Messina, 29 marzo 2021. La provincia di Messina è la 17esima tra le province italiane per incidenza
delle
imprese dell’economia del mare sul totale dell’economia. Questo quanto emerge
dallo studio commissionato dall’Ente camerale al Centro studi delle Camere di
commercio “Guglielmo Tagliacarne”, presentato questa mattina nell’ambito della
terza riunione della Consulta marittima “Consolato del mare”.
«L’analisi
ha inteso approfondire la conoscenza di un settore importante per l’economia
della provincia messinese – spiega il presidente della Camera di commercio, Ivo
Blandina – con l’ultimo studio disponibile, riferito al 2018. Sono in corso di elaborazione
il 2019 e il 2020. Sono dati che, da un lato, ci permettono di avere una
fotografia sulla situazione preesistente alla pandemia e alle sue drammatiche
conseguenze, e dall’altro, costituiscono un’importante base per iniziare a
ragionare sull’impatto della blu economy nel nostro territorio e raccogliere,
così, eventuali segnalazioni per trasformarle in idee e proposte concrete. Fino
a questo momento, è mancata una visione unitaria del settore legata al mare: un
obiettivo che la Consulta marittima intende perseguire sin dalla sua
istituzione, coinvolgendo tutti gli attori istituzionali».
E’ stata
la segretaria generale dell’Ente camerale, Paola Sabella, a presentare il
rapporto, evidenziando come, al 31 dicembre 2018, le imprese dell’economia del
mare registrate in provincia di Messina ammontino a 4.248 unità, rappresentando
il 6,9% del totale imprese della provincia, e come il 50% circa delle imprese
della Blue economy messinese appartenga al settore dei servizi di alloggio e
ristorazione, mentre il 14,7% alla filiera ittica.
«Come si
evince dall’analisi – afferma la segretaria generale - con le sue 4.248 imprese
blu, Messina è l’ottava provincia in Italia per numero di imprese della Blue
Economy. Nel 2018, l’economia del mare ha prodotto 46,7 miliardi di valore
aggiunto, attivandone 87,8 miliardi nel resto dell’economia, per un ammontare
produttivo complessivo pari a 134,5 miliardi di euro. In altre parole, ogni
euro prodotto dalla blue economy ne ha attivati 1,9 nel resto dell’economia.
Nello stesso anno, nella provincia di Messina, la filiera del mare nel suo
complesso ha prodotto un valore aggiunto pari a 805 milioni di euro, il 7,9%
del totale economia, attivando quasi 1,6 miliardi di euro di ricchezza nel
resto dell’economia e assommando, dunque, un totale produttivo di quasi 2,6
miliardi di euro: il 23,1% del valore aggiunto prodotto dall’intera economia
messinese».
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