Cerca nel blog
giovedì 13 luglio 2023
Auguri di...
Su "Humanities" saggio breve su "L'affondamento del Santamarina" di Giuseppe La Greca. Cenni sullo straordinario ritrovamento dell'orologio di bordo di un idrovolante tedesco
CENTRO STUDI E RICERCHE DI STORIA E PROBLEMI EOLIANI
COMUNICATO STAMPA
Per gli amanti della storia delle Isole
Eolie segnaliamo il saggio breve “L’affondamento del Santamarina” a firma di
Giuseppe La Greca, storico collaboratore del Centro Studi Eoliano, pubblicato
sulla prestigiosa rivista semestrale on-line “Humanities” dell’Università di
Messina, diretta dal Prof. Mario Bolognari.
Diamo comunicazione, preliminarmente, di
uno straordinario ritrovamento: l’orologio di bordo
dell’Idrovolante tedesco ammarato nel laghetto di Lingua nei primi giorni del
maggio 1943 (Notizia a suo tempo pubblicata dal giornalista Antonio Brundu di
Malfa).
L’orologio, asportato nei giorni
successivi all’ammaraggio ed all’abbandono del velivolo nel laghetto dell’isola
di Salina, per vie traverse era stato donato al Prof. Giuseppe Iacolino.
Successivamente era stato smarrito nel corso di lavori di ristrutturazione
dell’abitazione dello storico liparese. Il Prof. Iacolino ne aveva accennato a
Pino La Greca nel corso delle ricerche sul disastro aereo del marzo 1940
avvenuto a Stromboli (ed oggetto di un volume dal titolo “Misteri
dell’Ultimo Volo” in corso di stampa a cura della Delfino Editore di
Milano).
Nei primi giorni del mese di giugno Gianni
Iacolino rinveniva l’orologio in un deposito e memore delle discussioni del
padre con Pino segnalava il ritrovamento.
Dopo aver visionato l’oggetto, Pino, ha
immediatamente compreso che non si trattava dell’orologio dell’aereo
precipitato a Stromboli ma dell’aereo, ancor più misteriosamente, ammarato nel
laghetto di Lingua, riuscendo ad inserire l’immagine nel saggio in corso di
stampa da parte della rivista universitaria.
Dopo questa ampia digressione torniamo al
saggio, pubblicato nell’80 anniversario dell’affondamento. Nel predisporre il testo
lo storico Eoliano ha fatto un’ampia panoramica delle vicende belliche che si
sono verificate nei mari intorno alle Eolie, ed ha realizzato una ricostruzione
“minuto per minuto” dei momenti tragici dell’affondamento del Santamarina. In
collaborazione con l’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, nella persona
di Giovanni Buccigrossi, sono state fatte ulteriori approfondite ricerche
presso gli archivi di Stato e della Marina a Roma per cercare di individuare
alcuni elaborati che, almeno per il momento, sembrano perduti. Pino, infine,
tra i ricordi dei superstiti e dei parenti, ha inserito una memoria del
confinato Felice Chilanti, che si trovava a Lipari tra il 1942 e sino a tutto
l’agosto 1943.
La rivista è scaricabile gratuitamente dal
sito dell’Università di Messina.
https://cab.unime.it/journals/index.php/hum
Buona lettura.
Lipari, 12 luglio 2023
Ufficio
Stampa Centro Studi
Oggi si venera Sant'Enrico II
Incoronato da Benedetto VIII il 22 febbraio del 1014, Enrico comprese quanto gli fosse necessaria la umiltà per non prevaricare; e la cercò e l'esercitò quindi in tutti i suoi atti. Era solito dire che Iddio voleva due cose da lui: la santificazione propria ed il benessere dei sudditi: programma che il glorioso monarca svolse lodevolmente in tutta la sua vita.
Unitosi in matrimonio con S. Cunegonda, conservò nella vita coniugale la perfetta castità, tanto da poter dire, in fin di vita, ai genitori di lei: Io ve la rendo illibata come me la deste.
S. Enrico per difendere la giustizia conculcata, ebbe anche a sostenere molte guerre, con le quali rese il suo nome sempre più temuto e rispettato.
In esse riusciva sempre vittorioso: ma il santo re prima di attaccar battaglia pregava e faceva pregare i soldati. In questo modo potè scacciare dall'Italia i Greci che, alleati dei Turchi, minacciavano la stessa Roma.
Eresse a sue spese molte cattedrali, fra cui quella di Bamberga, dedicata ai Ss. Pietro e Paolo, che fu consacrata dallo stesso Pontefice di Roma; restaurò molte chiese danneggiate dagli eretici, eresse sedi vescovili, fondò orfanotrofi.
Il suo zelo si spinse tanto avanti da riuscire a convertire Stefano, re di Boemia, il quale a sua volta portò tutta quella nazione alla vera religione.
In mezzo alle terrene grandezze, S. Enrico sentiva di non essere pienamente soddisfatto, perché bramava di servire unicamente a Dio. Per questo, essendo amico del beato Riccardo, abate di Verdun, fece istanze presso di lui per poter entrare nel suo monastero. Ma l'abate, vedendo il bene che il santo re faceva ai popoli, non glielo permise: e S. Enrico inchinò riverente il capo all'ubbidienza e tornò alla reggia.
Anche nelle infermità S. Enrico benediceva Dio: così sopportò con esemplare rassegnazione la contrazione di una coscia che lo rese zoppo per tutta la vita.
Circondato dai grandi dell'impero e da molti vescovi, santamente spirò in Grône il 13 luglio del 1024.
Il suo corpo venne sepolto nella chiesa di Bamberga ed egli fu canonizzato da Eugenio III nel 1145.
PRATICA. Impariamo da questo Santo a non lasciarci assorbire completamente dagli affari terreni, ma solleviamo spesso nostro pensiero al cielo, perché il Paradiso sarà la nostra vera patria.
PREGHIERA. O Dio, che quest'oggi trasferisti il tuo beato confessore Enrico dal fastigio del terreno impero al regno eterno, ti supplichiamo umilmente che come tu, prevenendolo colla tua grazia, gli facesti superare le lusinghe del secolo, così faccia che noi resistiamo, a sua imitazione, alle attrattive del mondo e giungiamo a te con cuore puro.
MARTIROLOGIO ROMANO. Sant’Enrico, che imperatore dei Romani, si adoperò insieme alla moglie santa Cunegonda per rinnovare la vita della Chiesa e propagare la fede di Cristo in tutta l’Europa; mosso da zelo missionario, istituì molte sedi episcopali e fondò monasteri. A Grona vicino a Göttingen in Germania lasciò in questo giorno la vita.
mercoledì 12 luglio 2023
Ieri "prima" dei Pomeriggi culturali del Centro Studi con Luigi Lo Cascio
COMUNICATO
LUIGI LO CASCIO ha stregato i numerosi spettatori, leggendo brevi ed intensi estratti del suo libro STORIELLE PER GRANCHI E PER SCORPIONI ( edito da Feltrinelli, 2023) ed è riuscito con energia, competenza ed artistica maestria a dialogare con i relatori, Carlotta Marchiori, Renato Candia e Tiziana De Luca, con i quali lo scambio di riflessioni su un testo, in cui l’Io Narrante di animali ( uomini compresi ), minerali, Menti e Mondi di questo Universo dà voce e mette a nudo fragilità, paure ed aspirazioni che ci accomunano e ci dividono, ha coinvolto l’intera platea, creando un “durante ed un dopo presentazione” fatto di visi sorridenti, occhi spalancati e menti eccitate.
Non possiamo che ringraziare l’autore Luigi Lo Cascio, che ha nutrito con passione il nostro patrimonio culturale ed emotivo, in quella che si è rivelata la Prima presentazione Siciliana del suo libro, e al quale il Centro Studi ha voluto donare un Acquerello Eoliano di Paolo Mezzapica in omaggio ai 40 anni di “Un Mare di Cinema”, i relatori intervenuti per gli spunti di riflessione che hanno stimolato e contribuito alla riuscita dell’evento, la famiglia Cassarà che ha ospitato tutti in una elegante location, ed il pubblico che ci incoraggia a non mollare mai.
Stasera alle 21,00 nell’ambito della rassegna “Racconti d’Estate” dell’Associazione Magazzino di Mutuo Soccorso, nello spiazzale della Chiesa dell’Addolorata al Castello, ci sarà la proiezione “Il Signore delle Formiche” con Luigi Lo Cascio, ancora ospite di Lipari e delle nostre meravigliose Isole Eolie.
Collegamenti: L'Ansa del nostro direttore Salvatore Sarpi
Nelle Eolie le stesse, forti, preoccupazioni degli operatori turistico – economici e dei cittadini lo sono anche per i quattro sindaci che, da ieri pomeriggio, sono rimasti, praticamente, attaccati al telefono con la Regione per scongiurare “una crisi che metterà a rischio non solo il settore turistico ma anche la vita stessa dei cittadini”. Iniziative, congiunte, sono allo studio anche con gli altri sindaci delle isole minori siciliane.
"Siamo nel caos più totale - evidenzia il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo. Quelli che hanno contribuito a determinare di fatto una situazione di monopolio, sia per i collegamenti navali che per quelli veloci, qualche domanda se la dovrebbero fare. Tocca alla Regione trovare soluzioni immediate perche' siamo stanchi di subire disagi su disagi".
In una nota, a firma del presidente Christian Del Bono, Federalberghi Isole Minori Sicilia manifesta tutte le proprie preoccupazioni per la decisione di Caronte & Tourist di rescindere i contratti e lancia un appello urgente al presidente Renato Schifani e all’assessore Alessandro Aricò affinchè si trovi una soluzione. Nel definire quanto sta accadendo "l’ennesima tegola sui collegamenti marittimi navali tra le isole minori e la terra ferma" sottolinea come "si è di fronte ad una vicenda che assume contorni sempre più inquietanti e surreali, senza che i decisori politici e istituzionali riescano a offrire risposte definitive e durature.(Ansa)
Gusta le Eolie 2023: il cibo che sostiene l’ambiente marino e il territorio eoliano
L’identità territoriale e la sua sostenibilità si difendono e si valorizzano mangiando con coscienza. Questa la sintesi dell’evento centrale di Gusta le Eolie, tenutosi domenica scorsa a Lipari e riferito ad un bellissimo progetto realizzato dalla Condotta Isole Slow APS Siciliane e sostenuto da Blue Marine Foundation, in partnership con l’Istituto Scolastico Isa Conti Eller Vainicher di Lipari.
Il decimo anniversario di Gusta le Eolie è stato il più coinvolgente ed elaborato di sempre. Le precedenti edizioni, realizzate dalla condotta delle Isole Slow Siciliane, con il coordinamento di Marco Miuccio, hanno gettato le basi per l’evoluzione del progetto che ha visto coinvolti quest’anno ben 26 ristoratori provenienti da tutte le isole Eolie e soprattutto l’istituto Conti Eller Vainicher di Lipari che, tramite i propri studenti, egregiamente coordinati dalla dirigenza e dai docenti dei vari indirizzi scolastici, hanno realizzato le schede dei prodotti selezionati per il progetto, hanno effettuato interviste a pescatori e produttori agricoli eoliani e creato itinerari ecogastronomici, all’insegna della sostenibilità ambientale.
Il tema centrale di Gusta le Eolie è stato il cibo che sostiene l’ambiente marino e il territorio eoliano ed è stato fortemente ispirato dalle tematiche delle quali si occupa Blue Marine Foundation, sostenitrice di tutto il progetto.
Durante l’evento centrale di Gusta le Eolie, la presidente della condotta Daniela Tagliasacchi, insieme alla dottoressa Giulia Bernardi, project manager in Italia di Blue Marine Foundation, hanno spiegato i contenuti e gli obiettivi fondanti del progetto, alla presenza anche di studenti e docenti dell’istituto Conti Eller Vainicher di Lipari, i quali hanno allestito un’esposizione dei loro elaborati. I ristoratori, protagonisti delle pietanze Gusta le Eolie, hanno portato e fatto degustare i loro piatti ad un numeroso e qualificato pubblico che ha apprezzato e condiviso scopi e piatti del progetto.
Gusta le Eolie si inserisce all’interno di una serie di iniziative rivolte ai più piccoli e centrate sulla conservazione marina, supportate da Blue Marine Foundation alle Isole Eolie.
Maria Grazia Cucinotta testimonial del pescato siciliano: presentato spot istituzionale “Bonu è” : Il comunicato e il video
L’assessore Luca Sammartino: “Il cinema strumento efficace per ricordare ai siciliani le qualità del nostro pescato. Bisogna puntare su infrastrutture e filiera produttiva per incrementare la trasformazione nelle aziende”
Andrea Saltalamacchia è ” Summer Warrior”
Prossimo impegno per Andrea, domenica 16 luglio nella pre card del grande Galà del Maestro Mauro Samperi. il Thao Thai.
Auguri di...
Rescissione contratti navi traghetto: Preoccupazione di Federalberghi isole Sicilia e appello a Schifani e Aricò
Nozze di titanio per i coniugi Orto
Hanno festeggiato ieri i 70 anni di matrimonio, circondati dall'affetto di figli, nipoti e pronipoti, i coniugi Salvatore (Totò) e Nunziata Orto.
Hanno rinnovato il loro si, dinnanzi a don Giuseppe Mirabito, nel Santuario di Chiesa vecchia a Quattropani, nello stesso giorno in cui settanta anni fa si unirono in matrimonio.
A loro vanno i nostri più affettuosi auguri.
Si venerano oggi i Santi Ermagora e Fortunato
Per assicurare una base storica e teologica a tale rivendicazione, la fondazione della sede episcopale di Aquileia venne attribuita all'evangelista Marco, che per ordine di 2' Pietro avrebbe portato il vangelo nella regione, consacrando come primo vescovo della città Ermagora, scelto dalla locale comunità cristiana.
Nell'elaborare ai fini della propria politica ecclesiastica questa leggenda, della quale non c'è traccia fino almeno alla metà del VI sec. e che appare ormai consolidata all'epoca di Paolo Diacono (fine VIII sec.), il patriarcato recuperava e reinterpretava un'altra tradizione, i cui contorni sono per noi oggi (e forse erano già allora) assai sfuggenti.
Il nome di Ermagora è infatti indicato al primo posto (a un'altezza cronologica stimabile intorno alla metà del III sec., un'epoca che potrebbe essere storicamente accettabile) nei cataloghi di patriarchi di Aquileia; ma l'attendibilità di tali documenti, anch'essi non anteriori all'epoca carolingia, è incerta. Più antico e significativo appare semmai un altro riferimento, quello fornito dal cosiddetto Martyrologium Hieronymianum, di area veneta, nel quale al nome del martire aquileiese Fortunato è associato quello di altri due martiri, chiamati Armagero (o Armigero; 12 luglio) ed Ermogene (22 o 23 agosto); entrambi questi nomi potrebbero essere corruttele di trasmissione o varianti grafiche della forma Ermagora.
Tuttavia, nelle due notizie del martirologio il santo principale è senza dubbio Fortunato, per il quale può dirsi provato un culto autonomo già in epoca tardoantica, e non si fa menzione di un'eventuale carica vescovile esercitata da Armigero / Ermogene; sicché l'esatta fisionomia di questo antico Ermagora e l'effettiva consistenza del suo culto in epoca precarolingia appaiono per il momento imprecisabili. È stato anche ipotizzato che il nome originario del santo fosse al contrario quello di Ermogene; in questo caso, alla base della vicenda potrebbe trovarsi una traslazione ad Aquileia delle reliquie del martire Ermogene, venerato in Pannonia, la cui figura sarebbe stata reinterpretata come quella di un santo locale e associata al periodo più antico del patriarcato.
Quale che sia l'origine e lo sviluppo della tradizione precedente, la leggenda relativamente più recente di Ermagora come discepolo di Marco e protovescovo di Aquileia è l'unica rintracciabile a partire dall'età carolingia, epoca a cui pare risalire la passio del santo (BHL 38383841), nota in più redazioni. Questo testo, che non ha consistenza storica e attinge il materiale narrativo dalla topica tradizionale dei racconti di martirio, presenta il santo come grande vescovo, pastore ed evangelizzatore; la sua morte è collocata durante la persecuzione di Nerone, in conformità con le esigenze di datazione derivate dalla leggenda marciana, e al suo martirio è associato quello del diacono Fortunato, ormai in posizione subordinata.
Nelle tradizioni posteriori l'attività apostolica di Ermagora si immaginò estesa ben oltre la regione aquileiese, e si ritenne avesse interessato tutta l'area soggetta al patriarcato, e dunque anche l'Istria, il Norico, la Pannonia e varie zone dell'Italia settentrionale. Il culto del santo divenne uno dei più caratteristici dell'area venetofriulana, e tipiche di questa zona sono anche le rappresentazioni iconografiche del santo: egli è raffigurato fra l'altro, talvolta insieme a Fortunato o ad altri martiri aquileiesi, nella basilica di San Marco a Venezia, nella basilica di Aquileia (dove si trova fra l'altro un ciclo con vari episodi della vita del santo) e nella cattedrale di Udine.
martedì 11 luglio 2023
Nuova crisi nei trasporti in nave. Caronte & Tourist: "Obbligati a cessare i contratti con la Regione siciliana, dopo rigetto istanza di dissequestro"
Torrenova: In fiamme deposito di rifiuti. In azione i vigili del fuoco
In fiamme un deposito di rifiuti nel Comune di Torrenova (Me). Dopo l'allarme giunto alla centrale operativa dei vigili del fuoco di Messina sono state immediatamente inviate tre squadre dai distaccamenti VV.F. di S.Agata Militello, Patti, Mistretta ed una autobotte dalla caserma centrale. Le operazioni sono tutt'ora in corso
"Spartiti per le Eolie": Due giorni di "full immersion" in musica da camera di alto livello. Dedicata ad Andrea Magazzù la prima serata
Presso la chiesa dell’Addolorata al Castello, una piccola gemma, raccolta, accogliente e preziosa e con un’acustica perfetta, si è tenuta, nelle serate del 7 e 8 Luglio, la ormai consueta Rassegna di incontri musicali “Spartiti per le Eolie”, promossa dall’Associazione culturale Euterpe, iniziata nel 2014 e al suo nono anno consecutivo (unica interruzione nel 2021, causa Covid). L’evento è stato patrocinato dal comune di Lipari e sostenuto da Federalberghi Eolie, con la collaborazione di diverse realtà private dell’isola.
Musica da camera, ovviamente. Quest'anno, in prima serata ancora una volta Brahms nella sua intimistica riproposizione del secondo romanticismo musicale tedesco, pur sempre improntata alla severità della tradizione classica, ma accompagnata da un senso di affettiva profondità e di dolcezza poetica soprattutto nell'ultima produzione pianistica, sinfonica e cameristica. La sua cantabilità, i suoi motivi, tratti spesso da musiche popolari e poi sviluppati in un polifonismo classico strabiliante, hanno toccato il cuore di tutti.
Sono stati eseguiti il Trio in la minore per clarinetto, violoncello e pianoforte op. 114 della maturità del Maestro (nell'ordine: Salvatore Passalacqua, Livia Stanese Salvatore Gitto) e il Trio in mi bemolle maggiore per violino, corno e pianoforte op. 40 (nell'ordine: Roberta Miseferi, Gabriele Amarù e Gesualdo Coggi), scritto nel 1865 per la morte della madre dell'autore e proposto qui in ricordo dell'amico Andrea Magazzù, assiduo frequentatore delle rassegne passate, scomparso poche settimane fa, al quale è stata dedicata la serata.
Esecuzioni alle quali non possiamo fare alcun appunto, soprattutto quanto al secondo Trio: musica intima, che ha raggiunto le profondità dell'animo e lo scopo prefissatosi, corno perfetto, violino dalla tecnica sopraffina, pianoforte adeguato. In un insieme accurato e armonico. Nessuna sbavatura.
La seconda serata, più difficile e per palati più abituati all'ascolto, è iniziata con una Prima esecuzione assoluta cui hanno partecipato tutti gli strumentisti presenti: Sikané di Christian Paterniti, dedicata alle isole: composizione contemporanea, di non facile ascolto, ma, tuttavia, con diversi slanci lirici di notevole impatto.
La serata è proseguita con un monumento dell'impressionismo, Debussy, di cui sono stati eseguiti la Sonata n. 1 in re minore per violoncello e pianoforte (Stanese e Coggi) e la Premiere Rhapsodie per clarinetto e pianoforte (Passalacqua e Coggi).
La Sonata per violoncello e pianoforte è un pezzo misurato, sia nell'espressione sia nella durata: fu definita "quasi classica" dallo stesso autore e si ispira in qualche modo alle opere di Bach, con una struttura lucida e ben costruita, ma con una caratterizzazione notturna e armonie complesse, tipicamente debussiane. Il violoncello ha una parte predominante nel discorso musicale, soprattutto nella Serenata imperniata tutta sul pizzicato.
La Premiere Rhapsodie è un brano gradevole dalle sonorità pacate che, nonostante sia nato da un incarico accademico, non ha nulla dell'esercitazione; la partitura è di grande raffinatezza e, seppure conceda gli inevitabili virtuosismi all'esecutore solista, possiede una sua liricità e una grande maestria compositiva.
L'ultimo brano, il Quintetto in re maggiore per clarinetto, corno, violino, cello e pnf con tutti i concertisti all'opera, ci ha riportati ad una musica quasi contemporanea, anche se in Vaughan Williams, la cui musica è stata spesso descritta come tipicamente inglese, si notano accenti raveliani (Ravel fu suo maestro): all'apparenza familiare e banale, ma in realtà profonda e mistica, così come lirica, melodica, malinconica, nostalgica eppure senza tempo. Ascoltando Williams non si è mai del tutto sicuri se si stia ascoltando un qualcosa di molto vecchio oppure un qualcosa di molto moderno.
In ogni modo è un ascolto molto gradevole. Chi vuole approfondire, tra la sua immensa produzione, ascolti le sue lunghissime sinfonie e in particolare la nona Antartica e le Variazioni su un Tema di Thallis.
La serata, dopo i ringraziamenti del Presidente Salvatore Gitto e dopo l’intervento della Presidentessa onoraria e fondatrice di Euterpe, Anna Paternò, si è chiusa con un bis che ha riportato tutti sulla terra, coronando l'atmosfera di serenità, affabilità e amicizia che ha caratterizzato la Rassegna: il Tango dal film Scent of Wooman (Profumo di donna) con Al Pacino.
Gli esecutori, tutti di livello internazionale e dotati di curricula prestigiosi con attività che spaziano prevalentemente in Italia, ma anche in Europa, hanno fornito ad un pubblico attento, silenzioso ed entusiasta performances di tutto rilievo.
Alto livello, dunque, che fa ben sperare. Per Lipari e per le Eolie: che tornino ad essere quella culla di cultura “alta” che ha portato qui i grandi viaggiatori dell’ottocento e successivamente Celibidache e Sinopoli.
È quanto si augura l’associazione Euterpe che ama le Eolie, si impegna per chi le ama e spera di allargare la cerchia dei soci per continuare a perseguire questi obiettivi con impegno e con maggiore disponibilità di mezzi, idee e associati.
Antonio Amico
RACCONTI D'ESTATE - CINEMA IN PIAZZA, SETTIMA PROIEZIONE "IL SIGNORE DELLE FORMICHE". PRESENTE L'ATTORE LUIGI LO CASCIO.
Amelio racconta senza giudicare, ricostruisce minuziosamente la società degli anni Sessanta come se fosse il terrario delle formiche di Aldo Braibanti, poeta, drammaturgo, mirmecologo, ex partigiano, ex dirigente comunista condannato per plagio in pieno Sessantotto. Si scriveva plagio ma si leggeva omosessualità nel perbenismo dei piccoloborghesi, che pensava di risolvere le “malattie” dei propri figli curandoli a botte di elettroshock.
Luigi Lo Cascio si trova, ancora una volta, a interpretare personaggi intensi che mostrano una determinazione fuori dal comune.
Auguri di...
I ringraziamenti delle famiglie Ben Salah e Lamouchi alla comunità eoliana
Le famiglie Ben Salah e Lamouchi ringraziano, sentitamente, tutta la comunità eoliana per l'amore e il sostegno, mostrato in questi giorni di dolore per la perdita del nostro caro Peppe.
Sarete per sempre la sua seconda famiglia ,certi che mancherà a voi quanto a noi .
Lipari, appello all'Unesco per estensione riconoscimento del Patrimonio dell’Umanità ai valori biologici delle isole.
Venerdì 7 luglio si è conclusa la “4th International Conference on Island Biology”, dopo una settimana di intenso lavoro e di confronto scientifico che ha visto la partecipazione di oltre 200 ricercatori e studiosi provenienti da 50 paesi diversi. Molti tra i partecipanti non conoscevano le Eolie, e tra questi figurano docenti universitari che si relazionano annualmente con centinaia di studenti e che spesso li accompagnano in stage e viaggi formativi sul campo. In termini di promozione del territorio, possiamo pertanto ritenere lo sforzo organizzativo un “investimento” a medio e lungo termine, perché l’arcipelago – per citare le parole del presidente della Society of Island Biology, il professor José Maria Fernandez-Palacios – è oggi finalmente rappresentato nella “mappa della comunità scientifica internazionale”.
Ma la nostra soddisfazione va oltre questo dato. I partecipanti hanno potuto apprezzare la complessità e la ricchezza del patrimonio ambientale e biologico delle Eolie, condividendo la necessità di una sua opportuna tutela e valorizzazione. A conclusione della conferenza, hanno unanimemente sottoscritto un appello all’UNESCO perché estenda il riconoscimento del Patrimonio dell’Umanità ai valori biologici delle isole, e al governo nazionale, a quello regionale e alle amministrazioni locali affinché venga ripreso il percorso per l’istituzione del Parco Nazionale terrestre e marino previsto dalla legge 222 del 2007. Esperienze ed esempi su scala globale, ampiamente discussi durante la conferenza (gli abstract sono scaricabili dal sito islandbiology.com), mostrano infatti come le isole rappresentino contesti di grande pregio ma anche estremamente fragili, dove qualsiasi azione di conservazione deve essere frutto di ampia condivisione e supportata da adeguate risorse, perché tutela e valorizzazione devono costituire due binari paralleli affinché le politiche e le strategie ambientali siano realmente efficaci.
In questo senso, riveste notevole interesse la proposta che il professor Alessandro Chiarucci, docente dell’Università “Alma Mater” di Bologna e presidente della Società Botanica Italiana, ha avanzato all’amministrazione comunale in merito alla possibile creazione di un “Centro permanente per la Biodiversità e per lo Sviluppo sostenibile” a carattere interdisciplinare, che potrebbe costituire un’opportunità di crescita per il territorio in termini di offerta culturale e formativa, anche grazie ai fondi PNRR in dotazione all’asse Biodiversità.
Siamo giunti al momento dei ringraziamenti, che non sono di rito ma sinceri, perché un evento tanto vasto e complesso non sarebbe mai riuscito senza il contributo di tutti quelli che hanno creduto nell’ambiziosa scommessa di portare per la prima volta la conferenza SIB nel Mediterraneo e nel nostro Paese. Innanzitutto siamo grati al Comune di Lipari e al Parco Archeologico per il patrocinio concesso all’iniziativa, e in particolare al sindaco Gullo per la sua apprezzata presenza nelle fasi-chiave del convegno; Federalberghi e il presidente Del Bono hanno costituito un supporto indispensabile, così come la professionalità e la grande disponibilità dei proprietari e del personale degli hotel Aktea e Gattopardo, dove sono state tenute le sessioni parallele a quella allestita presso il Palacongressi; la ditta di Giovanni Mollica ha fornito l’assistenza tecnica in questa sede, ma è soprattutto alla ditta di Giovanna Manfrè che rivolgiamo un sentito ringraziamento, per essersi adoperata con straordinaria generosità nel restituire il decoro necessario a una sala purtroppo da tempo trascurata; la ditta Format ha assecondato svariate esigenze, spesso segnate da una tempistica stringente; il Turmalin ha offerto una magnifica cornice e una calorosa accoglienza alla cena sociale; “Aliante”, “Paloma” e “Ulisse” hanno traghettato i partecipanti alla scoperta delle isole, mentre le ditte Bongiorno e Megaservice hanno assolto lo stesso compito via terra; al sig. Bartolo Cincotta siamo particolarmente grati per la preziosa assistenza prestata a un escursionista in difficoltà. Infine, grazie allo staff che ha collaborato e affiancato Nesos nell’organizzazione e nella gestione dell’evento: Francesco Allegrino, Claudia Corti, Simone Fattorini, Riccardo Guarino, Luana La Fauci, Salvatore Pasta, Sara Petracchini, Claudia Speciale.
A ottobre organizzeremo un altro incontro internazionale, e nel frattempo molte altre cose, perché c’è molto lavoro da fare in queste e per queste splendide isole.
Associazione NESOS



Nas alle Eolie: provvedimenti di chiusura/ sospensione, denunce, sanzioni e sequestro alimenti
Con il supporto di personale delle stazioni carabinieri di Lipari e Salina sono state effettuate numerose ispezioni che hanno determinato l’accertamento di 7 irregolarità prevalentemente amministrative, a seguito delle quali sono stati segnalati alle autorità giudiziaria e sanitaria 6 operatori di settore, tra cui un ristoratore e contestate oltre 6 sanzioni per un valore complessivo di 8.500 euro.
Nel corso dei controlli sono stati sequestrati oltre 10 kg di alimenti non idonei al consumo, eseguendo provvedimenti di chiusura/sospensione di 3 imprese commerciali irregolari.
Oggi si venera San Benedetto da Norcia
Allora ii nostro Santo si ritirò nuovamente nella solitudine, e accorrendo a lui gran numero di discepoli, dovette costruire dodici monasteri. Si trasferì poi a Montecassino, ove, abbattuta la statua di Apollo, fondò quel celebre monastero, meraviglia di bellezza e di arte, da cui partirono i primi apostoli benedettini. Qui creò la sua nota regola nella quale si organizzava nei minimi particolari la vita dei monaci all'interno di una "corale", questa filosofia dava nuova ed autorevole sistemazione alla complessa, ma spesso vaga e imprecisa, precettistica monastica precedente. I concetti principali erano due stabilitas loci (l'obbligo di risiedere per tutta la vita nello stesso monastero) e la conversatio(la buona condotta morale, la pietà reciproca e l'obbedienza all'abate), il "padre amoroso" (il nome deriva proprio dal siriaco abba, "padre") mai chiamato superiore, e cardine di una famiglia ben ordinata che scandisce il tempo nelle varie occupazioni della giornata durante la quale la preghiera e il lavoro si alternano nel segno del motto ora et labora ("prega e lavora").
S. Benedetto fu dotato da Dio del dono della profezia: predisse. tra l'altro le gesta e il tempo della morte a Totila, re del Goti. Pochi mesi prima predisse la propria morte: sei giorni innanzi si fece aprire il sepolcro; il sesto giorno, portatosi in chiesa a ricevervi l'eucarestia, spirò tra le braccia dei suoi monaci. La sua anima fu vista salire al cielo su un fulgore di luci mentre un uomo diceva: «Questa è la via per cui Benedetto ascende al cielo ». Aveva oltre sessanta anni.
« S. Benedetto, scrive D. Guéranger, è il padre dell'Europa perché egli per mezzo dei suoi figli numerosi come le stelle del cielo e l'arena del mare, ha rialzato gli avanzi della società romana, schiacciata sotto l'invasione dei barbari; ha presieduto allo stabilimento del diritto pubblico e privato delle nazioni, ha portato il Vangelo e la civiltà nell'Inghilterra, nella Germania, tra i popoli del Nord e perfino tra gli Slavi; ha distrutto la schiavitù, insegnata l'agricoltura e salvato infine il deposito delle lettere e delle arti dal naufragio che sembrava inghiottirle senza speranza di salvezza ».
Tanto fu grande il suo spirito di mortificazione ed estrema e delicata la sua purezza, che non esitò a ravvolgersi tra le spine per vincere una violenta tentazione.
Grandissima fu la sua prudenza di legislatore e di direttore di anime: egli è uno dei quattro grandi patriarchi d'Occidente e le sue regole sono tutt'ora adottate e seguite da molte famiglie religiose.
L'ordine religioso fondato da S. Benedetto si estese in tutto il mondo, e diede un numero grandissimo di santi, papi, vescovi e personaggi illustri. Tra i santi benedettini più celebri si annoverano S. Mauro Abate e S. Placido Martire, S. Willibrodo, S. Vifrido, S. Ruberto, S. Bonifazio, S. Gregorio Magno, S. Agostino di Canterbury, per non dire di tanti altri.
PRATICA. Da questo Santo impariamo la prontezza e l'estrema decisione nello scacciare le tentazioni.
PREGHIERA. Deh! Signore, ci renda accetti l'intercessione del San Benedetto, affinché quello che non possiamo con i nostri meriti, lo conseguiamo per il suo patrocinio
lunedì 10 luglio 2023
Pesca, Maria Grazia Cucinotta testimonial di uno spot sulle qualità del pescato siciliano. Mercoledì 12 conferenza stampa all’Ars con l’attrice
L’attrice siciliana Maria Grazia Cucinotta protagonista di uno spot istituzionale per promuovere il pescato siciliano. L’iniziativa, voluta dall’assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca mediterranea - dipartimento Pesca, nell’ambito di una serie di azioni volte a valorizzare il settore, sarà presentata in conferenza stampa mercoledì 12 luglio alle ore 10.30 nella Sala Rossa di Palazzo dei Normanni, a Palermo.
Hanno impiegato 19 anni ....ma ora non c'è più il segnale che "manteneva" gli aliscafi a Marina Corta
A sollevare la questione sul nostro giornale era stato, nei giorni scorsi, Marco Giaquinta