repetita
iuvant
Ho cominciato a scrivere il
28 settembre per questa vicenda. Oggi allego una foto ormai di repertorio, ma
la situazione è sempre la stessa. So che molte persone si sono mosse, e i
risultati si sono ottenuti, ma evidentemente questa “Ditta di fuori, che
impiega maestranze locali, ed economizza la giornata di lavoro” non vuol capire.
E cercano di farla sotto il naso al Comune di Lipari…
Quando non passa più
nessuno, quando dopo le nove tutti vanno al lavoro, politici, genitori,
giornalisti, amici miei, compaesani attenti… allora preparano l’agguato.
Stanno lì sin dalle prime
ore, tirano un nastro, appendono una giacca, sentono le nostre voci, vedono i
nostri movimenti, alla lavagna, in mezzo ai banchi, la luce e l’aria dalle
finestre, le vocine che ripetono le cinque sillabe... Eccoli, pronti a
ricominciare.
Alle 10.15 in data odierna
riaccendono i motori, fanno polvere, si rannicchiano per parlare furtivamente
al telefono, fanno rumore rumore rumore.
E noi di nuovo chiusi per
tre ore in un’aula che è un forno, perché se anche apriamo la porta e le
finestre del corridoio, non si muove un alito di vento, con lo scirocco che
imperversa.
Però
oggi, uscendo dal retro, lato palazzetto, alle due meno un quarto ho espresso il
mio disappunto: _ Grazie per il disturbo, potrebbero essere vostri i bambini
che ci sono qui dentro!
Il rispetto per chi lavora
è forte da parte mia ma deve essere reciproco.
Ma racconto per i bambini
che potrebbero essere vostri e loro figli, vostri e loro nipotini, e non ce la
fanno a sopportare tutto questo. Scrivo ai giornali online di nuovo per
interrompere le sollecitazioni e le segnalazioni con altri mezzi.
Inoltre, invito i colleghi
di tutte le sei isole che fanno capo al nostro Istituto Comprensivo, di ogni
grado di scuola, a meditare la prossima volta che si vota e che per una
manciata di crocette fanno eleggere chi poi non muove un dito per questi
problemi.
La sicurezza e la tutela
della salute sul posto di lavoro sono una cosa seria.
Come mai fuori Lipari i
ruoli funzionano e chi ci deve rappresentare sa farsi valere? La scuola come
istituzione, con staff di dirigenza ed RSU, può e deve intervenire: è nel suo
specifico ruolo quello di negoziare tempi e metodi nelle procedure di
manutenzione dei luoghi interni ed esterni ad essa.
Così come può e deve
intervenire l’ente pubblico: il Comune, con gli assessori e i responsabili dei
settori afferenti a questa situazione allucinante.
Lina Paola Costa
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