Federalberghi Isole Minori ha partecipato agli Stati Generali delle Isole Minori Marine, svoltisi a Lipari dal 10 al 12 ottobre, presentando una serie di proposte per affrontare in modo sistemico le sfide che caratterizzano i territori insulari.
Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole di Sicilia, su delega di Ermando Mennella (presidente della Federazione nazionale isole minori) e coadiuvato da Claudio Della Lucia (Vicepresidente Federalberghi Isola d’Elba), nel manifestare grande apprezzamento per l'iniziativa di Governo e in particolare l’approccio sistemico del Ministro Musumeci, ha rappresentato le istanze della categoria, sottolineando come le isole minori italiane costituiscano ecosistemi fragili, veri e propri laboratori naturali, che richiedono strumenti legislativi, di pianificazione e di monitoraggio mirati per garantire uno sviluppo equilibrato e sostenibile.
Durante il panel “Turismo tra sostenibilità e flussi stagionali”, Del Bono ha evidenziato la necessità di avviare una transizione concreta dalla fragilità alla resilienza, puntando su infrastrutture adeguate, collegamenti marittimi e aerei efficienti tutto l’anno, tutela costiera e una gestione sostenibile delle risorse idriche ed energetiche.
Le isole minori, ha ricordato, condividono un complesso di svantaggi strutturali – dall’isolamento geografico alla scarsità di risorse, dal digital divide alla carenza di servizi essenziali – che rendono il fare impresa turistica più complesso e costoso.
La delegazione di Federalberghi ha ribadito che la sostenibilità del turismo non può prescindere da quella dell’intera destinazione: occorre garantire continuità territoriale, qualità della vita per le comunità locali e stabilità occupazionale, favorendo la nascita di un’economia circolare capace di coniugare turismo, agricoltura, pesca e artigianato.
In questa prospettiva, l’associazione accoglie con favore l’approvazione di una Legge per le Isole Minori, la cui attuazione va sostenuta economicamente nel corso degli anni con un capitolo ad hoc nel bilancio dello Stato, commisurato agli obiettivi di riduzione progressiva del gap di svantaggio.
Ritiene, inoltre, che tale cornice normativa debba essere accompagnata da un Piano Strategico di Sviluppo decennale, articolato in sotto-piani settoriali e supportato da un sistema di Project Management e monitoraggio permanente, in grado di assistere gli enti pubblici beneficiari dei fondi e degli interventi, oltre che di misurare l’efficacia delle azioni attraverso indicatori ambientali, sociali ed economici.
Tra le misure prioritarie, Federalberghi propone l’introduzione di una fiscalità di vantaggio per compensare i maggiori costi delle imprese che operano sulle isole e una riduzione del costo del lavoro, anche per i contratti a tempo determinato.
Gli incentivi vanno inoltre estesi a chi opera nella sanità e nell’istruzione, settori essenziali per la qualità della vita delle comunità insulari e per la loro capacità di attrarre e trattenere personale qualificato.
«Le nostre isole – ha concluso Del Bono – rappresentano un patrimonio nazionale unico, ma anche un banco di prova per le politiche di sostenibilità e coesione. Serve una visione strategica che traduca in azioni concrete il principio di insularità riconosciuto dalla Costituzione, trasformando la spesa pubblica da sussidio a investimento strutturale nella resilienza dei nostri territori.»
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