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giovedì 11 gennaio 2018

Giorgianni a palermo.repubblica.it sulla vicenda dei fratelli Biviano: ""Servizio scaduto, non revocato"

“Il servizio non è stato revocato ma molto semplicemente è scaduto il 31 dicembre del 2017”: interviene così il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, sulla polemica innescata dal post di Sandro Biviano, uno dei quattro fratelli affetti da una forma grave di distrofia degenerativa. Dal 1° gennaio, infatti, i fratelli Biviano - Sandro, Marco, Palmina ed Elena - non ricevono più l’assistenza domiciliare ”sociale” avendo ricevuto, grazie a un decreto regionale del marzo scorso, un contributo mensile di 1.800 euro a testa che comprende anche questo tipo di servizio.
“Nel loro caso c’è stato, secondo me, un accavallamento temporale – spiega Giorgianni - che ha confuso la situazione: quando hanno iniziato a ricevere il contributo mensile, nel maggio scorso, questa assistenza domiciliare non era ancora scaduta. Il che deve avere dato adesso ai Biviano la percezione che siano stati privati di qualcosa, mentre invece col contributo hanno automaticamente rinunciato al rinnovo. Ai disabili per i quali il contributo e la revoca del servizio sono arrivati contemporaneamente tutto è apparso più chiaro. In ogni caso l’assistenza era stata attivata dalla Regione, che per questo trasferiva i soldi al nostro Comune, trasferimento che è terminato a dicembre”. Un contributo di 88.400 euro l’anno per tutta la famiglia, a fronte però di ingenti spese cui sono costretti per la grave disabilità degenerativa: “Abbiamo previsto in bilancio 80 mila euro per integrare il servizio, per i Biviano e per tutti gli altri abitanti con disabilità. L’attenzione nei loro confronti resta altissima, aspettiamo solo il parere dei nostri legali per sapere definitivamente sa sarà possibile integrare nonostante la loro formale rinuncia, se saremo nelle condizioni di integrare, lo faremo senza esitare: è stato questo Comune ad acquistare l’anno scorso un pulmino per il trasporto di disabili di cui usufruiscono tutti i disabili, compresi i Biviano”.   

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