Legione Carabinieri “Sicilia”
Comando Provinciale di
Messina
Comunicato
stampa del 5 aprile 2024
Compagnia Carabinieri di Milazzo
12 misure cautelari eseguite dai Carabinieri
della Compagnia di Milazzo (ME). Indagine antidroga coordinata dalla DDA della Procura
della Repubblica di Messina
All’alba di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Milazzo hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Messina, su conforme richiesta della Procura, nei confronti di 12 persone, di cui 11 destinatarie della custodia in carcere ed 1 degli arresti domiciliari, in ordine ai reati, a vario titolo, di “associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti” e “detenzione e spaccio di stupefacenti”.
L’operazione, a cui hanno partecipato
complessivamente 50 militari dell’Arma, è il risultato degli esiti di un’indagine
condotta dai Carabinieri della Compagnia di Milazzo e coordinata dalla D.D.A.
della Procura della Repubblica di Messina, da cui sarebbe emersa l’operatività di un sodalizio criminale, dedito
allo smercio, a Torregrotta, di cocaina, crack, hashish e marijuana in favore di
acquirenti della zona o provenienti da
Milazzo e altri comuni del mamertino, nonché da Messina e Barcellona Pozzo di
Gotto.
Dall’attività
investigativa, avviata dai Carabinieri anche grazie alle segnalazioni ricevute
da alcuni cittadini, è emerso che gli indagati avrebbero posto in essere un’intensa
attività di spaccio, in modo sistematico attraverso la suddivisione in ruoli.
Infatti, è stata documentata la condotta di due soggetti capi promotori e organizzatori del gruppo
criminale, operanti a Messina, che, tramite una fitta rete di corrieri e
staffette, avrebbero rifornito della droga i sodali presenti a Torregrotta, per
lo spaccio al dettaglio. In particolare, è stata individuata la base operativa
del sodalizio, consistente nell’appartamento di un indagato, il quale,
nonostante si trovasse agli arresti domiciliari, avrebbe gestito a Torregrotta lo
smercio al minuto della droga in modo
incessante e quotidiano, avvalendosi anche dell’abitazione della madre, anche
ella destinataria della misura cautelare, per l’occultamento delle sostanze e
la custodia del denaro provento dell’attività illecita, che poi sarebbe stato suddiviso tra i sodali. Nella
maggior parte dei casi, le dosi sarebbero state consegnate all’interno del suo
domicilio, in altri, invece, lanciate direttamente dalle finestre
dell’appartamento e ricevute “al volo” dagli acquirenti, con movimenti rapidi
per evitare i controlli delle Forze dell’Ordine. Nel corso dell’attività, sono
stati individuati anche i diversi metodi con cui l’organizzazione avrebbe
cercato di eludere i controlli dei Carabinieri, tra cui l’espediente,
utilizzato dai corrieri, consistente nell’occultare la droga sotto
l’imbottitura dei caschi.
Nel corso dell’attività
investigativa, i Carabinieri
hanno arrestato in flagranza di reato quattro indagati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacente, poi destinatari
della misura cautelare. L’indagine ha
consentito, inoltre, di identificare numerosi assuntori di droghe, segnalati
alla Prefettura per possesso di stupefacenti per uso personale, nonché di
sequestrare complessivamente, nei vari servizi svolti, oltre 600 grammi
di stupefacenti, tra cocaina, crack, hashish e marijuana.
Quanto sopra, ai
fini dell’esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito e nel
rispetto dei diritti degli indagati, che, in considerazione dell’attuale fase
delle indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza
irrevocabile che ne accerti le responsabilità e con la precisazione che il
giudizio, che si svolgerà in contraddittorio con le parti e le difese davanti
al giudice terzo ed imparziale, potrà concludersi anche con la prova
dell’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli stessi indagati.
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