè gli sottraesse i suoi doni straordinari, e chiedeva agli uomini che dopo morte gettassero il suo corpo in un luogo dove la sua memoria fosse del tutto obliata. Ma Dio che esalta gli umili e che aveva arricchito il suo servo di celeste sapienza, del dono della profezia, della penetrazione dei cuori, delle guarigioni e d'altri privilegi, rese preziosa anche la sua morte e glorioso il sepolcro. Come aveva predetto morì a Osimo, a 61 anni di età. Benedetto XIV lo inscrisse nell'albo dei Beati, e Clemente XIII in quello dei Santi. Clemente XIV ne estese l'Ufficio e la Messa a tutta la Chiesa.

PRATICA. — Ricordiamoci che la nostra vera dimora non è su questa terra, ma in cielo. Recitiamo sovente l'atto di speranza.

PREGHIERA. — O Dio, che hai predetto di voler attrarre tutto al tuo Figliuolo Unigenito, dopo che fosse stato sollevato da terra, concedi benigno che per i meriti e l'esempio del tuo serafico confessore Giuseppe, elevandoci al di sopra di tutte le terrene cupidigie, noi meritiamo di giungere a lui nella gloria eterna.

Buongiorno...così!