Oggi e domani sono previste alcune attività tecnico scientifiche volte a verificare le procedure di diffusione dei documenti di sorveglianza e monitoraggio e delle comunicazioni ai fini di protezione civile, nonché alla valutazione e dichiarazione del livello di allerta.
Sabato 9 aprile l’esercitazione entrerà nel vivo con le prove di evacuazione della popolazione dall’isola di Vulcano al fine di testare le procedure di attivazione del piano di allontanamento. La popolazione che parteciperà all’esercitazione su base volontaria, seguendo le indicazioni previste nella pianificazione comunale (percorsi di allontanamento ed aree di emergenza) e la segnaletica appositamente installata nei giorni scorsi, raggiungerà il porto di Levante o il molo di Gelso e verrà imbarcata su traghetti convenzionati con la Regione Siciliana e mezzi delle Strutture operative, per poi successivamente sbarcare a terra nello stesso molo, dopo aver partecipato ad un momento informativo e di confronto sulle attività esercitative in corso.
In questa occasione, sarà testato – per la prima volta in Italia – il Sistema di allarme pubblico IT-Alert, che attraverso la tecnologia cell broadcast, informerà i cittadini sull’esercitazione in corso e sulle norme di comportamento da adottare grazie all’invio di messaggi sugli apparati cellulari presenti sull’isola di Vulcano. Il messaggio conterrà chiaramente l’indicazione che si tratta di un’esercitazione di protezione civile.
“L’esercitazione – afferma Fabrizio Curcio, Capo Dipartimento della Protezione Civile – nasce a valle di un percorso di aggiornamento della pianificazione nazionale e locale legato alle variazioni dei parametri di monitoraggio del vulcano. Gli scenari esercitativi, che prevedono il coinvolgimento della popolazione dell’isola di Vulcano e di tutte le strutture operative, ci permetteranno di valutare i piani di protezione civile e verificare la tempestività della risposta e l’efficacia dell’impiego dei sistemi di gestione dell’emergenza. Per questo motivo, anche alla luce dell’utilizzo di IT-Alert, l’esercitazione rappresenta un test fondamentale per tutto il sistema di protezione civile”.
Sabato 9 aprile l’esercitazione entrerà nel vivo con le prove di evacuazione della popolazione dall’isola di Vulcano al fine di testare le procedure di attivazione del piano di allontanamento. La popolazione che parteciperà all’esercitazione su base volontaria, seguendo le indicazioni previste nella pianificazione comunale (percorsi di allontanamento ed aree di emergenza) e la segnaletica appositamente installata nei giorni scorsi, raggiungerà il porto di Levante o il molo di Gelso e verrà imbarcata su traghetti convenzionati con la Regione Siciliana e mezzi delle Strutture operative, per poi successivamente sbarcare a terra nello stesso molo, dopo aver partecipato ad un momento informativo e di confronto sulle attività esercitative in corso.
In questa occasione, sarà testato – per la prima volta in Italia – il Sistema di allarme pubblico IT-Alert, che attraverso la tecnologia cell broadcast, informerà i cittadini sull’esercitazione in corso e sulle norme di comportamento da adottare grazie all’invio di messaggi sugli apparati cellulari presenti sull’isola di Vulcano. Il messaggio conterrà chiaramente l’indicazione che si tratta di un’esercitazione di protezione civile.
“L’esercitazione – afferma Fabrizio Curcio, Capo Dipartimento della Protezione Civile – nasce a valle di un percorso di aggiornamento della pianificazione nazionale e locale legato alle variazioni dei parametri di monitoraggio del vulcano. Gli scenari esercitativi, che prevedono il coinvolgimento della popolazione dell’isola di Vulcano e di tutte le strutture operative, ci permetteranno di valutare i piani di protezione civile e verificare la tempestività della risposta e l’efficacia dell’impiego dei sistemi di gestione dell’emergenza. Per questo motivo, anche alla luce dell’utilizzo di IT-Alert, l’esercitazione rappresenta un test fondamentale per tutto il sistema di protezione civile”.
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