Riceviamo da Giusi Lorizio e pubblichiamo:
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza alla Missione 6, prevede l’incentivazione della Sanità territoriale insieme alla Digitalizzazione dei processi. (Il primo non può prescindere dal secondo e viceversa).
È una svolta importante che presagisce finalmente il passaggio da una visione ospedalocentrica dell’assistenza sanitaria, verso una presa in carico “totale” dell’assistito.
Si oltrepassa l’idea di assistenzialismo per attivare azioni effettive di educazione, prevenzione, controllo e gestione di quell’idea di salute, vista dall’ OMS, come realizzazione del bisogno di benessere insito in ogni uomo.
È un momento storico fondamentale che non può prescindere dall’attenzione di nessuno degli stakeolder interessati e che, deve orientarsi verso una pianificazione mirata del territorio.
Indubbio è, che le isole eolie, più di altri, per caratteristiche territoriali e logistiche abbiano vissuto e vivono ancora oggi gli effetti devastanti di disposizioni legislative nazionali “miopi” verso un luogo di così particolare strutturazione geografica.
Oggi (lo speriamo tutti) si gettano le basi di un’idea sanitaria che proprio nuova non è visto che è già realizzata, tra l’altro in modo fruttuoso, nelle isole toscane con le “Case della Salute.”
Esse sono la sede pubblica dove trovano allocazione, in uno stesso spazio fisico, i servizi territoriali che erogano prestazioni sanitarie (medici di medicina generale, medici specialisti, infermieri, assistenti sociali, operatori sociali, terapisti…) e socio-assistenziale. In esse si realizza la presa in carico delle persone e si attuano azioni di diagnosi e cura, di prevenzione per tutto l’arco della vita e di promozione della salute. Esse sono l’unità di base della produzione/integrazione sociosanitaria nel territorio.
Ricorrere il meno possibile all’assistenza ospedaliera prevede alla base un’attenzione ed un sostegno all’informazione e alla prevenzione, elementi primi, di questa nuova idea sanitaria che “calzerebbe a pennello” nella realtà Eoliana.
Bozze progettuali sono già state poste in essere con la collaborazione di esponenti ministeriali, che incitano alla realizzazione di progetti pilota in un territorio come il nostro che possiede tutti gli indicatori necessari alla realizzazione di questi centri territoriali.
Noi operatori della salute, a vario titolo, attendiamo allo START, la possibilità di concretizzare con i fatti tante parole che nel tempo Eolo ha soffiato sulle nostre meravigliose isole. che proprio nuova non è visto che è già realizzata, tra l’altro in modo fruttuoso, nelle isole toscane con le “Case della Salute.”
Esse sono la sede pubblica dove trovano allocazione, in uno stesso spazio fisico, i servizi territoriali che erogano prestazioni sanitarie (medici di medicina generale, medici specialisti, infermieri, assistenti sociali, operatori sociali, terapisti…) e socio-assistenziale. In esse si realizza la presa in carico delle persone e si attuano azioni di diagnosi e cura, di prevenzione per tutto l’arco della vita e di promozione della salute. Esse sono l’unità di base della produzione/integrazione sociosanitaria nel territorio.
Ricorrere il meno possibile all’assistenza ospedaliera prevede alla base un’attenzione ed un sostegno all’informazione e alla prevenzione, elementi primi, di questa nuova idea sanitaria che “calzerebbe a pennello” nella realtà Eoliana.
Bozze progettuali sono già state poste in essere con la collaborazione di esponenti ministeriali, che incitano alla realizzazione di progetti pilota in un territorio come il nostro che possiede tutti gli indicatori necessari alla realizzazione di questi centri territoriali.
Noi operatori della salute, a vario titolo, attendiamo allo START, la possibilità di concretizzare con i fatti tante parole che nel tempo Eolo ha soffiato sulle nostre meravigliose isole.
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