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venerdì 10 ottobre 2025

Stati generali isole minori: Le note di Codacons e Pro Loco Amo Stromboli

TANASI (CODACONS): GRAVE L’ASSENZA DEGLI ESPERTI DEI CITTADINI: SI PARLA DELLE ISOLE SENZA CHI LE VIVE OGNI GIORNO

Sono ufficialmente iniziati oggi a Lipari gli Stati Generali delle Isole Minori Marine, tre giornate di incontri e dibattiti che vedono la partecipazione di ministri, sottosegretari, amministratori regionali e rappresentanti istituzionali.
Un evento di grande rilievo, ma che nasce con una grave lacuna: l’assenza del Codacons e dei suoi esperti, una delle principali realtà italiane impegnate nella tutela dei cittadini e dei consumatori.

"È incomprensibile – dichiara Francesco Tanasi, giurista e Segretario Nazionale del Codacons – che si discuta del futuro delle isole minori senza la presenza di chi, come noi, da anni affronta concretamente i problemi dei residenti. Mancano gli esperti del Codacons, che avrebbero potuto offrire contributi tecnici e proposte operative su trasporti, sanità, scuola e lotta al caro-prezzi.
È un’assenza che indebolisce la credibilità e l’efficacia di questi Stati Generali."

Il Codacons sottolinea come le vere urgenze delle Isole Minori Marine restino legate alla vita quotidiana dei cittadini: collegamenti marittimi insufficienti, costi esorbitanti per i trasporti, difficoltà di accesso ai servizi sanitari, carenze strutturali nelle scuole e prezzi dei beni di prima necessità ormai fuori controllo.

"Se davvero si vuole parlare di sviluppo sostenibile – aggiunge Tanasi – bisogna partire dalle esigenze concrete dei residenti. Senza la voce di chi rappresenta i consumatori, questi Stati Generali rischiano di trasformarsi in una passerella politica e in un’occasione sprecata.
Il Codacons e i suoi esperti restano pienamente disponibili a collaborare, ma servono ascolto, partecipazione e un reale coinvolgimento dei cittadini."



Lettera aperta al Sig. Ministro Nello Musumeci da parte della Pro loco Amo Stromboli
Con vivo interesse abbiamo letto l’annuncio di presentazione degli Stati Generali per le isole minori, pubblicato sul sito del Suo Ministero, da cui apprendiamo che si tratterà di “un confronto sulle criticità e le potenzialità dei territori insulari”.
Come è altrettanto vero che “Per la prima volta in Italia un governo accende i riflettori in termini di analisi multidisciplinare sulle Isole minori”, così ci ha fatto anche piacere leggere dell’impegno “Alla messa in sicurezza delle infrastrutture di questi territori” a cui avreste,” destinato ben cento milioni di euro”, e dello stesso impegno nel mettere “ordine in una materia normativa disorganica e lacunosa.”
E non abbiamo motivo di non credere, On. Ministro, sia che “la Tre giorni di Lipari servirà anche a dare il giusto rilievo all’insularità, che non è solo mare e vacanza”, sia, alla Sua sincera comprensione, che “vivere tutto l'anno su un'isola comporta spesso sacrifici, disagi e rinunce".
Affermazioni dette durante la Sua conferenza stampa, che abbiamo seguito con la giusta e doverosa attenzione in quanto di nostro interesse, perché Lei parlava di noi e anche del nostro futuro.
Noi ci teniamo a dirLe che la nostra isola è in controtendenza rispetto alle Sue dichiarazioni sullo spopolamento delle isole poiché al momento i nostri piccoli in età scolare sono 94, si Signor Ministro proprio 94 su una popolazione di circa 600 residenti, ed abbiamo il dovere oggi più che mai di assicurare loro un futuro sull’isola affinché non diventino i migranti del mondo, fenomeno molto conosciuto a Stromboli ad inizio ‘900 a causa della peronospora della vite che ha costretto i nostri avi ad abbandonare le loro coltivazioni di malvasia, olio e capperi, ed emigrare in particolare in Australia e America, costringendo Stromboli a rinunciare ad essere quel porto fiorente e importante che era stato, per il Mediterraneo e oltre.
Siamo certi che non siano solo parole pensate per annunciare un evento, che si preannuncia di grande valenza mediatica, ma siano parole “sentite” e, innanzitutto, “comprese” perché testimoniano e ci suggeriscono che il futuro di queste nostre isole sia in procinto di cambiare, anzi, sicuramente cambierà dopo la tre giorni di Lipari. Noi vogliamo crederci!
Per questo, on. Ministro Musumeci, nei giorni scorsi, il 4 e 5 ottobre, nonostante le preannunciate avverse condizioni metereologiche, ci siamo sforzati di organizzare qui, nelle isole Eolie, a Stromboli, il convegno “Stromboli, quale futuro?”, che ha dato anche vita ad un ricco ed interessante dibattito sui temi (alcuni dei tanti) che ci stanno a cuore e che segnano le vite e le scelte di tutti noi isolani: trasporti, collegamenti, sanità, scolarizzazione, lavoro, welfare, costo della vita, mancanza di case per i residenti, passando per la messa in sicurezza del territorio, la sua valorizzazione, promozione e sostenibilità. Temi caldi e di stretta attualità su cui si fondano dubbi e speranze di chi non abbandona le isole minori, così come anche a Stromboli, alla fine di ogni estate.
Perché, per noi isolani e indigeni le nostre isole non sono un villaggio turistico che si apre in estate e si chiude in inverno e questo Lei lo sa perché è stato Presidente della Regione Siciliana e ha conosciuto da vicino i nostri problemi.
Simbolicamente, abbiamo acceso un faro che punta sul vulcano, richiamando l’attenzione sui
bisogni di Stromboli, riunendo attorno a un tavolo politici, esperti e residenti che il 4 e 5 ottobre scorso hanno dialogato durante il ricco e articolato convegno, provando a immaginare un domani diverso per noi e per i nostri figli.
Abbiamo bisogno di vicinanza e ascolto, parliamo di essenziali diritti umani. Sono stati anni duri, dall'incendio e seguente alluvione del 2022 ad oggi, le ferite sono evidenti e aiutare è un dovere visto che Stromboli è patrimonio dell'Unesco. Chi indugia ha gravi responsabilità, non abbiamo contezza delle opere finanziate per l'emergenza alluvionale nazionale del 2022 e quasi nulla è stato realizzato. Pare che fra i finanziamenti fosse previsto un minimo di indennizzo per i danneggiati residenti, possiamo chiedere perché a distanza di 3 anni non è stato ancora erogato? Il rifacimento del manto stradale di alcune stradine perché non è stato ancora fatto? La mancata messa in sicurezza dei torrenti che ha determinato altri
problemi e costi non è un danno erariale per tutti?
Vogliamo parlare della Riserva Naturale Orientata di Stromboli e Strombolicchio? Cosa costa
individuare una persona fisica o ente che sia punto di riferimento unico e che si occupi di prevedere, programmare e mettere in atto la cura necessaria per il territorio cioè la Riserva naturale Orientata di Stromboli e Strombolicchio? Linee tagliafuoco mai fatte, pulizia dei sentieri quasi sempre ad opera dei volontari. Cosa se ne vuole fare di questa isola e della sua gente?
Serve la volontà politica. Questo è quanto ha sostenuto e chiesto Rosa Oliva, Presidente della Pro Loco Amo Stromboli, in apertura dei lavori del convegno. I dettagli di quanto è emerso si possono leggere nei documenti e comunicati stampa ed in parte anche in questa nostra, ma che confermano la necessità di rassicurazioni e di un dialogo costante per evitare che la condizione di insularità crei ulteriori disagi.
C’è un territorio da mettere in sicurezza. Lo sappiamo bene e che, in vista dell’inverno, ci fa temere ogni pioggia, ogni cambiamento meteorologico. Che tristezza, che amarezza, che gogna vivere oggi a Stromboli.
A proposito di porti, la questione legata al diritto alla mobilità per i residenti delle isole e di
Stromboli rischia di diventare un’emergenza e, se non gestita e regolamentata bene, può costituire un incentivo ulteriore all’overtourism che già penalizza l’isola di Stromboli. Durante il convegno è stata posta l’attenzione sul rischio di nuovi tagli ai collegamenti con Napoli e la Calabria, ciò costituirebbe la fine economica delle isole Eolie e del suo indotto. Inoltre, bisogna prestare molta attenzione ai mezzi di trasporto che vengono utilizzati e che spesso si trovano in difficoltà nelle giornate di maltempo a causa delle loro caratteristiche che non li rendono idonei alla navigazione in mare aperto.
Senza contare che i collegamenti sono insufficienti ed in orari che non agevolano la vita dei
residenti, costretti a pernottare fuori anche per ottenere un documento o per semplici controlli sanitari. Per non parlare degli studenti che devono soggiornare fuori isola per l'intera settimana.
E all’ordine del giorno non può che esserci anche l’argomento sanità, un’urgenza per Stromboli dove manca perfino l'ambulanza, sostituita dalle motoapi con tutte le difficoltà del caso. Ma, come ha ricordato, durante il convegno “Stromboli Quale Futuro”, il medico di base dott. Giandomenico Maneri, le attrezzature che fino a pochi anni fa consentivano di effettuare analisi cliniche di base sono state riposte in un magazzino senza la possibilità di utilizzo. Così per ogni esigenza medica bisogna andare a Lipari o in altri luoghi (Milazzo, Messina, Patti) con il primo aliscafo della mattina e non si rientra se non dopo giorni e su cui salgono anche neonati per un semplice vaccino. Piccoli che neanche un pediatra può visitare, perché a Stromboli non c'è e non viene.

Resta vivo il problema emergenza 2022 per il quale è delegato il sindaco di Lipari (assente al convegno) che consentirebbe di risolvere il problema della commistione tra strade e torrenti, una criticità che si ripete. Dopo l'alluvione del 2022 per Stromboli sono stati stanziati dal Governo Nazionale 15 milioni di euro ancora non utilizzati.

Ma a Stromboli c'è anche un'unicità da tutelare. Su questo ha riflettuto il prof. Alessandro
Chiarucci, professore del dipartimento Scienze Biologiche e Ambientali dell'università di Bologna.
“Stromboli è un'isola vulcanica, è unica nel Mediterraneo, il gruppo di ricerca dell'università di Bologna si è concentrato sull'unicità di Stromboli studiando la lucertola endemica degli isolotti delle isole Eolie e le tre specie di piante endemiche. L'isolamento genera diversità culturale e biologica, specie cresciute in un ambiente selettivo. E in tal senso un'opportunità è l'iscrizione alla Mabs Riserve Biosfere dell'Unesco”.
Stromboli e tutte le isole non ci stanno a “vivere” solo durante i mesi estivi in cui sono meta di
migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo. Calato il sipario, si spegne anche l’interesse sui veri bisogni dei residenti. Un tema su cui ha riflettuto l’arch. Roberto Sauerborn, esperto di svilupposostenibile, in qualità di direttore del Gal Tirrenico Mare, Monti e Borghi.
Sauerborn ha parlato di sviluppo sostenibile rilanciando l’idea del Parco Nazionale delle isole
Eolie. “La fondazione del Parco Nazionale delle isole Eolie e, dunque, la gestione sostenibile delle isole, potrà consentire, innanzitutto, di risolvere il conflitto sociale esistente tra le varie fazioni, indigene e non, tra chi ritiene lo sviluppo solo legato al depauperamento del territorio e ad un suo uso commerciale e chi lo ritiene un bene culturale.
A tale proposito, di grande aiuto possono essere i ‘nuovi’ strumenti di partecipazione democratica
per un approccio sostenibile alla gestione del territorio quale, ad esempio il processo di Agenda 21 locale oppure, o inoltre, l’implementazione di un processo di certificazione ambientale secondo il Regolamento Comunitario EMAS. L’avvio di questi processi potrebbe consentire di definire, unitamente alla popolazione locale, una politica ambientale veramente sostenibile. Infatti, è opportuno ricordare come la sostenibilità presupponga una condivisione degli obiettivi con chi li deve perseguire che è, nella fattispecie, la popolazione locale e che, quindi, deve essere convinta e consapevole del percorso avviato.
Si capisce così, come l’interesse per queste isole, oggi, non possa e non debba più essere solo di carattere turistico ma investe altri aspetti di carattere antropologico e geografico. Si rende necessaria una sensibilità nuova innanzitutto da parte delle istituzioni vocate al governo e alla gestione del territorio anche al fine di avviare una ricerca utile ad individuare, con esattezza, nuovi indicatori ambientali congruenti con le realtà microinsulari. Per questo chiediamo l’attuazione della L. 222/2006 che ha istituito il Parco Nazionale delle isole Eolie e l’avvio della procedura di formazione dello stesso”.
C’è un vulcano da tutelare e valorizzare. Lo sa bene Franco Emmi, vicepresidente del Collegio
Regionale Guide Alpine e Vulcanologiche. Attualmente è vietato raggiungere in escursione la vetta dello Stromboli, una delle attività preferite dai turisti che sbarcano sull’isola. A risentirne sono soprattutto i
turisti e proprio Emmi durante il convegno ha sottolineato i disagi provocati dalle limitazioni dovute a motivi di sicurezza chiedendo alle istituzioni di trovare un’alternativa per la fruizione del vulcano come un tempo e senza ulteriori rischi per l’incolumità pubblica.
I risultati del convegno costituiscono, a nostro modesto avviso, materiale utile per indicare, a
partire dal caso di Stromboli, questioni e possibilità del delicato tessuto delle isole minori italiane, i cui Stati Generali si stanno tenendo a Lipari in questi giorni.
Le chiediamo di fare un patto, sig. Ministro. Le proponiamo che da oggi in poi dovranno essere prese in considerazione le esigenze di un territorio e della sua gente, tenendo presente che non è solo un dovere civico e istituzionale ma una opportunità economica per l'intera regione.
Le isole Eolie, le isole minori di questo arcipelago e Stromboli sono il volano dell’economia
turistica del Meridione ed anche di buona parte d’Italia.
La ringraziamo per la Sua attenzione e ci auguriamo che questa sia l’inaugurazione di una nuova fase e rimaniamo fiduciosi.

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