Riceviamo dal vice-presidente del consiglio comunale Francesco Megna e pubblichiamo:
Egregio Direttore
ho letto con estremo interesse la nota dell’amico Samuele Amendola, giovane brillante, arguto, che conosco personalmente e stimo per i sani principi e per la grande onestà intellettuale. Condivido, in linea di principio, l’aspra critica che Samuele rivolge ai consiglieri comunali quando disertano le sedute, tradendo il mandato elettivo che i cittadini hanno voluto assegnargli. Tuttavia nel caso specifico (e solo in questo caso) le assenze che hanno indignato Samuele, non solo erano PIENAMENTE GIUSTIFICATE, ma hanno dimostrato SENSO DI RESPONSABILITA’ dei Consiglieri ed una CONDOTTA IRREPRENSIBILE ED INECCEPIBILE, nell’interesse del paese.
Questa affermazione merita evidentemente un chiarimento!
Il Consiglio Comunale era stato convocato per ieri (in prima convocazione) alle ore 11:00, con un unico punto all’Ordine del Giorno: la nomina di due Consiglieri Comunali da designare quali rappresentanti del Comune, all’Assemblea dell’Associazione Nazionale delle Isole Minori, che si riuniva in Sardegna, nell’isola di Sant’Antioco, nei giorni 16 (ieri) e 17 Settembre 2009. Vista la ristrettezza dei tempi, nella giornata di mercoledì si era riunita la Conferenza dei Capigruppo, in rappresentanza di tutti i componenti del Consiglio. Con decisione UNANIME di tutti i gruppi consiliari, si confermavano le designazioni effettuate nel 2007, quando il Consiglio si era espresso per un’analoga occasione. Venivano prescelti quali rappresentanti del Comune i Consiglieri Giacomo Biviano e Gesuele Fonti, contestualmente la Conferenza dei Capigruppo chiedeva al Sindaco di ritirare l’unica proposta inserita all’Ordine del Giorno e SI CONCORDAVA LA MANCATA PARTECIPAZIONE AL CONSIGLIO, AL FINE DI NON GRAVARE IL COMUNE DI LIPARI DI ULTERIORI COSTI. I Consiglieri Biviano e Fonti, causa maltempo, sono partiti con il primo aliscafo della mattina e la seduta consiliare è andata GIUSTAMENTE deserta. Un’ultima notazione mi sia consentita: la critica di Samuele, che non poteva certamente conoscere quanto ho descritto in precedenza, è certamente legittima, ma è anche sintomatica della disaffezione generalizzata e della sfiducia percepita dai moltissimi cittadini nei confronti della politica in generale e della classe dirigente locale, nello specifico. Diffidenza che sfocia nell’apatia e nel disimpegno, allontanando sempre più il cittadino dalle istituzioni, cronicamente incapaci di fornire risposte adeguate ai grandi problemi che affliggono la nostra comunità. Tuttavia ritengo profondamente ingiusto che si faccia di tutta l’erba un fascio, non si può sparare nel mucchio, per non mortificare l’impegno, l’onestà intellettuale e la serietà di quelle persone (tante o poche che siano) che credono fermamente nel mandato ricevuto e si impegnano con tutte le proprie forze per onorarlo, a servizio della comunità.
Francesco Megna, vice presidente del consiglio comunale