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domenica 9 gennaio 2022

Comitato spontaneo per la difesa dell’isola di Vulcano rivendica diritto al confronto, riapertura al turismo e sostegni alle attività

 Da: Comitato spontaneo per la Difesa dell’isola di Vulcano


A: DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE; DIPARTIMENTO REGIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE; COMUNE DI LIPARI
e p.c. PRESIDENZA REGIONE SICILIANA; I.N.G.V. Roma; I.N.G.V. Sezione di Catania; Primo Ricercatore Isola di Vulcano; Addetta alla Comunicazione, Sig.ra Caterina Piccione; C.N.VV.F.; Direzione Regionale VV.F. Sicilia; Comando VV.F. di Messina; PREFETTURA di Messina

La popolazione di Vulcano, riunitasi spontaneamente in data 6/01/2022 e 8/01/2022 a seguito della forte preoccupazione per la situazione incombente legata alla recente fenomenologia vulcanologica e ai relativi provvedimenti emanati dalle autorità competenti

-          viste le ordinanze n° 124 del 22/11/2021, come prorogata in data 24/12/2021, e del 24/12/2021 con scadenza il 24/02/2022 p.v. recanti misure di prevenzione e assistenza alla popolazione per il rischio vulcanico;

-          considerato il perdurante divieto di ingresso sull’isola alla popolazione non residente disposto dalle ordinanze suddette;

-          preso atto dei bollettini emanati a cadenza settimanale dall’INGV;

-          considerata la delibera del CDM che decreta l’emergenza sino a giugno 2022;

-          avuto conoscenza che l’amministrazione comunale ha dato incarico di effettuare le misurazioni di Co2 presente all’interno delle abitazioni site in Vulcano porto;

RAPPRESENTA

Come tale quadro normativo costituisca già oggi un ostacolo alla vivibilità quotidiana nonché una minaccia al futuro di tutta la popolazione insulare.

 Le attuali disposizioni limitative oggetto dei provvedimenti summenzionati, come lo Stato di emergenza decretato in seno al Consiglio dei Ministri e il relativo panico e caos mediatico che ne è conseguito, determinano un inaccettabile stato di precarietà, che impatta sulle biografie e l’economia dell’intera isola di Vulcano.

Tale situazione non dipende dalla sola evoluzione della attività vulcanologica, che per sua natura può avere un decorso lento e molto protratto nel tempo, ma piuttosto dall’assenza di adeguate e puntuali informazioni sulla stessa e sui presupposti a monte dell’emanazione dei provvedimenti di cui sopra.

Si sottolinea come le disposizioni in oggetto siano state prese in assenza di qualsiasi confronto con la popolazione residente, che pure dovrebbe indubbiamente essere il principale interlocutore in vista dell’emanazione di qualsiasi provvedimento, nonché in assenza di alcuna relazione pubblica degli enti preposti in merito alla situazione vulcanologica.

Oltre a un evidente e grave problema di esercizio della democrazia, manifestatosi nell’assenza di adeguata informazione e coinvolgimento dei soggetti stessi su cui ricadono le ordinanze, si evidenzia come già adesso, e pur in assenza di un peggioramento della attività vulcanica, manchi qualsiasi forma di tutela della popolazione residente così come sue forme di partecipazione al processo decisionale. Allo stesso tempo non è dato sapere cosa ne è stato della collocazione di nuove strutture di misurazione dei valori dell’aria che pure rappresentavano il presupposto all’emanazione dell’ordinanza del 22/12/2021.

 Un’isola che vive quasi esclusivamente di turismo come Vulcano risulta definitivamente compromessa e danneggiata dall’impossibilità di far affluire persone sulla stessa.

Quanto avvenuto finora, è necessario sottolineare, comporta già nell’immediato una mole incalcolabile di disagi tanto sul piano umano-esistenziale, quanto su quello economico-commerciale. I residenti, infatti, da mesi vivono con l’angoscia di non poter organizzare il proprio presente né immaginare un futuro per se e le proprie famiglie, nella amara consapevolezza di rischiare addirittura di dover abbandonare l’isola qualora le condizioni dovessero peggiorare, senza tuttavia sapere dove poter ricominciare a vivere.

Tutte le attività commerciali, già duramente colpite da due anni di pandemia, si confrontano adesso con le ulteriori perdite relative all’attuale stato di emergenza. Da un lato, infatti, non è possibile alcuna programmazione per i mesi prossimi venturi; dall’altro, già in questi due mesi si fanno i conti con una minore presenza sull’isola, il che ha inevitabilmente causato ulteriori perdite per tutti gli esercizi che animano la quotidianità di Vulcano. Nel frattempo, nonostante le entrate diminuiscano a causa delle “chiusura” ai non residenti dell’isola, utenze e tasse rimangono da pagare, non avendo né Stato né regione predisposto alcun piano di sostegno finanziario per la popolazione, che così si trova ulteriormente vessata dal depauperamento.

A tutto questo si aggiunge l’assoluta inadeguatezza delle misure sinora prese nel caso in cui la situazione diventasse critica. Nessun piano di evacuazione è stato definitivamente delineato e discusso con la popolazione, né alcuna informazione è stata data in merito ai possibili scenari di emergenza.

Tutto ciò premesso lo scrivente comitato

AUSPICA

-          L’immediata rimozione del divieto di ingresso ai non residenti

RIVENDICA

-          L’apertura immediata di un tavolo di crisi con tutti gli enti preposti al fine di avviare un confronto reale con la popolazione residente in merito agli scenari presenti e futuri;

-          La presenza di un nostro rappresentate in ogni sede decisionale per i mesi venturi;

-          La predisposizione di un piano di emergenza chiaro e condiviso con la popolazione tutta;

-          La comunicazione, periodica e fruibile a tutti i non addetti i lavori, della situazione vulcanologica;

-          L’emanazione immediata di un decreto a sostegno di ogni attività esistente.

-          La presenza degli enti competenti alla gestione della crisi sull’isola, con particolare riferimento alla protezione civile e all’INGV

In tal senso lo scrivente comitato si riserva di compiere ogni azione di dissenso che riterrà necessaria per l’autodeterminazione delle nostre vite e dei nostri territori.

Vulcano lì 08-01-2022

I promotori del comitato

Leonardo Basile

Antonino Messina

Domenico Muscarà

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