Intervengo per chiarire quanto accaduto nel corso dell’ultima seduta di Consiglio Comunale in merito al confronto avviato con l’amministrazione circa il punto all’ordine del giorno relativo al Presidio Ospedaliero di Lipari e alle relative criticità. Perciò, rispondo con l’educazione, la concretezza e con il buon senso che mi ha sempre contraddistinto nella mia attività di consigliere comunale all’assessore Sig.ra Tiziana De Luca che attraverso i social ha descritto una situazione inverosimile, affermando di essere stata oggetto di una aggressione (quasi fisica) mai avvenuta. Ovviamente l’assessore De Luca omette di scrivere chi avrebbe assunto tali comportamenti perché la stessa comprende perfettamente la gravità delle sue accuse totalmente infondate. La stessa rappresenta nel post pubblicato sulla sua pagina Fb, in data 28 dicembre, il proprio risentimento affermando testualmente “il silenzio assordante alla ripresa del Consiglio, come se non fosse accaduto nulla”. Ciò a dimostrazione che nulla è davvero accaduto se non una discussione animata sui temi all’ordine del giorno del Consiglio. A dire dell’assessore De Luca questa irreale aggressione sarebbe avvenuta con la complicità di tutto il Consiglio Comunale, del suo Presidente e dello stesso Sindaco presente ai lavori.
L’assessore rivolge un’accusa al sottoscritto senza spiegare però la genesi del diverbio verbale e omette di dire di aver alimentato anche in seguito, come spesso accade, la reazione di parte del Consiglio per l’eccessiva spontaneità delle sue affermazioni.
Ricordo all’assessore De Luca che il Consiglio Comunale è l’organo di indirizzo e di controllo politico - amministrativo. Gli assessori assistono ai lavori del Consiglio Comunale ed intervengono solo se richiesto dai consiglieri per rispondere a precisi quesiti. L’amministrazione, nel corso dei lavori, può intervenire e fare delle proposte o indicare dei percorsi ma sempre nel rispetto dei ruoli istituzionali.
Non essendo accaduto nulla di riconducibile a una aggressione nel senso pieno ed evoluto del termine mi aspetto un passo indietro dall’assessore.
Una brutta pagina nella storia del nostro Comune l’ha invece scritta Tiziana De Luca, l’assessore con delega alla sanità della giunta Giorgianni, insinuando che il sottoscritto o altri abbiano assunto comportamenti non rispettosi dell’altrui pensiero e addirittura violenti verso il genere femminile.
Affermazioni gravi che a me sembrano il maldestro e scandaloso tentativo dell’assessore di restare al centro di un palcoscenico il cui sipario è già stato calato.
Pertanto, esprimo tutto il mio sdegno per tale condotta che offende l’Istituzione che rappresento, e per il vile tentativo di strumentalizzare la propria condizione di donna a difesa di una posizione che non si comprende. Chiedo pertanto all’assessore De Luca, anche in considerazione delle sue affermazioni che riporto “una donna che da un anno e mezzo lotta, a torto o a ragione, con o senza risultati”, di dimettersi immediatamente da assessore perché è inaccettabile che si operi ammettendo di sbagliare e di farlo senza produrre alcun risultato.
Non si può continuare a strumentalizzare il malcontento e il malessere della popolazione. Gli eoliani meritano risposte e devono sapere chi non opera nel proprio interesse.
Solo qualche mese fa, nell’ambito dei propri doveri di interlocuzione con il governo regionale e in particolare con l’assessorato alla Salute della Regione Sicilia, ha assunto più volte atteggiamenti crudi e polemici nei toni, oggi apparentemente e stranamente sopiti. Da settimane il destinatario delle sue non garbate e costruttive esternazioni è il Direttore Generale dell’ASP di Messina il dott. Paolo La Paglia, mentre solo da ieri l’assessore De Luca è concentrato in un attacco pregiudizievole alla mia persona.
Non voglio credere che le reazioni della De Luca siano una conseguenza alle mie richieste di chiarimento in merito a talune affermazioni e circostanze poco chiare, oggetto di una corrispondenza mediatica tra l’Amministrazione del Comune di Lipari e la Direzione Generale dell’ASP.
Per me e per il gruppo politico che rappresento il diritto alla salute degli eoliani è sacro. Il nostro obiettivo è quello di mantenere un presidio ospedaliero il più possibile autonomo per rispondere alla richiesta di assistenza e di cura delle comunità insulari. E riteniamo nostro dovere agire nell’interesse generale collaborando con le Istituzioni per la risoluzione dei problemi. La logica di parte e i fatti personali non devono condizionare l’uomo nel ruolo istituzionale che ricopre; la difesa dei territori resta sempre la priorità.
La sig.ra Tiziana De Luca è al suo secondo mandato di assessore nel comune di Lipari, a me non sembra che nell’alternanza dei governi regionali la stessa sia riuscita a motivare e sostenere adeguatamente le ragioni dei nostri territori anche in materia di salute e assistenza al cittadino. Ricordo, infatti, che l’assessore alla Salute del precedente governo regionale era un uomo indicato dal partito in cui la De Luca ha sempre militato.Lipari non ha chiesto e dunque ottenuto alcuna deroga alla chiusura del punto nascita, una richiesta probabilmente è successiva al provvedimento di chiusura.Ricordo all’assessore De Luca che l’isola di Pantelleria , due volte Lipari per grandezza e con la metà della sua popolazione, usufruisce di una deroga che permette alle donne di partorire sull’isola purché parto naturale. Due realtà a confronto con le stesse caratteristiche ma percorsi diversi.Non credo alle ricostruzioni dell’assessore Tiziana De Luca, all’esistenza di un possibile pregiudizio nei confronti del nostro territorio e a discapito dei nostri servizi; di una strategia volta alla chiusura del nostro Presidio Ospedaliero. Pertanto chiedo all’Assessore De Luca di prendere atto del proprio fallimento e di fare un passo indietro.
Gesuele Fonti
Consigliere Comunale
L’assessore rivolge un’accusa al sottoscritto senza spiegare però la genesi del diverbio verbale e omette di dire di aver alimentato anche in seguito, come spesso accade, la reazione di parte del Consiglio per l’eccessiva spontaneità delle sue affermazioni.
Ricordo all’assessore De Luca che il Consiglio Comunale è l’organo di indirizzo e di controllo politico - amministrativo. Gli assessori assistono ai lavori del Consiglio Comunale ed intervengono solo se richiesto dai consiglieri per rispondere a precisi quesiti. L’amministrazione, nel corso dei lavori, può intervenire e fare delle proposte o indicare dei percorsi ma sempre nel rispetto dei ruoli istituzionali.
Non essendo accaduto nulla di riconducibile a una aggressione nel senso pieno ed evoluto del termine mi aspetto un passo indietro dall’assessore.
Una brutta pagina nella storia del nostro Comune l’ha invece scritta Tiziana De Luca, l’assessore con delega alla sanità della giunta Giorgianni, insinuando che il sottoscritto o altri abbiano assunto comportamenti non rispettosi dell’altrui pensiero e addirittura violenti verso il genere femminile.
Affermazioni gravi che a me sembrano il maldestro e scandaloso tentativo dell’assessore di restare al centro di un palcoscenico il cui sipario è già stato calato.
Pertanto, esprimo tutto il mio sdegno per tale condotta che offende l’Istituzione che rappresento, e per il vile tentativo di strumentalizzare la propria condizione di donna a difesa di una posizione che non si comprende. Chiedo pertanto all’assessore De Luca, anche in considerazione delle sue affermazioni che riporto “una donna che da un anno e mezzo lotta, a torto o a ragione, con o senza risultati”, di dimettersi immediatamente da assessore perché è inaccettabile che si operi ammettendo di sbagliare e di farlo senza produrre alcun risultato.
Non si può continuare a strumentalizzare il malcontento e il malessere della popolazione. Gli eoliani meritano risposte e devono sapere chi non opera nel proprio interesse.
Solo qualche mese fa, nell’ambito dei propri doveri di interlocuzione con il governo regionale e in particolare con l’assessorato alla Salute della Regione Sicilia, ha assunto più volte atteggiamenti crudi e polemici nei toni, oggi apparentemente e stranamente sopiti. Da settimane il destinatario delle sue non garbate e costruttive esternazioni è il Direttore Generale dell’ASP di Messina il dott. Paolo La Paglia, mentre solo da ieri l’assessore De Luca è concentrato in un attacco pregiudizievole alla mia persona.
Non voglio credere che le reazioni della De Luca siano una conseguenza alle mie richieste di chiarimento in merito a talune affermazioni e circostanze poco chiare, oggetto di una corrispondenza mediatica tra l’Amministrazione del Comune di Lipari e la Direzione Generale dell’ASP.
Per me e per il gruppo politico che rappresento il diritto alla salute degli eoliani è sacro. Il nostro obiettivo è quello di mantenere un presidio ospedaliero il più possibile autonomo per rispondere alla richiesta di assistenza e di cura delle comunità insulari. E riteniamo nostro dovere agire nell’interesse generale collaborando con le Istituzioni per la risoluzione dei problemi. La logica di parte e i fatti personali non devono condizionare l’uomo nel ruolo istituzionale che ricopre; la difesa dei territori resta sempre la priorità.
La sig.ra Tiziana De Luca è al suo secondo mandato di assessore nel comune di Lipari, a me non sembra che nell’alternanza dei governi regionali la stessa sia riuscita a motivare e sostenere adeguatamente le ragioni dei nostri territori anche in materia di salute e assistenza al cittadino. Ricordo, infatti, che l’assessore alla Salute del precedente governo regionale era un uomo indicato dal partito in cui la De Luca ha sempre militato.Lipari non ha chiesto e dunque ottenuto alcuna deroga alla chiusura del punto nascita, una richiesta probabilmente è successiva al provvedimento di chiusura.Ricordo all’assessore De Luca che l’isola di Pantelleria , due volte Lipari per grandezza e con la metà della sua popolazione, usufruisce di una deroga che permette alle donne di partorire sull’isola purché parto naturale. Due realtà a confronto con le stesse caratteristiche ma percorsi diversi.Non credo alle ricostruzioni dell’assessore Tiziana De Luca, all’esistenza di un possibile pregiudizio nei confronti del nostro territorio e a discapito dei nostri servizi; di una strategia volta alla chiusura del nostro Presidio Ospedaliero. Pertanto chiedo all’Assessore De Luca di prendere atto del proprio fallimento e di fare un passo indietro.
Gesuele Fonti
Consigliere Comunale
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