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giovedì 18 settembre 2008

Manca il procaccia, niente posta a Panarea. La protesta del presidente della circoscrizione

Pacchi accumulati all'interno dell'ufficio postale in attesa di essere spediti e corrispondenza di ogni genere, comprese quindi bollette di ogni tipologia, "impossibilitata" ad arrivare all'ufficio postale per poi essere consegnata ai cittadini. Accade a Panarea dove, per l'assenza del procaccia postale (il soggetto che deve portare e ritirare la corrispondenza e i pacchi dai mezzi di linea), da due settimane tutto è bloccato con notevole disappunto dei cittadini che rischiano fra l'altro, non avendo avuti recapitati i bollettini e le varie cartelle di pagamento, di non riuscire a fare fronte in tempo utile alle numerose scadenze. Un disappunto che ieri si è tramutato in protesta e che ha coinvolto anche il presidente della circoscrizione Paolino Spanò. Presidente che, stanco di "gravi e ripetuti disservizi postali" che si trascinano senza soluzione alcuna, ha scritto un'accorata lettera al prefetto di Messina, al direttore filiale Poste Italiane 2 di Messina, alla procura della Repubblica e al sindaco di Lipari. Nella lettera ha anche sottolineato come aveva dato la propria disponibilità ad un dirigente delle poste a ritirare lui stesso, con un proprio mezzo, anche con la scorta dei carabinieri, se era il caso, la corrispondenza dalla nave traghetto di linea e a imbarcarvi plichi e pacchi. "Per questa mia proposta- ha scritto Spanò- ho ricevuto un netto rifiuto in quanto mi è stata addotta la motivazione che la nave non sarebbe approdata a causa del maltempo. Cosa non vera al punto che, quando la nave ha raggiunto Panarea, ho richiamato lo stesso dirigente per chiedere spiegazioni. In questa occasione sono stato invitato a non disturbare ulteriormente e mi è stato chiuso il telefono". Il presidente della circoscrizione di Panarea ha chiesto agli organismi a cui ha scritto di "voler fare luce sullo spiacevole accaduto e di attivarsi affinchè il servizio venga ripristinato con la massima urgenza, al fine di evitare danni anche economici alla popolazione che si vede contestata ritardi nel pagamento di utenze e di rate finanziarie".