È colpa di quello, anzi no . È sicuramente colpa di quell’altro. Ma chi gli ha dato la patente ? Le barche a vela hanno la precedenza sempre, anzi no. Ed è cominciato subito, neanche il tempo di affondare, il solito (di Gianni Iacolino) tran tran dei superesperti da tastiera. C’è sempre quello che non se la beve e ne sa più degli altri perché ha fatto il militare in marina e quell’altro che ne sa di più perché osserva costantemente la velocità degli aliscafi dal balcone di casa sua. Insomma in questa gara ad indovinare ci troviamo di tutto . Ed ecco armarsi subito eserciti di giudici pronti a condannare ora questo , ora quello , perché loro sanno tutto della rotta , della velocità, dell’andatura di bolina, di traverso e via di questo passo.
A volte, in questo caos di commenti, emerge per fortuna ,timida, qualche emozione : i tre velisti che si salvano ed il coraggioso gesto del marinaio che si tuffa in mare. Senso di sollievo per il recupero in buona salute dei naufraghi. Mi colpisce molto , nel calore di questi commenti che si susseguono, il ricordo di anni fa quando ,in una situazione per certi versi analoga , alcune famiglie di Siriani con , al seguito, bimbi piccoli, sbarcati ( si fa per dire ) di notte a ponente della nostra isola, divennero ,sul web ,oggetto di rabbia ed invettive da trivio . E la stessa malvagità , più spesso indifferenza, si riaccende ogni qual volta una imbarcazione di profughi non viene soccorsa in mezzo al mare.
Chi se ne frega , chi li conosce, se ne stiano a casa loro, se la sono cercata ! Com’è possibile, mi chiedo, che la pietà dei nostri cibernaviganti si sia accesa solo quando il naufragio è avvenuto a poche miglia da casa e si sia spenta del tutto, anzi si sia caricata di rabbia, quando il dramma sempre a poche miglia, colpiva i Siriani ? La sociologia ci viene in soccorso. Il caso di oggi pomeriggio non avrà alcuna influenza sulle nostre tasche ; l’arrivo di una ventina di profughi, catapultati nottetempo sulla scogliera di ponente, ha fatto temere , per un momento, possibili danni economici. Tutto qui. Pietà e partecipazione si, purché a costo zero.
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