Gentilissimo direttore,
sono particolarmente lieta di informarti che il Catalogo del Padiglione Italia della Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, TerraeAquae. L’Italia e l’Intelligenza del Mare curato dall’architetta Guendalina Salimei accoglie un mio saggio dedicato alle pescatrici delle Eolie dal titolo: Argonaute del Mediterraneo.
Con tale denominazione ho voluto sottolineare sia il tema del viaggio che caratterizzava le loro esistenze, non soltanto durante l’attività della pesca ma anche quando con equipaggi di sole donne andavano a vendere i loro prodotti nel mare eoliano e navigavano da un’isola all’altra dell’arcipelago, sia la tipologia del loro commercio basato quasi sempre sul baratto. Seguendo la tradizione difatti le pescatrici solitamente scambiavano i pesci con i legumi. Un gesto che simbolicamente le avvicina ai pescatori di un altro arcipelago: quello delle isole Trobriand situato in un emisfero diverso della terra, in geografie lontane.
Anche quei pescatori attuavano un identico baratto: “pesci in cambio di vegetali” attivando un circuito di scambi di cui comunque erano protagonisti unicamente gli uomini delle comunità insulari. Uomini magistralmente immortalati da Malinowski nella sua celebre opera: Argonauti del Pacifico occidentale.
Ho scritto questo saggio con l’intento di dare ancora una volta un mio contributo per la diffusione e la valorizzazione della cultura tradizionale delle isole Eolie, ti sarei molto grata se ne dessi notizia sul giornale da te diretto.
Un cordialissimo saluto,
Macrina Marilena Maffei
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