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martedì 21 ottobre 2025

Sito Unesco delle Eolie. Nel report 2025: "Valori geologici intatti, biodiversità minacciata"

 

L’analisi "Aeolian Islands 2025 Conservation Outlook Assessment" condotta dall’UNESCO offre una fotografia a luci e ombre dello stato di conservazione delle Isole Eolie. Mentre i valori geologici e vulcanici si confermano in buono stato, cresce l’allarme per la biodiversità, sotto pressione a causa del turismo di massa e dell’inefficienza amministrativa.

Uno scenario contrastante: “Buono con alcune preoccupazioni”

Il sito patrimonio mondiale delle Isole Eolie è stato valutato con una prospettiva di conservazione “Buona con alcune preoccupazioni”. Questo giudizio riflette la situazione di stabilità dei valori geologici – alla base dell’iscrizione nel 2000 nella lista UNESCO – ma segnala una serie di criticità crescenti, in particolare sul fronte della biodiversità e della governance.

1. Valori geologici stabili e di alto valore scientifico

Il rapporto evidenzia che lo stato dei valori geologici è buono e stabile. I processi vulcanici attivi, come quelli osservabili a Stromboli e Vulcano, non sono considerati una minaccia, bensì un punto di forza: un patrimonio scientifico unico al mondo, che continua a offrire preziose informazioni sui processi geodinamici del Mediterraneo.


2. Biodiversità sotto attacco: il turismo di massa al centro delle preoccupazioni

Il nodo principale riguarda però la biodiversità. La ricchezza biologica delle Eolie, che spazia dalle specie endemiche terrestri agli ecosistemi marini, è oggi in pericolo. Il rapporto segnala un rischio molto alto legato al turismo di massa, che è altamente stagionale, disordinato, e responsabile di un forte impatto ambientale.

Specie minacciate e habitat vulnerabili

Le Isole Eolie rappresentano un "laboratorio ideale" per lo studio dell’evoluzione degli ecosistemi mediterranei. Tuttavia, questo laboratorio è messo a rischio da:

  • Specie invasive: la lucertola campestre (Podarcis siculus) e piante non autoctone come l’eucalipto stanno rapidamente soppiantando specie locali, tra cui la lucertola muraiola eoliana (Podarcis raffonei), ormai ridotta a pochi nuclei residui.

  • Ambiente marino sotto pressione: la pesca illegale, l’inquinamento da scarichi e il traffico marittimo minacciano la Pinna nobilis, il corallo rosso (Corallium rubrum), e specie protette come cetacei e tartarughe marine.

  • Avifauna in pericolo: le Eolie sono un nodo cruciale per le rotte migratorie, con oltre 260 specie di uccelli che le usano come sosta o rifugio. Tuttavia, l’espansione antropica e la mancanza di protezione di alcune aree chiave stanno riducendo gli habitat disponibili.


3. Minacce ambientali: un quadro allarmante

Il documento elenca diverse minacce ad alto rischio, che stanno alterando profondamente l’equilibrio degli ecosistemi eoliani:

  • Pesca illegale, inclusi i dispositivi FAD non regolamentati.

  • Incendi dolosi, in crescita per frequenza e gravità.

  • Inquinamento idrico, con scarichi diretti in mare e impianti di depurazione inattivi (come quello di Vulcano).

  • Traffico aereo e marittimo che impatta negativamente sulla fauna e sull’ambiente, con voli in elicottero non autorizzati e non controllati.


4. Una gestione fragile: paralisi amministrativa e promesse incompiute

Un punto critico fondamentale è la gestione del sito. Nonostante l’esistenza di un piano di conservazione, manca una struttura operativa e un coordinamento efficace tra gli enti coinvolti. Il Parco Nazionale delle Isole Eolie, previsto per legge nel 2007, non è mai stato formalmente istituito.

Conseguenze della mancanza di governance:

  • Inapplicazione delle normative: le leggi ci sono, ma mancano controlli e sanzioni efficaci.

  • Aree ecologiche strategiche non protette: siti come Strombolicchio e lo Scoglio Faraglione sono in stato di semi-abbandono.

  • Aree Marine Protette (AMP): il processo per la loro istituzione è in stallo, salvo l’iniziativa recente per un’AMP a Salina.


5. Quali prospettive per il futuro?

La valutazione 2025 delle Isole Eolie lancia un messaggio chiaro: la conservazione dei valori geologici è garantita, ma la biodiversità rischia di deteriorarsi irreversibilmente senza un cambio di rotta deciso nella gestione e nella regolamentazione del turismo e delle attività economiche locali.

Azioni urgenti raccomandate:

  • Istituire e rendere operativo il Parco Nazionale.

  • Accelerare la creazione di Aree Marine Protette.

  • Rafforzare i controlli contro pesca illegale, incendi, e traffico aereo non autorizzato.

  • Attivare gli impianti di depurazione.

  • Promuovere un turismo sostenibile e regolato.

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