Venerdì 7 luglio si è conclusa la “4th International Conference on Island Biology”, dopo una settimana di intenso lavoro e di confronto scientifico che ha visto la partecipazione di oltre 200 ricercatori e studiosi provenienti da 50 paesi diversi. Molti tra i partecipanti non conoscevano le Eolie, e tra questi figurano docenti universitari che si relazionano annualmente con centinaia di studenti e che spesso li accompagnano in stage e viaggi formativi sul campo. In termini di promozione del territorio, possiamo pertanto ritenere lo sforzo organizzativo un “investimento” a medio e lungo termine, perché l’arcipelago – per citare le parole del presidente della Society of Island Biology, il professor José Maria Fernandez-Palacios – è oggi finalmente rappresentato nella “mappa della comunità scientifica internazionale”.
Ma la nostra soddisfazione va oltre questo dato. I partecipanti hanno potuto apprezzare la complessità e la ricchezza del patrimonio ambientale e biologico delle Eolie, condividendo la necessità di una sua opportuna tutela e valorizzazione. A conclusione della conferenza, hanno unanimemente sottoscritto un appello all’UNESCO perché estenda il riconoscimento del Patrimonio dell’Umanità ai valori biologici delle isole, e al governo nazionale, a quello regionale e alle amministrazioni locali affinché venga ripreso il percorso per l’istituzione del Parco Nazionale terrestre e marino previsto dalla legge 222 del 2007. Esperienze ed esempi su scala globale, ampiamente discussi durante la conferenza (gli abstract sono scaricabili dal sito islandbiology.com), mostrano infatti come le isole rappresentino contesti di grande pregio ma anche estremamente fragili, dove qualsiasi azione di conservazione deve essere frutto di ampia condivisione e supportata da adeguate risorse, perché tutela e valorizzazione devono costituire due binari paralleli affinché le politiche e le strategie ambientali siano realmente efficaci.
In questo senso, riveste notevole interesse la proposta che il professor Alessandro Chiarucci, docente dell’Università “Alma Mater” di Bologna e presidente della Società Botanica Italiana, ha avanzato all’amministrazione comunale in merito alla possibile creazione di un “Centro permanente per la Biodiversità e per lo Sviluppo sostenibile” a carattere interdisciplinare, che potrebbe costituire un’opportunità di crescita per il territorio in termini di offerta culturale e formativa, anche grazie ai fondi PNRR in dotazione all’asse Biodiversità.
Siamo giunti al momento dei ringraziamenti, che non sono di rito ma sinceri, perché un evento tanto vasto e complesso non sarebbe mai riuscito senza il contributo di tutti quelli che hanno creduto nell’ambiziosa scommessa di portare per la prima volta la conferenza SIB nel Mediterraneo e nel nostro Paese. Innanzitutto siamo grati al Comune di Lipari e al Parco Archeologico per il patrocinio concesso all’iniziativa, e in particolare al sindaco Gullo per la sua apprezzata presenza nelle fasi-chiave del convegno; Federalberghi e il presidente Del Bono hanno costituito un supporto indispensabile, così come la professionalità e la grande disponibilità dei proprietari e del personale degli hotel Aktea e Gattopardo, dove sono state tenute le sessioni parallele a quella allestita presso il Palacongressi; la ditta di Giovanni Mollica ha fornito l’assistenza tecnica in questa sede, ma è soprattutto alla ditta di Giovanna Manfrè che rivolgiamo un sentito ringraziamento, per essersi adoperata con straordinaria generosità nel restituire il decoro necessario a una sala purtroppo da tempo trascurata; la ditta Format ha assecondato svariate esigenze, spesso segnate da una tempistica stringente; il Turmalin ha offerto una magnifica cornice e una calorosa accoglienza alla cena sociale; “Aliante”, “Paloma” e “Ulisse” hanno traghettato i partecipanti alla scoperta delle isole, mentre le ditte Bongiorno e Megaservice hanno assolto lo stesso compito via terra; al sig. Bartolo Cincotta siamo particolarmente grati per la preziosa assistenza prestata a un escursionista in difficoltà. Infine, grazie allo staff che ha collaborato e affiancato Nesos nell’organizzazione e nella gestione dell’evento: Francesco Allegrino, Claudia Corti, Simone Fattorini, Riccardo Guarino, Luana La Fauci, Salvatore Pasta, Sara Petracchini, Claudia Speciale.
A ottobre organizzeremo un altro incontro internazionale, e nel frattempo molte altre cose, perché c’è molto lavoro da fare in queste e per queste splendide isole.
Associazione NESOS
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