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martedì 19 agosto 2025

E' deceduto il professor Angelo Raffa: protagonista della vita socio - politico - culturale delle Eolie. Il ricordo di Pino La Greca

E' deceduto a Messina il professor Angelo Raffa, aveva 84 anni. 

Angelo è stato un protagonista negli anni 70 - 80 della vita socio - politico - culturale delle Eolie. 

Alla figlia Elvi e ai familiari tutti le sentite condoglianze della famiglia Sarpi e di Eolienews

IL RICORDO DI PINO LA GRECA

Caro Angelo,

che brutto risveglio questa mattina, con la notizia della tua scomparsa.

Proprio ieri leggevo un tuo lavoro sulla storia di Lipari, la nostra storia, per un contributo sul periodo medievale.

Cosa dire? Cosa pensare?

Tante cose si affollano alla mente, ricordi su ricordi. Per me, come per tanti altri della mia età, sei stato un punto di riferimento fondamentale, una persona con cui confrontarsi in qualsiasi occasione per qualsiasi problematica.

Ma le nuove generazioni che sanno di te? Poco o nulla.

A partire dalla fine degli anni Sessanta e per alcuni decenni sei stato un punto di riferimento per chi ha fatto Politica a Lipari, prima nel Partito Socialista e poi fra gli Indipendenti di Sinistra, dentro e fuori dal consiglio comunale, fra i tanti amo ricordato Nicola Biviano.

Come dimenticare le tue battaglie per la preservazione dell’Ambiente che hanno anticipano di un decennio le denunce di Gin Racheli nel suo “andar per isole”, le lotte di Italia Nostra, Legambiente, ed altre associazioni che si sono occupate della tutela dell’ambiente delle isole Eolie. I tuoi studi economici sulla isole Eolie.

Come dimenticare le tue battaglie per l’approvazione del Piano di Fabbricazione e del Piano Regolatore Generale delle isole Eolie mentre nelle isole di Vulcano, Stromboli, Panarea si concedevano autorizzazione per cementificare i litorali: basta confrontare le foto degli anni 40-50 con quelle degli anni 70-80 per comprendere quello che stava succedendo.

Ti sei battuto in tutte le occasioni, anche di fronte a tentativi di intimidazione. Sei stato un esempio per tanti di noi che ti hanno seguito, raccogliendo il testimone negli anni Novanta.

Hai pubblicato pochi libri, mai hai scritto tantissimo di riviste e pubblicazioni di alto valore storico e scientifico. Hai dato un contributo fondamentale alla storia delle isole Eolie con la riscoperta di tantissimi scritti ed autori del Cinquecento, Seicento e Settecento. Grazie per le tante conferenze nelle quali hai regalato pagine indimenticabili delle nostra lunga storia umana.

A metà degli anni novanta sei stato l’animatore delle poche, ma uniche e straordinarie, edizioni di “Festadimaggio” con Michele Giacomantonio e l’amministrazione di cui ho fatto parte. Mostre ed iniziative di livello internazionale, mai più riviste su questo territorio.

Come dimenticare il tuo sostegno agli inizi della mia attività di storico, le presentazioni al Centro Studi, insieme al professore Iacolino.

So che ogni volta che passerò da marina lunga di fronte casa tua, ti rivedrò mentre parliamo e chiacchieriamo di storia e politica.

Fa buon viaggio caro Angelo, io, seguendo il tuo esempio, spero di riuscire a fare la mia parte per ricordare il nostro passato.

PINO LA GRECA

Scrivevamo così...oggi...lo scorso anno.


 


 

Oggi, 19 agosto: San Giovanni Eudes

Giovanni nacque il 14 novembre 1601 da pia e modesta famiglia a Ri, un villaggio vicino ad Argentan nella Normandia. Fin da giovinetto diede prova di grande virtù e di profonda pietà, dimostrando una particolar devozione alla SS. Eucarestia ed a Maria Vergine.
Alunno dei Gesuiti nel collegio di Caen, compì brillantemente gli studi di Lettere e di Filosofia, dai Padri Gesuiti di Caen, ricevendone una solida formazione umana e spirituale. II 25 marzo 1623, entrò a far parte della Congregazione dell'Oratorio: venne ordinato sacerdote il 20 dicembre 1625; fu discepolo del cardinale Pierre de Bérulle e iniziò la sua attività pastorale dedicandosi alla cura degli appestati e alle missioni popolari. Ebbe fama di grande predicatore.

Fondò nel 1641 la Congregazione di Nostra Signora della Carità del Rifugio, un istituto religioso femminile destinato al recupero delle prostitute in cerca di redenzione: l'Ordine ottenne l'approvazione di papa Alessandro VII il 2 gennaio 1666.
Consacrato sacerdote a Parigi, incominciò subito a esercitare con zelo il suo apostolato, da essere definito dal celebre Padre Olier di San Sulpizio: « La rarità del suo secolo ».
Si dedicò quindi alle missioni e percorse la Normandia, una parte della Bretagna, la Borgogna, la Piccardia, la Sciampagna, la Brie, riportando ovunque grandissimi frutti.

Con l'approvazione del cardinale Richelieu, nel 1643 Giovanni Eudes abbandonò l'Oratorio e decise di dedicarsi alla formazione del clero secondo i dettami del Concilio di Trento: a tale scopo, il 25 marzo 1643 fondò a Caen la Congregazione di Gesù e Maria, una società di vita apostolica destinata particolarmente alla direzione dei seminari e alle missioni parrocchiali; nel 1674, la congregazione ottenne la particolare protezione di papa Clemente X.

Si fece promotore e diffusore della devozione ai Sacri cuori (in onore dei quali nel 1637 scrisse il libello "La vita e il regno di Gesù") e compose l'ufficio liturgico delle messe per le feste del Cuore Immacolato di Maria (celebrata per la prima volta nel 1648) e del Sacro Cuore di Gesù (1672). Dopo vent'anni di oratorio, ispirato dal Signore, fondò, assieme a cinque suoi compagni, la « Congregazione dei Sacerdoti di Gesù e di Maria » per la formazione dei chierici. Scopo della sua Congregazione è la direzione dei Seminari, le missioni al popolo e gli esercizi al clero. Diede ancora vita ad altre sante istituzioni, quali l'Ordine di Nostra Signora della Carità, l'Istituto del Buon Pastore d'Angers, e la Società del Cuore ammirabile della Madre di Dio.


Giovanni si impegnò particolarmente a promuovere il culto liturgico e la devozione ai Cuori Sacratissimi di Gesù e di Maria, celebrandone per il primo le feste ogni anno e lasciando alla sua Congregazione di celebrarle con grande solennità. Per questo ebbe dal Pontefice Leone XIII il bel titolo di autore del culto liturgico dei Cuori Sacratissimi di Gesù e di Maria.

Acceso di amore ardentissimo verso questi due Cuori amabili, ne scrisse l'ufficio liturgico, istituì in loro onore confraternite, e compose ammirabili libri di pietà.

Fedelissimo al Papato e suo strenuo difensore, oppose un argine all' eresia dei Giansenisti che in quei tempi devastava la Chiesa di Dio. Non si lasciò sviare né da odii, né da persecuzioni, né da calunnie, ma, qual fedele seguace di Gesù, pregò e perdonò ai suoi nemici.

All'età di 79 anni, affranto dalle fatiche e dagli anni, ripetendo di continuo i nomi soavissimi di Gesù e di Maria, tante volte invocati in vita, spirò santamente a Caen il 19 agosto 1680.

S. Pio X lo dichiarò beato e Pio XI lo ascrisse al catalogo dei Santi nell'anno 1925. La sua statua fu collocata nella basilica di S. Pietro, assieme a quelle dei santi fondatori di ordini religiosi.


PRATICA. Imitiamo S. Giovanni Eudes nella sua ardente devozione ai Cuori Sacratissimi di Gesù e di Maria.

PREGHIERA. O Signore, che per promuovere il culto al tuo Cuore sacratissimo e a quello immacolato della tua Madre, ti sei degnato di eleggere il beato Giovanni, concedici che seguendo i tuoi esempi giungiamo, sotto la sua protezione, anche noi al tuo dolcissimo amplesso nel cielo.

MARTIROLOGIO ROMANO. San Giovanni Eudes, sacerdote, che si dedicò per molti anni alla predicazione nelle parrocchie e fondò poi la Congregazione di Gesù e Maria per la formazione dei sacerdoti nei seminari e quella delle monache di Nostra Signora della Carità per confermare nella vita cristiana le donne penitenti; incrementò moltissimo la devozione verso i sacri Cuori di Gesù e di Maria, finché a Caen nella Normandia in Francia si addormentò piamente nel Signore.

Buongiorno...così!


 

lunedì 18 agosto 2025

Spiaggia di Portinente: Bagnanti "invitati a sloggiare"

E' accaduto stamattina, così come da diverse segnalazioni che ci sono giunte. 

Un gruppetto di bagnanti, che aveva steso i propri teli da mare in un tratto della spiaggia di Portinente, sono stati invitati a spostarsi in quanto una struttura ricettiva doveva posizionare i propri ombrelloni. 

Ci chiediamo ma la struttura in questione è titolare di una concessione? A noi, da accertamenti fatti, non risulta: anche perché la spiaggia, almeno ufficialmente, dopo i lavori non è stata mai riaperta.

Certo potremmo anche sbagliarci ma ci piacerebbe saperlo e, con noi, i bagnanti "sloggiati"

Il ricordo di Clara Rametta (di Peppuccio Subba)

 Riceviamo e pubblichiamo:

Con la dipartita della dottoressa Clara Rametta Malfa e l’intero arcipelago delle Eolie perdono la figura di uno splendido modello di impegno e operosità.

Clara è stata mia alunna quando frequentava l’istituto tecnico commerciale di Lipari. A scuola si distingueva per la vivacità dell’intelletto e la finezza del garbo.

Ho seguito, con ammirazione, il suo percorso post scolastico: la laurea in psicologia all’università di Roma con master a Boston, la professione di psicologa, l’attività imprenditoriale con la realizzazione, insieme al marito, Michele Caruso, del prestigioso “Hotel Signum”.

La mia attenzione è stata, particolarmente, rivolta alla gestione delle cariche amministrative ricoperte nel piccolo comune di Malfa. Prima assessore e dal 2017 sindaco.

Nelle funzioni pubbliche si è distinta nell’affrontare i problemi alla cui soluzione erano legate le attese di progresso e di sviluppo della comunità di Malfa.

In ogni attività ha lasciato una traccia indelebile della sua indiscussa capacità di agire nel portare a termine iniziative volte a migliorare l’esistenza e le attività dei suoi concittadini

Durante il suo mandato di primo cittadino ha realizzato a Malfa importanti opere infrastrutturali tra cui il porto di “Scalo Galera”.

Clara era buona per natura e giusta per educazione. Era la convinta rappresentante di quella civiltà eoliana che ha nel lavoro, nel senso del dovere, nel rispetto degli altri e nella forza delle proprie idee altrettante regole di vita.

Manifestava sempre una particolare carica umana nei confronti di tutti ed era sempre pronta ad ascoltare, con pazienza e umiltà, le istanze di chiunque dispensando consigli tanto da essere definita “il sindaco della gente”.

Clara resterà sempre, nei ricordi di coloro che l’hanno conosciuta, come una grande persona, una grande amica, una grande imprenditrice e un grande sindaco.

Dal Paradiso, dove è stata già accolta, continuerà a stare vicino e a proteggere suo marito Michele e i suoi figli Luca e Martina. Una particolare attenzione la riserverà ai suoi concittadini e a tutti coloro che le hanno voluto bene.

Peppuccio Subba

Baudo: La gratitudine di Ginostra. L'articolo di Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 18 agosto 2025


 

Vulcano: Vigili del fuoco soccorrono turista

 COMUNICATO - Nella mattinata odierna, la squadra dei Vigili del fuoco del Comando di Messina, in servizio sull'isola di Vulcano, è intervenuta per prestare soccorso a una turista colta da un improvviso malore.  

In attesa dell’arrivo del personale sanitario, i Vigili del fuoco hanno attuato le manovre previste dalle tecniche TPSS (Tecniche di Primo Soccorso Sanitario), prestando le prime cure e stabilizzando la donna sul posto.

Una folla straripante per l'ultimo saluto a Clara Rametta

Il commosso applauso
dei dipendenti del Signum
 Una folla straripante e commossa, impossibile da contenere per la chiesa dell’Immacolata di Malfa, così come durante il percorso verso il cimitero, ha voluto accompagnare nel suo ultimo viaggio la 75enne sindaca ed imprenditrice turistica Clara Rametta, deceduta il 15 agosto. Oltre ai cittadini del Comune di Malfa e degli altri due Comuni dell’isola di Salina erano presenti tantissime persone provenienti dalle altre isole dell’arcipelago, così come, grazie alla corsa straordinaria organizzata da Libertylines, dal comprensorio messinese e milazzese: segno tangibile dei saldi legami umani e amministrativi tessuti dalla Rametta durante la sua esistenza In prima fila, oltre ai familiari, erano presenti, con i rispettivi gonfaloni, i sindaci Domenico Arabia (Santa Marina Salina), Ireneo Giardinello (Leni) e Riccardo Gullo (Lipari), oltre, naturalmente, a tutti i componenti della giunta che la sindaca Rametta aveva voluto al suo fianco, per il suo secondo mandato, e i consiglieri comunali. Presenti 

Parziale esterno chiesa
anche il sindaco della Città metropolitana di Messina, Federico Basile, l’ex assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone e la grande amica Maria Grazia Cucinotta intervenuta, a fine della messa esequiale, con un toccante messaggio. Intriso di commozione, gratitudine e tristezza il lungo, interminabile, applauso che i dipendenti del suo Signum le hanno tributato al passaggio del feretro.

San Bartolomeo 2025: Il programma degli eventi a Marina Corta (Organizzazione: Punto Fermo Eventi"


 

Buon compleanno a...

 ...Fausto Amendola, Tina Speziale, Peppe Natoli, Laura Natoli, Cristian Manfrè, Gabriele Biviano, Tony Villante, Carmela Indelicato, Nino Merlino, Bartolo De Vita

E' accaduto di nuovo: Elipista dell'ospedale al buio e l'elicottero del 118 "girovaga" in attesa di atterrare

Problemi all'impianto di illuminazione dell'elipista dell'ospedale di Lipari, ieri sera, e l'elicottero del 118, che doveva trasferire un paziente in una struttura sanitaria del messinese, ha dovuto, più volte, sorvolare il cielo isolano in attesa che fossero attivate le luci per consentire l'atterraggio in sicurezza: cosa avvenuta dopo una decina di minuti, grazie ad un infermiere che ha attivato manualmente l'impianto luci.

Anche questa volta, così come il 25 febbraio scorso, quando l'elipista venne illuminata dai fari delle auto, è andata bene ma è chiaro che non ci si può sempre affidare alla buona sorte o ad interventi in extremis in un campo, come quello sanitario, dove, in certi casi, un minuto in più o in meno può essere determinante per salvare una vita.

In questo caso non c’entra l’Asp ma il Comune di Lipari, al quale, in quanto proprietario della struttura, spettano gli interventi di manutenzione straordinaria, e il gestore dell’elipista, per conto della Regione, cui spettano le opere di manutenzione ordinaria (spesso svolte dal Comune).

Scrivevamo così...oggi...lo scorso anno


 

Oggi, 18 agosto: Sant'Elena

È impossibile parlare dei primi secoli del Cristianesimo senza ricordare con particolare affetto il nome di S. Elena, della quale si rinvengono notizie contrastanti presso gli storici. Nata in Roma da genitori pagani verso il 250, dimostrò subito eccellentissime doti di ingegno e di bontà d'animo. Divenuta grandicella, per la sua delicatezza e per la sua modestia, piacque al giovane ufficiale Costanzo Cloro, che la volle in sposa, e la condusse seco in Dardania, dove egli era nato e possedeva delle terre. Altri studiosi vogliono sia nata a Drepanum in Bitinia nel golfo di Nicomedia (attuale Turchia); città rinominata in seguito Helenopolis ("città di Elena") in suo onore, dal futuro figlio Costantino, il che ha causato anche l'incerta e successiva interpretazione dell' indicazione di Drepanum come luogo di nascita di Elena stessa.

Nella città di Naisso, nacque da Elena nell'anno 272 Costantino, il grande imperatore che avrebbe data la libertà al Cristianesimo. Quando Cloro venne dal Senato creato Cesare assieme a Galerio per ordine degli imperatori Diocleziano 'e Massimiano, dovette legalmente ripudiare la sua sposa Elena nel 293 per volere di Diocleziano e sposare Teodora, la figliastra dell'imperatore Massimiano, allo scopo di cementare con un matrimonio dinastico l'elevazione di Costanzo a Cesare di Massimiano all'interno della Tetrarchia. Di fatto Elena fu lasciata libera di vivere tranquillamente col figlio Costantino nella quiete della loro villa nell'Illiria.


Quantunque ammirabili e singolari fossero le virtù di Elena durante il governo dell'imperatore suo marito, tuttavia non erano che virtù umane, non essendo ancor cristiana. La grazia però del battesimo non era più lontana. Infatti Costantino suo figlio, proclamato imperatore nel 306, dopo la morte di Costanzo, la chiamò subito presso di sé, conferendole il titolo prestigioso di Augusta, e facendole conoscere il vero Dio. È impossibile dire con quanto fervore Elena si mise a far opere di pietà, quantunque fosse in età di circa sessant'anni; cercò in ogni modo di ricuperare il tempo perduto, edificando coi suoi esempi la chiesa di Dio, che suo figlio cercava di dilatare colla sua autorità.

Avendo Elena largamente a sua disposizione i tesori dell'impero, se ne servì per fare abbondanti elemosine, e per arricchire di vasi e arredi sacri le chiese della cristianità. Dopo il Concilio di Nicea, l'imperatore Costantino si diede con grandissimo slancio a far costruire templi e basiliche al vero Dio, specialmente in Terra Santa. La piissima Elena si assunse l'incarico di curare le costruzioni di Palestina a nome del figlio, recandosi essa stessa sul luogo. Partì per Gerusalemme l'anno 326: e quel viaggio non fu che una continua effusione di elemosine ch'essa andava spargendo a larghe mani ovunque passava e a chiunque ricorreva a lei. Giunta a Gerusalemme, fece tosto gettare a terra il tempio di Venere che era stato edificato sul Calvario dai pagani, che avevano così voluto profanare il luogo della morte e della risurrezione di Gesù. Ivi essa scoprì e ritrovò il S. Sepolcro ed il legno della S. Croce. In processione, col Vescovo di Gerusalemme, la Croce su cui Gesù era morto fu portata nella cattedrale della città.

Dopo questo, Elena si trattenne ancor un po' a Gerusalemme per vedere iniziata la sontuosa basilica fatta da lei erigere sul S. Sepolcro; indi, ordinate le costruzioni di altre chiese sul luogo della nascita e della Crocifissione di Gesù, si preparò per il ritorno. Prima di partire da Gerusalemme volle servire a tavola ella stessa le Vergini che erano ricoverate nel monastero da lei fatto costruire. Ritornata a Roma, il Signore la chiamò a godere il premio delle sue fatiche e delle sue elette virtù. Spirò tra le braccia del figlio Costantino l'anno 329.

Gli storici non sono sempre concordi nel riferire la vita di Elena e i particolari della sua conversione alla religione ortodossa. Alcuni ne additano la causa ai motivi politici che avrebbero indotto lo stesso Costantino a spingerla a ciò, per riconquistare il favore da lui perso presso i popoli orientali dell'Impero.


PRATICA. Facciamo elemosine per soccorrere poveri e promuovere il culto di Dio.

PREGHIERA. Concedi, o Signore, che ad imitazione della tua serva Elena disprezziamo i beni della terra, e ci dedichiamo tutti al tuo santo servizio e a procurare la tua gloria.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Roma sulla via Labicana, santa Elena, madre dell’imperatore Costantino, che si adoperò con singolare impegno nell’assistenza ai poveri; piamente entrava in chiesa mescolandosi alle folle e in un pellegrinaggio a Gerusalemme alla ricerca dei luoghi della Natività, della Passione e della Risurrezione di Cristo onorò il presepe e la croce del Signore costruendo venerande basiliche.

Buongiorno...così! (Foto di Bartolo Giunta cameraman)


 

domenica 17 agosto 2025

Due foto della Processione dell'Assunta a Serra il 15 agosto



 

Sold out a terra e in mare prima del maltempo. Il Ferragosto alle Eolie. L'articolo di Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 17 agosto 2025


 

La scomparsa di Clara Rametta. Le isole Eolie perdono una guida. L'articolo di Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 17 agosto 2025

L'articolo diventa leggibile cliccandoci sopra
 

Emergenza sanitaria a Salina: la guardia costiera di Lipari effettua evacuazione medica.

Lipari, 17 agosto 2025 – Un tempestivo intervento è stato effettuato nella giornata odierna dall’equipaggio della motovedetta SAR CP332 dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, per garantire il trasferimento urgente di un uomo gravemente ferito dall’isola di Salina all’ospedale di Lipari.

La persona, un uomo di 37 anni, aveva riportato un trauma cranico e una vasta ferita alla gamba in seguito a un incidente avvenuto sull’isola di Salina. Le sue condizioni hanno richiesto un immediato trasporto verso il locale nosocomio di Lipari per prestare cure adeguate.

Attivata la macchina dei soccorsi, la motovedetta CP332, con a bordo personale medico del 118 di Lipari, è salpata per raggiungere in tempi rapidi Salina e procedere con il trasporto medico d’emergenza. Il paziente è stato imbarcato in condizioni stabili e trasferito via mare fino al porto di Pignataro, a Lipari, dove ad attenderlo vi era l’ambulanza con il personale sanitario del 118.

L’attività odierna, grazie alla quale è stato possibile garantire un trasferimento sicuro e veloce del ferito, si inserisce nell’alveo delle attività svolte dalla Guardia Costiera, anche nel contesto dell’Operazione Mare e Laghi Sicuri 2025, per la salvaguardia della vita umana in mare, la tutela dell’ambiente marino e costiero e la sicurezza della balneazione.

Il 19 agosto disinfestazione e deblattizzazione a Filicudi


 

Ginostra non dimentica e piange Baudo. L'elettrificazione del borgo dopo una telefonata al Sanremo 2002 di Super Pippo. L'Ansa di Salvatore Sarpi

 Ginostra non dimentica, Baudo portò l'elettricità

LIPARI, Agosto 17 ANSA - Gli abitanti di Ginostra, minuscolo borgo alle pendici dello Stromboli, hanno voluto ricordare, stamane, Pippo Baudo con un momento di preghiera nella chiesa di recente riaperta al culto.
Fu proprio Pippo Baudo, nel 2002, durante il Festival di Sanremo di quell'anno, che, ospitando in diretta la telefonata di Gianluca Giuffrè, uno dei 30 abitanti della frazione, portò alla ribalta nazionale e internazionale gli appelli dei residenti che chiedevano l'elettrificazione del villaggio.

Quella telefonata, seguita da 15 milioni di telespettatori, fu di grande impatto mediatico e nel giro di due anni (2004) proprio il giorno del festival di Sanremo, Ginostra accese la prima lampadina.

Da allora Pippo Baudo è entrato nella storia di Ginostra e i suoi abitanti oggi lo piangono come un padre. (ANSA)


Il link con il video a quella telefonata su https://www.facebook.com/reel/379669663891881

Buon compleanno a...

... Karen Ziino, Stefania Cardaci, Caterina Spanò, Despina Caprara, Roberta Vitagliano, Maria Vitale, Roberta Bombara, Agostino Cappadona, Valentina Mirenda, Rosaria Bonfante, Fausto Cortese 
 


Un articolo di Salvatore Sarpi sulla sindaca Clara Rametta pubblicato sulla Gazzetta del sud nel gennaio del 2025


 

Vulcano: Vigili del fuoco recuperano 4 giovani ed effettuano numerosi interventi dopo l'evento alluvionale

Nel pomeriggio di ieri, la squadra boschiva dei Vigili del fuoco di Vulcano è intervenuta sul territorio a seguito dei violenti eventi alluvionali che hanno interessato l’isola. Le forti precipitazioni hanno causato frane, detriti e accumuli di fango che hanno reso necessaria l’assistenza alla popolazione e la messa in sicurezza di diversi veicoli in difficoltà.

Di particolare rilievo il recupero di quattro giovani che, a bordo di un fuoristrada, si erano avventurati nelle zone del cratere e sono stati sorpresi da una piena improvvisa. I ragazzi si sono messi in salvo all’interno del veicolo e successivamente recuperati in sicurezza dai Vigili del fuoco.

Le operazioni, svolte in collaborazione con la locale stazione dei Carabinieri, si sono protratte fino a tarda sera e sono riprese oggi per completare gli interventi ancora in corso. L’attività dei Vigili del fuoco continua per garantire il ripristino delle condizioni di sicurezza sull’isola.

LA PAROLA: Commento al Vangelo di domenica 17 AGOSTO 2025

Oggi, 17 agosto: Santa Beatrice da Silva

Beatrice de Silva Meneses, fu una santa portoghese, nacque a Cauta (Nord Africa) nel 1424 in una famiglia nobile. Sorella del beato Amedeo de Silva, Beatrice era imparentata con la famiglia reale portoghese.

La sua bellezza e la sua virtù, attirò presto i nobili castigliani; ciò suscitò la gelosia della regina Isabella che la rinchiuse per tre giorni in una cassapanca, mettendo a rischio la sua vita. Liberata, fa voto di castità e parte a Toledo.

Si racconta che ad accompagnarla nel viaggio sono le apparizioni di san Francesco d'Assisi e di sant'Antonio di Padova; arrivata a Toledo entra nel convento cistercense di San Domenico, dove vive per circa trent'anni.

Grazie all'appoggio di Isabella la Cattolica, futura regina di Spagna, che dona a Beatrice il palazzo di Galiana in Toledo, con l'annessa chiesa di Santa Fè, la religiosa fonda l'ordine dell'Immacolata Concezione.

Muore a Toledo il 1° settembre 1490. È proclamata santa nel 1976 da Paolo VI.


MARTIROLOGIO ROMANO. A Toledo nella Castiglia in Spagna, santa Beatrice da Silva Meneses, vergine, che fu dapprima nobildonna della corte regia al seguito della regina Isabella; successivamente, desiderosa di una vita di maggior perfezione, si ritirò per molti anni tra le monache dell’Ordine di San Domenico, fondando infine un nuovo Ordine che intitolò alla Concezione della Beata Maria Vergine.


Buongiorno e buona domenica...così!