A carico del medico vengono ipotizzati i reati di concussione, corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità e truffa. Secondo gli inquirenti, Stagno d’Alcontres avrebbe chiesto sostanziose mazzette a case farmaceutiche e aziende di prodotti medicali in cambio del via libera alle forniture destinate al suo reparto. I pagamenti – che si sarebbero concretizzati in sponsorizzazioni, quote di iscrizione, cene sociali e contributi economici legati all’organizzazione di un congresso scientifico tenutosi a Giardini Naxos – avrebbero superato complessivamente i 700.000 euro.
Secondo la ricostruzione investigativa, l’allora primario avrebbe abusato del proprio ruolo di pubblico ufficiale, lasciando intendere ai fornitori che il rinnovo degli appalti dipendesse dalla loro disponibilità a sostenere economicamente l’evento scientifico del quale era responsabile. In alcune occasioni, sostengono gli inquirenti, le richieste avrebbero assunto anche toni minacciosi. Parallelamente, il chirurgo avrebbe effettuato numerosi interventi in studi privati della città e della provincia, pur operando in regime di esclusività con il Policlinico e senza dichiarare tali attività.
L’indagine, condotta dalla Guardia di finanza e dalla Sezione di Pg dei Carabinieri sotto il coordinamento della procuratrice aggiunta Rosa Raffa e delle sostitute Giorgia Spiri e Anna Maria Arena, rientra in un più ampio filone di accertamenti sugli ospedali cittadini. In totale gli indagati sono 31, tra medici, imprenditori del settore sanitario, infermieri e operatori specializzati.
Il gip ha disposto inoltre un anno di interdizione dalla professione sanitaria per la dirigente del reparto di Chirurgia plastica, Antonina Fazio, e per l’ostetrica Cristina Alì. Per Fazio, insieme a Stagno d’Alcontres, viene ipotizzata la truffa ai danni del Policlinico per avere svolto attività privata in violazione dell’esclusività professionale. Per Alì si contesta invece, in concorso con l’ex primario, l’esercizio abusivo della professione per aver svolto mansioni da infermiera di sala operatoria durante interventi privati del chirurgo.
La Procura contesta inoltre a Stagno d’Alcontres una truffa aggravata ai danni dello Stato per presunte alterazioni dei sistemi di rilevamento delle presenze, finalizzate a coprire le ore di attività esterna. Contestualmente sono stati eseguiti sequestri preventivi: oltre 48.000 euro nei confronti dell’ex primario e 9.700 euro nei confronti della dirigente Fazio, ritenuti profitti illeciti delle condotte contestate.
L’inchiesta prosegue, mentre per tutti gli indagati resta valida la presunzione di innocenza fino a eventuale sentenza definitiva.

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