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giovedì 6 novembre 2025

Santo del giorno : San Leonardo di Limoges

Nacque nelle Gallie sul finire del secolo v da illustre famiglia, parente del celebre Clodoveo re dei Franchi, che lo tenne a battesimo e lo volle alla sua corte perchè ricevesse una educazione degna del suo rango. Ed il fanciullo crebbe bello, intelligente, gentile e valoroso, degno in tutto dei suoi antenati. 

Clodoveo sperava di farne un illustre generale del suo esercito, ma i disegni di Dio su questo fiore dei Franchi erano diversi. Difatti appena raggiunse la pubertà, il giovanetto, segnato dal dito di Dio, si ritirò dalla corte per frequentare la scuola del celebre S. Remigio. Alla scuola ed agli esempi del Santo, il giovane si innamorò talmente di Dio e della vita apostolica, che volle dedicarsi interamente a Dio, e consacrarsi alla propagazione del Vangelo tra i popoli barbari. E predicò coll'esempio e colla parola : visitò poveri, soccorse infermi, liberò carcerati. 

Tanta virtù gli attirò ben presto l'ammirazione di tutti, tanto che lo stesso figlio di Clodoveo lo propose per la dignità episcopale. Leonardo, saputo questo, dopo aver rifiutato, credendosene indegno, si ritirò nel territorio di Orléans dandosi qui alla evangelizzazione di quei pagani. Poco dopo entrò nel monastero di Micy e dopo il noviziato vi fece la professione religiosa. Di qui fu inviato quale apostolo nell'Aquitania: con lui entrò in quella regione la sapienza e la carità di Cristo. Gli idoli furono abbattuti, la vera religione stabilita. Memorabile è il prodigio che egli operò in favore della sposa del re Teodoberto: stava per morire durante il parto, quando per le preghiere del nostro Santo immantinente lei e la sua creatura furono liberati dalla morte. Per questo S. Leonardo è stato sempre invocato come protettore delle gestanti. 

Intanto il re Teodoberto, riconoscente, volle dare al nostro Santo ingenti ricchezze, ma Leonardo rifiutò e dopo aver esortato il re ad usare quanto avrebbe dato a lui in favore dei poveri, accettò soltanto una selva nella foresta di Pauvain, nel Limosino, per fabbricarvi un monastero. Da qui in poi fu soprannominato da Limonges (Limosino). Radunati molti suoi seguaci ed ammiratori, li educò alla vera vita religiosa e per mantenerli nel fervore istituì per primo l'adorazione perpetua a Gesù in Sacramento. 

Dopo aver compiuto altri miracoli ed aver edificato i suoi religiosi ed il popolo colle sue straordinarie virtù, rendeva la sua bell'anima a Dio il 6 novembre del 569. 

PRATICA. Facciamo oggi qualcosa in favore dei poveri. 

PREGHIERA. O Signore, ti preghiamo di ascoltare le preghiere del tuo servo Leonardo, affinchè colui che noi veneriamo con debito ossequio ci sollevi con la sua intercessione. 



 

Buongiorno. Oggi è giovedì 6 novembre


 


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Accadde...oggi...nel 1996


 

Colto da malore e soccorso da auto elettrica privata. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 5 novembre 2025


 


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Scrivevamo così...oggi...lo scorso anno


 

I ringraziamenti delle famiglie Reina e Greco


 

E' deceduta Antonina Giunta ved. Turcarelli. Messa in suffragio a San Pietro (Lipari)


 

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Tanti auguri di...

Buon compleanno a Ivana Merlino, Francesco Megna, Nando Favorito, Maurizio Acquaro, Fabiola Taranto, Giuseppe Raccuia 


La "Pagina culturale": Il Venerdì Santo a Lipari


Il Venerdì Santo a Lipari rappresenta uno degli eventi religiosi più intensi e sentiti dell’intera isola, momento culminante della Settimana Santa, carico di emozione e devozione. Ogni anno, le vie del centro storico si animano con la suggestiva processione delle Varette, una tradizione che affonda le radici nei secoli passati e che coinvolge tutta la comunità isolana.
La processione si tiene nella serata del Venerdì Santo, subito dopo la Liturgia della Passione del Signore. La processione segue un percorso che tocca i luoghi più significativi del centro di Lipari, partendo dalla Chiesa dell'Addolorata, ubicata all'interno del castello.
Il rito è caratterizzato da un clima di raccoglimento e silenzio, interrotto solo dal passo cadenzato dei confratelli, dal suono solenne della banda e dal rumore delle "troccole" – strumenti tradizionali tipici dell’isola – che accompagnano il corteo. Le “varette”, statue sacre che rappresentano le scene della Passione di Cristo, vengono portate in spalla dai fedeli, creando una suggestiva sequenza di momenti devozionali che rievocano il percorso di Cristo verso il Calvario.

Festa dell'Unità nazionale e delle Forze Armate a Lipari (secondo gruppo da 6 foto a cura del nostro Bartolo Ruggiero)






Santo del Giorno : San Guido Maria Conforti

Fondatore Missionari Saveriani
Dalla sua aveva una volontà di ferro, una passione travolgente per la diffusione del Vangelo e tanti sogni che illuminavano le sue giornate, ma non la salute. Nelle sue condizioni — soffriva di epilessia e sonnambulismo — chiunque sarebbe rimasto ai blocchi di partenza; lui invece s'è lanciato con foga e tenacia, giungendo dove sognava di arrivare, cioè a riprendere l'evangelizzazione della Cina dal punto in cui il grande missionario gesuita, san Francesco Saverio, era stato costretto a fermarsi dalla morte, che l'aveva colto nel 1552. Non lo farà di persona, perché la malattia continuerà a segnare e a porre limiti alla sua vita, ma attraverso i confratelli della congregazione missionaria cui darà vita. Non solo, ma riuscirà a reintrodurre nella vita della chiesa lo spirito evangelico della missione ad gentes, per diversi motivi fortemente appannato. 

Guido Conforti nasce il 30 marzo 1865 a Casalora di Ravadese, nel parmense. È l'ottavo dei dieci figli di Rinaldo e Antonia Adorni. Dopo aver studiato dai Fratelli delle scuole cristiane e superato le perplessità del papà, non troppo felice per la sua scelta, Guido entra nel seminario di Parma. La sua vocazione è legata a un episodio che, diventato vescovo, ricorderà spesso. Nella chiesa della Pace in Borgo delle Colonne, sulla strada che percorre per andare a scuola, c'è un Crocifisso davanti al quale si ferma spesso a pregare: «Io lo guardavo e lui guardava me e mi pareva che dicesse tante cose», racconterà assicurando che la sua vocazione sacerdotale è nata lì. 

A diciassette anni, i primi sintomi della malattia, che potrebbe sbarrargli la strada verso il sacerdozio, ma il rettore, monsignor Andrea Ferrari (futuro arcivescovo di Milano e santo) lo rincuora e lo guida fino all'ordinazione sacerdotale, che avviene nel santuario di Fontanellato (Parma) il 22 settembre 1888. Dopo l'ordinazione, don Guido ritorna in seminario a proseguire nell'incarico di vicerettore, che monsignor Ferrari gli ha affidato da chierico e che ha svolto con intelligenza e cuore dimostrando di essere un buon educatore. A ventotto anni è eletto vicario generale della diocesi parmense. 

In seminario, il giovane Conforti ha letto una biografia di san Francesco Saverio e rimane affascinato dal suo spirito e dalle sue imprese missionarie. La prematura conclusione della missione dell'eroico gesuita accende il lui il sogno di riprenderla e proseguirla. Si sente missionario e vuole fare il missionario, ma con la malattia che si ritrova nessun istituto dedito alla missione è disposto ad accettarlo. 

E allora che cosa fa? Il 3 dicembre 1895 (festa di san Franceso Saverio) ne fonda uno per conto suo, che chiama Istituto emiliano per le missioni estere, tre anni dopo ufficialmente riconosciuto come Congregazione di san Francesco Saverio per le missioni estere. 

All'inizio ha pochi alunni e un solo prete che lo aiuta, ma assai presto può consegnare la croce ai primi due missionari saveriani diretti in Cina, Gaio Rastelli e Odoardo Mainini. Conforti a questo punto è in una situazione delicata: mentre è vicario generale della diocesi di Parma, prepara preti da mandare in missione, e questo in un momento storico in cui la missione è vista come una sottrazione di elementi al clero locale, e lui ha il suo bel daffare per convincere i confratelli che la chiesa è per la sua stessa natura missionaria. 

Intanto nel 1902, a trentasette anni, è nominato arcivescovo di Ravenna, ma sulla cattedra di Sant'Apollinare resta un solo anno, costretto al ritiro dall'acuirsi della sua malattia. Nel frattempo, uno dei suoi missionari in Cina muore e l'altro ritorna in Italia. In questo periodo Conforti si dedica alla formazione dei giovani aspiranti missionari. 

Un periodo beve, perché Pio X lo nomina coadiutore del vescovo di Parma e nel 1907 successore del presule defunto. Reggerà la diocesi parmense per quasi venticinque anni, sempre attivissimo: indìce due sinodi, visita per cinque volte ciascuna delle trecento parrocchie, avendo al vertice delle sue preoccupazioni pastorali l'istruzione religiosa dei fedeli. Istituisce e promuove l'Azione cattolica, soprattutto tra i giovani. Intanto i suoi missionari saveriani fanno ritorno in Cina e nel 1912 uno di loro, padre Luigi Calza, è nominato vescovo di ChengChow e a consacrarlo nella cattedrale di Parma è monsignor Conforti. 

Nello stesso anno, assieme a don Giuseppe Allamano, fondatore a Torino dei Missionari della Consolata, si fa promotore di una campagna per ridestare nella chiesa la sua connaturata vocazione missionaria. I due lanciano un appello al papa, che non cade nel vuoto: la Giornata missionaria mondiale, che sarà istituita poi nel 1926 da papa Pio XI, è frutto anche dell'interesse suscitato dall'appello. 

Ecco altre due date importanti nella vita di monsignor Conforti e del suo istituto: 1921 e 1928. Il 15 agosto 1921 sono definitivamente approvate dal papa le costituzioni dell'Istituto saveriano che regolano la vita delle comunità. Nel 1928 Conforti è in Cina a far visita ai suoi missionari e a consolidare il legame di comunione fra la comunità cattolica di Parma e la giovane chiesa dell'Honan occidentale, il sogno di Francesco Saverio avverato... 

Monsignor Conforti trova nella missione ottimi motivi per essere un eccellente pastore della sua diocesi, che rievangelizza attraverso la catechesi e la carità, vissuta in tutte le direzioni, in particolar modo nell'assistere le famiglie colpite dai lutti e dai disagi della prima guerra mondiale, impegno riconosciuto anche dal governo italiano che gli conferisce un'alta onorificenza. 

Tornato dalla Cina, monsignor Conforti riprende la sua attività, ma il suo fisico tanto provato, pur sorretto da un'indomita volontà, cede irrimediabilmente. Il 5 novembre 1931, accompagnato dai confratelli e confortato dal sacramento degli infermi, si addormenta nel Signore. 

Nel 1995 Giovanni Paolo II lo proclama beato, mentre Benedetto XVI il 23 ottobre 2011 lo cinge dell'aureola dei santi.

PRATICA. I dolori di Gesù e di Maria si imprimano nel nostro cuore, vi rimangano profondamente scolpiti, ci ispirino ripugnanza al peccato e siano indelebile sigillo di amore

PREGHIERA O Dio, che ti sei degnato di rendere mirabile San Guido Maria nel predicare la passione del tuo Unigenito e nel superare tutte le avversità, concedici per la sua intercessione che, muniti contro le subdole insidie dei nemici, godiamo pienamente del frutto del divino Sangue

Buongiorno, oggi è mercoledì 5 novembre


 

martedì 4 novembre 2025

Accadde...oggi...nel


 

Festa dell'Unità nazionale e delle Forze Armate la cerimonia di Canneto ( foto e video a cura del nostro Bartolo Ruggiero)




Festa dell'Unità nazionale e delle Forze Armate a Lipari (primo gruppo da 6 foto a cura del nostro Bartolo Ruggiero)






Filicudi, strada Porto - Pecorini in sicurezza. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 4 novembre 2025


 

Lipari, prosegue il piano di rilancio degli impianti sportivi: assegnato il Palazzetto dello Sport e ci sono lavori in corso

 Prosegue con decisione il programma dell’Amministrazione Comunale di Lipari per il risanamento e l’adeguamento degli impianti sportivi comunali. Dopo l’importante intervento sul campo di calcio, sono attualmente in corso i lavori di manutenzione e adeguamento del Palazzetto dello sport "Nicola Biviano"di Lipari: sono finalizzati a rendere la struttura pienamente agibile e conforme ai requisiti previsti per l’autorizzazione allo svolgimento delle attività sportive. Gli interventi si concluderanno a breve, presumibilmente entro il mese in corso, restituendo alla comunità un impianto moderno, sicuro e funzionale.

Nel frattempo, così come avvenuto per lo stadio "Monteleone - Scoglio" anche il Palazzetto dello Sport è stato regolarmente assegnato, a seguito di una gara pubblica conclusa con esito positivo e l’individuazione dell’associazione sportiva aggiudicataria.

L’Amministrazione Comunale prosegue dunque con coerenza il proprio piano di rilancio dello sport e delle strutture pubbliche, puntando su una gestione trasparente, partecipata e affidata tramite procedure pubbliche. Un impegno concreto che mira a valorizzare lo sport come strumento di aggregazione, crescita e benessere per tutti i cittadini di Lipari.