Lipari. Ex Pumex di nuovo "agitati"- Sono di nuovo in stato di agitazione gli ex dipendenti della Pumex in atto impiegati dal comune di Lipari nell'ambito dei lavori socialmente utili. Dopo aver presidiato l'ingresso del palazzo comunale hanno chiesto ed ottenuto un colloquio con il sindaco
Dal primo ottobre e fino al 30 novembre vietata la pesca del pesce spada- La Capitaneria di Porto di Messina ha reso noto che a seguito dell'art. 89 del Regolamento del Consiglio dell'Unione europea del 16 gennaio 2009, per la tutela della specie a rischio estinzione, è vietata la pesca del pesce spada nel Mediterraneo a decorrere dal primo ottobre sino al 30 novembre 2009. Un divieto contestato dai pescatori i quali ritengono che l'uso dell'attrezzo, il palangaro, è altamente selettivo e garantisce la cattura solo di esemplari di taglia regolare.
INFLUENZA A: DONNA MORTA MESSINA, 20 AVVISI GARANZIA A MEDICI- Venti avvisi di garanzia sono stati firmati dal sostituto procuratore di Messina, Adriana Sciglio. Si tratta di un atto dovuto per via della disposizione degli acccertamentti tecnici non ripetibili relativi alla morte di, Giovanna Russo, deceduta sabato scorso all'ospedale 'Papardo', dov'era ricoverata dal 30 agosto per il virus dell'influenza di tipo A H1N1. La sezione di Pg della Polizia Municipale ha notificato i provvedimenti a tutti i medici che hanno avuto in cura la donna dal momento del ricovero, prima nel reparto di Malattie dell'apparato respiratorio e successivamente in quello di Rianimazione del 'Papardo'.
INFLUENZA A: ISPETTORI MINISTERO E REGIONE IN OSPEDALE A MESSINA- Hanno cominciato il loro lavoro questa mattina nell'ospedale 'Papardo' di Messina gli ispettori inviati dal ministero della Salute e dalla Regione dopo la morte, sabato sera, della donna di 46 anni ricoverata per il virus dell'influenza di tipo A H1N1. Si tratta di due funzionari ministeriali e due regionali che acquisiranno i documenti clinici relativi alla degenza di Giovanna Russo, ricoverata il 30 agosto agosto scorso. La missione, disposta dal viceministro della Salute Ferruccio Fazio e dall'assessore regionale alla Sanita', Massimo Russo, e' volta a verificare se nel trattamento del caso siano stati seguiti correttamente i protocolli sanitari definiti dal ministero.
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martedì 22 settembre 2009
Tutti contro tutti e il PDL si fa in quattro
L'agitarsi sempre più inquieto dei vari gruppi in cui ormai si divide il Pdl sta provocando una tale confusione che sarà in comprensibile per gli elettori ma diventa intanto lacerante all'interno.
La giornata di ieri segna così l'inizio della fine. Un tutti contro tutti che azzera qualsiasi ipotesi di ricreare un clima di convivenza dentro lo stesso partito. Il giocattolo si è rotto, questa volta con tanto di presa d'atto degli stessi leader locali.
Né sembra funzionare più il continuo appellarsi al dominus nazionale perchè ridimensioni i ribelli e ripristini d'imperio l'unità.
La lettera del co-coordinatore Domenico Nania ai leader di partito in Sicilia Renato Schifani e Angelino Alfano ha ufficializzato quel che è da tempo chiaro: il Pdl è diviso in tre, forse in quattro fazioni che perseguono strategie, alleanze e obiettivi diversi. E tranne che nel gruppo Micciché, all'interno delle altre vi sono distinguo che fanno pensare a ulteriori suddivisioni.
Così, a Nania che chiede le dimissioni dei due assessori espressione dell'area Schifani-Castiglione-Firrarello, risponde Alfano per dire: non se ne parla. Chi decide è Berlusconi: «Rispondo al senatore Nania perchè sono tra quelli che, in Sicilia, lo considerano il coordinatore regionale. Come ho già avuto modo di rappresentare al senatore Nania - scrive Alfano - io ho il piede in una staffa sola che è quella di Silvio Berlusconi, anche quando ciò comporta qualche rinuncia alle mie opinioni. A Silvio Berlusconi - continua il Guardasigilli - compete la stipula e la rottura delle alleanze, a maggior ragione quando esse hanno riflessi nella politica nazionale (poichè di questo intende parlare Nania al di là di talune edulcorate espressioni utilizzate obbligatoriamente in un comunicato stampa). Come preannunciato a Nania in altra sede, parlerò con il presidente Berlusconi per rappresentare la mia posizione sulle vicende siciliane. Certamente lo faranno anche altri e altrettanto certamente non tutte le opinioni saranno uguali. Il presidente Berlusconi - conclude Alfano – prenderà le decisioni con la consueta saggezza, con buon senso e concretezza. Preannuncio fin d'ora che io starò comunque dalla parte della decisione che il presidente Berlusconi assumerà».
Ma Nania insiste: «Ad Alfano dico che dimettersi dalla giunta regionale siciliana non significa uscire dalla maggioranza, ma rappresentare con coerenza le ragioni del Pdl che lui rappresenta e stanare il Pd dall'ambiguità che lo caratterizza».
Da Nania si differenzia pure il collega coordinatore Giuseppe Castiglione: «Gli assessori li sceglie il presidente della Regione, chiederne le dimissioni, per due di loro, ci trascinerebbe in discussioni che esulano l'aspetto più importante, quello strettamente politico, fatto di scelte e di condivisione di programmi. Quella che va cercata – aggiunge – è l'unità del Pdl in Sicilia, che ci rende più credibili rispetto al governo di Raffaele Lombardo, il quale ha scelto scientificamente di non parlare coi partiti, ma in questo momento si ritrova ad averne bisogno, proprio lui che ha lavorato per dividerli. L'unità di cui parlo comprende, ovviamente, Gianfranco Miccichè, che è una risorsa. Abbiamo più volte detto sì al governo Lombardo - osserva -, lo abbiamo fatto sulla riforma sanitaria: quando ci disse che si era rivolto all'Università Bocconi per scremare la lista dei manager, portandola da 700 a 59, lo abbiamo sostenuto, salvo accorgerci poi che le nomine da lui fatte rispondevano a criteri solo politici, e in alcuni casi erano persino illegittime. Lombardo - conclude - lo abbiamo sostenuto e votato. Oggi al suo governo darei un 6 politico».
Ma il vicepresidente dei deputati del Pdl Carmelo Briguglio, stronca entrambi i co-coordinatori: «La Sicilia e il Pdl dell'Isola non meritano l'unica anomalia politica e statutaria del territorio nazionale costituita da due co-coordinatori regionali che non esprimono una rappresentatività politica unitaria e che si pongono ormai palesemente contro il governo Lombardo. Credo che Berlusconi e Fini - aggiunge Briguglio - abbiano chiara questa situazione, che ha ricadute non solo politiche ma anche istituzionali, e potranno assumere le iniziative opportune per superare l'anomalia».
E si inserisce nel dibattito il il senatore dell'Udc Gianpiero D'Alia: «La vera anomalia in Sicilia, come nel resto d'Italia, è lo scontro interno al Pdl che ha reso ingovernabile la regione e ora rischia di paralizzare gli enti locali. Uno scontro di potere in cui l'unico vincitore sarà Lombardo, vero specialista della materia. Di fronte a questo scempio occorre fare chiarezza - aggiunge - restituendo dignità alla politica e alle istituzioni. L'unica strada è la mozione di sfiducia al governo Lombardo in cui ciascuno, in aula, si assuma la responsabilità delle proprie scelte. Non è più tempo di congiure di palazzo e di giochi di corridoio. I siciliani meritano qualcosa di più e di meglio».
In questo quadro infuocato di batti e ribatti, prova a smorzare i toni Francesco Musotto, capogruppo del Movimento per l'Autonomia all'Assemblea regionale siciliana, che invita tutti a tenere un "profilo istituzionale": «Abbiamo la sensazione che in molti abbiano perso il senso della misura e non colgano la delicatezza del momento sociale e politico che la nostra regione sta attraversando. Nel momento in cui maggiore dovrebbe essere lo sforzo per garantire efficienza ed operatività alle amministrazioni - rileva Musotto - assistiamo invece ad un continuo (ab)uso delle cariche istituzionali come pedine nello scacchiere dei rapporti fra le correnti di un singolo partito. L'unico dato certo è che, come peraltro dimostrano i sondaggi che indicano in Lombardo il presidente di Regione maggiormente apprezzato dai cittadini, l'azione del governo sta incidendo in profondità nella società e nelle prospettive di sviluppo futuro della Sicilia. E non saranno certo le diatribe di queste ore ad influenzare il suo operato e quello del suo governo». Che infatti, secondo il sottosegretario Gianfranco Micciché principale alleato, può tranquillamente operare con progetti per l'intera legislatura
La giornata di ieri segna così l'inizio della fine. Un tutti contro tutti che azzera qualsiasi ipotesi di ricreare un clima di convivenza dentro lo stesso partito. Il giocattolo si è rotto, questa volta con tanto di presa d'atto degli stessi leader locali.
Né sembra funzionare più il continuo appellarsi al dominus nazionale perchè ridimensioni i ribelli e ripristini d'imperio l'unità.
La lettera del co-coordinatore Domenico Nania ai leader di partito in Sicilia Renato Schifani e Angelino Alfano ha ufficializzato quel che è da tempo chiaro: il Pdl è diviso in tre, forse in quattro fazioni che perseguono strategie, alleanze e obiettivi diversi. E tranne che nel gruppo Micciché, all'interno delle altre vi sono distinguo che fanno pensare a ulteriori suddivisioni.
Così, a Nania che chiede le dimissioni dei due assessori espressione dell'area Schifani-Castiglione-Firrarello, risponde Alfano per dire: non se ne parla. Chi decide è Berlusconi: «Rispondo al senatore Nania perchè sono tra quelli che, in Sicilia, lo considerano il coordinatore regionale. Come ho già avuto modo di rappresentare al senatore Nania - scrive Alfano - io ho il piede in una staffa sola che è quella di Silvio Berlusconi, anche quando ciò comporta qualche rinuncia alle mie opinioni. A Silvio Berlusconi - continua il Guardasigilli - compete la stipula e la rottura delle alleanze, a maggior ragione quando esse hanno riflessi nella politica nazionale (poichè di questo intende parlare Nania al di là di talune edulcorate espressioni utilizzate obbligatoriamente in un comunicato stampa). Come preannunciato a Nania in altra sede, parlerò con il presidente Berlusconi per rappresentare la mia posizione sulle vicende siciliane. Certamente lo faranno anche altri e altrettanto certamente non tutte le opinioni saranno uguali. Il presidente Berlusconi - conclude Alfano – prenderà le decisioni con la consueta saggezza, con buon senso e concretezza. Preannuncio fin d'ora che io starò comunque dalla parte della decisione che il presidente Berlusconi assumerà».
Ma Nania insiste: «Ad Alfano dico che dimettersi dalla giunta regionale siciliana non significa uscire dalla maggioranza, ma rappresentare con coerenza le ragioni del Pdl che lui rappresenta e stanare il Pd dall'ambiguità che lo caratterizza».
Da Nania si differenzia pure il collega coordinatore Giuseppe Castiglione: «Gli assessori li sceglie il presidente della Regione, chiederne le dimissioni, per due di loro, ci trascinerebbe in discussioni che esulano l'aspetto più importante, quello strettamente politico, fatto di scelte e di condivisione di programmi. Quella che va cercata – aggiunge – è l'unità del Pdl in Sicilia, che ci rende più credibili rispetto al governo di Raffaele Lombardo, il quale ha scelto scientificamente di non parlare coi partiti, ma in questo momento si ritrova ad averne bisogno, proprio lui che ha lavorato per dividerli. L'unità di cui parlo comprende, ovviamente, Gianfranco Miccichè, che è una risorsa. Abbiamo più volte detto sì al governo Lombardo - osserva -, lo abbiamo fatto sulla riforma sanitaria: quando ci disse che si era rivolto all'Università Bocconi per scremare la lista dei manager, portandola da 700 a 59, lo abbiamo sostenuto, salvo accorgerci poi che le nomine da lui fatte rispondevano a criteri solo politici, e in alcuni casi erano persino illegittime. Lombardo - conclude - lo abbiamo sostenuto e votato. Oggi al suo governo darei un 6 politico».
Ma il vicepresidente dei deputati del Pdl Carmelo Briguglio, stronca entrambi i co-coordinatori: «La Sicilia e il Pdl dell'Isola non meritano l'unica anomalia politica e statutaria del territorio nazionale costituita da due co-coordinatori regionali che non esprimono una rappresentatività politica unitaria e che si pongono ormai palesemente contro il governo Lombardo. Credo che Berlusconi e Fini - aggiunge Briguglio - abbiano chiara questa situazione, che ha ricadute non solo politiche ma anche istituzionali, e potranno assumere le iniziative opportune per superare l'anomalia».
E si inserisce nel dibattito il il senatore dell'Udc Gianpiero D'Alia: «La vera anomalia in Sicilia, come nel resto d'Italia, è lo scontro interno al Pdl che ha reso ingovernabile la regione e ora rischia di paralizzare gli enti locali. Uno scontro di potere in cui l'unico vincitore sarà Lombardo, vero specialista della materia. Di fronte a questo scempio occorre fare chiarezza - aggiunge - restituendo dignità alla politica e alle istituzioni. L'unica strada è la mozione di sfiducia al governo Lombardo in cui ciascuno, in aula, si assuma la responsabilità delle proprie scelte. Non è più tempo di congiure di palazzo e di giochi di corridoio. I siciliani meritano qualcosa di più e di meglio».
In questo quadro infuocato di batti e ribatti, prova a smorzare i toni Francesco Musotto, capogruppo del Movimento per l'Autonomia all'Assemblea regionale siciliana, che invita tutti a tenere un "profilo istituzionale": «Abbiamo la sensazione che in molti abbiano perso il senso della misura e non colgano la delicatezza del momento sociale e politico che la nostra regione sta attraversando. Nel momento in cui maggiore dovrebbe essere lo sforzo per garantire efficienza ed operatività alle amministrazioni - rileva Musotto - assistiamo invece ad un continuo (ab)uso delle cariche istituzionali come pedine nello scacchiere dei rapporti fra le correnti di un singolo partito. L'unico dato certo è che, come peraltro dimostrano i sondaggi che indicano in Lombardo il presidente di Regione maggiormente apprezzato dai cittadini, l'azione del governo sta incidendo in profondità nella società e nelle prospettive di sviluppo futuro della Sicilia. E non saranno certo le diatribe di queste ore ad influenzare il suo operato e quello del suo governo». Che infatti, secondo il sottosegretario Gianfranco Micciché principale alleato, può tranquillamente operare con progetti per l'intera legislatura
Siremar "taglia tutto"? Il presidente della Federalberghi lancia l'allarme
Un fax(anticipato per mail) è stato spedito da Christian Del Bono, presidente della Federalberghi delle Eolie, al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, al Sottosegretario di Stato delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Direttore Generale del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Lo stesso fax è stato inviato per conoscenza all'Assessore Regionale ai Trasporti, alla Federalberghi Isole Minori, all' Unione Regionale Albergatori Siciliani e Presidenza del Comitato Nazionale per il Mezzogiorno e a tutti i sindaci delle isole minori siciliane. Nel fax si evidenzia una situazione delicatissima nel campo dei trasporti Siremar che, se confermata, ha davvero dell'incredibile oltre ad essere "letale" per le piccole comunità isolane.
IL TESTO:
Segnaliamo che, stando alle informazioni acquisite attraverso una serie di chiamate al call-centre della Siremar (numero 892 123 a pagamento), la consociata Tirrenia in questione, in alcuni giorni dei mesi da ottobre a dicembre non avrebbe in programma l'effettuazione di alcuna corsa ne di traghetti ne di aliscafi sulla tratta Milazzo-Eolie e viceversa.
Ad oggi, infatti, nonostante il vostro pronto intervento del 18 agosto, non risulterebbero del tutto aperte le prenotazioni sui mezzi Siremar. Tanto che alcune strutture alberghiere hanno lamentato l'impossibilità di effettuare delle prenotazioni di posti nave per i propri clienti.
La situazione assumerebbe dei contorni ancora più allarmanti qualora fossero veritiere le informazioni che appaiono sul sito ufficiale della Tirrenia dove infatti, da ottobre in poi, non risultano più attivi i servizi aliscafi, mentre quelli a mezzo motonave risulterebbero abbondantemente ridotti fino alla fine dell'anno.
Stando a tale sito, sia i collegamenti tra Palermo ed Ustica sia quelli tra Trapani e Favignana, Levanzo e Marettimo smetterebbero di funzionare dal 1 ottobre 2009. Mentre quelli da Trapani a Pantelleria e quelli da Porto Empedocle a Linosa e Lampedusa - unitamente a tutti quelli per tutte le altre isole minori della Sicilia -smetterebbero totalmente di funzionare dal 1 gennaio 2010.
Prima di formulare qualsiasi tipo di considerazione o di giungere a conclusioni affrettate, si richiede una Vostra sollecita azione volta a verificare l'effettivo stato delle cose.
In attesa di una gradita e urgente risposta, vogliate gradire i nostri più cordiali saluti
Christian Del Bono
Presidente
FEDERALBERGHI ISOLE EOLIE
IL TESTO:
Segnaliamo che, stando alle informazioni acquisite attraverso una serie di chiamate al call-centre della Siremar (numero 892 123 a pagamento), la consociata Tirrenia in questione, in alcuni giorni dei mesi da ottobre a dicembre non avrebbe in programma l'effettuazione di alcuna corsa ne di traghetti ne di aliscafi sulla tratta Milazzo-Eolie e viceversa.
Ad oggi, infatti, nonostante il vostro pronto intervento del 18 agosto, non risulterebbero del tutto aperte le prenotazioni sui mezzi Siremar. Tanto che alcune strutture alberghiere hanno lamentato l'impossibilità di effettuare delle prenotazioni di posti nave per i propri clienti.
La situazione assumerebbe dei contorni ancora più allarmanti qualora fossero veritiere le informazioni che appaiono sul sito ufficiale della Tirrenia dove infatti, da ottobre in poi, non risultano più attivi i servizi aliscafi, mentre quelli a mezzo motonave risulterebbero abbondantemente ridotti fino alla fine dell'anno.
Stando a tale sito, sia i collegamenti tra Palermo ed Ustica sia quelli tra Trapani e Favignana, Levanzo e Marettimo smetterebbero di funzionare dal 1 ottobre 2009. Mentre quelli da Trapani a Pantelleria e quelli da Porto Empedocle a Linosa e Lampedusa - unitamente a tutti quelli per tutte le altre isole minori della Sicilia -smetterebbero totalmente di funzionare dal 1 gennaio 2010.
Prima di formulare qualsiasi tipo di considerazione o di giungere a conclusioni affrettate, si richiede una Vostra sollecita azione volta a verificare l'effettivo stato delle cose.
In attesa di una gradita e urgente risposta, vogliate gradire i nostri più cordiali saluti
Christian Del Bono
Presidente
FEDERALBERGHI ISOLE EOLIE
lunedì 21 settembre 2009
"Ballare col diavolo.. senza imbarazzo..ma ciò non vuol dire perdere se stessi" di Luca Chiofalo
Riceviamo da Luca Chiofalo e pubblichiamo:
Caro Piero, concludiamo una "querelle" che rischia di diventare stucchevole per chi ci legge...
Senz'altro sei uomo d'altri tempi, forgiato da ideologia e militanza partitica, ma i tempi che viviamo sono questi e chi vive di ricordi non ha futuro.
Non sono gli esempi nefasti ad aver plasmato la mia idea di politica, ma avendo dovuto piantare bene i piedi per terra già da adolescente, ho affinato la capacità di capire rapidamente il contesto in cui opero, obbligato a centrare i problemi e a cercarne le soluzioni senza immolarmi sull'altare della spesso inconcludente perfezione idealista. Oggi chi ambisce al "potere", piccolo o grande che sia , deve essere in grado di "ballare col diavolo" senza imbarazzo. Ciò non vuol dire perdere se stessi e piombare nel baratro nichilista, vuol dire sapersi adattare alle situazioni e mantenendo fermo l'obiettivo e la necessaria spinta ideale, un giorno sperare di essere deputati a tracciare la rotta (diversa dall'attuale volendo). Una rivoluzione culturale (questo servirebbe) non si compie in un giorno e una distanza altezzosa da una realtà che non ci piace non migliora certo lo stato delle cose. Ognuno ha facoltà di perseguire la strada che ritiene più consona per realizzare il proprio progetto politico; a stabilire chi ha avuto ragione ci penserà, come sempre, il giudizio inappellabile degli elettori e della storia...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Caro Piero, concludiamo una "querelle" che rischia di diventare stucchevole per chi ci legge...
Senz'altro sei uomo d'altri tempi, forgiato da ideologia e militanza partitica, ma i tempi che viviamo sono questi e chi vive di ricordi non ha futuro.
Non sono gli esempi nefasti ad aver plasmato la mia idea di politica, ma avendo dovuto piantare bene i piedi per terra già da adolescente, ho affinato la capacità di capire rapidamente il contesto in cui opero, obbligato a centrare i problemi e a cercarne le soluzioni senza immolarmi sull'altare della spesso inconcludente perfezione idealista. Oggi chi ambisce al "potere", piccolo o grande che sia , deve essere in grado di "ballare col diavolo" senza imbarazzo. Ciò non vuol dire perdere se stessi e piombare nel baratro nichilista, vuol dire sapersi adattare alle situazioni e mantenendo fermo l'obiettivo e la necessaria spinta ideale, un giorno sperare di essere deputati a tracciare la rotta (diversa dall'attuale volendo). Una rivoluzione culturale (questo servirebbe) non si compie in un giorno e una distanza altezzosa da una realtà che non ci piace non migliora certo lo stato delle cose. Ognuno ha facoltà di perseguire la strada che ritiene più consona per realizzare il proprio progetto politico; a stabilire chi ha avuto ragione ci penserà, come sempre, il giudizio inappellabile degli elettori e della storia...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Tre proposte di buonsenso sui trasporti marittimi (di Michele Giacomantonio)
(Michele Giacomantonio) Peppe Paino ha scritto sabato, su Lipari.biz, un editoriale che descrive la triste situazione dei trasporti marittimi e pone tre problemi, distinti ma connessi,:
1.piuttosto che parlare di aviosuperfice sarebbe meglio puntare sulla messa in sicurezza del porto di Lipari e sulla ottimizzazione dei servizi marittimi che lasciano molto a desiderare.
2.le compagnie di trasporto sono insensibili alla destagionalizzazione ed al prolungamento della stagione estiva ed a metà settembre ( Ustica Lines) o all’1 ottobre ( la Siremar) dichiarano chiusa la stagione. Quest’anno inoltre la stagione per la Siremar si è chiusa anticipatamente perché la compagnia è rimasta con tre soli aliscafi.
3.i servizi in genere penalizzano le isole minori ed in particolare Filicudi ed Alicudi. Il primo mezzo utile per Lipari, per cinque giorni della settimana, arriva nell’isola principale alle 12,20 ed a Milazzo alle 15; mentre il mercoledì e il venerdì va un po’ meglio: a Lipari alle 9,10 e a Milazzo alle 12,45. Questa situazione rende impossibile fruire di molti servizi pubblici in giornata (visite ospedaliere, uffici pubblici, operazioni bancarie) ma soprattutto danneggia gli studenti e le loro famiglie che si trovano di fronte al dilemma: non frequentare o trasferirsi a Lipari o Milazzo col pagamento di costi esorbitanti.
Ricordo che una delle battaglie che la mia amministrazione portò avanti ed alla fine la spuntò, fu quella di avere un aliscafo al mattino da Alicudi e Filicudi che arrivasse a Lipari prima delle 8,30 proprio per permettere agli studenti di frequentare le scuole. Comprendiamo che quando si riducono i mezzi si devono tagliare delle corse ma bisognerebbe garantire a tutti gli abitanti delle isole di poter essere a Lipari prima delle 8.30 e poter rientrare alle loro case a lezioni ultimate. Questo dovrebbe essere un imperativo. Qualche corsa in meno fra Lipari e Milazzo non sarebbe la fine del mondo se questo fosse utile ed indispensabile a servire meglio le isole minori. E questo ci sembra una prima esigenza.
Una seconda esigenza è quella di cominciare a programmare per tempo una revisione delle linee per la prossima stagione turistica cominciando con introdurre fra la fascia estiva e la fascia invernale, una terza fascia di mezza stagione che dovrebbe arrivare fino a metà novembre ed iniziare al primo di marzo proprio con l’obiettivo di dare un incentivo al prolungamento della stagione o, forse meglio, di non decapitarla a metà settembre, come sta avvenendo quest’anno. I trasporti marittimi sono il volano più importante dello sviluppo turistico ed una loro programmazione sbagliata si riflette drasticamente e drammaticamente su tutto il comparto.
Infine una terza esigenza. Da tempo sosteniamo che il meglio ( ammesso che tale sia) è il nemico peggiore del bene. Intendiamo parlare del porto di Lipari. La vera urgenza è la messa in sicurezza di Sottomonastero e rendere operativo lo scalo alternativo di Marina Corta. Oggi non abbiamo né l’uno, né l’altro. Della messa in sicurezza di Sottomonastero - che vuol dire la creazione di una diga foranea che, supergiù dal pontile degli aliscafi, si proietti per 200 metri verso Monte Rosa permettendo di creare un riparo ai venti di scirocco e di libeccio e di permettere a navi ed aliscafi di attraccare dalla parte nord( che guarda a Marina Lunga) di questa diga – non si sa più niente. Certamente avrà influito la scoperta del porto romano nei fondali dove si doveva operare. Ma ci colpisce il fatto che in questi giorni si torni a parlare del megaporto che dovrebbe andare da Pignataro a Marina Corta. Ma se è possibile realizzare il megaporto che ostacoli ci sono per la diga foranea? E non sarebbe meglio la diga foranea subito che potremmo ottenere al massimo in un anno. Piuttosto che un megaporto ( che a parte i gravi problemi di impatto ambientale e di stravolgimento delle coste) impiegherebbe almeno ¾ anni bloccando in maniera esiziale l’economia eoliana? Per questo sosteniamo che il meglio – ammesso che tale sia il megaporto – è nemico del bene e cioè la diga foranea Sottomonastero per la messa in sicurezza di questo scalo.
Queste tre ci sembrano proposte di buon senso. Ma si può ancora parlare di buonsenso a Lipari?
1.piuttosto che parlare di aviosuperfice sarebbe meglio puntare sulla messa in sicurezza del porto di Lipari e sulla ottimizzazione dei servizi marittimi che lasciano molto a desiderare.
2.le compagnie di trasporto sono insensibili alla destagionalizzazione ed al prolungamento della stagione estiva ed a metà settembre ( Ustica Lines) o all’1 ottobre ( la Siremar) dichiarano chiusa la stagione. Quest’anno inoltre la stagione per la Siremar si è chiusa anticipatamente perché la compagnia è rimasta con tre soli aliscafi.
3.i servizi in genere penalizzano le isole minori ed in particolare Filicudi ed Alicudi. Il primo mezzo utile per Lipari, per cinque giorni della settimana, arriva nell’isola principale alle 12,20 ed a Milazzo alle 15; mentre il mercoledì e il venerdì va un po’ meglio: a Lipari alle 9,10 e a Milazzo alle 12,45. Questa situazione rende impossibile fruire di molti servizi pubblici in giornata (visite ospedaliere, uffici pubblici, operazioni bancarie) ma soprattutto danneggia gli studenti e le loro famiglie che si trovano di fronte al dilemma: non frequentare o trasferirsi a Lipari o Milazzo col pagamento di costi esorbitanti.
Ricordo che una delle battaglie che la mia amministrazione portò avanti ed alla fine la spuntò, fu quella di avere un aliscafo al mattino da Alicudi e Filicudi che arrivasse a Lipari prima delle 8,30 proprio per permettere agli studenti di frequentare le scuole. Comprendiamo che quando si riducono i mezzi si devono tagliare delle corse ma bisognerebbe garantire a tutti gli abitanti delle isole di poter essere a Lipari prima delle 8.30 e poter rientrare alle loro case a lezioni ultimate. Questo dovrebbe essere un imperativo. Qualche corsa in meno fra Lipari e Milazzo non sarebbe la fine del mondo se questo fosse utile ed indispensabile a servire meglio le isole minori. E questo ci sembra una prima esigenza.
Una seconda esigenza è quella di cominciare a programmare per tempo una revisione delle linee per la prossima stagione turistica cominciando con introdurre fra la fascia estiva e la fascia invernale, una terza fascia di mezza stagione che dovrebbe arrivare fino a metà novembre ed iniziare al primo di marzo proprio con l’obiettivo di dare un incentivo al prolungamento della stagione o, forse meglio, di non decapitarla a metà settembre, come sta avvenendo quest’anno. I trasporti marittimi sono il volano più importante dello sviluppo turistico ed una loro programmazione sbagliata si riflette drasticamente e drammaticamente su tutto il comparto.
Infine una terza esigenza. Da tempo sosteniamo che il meglio ( ammesso che tale sia) è il nemico peggiore del bene. Intendiamo parlare del porto di Lipari. La vera urgenza è la messa in sicurezza di Sottomonastero e rendere operativo lo scalo alternativo di Marina Corta. Oggi non abbiamo né l’uno, né l’altro. Della messa in sicurezza di Sottomonastero - che vuol dire la creazione di una diga foranea che, supergiù dal pontile degli aliscafi, si proietti per 200 metri verso Monte Rosa permettendo di creare un riparo ai venti di scirocco e di libeccio e di permettere a navi ed aliscafi di attraccare dalla parte nord( che guarda a Marina Lunga) di questa diga – non si sa più niente. Certamente avrà influito la scoperta del porto romano nei fondali dove si doveva operare. Ma ci colpisce il fatto che in questi giorni si torni a parlare del megaporto che dovrebbe andare da Pignataro a Marina Corta. Ma se è possibile realizzare il megaporto che ostacoli ci sono per la diga foranea? E non sarebbe meglio la diga foranea subito che potremmo ottenere al massimo in un anno. Piuttosto che un megaporto ( che a parte i gravi problemi di impatto ambientale e di stravolgimento delle coste) impiegherebbe almeno ¾ anni bloccando in maniera esiziale l’economia eoliana? Per questo sosteniamo che il meglio – ammesso che tale sia il megaporto – è nemico del bene e cioè la diga foranea Sottomonastero per la messa in sicurezza di questo scalo.
Queste tre ci sembrano proposte di buon senso. Ma si può ancora parlare di buonsenso a Lipari?
"L'ideologia non è mai limitante" di Piero Roux
Riceviamo da Piero Roux e pubblichiamo:
Il fatto che l’amico Luca torni di frequente ad essere tra i “papabili” ad eventuali cariche amministrative è la riprova delle sua personale dote, fatta di mix di simpatia, capacità relazionale e culturale. Ho,da sempre,sostenuto– e sperato-che i giovani cambieranno questo paese e di giovani intelligenze è pieno il nostro territorio.
Ribadisco comunque l’assunto in cui credo: che sia la fede politica il motore di ogni seria e duratura azione sociale. Ogni azione dipende dalla scelta di posizionamento e nella carica morale che, da tale scelta ne deriva. Senza per questo essere generali o soldati ma semplicemente “uomini”, moralmente integri, onesti e forti nelle idee che dovranno trasformarsi in azione.
Stimo Luca, anche se ha un approccio alla politica- a mio avviso- “spregiudicato” (passatemi il termine che non vuol essere né offensivo né denigrante) ma, violentando il mio essere, posso capire (non giustificare) le ragioni della sua condotta, dovuta alla totale mancanza di esempi positivi da parte di seniores della politica locale e nazionale, che avrebbero dovuto forgiarlo (per simulazione) nella sua crescita politica.
In mancanza di linee guida e sovvertendo i termini, Luca fa bene a posporre i termini della questione….”il mio fine è il miglioramento della qualità di vita della comunità in cui vivo, del suo benessere e della sua armonia, lo "strumento" lo sceglierò quando vedrò tali prospettive e reale possibilità di incidere”… come dire: l’importante è esserci; poi si vedrà…
Lo stesso mi ricorda che l’epoca delle ideologie e del partito sacro è morta e aggiungo che è agonizzante la speranza di trovare- tra i tanti giovani- figure morali che possano lontanamente avvicinarsi alla statura di De Gasperi, Almirante, Berlinguer o dei nostrani Saltalamacchia, Bongiorno e Megna (solo per citarne alcuni);uomini d’altri tempi;uomini veri, veri politici, con grande senso della cosa pubblica ed onestà intellettuale nonché personale.
A cosa sia ridotta oggi la politica, dopo il crollo delle grandi ideologie, è noto a tutti.
Figure di scarto, comparse e veline, riciclati della politica, zotici e arruffoni sottratti all’agricoltura si sono impossessate – grazie al qualunquismo diffuso anche a mezzo tv- della politica partitica intesa non come servizio ma come punto di arrivo per meglio gestire gli interessi del proprio casato.
Questi personaggi sono oggi i referenti di molti giovani; queste sono le persone che ci governano e che hanno ridotto l’Italia e le Eolie a un cumulo di macerie dove anche la dignità è morta.
Che cosa manca a tutte queste persone? Manca un “credo”, un “progetto” e la propulsione ideale per attuarlo. Si antepone – sia a livello nazionale sia locale - il bene del paese alla soddisfazione d’interessi personali utili a creare consenso.
In questo contesto, dovrà andare ad operare chi sarà chiamato a coprire l’incarico di nuovo assessore e la ricerca esclude le persone dabbene.
La ricerca verte su individui pronti a piegarsi alle volontà del marionettista di turno (si chiami Bruno o Berlusconi) e le idee, la voglia di cambiamento, l’energia e la propensione ideale - se non confortate da una forte idea morale e politica- saranno presto soppresse e annichilite.
Piero Roux
Il fatto che l’amico Luca torni di frequente ad essere tra i “papabili” ad eventuali cariche amministrative è la riprova delle sua personale dote, fatta di mix di simpatia, capacità relazionale e culturale. Ho,da sempre,sostenuto– e sperato-che i giovani cambieranno questo paese e di giovani intelligenze è pieno il nostro territorio.
Ribadisco comunque l’assunto in cui credo: che sia la fede politica il motore di ogni seria e duratura azione sociale. Ogni azione dipende dalla scelta di posizionamento e nella carica morale che, da tale scelta ne deriva. Senza per questo essere generali o soldati ma semplicemente “uomini”, moralmente integri, onesti e forti nelle idee che dovranno trasformarsi in azione.
Stimo Luca, anche se ha un approccio alla politica- a mio avviso- “spregiudicato” (passatemi il termine che non vuol essere né offensivo né denigrante) ma, violentando il mio essere, posso capire (non giustificare) le ragioni della sua condotta, dovuta alla totale mancanza di esempi positivi da parte di seniores della politica locale e nazionale, che avrebbero dovuto forgiarlo (per simulazione) nella sua crescita politica.
In mancanza di linee guida e sovvertendo i termini, Luca fa bene a posporre i termini della questione….”il mio fine è il miglioramento della qualità di vita della comunità in cui vivo, del suo benessere e della sua armonia, lo "strumento" lo sceglierò quando vedrò tali prospettive e reale possibilità di incidere”… come dire: l’importante è esserci; poi si vedrà…
Lo stesso mi ricorda che l’epoca delle ideologie e del partito sacro è morta e aggiungo che è agonizzante la speranza di trovare- tra i tanti giovani- figure morali che possano lontanamente avvicinarsi alla statura di De Gasperi, Almirante, Berlinguer o dei nostrani Saltalamacchia, Bongiorno e Megna (solo per citarne alcuni);uomini d’altri tempi;uomini veri, veri politici, con grande senso della cosa pubblica ed onestà intellettuale nonché personale.
A cosa sia ridotta oggi la politica, dopo il crollo delle grandi ideologie, è noto a tutti.
Figure di scarto, comparse e veline, riciclati della politica, zotici e arruffoni sottratti all’agricoltura si sono impossessate – grazie al qualunquismo diffuso anche a mezzo tv- della politica partitica intesa non come servizio ma come punto di arrivo per meglio gestire gli interessi del proprio casato.
Questi personaggi sono oggi i referenti di molti giovani; queste sono le persone che ci governano e che hanno ridotto l’Italia e le Eolie a un cumulo di macerie dove anche la dignità è morta.
Che cosa manca a tutte queste persone? Manca un “credo”, un “progetto” e la propulsione ideale per attuarlo. Si antepone – sia a livello nazionale sia locale - il bene del paese alla soddisfazione d’interessi personali utili a creare consenso.
In questo contesto, dovrà andare ad operare chi sarà chiamato a coprire l’incarico di nuovo assessore e la ricerca esclude le persone dabbene.
La ricerca verte su individui pronti a piegarsi alle volontà del marionettista di turno (si chiami Bruno o Berlusconi) e le idee, la voglia di cambiamento, l’energia e la propensione ideale - se non confortate da una forte idea morale e politica- saranno presto soppresse e annichilite.
Piero Roux
"Le macchine tipografiche di Spartaco". L'architetto Morrione scrive al sindaco di Lipari
Una lettera avente per oggetto "Le macchine tipografiche di Spartaco Persiani" è stata inviata al sindaco di Lipari dall'arch. Gabriele Morrione, autore del libro "Gente di Lipari". IL TESTO:
Gent.mo Sindaco,
mi presento subito: sono l’autore del libro Gente di Lipari, che è stato presentato questa estate presso il Centro Studi Eoliani e del quale Lei, forse, avrà sentito parlare. Tra i personaggi del libro è presente Spartaco Persiani, che ha lasciato su questo libro la Sua ultima testimonianza in vita, una testimonianza colma di dignità, saggezza acquisita con la Sua lunga esperienza e ricchezza umana. Tra le altre cose, Spartaco ha parlato della propria speranza di trovare una sede alle amate macchine tipografiche. Una speranza suffragata dalle promesse ripetutamente ricevute dagli Enti Locali.
E qui veniamo al dunque.
Ho saputo che queste macchine sono state prelevate dalla tipografia storica di via Vittorio Emanuele e depositate all’aperto in prossimità della sede comunale.
Le posso assicurare, in base alla mia esperienza (ho diretto per dodici anni una rivista, ho pubblicato circa dodici libri e ne ho curati altrettanti), che una macchina tipografica ha bisogno di poche cure, ma soprattutto non sopporta l’umidità e tantomeno eventuali eventi atmosferici come la pioggia.
Posso capire che magari non è possibile allestire in breve tempo un luogo museale, ma almeno uno spazio coperto sarà pur possibile trovarlo nel Comune di Lipari. Le macchine della tipografia di Spartaco erano – dovrei dire sono – bellissime e ormai antiche. Sono macchine di cui si trovano in Italia soltanto pochi esemplari, considerata la crisi che negli ultimi decenni ha colpito le tipografie. E tenendo conto del fatto che sono tutte macchine a piombo, che pochissimi tipografi – in genere fuori d’Italia – usano ancora.
In qualsiasi paese civile e progredito queste macchine sarebbero conservate con amore e con la cura che meritano. Con macchine come queste sono stati stampati libri e riviste dalla fine dell’Ottocento alla Seconda Guerra Mondiale.
Queste macchine sono la testimonianza dell’evoluzione della civiltà e della cultura. Ogni loro ingranaggio è stato lubrificato con attenzione e con mani delicate. Tenendole all’aperto verranno condannate alla ruggine e alla rovina.
Se lo meritano? E, soprattutto, se lo merita Spartaco Persiani?
Un lavoro fatto bene costa quanto un lavoro fatto male. Non vorrei ricordarLe il pietoso episodio della potatura degli alberi di via Vittorio Emanuele, tagliati soltanto sul lato della sede stradale e, pertanto, completamente sbilanciati e destinati a rapida decadenza. Le magnolie desolatamente ringraziano...
La memoria di un uomo onesto come Spartaco Persiani merita qualcosa di più e spero che la Sua autorità possa risolvere in qualche modo il problema.
Cordialmente
Gabriele Morrione
NDD- Sulla questione, qualche tempo fa, non appena è "scoppiata" la polemica, abbiamo sentito l'assessore Corrado Giannò il quale ha ribadito che si tratta di un "parcheggio momentaneaneo" concordato con i figli di Spartaco nell'immediatezza dello sfratto dai locali dove era ubicata la tipografia. Lo stesso assessore- ha sostenuto- che è intenzione dell'amministrazione trasferire al più presto i macchinari in quella che sarà la sede del museo civico e che, comunque, le apparecchiature sono ben coperte e, a detta, del tecnico che ha proceduto a seguire il "trasloco" non correrebbero alcun pericolo.
Sin qui l'assessore. E' chiaro che non bisogna sottovalutare l'allarme lanciato dall'arch. Morrione e dare una sistemazione dignitosa a quelle apparecchiature storiche. Anche per il rispetto della memoria e volontà di Spartaco, è un qualcosa che bisogna fare al più presto!
Gent.mo Sindaco,
mi presento subito: sono l’autore del libro Gente di Lipari, che è stato presentato questa estate presso il Centro Studi Eoliani e del quale Lei, forse, avrà sentito parlare. Tra i personaggi del libro è presente Spartaco Persiani, che ha lasciato su questo libro la Sua ultima testimonianza in vita, una testimonianza colma di dignità, saggezza acquisita con la Sua lunga esperienza e ricchezza umana. Tra le altre cose, Spartaco ha parlato della propria speranza di trovare una sede alle amate macchine tipografiche. Una speranza suffragata dalle promesse ripetutamente ricevute dagli Enti Locali.
E qui veniamo al dunque.
Ho saputo che queste macchine sono state prelevate dalla tipografia storica di via Vittorio Emanuele e depositate all’aperto in prossimità della sede comunale.
Le posso assicurare, in base alla mia esperienza (ho diretto per dodici anni una rivista, ho pubblicato circa dodici libri e ne ho curati altrettanti), che una macchina tipografica ha bisogno di poche cure, ma soprattutto non sopporta l’umidità e tantomeno eventuali eventi atmosferici come la pioggia.
Posso capire che magari non è possibile allestire in breve tempo un luogo museale, ma almeno uno spazio coperto sarà pur possibile trovarlo nel Comune di Lipari. Le macchine della tipografia di Spartaco erano – dovrei dire sono – bellissime e ormai antiche. Sono macchine di cui si trovano in Italia soltanto pochi esemplari, considerata la crisi che negli ultimi decenni ha colpito le tipografie. E tenendo conto del fatto che sono tutte macchine a piombo, che pochissimi tipografi – in genere fuori d’Italia – usano ancora.
In qualsiasi paese civile e progredito queste macchine sarebbero conservate con amore e con la cura che meritano. Con macchine come queste sono stati stampati libri e riviste dalla fine dell’Ottocento alla Seconda Guerra Mondiale.
Queste macchine sono la testimonianza dell’evoluzione della civiltà e della cultura. Ogni loro ingranaggio è stato lubrificato con attenzione e con mani delicate. Tenendole all’aperto verranno condannate alla ruggine e alla rovina.
Se lo meritano? E, soprattutto, se lo merita Spartaco Persiani?
Un lavoro fatto bene costa quanto un lavoro fatto male. Non vorrei ricordarLe il pietoso episodio della potatura degli alberi di via Vittorio Emanuele, tagliati soltanto sul lato della sede stradale e, pertanto, completamente sbilanciati e destinati a rapida decadenza. Le magnolie desolatamente ringraziano...
La memoria di un uomo onesto come Spartaco Persiani merita qualcosa di più e spero che la Sua autorità possa risolvere in qualche modo il problema.
Cordialmente
Gabriele Morrione
NDD- Sulla questione, qualche tempo fa, non appena è "scoppiata" la polemica, abbiamo sentito l'assessore Corrado Giannò il quale ha ribadito che si tratta di un "parcheggio momentaneaneo" concordato con i figli di Spartaco nell'immediatezza dello sfratto dai locali dove era ubicata la tipografia. Lo stesso assessore- ha sostenuto- che è intenzione dell'amministrazione trasferire al più presto i macchinari in quella che sarà la sede del museo civico e che, comunque, le apparecchiature sono ben coperte e, a detta, del tecnico che ha proceduto a seguire il "trasloco" non correrebbero alcun pericolo.
Sin qui l'assessore. E' chiaro che non bisogna sottovalutare l'allarme lanciato dall'arch. Morrione e dare una sistemazione dignitosa a quelle apparecchiature storiche. Anche per il rispetto della memoria e volontà di Spartaco, è un qualcosa che bisogna fare al più presto!
Flash
Lipari: Inaugurazione mostra a Casajanca- Casajanca e spazio.arte.contemporanea in collaborazione con l’associazione I-Dee vi invitano all’inaugurazione della mostra di disegni di Marcello D’Amico lunedì 21/09 alle ore 18.30 presso l’Hotel Casajanca di Canneto in presenza dell’artista. Paola Centurrino leggera dei testi, Eugenio Favano accompagnerà alla chitarra.
Sport: Meligunis al via gli allenamenti- Hanno preso il via da qualche giorno gli allenamenti delle due formazioni di pallavolo del club Meligunis di Lipari. I primi a ritrovarsi sono stati i ragazzi, che quest'anno disputeranno il campionato di serie, a ruota li hanno seguiti le ragazze che, dopo la retrocessione dello scorso anno, ripartiranno dal campionato di prima divisione.
PESCA: A PALERMO SI RIUNISCE OSSERVATORIO REGIONALE- L'assessore regionale alla Pesca, Titti Bufardeci, parteciperà alla riunione dell'Osssevatorio della Pesca, prevista per domani, a partire dalle 10,30, nella sede dell'Ircac di Palermo (Sala Biblioteca). I lavori dell'Osservatorio regionale per la Pesca saranno dedicati all'avvio della redazione del Rapporto annuale per il settore e all'analisi dei progetti di cooperazione internazionale tra la marineria siciliana e i Paesi della sponda sud del Mediterraneo.
Sport: Meligunis al via gli allenamenti- Hanno preso il via da qualche giorno gli allenamenti delle due formazioni di pallavolo del club Meligunis di Lipari. I primi a ritrovarsi sono stati i ragazzi, che quest'anno disputeranno il campionato di serie, a ruota li hanno seguiti le ragazze che, dopo la retrocessione dello scorso anno, ripartiranno dal campionato di prima divisione.
PESCA: A PALERMO SI RIUNISCE OSSERVATORIO REGIONALE- L'assessore regionale alla Pesca, Titti Bufardeci, parteciperà alla riunione dell'Osssevatorio della Pesca, prevista per domani, a partire dalle 10,30, nella sede dell'Ircac di Palermo (Sala Biblioteca). I lavori dell'Osservatorio regionale per la Pesca saranno dedicati all'avvio della redazione del Rapporto annuale per il settore e all'analisi dei progetti di cooperazione internazionale tra la marineria siciliana e i Paesi della sponda sud del Mediterraneo.
Lombardo alla Summer School: “Circolo Tematico dei Nebrodi, modello da replicare in tutta la Sicilia”
L’intervento del Presidente della Regione Raffaele Lombardo ha chiuso la Summer School, vera e propria scuola di formazione per i giovani del comprensorio nebroideo, organizzata a Villa Piccolo di Capo d’Orlando dal circolo giovani Mpa dei Nebrodi. Durante il suo applaudito discorso, il governatore, che si è complimentato per l’iniziativa della Summer School, ha sottolineato l’intuizione dell’on. Ferdinando Latteri che sta proponendo la novità del circolo tematico, organismo che riproduce al suo interno i vari settori della vita pubblica, dal turismo all’ambiente, dagli enti locali alla comunicazione. “Si tratta di un modello da seguire, vere e proprie risorse da esportare e proporre in tutta la Sicilia – ha detto il presidente Lombardo. L’on. Latteri, che ha avuto questa idea, la deve trapiantare in tutta la regione”.
Nella giornata della Summer School dedicata al tema “I giovani e la politica” il governatore ha compiuto un bilancio dell’azione di governo sottolineando i risultati più importanti conseguiti finora e ha anticipato le prossime battaglie politiche sul
federalismo fiscale con i benefici della fiscalità di vantaggio e la costituzione del
Partito del Sud. “I processi di attuazione delle riforme e di liberazione dalla
mentalità dell’assistenzialismo sono piuttosto lunghi – ha detto Lombardo. I giovani,
liberi da qualunque condizionamento, dovranno essere protagonisti del rinnovamento. La politica – ha proseguito il Presidente – deve essere intesa come un grande strumento al servizio del rilancio sociale ed economico delle comunità. I giovani devono sfruttare questo strumento fino in fondo facendo leva sull’amore per la propria terra e sulla libertà di pensiero. La Sicilia – ha concluso Lombardo – ha grandi risorse che non devono essere depredate così come è successo finora, ma devono essere messe a profitto per la realizzazione di opportunità di sviluppo ed occupazionali, non solo per i giovani siciliani ma anche per chi vuol venire a vivere e lavorare in Sicilia”.
Sul concetto di meritocrazia si è invece soffermato il Rettore dell’Università degli studi di Messina Francesco Tomasello altro relatore della giornata. “La valorizzazione del merito è da intendersi come una rassicurazione per i giovani, ma non nel senso della costruzione di una elite intellettuale, bensì – ha dichiarato Tomasello – come la locomotiva di un treno sul quale salgono i giovani che costituiranno la classe dirigente del domani. Il sacrificio e l’impegno–ha concluso il Magnifico Rettore – sono i criteri su cui basarsi per giungere ad acquisire la formazione necessaria per diventare i professionisti del futuro”.
La Summer School è stata ideata dall’on Ferdinando Latteri che si è detto soddisfatto della riuscita dell’iniziativa. “Questo non è un punto d’arrivo– ha detto
Latteri – ma da qui si parte per il rilancio del territorio dei Nebrodi, finora ingiustamente relegato ai margini di un organico processo di sviluppo. Di questo rilancio saranno protagonisti i giovani, vera spina dorsale di un movimento sociale e politico che si fonda sull’entusiasmo, la partecipazione e la formazione. Quello che stiamo vivendo è un momento di grandi cambiamenti e ognuno di noi è chiamato a fornire il proprio contributo. L’Mpa vuole scendere in campo con ideali, progetti e
uomini”.
Settore Comunicazione
MPA Nebrodi
Nella giornata della Summer School dedicata al tema “I giovani e la politica” il governatore ha compiuto un bilancio dell’azione di governo sottolineando i risultati più importanti conseguiti finora e ha anticipato le prossime battaglie politiche sul
federalismo fiscale con i benefici della fiscalità di vantaggio e la costituzione del
Partito del Sud. “I processi di attuazione delle riforme e di liberazione dalla
mentalità dell’assistenzialismo sono piuttosto lunghi – ha detto Lombardo. I giovani,
liberi da qualunque condizionamento, dovranno essere protagonisti del rinnovamento. La politica – ha proseguito il Presidente – deve essere intesa come un grande strumento al servizio del rilancio sociale ed economico delle comunità. I giovani devono sfruttare questo strumento fino in fondo facendo leva sull’amore per la propria terra e sulla libertà di pensiero. La Sicilia – ha concluso Lombardo – ha grandi risorse che non devono essere depredate così come è successo finora, ma devono essere messe a profitto per la realizzazione di opportunità di sviluppo ed occupazionali, non solo per i giovani siciliani ma anche per chi vuol venire a vivere e lavorare in Sicilia”.
Sul concetto di meritocrazia si è invece soffermato il Rettore dell’Università degli studi di Messina Francesco Tomasello altro relatore della giornata. “La valorizzazione del merito è da intendersi come una rassicurazione per i giovani, ma non nel senso della costruzione di una elite intellettuale, bensì – ha dichiarato Tomasello – come la locomotiva di un treno sul quale salgono i giovani che costituiranno la classe dirigente del domani. Il sacrificio e l’impegno–ha concluso il Magnifico Rettore – sono i criteri su cui basarsi per giungere ad acquisire la formazione necessaria per diventare i professionisti del futuro”.
La Summer School è stata ideata dall’on Ferdinando Latteri che si è detto soddisfatto della riuscita dell’iniziativa. “Questo non è un punto d’arrivo– ha detto
Latteri – ma da qui si parte per il rilancio del territorio dei Nebrodi, finora ingiustamente relegato ai margini di un organico processo di sviluppo. Di questo rilancio saranno protagonisti i giovani, vera spina dorsale di un movimento sociale e politico che si fonda sull’entusiasmo, la partecipazione e la formazione. Quello che stiamo vivendo è un momento di grandi cambiamenti e ognuno di noi è chiamato a fornire il proprio contributo. L’Mpa vuole scendere in campo con ideali, progetti e
uomini”.
Settore Comunicazione
MPA Nebrodi
Salina: Inaugurata sezione archeologica del circuito museale. Assente l'assessore Leanza
Inaugurata la sezione archeologica del Circuito Museale Comunale di Santa Marina Salina. E' stata realizzata nella frazione di Lingua. Hanno partecipato, tra gli altri, all' inaugurazione il direttore del museo "Bernabò Brea" di Lipari, Michele Benfari, la dott.ssa Maria Clara Martinelli della Soprintendenza di Messina. Assente, invece, l'attesissimo assessore regionale ai Beni culturali Lino Leanza.
L'assenza dell'assessore ha amareggiato in particolare la delegazione di ex dipendenti Pumex che aveva raggiunto l'isola nella speranza di poterlo incontrare e sollecitare una soluzione alla loro problematica.
L'assenza dell'assessore ha amareggiato in particolare la delegazione di ex dipendenti Pumex che aveva raggiunto l'isola nella speranza di poterlo incontrare e sollecitare una soluzione alla loro problematica.
domenica 20 settembre 2009
"Devo all'amico Piero Roux un chiarimento" di Luca Chiofalo
Riceviamo da Luca Chiofalo e pubblichiamo:
Devo all'amico Piero Roux un chiarimento...
Premetto che ho apprezzato, sinceramente, i toni del suo intervento e le argomentazioni addotte, che definiscono il "tratto" di una persona perbene. Confesso che le critiche non hanno su di me lo stesso effetto di qualche anno fa, quando ero molto più preoccupato di piacere a tutti di quanto lo sono oggi. In un passaggio della mia riflessione ho scritto che la scelta della parte o del partito è importante ma marginale rispetto al fine, volendo rimarcare la mia ferma convinzione che i partiti debbano essere uno strumento per il raggiungimento di un fine e non il fine stesso. Per onore della verità, non sono mai stato iscritto a nessun partito politico pur avendo "brucato" in diversi campi, la cui erba però, non ha mai saziato la mia fame. Non ho vocazione da "soldato"e, forse presuntuosamente, ritengo che tenendo ferma l'idea di fondo, con coerenza, si possa fare politica senza indossare casacche che legano e ideologie che limitano. Il secolo delle ideologie e del partito sacro come la fede calcistica è stato il 900'; oggi l'esigenza è un approccio pragmatico alle questioni e una rapida soluzione delle stesse. Per chiarezza, il mio fine è il miglioramento della qualità di vita della comunità in cui vivo, del suo benessere e della sua armonia, lo "strumento" lo sceglierò quando vedrò tali prospettive e reale possibilità di incidere. Per ultimo, faccio notare a Piero che la "mia" voleva principalmente fungere da "sprone", perchè, lontano come sono dal proporre autocandidature e dalla possibilità di fare l'assessore, spero che la classe politica ricominci a parlare di progetti e contenuti e trovi tra le proprie fila gli uomini "giusti" per la soluzione dei problemi. Mi accontento di poco...
Devo all'amico Piero Roux un chiarimento...
Premetto che ho apprezzato, sinceramente, i toni del suo intervento e le argomentazioni addotte, che definiscono il "tratto" di una persona perbene. Confesso che le critiche non hanno su di me lo stesso effetto di qualche anno fa, quando ero molto più preoccupato di piacere a tutti di quanto lo sono oggi. In un passaggio della mia riflessione ho scritto che la scelta della parte o del partito è importante ma marginale rispetto al fine, volendo rimarcare la mia ferma convinzione che i partiti debbano essere uno strumento per il raggiungimento di un fine e non il fine stesso. Per onore della verità, non sono mai stato iscritto a nessun partito politico pur avendo "brucato" in diversi campi, la cui erba però, non ha mai saziato la mia fame. Non ho vocazione da "soldato"e, forse presuntuosamente, ritengo che tenendo ferma l'idea di fondo, con coerenza, si possa fare politica senza indossare casacche che legano e ideologie che limitano. Il secolo delle ideologie e del partito sacro come la fede calcistica è stato il 900'; oggi l'esigenza è un approccio pragmatico alle questioni e una rapida soluzione delle stesse. Per chiarezza, il mio fine è il miglioramento della qualità di vita della comunità in cui vivo, del suo benessere e della sua armonia, lo "strumento" lo sceglierò quando vedrò tali prospettive e reale possibilità di incidere. Per ultimo, faccio notare a Piero che la "mia" voleva principalmente fungere da "sprone", perchè, lontano come sono dal proporre autocandidature e dalla possibilità di fare l'assessore, spero che la classe politica ricominci a parlare di progetti e contenuti e trovi tra le proprie fila gli uomini "giusti" per la soluzione dei problemi. Mi accontento di poco...
Voglia di sabotare il treno dell’incoerenza (di Piero Roux)
Riceviamo da Piero Roux e pubblichiamo:
Lungi la me la volontà di mettermi in cattedra e bacchettare lo studente distratto.
Leggo le motivazioni che il giovane Luca adduce a giustificare la sua eventuale “scesa in campo”.
L’amico Luca è persona di fervida fantasia e chiare doti personali e culturali che, certamente, potrebbe proporre una -non sperimentata - terapia al moribondo governo locale.
Encomiabile la sua voglia di spendersi per il paese ma… mi lascia perplesso un passaggio della sua nota quando richiama ed invita i cittadini “a posizioni meno qualunquiste” (qualunquismo: atteggiamento caratterizzato da una generica sfiducia nelle istituzioni, nei partiti, nei vari soggetti della politica, veduti come distanti, perniciosi o comunque di disturbo, di intralcio, nell'autonomo perseguimento delle soggettive scelte individuali) ma evita di citare la coerenza (coerenza:di chi alle parole fa seguire una corrispondente azione).
La capacità di essere coerenti con ciò in cui si crede o ci si propone diventa il fondamentale presupposto su cui si basa la fiducia in noi stessi e negli altri.
Attitudine che suscita rispetto anche da chi altrimenti la pensa.
La coerenza, per essere "vera" deve includere tutto il percorso, dalla motivazione iniziale (scelta di campo), all'uso dei mezzi e dei modi di procedere (progetto) e deve essere supportata da una chiara coscienza di sé.
Inoltre diventa evidente come non siano sufficienti le buone intenzioni, e come i modi e mezzi usati in una qualunque realizzazione siano determinanti nel qualificarne il risultato finale.
Nell’amico Luca, che seguo da tempo nel suo percorso politico, non riesco a trovare, (forse perché – dato la giovane età- ne ricerca ancora l’erba migliore) alcuna traccia di coerenza politica.
L’ho visto –piuttosto- brucare, a momenti alterni, in diversi campi e nell’incertezza, evitare ogni possibile decisione su “da che parte stare …e perchè”.
E’ anche vero che, i programmi espressi dai candidati a Sindaco, potevano – a suo tempo-essere condivisi o no e personalmente, non condividendo il programma Bruno, basato in larga misura sulla questione megaporto e su una diversa(dalla mia) idea di sviluppo del nostro territorio, non potrei oggi (per coerenza) far parte di un progetto avversato.
Nel nome dello “spirito di servizio” non si possono accettare principi non condivisibili ne, tantomeno, rendersi partecipi e coadiuvatori di un progetto che anche i giovani (che oggi manifestano disponibilità) hanno trovato - allora – aberrante, schierandosi con la parte che questi progetti avversava.
Forse, anzi sicuramente, la mia non più giovane età, mi lega a dei concetti ormai desueti fatti di onestà morale ed intellettuale, attaccamento ai concetti quali socialismo in contrapposizione a liberalismo, solidarietà tra persone e popoli, democrazia quale vero governo diretto, libertà quale condizione di progresso civile.
La politica italiana e, di pari passo, quella eoliana, vanno troppo in fretta; corrono veloce ed inesorabilmente verso quel baratro in cui governi (nazionale e locale) affidati ad uomini che diventano ogni giorno sempre più autoritari e fascisti, lo sta portando.
Chiedo venia se cerco di sabotare(con le parole) il treno dell’incoerenza e passo oltre, facendo largo ai giovani che non riesco più a capire ma, certamente – loro si-hanno capito tutto…..Beati loro….
Auguri a chiunque sarà chiamato al nuovo incarico di assessore.
Piero Roux
Lungi la me la volontà di mettermi in cattedra e bacchettare lo studente distratto.
Leggo le motivazioni che il giovane Luca adduce a giustificare la sua eventuale “scesa in campo”.
L’amico Luca è persona di fervida fantasia e chiare doti personali e culturali che, certamente, potrebbe proporre una -non sperimentata - terapia al moribondo governo locale.
Encomiabile la sua voglia di spendersi per il paese ma… mi lascia perplesso un passaggio della sua nota quando richiama ed invita i cittadini “a posizioni meno qualunquiste” (qualunquismo: atteggiamento caratterizzato da una generica sfiducia nelle istituzioni, nei partiti, nei vari soggetti della politica, veduti come distanti, perniciosi o comunque di disturbo, di intralcio, nell'autonomo perseguimento delle soggettive scelte individuali) ma evita di citare la coerenza (coerenza:di chi alle parole fa seguire una corrispondente azione).
La capacità di essere coerenti con ciò in cui si crede o ci si propone diventa il fondamentale presupposto su cui si basa la fiducia in noi stessi e negli altri.
Attitudine che suscita rispetto anche da chi altrimenti la pensa.
La coerenza, per essere "vera" deve includere tutto il percorso, dalla motivazione iniziale (scelta di campo), all'uso dei mezzi e dei modi di procedere (progetto) e deve essere supportata da una chiara coscienza di sé.
Inoltre diventa evidente come non siano sufficienti le buone intenzioni, e come i modi e mezzi usati in una qualunque realizzazione siano determinanti nel qualificarne il risultato finale.
Nell’amico Luca, che seguo da tempo nel suo percorso politico, non riesco a trovare, (forse perché – dato la giovane età- ne ricerca ancora l’erba migliore) alcuna traccia di coerenza politica.
L’ho visto –piuttosto- brucare, a momenti alterni, in diversi campi e nell’incertezza, evitare ogni possibile decisione su “da che parte stare …e perchè”.
E’ anche vero che, i programmi espressi dai candidati a Sindaco, potevano – a suo tempo-essere condivisi o no e personalmente, non condividendo il programma Bruno, basato in larga misura sulla questione megaporto e su una diversa(dalla mia) idea di sviluppo del nostro territorio, non potrei oggi (per coerenza) far parte di un progetto avversato.
Nel nome dello “spirito di servizio” non si possono accettare principi non condivisibili ne, tantomeno, rendersi partecipi e coadiuvatori di un progetto che anche i giovani (che oggi manifestano disponibilità) hanno trovato - allora – aberrante, schierandosi con la parte che questi progetti avversava.
Forse, anzi sicuramente, la mia non più giovane età, mi lega a dei concetti ormai desueti fatti di onestà morale ed intellettuale, attaccamento ai concetti quali socialismo in contrapposizione a liberalismo, solidarietà tra persone e popoli, democrazia quale vero governo diretto, libertà quale condizione di progresso civile.
La politica italiana e, di pari passo, quella eoliana, vanno troppo in fretta; corrono veloce ed inesorabilmente verso quel baratro in cui governi (nazionale e locale) affidati ad uomini che diventano ogni giorno sempre più autoritari e fascisti, lo sta portando.
Chiedo venia se cerco di sabotare(con le parole) il treno dell’incoerenza e passo oltre, facendo largo ai giovani che non riesco più a capire ma, certamente – loro si-hanno capito tutto…..Beati loro….
Auguri a chiunque sarà chiamato al nuovo incarico di assessore.
Piero Roux
Caratteristiche e qualità di un assessore al turismo. Federalberghi "traccia" l'identikit di colui che dovrebbe essere il nuovo "addetto ai lavori"
Leggendo la girandola di nomi emersi come possibili o probabili papabili a ricoprire la carica lasciata vacante dal dimissionario, Avv. Giovanni Maggiore, in qualità di rappresentante di Federalberghi Isole Eolie, non posso e non voglio sottrarmi alla responsabilità di segnalare quelle che potrebbero essere le caratteristiche e le qualità di colui il quale potrebbe ricoprire un ruolo così delicato e rilevante nell'amministrazione delle nostre isole.
In questa breve analisi, partirei proprio da una sintetica e non esaustiva evidenziazione dei principali fabbisogni delle isole stesse in materia di sviluppo turistico:
1. redigere ed adottare, in forma partecipata dai vari stakeholders, un piano strategico di sviluppo turistico che consenta di individuare interventi a breve, medio e lungo termine per il miglioramento e lo sviluppo integrato e sostenibile dell'offerta turistica locale;
2. finalizzare la presentazione di progetti nell'area turismo, finanziabili attraverso il PO 2007-2013 (sfruttando al meglio il ruolo di Svilupoeolie e del GAL) e mediante altri strumenti di programmazione negoziata per la realizzazione di interventi mirati che trovano però una precisa collocazione nel piano strategico di cui sopra;
3.avviare un'azione di raccordo tra tutti gli assessorati e tra il settore pubblico e quello privato, proprio in considerazione della forte trasversalità del settore turistico;
4.lavorare assiduamente alla definizione di un cartellone eventi che, almeno nella sua ossatura di base, possa essere già pronto e pubblicizzabile in giugno per l'anno successivo;
6.avviare un'azione di comunicazione interna con l'obbiettivo di concordare/diffondere una visione comune di sviluppo;
5. attuare una campagna di marketing strategico, in collaborazione con le Amministrazioni di Salina, il Servizio Turistico (ex AAST), il Museo di Lipari, il GAL, le altre associazioni turistiche e culturali e la Federalberghi, con l'obiettivo di verificare/modificare il posizionamento, adeguando/consolidando l'immagine del Sistema Turistico Isole Eolie quale "prodotto" unico, eterogeneo ma con un'immagine unitaria e distintiva;
6.stimolare e creare i presupposti per un'azione di graduale recupero di quel sommerso che tanto falsa i reali numeri del turismo alle Eolie e che tanto negativamente incide nelle tasche della gente onesta che invece le tasse le paga;
7. avviare un'azione di supporto tecnico-amministrativo ai sindaci
delle isole minori e alle altre parti sociali nella difficile e rischiosa battaglia sui collegamenti marittimi.
Partendo da questa breve analisi, il nostro candidato dovrebbe essere persona, quantomeno, esperta in materia, libera da potenziali conflitti di interesse e, soprattutto, disposta a svolgere questo compito come primo e, possibilmente, unico(o quasi, visto che alle Eolie siamo tutti abituati a svolgerne un minimo di 2) lavoro.
Pertanto, pur volendo rimanere flessibili su alcuni dei requisiti elencati, sarebbe auspicabile che - data la delicatezza della fase di sviluppo turistico che ci troviamo ad attraversare - nell'individuazione del potenziale candidato, l'approccio tecnico potesse prevalere su quello politico. Nell'adottare tale metodologia di selezione, l'amministrazione potrebbe infatti affidare l'ambita ma scomoda poltrona a qualcuno davvero in grado di dare una mano al resto dell'amministrazione stessa che, forse mai come in questo momento, ha bisogno di un vero e proprio cambio di marcia all'interno di quello che dovrebbe essere l'assessorato più importante di un
Comune che, purtroppo, è ormai a vocazione quasi esclusivamente turistica.
Christian Del Bono
Presidente Federalberghi
In questa breve analisi, partirei proprio da una sintetica e non esaustiva evidenziazione dei principali fabbisogni delle isole stesse in materia di sviluppo turistico:
1. redigere ed adottare, in forma partecipata dai vari stakeholders, un piano strategico di sviluppo turistico che consenta di individuare interventi a breve, medio e lungo termine per il miglioramento e lo sviluppo integrato e sostenibile dell'offerta turistica locale;
2. finalizzare la presentazione di progetti nell'area turismo, finanziabili attraverso il PO 2007-2013 (sfruttando al meglio il ruolo di Svilupoeolie e del GAL) e mediante altri strumenti di programmazione negoziata per la realizzazione di interventi mirati che trovano però una precisa collocazione nel piano strategico di cui sopra;
3.avviare un'azione di raccordo tra tutti gli assessorati e tra il settore pubblico e quello privato, proprio in considerazione della forte trasversalità del settore turistico;
4.lavorare assiduamente alla definizione di un cartellone eventi che, almeno nella sua ossatura di base, possa essere già pronto e pubblicizzabile in giugno per l'anno successivo;
6.avviare un'azione di comunicazione interna con l'obbiettivo di concordare/diffondere una visione comune di sviluppo;
5. attuare una campagna di marketing strategico, in collaborazione con le Amministrazioni di Salina, il Servizio Turistico (ex AAST), il Museo di Lipari, il GAL, le altre associazioni turistiche e culturali e la Federalberghi, con l'obiettivo di verificare/modificare il posizionamento, adeguando/consolidando l'immagine del Sistema Turistico Isole Eolie quale "prodotto" unico, eterogeneo ma con un'immagine unitaria e distintiva;
6.stimolare e creare i presupposti per un'azione di graduale recupero di quel sommerso che tanto falsa i reali numeri del turismo alle Eolie e che tanto negativamente incide nelle tasche della gente onesta che invece le tasse le paga;
7. avviare un'azione di supporto tecnico-amministrativo ai sindaci
delle isole minori e alle altre parti sociali nella difficile e rischiosa battaglia sui collegamenti marittimi.
Partendo da questa breve analisi, il nostro candidato dovrebbe essere persona, quantomeno, esperta in materia, libera da potenziali conflitti di interesse e, soprattutto, disposta a svolgere questo compito come primo e, possibilmente, unico(o quasi, visto che alle Eolie siamo tutti abituati a svolgerne un minimo di 2) lavoro.
Pertanto, pur volendo rimanere flessibili su alcuni dei requisiti elencati, sarebbe auspicabile che - data la delicatezza della fase di sviluppo turistico che ci troviamo ad attraversare - nell'individuazione del potenziale candidato, l'approccio tecnico potesse prevalere su quello politico. Nell'adottare tale metodologia di selezione, l'amministrazione potrebbe infatti affidare l'ambita ma scomoda poltrona a qualcuno davvero in grado di dare una mano al resto dell'amministrazione stessa che, forse mai come in questo momento, ha bisogno di un vero e proprio cambio di marcia all'interno di quello che dovrebbe essere l'assessorato più importante di un
Comune che, purtroppo, è ormai a vocazione quasi esclusivamente turistica.
Christian Del Bono
Presidente Federalberghi
Eolie e Trasporti. Sollecitazione del consigliere provinciale Branca
Il consigliere provinciale, Massimiliano Branca, ha chiesto con lettera al Presidente della I Commissione -che si occupa di trasporti- di fissare al più presto una convocazione, invitando a presenziare anche l'Assessore provinciale ai trasporti ed il Presidente, Nanni Ricevuto, per discutere dell'argomento: “Collegamenti Siremar per le Isole Eolie” dopo lo stop alle corse di Napoli e Palermo.
L'esigenza nasce dalla confusione ancora persistente in seno alla società di gestione il tutto a danno degli isolani, dei turisti e dei lavoratori pendolari.
Il consigliere Branca aggiunge che intende formulare un documento su quanto definito e trattato nel corso della seduta per inviarne copia all'Assessore regionale ai Trasporti, Nino Strano ed al Ministro competente, Matteoli.
L'esigenza nasce dalla confusione ancora persistente in seno alla società di gestione il tutto a danno degli isolani, dei turisti e dei lavoratori pendolari.
Il consigliere Branca aggiunge che intende formulare un documento su quanto definito e trattato nel corso della seduta per inviarne copia all'Assessore regionale ai Trasporti, Nino Strano ed al Ministro competente, Matteoli.
Salina: Si inaugura la sezione archeologica a Lingua. Un gruppo di ex pomice in partenza per l'isola
Stamattina alle 10.30 sarà inaugurata la sezione archeologica del circuito museale comunale, ubicata nella frazione di Lingua. Si aggiunge così un altro tassello a quello che diventerà il fiore all’occhiello, per quanto riguarda i beni culturali ed ambientali, del Comune di Santa Marina Salina: un circuito che comprenderà tre musei, e numerosi percorsi archeologici presenti su tutto il territorio comunale, alcuni già perfettamente fruibili, altri invece da valorizzare.
All'inaugurazione dovrebbe presenziare anche l’Assessore Regionale ai BB. CC.AA., On Lino Leanza.
Alla volta di Salina è partita anche una delegazione (una decina di persone) degli ex lavoratori della pomice che tenteranno di avere un colloquio con l'assessore per esplicitare quella che è la loro situazione anche alla luce delle promesse (non mantenute) di un loro reinserimento lavorativo nel settore dei beni archeologici e culturali.
All'inaugurazione dovrebbe presenziare anche l’Assessore Regionale ai BB. CC.AA., On Lino Leanza.
Alla volta di Salina è partita anche una delegazione (una decina di persone) degli ex lavoratori della pomice che tenteranno di avere un colloquio con l'assessore per esplicitare quella che è la loro situazione anche alla luce delle promesse (non mantenute) di un loro reinserimento lavorativo nel settore dei beni archeologici e culturali.
L'impegno pubblico e le "due possibilità" di Luca Chiofalo
Lo stillicidio di illazioni sui nomi e sui motivi delle scelte, cominciato dopo l'annuncio da parte del Sindaco di alcuni cambi in giunta, si esaurirà, con tutta probabilità, soltanto al momento delle nuove nomine.
Dato che sarei, secondo i rumors, tra i "papabili", ma premesso che nessuna proposta mi è stata inoltrata, voglio pubblicamente riflettere sulle motivazioni che inciderebbero sulla mia eventuale risposta.
Non è necessario essere degli strateghi per capire che in questo particolare momento storico sia più facile e conveniente attaccare piuttosto che sostenere la maggioranza in carica e, risulterebbe di conseguenza logico aspettare tempi migliori per un impegno diretto. Ma a guardare bene il "campo", gli interpreti che dovrebbero risollevare le sorti del paese sono ancora "virtuali", obiettivamente vacui tanto da non riuscire a guidare un'efficace azione politica di contrasto all'attuale maggioranza, condannando anche le giustificate e spontanee rimostranze della popolazione all'oblio. L'alternativa tarda, dunque, a materializzarsi e le "voci che si oppongono" sembrano venire da un gruppo eterogeneo di simpatici "pettegoli" (esistono eccezioni), lontani da proposte alternative e dal progetto di costruzione di una nuova classe dirigente. Fatte queste considerazioni, ho maturato l'idea che la causa dei nostri problemi non sia esclusivamente politica, ma, in misura consistente, culturale. Distrutto il senso di comunità (con responsabilità diffuse), manca il "progetto" nel quale riconoscersi e per il quale impegnarsi, e si assiste ad uno spreco dissennato di energie in deleterie guerre personali alimentate da invidia e avidità.
In uno quadro così fosco, le possibilità sono due: ritirarsi alla cura del proprio orticello accantonando velleità di cambiamento, oppure mettersi in gioco, lavorare e rischiare in prima persona invece di continuare a lamentare il disastro aspettandosi che altri vi pongano rimedio. La "parte" o il partito che si sceglie per il proprio impegno è questione importante ma secondaria rispetto al fine, perchè se si possiedono idee, correttezza e capacità di confronto, il contributo alla causa comune è comunque positivo. Ribadito che un assessore prima della sua parte politica serve il paese, se una proposta che mi consenta di lavorare arrivasse, sarei dunque tentato di accettare; i dubbi riguarderebbero, soltanto, la rinuncia obbligata ai privilegi della mia "beata" esistenza che l'impegno da assumere comporterebbe. Mi permetto, come monito e come invito a posizioni meno qualunquiste, di citare Kennedy: non chiedetevi cosa può fare il vostro paese per voi, ma cosa potete fare voi per il vostro paese...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Dato che sarei, secondo i rumors, tra i "papabili", ma premesso che nessuna proposta mi è stata inoltrata, voglio pubblicamente riflettere sulle motivazioni che inciderebbero sulla mia eventuale risposta.
Non è necessario essere degli strateghi per capire che in questo particolare momento storico sia più facile e conveniente attaccare piuttosto che sostenere la maggioranza in carica e, risulterebbe di conseguenza logico aspettare tempi migliori per un impegno diretto. Ma a guardare bene il "campo", gli interpreti che dovrebbero risollevare le sorti del paese sono ancora "virtuali", obiettivamente vacui tanto da non riuscire a guidare un'efficace azione politica di contrasto all'attuale maggioranza, condannando anche le giustificate e spontanee rimostranze della popolazione all'oblio. L'alternativa tarda, dunque, a materializzarsi e le "voci che si oppongono" sembrano venire da un gruppo eterogeneo di simpatici "pettegoli" (esistono eccezioni), lontani da proposte alternative e dal progetto di costruzione di una nuova classe dirigente. Fatte queste considerazioni, ho maturato l'idea che la causa dei nostri problemi non sia esclusivamente politica, ma, in misura consistente, culturale. Distrutto il senso di comunità (con responsabilità diffuse), manca il "progetto" nel quale riconoscersi e per il quale impegnarsi, e si assiste ad uno spreco dissennato di energie in deleterie guerre personali alimentate da invidia e avidità.
In uno quadro così fosco, le possibilità sono due: ritirarsi alla cura del proprio orticello accantonando velleità di cambiamento, oppure mettersi in gioco, lavorare e rischiare in prima persona invece di continuare a lamentare il disastro aspettandosi che altri vi pongano rimedio. La "parte" o il partito che si sceglie per il proprio impegno è questione importante ma secondaria rispetto al fine, perchè se si possiedono idee, correttezza e capacità di confronto, il contributo alla causa comune è comunque positivo. Ribadito che un assessore prima della sua parte politica serve il paese, se una proposta che mi consenta di lavorare arrivasse, sarei dunque tentato di accettare; i dubbi riguarderebbero, soltanto, la rinuncia obbligata ai privilegi della mia "beata" esistenza che l'impegno da assumere comporterebbe. Mi permetto, come monito e come invito a posizioni meno qualunquiste, di citare Kennedy: non chiedetevi cosa può fare il vostro paese per voi, ma cosa potete fare voi per il vostro paese...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Collegamenti sempre più difficoltosi tra Lipari e le altre isole dell'arcipelago. E per la Siremar "piano a tre"
(Gazzetta del sud- Peppe Paino) Siamo solo al 20 settembre ma alle Eolie da lunedì scorso è praticamente come "inverno pieno". L'arcipelago come ogni anno sta precipitando, con largo anticipo, nel letargo. Il concetto di destagionalizzazione nel 2009 non è stato ancora recepito e non si intravedono segnali sull'avvio di un percorso a ciò finalizzato.
Si parla di aeroporto a Lipari quando probabilmente sarebbe più opportuno affrontare questioni più abbordabili come i collegamenti stabili e funzionali da, per e tra tutte le isole. Il perché è presto detto.
L'intermodalità tra aeroporti, treni e bus verso i porti di partenza resta ancora un'incompiuta nonostante qualche esperimento. La situazione dei collegamenti marittimi, dopo l'abbandono delle compagnie che curavano le tratte con mezzi veloci da Napoli e Palermo è letteralmente incomprensibile. La Ustica Lines da mercoledì 16 attua gli itinerari-orari invernali mentre la Siremar (i cui orari invernali entreranno in vigore dal 1° ottobre) dal 14 settembre, per problemi tecnici, opera costantemente con il cosiddetto "Piano a Tre": cioè tre soli aliscafi per i collegamenti tra Milazzo e le sette isole e viceversa. Il che tradotto significa emergenza. Soprattutto per le isole minori più lontane da Lipari. E si tratta di una condizione ancora indefinita, dal momento che non si azzardano ipotesi sul rientro dell'aliscafo mancante. Le isole più penalizzate sono Filicudi e Alicudi: Il primo mezzo utile arriva a Lipari alle 12,20 e a Milazzo alle 15,00 ( su coincidenza alle 14,05 a Lipari). Di mercoledì e venerdì arriva a Lipari alle 9,10 e a Milazzo alle 12,45 ( su coincidenza a Lipari alle 11,50). Ovviamente grossi disagi per gli utenti: gli studenti, in particolare, sarebbero di fatto obbligati a non frequentare la scuole.
Di conseguenza avviene che i genitori, non avendo alternative, hanno trasferito completamente il loro nuclei familiari a Lipari sopportando in tempi di crisi non indifferenti esborsi economici. Affitto di appartamenti su tutti. Disagi, ovviamente, anche per gli isolani che devono recarsi presso gli uffici che svolgono servizi pubblici o presso privati dal momento che arrivando alla fine della mattinata lavorativa rischiano di viaggiare a vuoto e di perdere inutilmente una giornata. A meno che non pernottino a Lipari, sopportando, quindi, ulteriori spese e perdendo dunque, un altro giorno di lavoro. In considerazione dei problemi esistenti sarebbe, pertanto, necessario che le quattro amministrazioni eoliane si riunissero per ridiscutere e ripianificare gli itinerari-orari invernali ottimizzando i collegamenti in relazione agli aliscafi effettivamente a disposizione. Un invito va anche rivolto agli albergatori e agli operatori turistici in genere, attualmente fin troppo distratti dalla privatizzazione della Tirrenia e dalle sorti della Siremar. Problema certo di fondo, ma che passa per adeguate intese politiche e per una battaglia da combattere a livello nazionale con le altre isole, anche se le Eolie non hanno la guida del coordinamento, Sarebbe, piuttosto, necessario che spostassero le loro attenzioni soprattutto sull'organizzazione dei collegamenti per la prossima stagione estiva operando in sinergia, sin da ora, con le amministrazioni locali e con la Regione. Ciò, senza sottovalutare le necessità delle singole isole nella bassa, media e alta stagione.
Si parla di aeroporto a Lipari quando probabilmente sarebbe più opportuno affrontare questioni più abbordabili come i collegamenti stabili e funzionali da, per e tra tutte le isole. Il perché è presto detto.
L'intermodalità tra aeroporti, treni e bus verso i porti di partenza resta ancora un'incompiuta nonostante qualche esperimento. La situazione dei collegamenti marittimi, dopo l'abbandono delle compagnie che curavano le tratte con mezzi veloci da Napoli e Palermo è letteralmente incomprensibile. La Ustica Lines da mercoledì 16 attua gli itinerari-orari invernali mentre la Siremar (i cui orari invernali entreranno in vigore dal 1° ottobre) dal 14 settembre, per problemi tecnici, opera costantemente con il cosiddetto "Piano a Tre": cioè tre soli aliscafi per i collegamenti tra Milazzo e le sette isole e viceversa. Il che tradotto significa emergenza. Soprattutto per le isole minori più lontane da Lipari. E si tratta di una condizione ancora indefinita, dal momento che non si azzardano ipotesi sul rientro dell'aliscafo mancante. Le isole più penalizzate sono Filicudi e Alicudi: Il primo mezzo utile arriva a Lipari alle 12,20 e a Milazzo alle 15,00 ( su coincidenza alle 14,05 a Lipari). Di mercoledì e venerdì arriva a Lipari alle 9,10 e a Milazzo alle 12,45 ( su coincidenza a Lipari alle 11,50). Ovviamente grossi disagi per gli utenti: gli studenti, in particolare, sarebbero di fatto obbligati a non frequentare la scuole.
Di conseguenza avviene che i genitori, non avendo alternative, hanno trasferito completamente il loro nuclei familiari a Lipari sopportando in tempi di crisi non indifferenti esborsi economici. Affitto di appartamenti su tutti. Disagi, ovviamente, anche per gli isolani che devono recarsi presso gli uffici che svolgono servizi pubblici o presso privati dal momento che arrivando alla fine della mattinata lavorativa rischiano di viaggiare a vuoto e di perdere inutilmente una giornata. A meno che non pernottino a Lipari, sopportando, quindi, ulteriori spese e perdendo dunque, un altro giorno di lavoro. In considerazione dei problemi esistenti sarebbe, pertanto, necessario che le quattro amministrazioni eoliane si riunissero per ridiscutere e ripianificare gli itinerari-orari invernali ottimizzando i collegamenti in relazione agli aliscafi effettivamente a disposizione. Un invito va anche rivolto agli albergatori e agli operatori turistici in genere, attualmente fin troppo distratti dalla privatizzazione della Tirrenia e dalle sorti della Siremar. Problema certo di fondo, ma che passa per adeguate intese politiche e per una battaglia da combattere a livello nazionale con le altre isole, anche se le Eolie non hanno la guida del coordinamento, Sarebbe, piuttosto, necessario che spostassero le loro attenzioni soprattutto sull'organizzazione dei collegamenti per la prossima stagione estiva operando in sinergia, sin da ora, con le amministrazioni locali e con la Regione. Ciò, senza sottovalutare le necessità delle singole isole nella bassa, media e alta stagione.
sabato 19 settembre 2009
Il presidente Lombardo chiude domenica la Summer School a Capo D'orlando
COMUNICATO STAMPA
Il Presidente della Regione Raffaele Lombardo chiuderà domani, domenica, a Villa Piccolo di Capo d’Orlando la Summer School organizzata dal Circolo Giovani Mpa Nebrodi. Il governatore interverrà in qualità di relatore all’incontro sul tema “I giovani e la politica” insieme al rettore dell’Università degli Studi di Messina Francesco Tomasello che tratterà il tema attuale dei giovani e della loro formazione. L’iniziativa è fissata per le ore 10 nei locali della foresteria di Villa Piccolo.
La Summer School, ideata dall’on. Ferdinando Latteri, vuole essere un momento di incontro e confronto per i giovani dei Nebrodi sui temi dell’attualità e della politica, una vera e propria “scuola di formazione” per coloro che costituiranno la classe dirigente del domani. Sempre nell’ambito della Summer School, oggi, sabato 19 settembre alle ore 17 il capogruppo dei deputati Mpa a Montecitorio Carmelo Lo Monte e il Prof. Giuseppe Vecchio, preside della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Catania, saranno i relatori dell’incontro organizzato su “Unità d’Italia e Federalismo”.
Alla prima giornata della Summer School, svoltasi il 10 settembre e dedicata ai temi della crisi economica, hanno preso parte oltre 150 giovani del comprensorio.
Settore Comunicazione
MPA Nebrodi
Il Presidente della Regione Raffaele Lombardo chiuderà domani, domenica, a Villa Piccolo di Capo d’Orlando la Summer School organizzata dal Circolo Giovani Mpa Nebrodi. Il governatore interverrà in qualità di relatore all’incontro sul tema “I giovani e la politica” insieme al rettore dell’Università degli Studi di Messina Francesco Tomasello che tratterà il tema attuale dei giovani e della loro formazione. L’iniziativa è fissata per le ore 10 nei locali della foresteria di Villa Piccolo.
La Summer School, ideata dall’on. Ferdinando Latteri, vuole essere un momento di incontro e confronto per i giovani dei Nebrodi sui temi dell’attualità e della politica, una vera e propria “scuola di formazione” per coloro che costituiranno la classe dirigente del domani. Sempre nell’ambito della Summer School, oggi, sabato 19 settembre alle ore 17 il capogruppo dei deputati Mpa a Montecitorio Carmelo Lo Monte e il Prof. Giuseppe Vecchio, preside della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Catania, saranno i relatori dell’incontro organizzato su “Unità d’Italia e Federalismo”.
Alla prima giornata della Summer School, svoltasi il 10 settembre e dedicata ai temi della crisi economica, hanno preso parte oltre 150 giovani del comprensorio.
Settore Comunicazione
MPA Nebrodi
Flash da Lipari e dintorni
Lipari: Il prof. Pavone sarà ascoltato dalla V commissione- Il Segretario Regionale dell'Uglscuola prof.Bartolo Pavone, e' stato inviato a partecipare alla riunione che si terra' giorno 23/09/2009 presso l'Assemblea Regionale Siciliana V commissione Cultura,Formazione e Lavoro alle ore 10,00 in ordine ai tagli di personale previsti nelle scuola pubblica per l'a.s. 200972010 in Sicilia.
CINEMA: ASSESSORATO REGIONALE TURISMO RICONOSCE IL SALINA DOC FEST- Il SalinaDocFest, festival del documentario narrativo, giunto alla terza edizione, ha ottenuto il riconoscimento dall'assessorato al Turismo della Regione Sicilia quale "progetto di alto contenuto culturale". La manifestazione, che prende il via il 20 settembre, è un appuntamento consolidato dell'arcipelago eoliano, e da quest'anno si svolge in un percorso itinerante nell'isola di Salina, patrimonio dell'Unesco e centro delle Eolie, isole protagoniste della storia del cinema italiano.
"Occorre puntare ai grandi eventi che possano essere una vetrina per la nostra regione - ha detto l'assessore regionale al Turismo Nino Strano - e certamente il Salina Doc festival lo è, una manifestazione che unisce turismo e cultura. Inoltre è un appuntamento che coinvolge numerose presenze in un periodo di destagionalizzazione e quindi incrementa l'economia del territorio".
CINEMA: ASSESSORATO REGIONALE TURISMO RICONOSCE IL SALINA DOC FEST- Il SalinaDocFest, festival del documentario narrativo, giunto alla terza edizione, ha ottenuto il riconoscimento dall'assessorato al Turismo della Regione Sicilia quale "progetto di alto contenuto culturale". La manifestazione, che prende il via il 20 settembre, è un appuntamento consolidato dell'arcipelago eoliano, e da quest'anno si svolge in un percorso itinerante nell'isola di Salina, patrimonio dell'Unesco e centro delle Eolie, isole protagoniste della storia del cinema italiano.
"Occorre puntare ai grandi eventi che possano essere una vetrina per la nostra regione - ha detto l'assessore regionale al Turismo Nino Strano - e certamente il Salina Doc festival lo è, una manifestazione che unisce turismo e cultura. Inoltre è un appuntamento che coinvolge numerose presenze in un periodo di destagionalizzazione e quindi incrementa l'economia del territorio".
Lipari. "Lavorare di più e lavorare meglio, ascoltare le opinioni della gente comune". Le riflessioni di Anna Miracula
Arriva l’autunno! Ci risiamo di nuovo, piogge,frane e fiumi di fango che scendono dalle campagne verso giù, nel paese , lasciandosi dietro un mare di detriti, che difficilmente vanno via subito, se non tirati dietro dal viavai di auto che transitano lungo queste nostre strade.
Gli scooteristi sono avvisati ! Attenzione a tutti quelli che transitano tra le zone di Serra, Pirrera e Canneto dentro, rischiate brutte cadute, per l’accumulo di pietrame mista a sabbia e altri materiali.
Nella curva dove giacciono, in deposito, i camion della nettezza urbana,da mesi si rischia di cadere scivolando proprio a causa della sabbia accumulatasi ( e stavolta non per colpa della pioggia) durante i lavori edili che giornalmente vengono effettuati alle spalle della nuova area cimiteriale di Canneto, dove mezzi sbucano improvvisamente , mentre tu stai tranquillamente transitando, e inoltre lasciano a terra il disastro assoluto, ci si potrebbe riempire un camion da quanta sabbia c’è.
E si rischia davvero di cadere, e anche di brutto, io stessa più volte mi son salvata in calcio d’angolo..., ma dico, quanto tempo richiederebbe un minimo di pulizia, a fine giornata, soprattutto da parte di chi giornalmente vi lavora? E i dovuti controlli al territorio dove sono? Quella è una strada pubblica, ma sembra una zona privata e adibita a cantiere edile.
Tanto,si sa, questo è un problema che non toccherà, anche stavolta, nessuna delle coscienze amministrative,sia comunali che provinciali, poiché quella di Canneto Dentro è una strada che è destinata ormai al degrado totale, forse vi è un disegno ben preciso, un Piano Regolatore che obbliga questo tratto di Lipari a subire anno dopo anno tutto questo ?
E dire che lì vi è un cimitero, zona di rispetto o almeno così dovrebbe essere.
Zona di spazzatura, deposito carcasse auto, robacce e questa sarebbe una zona rispettata?
Fatevi una passeggiata,cari dirigenti di settore, cari assessori, cari consiglieri, caro Sindaco e vedrete a quale bello spettacolo assisterete! I vostri figli cresceranno in un mondo degradato se non si interverrà su quest’isola, perché oggi un camion, domani un auto, dopodomani una lavatrice e così via .
Tutto ciò che non si vuol vedere in giro, dove si deposita?? Ma a Canneto Dentro ovviamente.
Come mai, tutti i camion della spazzatura che costituiscono un serio pericolo proprio in curva, non vengono parcheggiati presso il vecchio macello, dove credo che lo spazio non manchi? Si darebbe almeno un minimo (per iniziare) di decoro alla zona.
E come mai, dopo il fattaccio della discarica, e dopo aver tolto il corpo del reato recente, non si è provveduto anche a rimuovere anche il resto che giace lì come un cadavere putrefatto da anni ?
E il rifacimento delle strade di campagna, ad esempio, ormai dissestate e con l’asfalto rosicato dall’usura, in certe zone forse l’ultima volta in cui è stato “spalmato “asfalto lo ricorderanno i normanni,(tanto per buttarla lì la battuta),da quanto è antico e fatiscente.
Basterebbe poco a fare di quest’isola un piccolo gioiello , non servono grandi progetti , ma uno solo da porsi come obiettivo: quello di lavorare di più e lavorare meglio, ascoltare le opinioni della gente comune, che vive dentro l’isola e con i problemi che sono reali, che si presentano giornalmente.
Ascoltare di più i giovani , che hanno tante idee,tante proposte e forse di politica ne sanno di più di Voi, i ragazzi hanno ancora nel loro cuore degli ideali, dei valori, ma con questo andazzo quanto ancora potranno crederci ?
Non si può accalappiare nella propria rete i giovani, solo organizzandogli il Carnevale, e c’è chi ha fatto bella mostra di sé, vantandosi di essere dalla parte dei giovani solo per avergli offerto tre serate carnevalesche; ma la popolazione ha bisogno di ben altro che di manifestazioni, la gente qui ha bisogno di vivere una vita decorosa e non condita da arroganza, dispetti, soprusi , mancanza di rispetto,favoritismi .
Tutti elementi che alimentano ostilità da parte dei cittadini verso chi ci dovrebbe amministrare e non lo fa, o lo fa convinto che così è giusto, che impartire lezioni di latino via web sia utile all’educazione del popolo, che informare che i lavori pubblici e di ordinaria amministrazione non si possono effettuare per mancanza di soldini sia un modo per uscirsene “da magghia” e scrollarsi così ogni responsabilità e potrei elencarne tanti altri di motivi, ma penso di aver già annoiato abbastanza con le solite polemiche che ,ovviamente,si trarrà la conclusione che esse non sono “costruttive” ma hanno un sapore amaro, come un senso d’abbandono a cui spero non ci abitueremo mai, come non si arresero i nostri antenati un tempo.…
Anna Miracula
Gli scooteristi sono avvisati ! Attenzione a tutti quelli che transitano tra le zone di Serra, Pirrera e Canneto dentro, rischiate brutte cadute, per l’accumulo di pietrame mista a sabbia e altri materiali.
Nella curva dove giacciono, in deposito, i camion della nettezza urbana,da mesi si rischia di cadere scivolando proprio a causa della sabbia accumulatasi ( e stavolta non per colpa della pioggia) durante i lavori edili che giornalmente vengono effettuati alle spalle della nuova area cimiteriale di Canneto, dove mezzi sbucano improvvisamente , mentre tu stai tranquillamente transitando, e inoltre lasciano a terra il disastro assoluto, ci si potrebbe riempire un camion da quanta sabbia c’è.
E si rischia davvero di cadere, e anche di brutto, io stessa più volte mi son salvata in calcio d’angolo..., ma dico, quanto tempo richiederebbe un minimo di pulizia, a fine giornata, soprattutto da parte di chi giornalmente vi lavora? E i dovuti controlli al territorio dove sono? Quella è una strada pubblica, ma sembra una zona privata e adibita a cantiere edile.
Tanto,si sa, questo è un problema che non toccherà, anche stavolta, nessuna delle coscienze amministrative,sia comunali che provinciali, poiché quella di Canneto Dentro è una strada che è destinata ormai al degrado totale, forse vi è un disegno ben preciso, un Piano Regolatore che obbliga questo tratto di Lipari a subire anno dopo anno tutto questo ?
E dire che lì vi è un cimitero, zona di rispetto o almeno così dovrebbe essere.
Zona di spazzatura, deposito carcasse auto, robacce e questa sarebbe una zona rispettata?
Fatevi una passeggiata,cari dirigenti di settore, cari assessori, cari consiglieri, caro Sindaco e vedrete a quale bello spettacolo assisterete! I vostri figli cresceranno in un mondo degradato se non si interverrà su quest’isola, perché oggi un camion, domani un auto, dopodomani una lavatrice e così via .
Tutto ciò che non si vuol vedere in giro, dove si deposita?? Ma a Canneto Dentro ovviamente.
Come mai, tutti i camion della spazzatura che costituiscono un serio pericolo proprio in curva, non vengono parcheggiati presso il vecchio macello, dove credo che lo spazio non manchi? Si darebbe almeno un minimo (per iniziare) di decoro alla zona.
E come mai, dopo il fattaccio della discarica, e dopo aver tolto il corpo del reato recente, non si è provveduto anche a rimuovere anche il resto che giace lì come un cadavere putrefatto da anni ?
E il rifacimento delle strade di campagna, ad esempio, ormai dissestate e con l’asfalto rosicato dall’usura, in certe zone forse l’ultima volta in cui è stato “spalmato “asfalto lo ricorderanno i normanni,(tanto per buttarla lì la battuta),da quanto è antico e fatiscente.
Basterebbe poco a fare di quest’isola un piccolo gioiello , non servono grandi progetti , ma uno solo da porsi come obiettivo: quello di lavorare di più e lavorare meglio, ascoltare le opinioni della gente comune, che vive dentro l’isola e con i problemi che sono reali, che si presentano giornalmente.
Ascoltare di più i giovani , che hanno tante idee,tante proposte e forse di politica ne sanno di più di Voi, i ragazzi hanno ancora nel loro cuore degli ideali, dei valori, ma con questo andazzo quanto ancora potranno crederci ?
Non si può accalappiare nella propria rete i giovani, solo organizzandogli il Carnevale, e c’è chi ha fatto bella mostra di sé, vantandosi di essere dalla parte dei giovani solo per avergli offerto tre serate carnevalesche; ma la popolazione ha bisogno di ben altro che di manifestazioni, la gente qui ha bisogno di vivere una vita decorosa e non condita da arroganza, dispetti, soprusi , mancanza di rispetto,favoritismi .
Tutti elementi che alimentano ostilità da parte dei cittadini verso chi ci dovrebbe amministrare e non lo fa, o lo fa convinto che così è giusto, che impartire lezioni di latino via web sia utile all’educazione del popolo, che informare che i lavori pubblici e di ordinaria amministrazione non si possono effettuare per mancanza di soldini sia un modo per uscirsene “da magghia” e scrollarsi così ogni responsabilità e potrei elencarne tanti altri di motivi, ma penso di aver già annoiato abbastanza con le solite polemiche che ,ovviamente,si trarrà la conclusione che esse non sono “costruttive” ma hanno un sapore amaro, come un senso d’abbandono a cui spero non ci abitueremo mai, come non si arresero i nostri antenati un tempo.…
Anna Miracula
venerdì 18 settembre 2009
Lipari. Quell’aeroporto così desiderato e così temuto (di Michele Giacomantonio)
(Michele Giacomantonio) Mi inserisco nella discussione su una aviosuperficie a Lipari per dire un mio parere, molto travagliato, maturato lungo vent’anni di ricerca e dibattito su questo punto e, ci tengo a dire, lontano da ogni preconcetto ideologico ed attento alle ragioni di chi la pensa diversamente.
La mia Amministrazione fin dal 1994 mise nel suo programma la realizzazione di un’aviosuperfice leggera in grado di fare atterrare sull’isola piccoli aerei da 30-45posti. Diede l’incarico per uno studio fattibilità ad un’architetto esperto della materia ed allora – dopo molte discussioni e verifiche ( avendo scartato Quattropani e Vulcano ) - si individuò il sito di Poggio dei Funghi, alle falde di Monte Sant’Angelo, come quello più consono per la realizzazione di questa idea e forse l’unico possibile data l’antropizzazione della nostra isola. Certo Poggio dei Funghi aveva delle controindicazioni: pretendeva sbancamenti ( monte Elmo), opere d’arte per realizzare la pista e quindi costi alti, vi era il problema della strada di collegamento (attualmente quella esistente è poco più di un sentiero),c’erano anche problemi meteo ( come dimostrò un intervento del col. Cicala) e soprattutto era una zona non compatibile col Piano Paesaggistico, giacché lo studio agroforestale vi aveva individuato vegetazione di qualità.
Ma non vi erano collocazioni migliori. La richiesta di un finanziamento fu inserito nel PRUST Valdemone ma fu bocciato dal Consiglio Comunale all’inizio del 2001. Nel 1999 intanto avevo scritto ad Aviolipari comunicando che eravamo interessati a realizzare l’opera in project financing e che l’ANCIM nazionale stava pensando ad un patto territoriale per i trasporti nelle isole minori nel cui ambito il progetto avrebbe potuto trovare posto.
A favore della realizzazione di una aviosuperfice leggera giocavano le seguenti ragioni: tempi lunghi e difficoltà a raggiungere le Eolie ( problematici i collegamenti con gli aeroporti siciliani), trovare un mezzo alternativo di collegamento alla terraferma per non essere del tutto dipendenti dalle condizioni del mare, dare un sostegno al turismo di qualità. Un collegamento veloce e rapido avrebbe cioè rappresentato un grande contributo non solo al turismo, ma anche alla mobilità dei residenti nelle attività professionali e negli affari. Contro c’era naturalmente l’impatto ambientale che comunque un manufatto di 1.200 metri per 300 sempre comporta ed a cui doveva aggiungersi la strada che dalla provinciale – all’altezza di Madoro - avrebbe portato a Monte Sant’Angelo, il disturbo provocato dall’arrivo dei veicoli ( che poteva però essere reso minimo prevedendo due soli voli al giorno in orari controllati), il punto interrogativo dei costi di manutenzione e dei servizi e quindi la possibilità che si riuscisse a mantenere in vita un’opera di questo tipo evitando che nell’arco di qualche anno divenisse un relitto inutilizzabile.
Quest’ultima è stata sempre la mia preoccupazione maggiore giacchè una indagine fatta per noi dalla società Europrogetti e Finanze non era molto rassicurante. Difficile riuscire a garantire la vitalità di un’aviosuperfice con soli due voli al giorno. C’era la probabilità che una volta realizzata l’opera, gioco forza, si sarebbe dovuto accettare l’incremento dei voli soprattutto in estate. Di più, aerei da 30-45 posti non sono quelli usuali per i voli charter e quindi prima o poi si sarebbe posta l’esigenza di ingrandire l’aeroporto per permettere di fare atterrare aerei più grandi. Si poteva entrare così in un vortice inarrestabile che poteva compromettere il fragile equilibrio del nostro ecosistema.
Questa preoccupazione che era presente fin dall’origine, è andata via via approfondendosi quando ho cercato di capire come funzionavano gli aeroporti di Lampedusa e Pantelleria ( dove operano anche DC8 e DC9 cioè aerei normali) ed ho conosciuto le difficoltà dei piccoli aeroporti, diversi dei quali sono stati obbligati a chiudere.
Quando poi ho visto maturare e crescere la proposta di dare vita ad un aeroporto regolare nella rada di Milazzo ( non a Torrenova che rimane comunque abbastanza distante e fuori dalle linee di collegamento) il rapporto costi/benefici ha finito col pendere decisamente a sfavore di una collocazione a Lipari. Un’aeroporto a Milazzo permette di abbattere notevolmente i tempi. Certo non si raggiungerà Lipari in un’ora da Roma ma in due ore si, se si ha l’accortezza di creare un collegamento aliscafi nelle immediate vicinanze e siamo comunque nei tempi normali. Certo non si supererebbero le difficoltà meteo marine ma – oltre a realizzare al più presto la messa in sicurezza del porto di Lipari che è altra cosa dalla realizzazione di un megaporto - potrebbe essere previsto un collegamento di elicotteri ( che sono sempre più grandi e più sicuri) con l’aeroporto o gli aeroporti. L’impatto di una pista di Eliporti sarebbe di gran lunga inferiore a quella di una pista aerea.
La mia Amministrazione fin dal 1994 mise nel suo programma la realizzazione di un’aviosuperfice leggera in grado di fare atterrare sull’isola piccoli aerei da 30-45posti. Diede l’incarico per uno studio fattibilità ad un’architetto esperto della materia ed allora – dopo molte discussioni e verifiche ( avendo scartato Quattropani e Vulcano ) - si individuò il sito di Poggio dei Funghi, alle falde di Monte Sant’Angelo, come quello più consono per la realizzazione di questa idea e forse l’unico possibile data l’antropizzazione della nostra isola. Certo Poggio dei Funghi aveva delle controindicazioni: pretendeva sbancamenti ( monte Elmo), opere d’arte per realizzare la pista e quindi costi alti, vi era il problema della strada di collegamento (attualmente quella esistente è poco più di un sentiero),c’erano anche problemi meteo ( come dimostrò un intervento del col. Cicala) e soprattutto era una zona non compatibile col Piano Paesaggistico, giacché lo studio agroforestale vi aveva individuato vegetazione di qualità.
Ma non vi erano collocazioni migliori. La richiesta di un finanziamento fu inserito nel PRUST Valdemone ma fu bocciato dal Consiglio Comunale all’inizio del 2001. Nel 1999 intanto avevo scritto ad Aviolipari comunicando che eravamo interessati a realizzare l’opera in project financing e che l’ANCIM nazionale stava pensando ad un patto territoriale per i trasporti nelle isole minori nel cui ambito il progetto avrebbe potuto trovare posto.
A favore della realizzazione di una aviosuperfice leggera giocavano le seguenti ragioni: tempi lunghi e difficoltà a raggiungere le Eolie ( problematici i collegamenti con gli aeroporti siciliani), trovare un mezzo alternativo di collegamento alla terraferma per non essere del tutto dipendenti dalle condizioni del mare, dare un sostegno al turismo di qualità. Un collegamento veloce e rapido avrebbe cioè rappresentato un grande contributo non solo al turismo, ma anche alla mobilità dei residenti nelle attività professionali e negli affari. Contro c’era naturalmente l’impatto ambientale che comunque un manufatto di 1.200 metri per 300 sempre comporta ed a cui doveva aggiungersi la strada che dalla provinciale – all’altezza di Madoro - avrebbe portato a Monte Sant’Angelo, il disturbo provocato dall’arrivo dei veicoli ( che poteva però essere reso minimo prevedendo due soli voli al giorno in orari controllati), il punto interrogativo dei costi di manutenzione e dei servizi e quindi la possibilità che si riuscisse a mantenere in vita un’opera di questo tipo evitando che nell’arco di qualche anno divenisse un relitto inutilizzabile.
Quest’ultima è stata sempre la mia preoccupazione maggiore giacchè una indagine fatta per noi dalla società Europrogetti e Finanze non era molto rassicurante. Difficile riuscire a garantire la vitalità di un’aviosuperfice con soli due voli al giorno. C’era la probabilità che una volta realizzata l’opera, gioco forza, si sarebbe dovuto accettare l’incremento dei voli soprattutto in estate. Di più, aerei da 30-45 posti non sono quelli usuali per i voli charter e quindi prima o poi si sarebbe posta l’esigenza di ingrandire l’aeroporto per permettere di fare atterrare aerei più grandi. Si poteva entrare così in un vortice inarrestabile che poteva compromettere il fragile equilibrio del nostro ecosistema.
Questa preoccupazione che era presente fin dall’origine, è andata via via approfondendosi quando ho cercato di capire come funzionavano gli aeroporti di Lampedusa e Pantelleria ( dove operano anche DC8 e DC9 cioè aerei normali) ed ho conosciuto le difficoltà dei piccoli aeroporti, diversi dei quali sono stati obbligati a chiudere.
Quando poi ho visto maturare e crescere la proposta di dare vita ad un aeroporto regolare nella rada di Milazzo ( non a Torrenova che rimane comunque abbastanza distante e fuori dalle linee di collegamento) il rapporto costi/benefici ha finito col pendere decisamente a sfavore di una collocazione a Lipari. Un’aeroporto a Milazzo permette di abbattere notevolmente i tempi. Certo non si raggiungerà Lipari in un’ora da Roma ma in due ore si, se si ha l’accortezza di creare un collegamento aliscafi nelle immediate vicinanze e siamo comunque nei tempi normali. Certo non si supererebbero le difficoltà meteo marine ma – oltre a realizzare al più presto la messa in sicurezza del porto di Lipari che è altra cosa dalla realizzazione di un megaporto - potrebbe essere previsto un collegamento di elicotteri ( che sono sempre più grandi e più sicuri) con l’aeroporto o gli aeroporti. L’impatto di una pista di Eliporti sarebbe di gran lunga inferiore a quella di una pista aerea.
Ludica Lipari: Al via le lezioni della scuola calcio. Iscrizione e modalità
SCUOLA CALCIO A.S.G.S.C.S. LUDICA LIPARI
A v v i s o
Si comunica che, a partire dal 05 ottobre 2009 dalle ore 14.30, presso il campo sportivo F. Monteleone, avranno inizio le lezioni della Scuola Calcio per la stagione 2009/10.
Potranno iscriversi bambini e bambine, ragazzi e ragazze che verranno divisi a seconda dell'età nelle varie categorie:
PICCOLI AMICI - PULCINI - ESORDIENTI - GIOVANISSIMI - ALLIEVI
All'atto dell'iscrizione, che dovrà essere fatta dai genitori o da chi ne fa le veci, dovranno essere consegnati i seguenti documenti:
- CERTIFICATO MEDICO NON AGONISTICO (per i bambini dai 6 ai 12 anni non compiuti);
- CERTIFICATO MEDICO AGONISTICO rilasciato dal medico sportivo per i ragazzi dai 12 anni già compiuti;
- STATO DI FAMIGLIA E CERTIFICATO DI RESIDENZA CUMULATIVO;
- N° 4 FOTO FORMATO TESSERA;
- FOTOCOPIA CODICE FISCALE.
- QUOTA SOCIALE
Solo perfezionata l'iscrizione i giovani potranno prendere parte alle lezioni, che inizieranno Lunedì 05 Ottobre 2009. Agli iscritti verrà consegnato il kit allenamento della Scuola Calcio.
Il modulo d’iscrizione è scaricabile dal sito: www.ludicalipari.it
Il Presidente
Giuseppe Cirino
A v v i s o
Si comunica che, a partire dal 05 ottobre 2009 dalle ore 14.30, presso il campo sportivo F. Monteleone, avranno inizio le lezioni della Scuola Calcio per la stagione 2009/10.
Potranno iscriversi bambini e bambine, ragazzi e ragazze che verranno divisi a seconda dell'età nelle varie categorie:
PICCOLI AMICI - PULCINI - ESORDIENTI - GIOVANISSIMI - ALLIEVI
All'atto dell'iscrizione, che dovrà essere fatta dai genitori o da chi ne fa le veci, dovranno essere consegnati i seguenti documenti:
- CERTIFICATO MEDICO NON AGONISTICO (per i bambini dai 6 ai 12 anni non compiuti);
- CERTIFICATO MEDICO AGONISTICO rilasciato dal medico sportivo per i ragazzi dai 12 anni già compiuti;
- STATO DI FAMIGLIA E CERTIFICATO DI RESIDENZA CUMULATIVO;
- N° 4 FOTO FORMATO TESSERA;
- FOTOCOPIA CODICE FISCALE.
- QUOTA SOCIALE
Solo perfezionata l'iscrizione i giovani potranno prendere parte alle lezioni, che inizieranno Lunedì 05 Ottobre 2009. Agli iscritti verrà consegnato il kit allenamento della Scuola Calcio.
Il modulo d’iscrizione è scaricabile dal sito: www.ludicalipari.it
Il Presidente
Giuseppe Cirino
Non vede..non sente..non parla. Lettera aperta al sindaco di Lipari (di Mariangela Andaloro)
(Mariangela Andaloro) Ed eccomi nuovamente qui, seduta al mio portatile, ad esprimere ancora una volta il mio dissenso su tutto ciò che riguarda il “non-operato” del nostro sindaco.
Non vede, non sente e … non parla! Quale titolo migliore se non questo per descrivere nuovamente i disaggi di noi eoliani.
Girando nel blog dell’amico Sarpi mi sono accorta di come le lamentele si siano ultimamente accentuate e di come noi giovani stiamo cercando di far emergere innumerevoli problemi, dando voce a noi stessi.
Ma mi chiedo … come mai noi (giovani s’intende) veniamo colpevolizzati di fregarcene del nostro territorio, e quando invece dimostriamo che non è così, chi di dovere ci snobba?
Ricordo lo scorso inverno quanto da Voi amministratori e da Lei signor sindaco ci fu chiesto l’aiuto per supportare il problema Laurana. Bene, io c’ero. E con me, centinaia di giovani. Siamo stati proprio noi ad occupare la nave.. notte e giorno … e non Lei che, armato di fascia tricolore, ha vezzosamente varcato la soglia del portellone della nave per poi abbandonarla ore dopo. Tirandosi indietro … e non lottando con il suo popolo e per il suo popolo. Beh! io di Lei ne faccio volentieri a meno.
Come mai nessuno ci ha invitato ad un colloquio diretto con Lei sindaco? Non vogliamo mica mangiarla. Vogliamo, anzi esigiamo , sapere cosa ha fatto in questi anni. Come sono stati stanziati i fondi e per cosa?
Vogliamo sapere cosa la rende sindaco di una comunità. E gradiremmo sapere anche cosa l’ha portata a candidarsi sindaco delle Eolie, se l’amore per quest’ultime non c’è.
L’amore per la propria terra è fatto di piccole cose … il profumo del mare … dell’erba bagnata, il sorriso sul volto dei cittadini … ma forse Lei, questo non riesce a concepirlo. Una persona che se ne frega del suo paese non ha amore per la sua terra.
Ed ora che è iniziata la scuola, con l’inverno ormai alle porte, provo un senso di dispiacere per tutti quei poveri ragazzi, costretti a patire il freddo in quelle squallide aulette dell’Istituto.
Ma forse il problema signor sindaco, non le suonerà nuovo. Infatti si ricorda quando lo scorso anno io, insieme ad altri ragazzi, siamo venuti nel suo ufficio e le abbiamo esposto il problema? Ummm… dovrebbe ricordarlo e se non lo ricorda le schiarisco io le idee.
Siamo venuti fuori orario scolastico a esporle questo problema che ormai si ripete negli anni, e lei facendoci il solito sorrisino, ci ha risposto che avrebbe provveduto a mettersi in contatto con il presidente della provincia Nanni Ricevuto. Così non è stato, tant'è che, venuti a conoscenza della presenza del presidente sul nostro territorio per altri problemi, armati di richiesta, siamo andati a parlarci personalmente e speranzosi dopo un colloquio con egli, siamo tornati nelle nostre gelide aule.
Tuttavia vi starete chiedendo com’è finita?
… ma secondo voi in questa politica odierna come può essere finita? Detto crudamente “ a scaricabarile” . Risultato? A quanto detto non ci sono i soldi per potenziare l’impianto!
Ma non inoltriamoci in altri campi … torniamo al nostro, anzi vostro sindaco.
Vorrei invitarLa ad abbandonare, anche solo per una giornata, il suo comodo ufficio, e venire in tour con noi, ma anche senza di noi, per le strade di Lipari, ma non solo per le vie del centro. Perché Lipari non è solo il corso Vittorio Emanuele. E' formata da tante altre frazioni e da tanti altri problemi.
Magari la inviterei a prendere un caffè amaro, vicino a casa mia, a San Nicola. Potremmo mettere un grazioso tavolino in vimini e due sedie vicino ad uno dei laghetti presenti dopo le giornate di pioggia, o magari potrei raccoglierLe l’erba che soggiorna da tempo ai bordi della carreggiata, così potrà sfamare i suoi conigli! O potrei farla aggredire da un cane, come è successo ad una mia parente … o meglio ancora, potrei chiederle l’autorizzazione per aprire un nuovo centro benessere, tanto le piscine e il fango non mancano!
Comunque questa situazione non si presenta solo in via San Nicola, dove i cittadini sembrano venire dimenticati da tutti, ma in tutta l’isola. Ogni strada, ogni vicolo, ogni viottolo, ha i suoi problemi, problemi ai quale Lei non riesce a trovare risposta.
Si metta una mano sulla coscienza e tutte e due le mani sul cuore, pensi all’immagine che da di noi eoliani nel mondo. E pensi che la pacchia prima o poi finirà. Non serve riempire un paese di piante in primavera per dar decoro all’isola se poi queste povere piante non vengono curate. Non è questo che rende grande un sindaco, non è questo che mi permette di guardarla e sorriderle.
Bhe che dire caro sindaco… ho semplicemente il sangue che mi bolle.
Si ricordi che la ricompensa migliore per un sindaco è quella di incontrare i suo cittadini e stringergli la mano con il sorriso, non si è mai chiesto come mai a Lei questo non succede? … E tenga a mente signor sindaco che in un prossimo futuro elettorale siano noi quelli che andranno alle urne.
Con rabbia la saluto.
Mariangela Andaloro
Non vede, non sente e … non parla! Quale titolo migliore se non questo per descrivere nuovamente i disaggi di noi eoliani.
Girando nel blog dell’amico Sarpi mi sono accorta di come le lamentele si siano ultimamente accentuate e di come noi giovani stiamo cercando di far emergere innumerevoli problemi, dando voce a noi stessi.
Ma mi chiedo … come mai noi (giovani s’intende) veniamo colpevolizzati di fregarcene del nostro territorio, e quando invece dimostriamo che non è così, chi di dovere ci snobba?
Ricordo lo scorso inverno quanto da Voi amministratori e da Lei signor sindaco ci fu chiesto l’aiuto per supportare il problema Laurana. Bene, io c’ero. E con me, centinaia di giovani. Siamo stati proprio noi ad occupare la nave.. notte e giorno … e non Lei che, armato di fascia tricolore, ha vezzosamente varcato la soglia del portellone della nave per poi abbandonarla ore dopo. Tirandosi indietro … e non lottando con il suo popolo e per il suo popolo. Beh! io di Lei ne faccio volentieri a meno.
Come mai nessuno ci ha invitato ad un colloquio diretto con Lei sindaco? Non vogliamo mica mangiarla. Vogliamo, anzi esigiamo , sapere cosa ha fatto in questi anni. Come sono stati stanziati i fondi e per cosa?
Vogliamo sapere cosa la rende sindaco di una comunità. E gradiremmo sapere anche cosa l’ha portata a candidarsi sindaco delle Eolie, se l’amore per quest’ultime non c’è.
L’amore per la propria terra è fatto di piccole cose … il profumo del mare … dell’erba bagnata, il sorriso sul volto dei cittadini … ma forse Lei, questo non riesce a concepirlo. Una persona che se ne frega del suo paese non ha amore per la sua terra.
Ed ora che è iniziata la scuola, con l’inverno ormai alle porte, provo un senso di dispiacere per tutti quei poveri ragazzi, costretti a patire il freddo in quelle squallide aulette dell’Istituto.
Ma forse il problema signor sindaco, non le suonerà nuovo. Infatti si ricorda quando lo scorso anno io, insieme ad altri ragazzi, siamo venuti nel suo ufficio e le abbiamo esposto il problema? Ummm… dovrebbe ricordarlo e se non lo ricorda le schiarisco io le idee.
Siamo venuti fuori orario scolastico a esporle questo problema che ormai si ripete negli anni, e lei facendoci il solito sorrisino, ci ha risposto che avrebbe provveduto a mettersi in contatto con il presidente della provincia Nanni Ricevuto. Così non è stato, tant'è che, venuti a conoscenza della presenza del presidente sul nostro territorio per altri problemi, armati di richiesta, siamo andati a parlarci personalmente e speranzosi dopo un colloquio con egli, siamo tornati nelle nostre gelide aule.
Tuttavia vi starete chiedendo com’è finita?
… ma secondo voi in questa politica odierna come può essere finita? Detto crudamente “ a scaricabarile” . Risultato? A quanto detto non ci sono i soldi per potenziare l’impianto!
Ma non inoltriamoci in altri campi … torniamo al nostro, anzi vostro sindaco.
Vorrei invitarLa ad abbandonare, anche solo per una giornata, il suo comodo ufficio, e venire in tour con noi, ma anche senza di noi, per le strade di Lipari, ma non solo per le vie del centro. Perché Lipari non è solo il corso Vittorio Emanuele. E' formata da tante altre frazioni e da tanti altri problemi.
Magari la inviterei a prendere un caffè amaro, vicino a casa mia, a San Nicola. Potremmo mettere un grazioso tavolino in vimini e due sedie vicino ad uno dei laghetti presenti dopo le giornate di pioggia, o magari potrei raccoglierLe l’erba che soggiorna da tempo ai bordi della carreggiata, così potrà sfamare i suoi conigli! O potrei farla aggredire da un cane, come è successo ad una mia parente … o meglio ancora, potrei chiederle l’autorizzazione per aprire un nuovo centro benessere, tanto le piscine e il fango non mancano!
Comunque questa situazione non si presenta solo in via San Nicola, dove i cittadini sembrano venire dimenticati da tutti, ma in tutta l’isola. Ogni strada, ogni vicolo, ogni viottolo, ha i suoi problemi, problemi ai quale Lei non riesce a trovare risposta.
Si metta una mano sulla coscienza e tutte e due le mani sul cuore, pensi all’immagine che da di noi eoliani nel mondo. E pensi che la pacchia prima o poi finirà. Non serve riempire un paese di piante in primavera per dar decoro all’isola se poi queste povere piante non vengono curate. Non è questo che rende grande un sindaco, non è questo che mi permette di guardarla e sorriderle.
Bhe che dire caro sindaco… ho semplicemente il sangue che mi bolle.
Si ricordi che la ricompensa migliore per un sindaco è quella di incontrare i suo cittadini e stringergli la mano con il sorriso, non si è mai chiesto come mai a Lei questo non succede? … E tenga a mente signor sindaco che in un prossimo futuro elettorale siano noi quelli che andranno alle urne.
Con rabbia la saluto.
Mariangela Andaloro
"Non avevo alcun dubbio...." di Samuele Amendola
Riceviamo e pubblichiamo:
Non avevo alcun dubbio relativamente al fatto che immediata sarebbe stata la risposta alla mia riflessione di ieri, da parte del consigliere Megna, che ho la fortuna di conoscere personalmente, che stimo ed ammiro per il suo impegno, pur non condividendo sempre le sue idee che rispetto profondamente. Sapevo che il consigliere Megna avrebbe risposto, perchè essendo tra i pochi che effettivamente lavorano e soprattutto che lavorano per il bene comune e non esclusivamente per il proprio tornaconto, immaginavo si sarebbe sentito amareggiato dalle mie critiche. Bene, apprendo da lui che per quanto concerne il mancato svolgimento del Consiglio Comunale di ieri si trattava di una "assenza concordata", al fine di non gravare sulle casse comunali inutilmente. Però al tempo stesso, credo che si serebbe potuto svolgere regolarmente il Consiglio Comunale, non trattando l'ordine del giorno, ma discutendo di alcune questioni d'emergenza che in questi giorni hanno visto le nostre isole in seria difficoltà ( fogne che straripano, dissesto stradale etc... ). Detto ciò, un giorno si...e l'altro pure leggo sui notiziari on line che le sedute del Consiglio non si svolgono "causa" mancanza del numero legale, si tratta sempre di "assenze concordate"?! Inoltre voglio invitare Francesco a rileggere la mia lettera, non credo di aver sparato nel mucchio, bensi ho fatto i dovuti distinguo, lodando anche coloro che si impagnano seriamente. Capisco che essendo Vice Presidente del Consiglio si senta in dovere d'intervenire, ma non era lui che doveva sentirsi chiamato in causa, piuttosto coloro che non svolgono degnamente il proprio lavoro, che tradiscono il mandato degli elettori e che vediamo riunirsi più nei bar che nell'aula del Consiglio. Caro Francesco, non giustificare i tuoi colleghi, non è necessario, perchè la gente ha gli occhi aperti, osserva e purtroppo per qualcuno ha una "testa ben fatta" per pensare.
Samuele Amendola
Non avevo alcun dubbio relativamente al fatto che immediata sarebbe stata la risposta alla mia riflessione di ieri, da parte del consigliere Megna, che ho la fortuna di conoscere personalmente, che stimo ed ammiro per il suo impegno, pur non condividendo sempre le sue idee che rispetto profondamente. Sapevo che il consigliere Megna avrebbe risposto, perchè essendo tra i pochi che effettivamente lavorano e soprattutto che lavorano per il bene comune e non esclusivamente per il proprio tornaconto, immaginavo si sarebbe sentito amareggiato dalle mie critiche. Bene, apprendo da lui che per quanto concerne il mancato svolgimento del Consiglio Comunale di ieri si trattava di una "assenza concordata", al fine di non gravare sulle casse comunali inutilmente. Però al tempo stesso, credo che si serebbe potuto svolgere regolarmente il Consiglio Comunale, non trattando l'ordine del giorno, ma discutendo di alcune questioni d'emergenza che in questi giorni hanno visto le nostre isole in seria difficoltà ( fogne che straripano, dissesto stradale etc... ). Detto ciò, un giorno si...e l'altro pure leggo sui notiziari on line che le sedute del Consiglio non si svolgono "causa" mancanza del numero legale, si tratta sempre di "assenze concordate"?! Inoltre voglio invitare Francesco a rileggere la mia lettera, non credo di aver sparato nel mucchio, bensi ho fatto i dovuti distinguo, lodando anche coloro che si impagnano seriamente. Capisco che essendo Vice Presidente del Consiglio si senta in dovere d'intervenire, ma non era lui che doveva sentirsi chiamato in causa, piuttosto coloro che non svolgono degnamente il proprio lavoro, che tradiscono il mandato degli elettori e che vediamo riunirsi più nei bar che nell'aula del Consiglio. Caro Francesco, non giustificare i tuoi colleghi, non è necessario, perchè la gente ha gli occhi aperti, osserva e purtroppo per qualcuno ha una "testa ben fatta" per pensare.
Samuele Amendola
Il sindaco Corongiu (Sant'Antioco) è il nuovo presidente dell'ANCIM
E' stato eletto per acclamazione nuovo presidente nazionale dell'ANCIM (associazione nazionale comuni isole minori) il sindaco di Sant'Antioco, Mario Corongiu. Succede a Catalina Schezzini.
L'elezione è avvenuta nel corso del congresso dell'ANCIM che si è svolto, per l'appunto, a Sant'Antioco(Sardegna). Erano presenti i consiglieri comunali di Lipari Giacomo Biviano (PD) e Gesuele Fonti (il Faro). Quest'ultimo ha rappresentato in sede di votazione il sindaco di Santa Marina, Massimo Lo Schiavo. L'amministrazione liparese era rappresentata dall'assessore Mimma Sparacino. Il comune di Leni dal sindaco Riccardo Gullo. Presente anche il rappresentante del comune di Malfa.
L'elezione è avvenuta nel corso del congresso dell'ANCIM che si è svolto, per l'appunto, a Sant'Antioco(Sardegna). Erano presenti i consiglieri comunali di Lipari Giacomo Biviano (PD) e Gesuele Fonti (il Faro). Quest'ultimo ha rappresentato in sede di votazione il sindaco di Santa Marina, Massimo Lo Schiavo. L'amministrazione liparese era rappresentata dall'assessore Mimma Sparacino. Il comune di Leni dal sindaco Riccardo Gullo. Presente anche il rappresentante del comune di Malfa.
CINEMA: AL VIA NELLE ISOLE EOLIE IL SALINA DOCFEST (2)
Dal mondo del lavoro, alla realta' sociale contemporanea, dai flussi migratori alle tradizioni locali, la parola d'ordine e' ''dare visibilita' agli Invisibili'', dichiara Giovanna Taviani ''e' un tema che abbiamo posto con forza al centro del nostro festival - richiamandoci al motto di protesta degli abitanti delle isole, Isolani si', Isolati no!, contro la soppressione dei mezzi di trasporto che rischia di isolarli dal continente condannandoli, appunto, alla invisibilita'. Una scommessa che il SalinaDocFest lancia a tutto il mondo del cinema e della cultura, nel tentativo di sottolineare l'importanza di un genere narrativo che, pur raccontando le piu' importanti emergenze sociali del nostro paese, e' ancora condannato a una sorta di clandestinita'''. Memoria, donne, emigrazione: sono questi i tre fili rossi che uniscono i titoli degli ''invisibili' selezionati. Invisibile e' Dan, un senza tetto rumeno per le vie di Barcellona (En enero, quiza's), invisibile e' il piccolo Mahmoud che sogna di diventare un acrobata del Circo Nazionale Egiziano (Above the Gound) o i cinque giovani serbi alla ricerca di un paese che non esiste piu' (Lost in transition). Invisibile e anomalo e' il rapporto d'amore tra un padre e un figlio, nella periferia di Palermo (Padre nostro); invisibile e' il mondo contadino calabro condannato all'attesa e alla rinuncia (Preparativi di fuga) o la storia della sinistra italiana perdutasi tra le reliquie di un trasloco mai portato a termine (Il trasloco del Bar di Vezio). Invisibili le donne che non vogliono tacere (Ragazze la vita trema), le madri delle desaparecide italiane in Argenttina che chiedono ancora giustizia (Noi che siamo ancora vive), le donne siciliane emigrate sessanta anni fa in Canada per raggiungere i mariti sposati per procura (Ho fatto il mio coraggio), i vecchi e i giovani di Gibellina che ancora attendono la ricostruzione delle proprie case e della propria memoria (Earthquake '68 - Gente di Gibellina).
Completano la manifestazione le giornate di ''Documentiamoci - Finestra sul presente'', dedicate ai piu' importanti documentari italiani degli ultimi anni, e il gemellaggio con la Mostra Internacional de Cinema de Sao Paulo, con una Finestra sul Brasile.
Al programma cinematografico si affianca, per la prima volta, uno spazio dedicato alla fotografia, con il 1* Concorso di Fotografia Documentaria a tema ambientale dal titolo ''Obiettivo Ambiente'', un'occasione per celebrare le Isole Eolie come uno dei simboli del patrimonio dell'Unesco.
Presidente della giuria, la fotografa Ayesha Talal DeLorenzo.
Gli scatti selezionati saranno presenti anche all'interno della piattaforma di sharing ''YouImpact''.
Completano la manifestazione le giornate di ''Documentiamoci - Finestra sul presente'', dedicate ai piu' importanti documentari italiani degli ultimi anni, e il gemellaggio con la Mostra Internacional de Cinema de Sao Paulo, con una Finestra sul Brasile.
Al programma cinematografico si affianca, per la prima volta, uno spazio dedicato alla fotografia, con il 1* Concorso di Fotografia Documentaria a tema ambientale dal titolo ''Obiettivo Ambiente'', un'occasione per celebrare le Isole Eolie come uno dei simboli del patrimonio dell'Unesco.
Presidente della giuria, la fotografa Ayesha Talal DeLorenzo.
Gli scatti selezionati saranno presenti anche all'interno della piattaforma di sharing ''YouImpact''.
Notizie da Lipari e dintorni
I giovani in inverno a Lipari ed il miraggio della piscina coperta. Giacomantonio risponde al giovane Dimitri - Il giovane Dimitri Greco si chiede: “Che cosa faremo noi giovani ora che arriva l’inverno?” ed avanza una proposta al Sindaco: “Sarebbe bello se si realizzasse una piscina coperta”.
Non per frenare gli entusiasmi di Dimitri ma progettare e realizzare una piscina coperta occorrono diversi anni azzarderemmo cinque o sei se prendiamo in considerazione quanti ce ne vollero per il palazzotto dello sport che andò avanti speditamente grazie al sostegno dell’allora prefetto Profili. Comunque è vero che se mai si mette mano ad una cosa mai si realizza.
Visto che vuole interessarsi della vicenda vorrei ricordare che il progetto di un palazzo dello sport con piscina coperta era prevista fin dal 1995 a Canneto dentro, con finanziamento della Amministrazione Provinciale, iscritta fino al 2000 ai primi posti del Programma delle opere pubbliche della Provincia. Che fine ha fatto quel progetto? E’ stato archiviato? E perché? Se il giovane Dimitri va dal Sindaco parta da questa informazione. Se tutto non è stato cancellato e c’è la possibilità di riesumare progetto e finanziamenti forse si può guadagnare qualche anno. (Michele Giacomantonio)
E' stata.. estate 2009 ad Acquacalda Domani, 19 settembre, alle ore 21, nella piazzetta di Acquacalda "E' stata...estate 2009".
Salutiamo l'estate con...mortadellata, dolcetti, sangria e...musica.
L'organizzazione è del Comitato C.A.S.T.A. con la sponsarizzazione di alcune attività locali.
FONDI PO FESR: BUFARDECI “PRONTI A SBLOCCARE 23 MILIONI PER AREE ARTIGIANE”- Ammontano a quasi 23 milioni di euro le risorse residue dei fondi Po Fesr 2007/2013 per la realizzazione o il completamento di Aree artigianali.Fino ad oggi, le aree artigianali hanno ricevuto una dotazione finanziaria, sulla base dell'avviso pubblicato a maggio dell'anno scorso, pari a 38,7 milioni per i nuovi progetti e di 43, 6 milioni per il completamento di realtà già esistenti. Oltre a queste somme, sono stati reperiti altri 22, 864 milioni di euro. “Ho proposto al dipartimento – spiega Titti Bufardeci, assessore regionale all'artigianato – di procedere con lo scorrimento della graduatoria per far sì che le somme residue possano essere immediatamente spendibili”. Lo scorrimento della graduatoria consentirebbe il completamento delle aree artigianali di Scicli (Rg), San Marco d'Alunzio (Me), San Margherita Belice (Tp) e Butera (Cl) e Poggioreale (Tp). L'importo stanziato per questi interventi è pari a 8,6 milioni di euro. Per quel che riguarda le nuove aree artigianali, lo scorrimento delle graduatorie consentirebbe la realizzazione dei progetti di Acireale (Ct), Solarino (Sr), Canicattì (Ag) per un totale di oltre 11 milioni di euro. L'area artigianale di Caccamo potrebbe essere finanziata, seppure parzialmente. “Il ricorso allo scorrimento delle graduatorie tuttora vigenti è la migliore opzione per sbloccare immediatamente le somme. In alternativa dovremmo procedere a un nuovo bando, il cui iter temporale è stimato in circa 36 mesi. Se dovessero maturare ulteriori economie – conclude Bufardeci – si dovrà comunque procedere alla pubblicazione di un nuovo bando
Non per frenare gli entusiasmi di Dimitri ma progettare e realizzare una piscina coperta occorrono diversi anni azzarderemmo cinque o sei se prendiamo in considerazione quanti ce ne vollero per il palazzotto dello sport che andò avanti speditamente grazie al sostegno dell’allora prefetto Profili. Comunque è vero che se mai si mette mano ad una cosa mai si realizza.
Visto che vuole interessarsi della vicenda vorrei ricordare che il progetto di un palazzo dello sport con piscina coperta era prevista fin dal 1995 a Canneto dentro, con finanziamento della Amministrazione Provinciale, iscritta fino al 2000 ai primi posti del Programma delle opere pubbliche della Provincia. Che fine ha fatto quel progetto? E’ stato archiviato? E perché? Se il giovane Dimitri va dal Sindaco parta da questa informazione. Se tutto non è stato cancellato e c’è la possibilità di riesumare progetto e finanziamenti forse si può guadagnare qualche anno. (Michele Giacomantonio)
E' stata.. estate 2009 ad Acquacalda Domani, 19 settembre, alle ore 21, nella piazzetta di Acquacalda "E' stata...estate 2009".
Salutiamo l'estate con...mortadellata, dolcetti, sangria e...musica.
L'organizzazione è del Comitato C.A.S.T.A. con la sponsarizzazione di alcune attività locali.
FONDI PO FESR: BUFARDECI “PRONTI A SBLOCCARE 23 MILIONI PER AREE ARTIGIANE”- Ammontano a quasi 23 milioni di euro le risorse residue dei fondi Po Fesr 2007/2013 per la realizzazione o il completamento di Aree artigianali.Fino ad oggi, le aree artigianali hanno ricevuto una dotazione finanziaria, sulla base dell'avviso pubblicato a maggio dell'anno scorso, pari a 38,7 milioni per i nuovi progetti e di 43, 6 milioni per il completamento di realtà già esistenti. Oltre a queste somme, sono stati reperiti altri 22, 864 milioni di euro. “Ho proposto al dipartimento – spiega Titti Bufardeci, assessore regionale all'artigianato – di procedere con lo scorrimento della graduatoria per far sì che le somme residue possano essere immediatamente spendibili”. Lo scorrimento della graduatoria consentirebbe il completamento delle aree artigianali di Scicli (Rg), San Marco d'Alunzio (Me), San Margherita Belice (Tp) e Butera (Cl) e Poggioreale (Tp). L'importo stanziato per questi interventi è pari a 8,6 milioni di euro. Per quel che riguarda le nuove aree artigianali, lo scorrimento delle graduatorie consentirebbe la realizzazione dei progetti di Acireale (Ct), Solarino (Sr), Canicattì (Ag) per un totale di oltre 11 milioni di euro. L'area artigianale di Caccamo potrebbe essere finanziata, seppure parzialmente. “Il ricorso allo scorrimento delle graduatorie tuttora vigenti è la migliore opzione per sbloccare immediatamente le somme. In alternativa dovremmo procedere a un nuovo bando, il cui iter temporale è stimato in circa 36 mesi. Se dovessero maturare ulteriori economie – conclude Bufardeci – si dovrà comunque procedere alla pubblicazione di un nuovo bando
CINEMA: AL VIA NELLE ISOLE EOLIE IL SALINA DOCFEST
Al via alle Isole Eolie, il Salina DocFest, arrivato alla terza edizione. E' stato infatti presentato oggi a Palermo, nella sede della Fondazione Palazzo Intelligente, il Festival del cinema he si terra' Dal 20 al 26 settembre, con il sostegno di Associazione Salina-Isola Verde, A.N.F.E e Comuni di Leni, Malfa e Santa Marina. Il festival e' dedicato al documentario narrativo in area mediterranea, ed e' stato ideato e diretto da Giovanna Taviani.
L'appuntamento coinvolge, anche quest'anno, ospiti di grande prestigio. Nicola Piovani partecipera' all'inaugurazione della manifestazione il 20 settembre, regalando un omaggio musicale a Vittorio Taviani, che in questo giorno festeggia i suoi ottant'anni. Mimmo Cuticchio presentera' in prima nazionale il suo nuovo spettacolo, In viaggio per Itaca.
Gianfranco Rosi ci dara' una breve anticipazione sul suo prossimo lavoro. Renzo Rossellini, il 25 settembre, ricordera' i 60 anni da Stromboli terra di Dio. Franco Battiato si esibira' in occasione dell'apertura del nuovo Museo dell'immigrazione di Malfa il 26 settembre e lo scrittore pakistano Mohsin Hamid ricevera' il premio ''Dal testo allo schermo'', attribuito dal comitato d'onore del festival, Paolo e Vittorio Taviani, Romano Luperini e Bruno Torri. A consegnare il riconoscimento saranno due suoi connazionali: Ayesha e Antonio Usama, la moglie e il figlio dello sceicco Yousuf Talal DeLorenzo, illustre italo-americano originario di Salina che ora e' fra i piu' importanti esponenti della finanza islamica nel mondo.
''Il mio paese: gli invisibili'' e' il titolo del concorso internazionale, anima della manifestazione. La giuria, presieduta da Irene Bignardi, e' composta da Antonio Delgado (direttore del festival Documenta Madrid), Agostino Ferrente (regista), Pietro Montano (docente universitario) e Jacopo Quadri (montatore).
L'appuntamento coinvolge, anche quest'anno, ospiti di grande prestigio. Nicola Piovani partecipera' all'inaugurazione della manifestazione il 20 settembre, regalando un omaggio musicale a Vittorio Taviani, che in questo giorno festeggia i suoi ottant'anni. Mimmo Cuticchio presentera' in prima nazionale il suo nuovo spettacolo, In viaggio per Itaca.
Gianfranco Rosi ci dara' una breve anticipazione sul suo prossimo lavoro. Renzo Rossellini, il 25 settembre, ricordera' i 60 anni da Stromboli terra di Dio. Franco Battiato si esibira' in occasione dell'apertura del nuovo Museo dell'immigrazione di Malfa il 26 settembre e lo scrittore pakistano Mohsin Hamid ricevera' il premio ''Dal testo allo schermo'', attribuito dal comitato d'onore del festival, Paolo e Vittorio Taviani, Romano Luperini e Bruno Torri. A consegnare il riconoscimento saranno due suoi connazionali: Ayesha e Antonio Usama, la moglie e il figlio dello sceicco Yousuf Talal DeLorenzo, illustre italo-americano originario di Salina che ora e' fra i piu' importanti esponenti della finanza islamica nel mondo.
''Il mio paese: gli invisibili'' e' il titolo del concorso internazionale, anima della manifestazione. La giuria, presieduta da Irene Bignardi, e' composta da Antonio Delgado (direttore del festival Documenta Madrid), Agostino Ferrente (regista), Pietro Montano (docente universitario) e Jacopo Quadri (montatore).
Il cap. Zumbo, ex comandante del Circomare Lipari, alla Capitaneria di porto di Taranto
Avvicendamento al comando della Capitaneria di Porto di Taranto. Domani mattina, nel piazzale antistante la caserma “Michelangelo D’Onofrio” del Porto mercantile, ci sarà il passaggio di consegne fra il capitano di vascello uscente Leonardo Dibitonto e il subentrante Paolo Zumbo.
Il nuovo comandante del porto arriva a Taranto dalla capitaneria di Reggio Calabria, dopo aver svolto diversi incarichi di carattere tecnico - operativo a Mazara del Vallo, poi presso l’Ufficio circondariale marittimo di Lipari e, in tempi più recenti, nella Capitaneria di porto di Gallipoli. Si è formato all’Accademia navale di Livorno, da cui è uscito come ufficiale 23 anni fa.
A Paolo Zumbo, "grande" comandante del Circomare Lipari e amico che ricordiamo con affetto, gli auguri di Eolienews.
Il nuovo comandante del porto arriva a Taranto dalla capitaneria di Reggio Calabria, dopo aver svolto diversi incarichi di carattere tecnico - operativo a Mazara del Vallo, poi presso l’Ufficio circondariale marittimo di Lipari e, in tempi più recenti, nella Capitaneria di porto di Gallipoli. Si è formato all’Accademia navale di Livorno, da cui è uscito come ufficiale 23 anni fa.
A Paolo Zumbo, "grande" comandante del Circomare Lipari e amico che ricordiamo con affetto, gli auguri di Eolienews.
"Consiglieri fantasma". Megna risponde al giovane Amendola
Riceviamo dal vice-presidente del consiglio comunale Francesco Megna e pubblichiamo:
Egregio Direttore
ho letto con estremo interesse la nota dell’amico Samuele Amendola, giovane brillante, arguto, che conosco personalmente e stimo per i sani principi e per la grande onestà intellettuale. Condivido, in linea di principio, l’aspra critica che Samuele rivolge ai consiglieri comunali quando disertano le sedute, tradendo il mandato elettivo che i cittadini hanno voluto assegnargli. Tuttavia nel caso specifico (e solo in questo caso) le assenze che hanno indignato Samuele, non solo erano PIENAMENTE GIUSTIFICATE, ma hanno dimostrato SENSO DI RESPONSABILITA’ dei Consiglieri ed una CONDOTTA IRREPRENSIBILE ED INECCEPIBILE, nell’interesse del paese.
Questa affermazione merita evidentemente un chiarimento!
Il Consiglio Comunale era stato convocato per ieri (in prima convocazione) alle ore 11:00, con un unico punto all’Ordine del Giorno: la nomina di due Consiglieri Comunali da designare quali rappresentanti del Comune, all’Assemblea dell’Associazione Nazionale delle Isole Minori, che si riuniva in Sardegna, nell’isola di Sant’Antioco, nei giorni 16 (ieri) e 17 Settembre 2009. Vista la ristrettezza dei tempi, nella giornata di mercoledì si era riunita la Conferenza dei Capigruppo, in rappresentanza di tutti i componenti del Consiglio. Con decisione UNANIME di tutti i gruppi consiliari, si confermavano le designazioni effettuate nel 2007, quando il Consiglio si era espresso per un’analoga occasione. Venivano prescelti quali rappresentanti del Comune i Consiglieri Giacomo Biviano e Gesuele Fonti, contestualmente la Conferenza dei Capigruppo chiedeva al Sindaco di ritirare l’unica proposta inserita all’Ordine del Giorno e SI CONCORDAVA LA MANCATA PARTECIPAZIONE AL CONSIGLIO, AL FINE DI NON GRAVARE IL COMUNE DI LIPARI DI ULTERIORI COSTI. I Consiglieri Biviano e Fonti, causa maltempo, sono partiti con il primo aliscafo della mattina e la seduta consiliare è andata GIUSTAMENTE deserta. Un’ultima notazione mi sia consentita: la critica di Samuele, che non poteva certamente conoscere quanto ho descritto in precedenza, è certamente legittima, ma è anche sintomatica della disaffezione generalizzata e della sfiducia percepita dai moltissimi cittadini nei confronti della politica in generale e della classe dirigente locale, nello specifico. Diffidenza che sfocia nell’apatia e nel disimpegno, allontanando sempre più il cittadino dalle istituzioni, cronicamente incapaci di fornire risposte adeguate ai grandi problemi che affliggono la nostra comunità. Tuttavia ritengo profondamente ingiusto che si faccia di tutta l’erba un fascio, non si può sparare nel mucchio, per non mortificare l’impegno, l’onestà intellettuale e la serietà di quelle persone (tante o poche che siano) che credono fermamente nel mandato ricevuto e si impegnano con tutte le proprie forze per onorarlo, a servizio della comunità.
Francesco Megna, vice presidente del consiglio comunale
Egregio Direttore
ho letto con estremo interesse la nota dell’amico Samuele Amendola, giovane brillante, arguto, che conosco personalmente e stimo per i sani principi e per la grande onestà intellettuale. Condivido, in linea di principio, l’aspra critica che Samuele rivolge ai consiglieri comunali quando disertano le sedute, tradendo il mandato elettivo che i cittadini hanno voluto assegnargli. Tuttavia nel caso specifico (e solo in questo caso) le assenze che hanno indignato Samuele, non solo erano PIENAMENTE GIUSTIFICATE, ma hanno dimostrato SENSO DI RESPONSABILITA’ dei Consiglieri ed una CONDOTTA IRREPRENSIBILE ED INECCEPIBILE, nell’interesse del paese.
Questa affermazione merita evidentemente un chiarimento!
Il Consiglio Comunale era stato convocato per ieri (in prima convocazione) alle ore 11:00, con un unico punto all’Ordine del Giorno: la nomina di due Consiglieri Comunali da designare quali rappresentanti del Comune, all’Assemblea dell’Associazione Nazionale delle Isole Minori, che si riuniva in Sardegna, nell’isola di Sant’Antioco, nei giorni 16 (ieri) e 17 Settembre 2009. Vista la ristrettezza dei tempi, nella giornata di mercoledì si era riunita la Conferenza dei Capigruppo, in rappresentanza di tutti i componenti del Consiglio. Con decisione UNANIME di tutti i gruppi consiliari, si confermavano le designazioni effettuate nel 2007, quando il Consiglio si era espresso per un’analoga occasione. Venivano prescelti quali rappresentanti del Comune i Consiglieri Giacomo Biviano e Gesuele Fonti, contestualmente la Conferenza dei Capigruppo chiedeva al Sindaco di ritirare l’unica proposta inserita all’Ordine del Giorno e SI CONCORDAVA LA MANCATA PARTECIPAZIONE AL CONSIGLIO, AL FINE DI NON GRAVARE IL COMUNE DI LIPARI DI ULTERIORI COSTI. I Consiglieri Biviano e Fonti, causa maltempo, sono partiti con il primo aliscafo della mattina e la seduta consiliare è andata GIUSTAMENTE deserta. Un’ultima notazione mi sia consentita: la critica di Samuele, che non poteva certamente conoscere quanto ho descritto in precedenza, è certamente legittima, ma è anche sintomatica della disaffezione generalizzata e della sfiducia percepita dai moltissimi cittadini nei confronti della politica in generale e della classe dirigente locale, nello specifico. Diffidenza che sfocia nell’apatia e nel disimpegno, allontanando sempre più il cittadino dalle istituzioni, cronicamente incapaci di fornire risposte adeguate ai grandi problemi che affliggono la nostra comunità. Tuttavia ritengo profondamente ingiusto che si faccia di tutta l’erba un fascio, non si può sparare nel mucchio, per non mortificare l’impegno, l’onestà intellettuale e la serietà di quelle persone (tante o poche che siano) che credono fermamente nel mandato ricevuto e si impegnano con tutte le proprie forze per onorarlo, a servizio della comunità.
Francesco Megna, vice presidente del consiglio comunale
Lipari: I giovani, l'inverno e le prospettive (di Dimitri Greco)
Da qualche tempo mi domando, ma noi giovani cosa faremo questo inverno? Mi sono risposto semplicemente: gireremo avanti e indietro per il corso principale di Lipari. Beh, io per me l’alternativa l’ho trovata, ma voglio parlare a nome di tutti. Ci aspetta sicuramente un inverno freddo e duro, allora perché non trovare un’alternativa? Organizzare nuovi progetti per rendere la stagione invernale migliore. Sicuramente chiedo la luna, però la costruzione di una “piscina coperta” sarebbe un’ottima alternativa, il mio desiderio e che il Signor Sindaco e gli Assessore di competenza vengano incontro a noi che ogni anno siamo costretti a fare più o meno tutti la “solita vita”, sarebbe un gesto di grande valore e importanza dimostrando che l’amministrazione è anche presente e lavora per i giovani Eoliani. Se il Signor Sindaco avrà la possibilità di leggere la mia nota, allora spero in una sua nuova convocazione per discutere e trovare alternative.
Le Eolie sulla Gazzetta del Sud di oggi
Lipari Circomare di Porto Pignataro
Cominciati i lavori per la Capitaneria
Salvatore Sarpi
Hanno preso il via a Porto Pignataro di Lipari i lavori per la ristrutturazione del vetusto edificio che ospitò sino alla fine degli anni '80 la sede del Circomare. Un edificio poi abbandonato per le sue precarie condizioni strutturali e per la situazione di pericolo derivante dalla montagna sovrastante. La ristrutturazione, per la quale sono in atto disponibili finanze per circa un milione e centomila euro (compresi gli oneri per la sicurezza), dovrebbe essere il primo passo per arrivare ad un futura capitaneria di porto delle Eolie. L'appalto se lo è aggiudicato la Rtc SI.CE.SI.srl - SICS srl di Siracusa.
La C.T.F. srl di Barcellona PG, la ditta che ha il sub-appalto del 30% delle opere, ha già installato i ponteggi e, dopo l' intervento di pulizia dell'immobile e dell'area circostante, ha dato il via a tutte le necessarie opere di consolidamento. Il direttore dei lavori è l'ing. Emanuele Cicivelli.
Nell'immobile, che si eleva su due piani e per circa 600 metri quadri, saranno consolidate le parti murarie e i solai, si rifaranno sia la copertura che la pavimentazione interna ed esterna allo stabile. All'interno del mastodontico edificio, che dal punto di vista dell'operatività si trova in posizione strategica, saranno realizzate le camere per il personale dipendente tenendo in considerazione dell'ingresso in Marina anche delle donne.
Collegamenti- Intanto, sono tornati alla regolarità da ieri i collegamenti marittimi da e per le Eolie. Ma mercoledì sera, per l'ennesima volta, a riportare a casa gli eoliani ci ha pensato il traghetto della NGI. Gli altri mezzi, veloci e non, a partire dalle nove del mattino erano invece rimasti saldamente ormeggiati nei porti di riferimento. Grazie alla società privata, il cui traghetto ha mollato gli ormeggi dal porto di Milazzo alle 21, in 250 hanno potuto fare ritorno a Vulcano e Lipari. Un servizio quello dei privati che la Regione, nel momento in cui sulla società di Stato c'è ancora tanta confusione, non può che tenere in forte considerazione se si vuole garantire la mobilità dei residenti nelle isole siciliane.
Cominciati i lavori per la Capitaneria
Salvatore Sarpi
Hanno preso il via a Porto Pignataro di Lipari i lavori per la ristrutturazione del vetusto edificio che ospitò sino alla fine degli anni '80 la sede del Circomare. Un edificio poi abbandonato per le sue precarie condizioni strutturali e per la situazione di pericolo derivante dalla montagna sovrastante. La ristrutturazione, per la quale sono in atto disponibili finanze per circa un milione e centomila euro (compresi gli oneri per la sicurezza), dovrebbe essere il primo passo per arrivare ad un futura capitaneria di porto delle Eolie. L'appalto se lo è aggiudicato la Rtc SI.CE.SI.srl - SICS srl di Siracusa.
La C.T.F. srl di Barcellona PG, la ditta che ha il sub-appalto del 30% delle opere, ha già installato i ponteggi e, dopo l' intervento di pulizia dell'immobile e dell'area circostante, ha dato il via a tutte le necessarie opere di consolidamento. Il direttore dei lavori è l'ing. Emanuele Cicivelli.
Nell'immobile, che si eleva su due piani e per circa 600 metri quadri, saranno consolidate le parti murarie e i solai, si rifaranno sia la copertura che la pavimentazione interna ed esterna allo stabile. All'interno del mastodontico edificio, che dal punto di vista dell'operatività si trova in posizione strategica, saranno realizzate le camere per il personale dipendente tenendo in considerazione dell'ingresso in Marina anche delle donne.
Collegamenti- Intanto, sono tornati alla regolarità da ieri i collegamenti marittimi da e per le Eolie. Ma mercoledì sera, per l'ennesima volta, a riportare a casa gli eoliani ci ha pensato il traghetto della NGI. Gli altri mezzi, veloci e non, a partire dalle nove del mattino erano invece rimasti saldamente ormeggiati nei porti di riferimento. Grazie alla società privata, il cui traghetto ha mollato gli ormeggi dal porto di Milazzo alle 21, in 250 hanno potuto fare ritorno a Vulcano e Lipari. Un servizio quello dei privati che la Regione, nel momento in cui sulla società di Stato c'è ancora tanta confusione, non può che tenere in forte considerazione se si vuole garantire la mobilità dei residenti nelle isole siciliane.
giovedì 17 settembre 2009
Lipari: Amministrazione, improvvisazione e confusione (di Michele Giacomantonio)
(Michele Giacomantonio) Le dimissioni dell’avv. Giovanni Maggiore non è notizia che possa essere prontamente archiviata anche perché le motivazioni da lui date sono gravi e vanno considerate attentamente. L’avvocato Maggiore ha accusato il Sindaco e la sua amministrazione di mancanza di programmazione e di improvvisazione. E, al di là delle affermazioni di Maggiore, sono molti i casi di confusione e disordine che delineano una vera e propria situazione di sbando anche se il Sindaco dimostra di saper tenere le redini della maggioranza dei consiglieri e continua ad amministrare.
Un piccolo esempio è dato da quanto è avvenuto per nominare i delegati all’Assemblea dell’ANCIM che si terrà oggi e domani a Sant’Antioco in Sardegna e che dovrà eleggere il nuovo presidente nazionale che, a meno di colpi di scena, dovrebbe essere il sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu. Una scadenza importate in cui il Comune di Lipari sarà rappresentato oltre che dal Sindaco ( che pare abbia delagato l’Assessore Mimma Sparacino) e dai consiglieri Gesuele Fonti per la maggioranza e Giacomo Biviano per la minoranza. Un piccolo giallo ha caratterizzato la riunione dei capigruppo di ieri. La richiesta di mettere all’ordine del giorno del Consiglio i delegati, pervenuta al Sindaco il 8 giugno scorso, sarebbe stata trasmessa al Presidente del Consiglio solo pochi giorni fa, fuori tempo massimo perché fosse il Consiglio, come è sempre, ad eleggere i due delegati. Si è dovuto così ricorrere ad una forzatura del testo dello statuto dell’ANCIM e riconfermare gli eletti della volta precedente. Non vogliamo credere che dietro questo disguido ci siano calcoli politici, ma comunque l’episodio è quantomeno sintomo di quella confusione e di quello sbando di cui parlavo. Una scadenza così importante era rimata inevasa.
Confusione improvvisazione e sbando che emerge anche dalla vicenda che ha riempito i blog di questi giorni a proposito dello scambio di email fra l’assessore Mimma Sparacino e la dott.ssa Erminia Borzì, laureata in conservazione dei beni culturali. La dott.ssa Borzì aveva sollevato alcune critiche all’Amministrazione sulla mostra di S. Bartolomeo all’Immacolata e sul negato accesso a documenti relativi alla tolos di S. Calogero. Le ha risposto piccata e con vivacità l’ass. Sparacino. Ha cercato di rasserenare le acque l’assessore, Ivan Ferlazzo che ha la delega ai beni culturali dimostrando moderazione e ponderazione. Ma è reintervenuta la Sparacino rilanciando la posta e sconfessando di fatto il gesto distensivo di Ferlazzo.
Più grave ancora ci appare la dichiarazione del dott. Nico Russo, dirigente del IV settore, che rispondendo a critiche del notiziario Eolienews di Eolnet sostiene che gli interventi di somma urgenza - per porre rimedio alle piogge di questi giorni - questa volta non si sono potuti fare perché le somme stanziate in bilancio erano già esaurite nei primi mesi dell’anno. E’ una notizia che fa il paio con una denuncia avanzata dai consiglieri Megna e Fonti qualche tempo fa sulle somme stanziate in bilancio che non riescono ad essere spese. Ecco che cos’è l’assenza di programmazione e la confusione amministrativa: ci sono uffici che non riescono ad utilizzare i fondi stanziati ed altri invece che potrebbero utilizzarli utilmente ma non ne hanno perché li esauriscono in fretta. E l’Amministrazione che dovrebbe sovraintendere proprio a questi disguidi che cosa fa? Passa le giornate ad inseguirsi nelle email?
Un piccolo esempio è dato da quanto è avvenuto per nominare i delegati all’Assemblea dell’ANCIM che si terrà oggi e domani a Sant’Antioco in Sardegna e che dovrà eleggere il nuovo presidente nazionale che, a meno di colpi di scena, dovrebbe essere il sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu. Una scadenza importate in cui il Comune di Lipari sarà rappresentato oltre che dal Sindaco ( che pare abbia delagato l’Assessore Mimma Sparacino) e dai consiglieri Gesuele Fonti per la maggioranza e Giacomo Biviano per la minoranza. Un piccolo giallo ha caratterizzato la riunione dei capigruppo di ieri. La richiesta di mettere all’ordine del giorno del Consiglio i delegati, pervenuta al Sindaco il 8 giugno scorso, sarebbe stata trasmessa al Presidente del Consiglio solo pochi giorni fa, fuori tempo massimo perché fosse il Consiglio, come è sempre, ad eleggere i due delegati. Si è dovuto così ricorrere ad una forzatura del testo dello statuto dell’ANCIM e riconfermare gli eletti della volta precedente. Non vogliamo credere che dietro questo disguido ci siano calcoli politici, ma comunque l’episodio è quantomeno sintomo di quella confusione e di quello sbando di cui parlavo. Una scadenza così importante era rimata inevasa.
Confusione improvvisazione e sbando che emerge anche dalla vicenda che ha riempito i blog di questi giorni a proposito dello scambio di email fra l’assessore Mimma Sparacino e la dott.ssa Erminia Borzì, laureata in conservazione dei beni culturali. La dott.ssa Borzì aveva sollevato alcune critiche all’Amministrazione sulla mostra di S. Bartolomeo all’Immacolata e sul negato accesso a documenti relativi alla tolos di S. Calogero. Le ha risposto piccata e con vivacità l’ass. Sparacino. Ha cercato di rasserenare le acque l’assessore, Ivan Ferlazzo che ha la delega ai beni culturali dimostrando moderazione e ponderazione. Ma è reintervenuta la Sparacino rilanciando la posta e sconfessando di fatto il gesto distensivo di Ferlazzo.
Più grave ancora ci appare la dichiarazione del dott. Nico Russo, dirigente del IV settore, che rispondendo a critiche del notiziario Eolienews di Eolnet sostiene che gli interventi di somma urgenza - per porre rimedio alle piogge di questi giorni - questa volta non si sono potuti fare perché le somme stanziate in bilancio erano già esaurite nei primi mesi dell’anno. E’ una notizia che fa il paio con una denuncia avanzata dai consiglieri Megna e Fonti qualche tempo fa sulle somme stanziate in bilancio che non riescono ad essere spese. Ecco che cos’è l’assenza di programmazione e la confusione amministrativa: ci sono uffici che non riescono ad utilizzare i fondi stanziati ed altri invece che potrebbero utilizzarli utilmente ma non ne hanno perché li esauriscono in fretta. E l’Amministrazione che dovrebbe sovraintendere proprio a questi disguidi che cosa fa? Passa le giornate ad inseguirsi nelle email?
"I consiglieri fantasma" e i bar affollati..di consiglieri. Riflessione di Samuele Amendola
Con rammarico, apprendo, da umile e semplice cittadino, che per l’ennesima volta il Consiglio Comunale di Lipari è andato deserto. Premettendo che non sono assolutamente informato in merito a chi era presente e chi no, mi limito ad esprimere la mia “indignazione” per queste ennesime “assenze” a mio parere “ingiustificate”.
Ogni mattina, alle tre, quando ancora tutti dormono, il fornaio si alza, si prepara e si mette all’opera, incomincia ad impastare, accende il forno, e grazie al suo silenzioso e umile lavoro, tutti i giorni a pranzo, noi tutti possiamo gustare fragranti rosette, e focacce saporite. Grazie ad un semplice uomo, che ogni mattina si alza è fa il suo dovere, porta modestamente a compimento il proprio lavoro, che è utile per lui, in quanto guadagna da vivere, ma diviene anche servizio per gli altri, per la comunità.
Purtroppo, lo stessa cosa non vale per tutti i Consiglieri Comunali di Lipari, che ( salvo le volte in cui effettivamente sono impossibilitati ) puntualmente si assentano, volutamente e forse anche a seguito di giochetti politici oscuri a noi semplici cittadini. A causa di codesti “Signori”, la farina e il lievito delle idee e dei fatti, non vengono impastati, il forno della democrazia non viene acceso, e noi, a pranzo sulla nostra tavola della vita quotidiana, non vediamo i frutti del loro lavoro, rimanendo a bocca asciutta.
L'articolo 77 della legge 267 (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali) definisce il Consigliere Comunale "Amministratore locale" al pari del Sindaco.
Al pari del sindaco la legge definisce il ruolo etico del consigliere (art.78) ricordando che il comportamento degli amministratori nell'esercizio delle proprie funzioni deve essere "improntato all'imparzialità ed al principio di buona amministrazione".
Ma lasciando che il Consiglio Comunale vada puntualmente “a vuoto”, trasformando quella che dovrebbe essere un’eccezione in consuetudine consolidata, il Consigliere Comunale svolge in maniera etica il proprio ruolo?!
L'articolo 42 della legge 267 definisce bene il ruolo del Consigliere, regolando il comportamento di chi è stato eletto in conseguenza delle preferenze di voto ottenute dagli elettori.
Il Consigliere è proclamato eletto grazie alla propria rispettiva cifra individuale, che è la somma dei voti di preferenza aumentata dalla cifra di lista.
Il Consigliere comunale è quindi rappresentante non solo di chi espressamente ha scritto il suo nome sulla scheda, ma anche di tutti coloro con cui condivide l'orientamento politico.
Il consigliere comunale quindi è rappresentante dei cittadini, nella larga accezione del termine.
Ma in quale occasione ed in quale contesto il Consigliere può rappresentare seriamente i cittadini, se non all’interno delle sedute del Consiglio Comunale?!
Questa è la domanda che da semplice cittadino mi pongo, questa è la domanda che pongo ai cittadini di queste isole. Questi signori Consiglieri “fantasma”, che appaiono e scompaiono quando più conviene loro, devono ricordare che poiché eletti direttamente da noi, a noi devono rispondere dei loro comportamenti. A noi devono dare spiegazioni plausibili delle loro assenze, sempre che ci siano… Ai miei concittadini invece rivolgo un appello: “Aprite gli occhi e state bene attenti a chi date il vostro voto”, chi non è in grado di portare avanti l’impegno assunto con gli elettori non è degno di essere riconfermato Consigliere. Verificate l’operato dei Signori che eleggete, controllate se fanno il loro lavoro correttamente o se, diversamente, fanno solo i propri interessi o gli interessi di questa o quella parte politica, architettando a tavolino le loro assenze.” Il Consiglio Comunale è deserto, ma spesso non è difficile trovare i Consiglieri in questo o quel bar a chiacchierare. Questo mortifica e umilia noi cittadini, che a loro affidiamo le sorti di queste isole e il nostro futuro.
Ovviamente ci sono coloro che lavorano seriamente e ad essi va dato atto. C’è chi si assenta solo in casi gravi e con valide motivazioni. C’è quando viene fatto cadere il numero legale per motivi di forte valenza politica. C’è chi al mattino si alza a va a compiere il proprio dovere ed il proprio servizio per la collettività. Ma non è così per tutti… In questa giornata triste per la morte di militari italiani, uccisi mentre svolgevano il proprio lavoro ed il proprio dovere con dedizione e massima serietà, mi rattrista molto, vedere che altrettanto non fanno i nostri cari…Consiglieri Comunali.
Samuele Amendola.
Ogni mattina, alle tre, quando ancora tutti dormono, il fornaio si alza, si prepara e si mette all’opera, incomincia ad impastare, accende il forno, e grazie al suo silenzioso e umile lavoro, tutti i giorni a pranzo, noi tutti possiamo gustare fragranti rosette, e focacce saporite. Grazie ad un semplice uomo, che ogni mattina si alza è fa il suo dovere, porta modestamente a compimento il proprio lavoro, che è utile per lui, in quanto guadagna da vivere, ma diviene anche servizio per gli altri, per la comunità.
Purtroppo, lo stessa cosa non vale per tutti i Consiglieri Comunali di Lipari, che ( salvo le volte in cui effettivamente sono impossibilitati ) puntualmente si assentano, volutamente e forse anche a seguito di giochetti politici oscuri a noi semplici cittadini. A causa di codesti “Signori”, la farina e il lievito delle idee e dei fatti, non vengono impastati, il forno della democrazia non viene acceso, e noi, a pranzo sulla nostra tavola della vita quotidiana, non vediamo i frutti del loro lavoro, rimanendo a bocca asciutta.
L'articolo 77 della legge 267 (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali) definisce il Consigliere Comunale "Amministratore locale" al pari del Sindaco.
Al pari del sindaco la legge definisce il ruolo etico del consigliere (art.78) ricordando che il comportamento degli amministratori nell'esercizio delle proprie funzioni deve essere "improntato all'imparzialità ed al principio di buona amministrazione".
Ma lasciando che il Consiglio Comunale vada puntualmente “a vuoto”, trasformando quella che dovrebbe essere un’eccezione in consuetudine consolidata, il Consigliere Comunale svolge in maniera etica il proprio ruolo?!
L'articolo 42 della legge 267 definisce bene il ruolo del Consigliere, regolando il comportamento di chi è stato eletto in conseguenza delle preferenze di voto ottenute dagli elettori.
Il Consigliere è proclamato eletto grazie alla propria rispettiva cifra individuale, che è la somma dei voti di preferenza aumentata dalla cifra di lista.
Il Consigliere comunale è quindi rappresentante non solo di chi espressamente ha scritto il suo nome sulla scheda, ma anche di tutti coloro con cui condivide l'orientamento politico.
Il consigliere comunale quindi è rappresentante dei cittadini, nella larga accezione del termine.
Ma in quale occasione ed in quale contesto il Consigliere può rappresentare seriamente i cittadini, se non all’interno delle sedute del Consiglio Comunale?!
Questa è la domanda che da semplice cittadino mi pongo, questa è la domanda che pongo ai cittadini di queste isole. Questi signori Consiglieri “fantasma”, che appaiono e scompaiono quando più conviene loro, devono ricordare che poiché eletti direttamente da noi, a noi devono rispondere dei loro comportamenti. A noi devono dare spiegazioni plausibili delle loro assenze, sempre che ci siano… Ai miei concittadini invece rivolgo un appello: “Aprite gli occhi e state bene attenti a chi date il vostro voto”, chi non è in grado di portare avanti l’impegno assunto con gli elettori non è degno di essere riconfermato Consigliere. Verificate l’operato dei Signori che eleggete, controllate se fanno il loro lavoro correttamente o se, diversamente, fanno solo i propri interessi o gli interessi di questa o quella parte politica, architettando a tavolino le loro assenze.” Il Consiglio Comunale è deserto, ma spesso non è difficile trovare i Consiglieri in questo o quel bar a chiacchierare. Questo mortifica e umilia noi cittadini, che a loro affidiamo le sorti di queste isole e il nostro futuro.
Ovviamente ci sono coloro che lavorano seriamente e ad essi va dato atto. C’è chi si assenta solo in casi gravi e con valide motivazioni. C’è quando viene fatto cadere il numero legale per motivi di forte valenza politica. C’è chi al mattino si alza a va a compiere il proprio dovere ed il proprio servizio per la collettività. Ma non è così per tutti… In questa giornata triste per la morte di militari italiani, uccisi mentre svolgevano il proprio lavoro ed il proprio dovere con dedizione e massima serietà, mi rattrista molto, vedere che altrettanto non fanno i nostri cari…Consiglieri Comunali.
Samuele Amendola.
Lipari: Al via i lavori all'edificio del Circomare a Pignataro
Hanno preso il via a Porto Pignataro di Lipari i lavori per la ristrutturazione del vetusto edificio che ospitò sino alla fine degli anni '80 la sede del Circomare. Un edificio poi abbandonato per le sue precarie condizioni strutturali e per la situazione di pericolo derivante dalla montagna sovrastante. La ristrutturazione, per la quale sono in atto disponibili finanze per circa un milione e centomila euro(compresi gli oneri per la sicurezza), dovrebbe essere il primo passo per arrivare ad un futura capitaneria di porto delle Eolie. L'appalto se lo è aggiudicato la R.T.C. SI.CE.SI.srl - SICS srl di Siracusa.
La C.T.F. srl di Barcellona PG, la ditta che ha il sub-appalto del 30% delle opere, ha già installato i ponteggi e dato il via a tutte le necessarie opere di consolidamento. Il direttore dei lavori, la cui ultimazione è prevista a fine luglio del 2011, è l'ing. Emanuele Cicivelli.
La C.T.F. srl di Barcellona PG, la ditta che ha il sub-appalto del 30% delle opere, ha già installato i ponteggi e dato il via a tutte le necessarie opere di consolidamento. Il direttore dei lavori, la cui ultimazione è prevista a fine luglio del 2011, è l'ing. Emanuele Cicivelli.
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