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venerdì 18 settembre 2009

Non vede..non sente..non parla. Lettera aperta al sindaco di Lipari (di Mariangela Andaloro)

(Mariangela Andaloro) Ed eccomi nuovamente qui, seduta al mio portatile, ad esprimere ancora una volta il mio dissenso su tutto ciò che riguarda il “non-operato” del nostro sindaco.
Non vede, non sente e … non parla! Quale titolo migliore se non questo per descrivere nuovamente i disaggi di noi eoliani.
Girando nel blog dell’amico Sarpi mi sono accorta di come le lamentele si siano ultimamente accentuate e di come noi giovani stiamo cercando di far emergere innumerevoli problemi, dando voce a noi stessi.
Ma mi chiedo … come mai noi (giovani s’intende) veniamo colpevolizzati di fregarcene del nostro territorio, e quando invece dimostriamo che non è così, chi di dovere ci snobba?
Ricordo lo scorso inverno quanto da Voi amministratori e da Lei signor sindaco ci fu chiesto l’aiuto per supportare il problema Laurana. Bene, io c’ero. E con me, centinaia di giovani. Siamo stati proprio noi ad occupare la nave.. notte e giorno … e non Lei che, armato di fascia tricolore, ha vezzosamente varcato la soglia del portellone della nave per poi abbandonarla ore dopo. Tirandosi indietro … e non lottando con il suo popolo e per il suo popolo. Beh! io di Lei ne faccio volentieri a meno.
Come mai nessuno ci ha invitato ad un colloquio diretto con Lei sindaco? Non vogliamo mica mangiarla. Vogliamo, anzi esigiamo , sapere cosa ha fatto in questi anni. Come sono stati stanziati i fondi e per cosa?
Vogliamo sapere cosa la rende sindaco di una comunità. E gradiremmo sapere anche cosa l’ha portata a candidarsi sindaco delle Eolie, se l’amore per quest’ultime non c’è.
L’amore per la propria terra è fatto di piccole cose … il profumo del mare … dell’erba bagnata, il sorriso sul volto dei cittadini … ma forse Lei, questo non riesce a concepirlo. Una persona che se ne frega del suo paese non ha amore per la sua terra.
Ed ora che è iniziata la scuola, con l’inverno ormai alle porte, provo un senso di dispiacere per tutti quei poveri ragazzi, costretti a patire il freddo in quelle squallide aulette dell’Istituto.
Ma forse il problema signor sindaco, non le suonerà nuovo. Infatti si ricorda quando lo scorso anno io, insieme ad altri ragazzi, siamo venuti nel suo ufficio e le abbiamo esposto il problema? Ummm… dovrebbe ricordarlo e se non lo ricorda le schiarisco io le idee.
Siamo venuti fuori orario scolastico a esporle questo problema che ormai si ripete negli anni, e lei facendoci il solito sorrisino, ci ha risposto che avrebbe provveduto a mettersi in contatto con il presidente della provincia Nanni Ricevuto. Così non è stato, tant'è che, venuti a conoscenza della presenza del presidente sul nostro territorio per altri problemi, armati di richiesta, siamo andati a parlarci personalmente e speranzosi dopo un colloquio con egli, siamo tornati nelle nostre gelide aule.
Tuttavia vi starete chiedendo com’è finita?
… ma secondo voi in questa politica odierna come può essere finita? Detto crudamente “ a scaricabarile” . Risultato? A quanto detto non ci sono i soldi per potenziare l’impianto!
Ma non inoltriamoci in altri campi … torniamo al nostro, anzi vostro sindaco.
Vorrei invitarLa ad abbandonare, anche solo per una giornata, il suo comodo ufficio, e venire in tour con noi, ma anche senza di noi, per le strade di Lipari, ma non solo per le vie del centro. Perché Lipari non è solo il corso Vittorio Emanuele. E' formata da tante altre frazioni e da tanti altri problemi.
Magari la inviterei a prendere un caffè amaro, vicino a casa mia, a San Nicola. Potremmo mettere un grazioso tavolino in vimini e due sedie vicino ad uno dei laghetti presenti dopo le giornate di pioggia, o magari potrei raccoglierLe l’erba che soggiorna da tempo ai bordi della carreggiata, così potrà sfamare i suoi conigli! O potrei farla aggredire da un cane, come è successo ad una mia parente … o meglio ancora, potrei chiederle l’autorizzazione per aprire un nuovo centro benessere, tanto le piscine e il fango non mancano!
Comunque questa situazione non si presenta solo in via San Nicola, dove i cittadini sembrano venire dimenticati da tutti, ma in tutta l’isola. Ogni strada, ogni vicolo, ogni viottolo, ha i suoi problemi, problemi ai quale Lei non riesce a trovare risposta.
Si metta una mano sulla coscienza e tutte e due le mani sul cuore, pensi all’immagine che da di noi eoliani nel mondo. E pensi che la pacchia prima o poi finirà. Non serve riempire un paese di piante in primavera per dar decoro all’isola se poi queste povere piante non vengono curate. Non è questo che rende grande un sindaco, non è questo che mi permette di guardarla e sorriderle.
Bhe che dire caro sindaco… ho semplicemente il sangue che mi bolle.
Si ricordi che la ricompensa migliore per un sindaco è quella di incontrare i suo cittadini e stringergli la mano con il sorriso, non si è mai chiesto come mai a Lei questo non succede? … E tenga a mente signor sindaco che in un prossimo futuro elettorale siano noi quelli che andranno alle urne.
Con rabbia la saluto.
Mariangela Andaloro