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sabato 6 dicembre 2025


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La Italiana Capers Sud srl  ha sede a Lipari, nelle splendide Isole Eolie, sin dal 1981, anno della sua costituzione. La Ditta produce, confeziona e commercializza capperi di eccellente qualità, sia convenzionali che biologici e anche certificati DOP. Il Cappero delle Isole Eolie, in considerazione delle sue peculiari caratteristiche ha infatti recentemente ottenuto il riconoscimento comunitario della Denominazione di origine protetta.
La Società propone alla clientela una vasta gamma di confezioni e di diversi calibri di capperi nonché i cucunci, (frutti del cappero) a marchio  “CAPPARIS “,  che si rivelano deliziosi e particolarmente indicati per aperitivi e raffinati antipasti.
La Italiana Capers Sud srl ha inoltre realizzato un nuovo prodotto: i “CAPPERI FRANTUMATI”, essiccati con un sistema innovativo, che conserva ed esalta la loro notevole ed inconfondibile capacità aromatica. Si tratta di un insaporitore di estrema versatilità, adatto a molti piatti grazie alla sua semplicità e praticità nell’impiego.
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Indirizzo: Località Pianogreca snc  - 98055 LIPARI (ME)

Tel. 0909811202 -  www.capersud.itinfo@capersud.it

Accadde...oggi...nel 1959

Nel 1959 viene inaugurato a Napoli il nuovo Stadio del Sole, successivamente noto come Stadio San Paolo e oggi Stadio Diego Armando Maradona.

L’impianto ha una  capienza di 90.000 spettatori.
Per l’occasione si disputa la partita Napoli-Juventus, valida per la decima giornata di campionato.
L’incontro attira un’enorme affluenza di pubblico.
La gara risulta combattuta e ricca di emozioni e il  Napoli riesce a imporsi sulla Juventus per 2 a 1


Il sogno di un campetto per i bambini di Filicudi. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 6 dicembre 2025


 

Al via oggi il Torneo di Natale dei piccoli al Freeland. In campo cinque squadre (video)




Novità alla "Casa dell'orto" di via Marina Garibaldi a Canneto: Oggettistica artigianale di propria produzione in cera e cemento.





Da noi troverete anche i prodotti di sempre per orti e giardini, fiori da taglio e da balcone, mangimi e piccoli animaletti. Oltre alla realizzazione di composizioni cereali per ogni evento

La "CASA DELL'ORTO"  di Zaia Luana Gaetana, è in via Marina Garibaldi (Canneto). Telefoni 3331061296 - 3317637715

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Trasferire 1200 capre da Stromboli e Alicudi. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 6 dicembre 2025


 

Serie D, calcio a 5: Sconfitta casalinga per il Club 98055 Lipari calcio

 Il Club 98055 Lipari calcio è stato superato, in casa per 5 a 4 dalla SIAC Messina. Per i liparesi a segno: S. Coluzzi, L. Gigante, B. Greco, M. La Greca

L'altra squadra liparese la Ludica Lipari scenderà in campo domani, in trasferta, con il S.Pier Niceto

Accadde...oggi...lo scorso anno


 

Per una vacanza di pieno relax a Lipari, in una zona tranquilla e a poche centinaia di metri dal centro storico dell'isola, HOTEL-ALBERGO "VILLA DIANA"
Villa Diana è in Via Edwin Hunziker (ex via Tufo) n°1
98055 LIPARI (ME) - Tel. e Fax: 0909811403 
www.villadiana.com - www.edwinhunziker.it 
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LN Garden a Lipari - Marina Lunga 
E' rivenditore ufficiale "Il giardino delle meraviglie"
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Verso il Natale: Concerto del duo Morabito - Lombardo l'11 dicembre a Pianoconte


 

Tanti auguri di...

Buon compleanno a Marzia Merlino, Maria Elena La Barbera, Tecla Casilli, Mery La Barbera, Sara Lo Presti, Immacolata Ziino, Giulia D'auria, Rostyslav Kordiyaka, Paola Imbesi, Joseph Lello Merlino



Stromboli, pescatore trova capretto con fratture e l'adotta. L'Ansa del direttore Sarpi

Lipari, 6 dicembre (Ansa) Un capretto con un pescatore per papà. Accade a Stromboli dove Giacomino Utano ha “adottato” un capretto, che avrebbe circa 8 mesi, trovato dalla figlia e dalla nipotina con le zampe anteriori spezzate vicino la spiaggia di Scari, probabilmente per una caduta dal costone sovrastante.

L’uomo, non si è limitato a soccorrerlo, ma, dopo aver ottenuto l’autorizzazione per potersi imbarcare con l’animale ribattezzato Pongo sull’aliscafo di linea, l’ha portato da Laura Gulotta, veterinaria di Lipari, per farlo sottoporre ad un intervento chirurgico per il ripristino della funzionalità degli arti. Un'operazione durata 4 ore a conclusione della quale al capretto sono state applicate due placche in titanio che gli dovrebbero consentire, dopo la convalescenza a casa Utano, una buona mobilità.

Chi ha visto il capretto parla di un concentrato di dolcezza che non chiede cibo, ma carezze: cerca Giacomino con gli occhi, come fanno gli animali riconoscenti. E restituisce affetto, amore e fiducia in un’isola come Stromboli dove la convivenza con migliaia di capre selvatiche, che scendono dalla montagna, è sempre più difficile e dove per il 2026 è stato varato un piano per il trasferimento di 1.200 capi (ANSA)

Fidapa Eolie installa 100 scarpette rosse per ricordare le donne vittime di femminicidio e violenza di genere

 Lipari, 06 dicembre 2025 –  "Nell'ambito del periodo dei 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere, che ha preso il via il 25 novembre, la sezione FIDAPA Isole Eolie “Le Sette Sorelle” annuncia l'installazione di "scarpette rosse" presso la Piazza S. Bartolomeo Fuori Le Mura a Lipari.

L'installazione di cento scarpe rosse vuole ricordare le donne vittime di femminicidio e violenza di genere, trasformando un luogo suggestivo e di significato storico in un potente monito silenzioso e una celebrazione di solidarietà femminile. 

Ormai da diversi anni, le scarpe rosse sono diventate un simbolo internazionale della lotta contro i maltrattamenti e i femminicidi, rappresentando sia la perdita di vite che la denuncia della violenza di genere. 

Un'iniziativa per sensibilizzare la società sul tema e costruire una memoria collettiva sulla tragedia del femminicidio.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, a livello globale quasi una donna su tre subisce violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita. Un dato che riflette una realtà ancora drammaticamente attuale anche in Italia. Nel nostro paese, i dati Istat per il 2024, confermando che la stragrande maggioranza degli omicidi di donne ( 91,4%, ovvero 106 su 116 ) sono femminicidi presunti, indicano che la violenza di genere rimane la causa predominante e tragica di questi crimini, spesso perpetrati da partner o ex partner.

“Le scarpe rosse raccontano tante storie, diverse ma collegate, e ogni storia merita ascolto - dichiara Chiara Giorgianni, Presidente della sezione Fidapa Isole Eolie -. Per contrastare la violenza di genere - continua Giorgianni -  è essenziale un profondo cambiamento culturale, poiché le leggi, da sole, non sono sufficienti; devono essere supportate infatti da azioni che promuovano la parità, il rispetto e la non violenza. La violenza di genere è un fenomeno strutturale, eterogeneo e complesso. È fondamentale educare la società al rispetto, in tutte le sue forme. Questo significa - conclude la Presidente - insegnare a valorizzare le differenze, a gestire i conflitti in modo non violento, investendo anche in programmi scolastici di educazione al rispetto, all'affettività e alla sessualità responsabile per contrastare fin dalla giovane età stereotipi e pregiudizi.”

L'iniziativa, che si inserisce nel quadro delle iniziative promosse dalla sezione FIDAPA Isole Eolie “ Le Sette Sorelle “ e che ha origine nel progetto dell'artista messicana Elina Chauvet, mira a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla violenza di genere, attraverso un gesto simbolico e visivamente di impatto. 

L'installazione è stata allestita oggi 06 Dicembre e rimarrà visibile al pubblico dalle ore 9:00 alle ore 20:00.

Alfa e Omega: Onoranze funebri nelle Eolie

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Gruppo alberghiero presente nell’isola di Lipari, per la stagione 2026 ricerca personale (contratto full time per 6 mesi) nei seguenti profili:

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N° 1 Cameriere per bar, con esperienza pregressa nel settore. La risorsa si dovrà occupare di servire bevande e cibi al bancone e al tavolo, accogliere i clienti e gestire il servizio al bar e nella sala bar dell'hotel;

N° 1 Autista/manutentore, con esperienza pregressa nel settore. La risorsa si dovrà occupare della guida di veicoli (per trasporto di persone e merci) e la manutenzione di attrezzature e verde.

 Per candidature contattare il n. 331 3898494

Oggi : San Nicola di Mira (di Bari)

S. Nicola fu uno dei più illustri santi che fiorirono nella Chiesa orientale nel secolo IV. Nativo di Pataro nella Licia, dimostrò fin da bambino di essere predestinato a grandi cose. Prestissimo si innamorò della vita religiosa, e si ritirò in un monastero nelle vicinanze di Mira. 

Mirabili furono quivi i suoi slanci d'amore al Signore ed il progresso quotidiano nella virtù. Praticava la carità materiale e spirituale verso il prossimo, e di lui rimase celebre il seguente fatto. 

Trovandosi tre giovanette in grave pericolo di perdere l'innocenza, non potendo a causa della loro povertà trovare un onesto collocamento, per tre notti consecutive Nicola si portò vicino a quella casa, ed ogni volta vi gettò dalla finestra una borsa contenente il necessario per la dote di una figlia. 

La sua grande devozione lo spinse a visitare la Terra Santa. Durante il viaggio, quando la nave su cui era montato si trovava in alto mare, si scatenò una tempesta tale che i marinai disperavano della salvezza. 

Ma Nicola, rassicuratili, si mise in ginocchio: ed il mare divenne calmo e si arrivò felicemente in porto. Ritornato dal pellegrinaggio, trovò vacante la sede episcopale di Mira, capitale della Licia. Nicola, già celebre per i suoi miracoli e per la sua vita esemplare, fu eletto ad occupare quella sede, e la resse sapientemente per molti anni. Fu grande benefattore dei poveri, padre degli orfani, sostegno delle vedove. 

Durante la persecuzione di Diocleziano, fu deportato e confinato. Restituita la libertà alla Chiesa, il santo vescovo ritornò tra il suo popolo. Partecipò al Concilio Ecumenico di Nicea ed ebbe parte assai attiva nella confutazione di Ario. 

Il Signore lo preavvisò della prossima sua morte ed il Santo, raccomandatosi alle preci del suo buon popolo, radunò il clero, e prese a recitare il salmo: In te Domine, speravi, fino al versetto: In manus tuas, commendo spiritum meum, e col sorriso sulle labbra, spirò. Era l'anno 342. 

Il suo corpo si conserva a Bari, nella Basilica del suo nome. 

PRATICA. Perdoniamo le offese e preghiamo per coloro che ci fanno soffrire. 

PREGHIERA. O Signore, che hai voluto onorare il tuo vescovo Nicola con insigni miracoli, fa' che per la sua intercessione siamo liberati dalle pene del fuoco eterno. 

Approfondimento


I protestanti, come si sa, non ammettono il culto dei santi. Tuttavia, c'è un santo che è popolare anche e soprattutto nei paesi protestanti, benché non tutti sian capaci di riconoscere, sotto le fattezze e l'abbigliamento del bonario Babbo Natale, uno dei santi più celebri della Chiesa cattolica : San Nicola.

San Francesco

Ma non c'è dubbio. Il cappuccio foderato di pelliccia del nordico Babbo Natale, non è altro che la mitria del barbuto vescovo orientale. Infatti, in Germania e in Svizzera, Babbo Natale si chiama Nikolaus, e il 6 dicembre è festa grande per i ragazzi. Nikolaus, con la gerla colma di doni, ha varcato l'Oceano sulle navi dei coloni olandesi, e in America è diventato " Santa Claus", re della tradizione natalizia, e anche pubblicitaria del Nuovo Mondo. 

E dall'America, Santa Claus è rimbalzato con nuova fortuna in Europa; ma pochi l'hanno riconosciuto per San Nicola. San Nicola da Bari, il secolare amico degli scolaretti e di tutti i bambini. 

Questo non è l'unico segno della popolarità di San Nicola, uno dei santi più venerati in Oriente e in Occidente. Per tutto l'alto medioevo, egli è stato, per la sua delicata carità, qualcosa di simile a ciò che San Francesco è stato ed è ancora per l'evo moderno. E spesso appare vicino a San Francesco nelle pitture delle chiese francescane. 

Per la storia, San Nicola fu vescovo di Mira, nella Licia, ai tempi di Costantino. A Mira le sue reliquie furono venerate finché non sopraggiunse l'invasione turca. Allora vennero poste in salvo da 62 soldati, devoti corsari della città di Bari. E il 9 maggio del 1087, con immensi onori, furono poste nella celebre, vetusta cattedrale del grande porto pugliese, e Bari, dopo una vivace contesa con Benevento, divenne il centro del culto di San Nicola, patrono, tra l'altro, della Russia.

Numerose leggende narrano i particolari della sua vita: "Niccolaio trasse il suo nascimento da ricche e sante persone. Il primo die che fue bagnato, stette per se medesimo ritto nel bacino, e due dì della settimana, cioè il mercoledì e il venerdì, solamente una volta per die prendeva il latte. E. fatto giovane, schifava le dissoluzioni e le vanità e usava la chiesa maggiormente". Non seguì però la carriera ecclesiastica. Salì alla cattedra vescovile per soprannaturale ispirazione dei vescovi riuniti in Concilio, che decisero di eleggere il primo che entrasse in chiesa e avesse il nome di Nicola. Fu presto noto per i suoi prodigi: "Uno die, alquanti marinai pericolavano nel mare. Feciono questa orazione con lacrime: `Niccolaio, servo di Dio, se vere sono le cose le quali udiamo di te, piacciati che noi ora le proviamo'. Incontanente apparve e disse: 'Ecco, io sono presente', e cessò la tempesta". 

Perciò i marinai lo considerano loro protettore, ma soprattutto è patrono degli scolari. Tra le molte leggende è infatti celebre quella dei tre scolaretti che un feroce macellaio di Mira aveva sgozzato e messo in salamoia, come porcellotti. Il Santo compì la strepitosa resurrezione dei tre fanciulli, convertendo, per giunta, anche il macellaio. 

L'episodio ha dato origine a canti popolari, poco noti ma spesso suggestivi, dei quali citiamo quello raccolto e riportato da Gerard de Nerval nelle Figlie del fuoco 

San Francesco



C'erano una volta tre bambini
che andavano a spigolare in un campo.

Arrivano una sera da un macellaio
"Macellaio, potresti ospitarci?"
"Entrate, entrate, piccoli,
c'è posto senz'altro."

Erano appena entrati,
che il macellaio li ha ammazzati,
li ha fatti a pezzettini,
li ha messi a salare come maialini.

San Nicola dopo sette anni,
San Nicola arrivò in quel campo.
Se ne andò dal macellaio
"Macellaio, potresti ospitarmi?"

"Entrate, entrate, San Nicola,
posto ce n'è, non ne manca davvero"
Era appena entrato,
che chiese da cena. 

San Francesco

"Volete un pezzo di prosciutto?"
"Non ne voglio, mi sembra brutto"
"Volete un pezzo di vitello?"
Non ne voglio, non è bello!

Voglio proprio il salamino,
che sta a salare da sette anni!
Quando il macellaio lo senti,
fuori dalla porta se ne fuggi.

"Macellaio, macellaio, non fuggire,
pentiti, Dio ti perdonerà."
San Nicola posò tre dita
sull'orlo del salatoio.

Il primo disse: "Ho dormito bene!"
Il secondo disse: "lo pure!"
Rispose il terzo: "Credevo d'esser già in paradiso!" 


Ancor più suggestivi sono gli innumerevoli episodi di carità del Santo. "Un suo vicino" narra la Legenda Aurea "pervenuto a grandissima povertà, tre sue figliole vergini ordinò di mettere al peccato, acciò che di quella vituperosa mercatantia potesse nutricare sé e le sue figliuole. Per la qual cosa, sentendo il Santo Niccolaio così scellerata intenzione, mosso da zelo di pietade, tolse una massa d'oro, e così legata in un panno, di notte tempo gittolla segretamente per la finestra, e partissi di celato". 

L'uomo poté così maritare la prima figlia, e il misterioso dono si ripete finché tutte e tre le ragazze furono onestamente accasate. Solo allora, il padre, appostatosi, poté riconoscere in San Nicola lo sconosciuto benefattore. In tempo di carestia, ottiene dai marinai delle navi frumentarie dell'imperatore una parte del carico, e distribuisce il grano ai bisognosi, senza che poi gli esattori possano riscontrare nessuna mancanza. Appare in sogno a Costantino e impedisce l'esecuzione di tre ufficiali ingiustamente condannati. Ma più spesso, San Nicola è il protettore dei bambini, sempre pronto ad esaudire le preghiere dei genitori a lui devoti. 

Doni preziosi; episodi di carità: fanciulli beneficiati. Ecco ciò che spiega l'universale popolarità di San Nicola, e perché lo si ritrovi oggi con le sembianze di Babbo Natale: per ricordare, oltre tutte le apparenze superficiali, il dovere delle carità e il comandamento dell'amore, quell'Amore che nel Natale la sua espressione più alta.

Buongiorno, oggi è sabato 6 dicembre


 

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venerdì 5 dicembre 2025

Le storie quelle belle: Giacomino e Pongo, la capretta salvata a Stromboli.

Riprendiamo dal profilo di Leonardi Nardi Utano (Leoliano scalzo) https://www.facebook.com/leonardonardiutano

Qualche giorno fa, sulla spiaggia di Scari — quella degli Utano, una delle famiglie di pescatori più grandi di Stromboli — una bambina, Swami, e sua mamma Tiziana trovano una capretta agonizzante.
Le zampe anteriori spezzate, probabilmente dopo una brutta caduta.
Giacomo Utano, nonno, pescatore e storico ormeggiatore dell’isola, la prende in braccio come si prende ciò che non ha più nessuna forza per restare al mondo da solo.
La porta a casa, la fascia, prova a darle riparo.
Poi chiede aiuto: serve un veterinario. Chiama il sindaco, gli racconta tutto, e il sindaco si attiva subito.
Gli viene concesso di imbarcarsi sull’aliscafo per Lipari con la capretta tra le braccia — perché a volte la burocrazia sa aprirsi davanti alla necessità.
La veterinaria dell’isola maggiore fa il possibile, ma non basta: servono uno specialista ortopedico veterinario e due piastre in titanio da applicare alle zampe fratturate.
E così,, Giacomo ritorna a Stromboli con Pongo in braccio:
onde, vento, odore di salmastro… e un legame che cresce, minuto dopo minuto.
Quella capretta non è più un animale trovato per caso: è un piccolo compagno.
Oggi — 5 dicembre — lo specialista arriva da Messina.
Giacomo e Pongo ripartono da Stromboli con il primo aliscafo delle 7.
L’intervento chirurgico dura quattro ore.
Va bene. Tutto va bene.
Qui in queste foto aspettano l’aliscafo delle 15 per tornare a casa.
Una casa, in realtà, Pongo sembra averla già trovata.
Anzi, più d’una: a Stromboli è partita una piccola gara di solidarietà. Diversi proprietari di case con terreno si sono offerti per un affido condiviso del capretto, finché lui vorrà.
Per chi non lo immagina: Pongo è un concentrato di dolcezza.
Non chiede cibo, chiede carezze.
Cerca Giacomo con gli occhi, come fanno gli animali che riconoscono chi li ha salvati.
E restituisce affetto, fiducia, intimità.
E forse serviva questa storia per ricordarci una cosa semplice:
non si salva il mondo salvando una vita, ma ogni gesto — piccolo, ostinato, gentile — lo rende già un posto migliore.
#animalsave #animallovers

Nelle foto di Leonardo Nardi Utano: Giacomino e Pongo dopo l'intervento, in attesa di rientrare a Stromboli


 

Accadde...oggi...nel 2013


 

Lipari, al Conti Vainicher l'appalto è ripartito. Sacrifici per la ginnastica. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 5 dicembre 2025


 

Capre selvatiche Eolie, obiettivo catturarne 1.200 nel 2026 tra Alicudi e Stromboli - Ginostra, L'Ansa del direttore Sarpi

Lipari, 5 dicembre (Ansa)Nuovo bando per la cattura ed eradicazione delle capre inselvatichite ad Alicudi e a Ginostra–Stromboli. Il servizio per il territorio di Messina, per proseguire l’attività iniziata a settembre scorso che ha consentito di trasferire da Ginostra 391 capre e da Alicudi 119, ha emanato una manifestazione d’interesse rivolta agli allevatori zootecnici per proseguire l’attività di cattura per tutto il 2026, in contemporanea sulle isole di Stromboli e Alicudi, con l’obiettivo di catturare e trasferire almeno 1.200 capi. L’affidamento ha per oggetto l’esecuzione di attività di cattura e allontanamento non cruento delle capre inselvatichite e non è previsto alcun abbattimento degli animali. (ANSA)

L'articolo completo con ulteriori dettagli sulla Gazzetta del sud in edicola domani