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lunedì 17 febbraio 2025

Riparte il progetto “Delfini Guardiani” di Marevivo

Foto d'archivio
 Riparte in Sicilia il progetto nazionale di Marevivo “Delfini Guardiani”, realizzato con il sostegno della MSC Foundation. Le attività per l’anno scolastico in corso prendono il via da Milazzo, per poi proseguire nelle isole Eolie, Egadi e Ustica, dove gli operatori di Marevivo saranno presenti nei prossimi mesi di marzo e aprile.

L’iniziativa vedrà la partecipazione attiva di oltre 1.200 alunne e alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado, in un percorso guidato di conoscenza del proprio territorio, del mare, e nell’approfondimento delle principali minacce locali e globali che rischiano di compromettere l’ecosistema marino.

Il progetto – che gode del patrocinio dei comuni di Milazzo, Lipari, Santa Marina Salina, Malfa, Leni, Favignana, Ustica e delle Aree Marine Protette di Capo Milazzo, isola di Ustica e Isole Egadi – può contare sulla collaborazione e la sensibilità di tutti i dirigenti scolastici e dei docenti degli Istituti Comprensivi “Secondo Milazzo”, “Terzo Milazzo”, “Isole Eolie”, “Lipari – Santa Lucia”, “A. Rallo”, “S. Profeta”.

L’importanza di conoscere l’ambiente e il ruolo che il mare svolge nell’equilibrio del Pianeta è alla base della mission della Fondazione Marevivo, che anche con la campagna “Il Mare a scuola” ha proposto al Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIUR) l’istituzione delle “Blue weeks”, una full immersion nelle 32 Aree Marine Protette per coinvolgere gli studenti e sensibilizzarli sui temi ambientali.

“Delfini Guardiani dell’isola è un progetto che ci sta particolarmente a cuore, pensato guardando ai più piccoli e potendo contare sulla preziosa collaborazione delle istituzioni scolastiche – spiega Mariella Gattuso, Responsabile attività didattiche Marevivo Sicilia. – A docenti e alunni non proponiamo solo un percorso di conoscenza dell’ambiente e del mare, ma di prendere parte a quel processo di conversione culturale indispensabile per consentire a tutti noi di vivere in armonia con il Pianeta. Soltanto cambiando il nostro modo di agire e riconoscendo all’ambiente e alle risorse naturali un ruolo chiave nell’equilibrio dell’ecosistema, possiamo intraprendere quella transizione ecologica necessaria per conciliare i bisogni di equità e giustizia che l’Agenda 2030 richiede”.“Se conosci il mare, lo proteggi! In linea con il nostro focus sull’educazione, Delfini Guardiani è un programma che, dal 2015, ha coinvolto oltre 10.000 giovani studenti e insegnanti favorendo un profondo legame con il mare e la comprensione di come prendersene cura” dichiara Daniela Picco, Executive Director di MSC Foundation. “Gli sforzi di quest’anno amplificano la campagna ‘Il Mare a Scuola’, evidenziando l’urgenza di includere l’educazione al mare nei programmi scolastici di ogni ordine e grado, un passo essenziale per il futuro del nostro pianeta blu.”

Anche per questa edizione, le alunne e gli alunni, guidati da esperti operatori e accompagnati dai docenti, saranno impegnati in un ricco programma di attività sia indoor che outdoor. Tra queste, le uscite didattiche volte a scoprire come funziona il mare e perché è importante proteggerlo, laboratori a cielo aperto e in classe per favorire una più approfondita conoscenza della transizione ecologica e di come gestire le risorse naturali indispensabili per la vita, gli incontri con rappresentanti delle istituzioni locali, le attività di elaborazione e catalogazione delle specie animali e vegetali e della biodiversità marina, che aiuteranno le classi a osservare e rielaborare le informazioni in maniera creativa – anche grazie alla strumentazione scientifica presente nel Blue Corner – ma soprattutto a conoscere la bellezza e il valore dell’immenso patrimonio naturale e culturale racchiuso nei territori che li ospitano.

Al termine del percorso riceveranno il Diploma di “Delfini Guardiani” e questo consentirà loro di recarsi al Comune o presso gli uffici della locale Guardia Costiera per condividere criticità o esempi di buone pratiche.

A livello nazionale, il progetto si avvale del patrocinio del CUTFAA (Comando Unità per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare dei Carabinieri – Forestali), di Federparchi e della collaborazione del Corpo delle Capitanerie di Porto e della Marina Militare. A livello locale, gode dei patrocini di tutti i Comuni, delle Aree Marine Protette e dei Parchi Nazionali presenti sui territori che ospitano il progetto.

C.S. Lipari, una storia a tinte rosso - blu: Una formazione giovanile

 In alto da sx: Luigi Di Giorgi, Luigi Sabatini, Di Giovanni, Piero Bertè, ? mister Bartolino Monte, Salvatore Puglisi, Venerando Lo Presti (dubbio), Carmelo Riganó , Fabio Currò

In basso :. Roberto Laise, Mimmo?, Roberto Li Donni, Giuseppe Lo Schiavo, Fabrizio Monteleone, Dino Salmieri.

Dalla Gazzetta del sud del 17 febbraio 2020. Un articolo di Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud


 

Tanti auguri!

Buon compleanno a Alessia Merlino, Rossano Acquaro, Rossella Crivello, Francesco Cataliotti, Francesca La Greca, Isabella Lopes, Alexandro Pallone, Luca Greco



Oggi, 17 febbraio: Santi Sette Fondatori dell'Ordine dei Servi della Beata Vergine Maria.

Vivevano in Firenze, all'inizio del secolo XIII, sette illustri patrizi che alla nobiltà del sangue, univano una grande virtù; Bonfiglio Monaldi, Bonagiunta Manetti, Manetto dell'Antella, Amedeo degli Amedei, Uguccione degli Uguccioni, Sostegno dei Sostegni, Alessio dei Falconieri.

Ascritti alla congregazione cittadina di S. Maria Maggiore, nella festa dell'Assunta dell'anno 1233, in chiesa, furono rapiti in estasi ed ebbero una visione. Parve loro di vedere partire da un globo infocato sette raggi di vivida luce e penetrare in loro, ispirandoli a rinunciare alla vita del mondo e a ritirarsi per attendere unicamente al servizio di Dio.

Finiti gli esercizi di pietà gli altri confratelli se ne uscirono di chiesa, essi però vi si fermarono.

Si guardarono attoniti l'un l'altro e nessuno osava dire per primo la visione. Ruppe finalmente il silenzio Bonfiglio, raccontando quanto aveva visto e sentito, e gli altri rimasero sbalorditi nel sentirsi manifestare ognuno la propria visione. Conchiusero quindi di consacrarsi al servizio di Dio e, senza frapporre tempo, assestarono le proprie cose domestiche e si ritirarono in solitudine.

Coll'approvazione e benedizione del Vescovo, andarono a Camarzia, nei pressi di Firenze e colà vestirono rozze lane, nascondendovi sotto il cilicio e una grossa cintura di ferro. Colla celebrazione della S. Messa di un sacerdote inviato dal Vescovo e colla S. Comunione,
inaugurarono la nuova vita il di della Natività di Maria SS.

Dovendo in seguito recarsi nuovamente a Firenze a chiedere al Vescovo quale regola dovevano abbracciare, al loro passaggio per le vie, i bimbi in fasce e i lattanti gridavano: — Ecco i servi di Maria, ecco i servi di Maria!

A Camarzia la loro casa divenne meta di pellegrinaggi onde essi, per non essere disturbati, pregarono la SS. Vergine a indicare loro un luogo più solitario. E furono esauditi, poiché, apparendo loro, indicò il monte Senario. Ritiratisi su quelle alture scoscese ed impraticabili, dapprima abitarono nelle grotte scavate nel sasso dalla natura, quindi cominciarono a fabbricarsi delle capannucce di legno e più tardi una chiesa ed altri caseggiati migliori, cingendo poi il tutto di ima siepe.

Il cardinale Goffredo Castiglione, legato pontificio per la Toscana, recatosi col Vescovo al monte, esortò quei solitari a mitigare la loro vita di penitenza e ad accogliere nella loro comunità quanti desideravano entrare. Fu così che d'allora cominciarono a moltiplicarsi i religiosi e i nuovi monasteri.

Una visione determinò poi la regola da seguire. Apparve loro un giorno la SS. Vergine circondata da Angeli: alcuni di questi portavano simboli della passione di Gesù, altri un libro aperto con le regole di S. Agostino, altri abiti religiosi di color nero, altri infine una scritta: « Servi di Maria ».

Così si può dire che la Madonna fu in modo sensibile e diretto la fondatrice della congregazione ed essi i cooperatori docili e fedeli.

PRATICA. Dai sette Fondatori dobbiamo imparare la costanza nel seguire la vocazione alla quale Dio ci chiama a far la sua santa volontà.

PREGHIERA. Signore Gesù Cristo, che per venerare i dolori della Santissima tua Madre, per mezzo dei sette santi Padri, hai fecondato la Chiesa d'una nuova famiglia di suoi servi, concedi propizio che noi ci associamo loro nel pianto, onde meritiamo di partecipare con essi ai gaudii.

MARTIROLOGIO ROMANO. I sette santi Fondatori dell'Ordine dei Servi della beata Vergine Maria, Confessori, la cui deposizione si celebra nei rispettivi giorni. Essi, che in vita furono congiunti da uno stesso spirito di vera fraternità e dopo morte ebbero tutti uniti la venerazione del popolo, dal Papa Leone decimoterzo furono anche insieme ascritti nel catalogo dei Santi.

Buongiorno...così!


 

domenica 16 febbraio 2025

"Eoliani che non ci sono più", deceduti a gennaio - febbraio 2018 ( Riproposizione 34° video: durata 1 minuto e 10 circa)

 Nel video: 1) Basile Santino; 2) Caruso Basilia in Resinaro; 3) Cincotta Maria Catena in Berenati; 4) Gitto Franco; 5) Angelino Gualdi; 6) Provvidenti Caterina ved. Cincotta; 7) Tripi Gaetano; 8) Mons. Alfredo Adornato; 9) Saltalamacchia Ezio; 10) Li Donni Ninetta; 11) Varvaro Aurora ved. Lo Cascio ; 12) Zanca Rosa

Approdi degli aliscafi. La passerella in mare per la terza volta. Dalla Gazzetta del sud del 16 febbraio 2025


 

Ampliamento del "Conti Vainicher". Lo stallo è finito. Dalla Gazzetta del sud del 16 febbraio 2025


 

Stanotte chiusura del tratto dell'A20 tra Rometta e Milazzo: durerà cinque giorni, traffico sulla statale

Si parte stanotte e si finirà venerdì notte. Cinque giorni di chiusura parziale dell’autostrada A20 nel tratto fra Rometta e Milazzo saranno sicuramente un serio banco di prova per la tenuta nervosa e la pazienza degli automobilisti. E non solo. Quando migliaia di mezzi leggeri ma anche pesanti devono obbligatoriamente passare per una statale pensata 70 anni fa e che tagliano in due nove popolosi comuni, i disagi non sono un’ipotesi ma una certezza.

E allora partiamo dalle coordinate e dai tempi di questa chiusura. Dall'una della prossima notte non sarà più possibile utilizzare l’autostrada fra Rometta e Milazzo solo in direzione Palermo. La chiusura, secondo l’ultimo aggiornamento del consorzio autostrade, dovrebbe durare quattro giorni e più precisamente fino alle 20 di giovedì. Quindi qualche ora di pausa e poi dall’una di notte di venerdì e fino alle 24 della stessa giornata, la chiusura riguarderà la direzione opposta e quindi fra Milazzo e Rometta. In estrema sintesi da stanotte a giovedi’ notte autostrada chiusa solo fra Rometta e Milazzo e per tutta la giornata di venerdì solo fra Milazzo e Rometta.

Il motivo di una chiusura così prolungata è legato alla ricostruzione del cavalcavia che passa sull’autostrada all’altezza di Spadafora e che conduce dalla zona della statale fino alla frazione di San Martino. Si tratta di uno dei 20 cavalcavia sequestrati dalla procura di Barcellona qualche anno fa e che, per motivi strutturali, venne demolito e ora sta per essere ricostruito. Una gru, i cui componenti saranno montati nei primi due giorni della chiusura, varerà gli 80 metri del nuovo ponte in una dozzina di ore.

Il carico di traffico da migliaia di mezzi finirà tutto sulla statale 113 che in alcuni punti, come sottolineato al tavolo prefettizio di venerdì scorso, è particolarmente stretta. L’incrocio fra due grossi mezzi può essere motivo di seri rallentamenti soprattutto nella zona poco dopo Rometta e fino a Torregrotta dove al traffico di chi proviene dall’autostrada si deve aggiungere quello locale sempre corposo . Gli orari di punta, la mattina presto, la fascia del pranzo e poi il tardo pomeriggio i momenti più critici. Un supporto logistico per i pendolari potrebbe essere il treno ma anche la possibilità di utilizzare come alternativa la strada Irsap che da Valdina porta fino ad Archi, a pochi metri dallo svincolo di Milazzo. I mezzi pesanti soprattutto dovrebbero essere deviati su questa strada, un po’ malconcia ma ampia. Ma sarà la prova del campo a dirci che settimana sarà sull’asse Rometta Milazzo.

Calcio, Terza Categoria: Vince il Malfa ed è terzo

 Vittoria casalinga per il Malfa contro l'Academy Torregrotta. La compagine dell'isola di Salina si è imposta per 2 a 0 . Il Malfa sale a quota 20 in classifica, terzo posto e in piena corsa playoff

UGL ...il tè e le problematiche dell'ospedale di Lipari

 Il segretario provinciale di UGL Salute Messina Fabrizio Denaro e il segretario provinciale UTL-UGL Tonino Sciotto e il Referente della UGL Salute Messina All’ASP Giuseppe Truglio intervengono sulla situazione della sanità alle Isole Eolie

“Abbiamo appreso dai giornali locali di una spiacevole situazione relativa al Thè versato a 5 pazienti dell’ospedale di Lipari in piatti di platica a causa della mancanza di bicchieri. A prima impressione appare un’altra storia “incredibile”, dopo quelle della scorsa estate, che riguarda presidi ospedalieri della provincia di Messina e fa bene il Direttore Generale dell’ASP a voler approfondire e accertare cosa sia realmente accaduto e se si tratta di cattiva organizzazione, superficialità del personale o reale mancanza di forniture del presidio e di voler individuare gli eventuali responsabili.

L’invito di questa organizzazione sindacale, come fatto in passato in altre situazioni, è di approfondire le reali responsabilità ai diversi livelli. Prendiamo spunto da questa storia per chiedere alla Direzione Generale dell’ASP di Messina un quadro generale delle criticità della sanità nelle Isole Eolie e in particolare all’Ospedale di Lipari. Un anno fa, subito dopo l’insediamento da Commissario Straordinario dell’attuale Direttore Generale, UGL Salute Messina portava a conoscenza del nuovo vertice dell’ASP alcune situazioni di grande difficoltà e criticità per i pazienti di tutta l’area delle Eolie.

In particolare, con due note avevamo rappresentato il grave di disagio per pazienti oncologici costretti a veri e propri viaggi della speranza a Messina, Taormina e Catania per potere usufruire delle terapie salvavita oncologiche o anche solo per recuperare i farmaci necessari alle terapie. Altra criticità era relativa alle gravissime difficoltà di accesso alle prestazioni di neuropsichiatria infantile, che secondo un’associazione locale, riguardava circa 150 bambini, anche in questo caso con lunghi trasferimenti da Lipari verso la provincia di Messina, con costi sociali ed economici non indifferenti, per avere accesso a questo tipo di prestazioni dirette a bambini con importanti fragilità.

In quella fase portavamo a conoscenza delle problematiche chiedendo interventi risolutivi, e proponevamo, riconoscendo la necessità del nuovo Commissario di prendere contezza della situazione, l’attivazione di servizi di telemedicina e teleriabilitazione, di un Centro semiresidenziale per bambini fragili o la collaborazione con altri enti pubblici con ampia esperienza nel settore.

A distanza di un anno chiediamo quale siano le soluzioni individuate, oltre a quelle tampone. Da alcune note stampa abbiamo appreso di investimenti infrastrutturali e per la digitalizzazione, sicuramente importanti, anche se resta sempre da capire dove trovare il personale medico. Si è appreso di riunioni presso l’Assessorato della Salute per affrontare e migliorare l’assistenza sanitarie nelle Isole, tra cui i problemi da noi evidenziati. Proprio per capirne di più, nei prossimi giorni invieremo nota al Direttore Generale per chiedere un anno dopo cosa è stato fatto”

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Si tratta di TRUFFE.

Tanti auguri!

Buon compleanno a Lorena Russo, Maurizio Fonti, Vanessa Milazzo, Francesco Giunta, Matteo Castellino, Meftah Ezzine, Maurizio Sucameli, Nando Bianchi, Maria Mangano, Anna Pera, Grazia Cappadona, Gaetano Marchese



Il carnevale alle Eolie - 2° puntata: Gli anni sessanta e settanta a cura di Giuseppe La Greca

 


Gli anni Sessanta

Nel corso degli anni Sessanta il Notiziario pubblicava articoli sul Carnevale soltanto in alcuni anni. Gli anni coperti sono il 1962, 1963, 1968, 1969. Nel 1962 erano ancora le maschere sul corso a fare colore alle giornate di festa. La cronaca delle serate al Cinema Eolo si dilunga sulle performance di alcuni giovanissimi cantanti: Hanno debuttato voci nuove: Roberto Cataliotti di 4 anni che ha interpretato la “novia”, Lucy Costanzo nelle vesti d’impareggiabile imitatore e Giorgio Capone mietitore di sempre fulgenti e nuovi allori. E la Direzione, come se ciò non bastasse, memore dei successi ottenuti negli scorsi anni, ha organizzato il “veglionissimo Necchi” con il sorteggio di una macchina da cucire della stessa casa fatta avere dal rag. Marcello D’Albora ed ha sorteggiato inoltre due orologi d’oro per uomo e per donna marca Girard Perregaux offerti dalla ditta Subba. 





La cronaca del carnevale ritornava l’anno successivo (1963): (…) Tutti si sono riversati per le strade ad applaudire le più originali e divertenti maschere, ricevendo come ringraziamento… una spruzzata di … “Boro Talcum”…. Al Cinema Eolo, come tradizione, le coppie si erano esibite al suono dei più sfrenati twist o cha cha cha o, … dulcis in fundo, dei più rinomati slow. Il quartetto che allietava le serate era ottimamente diretto da Gianni Giunta “Il Principino della Fisarmonica” di Messina. Un quartetto veramente in gamba che ha entusiasmato i presenti in sala con virtuosismi continui insiti solo nei suonatori dotati di una certa classe. 


Per ritrovare un articolo sul carnevale bisogna attendere il 
1968. La cronaca era concentrata tutta sul Carnevale dei Bambini, giunto alla seconda edizione ed organizzato dall’A.A.S.T. delle Isole Eolie, e pochissime sono le notizie su quanto accadeva per le vie cittadine. Per la prima volta si raccontava il Carnevale nelle altre isole dell’Arcipelago. (…) Nel Carnevale dei Piccoli i primi tre premi erano stati assegnati alle seguenti mascherine: 1) La piccola Paino (Principe Indiano) 2) la piccola Grasso (Maria Stuarda) 3) la piccola Zagami (Papavero). Analoga manifestazione si è ripetuta a Canneto la sera del 27 febbraio nei Saloni del Cinema Ideal, messi gentilmente a disposizione dal Cav. Giovanni Bonica. Da segnalare la fattiva collaborazione del Parroco di Canneto, Padre Divola, che ha organizzato tutte le mascherine facendole sfilare per le vie cittadine. Tra le migliori mascherine ricordiamo: 1) Angelo Ferlazzo (Principe Indiano); 2) Piccolo Ferlazzo (Grillo Parlante); 3) Rita Subba (Cinesina). Nell’isola di Vulcano il Carnevale dei Piccoli è stato caratterizzato dalla totale partecipazione dei bambini del luogo. L’articolo concludeva racconta che: Anche nell’isola di Salina, grazie alla collaborazione dei sindaci dei tre comuni si è svolto il Carnevale dei Piccoli. Dopo una sfilata la manifestazione si è conclusa al Plesso scolastico di Malfa dove sono stati consegnati premi e dolciumi alle mascherine partecipanti. 

L’anno successivo (1969) era ancora il Carnevale dei Bambini a stimolare la cronaca del Notiziario che pubblicava diverse foto delle premiazioni.


Gli anni settanta

Nel corso degli anni Settanta il Notiziario riporta soltanto i primi due anni, poi il silenzio. La cronaca del 1970 era pubblicata con il titolo “Le serate di Carnevale”, la redazione non si limitava a raccontare le serate ma evidenzia alcune carenze che saranno compensate soltanto a distanza di oltre dieci anni. Ancora una volta erano state le maschere dei bambini ad aprire le manifestazioni con la vittoria di Fabiana Crivelli. Erano raccontate anche le serate al Cinema Eolo e la Sala Giovanni XXIII di Canneto. Sul corso Vittorio Emanuele, invece, Un folto numero di giovani dopo aver allestito un piccolo carro-armato, approfittando di una ordinanza del Sindaco di Lipari che in quei giorni aveva ordinato delle misure precauzionali contro il tifo, si sono fatti interpreti della maggioranza dei cittadini ed hanno disinfestato il Corso Vittorio Emanuele con dei potenti spruzzatori di borotalco tanto è vero che ad un certo punto sembrava di essere a Milano nei giorni di fitta nebbia. L’articolo si concludeva con alcune richieste: Siamo certi che col passare del tempo il Carnevale nelle Eolie sarà meglio organizzato però a condizione che oltre, all’interessamento dei pochi spiriti giovanili, si aggiungeranno la collaborazione di chi fino ad oggi è stato all’oscuro pensando solo “di far fare agli altri anche quel poco che potrebbe far lui”.

L’articolo del 1971, l’ultimo di questa lunga carrellata di cronache, era presentato col titolo: Carnevale: Tradizione e novità. L’articolo raccontava della sera al Cinema Eolo dove si era esibito il complesso The splask down”, un complessino giovane, formato da poco in cui fa spicco la giovane ma alquanto carina Rita Tommasello, cantante. Un complessino che, a mio modesto parere, promette. A Canneto, al cinema Ideal, si era esibito il complesso “The new sounds” la cui musica, è ormai da anni, il punto d’incontro dell’animo artistico dei giovani eoliani. L’articolo si dilunga sulla presentazione dei giovani musicisti: alla batteria, Angelito, reduce da successi nei migliori cabaret europei: da Berlino a Parigi, da Londra alle nostre isole. Elemento giudicato musicalmente poliedrico, giacché il suo interesse abbraccia non soltanto la musica tradizionale e quella attuale, ma in particolare la musica folk dell’America Latina e della SiciliaAl basso Giovanni, perfetto conoscitore della musica, che si alterna con altri strumenti; anche lui reduce da importanti esperienze musicali. Alla seconda chitarra e cantante, Spooky, elemento validissimo, necessario in un complesso vocale-strumentale; specialista nell’ultimo ritrovato del genere musicale definita “under ground”. Alla chitarra solista e cantante, Chico; così battezzato dagli innumerevoli fans che lo apprezzano e lo stimano per il suo talento sia musicale che vocale. Noto nell’ambiente eoliano per aver inciso delle canzoni di sua composizione e partecipato e vinto parecchi festivals canori insieme alla sua formazione. Il Notiziario delle Isole Eolie non andava oltre. Lo stesso dicasi per le riviste pubblicate in quegli anni. Un anonimo cronista del periodo l’Arcipelago nel 1983 scriveva: È finito il tempo del borotalco, dei petardi pericolosi, delle manganellate idiote. Aldo Natoli, direttore di ArcipelagoIn, scriveva nel 1989, commentando il Carnevale organizzato dallo Snoopy Club che era riuscito (...) in pochi anni a soppiantare gli spruzzi d’acqua e di borotalco, che caratterizzavano le spensierate serate carnevalesche.


LA PAROLA - Commento al Vangelo di domenica 16 febbraio 2025

Indennità di insularità: nuovo sindacato carabinieri a Montecitorio illustra proposta all’onorevole Calderone

Toni Megna e Remo Giovanelli, rispettivamente segretario nazionale e segretario generale regionale della Sardegna del Nuovo Sindacato Carabinieri, hanno incontrato a Montecitorio l’onorevole Tommaso Calderone, presidente della Commissione Insularità.

I due esponenti sindacali hanno consegnato al deputato alcuni documenti relativi alle problematiche legate all’insularità, un tema su cui il Nuovo Sindacato Carabinieri ha realizzato uno studio dettagliato.

La richiesta della sigla riguarda il riconoscimento dell’indennità di insularità a tutti gli impiegati della Pubblica Amministrazione che esercitano il loro servizio nelle isole italiane, analogamente agli impiegati pubblici della Corsica, delle Baleari e delle Canarie.

Nello specifico, la proposta formulata dal Nuovo Sindacato Carabinieri al presidente Tommaso Calderone prevede che l’indennità di insularità sia concepita come una misura compensativa e non retributiva, finalizzata a rimuovere gli svantaggi derivanti dalla particolare condizione, proprio come prevede l’articolo 119 della Costituzione.

II parlamentare ha accolto con entusiasmo l’iniziativa di NSC e ne ha riconosciuto la brillantezza, impegnandosi ad avviare a sua volta uno studio di fattibilità con l’Ufficio Legislativo.

“Il Nuovo Sindacato Carabinieri – affermano Toni Megna e Remo Giovanelli – ringrazia l’onorevole Tommaso Calderone per l’opportunità data, che ha permesso l’approfondimento dell’argomento nelle sedi istituzionali opportune”.

Oggi, 16 febbraio: Santa Giuliana.



Santa Giuliana, quella che spaventò il demonio. Le storie, o meglio le leggende, delle Sante martiri dei primi secoli del Cristianesimo sembrano, a prima vista, tutte simili. Hanno invece sfumature sapienti e diversità di significato, o almeno di poesia. Sant'Agata e Sant'Agnese, per esempio, furono come angioli purissimi che l'amore dello Sposo mistico conservò attraverso le insidie della passione.


Santa Giuliana, invece aveva accettato di andare sposa ad Eulogio, prefetto pagano della sua città, Nicomedia in Bitinia. Dopo le nozze, però, si rifiutò fermamente all'amplesso dello sposo idolatra. Per comprendere meglio il suo gesto, bisogna pensare che in quell'epoca le fanciulle erano maritate giovanissime, e spesso non era neppure richiesto il loro consenso. Il matrimonio cioè era combinato dai parenti, ai quali era difficile rifiutare un partito influente, come era in questo caso il prefetto di Nicomedia. Giuliana, Santa ubbidiente, accettò lo sposo impostole.


Fu poi Santa amorosa, di amore sovrumano, quando mise il suo corpo come premio alla conversione dello sposo pagano. Ma lo sposo, superficiale innamorato, temeva troppo la potenza dell'Imperatore. Rifiutò di convertirsi; anzi, spaventato dall'idea di una moglie cristiana, si valse della sua autorità di prefetto e comandò che fosse torturata, perché apostatasse, cioè rinnegasse la sua fede.


Giuliana fu così finalmente Santa eroica, nei tormenti sostenuti per la fede. Ed eroica nel suo disperato tentativo amoroso di aprire alla luce l'anima dello sposo terreno.


Quella del demonio è poi una storia a sé, inserita con devota fantasia nella sua leggenda.


Si narra infatti che il tentatore le apparve in carcere, sotto forma di Angiolo, esortandola a sacrificare agli dei e a por fine ai suoi lunghi tormenti. Con l'ausilio della preghiera, Giuliana riconobbe però il demonio, e « allora - narra la Leggenda - gli legò le mani di dietro, e gittandolo in terra si 'l batté durissimamente con la catena con la quale era legata, e 'l diavolo sì la pregava: Madonna Giuliana, abbi misericordia di me" ».Andò al supplizio traendosi dietro il demonio in catene che supplicava: « Madonna mia Giuliana, non fare ischernie di me, ch'io non potrò, da qui innanzi, avere valore contro altrui ».


Una storia ingenua, una delicata leggenda, che ci rappresenta, con parole di favola, quanto grande fosse la virtù di Santa Giuliana, fanciulla di Nicomedia, decapitata verso il 305, ai tempi della persecuzione di Diocleziano.



Buongiorno...così!


 

sabato 15 febbraio 2025

Cuccì (Asp) la reazione dopo il tè nel piatto all'ospedale di Lipari. Dalla Gazzetta del sud


 

Lipari, Sgombero case gialle. Accolta sospensiva. Dalla Gazzetta del sud del 15 febbraio 2025

Quindici febbraio 2009: Lipari innevata (2 foto)



 

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98055 Lipari.
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Lipari, il tè all'ospedale servito... nel piatto. Dalla Gazzetta del sud del 15 febbraio 2025


 

Ci risiamo: Per la passerella nuovo "tuffo" nel mare di Vulcano

 Stamattina, per l’ennesima volta, a Vulcano, la passerella per le operazioni di imbarco e sbarco dagli aliscafi, è finita in mare: per fortuna, anche questa volta, senza danni ai passeggeri. Ma è chiaro che questa è una situazione che comincia ad avere del grottesco. 

Tanti auguri!

Buon compleanno a Manuela Taranto, Salvatore Trapani, Pino Casella, Paolo Benforte, Tito Cavaleri, Giselle Basile, Clara Favaloro, Caterina Biviano




Il soccorso del 118 con due sole unità? Idoneo come nel resto d"Italia

 A proposito di dichiarazioni e polemiche che si sono sviluppate per un soccorso, effettuato a Lipari, con due sole unità del 118, si chiarisce "che il mezzo con due unità lavorative è idoneo a prestare soccorso non solo a Lipari ma in tutta Italia. Tra l’altro se la centrale operativa di Messina avesse ravvisato un problema di mancanza di idoneità avrebbe fermato il mezzo per mancanza di personale, attivando il mezzo dell’ospedale".

Ripristino infrastrutture portuali danneggiate da mareggiata. Interrogazione di 7 consiglieri comunali

 Al Sindaco del Comune di Lipari

E,p.c. Al Segretario Generale

Oggetto: interrogazione sul ripristino delle infrastrutture portuali danneggiate nelle Isole Eolie e richiesta d'intervento 

Tra il 17 e il 18 gennaio, una violenta mareggiata ha causato ingenti danni a diverse strutture portuali delle Isole Eolie.

In particolare:

Ad Alicudi e Stromboli, il grigliato del pontile destinato agli aliscafi è stato completamente distrutto.

A Lipari, il pontile degli aliscafi ha subito gravi danni, con la rottura delle griglie e della tettoia in più punti.

A Vulcano, persistono notevoli difficoltà per l’ormeggio degli aliscafi: i respingenti risultano ancora inutilizzabili, così come le recinzioni circostanti. Attualmente, i mezzi veloci attraccano in radice, condividendo la postazione di ormeggio con le navi, con conseguenti ritardi sulle corse programmate. Inoltre, il secondo ormeggio delle navi è stato interdetto dall’Autorità Marittima a causa dei danni subiti.

A Filicudi, la banchina del porto principale è stata completamente interdetta poiché la pavimentazione è stata compromessa. Tuttavia, il tratto in radice, compreso il dente di attracco appositamente realizzato per consentire l’ormeggio delle navi affiancate, è rimasto intatto. Di conseguenza, le operazioni dei mezzi di linea sono attualmente dirottate su Filicudi Pecorini, con notevoli difficoltà logistiche, soprattutto per il trasporto di merci e per il raggiungimento degli altri centri dell’isola, considerando anche lo stato precario della viabilità stradale.

In aggiunta, il pontile degli aliscafi a Filicudi Pecorini versa in condizioni critiche e, ad oggi, non è stato adottato alcun provvedimento risolutivo. Si corre pertanto il rischio che lo scalo venga omesso o addirittura interdetto, poiché i vecchi respingenti, ormai inadeguati, potrebbero cedere sotto la forza della risacca.

Se da un lato gli interventi di ripristino sono stati tempestivamente eseguiti negli scali di Alicudi e Stromboli, nulla è stato ancora fatto per Vulcano e Filicudi, con conseguenti ritardi, disagi e un generale aggravamento della già critica situazione dei trasporti nell’arcipelago.

Alla luce di quanto esposto, chiediamo all’Amministrazione comunale di fornire risposte in merito ai seguenti punti:

1. Quali sono i tempi previsti per l’avvio dei lavori di ripristino ancora in sospeso?

2. Nel caso specifico di Filicudi Porto, di sollecitare l’Autorità Marittima affinché valuti la possibilità di revocare, almeno parzialmente, l’interdizione della banchina. Ciò consentirebbe, in attesa degli interventi di ripristino, l’ormeggio della nave di linea in determinati giorni della settimana, sfruttando la porzione di banchina a radice ancora agibile, come dimostrato dalle prove di ormeggio effettuate durante i più recenti lavori di adeguamento.

Restiamo in attesa di un riscontro e confidiamo in un tempestivo intervento per la risoluzione delle criticità segnalate.

Si richiede risposta scritta.

I Consiglieri Comunali ‎

ORTO , IACONO, DANTE, SANTAMARIA, PORTELLI, RIFICI, SABATINI

Ci lascia Patrizia Calderone: aveva 58 anni


 

C.S. Lipari, una storia tinte rosso - blu: Una formazione

 

In alto da sx :Bongiovanni, Barrica, Li Donni N., Cristiano, Bellinghieri, Portovenero

In basso: Lo Schiavo G., Beninati, Tripi, Cataliotti S. ,Lumia

Questa squadra venne aggredita a Bronte


Il carnevale alle Eolie - 1° puntata: Gli anni Cinquanta a cura di Giuseppe La Greca

 Premessa

L’idea di questo breve lavoro nasce a seguito di alcune ricerche condotte sul Notiziario delle Isole Eolie per conto dell’amico Vito Ailara, del Centro Studi di Ustica.

Gli anni Cinquanta

Il primo articolo che si può leggere è sul Notiziario delle Isole Eolie del 16 marzo del 1956. Il carnevale viene raccontato in due momenti fondamentali, la sfilata delle maschere dei bambini e la serata danzante nell’ampia sala dell’ex Cinema Eolo (Oggi supermercato in via Maggiore), condotto da Giovannino Bonica. Si danzava in tutte e tre le serate del Carnevale. Nel corso della serata si era esibita – come si può leggere nell’articolo - La virtuosa e acrobatica Orchestra Cubana, integrata da un altro abile complesso di legni e ottoni, ha profuso ritmi frenetici o lenti, dal moderno cha-cha-cha, al crepuscolare e intramontabile Caminito dei nostri anni verdi. Alcune ditte eoliani avevano sponsorizzato la serata offrendo premi e regali ai partecipanti; alcuni premi erano stati assegnati alle migliori maschere: la piccola Maria Carnevale, gnomo incantevole e incantato. Il giovane Emanuele Carnevale, elegantissimo Zorro alla Douglas Fairbanks, primo premio per la migliore maschera tra bambini, Giorgio Capone, secondo premio nell’allegoria della Notte. Silvio Natale terzo premio nelle perfette sembianze di un’agile scimmia. La piccola Firmina Mezzapica o Reginetta o Fatina, comunque primo premio tra le mascherine in gara tra le bimbe. La bella e florida Rosalinda Fiorentino nelle vaporose pieghe di tulle di Prima Ballerina d’Opera, in coppia con la piccola Egle Siracusa anch’essa elegantemente abbigliata nella stessa foggia. Il piccolo Salvatore Jacono curato e timido Mefistofele in pregiato panno Lenci, primo premio tra le mascherine dei bimbi. Annagrazia Jacono, minuscola e vispa incarnazione della Musica, secondo premio tra le bimbe. La piccola Pupa Lombardo, la migliore tra tutte le maschere presenti a Corte, nei raffinati e accurati panni di un Cavaliere della Rosa dell’Ordine della Giarrettiera. E Anna Carnevale, romantico torero dagli immensi occhi limpidi, secondo premio perché seconda migliore maschera. La serata si era conclusa con la premiazione di Mister Carnevale 1956 nella persona del buon Santi Zanca (Santazzu o Baffuni), premiato con una pregevole e artistica coppa del Municipio di Lipari e la parallela elezione di Miss Carnevale, nella semplice e avvenente grazia di Immacolata Famularo eletta tra le altrettanto belle Pina Jacono, Vannina Longo, Rosetta Restuccia, Eriana Rodriquez, Giuseppina Mollica e Annamaria Scarcella. Per favorire l’afflusso dei partecipanti erano state programmate delle corse speciali per raggiungere il centro dalle frazioni.

L’anno successivo, nel 1957, il notiziario riporta una breve cronaca delle giornate. Le serate al cinema Eolo erano state presentate da Leonida Bongiorno, spirito audace e geniale perfettamente in carattere con le nostra vulcanica terra. Per iniziativa del rag. Pino La Cava rappresentante esclusivo per le Eolie della nota ditta di dolciumi Fidass-Divano è stato messo in palio, per la migliore maschera un allegrissimo uovo pasquale offerto dalla Ditta suddetta. È risultata vincitrice la signora Angela Lumia. Una timida Butterfly dagli occhi neri e profondi, dal sorriso dolce ed incerto. Analoga iniziativa si era svolta a Canneto, nei locali del Cinema Ideal.

Nel corso del 1958 la cronaca racconta le giornate conclusive, che si concentra lungo il corso principale di Lipari: (…) Per le vie e per le piazze abbiamo visto passare delle belle maschere molto curate in tutti i particolari come la “Signora delle Camelie”, la “Madama Butterfly”, soldati dell’antica Roma, pellirossa, arabi, paggetti, signori dell’800. Ecc., le cronache raccontano di un corso Vittorio Emanuele gremito di gente. Lo spettacolo più divertente certamente era dato dalle persone in maschera che non volevano farsi riconoscere e da quelli che cercavano ad ogni costo d’identificare i primi riuscendovi molto difficilmente. Al cinema Eolo si era tenuto il Gran Festival delle Maschere 1958, condotto da Leonida Bongiorno. Nel corso della serata si erano alternate l’Orchestra “Cubana” e l'Orchestra “Armonia”; si era, infine esibito il rag. Antonucci che aveva presentato una sua canzone dal titolo “Lipari” eseguita dall’orchestra del maestro Ruggero e dal giovane cantante Italo Pajno, ha riportato vivissimo successo.

L’articolo del 1959, pur rimpiangendo il bel tempo andato, non raccontava nulla di carnevali precedenti al 1956. (…) Le persone più anziane, nel parlare di cose passare dicono che anche il Carnevale di oggi non è più quello di una volta e sicuramente hanno delle valide ragioni. Nel corso delle serate c’erano state due novità: due sfilate, una organizzata dalla Gioventù Maschile e Femminile di Az. Cattolica ed una organizzata dal C.S. Lipari. Quella della Gioventù di Az. Cattolica iniziava con lunghe ali di mascherine, continuava con un artistico carrettino siciliano sormontato da un gigantesco carnevale che ha richiesto il lavoro di lunghi giorni e finiva con il complesso “La Racchia” che con i più svariati strumenti non musicale accordava marce vecchie e nuove. Quello del Centro Sportivo Lipari invece, prendendo spunto dalla partita di calcio perduta a Montagnareale la domenica precedente a 3 e 1, era formato da molti giocatori in maschera, da alcuni cartelloni con caricature e da una cassa funebre su cui, per l’intera estensione era disegnato un dirigente con tre palloni sullo stomaco. Ambedue le sfilate in orario diverso, ha raccolto per le vie cittadine molte altre maschere e moltissimo pubblico. Nel corso delle sera il veglione al Cinema Eolo che aveva visto l’alternarsi di diverse gruppi musicali: le orchestre di Bartolo Ruggiero, Enrico Cullotta e Renato Villanti, hanno allietato le tre serate di domenica, lunedì e martedì con le loro melodie e con i loro ritmi.

P.s. Le immagini sono tratte dagli articoli pubblicati dal Notiziario delle Isole Eolie

Regione, governo Schifani nomina i nuovi dirigenti generali: cinque nuovi ingressi

Cinque nuovi ingressi e altrettante rotazioni, oltre a sette confermati: il governo Schifani ha proceduto nella seduta di oggi della giunta regionale a nominare i dirigenti generali dei 17 dipartimenti in scadenza e per i quali lo scorso 24 gennaio erano stati pubblicati gli atti di interpello per il conferimento degli incarichi. Applicata, così come aveva già anticipato il presidente della Regione nei giorni scorsi, la direttiva dell’Anac che prevede una durata massima di cinque anni per gli incarichi dirigenziali nelle aree ad elevato rischio corruttivo, a eccezione di quelli che si occupano di calamità naturali per i quali è prevista una deroga di 18 mesi. Un principio, quello della rotazione, introdotto già da una delibera del 26 gennaio 2017 e che la giunta ha confermato lo scorso 30 gennaio, aggiornando il Piano integrato di attività e organizzazione per il prossimo triennio.


Alla Protezione civile resta Salvo Cocina, così come alla Programmazione prosegue Vincenzo Falgares. Alle Attività Produttive arriva Dario Cartabellotta che lascia l’Agricoltura. Ai Beni culturali continuerà il suo lavoro Mario La Rocca. Così come Silvio Cuffaro alle Finanze, Vitalba Vaccaro all’Autorità per l’innovazione tecnologica e Letizia Di Liberti alla Famiglia e politiche sociali.

Cambio alla Funzione Pubblica dove arriva Salvatrice Rizzo. Conferma per Salvo Taormina alle Autonomie locali. New entry alla Formazione professionale per Rossana Signorino e all’Istruzione per Carmelo Ricciardo. Turn over anche all’Agricoltura dove arriva Fulvio Bellomo che lascia lo Sviluppo rurale ad Alberto Pulizzi. Alla Pesca al posto di Pulizzi va Giovanni Cucchiara. All’Ambiente va Rino Beringheli che lascia l’Urbanistica a Beppe Battaglia. Infine, il nuovo comandante del Corpo forestale per la prima volta sarà una donna, Dorotea Di Trapani.

Oggi, 15 febbraio: Santi Faustino e Giovita

MARTIRI
I Ss. Faustino e Giovita nacquero a Brescia da nobile famiglia, e fin dalla più tenera età furono educati cristianamente. Durante la persecuzione di Adriano, si consacrarono alla visita ed al conforto dei confessori della fede cristiana. In premio della loro costanza in questo apostolato, Apollonio, allora vescovo della città, li ammise agli ordini sacri: Faustino fu fatto sacerdote e Giovita diacono.

Dopo la consacrazione i santi fratelli raddoppiarono lo zelo e procurarono ai prigionieri, oltre che la parola di conforto, la grazia dei Ss. Sacramenti.

In pari tempo si dedicarono alla predicazione ottenendo abbondante frutto di conversioni. Ma tanto zelo non poteva restare a lungo nascosto: un certo Giuliano li denunziò e li fece arrestare.

Condotti dinanzi ad Adriano imperatore, di passaggio in quei giorni per Brescia, furono invitati a sacrificare agli dèi dell'impero.

— Noi giammai sacrificheremo ai vostri dèi bugiardi, perchè uno solo è il Dio vero: Gesù Cristo il quale si fece uomo e mori sulla croce per la nostra salvezza! — risposero con coraggio.

— Ed io vi costringerò colle torture — disse l'imperatore.

— E noi non vogliamo offendere il nostro Dio con simile atto di idolatria!

— Io vi farò scorticare vivi, vi taglierò le mani se non getterete una manata d'incenso sul turibolo del tempio; vi taglierò la lingua se non griderete « Evviva gli da dell'impero! » e poi vi butterò alle fiere!

— Ma noi non ti ubbidiremo ugualmente! Le tue minacce, o imperatore, non ci fanno tremare, perché. senza il permesso del nostro Dio, non ci puoi torcere un sol capello!

Adriano, viste inutili le minacce, li condannò alle fiere.

— Oh, quanto dolce ì il patire e morire per il Signore! — cantavano i santi fratelli mentre venivano condotti al circo.

Furono dati in pasto alle fiere. Queste uscirono saltelloni con alti ruggiti, ma giunti vicine ai due Santi, si accovacciarono ai loro piedi lambendoli dolcemente. A nulla valsero le urla, le istigazioni dei domatori e del popolo, a nulla valse il prolungato digiuno delle belve: non era ancora scoccata l'ora di Dio.

Tratti fuori dal circo, furono tradotti a Milano e da Milano a Roma; quindi a Napoli, sempre fatti segno al ludibrio della plebaglia e assoggettati a tormenti d'ogni specie. Ma gli invitti confessori di Cristo pregavano e tacevano, e il Signore dava loro la forza per resistere e vincere.

Da Napoli furono rimandati a Brescia, ove si compi il loro lungo martirio, colla decapitazione.

PRATICA. Impariamo a professare la nostra fede senza rispetto umano.

PREGHIERA. O Signore, pei meriti dei tuoi santi martiri Faustino e Giovita che oggi celebriamo, concedici, te ne preghiamo, la grazia di imitare la loro costanza nel praticare senza rispetto umano la tua fede.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Brescia, santi Faustino e Giovíta, martiri, che, dopo molte lotte sostenute per la fede di Cristo, ricevettero la vittoriosa corona del martirio.

Buongiorno...così!

venerdì 14 febbraio 2025

Turismo: DMO a supporto della Regione ma servono risorse

(Comunicato) Nel corso della Borsa Internazionale del Turismo a Milano Rho, che si è chiusa martedì scorso, si è riunito il Tavolo di Coordinamento Permanente (TCP) composto dalle cinque Destination Management Organizations riconosciute dalla Regione Siciliana (West of Sicily, Madonie Targa Florio, Sicilia Centrale, Islands of Sicily e Valle dei Templi), con l’intento di rilanciare azioni comuni per il comparto turistico, a sostegno del costante impegno delle DMO e per proseguire nelle strategie di coordinamento avviate da tempo.

L’impegno assunto è di continuare a lavorare insieme a supporto della Regione Siciliana che quest’anno ha ottenuto il terzo posto nella classifica generale della reputazione turistica delle Regioni elaborato da Demoskopika che vede la Sicilia dietro Toscana e Trentino Alto Adige.

I presidenti delle DMO hanno apprezzato il grande lavoro svolto dalla Regione e sono impegnati per i loro territori con la consapevolezza che servono, comunque, adeguati strumenti normativi per mettere in campo risorse più consistenti e regolari per un settore in continua crescita, come dimostrano i numeri che l’assessore regionale Elvira Amata ha presentato nel corso della Fiera.

Allargare il numero delle DMO siciliane per coprire tutto il territorio siciliano ed in particolare le aree della Sicilia orientale è un obiettivo strategico su cui tornare a lavorare perché questo permetterebbe di valorizzare appieno le azioni previste dal Piano di Promozione della Regione e di attivare – attraverso appunto le DMO – le necessarie sinergie sui territori.

È stata, pertanto, ribadita la necessità di ottenere un maggior riconoscimento dalla Regione delle DMO, “bracci operativi” con un forte radicamento locale a diretta conoscenza delle criticità e delle peculiarità delle zone che rappresentano, per poter operare con consapevolezza sfruttando tutte le opportunità che i territori offrono.

In quest’ottica, è fondamentale mantenere vivo il confronto tra l’Assessorato al Turismo e le DMO, soprattutto nelle fasi di programmazione delle azioni di promozione quali, ad esempio, le partecipazioni alle manifestazioni fieristiche internazionali.



Mare, natura e vulcani. Le Isole Eolie in vetrina. Dalla Gazzetta del sud del 14 febbraio 2025

Un articolo di Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 14 febbraio 2021